I SI Bar ga Anno 3, Numero 5 28 marzo 2006 Let t er a ai pr of essor i SOMMARIO: di Andrea Santi Spazio scuola 2/3 Sport 4 Nuove tecnologie 4 Musica e Arte 5 Poesia e Libri 6 Cinema 7 Stupidario 8 Quest a non è una let t er a pr ovocat or ia, minat or ia o accusatrice. Vuole esser e un messaggio che f a riflettere. Alunni e pr of essor i devono pr ender e il meglio da quest o gior nalino per ché può ver ament e divent ar e uno st r ument o per un maggior dialogo, or mai quasi inesistente... Voi professori siete fantastici; si, siete veramente una meraviglia della natura... Andreste studiati da ogni tipo e genere di scienza esistente: dalla psicologia, passando per la zoologia fino ad arrivare alla ginecologia. Avete il coraggio di dir e non t ut t i nat ur alment e che noi ragazzi cresciamo con problemi esistenziali, e dite che il nostro comportamento sarebbe stato intollerabile ai vostri tempi (bèh, informazione dell ult ima or a: i t empi cambiano) ma veniamo a voi e a questi t empi Voi che avanzat e polemiche.. Per farvi un esempio: se un ragazzo in classe dorme è mancanza di rispetto, e fin qui va bene; se uno guarda il professore in silenzio è imbambolato; se uno parla con il compagno disturba la lezione; se uno non fa domande non è interessato; se uno fa domande non capisce nulla; per continuare, premiate l impegno e il r isult at o di alcuni e di altri no. Vi fate carico di alcuni alunni come figli e altri come (non trovo la parola), se uno va in bagno nel cambio dell or a lo r impr over at e per ché deve aspettare il professore, se uno vi aspetta e ve lo chiede esclamat e: ma per ché non ci sei andat o pr ima ?? Ver ament e con voi uno deve tirare a indovinare. Una cosa che pochi individui in questa società non riconoscono è che il vostro è uno dei lavori più difficili e impor- tanti della società, perché a voi spet t a l ist r uzione delle nuove generazioni che abiteranno il mondo che come prima ho sott olineat o st a cambiando. Cè anche da dire con molta sincerità che non venite neanche retribuiti abbastanza per tale compito, e con altrettanta sincerità vi dico che se fosse per me vi aumenterei lo stipendio fin da subito. Ma ahimè, contemporaneamente manderei a casa 4\5 di voi, perché a scuola non ci fanno niente (o scaldano il banchino, come spesso dite noi) e quello che fanno lo fanno da cani. Se un professore non ha voglia di insegnare deve stare a casa, come dovrebbe fare uno studente che non ha voglia di arricchire la propria cultura, o che intende farlo in altra maniera. Io non vorrei venire a scuola per fare festa ma vorrei che la maggior parte dei professori prendesse esempio da alt r i un bel po più umani e professionali (forse anche per l esper ienza) in modo da r ender e miglior e l ambient e scolast ico, perché se non ve ne siete accorti, nelle aule di scuola non si f a più vit a: ne voi ne noi in sostanza quello che chiedo è una maggiore umanità e comprensione con la speranza che anche gli alunni nel notare il cambiamento (sempre se ci sarà) nel comportamento dei professori, modifichino il loro, per una migliore convivenza. Questa non è una lettera provocatoria, minatoria o accusatrice. Ma vuole essere un messaggio che fa riflettere.. Spero che alunni e professori prendano il meglio da questo giornalino perché può veramente diventare uno strumento per un maggior dialogo, ormai quasi inesistente. Chi si sentisse offeso da questa lettera, probabilmente non è soddisfatto del proprio lavoro e deve riguardare i propri metodi e obiettivi; chi si reputa un bravo insegnante ed educatore invece concluderà la lettura con una bella risata, o almeno cosi spero. Tutto questo è frutto di pensier i r accolt i all int er no della scuola. 1) COSA PENSATE DELLA SCUOLA? 2) PENSATE CHE I RAGAZZI ABBIANO UNA BUONA EDUCAZIONE? 3) CI SONO MOLTI SPORTELLI POMERIDIANI INTERVISTA Alunni e prof A COSA PENSATE SIA DOVUTO? UNA MANCATA COLLABORAZIOEN DA PARTE DEGLI STUDENTI O POCO IMPEGNO NEL PROPRIO LAVORO DA PARTE DEGLI INSEGNANTI? 