1 VADEMECUM PER IL CONTROLLO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA a cura di ANCE Cardiologia Italiana del Territorio 2 Presentazione L’Associazione ANCE Cardiologia Italiana del Territorio propone questo Vademecum Per divulgare il concetto che la pressione arteriosa, quando aumentata –ipertensione arteriosa-, rappresenta uno dei fattori di rischio di malattia cardiovascolare (infarto miocardio,ictus). La normalizzazione della pressione arteriosa nell’iperteso induce la riduzione della incidenza di questa patologia che rappresenta la prima causa di morte nella popolazione industrializzata, nel mondo e, quindi, anche in Italia . E’ quindi un problema sociale dal momento che oltre il 20% della popolazione italiana soffre di ipertensione arteriosa, ma solo il 70% ne è consapevole; non tutti quelli che sanno di essere ipertesi si affidano a un medico , solo il 50% assume terapia antiipertensiva ; e solo il 30% di quelli che assumono terapia, raggiungono la normalizzazione della pressione arteriosa. Molti ipertesi, quindi, rimangono tali, per insufficiente conoscenza del problema della prevenzione in sanità che, nel caso specifico,si traduce nella necessità della conoscenza della propria pressione arteriosa , dei valori di normalità della stessa, e della sua normalizzazione per la riduzione di uno dei fattori di rischio di malattia cardiovascolare. L’informazione può svolgere egregiamente tale compito di prevenzione , quando riesce a raggiungere la popolazione sfruttando i diversi canali a disposizione . Un metodo utile a meglio apprendere le problematiche dell’ipertensione è parso quello della informazione mediante domande e riposte . Si sono ipotizzate le richieste di chiarimenti che ricorrono più facilmente. e la diffusione di questo vademecum può rappresentare un mezzo utile allo scopo. 3 Indice • 1) Che cosa è l’ipertensione arteriosa ? • 2) Perché è importante conoscere la propria pressione arteriosa? • 3) Quali sono i valori pressori ritenuti normali? • 4) Perché bisogna mantenere i valori pressori nei limiti della normalità ? • 5) Cosa sono i fattori di rischio? • • 6) L’ipertensione si eredita? Cosa significa la famigliarità? 7) Vi sono delle differenze tra uomini e donne, giovani e anziani,e tipi di attività ? • 8) Come si classifica l’ipertensione arteriosa? • 9) Che pressione ho?Come si misura la pressione?La pressione è variabile? • 10) Che tipo di pressione ho? • 11)Quali apparecchi sono disponibili per la misurazione della pressione? • 12) Quali i problemi connessi all’ipertensione arteriosa • 13) Cosa si deve fare? • 14) Cosa significa adeguato stile di vita? • 15)Quali sono i farmaci antipertensivi? • 16)Esiste un farmaco ideale? • 17) Quando sospendere la terapia ? • 18) E’ una terapia che dura tutta la vita? • 19) Cos’è il monitoraggio della pressione arteriosa 24 ore ? • 20) Automisurazione e misurazione domiciliare • 21) Dove andare in vacanza? • 22) Come convivere con l’ipertensione? 1) Che cosa è l’Ipertensione Arteriosa? 4 La pressione arteriosa è una misura della pressione del sangue contro le pareti vasali. Come in un sistema idraulico, dove il liquido scorre con una certa forza nei tubi, così nell’uomo il liquido-sangue scorre nelle arterie con una certa forza impressa dalla pompacuore. La pressione di scorrimento del sangue aumenta quando il sistema arterioso si modifica con la riduzione del calibro dei suoi vasi e occorre una maggiore forza pressoria per fare circolare il sangue arterioso. L’Ipertensione arteriosa si verifica quando aumenta la pressione sangue nei vasi arteriosi. di scorrimento del 2) Perchè è importante conoscere la propria Pressione Arteriosa? Se l’ipertensione persiste, induce stress al cuore, ai vasi sanguigni e ad altri organi come il rene e il cervello e costituisce, in tal modo un fattore di rischio di malattia. Questa certezza deriva dai risultati di studi epidemiologici nella popolazione che dimostrano un rischio tre volte maggiore di ictus e due volte maggiore di angina e infarto nei soggetti ipertesi rispetto ai quelli con pressione normale. 