4) IN UNA SOCIETA MULTI-ETNICA QUALE E LA NOSTRA, E GIUSTO CHE CI SIA ANCORA UN ORA DEDICATA ALLA RELIGIONE CATTOLICA? 5) PENSATE SIA GIUSTA LA PRESENZA DEL CROCIFISSO IN CLASSE? 6) VORRESTE QUALCHE CAMBIAMENTO NELLA SCUOLA? Santi Andrea 1) della scuola penso quello che penso del sistema politico democratico italiano, NON FUNZIONA!! Pensavo che una volta toccato il fondo ci saremmo rialzati, perché più in basso di cosi non si poteva andare, ma con la creazione di indirizzi fantasma che funzionano come richiami per le allodole, e l attuazione della riforma Moratti, abbiamo cominciato a scavare ma dove stiamo scavando noi non c è ne oro ne petrolio, ma solo tanta, ma tanta m 2) no, penso che sia dovuto alla scarsa capacità di molti insegnanti di suscitare interesse. L educazione deve essere un interesse degli studenti, per loro stessi. 3) penso sia dovuto al fatto che alcune materie non vengono trattate nel modo corretto ed è chiaro che non tutte sono adatte ad ogni alunno. Trovo insensato che gli alunni debbano studiare materie che non gli piacciono per forza, e penso che gli sportelli siano dovuti sia alla scarsa collaborazione da parte loro, sia ad uno scarso impegno da parte egli insegnanti. La soluzione a questo potrebbe essere nell interruzione da parte dei professori nell insegnamento della materia (per prima cosa), dovrebbero prima motivare gli alunni e trasmettergli passione per le varie materie. Cosi i ragazzi cesserebbero di studiare per i voti scolastici e lo farebbero solo per loro stessi. Pagina 2 4) è sbagliato che in una società come la nostra ci sia un ora dedicata alla religione cattolica, ma per fortuna alcuni professori di religione hanno smesso di insegnarla per allargare nello studente un panorama sulle religioni mondiali dando la possibilità agli studenti di farsi una loro idea senza pregiudizi. 5) penso sia un elemento della nostra tradizione, d altro canto accetterei la presenza di qualunque altro simbolo religioso nella mia classe e porterei il solito rispetto che porterei al mio, se ce l avessi. 6) vorrei vedere gli studenti venire a scuola con la voglia di imparare, voglia che hanno ma che non viene stimolata. Ma vorrei veder venire anche i professori con la voglia di insegnare, cosa che molto spesso non hanno e che nessuno eccetto loro gli può dare. Prof.ssa Collette 1) questa è una scuola in cui si sta bene. Ci vorrebbero strutture più moderne ma la colpa non è nostra, bensì di chi manda le sovvenzioni. Manca disciplina anche se almeno i miei alunni sono gentili. Il problema è che non sono invogliati a studiare. 2) quelli che ho io hanno un comportamento accettabile. Per quanto riguarda i contenuti, quando scelgono la scuola non si aspettano che il liceo linguistico sia cosi difficile, come è. 3) mancanza di lavoro da parte degli studenti. 4) fa parte della scuola italiana, io provengo da una scuola laica. Dovrebbe esser proposta un altra attività per chi non fa religione, come musica.. questo è previsto dalla legge ma non ci sono spazi e soldi a sufficienza. 5) no, se si pone l ottica della scuola laica. 6) si, vorrei più disciplina. N O C O M M EN T A N N O 3 , N U M ERO 5 Pagina 3 Prof. Catelli 1) in generale credo nella scuola. Ho impegnato la mia vita nella scuola ma adesso quella italiana sta vivendo una crisi profonda e non è considerata adeguatamente da chi è al potere. Stanno sempre più incentivando le scuole private e stanno togliendo i finanziamenti alle pubbliche, e questa mi sembra un assurdità politica. 2) No, i ragazzi imparano dalla tv e dalla strada un linguaggio inadeguato ad ogni circostanza. La colpa è della società e questo giudizio riguarda buona parte degli studenti. 