3) Quali sono i valori di Pressione Arteriosa ritenuti normali o superiori alla norma? La pressione arteriosa è espressa in mmHg (millimetri di mercurio). Misuriamo due livelli di pressione: Pressione massima o sistolica; chiamata sistolica perché coincide con la contrazione cardiaca o sistole; Pressione minima o diastolica, chiamata diastolica perché coincide con il rilasciamento diastolico del cuore. Gli aumenti della pressione possono interessare la pressione minima o la pressione massima o entrambe. Si definisce “borderline” la pressione che presenta valori di massimo o minima ai limiti della normalità Si definisce Ipertensione sistolica isolata , spesso presente nell’anziano , quando è la sola pressione massima o sistolica ad aumentare i propri valori, mentre la minima o diastolica rimane normale o anche più bassa. 5 La variabilità dei valori sono espressi nella tabella , dove compaiono i valori di normalità e non, secondo le”linee guida “sul controllo della pressione arteriosa formulate da gruppi di studiosi dell’argomento e recentemente pubblicate. Categoria PA ottimale PA normale PA normale-alta PAS (mmHg) <120 <130 130-139 PAD (mmHg) <80 <85 65-89 ipertensione di grado 1 (lieve) sottogruppo: bordeline ipertensione di grado 2 (moderata) ipertensione di grado 3 (severa) 140-159 140-149 160-179 = >180 90-99 90-94 100-109 =>110 ipertensione sistolica isolata sottogruppo: borderline = >140 140-149 <90 <90 PAS: PA sistolica; PAD: PA diastolica Quando PAS e PAD cadono in categorie differenti, va considerato il valore più alto 4) Perché bisogna mantenere i valori nei limiti della normalità? E’ dimostrato che il rischio di malattia cardiovascolare diminuisce facendo rientrare la pressione nei valori di normalità. Considerato che la incidenza della ipertensione nella popolazione occidentale ,quindi anche in Italia , è alta , in circa il 20% della popolazione adulta e che aumenta dopo i 60 anni , è facile comprendere quanto grande possa essere la ricaduta di una prevenzione di malattia nella popolazione . 5) Cosa sono i fattori di rischio? Sono quelle condizioni che facilitano l’insorgenza della ipertensione ; i maggiori sono sottoelencati: • famigliarità • età >60 anni • sovrappeso • fumo • sedentarietà • stress • dislipidemia Alcuni di questi sono modificabili ; vale a dire che ,ad esclusione della famigliarità e dell’età,la correzione degli altri possono ridurre l’incidenza della ipertensione . 6) L’ipertensione si eredita?Cosa significa la famigliarità? Si; esiste una predisposizione genetica per la quale , a parità di condizioni ambientali , tali soggetti diventano più facilmente ipertesi rispetto a quelli che non hanno famigliarità, cioè questa predisposizione genetica. Per tale ragione chi ha tale famigliarità deve essere più attento al controllo dei valori della pressione arteriosa e adeguarsi a corrette abitudini di vita. 6 7) Vi sono delle differenze tra uomini e donne, giovani e anziani, e tipi di attività ? La pressione arteriosa aumenta con l’età e diventa ipertensione quando supera i valori stabiliti per convenzione 130/85 mmHg La percentuale dei soggetti ipertesi aumenta dopo i 60 anni e ancora di più dopo i 70 anni Nella donna, la menopausa coincide spesso con l’aumento dei valori pressori rispetto al periodo precedente. Per quanto si riferisce alle attività lavorative si può dire che lo stress da lavoro sia, esso sedentario o no, costituisce un fattore causale importante. 8) Come si classifica l’ipertensione? Ipertensione primaria o essenziale: caratterizza circa il 95% dei soggetti ipertesi, non è in rapporto a una causa bene definita, cioè non è evidente una malattia responsabile ; i sintomi sono quasi sempre inesistenti. Ipertensione secondaria: che caratterizza circa il restante 5% degli ipertesi è in rapporto a una causa ben definita; in questo caso può essere secondaria a malattie oppure alla gravidanza o all’uso di farmaci quali ormoni estroprogestinici (pillola anticoncezionale ) o sostanze quali la liquirizia e si normalizza con la eliminazione della causa. 9) Che pressione ho?Come si misura la pressione?La pressione è variabile? Solitamente durante la visita medica viene rilevata la pressione arteriosa e può succedere che venga riscontrata una pressione superiore al normale non conosciuta in precedenza. Il medico consiglierà controlli successivi per la conferma che si tratta realmente di ipertensione e per controllare l’efficacia dei farmaci prescritti in caso di ipertensione. Comunque, è opportuno un controllo annuale soprattutto dopo la menopausa per la donna , per tutti se portatori di altri fattori di rischio (diabete, obesità,fumo,sedentarietà) e con l’aumento degli anni. La rilevazione della pressione può essere fatta autonomamente al proprio domicilio; è diventata ,infatti , una procedura famigliare che da un lato offre il vantaggio di autogestirsi senza ricorrere spesso alle prestazioni del medico curante, dall’altro però richiede la conoscenza di alcune nozioni basilari sull’ipertensione e sulla sua gestione. La pressione arteriosa è variabile anche nei limiti della normalità; meccanismi nervosi espressione di “ansia”che facilmente si manifestano per la preoccupazione di conoscere il risultato, quando la misurazione viene effettuata nell’ambulatorio del medico e che si attenuano o si esauriscono nelle misurazioni successive; da qui l’espressione “effetto camice bianco”. La diffusione di apparecchi elettronici è stata molto utile allo scopo , per la facilità di utilizzo, permettendo una rilevazione pressoria più reale, senza la componente emotiva indotta dalla presenza del medico (ipertensione da camicie bianco ) e un controllo 7 dell’efficacia dei farmaci antipertensivi (mantenimento dei valori pressori < 140 mmHg/90 mmHg). Bisogna ,però, conoscere delle nozioni basilari per procede a una automisurazione della pressione arteriosa che dia risultati corretti: -posizione seduta con il braccio appoggiato su un piano a 45 gradi rispetto all’avambraccio e il bracciale all’altezza del cuore. -l’iperteso deve controllare la pressione a orari stabiliti:il mattino, mezz’ora circa dopo il risveglio e prima di assumere farmaci; la sera, al rientro dal lavoro o , comunque , dopo l’attività della giornata, prima della cena e prima dell’assunzione di eventuali farmaci. -bisogna ricordare che la pressione è variabile , generalmente è più alta la prima rilevazione ; quindi , la pressione deve essere rilevata tre volte a distanza di pochi minuti e il valore definitivo è ottenuto dalla media dei tre valori. La Farmacia costituisce una opportunità abbastanza diffusa per la rilevazione della pressione arteriosa. Non bisogna dimenticare , anche in questo caso, la variabilità della pressione arteriosa che può essere dovuta a molti fattori tra i quali i più frequenti sono l’elevazione emotiva, l’attività fisica per raggiungere la farmacia ecc. E’ opportuno che l’iperteso registri i propri valori pressori e che periodicamente li sottoponga alla valutazione del proprio medico curante; infatti se da un lato è auspicabile una diffusione dell’ autogestione del paziente iperteso per una maggiore aderenza alla terapia, dall’altra parte è auspicabile una costante rapporto medico-paziente per una corretta conduzione della malattia ipertensiva . . 10) Che tipo di ipertensione ho? La definizione di paziente iperteso è il risultato di una serie di indagini effettuate dal medico curante sul riscontro di valori pressori superiori alla norma. Sarà il medico che informerà il paziente sul tipo di ipertensione e sulla necessità di prendere dei provvedimenti per riportala ai valori di normalità. E’ molto importante a questo punto il rapporto che si instaura tra medico e paziente , nel fare accettare al paziente l’ etichetta di “iperteso” , quindi di malattia anche in assenza di 8 sintomi, soprattutto di malattia cronica che, come tale , deve essere curata per tutta la vita, . in funzione della prevenzione di malattie cardiovascolari. 