3) Prima di tutto quest anno ci sono pochissimi soldi per gli sportelli, e le ore per i recuperi sono state ridotte tantissimo su richiesta. Non considero gli sportelli pomeridiani come il rimedio di colpe né da parte degli studenti né da quella degli insegnanti, ma come una risorsa. Facendo lezione a volte in modo frettoloso o per altri motivi è normale per i ragazzi sono un opportunità in più ad una situazione che si crea ovunque.rimanere indietro; gli sportelli 4) no, vedo l ora di religione come storia di tutte le religioni, e non solo della cattolica, perché i giovani in questa società multi-etnica devono conoscere e capire le persone con cultura diversa. L ora di religione non è neanche facoltativa, una volta i ragazzi che non la facevano avevano un ora alternativa; dunque concepisco l ora di religione soltanto come ora di storia delle religioni. 5) Si, perché siamo in Italia ed il crocifisso identifica la nostra società e rappresenta le radici cattoliche italiane. Sono laica ma voglio il crocifisso, è un identità italiana. 6) In questi ultimi anni gli obiettivi didattici sono calati sempre di più, per cui gli insegnanti non hanno soddisfazione. Gli obiettivi non si raggiungono e questo è dovuto ad una mancanza di competenza che deriva da un inadeguata preparazione nei precedenti gradi di scuola. Non c è rimedio a questo perché ogni insegnante deve adeguarsi alla propria classe. C è poco da cambiare. Dal punto di vista del rapporto insegnante/ alunno si ha in genere un buon rapporto. Un insegnante deve esser professionale e competente.. mi piacerebbe avere un rapporto affettivo con gli alunni, ma perché questo accada dovrei liberarmi dalla mia corazza che si è creata negli anni a causa della serietà con cui io vivo la scuola. C ho creduto troppo, per questo i ragazzi tendono a non aprirsi con me anche se ne sarei capace. Sono stata troppo professionale e questo da un lato può esser considerato un mio difetto Doberti Stefano 1) Dal punto di vista della struttura è scadente. La mia(alberghiero) dal punto di vista formativo è una delle poche che ti dà subito un lavoro. 2) No,sono maleducati gia dalla famiglia, e la scuola non li migliora. 3) Entrambe. 4) L ora di religione dovrebbe comprendere tutte le religioni, non solo la cattolica. 5) No, nell ambito scolastico non serve a niente. 6) Si, migliorerei tutto, da ogni aspetto. Intervista Alunni e prof Il mio Sole Quando mi sveglio al mattino ci sei tu che mi baci dalla finestra... che illumini e tranquillizzi il mio cammino... che rendi questo mondo di colori una festa. Scambio culturale Il tuo fuoco vive in me perché tu mi scaldi e mi ami e io prego che l eclissi non arrivi mai per te perché anch io ti amo... So che piangi quando piove senza un senso... sai che quando al tramonto ti spengi io... ti penso Mi sogni... ti sogno sei il mio più importante pensiero perché è di te che ho più bisogno grazie a te... vedo il vero... Non c è oscurità nociva o malvagia che sia capace di distruggere la tua realtà stupenda e forte come questa poesia... La tua luce, nel tuo buio cuore ha illuminato la mia via verso te... silenzio nel rumore... tu, fida amante mia... E la sera quando te ne andrai non piangere perché al tuo ritorno mi rivedrai qui aspettando solo te... Dennis Favali Pagina 4 Scambi culturali con l'estero per il Liceo Linguistico di Barga. Anche quest'anno il Liceo Linguistico dell'I.S.I. si è impegnato in uno scambio culturale con una scuola francese. 