11)Quali gli apparecchi disponibili per la misurazione della pressione arteriosa? Sfigmomanometro a mercurio Sfigmomanometro aneroide entrambi forniscono i valori utilizzando un fonendoscopio Strumenti elettronici automatici e semiautomatici: sul display, appaiono i valori sia della pressione che della frequenza cardiaca. 12) Quali i problemi connessi con l’essere iperteso? *E’ una malattia subdola ,cronica, spesso senza sintomi ,sottovalutata che ha un grande impatto sulla popolazione adulta nei paesi industrializzati: infatti , è presente in circa il 20% della popolazione adulta , aumenta con l’età tanto che è presente in circa il 40% dei soggetti > 60 anni. *solo il 50% degli ipertesi sa di esserlo; *solo il 50% di quelli che sanno di esserlo prende provvedimenti terapeutici; *solo il 50% di quelli in trattamento, ottengono i valori di normalità Se ne deduce che il problema della prevenzione delle malattie cardiovascolari ottenibile con la normalizzazione dei valori pressori si verifica solo in una percentuale minore. 13) Cosa devo fare ? Instaurare con il proprio medico un buon rapporto per la conoscenza della propria malattia e aderire alle prescrizioni terapeutiche siano esse di un adeguato stile di vita che dell’uso di farmaci . 14)Cosa significa adeguato stile di vita? 9 Si tratta di in modo di vivere con abitudini che agiscono favorevolmente sul sistema cardiocircolatorio • effettuare una regolare attività fisica : --in pratica, più facile da attuare e meno costosa, è l’attività fisica del camminare in modo continuativo 40 minuti al giorno o, almeno, tre giorni la settimana -attività fisica in palestra con le tecniche di rilasciamento: lo yoga, il training autogeno, -attività fisica all’aperto: Golf, pesca,hobby rilassanti • seguire una alimentazione con alcune caratteristiche : - uso di minori quantità di sale (dieta iposodica) -introdurre nei pasti frutta fresca e vegetali -ridurre nei pasti la quantità di grassi animali 10 • -raggiungere e mantenere il peso forma • -bere meno alcool: uno, due bicchieri al dì di vino • non fumare - Con un ideale peso corporeo, una regolare attività fisica, la non abitudine al fumo, si contribuisce alla riduzione della ipertensione arteriosa, attraverso un effetto benefico sul sistema cardiocircolatorio. .Quando lo stile di vita adeguato non è sufficiente a normalizzare la pressione arteriosa, il medico prescrive anche i farmaci antipertensivi 11 15)Quali farmaci antipertensivi?: Il medico ha a disposizione molte classi di farmaci per diminuire l’ipertensione e riportarla nei valori normali: diuretici, betabloccanti, acenibitori, inibitori del recettore dell’enzima angiotensina, vasodilatatori. Tutti questi farmaci agiscono con diversi meccanismi e spetta al medico scegliere quello più adatto al singolo paziente. Sarà il medico a rilevarne l’efficacia ,gli eventuali effetti non desiderati dei farmaci; sarà il medico a fare sospendere o modificare la terapia per raggiungere il valore normale di pressione (<140/90 mmHg) Il rapporto medico-paziente risulta fondamentale nel contribuire a risolvere questo problema: il medico ,infatti, può convincere il paziente ad assumere regolarmente i farmaci prescritti, fare accettare la terapia quando non vi sono sintomi (l’iperteso è in pieno benessere), persuadere che la durata della terapia è per tutta la vita. Si può dire che il medico fa parte della cura . 16)Esiste il farmaco ideale? Non esiste il farmaco ideale in assoluto, ma il farmaco in grado di normalizzare la pressione arteriosa di un singolo individuo; vale a dire che dei numerosissimi farmaci ad azione antipertensiva disponibili , sarà ideale quello che in quell’individuo risulta il più efficace a normalizzare i valori pressori, con minori effetti collaterali; vale a dire la terapia antipertensiva deve essere personalizzata. 