25 alunni del Ensemble Scolaire Saint-çouis Notre-Dame De France di Le Puy-En Velay una cittadina dell'alta Loira, sono arrivati a Barga accompagnati dalle insegnanti Cecile Deshors e Patricia Ollier Gli alunni delle classi 2° A e 3°A e le loro famiglie hanno accolto i ragazzi francesi e le loro insegnanti per un soggiorno di una settimana che verrà trascorsa alternando attività di studio, visite guidate a valenza culturale e momenti di svago. Alunni e gli insegnanti francesi, insieme con le classi dell'ISI coinvolte e gli insegnanti della scuola impegnati nello scambio, Prof.ssa Catherine Collette, Prof.ssa Maria Carla Lupi e il Prof. Giampiero Poli, sono stati ricevuti dall'assessore all'Istruzione Renzo Pia nella sala consigliare di Palazzo Pancrazi. L'assessore, porgendo il benvenuto agli ospiti, ha portato i saluti del Sindaco e ha illustrato le caratteristiche socio-economiche del comune di Barga. All'incontro è seguita la visita del centro storico e soprattutto del museo "Antonio Mordini" con la guida della Dott.ssa Maria Luisa Livi. La mattinata si è conclusa con un pranzo di benvenuto preparato dagli alunni della scuola alberghiera durante il quale la dirigente Prof.ssa Giovanna Mannelli ha sottolineato la valenza culturale e l'apertura verso l'Europa che sono proprie degli scambi culturali. Ha inoltre esortato gli allievi e gli insegnanti a mantenere questo impegno anche per il futuro rispettando una tradizione di attività di scambio che ha caratterizzato il Liceo linguistico fin dal momento della sua istituzione, anche grazie al progetto Comenius, che ha legato questa scuola ad altre scuole europee per ben 6 anni. Gli alunni della scuola di B, accompagnati dalle insegnanti C. Collette e M.C. Lupi, ricambieranno la visita il prossimo aprile, quando, a loro volta, trascorreranno una settimana nella scuola di Le Puy. N O C O M M EN T A N N O 3 , N U M ERO 5 Pagina 5 I l m u si c o f el i c e! Nel 1994 cinque ragazzi provenienti da un quartiere operaio di Madrid, Vallecas, noto per la resistenza durante la guerra civile spagnola, decidono di formare una band musicale; da questa idea nascono gli Ska-p, destinati a diventare il piu grande gruppo Ska europeo!! Il nome del gruppo deriva chiaramente dal loro genere musicale, ma anche da un gioco di parole: gli spagnoli lo pronunciano escàpe, che significa scappare , evadere . La formazione iniziale è composta da Pulpul: cantante e chitarrista; Julio: bassista; Kogote: tastierista; Paco:batterista; Toni: primo chitarrista. Cosi esce il primo cd, che prende il nome del gruppo.. grazie ai loro concerti iniziano a farsi conoscere in campo internazionale ed a farsi notare da una casa discografica: la BMG. Proprio con quest ultima firmarono un contratto che prevedeva la produzione di cinque cd da parte degli ska-p con la major. Questo contratto non gli risparmiò feroci critiche, in quanto il gruppo si era sempre scagliato contro le multinazionali, ma con il passare del tempo ci si rese conto che quel pezzo di carta firmato non influiva affatto suoi testi della band. Con l uscita del secondo cd, ! el vals del obrero i cinque ragazzi si fecero notare per la particolarità dei loro testi, contro ogni forma di governo, anarchici fin dentro le ossa...criticano tutti e tutto senza guardare in faccia nessuno, dal papa al governo, dal razzismo alla NATO! Cosi si affermano definitivamente sulla scena europea. Landi Licia Madonna Story Louise Veronica Ciccone in arte Madonna è nata il 16 agosto del 1958 nel Michigan. Interessata alla danza fin da piccola sceglie quest a st r ada malgr ado il padr e insist esse per l appr endiment o di uno st r ument o musicale. La f ut ura pop star frequenta le prime lezioni di ballo con un chiodo fisso già in testa, quello di diventare una stella. Alla fine degli anni settanta Veronica si trasferisce a New York dove mentre continua a ballare lavora nei fast food e posa nuda per r ivist e maschili. Nel giugno del 1993 J ohn J ellybean Benit ez, nuovo compagno della cant ant e, scr ive per lei Holiday , un br ano accat t ivant e, che insieme a Bor der line e Luky St ar impone il nome di Madonna nelle classif iche dance. Subit o dopo è il moment o di Like a Vir gin , br ano che la lancia a livello int er nazionale come f enomeno er ot ico e di cost ume. I ndubbiament e il suo nuovo pop t r asgr essivo un po monot ono, levigat o e orecchiabile, si sintonizza assai bene con il retroterra culturale degli anni ottanta diventandone il simbolo supremo. L oper azione successiva è invece quella di spacciar la per nuova Mar ylin , anche gr azie alla dif f usione mar t ellante di un videoclip in cui la cantante appare nei panni della defunta e mai dimenticata diva. Il pezzo è intitolava Mat er ial gir l ; il r isult at o è la vendit a di milioni di copie in t ut t o il mondo. Da quel moment o pr ende piede la sua mania di cambiare continuamente look. Il pubblico è spiazzato e non sa mai cosa aspettarsi dalle nuove apparizioni della star. Ma non vi è critica che tenga, in classifica spopola letteralmente. Ormai si può dire che è diventata una professionista del trasgressivo; Madonna è soprattutto una grande e intelligente manager di se stessa, dotata di un grande senso degli affari. Negli ultimi anni Madonna sembra aver raggiunto un suo equilibrio interiore, con due f igli, un mar it o e molt i dischi di successo all at t ivo una gr ande ar t ist a. Comunicazione NOI di Richard Mason I MASS-MEDIA I Mass-Media iniziano a svilupparsi con il fascismo; Mussolini infatti capisce fin da subito l importanza della comunicazione di massa e decide perciò di far passare la sua politica, le sue idee attraverso i mezzi di comunicazione in uso a quel tempo. Fra questi la radio, il cinema, i manifesti che diventano perciò i mezzi di dittatura oltre che di diffusione di idee. Riflettendo sulla situazione attuale possiamo notare un bombardamento di notizie, un surplus di comunicazione tale da arrivare a parlare anche oggi di una dittatura dei mezzi di comunicazione, così come sostengono alcuni sociologi. Il problema oggi non è costituito dal mezzo tecnico, quanto piuttosto dall uso che ne fa chi ne ha il possesso. I mezzi di comunicazione di massa infatti non solo informano, ma principalmente formano idee, mode, stereotipi, gusto, tendenze, fornendo notizie già confezionate , rielaborate e precedentemente interpretate. Affermare che i mezzi di comunicazione di massa informano l opinione pubblica è inesatto, sono essi stessi l opinione pubblica. Ilaria Bertini Pagina 6 NOI, è la storia di quattro adolescenti in un college inglese. Una commedia che si trasforma in tragedia. Julian, Maggie,Adrienne e Jake hanno passati diversi e nonostante questo la vita di ognuno di loro si intreccia con le altre. La vendetta di qualcuno,per un rancore, segnerà per sempre l esistenza di tutti i ragazzi di questa storia. Cheli Federica IO NON HO PAURA di Licia Landi Allarmante come una favola nera,teso come un t hr iller ,cur ioso come un gioco, I o non ho paur a .che Gabr iele Salvat or e ha tratto quasi fedelmente dal romanzo di Niccolò Ammaniti, è davvero un bel film: forte,ben strutturato e girato, semplice ed estremamente raffinato, con bravi interpreti bambini e non, con un forte senso della nat ur a. Nella campagna t r a Puglia e Basilicat a, un est at e di circa un quarto di secolo fa, correndo in bicicletta tra il grano alto, esplorando per gioco,un bambino scopre una buca-prigione sotterranea, appena occultata da un pezzo di lamiera. Dentro sta un bambino della sua età: incatenato, spaventato,affamato ed assetato, quasi nudo, quasi cieco, con una faccia spettrale ed il pallore malato del sepolt o vivo, gr ida ist er ico: Sono mor t o . Tr a i due coet anei si sviluppa un amicizia solidale: il bambino liber o por t a all altro pane da mangiare ed acqua da bere, lo fa uscire dalla t ana , con pazienza cer ca di f ar lo par lar e; il bambino pr igioniero,sicuro di essere stato abbandonato dai suoi e condannato a morte, riesce persino a ridere. Poco a poco, il bambino libero capisce che sono i propri genitori a tenere sottosequestro il bambino prigioniero,in attesa del riscatto... non li giudica, ma disobbedisce e, per contraddizione, rimedia alle loro colpe. Ed alla fine lo libera, gli salva la vita, prende il suo posto.. N O C O M M EN T A N N O 3 , N U M ERO 5 Pagina 7 ... e Cinema A