17) Quando sospendere la terapia ? La terapia non va mai sospesa perché i meccanismi fisiopatologici responsabili della ipertensione arteriosa primitiva o essenziale , sono controllati e non eliminati dalla terapia; è ovvio che, una volta sospeso il controllo farmacologico ,l’ipertensione ricomparirà . 18) E’una terapia che dura tutta la vita? 12 Bisogna convincersi che è così, quando si tratta di ipertensione primaria o essenziale Solo nel caso della ipertensione secondaria, sostenuta da una malattia specifica, con l’eliminazione di questa si ottiene la eliminazione della ipertensione Si può convivere serenamente ottenendo una buona qualità di vita , con la costanza di sottostare ai consigli medici di tipo dietetico, farmacologico con una sana igiene di vita. 19) Cos’è il monitoraggio della pressione arteriosa 24 ore ? La pressione arteriosa è fisiologicamente variabile e questa variabilità aumenta nel paziente iperteso. Il monitoraggio della pressione arteriosa per 24 ore consiste nel misurare la pressione ogni 15 minuti durante il giorno (dalle ore 7 alle ore 22) e ogni 30 minuti durante la notte (dalle ore 22 alle ore 7 del giorno successivo) utilizzando un sistema di rilevazione elettronico portatile collegato a un manicotto posizionato all’avambraccio. Si ottengono una serie di valori della pressione che esprimono la variabilità in rapporto alle attività della giornata e al riposo notturno. E’ molto utile per diagnosticare uno stato ipertensivo reale e per valutare l’effetto della terapia antipertensiva . 20) Automisurazione e misurazione domiciliare;cosa è la Telepressione? .Un tipo particolare di automisurazione al proprio domicilio è quella che sfrutta la telemedicina, cioè la comunicazione a distanza di dati medici. In questo caso , il valore della pressione arteriosa che il soggetto misura stando al proprio domicilio viene automaticamente trasmesso via telefono al sistema informatico esistente presso il Centro di Telepressione di riferimento. Come per l’automisurazione, l’iperteso rileverà la sua pressione due volte al giorno ,al mattino mezz’ora dopo il risveglio, la sera dopo l’attività della giornata e prima della cena, misurando la pressione tre volte a distanza di pochi minuti sia il mattino che la sera. Il medico specialista del Centro, che ha in cura il paziente, lo informerà via telefono in merito alla prosecuzione o modificazione del dosaggio della terapia antipertensiva prescritta in occasione della precedente visita medica. L’opportunità di questo nuovo sistema di comunicazione a distanza permette al paziente di autogestirsi a casa propria con la consulenza del medico specialista ,a distanza. 21) Dove andare in vacanza ? Uno dei quesiti ricorrenti è proprio quello del luogo dove passare le vacanze o, comunque, dove stare per lunghi periodi .Si possono dare dei consigli, in linea di massima, quali: In montagna: non superare i mille metri di altitudine; evitare la stagione invernale 13 Al mare:evitare la prolungata esposizione dell’acqua non è fredda al sole; nuotare solo se la temperatura In collina: ambiente ideale per tutte le stagioni ; possibilità di effettuare attività fisica, quale camminare senza fatica, in ambiente naturale e rilassante . 22) Come convivere con l’ipertensione? Si può e si deve convivere con l’ipertensione, perché mettendo in atto i consigli dati, il soggetto non sarà più iperteso. L’adattamento convinto allo stile di vita consigliato può fornire una buona qualità di vita con il risultato della prevenzione della malattie cardiovascolari. Il buon rapporto con il medico curante rimane un supporto essenziale per l’accettazione e la prosecuzione della terapia in sicurezza e tranquillità.. 14 Chi è iperteso ? Qualcuno senz’altro, se è vero che è iperteso un adulto su sei . Ciò non impedisce una normale vita quotidiana e di relazione.