BEAUTIFUL MIND Russell Crowe è John Nash, un matematico che con una scoperta originale è uscito dall università di Princestone con l etichetta di supergenio stampata sulla faccia. Si sposa con una studentessa che frequenta il suo corso e tutto per lui ha una logica.. ma presto si trova coinvolto in una cospirazione, a fare il gioco di chi, teoricamente, è contro coloro per cui John lavora giorno dopo giorno. Solo grazie al conforto della moglie ne uscirà fuori. A beautiful mind è un film commovente, uno di quei film che va visto almeno una volta nella vita! Cheli Federica L ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE di TERRY GILLIAM Siamo nel 2035,dove Cole, interpretato da un fantastico Bruce Willis, ha la missione di tornare indietro nel tempo, fino al 1997,anno in cui un epidemia ha ucciso milioni di persone, e di salvare dal disastro che l aspetta l umanità. Per scoprire il virus in tempo ha bisogno dell aiuto di un epidemiologo e di una psichiatra che ha in cura il figlio indisturbato dello scienziato (interpretato da Brad Pitt che supera se stesso). Il regista ci stupisce in uno dei suoi film piu famosi (insieme a Brazil e Paura e delirio a Las Vegas ) divenuto un classico nel genere futuristico. Federica Cheli LE CHIAVI DI CASA di Gianni Amelio Gianni, un uomo giovane, un uomo come tanti, dopo anni di rifiuto incontra per la prima volta su un treno che va a Berlino suo figlio Paolo, quindicenne con gravi problemi, disabile..ma anche generoso, allegro ed esuberante. Il film è la storia di una felicità inaspettata e fragile: conoscersi e scoprirsi lontani da casa. Il loro soggiorno in Germania e poi un imprevisto viaggio in Norvegia fanno nascere tra i due un rapporto fatto di scontri, scoperte, misteri ed allegria.. il film prende spunto da un romanzo di Giuseppe Pontiggia a cui l opera è dedicata- che parla del figlio dello scrittore, Andrea Pontiggia. Amelio dice: mi sono sentito inadeguato, con la sensazione di essere un intruso in un mondo difficile,dove non avevo il diritto di entrare . Sentimento di rispetto che si coglie dal tatto e dal garbo con il quale è stata affrontata questa storia. Il buon è un buon esempio di come l umiltà è molto piu efficace dell arroganza, quando qualcuno vuole farti percepire un messaggio. Landi Licia Ed ovviamente non poteva mancare 3 METRI SOPRA IL CIELO di Luca Lucini ...E tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti per terra ed ascoltare il cd della tua vita...traccia dopo traccia, nessuna è andata persa. Non pentirti, non giudicarti, sei quello che sei e non c è niente di meglio al mondo! PAUSE-REWIND-PLAY e ancora e ancora e ancora..non spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare, a mettere insieme i suoi per riempire il caos che hai dentro, e se scenderà una lacrima quando riascolti, beh, non avere paura,è come la lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita.. . Baby è ancora insonnolita e distratta quando improvvisamente la vede. Non crede ai suoi occhi. In alto, piu in alto di tutte, sulla bianca colonna del ponte, una scritta domina le altre, incancellabile. È li,sul freddo marmo, azzurra come i suoi occhi, bella come l ha sempre desiderata.. il suo cuore comincia a battere veloce. Per un momento sembra che tutti possano sentirla, tutti possano leggere quella frase, proprio come sta facendo lei in quel momento. È lì, in quell angolo irraggiungibile, l dove solo gli innamorati arrivano: Io e te...Tre metri sopra il cielo.. . chi ha visto questo film sa ovviamente di cosa sto parlando...della piu bella storia d amore che tutti vorrebbero vivere. Landi Licia R E D AZ I O N E Istituto Statale di Istruzione Barga Via dell Acquedotto, 18 Barga (Lucca) Redazione di NO COMMENT: Andrea Salvoni, Federica Cheli, Valentina Nesi, Andrea Santi, Margherita Poli, Valentina Crudeli, Licia Landi, Antonio Mordini, Dennis Favali, Krysula Santi, Giordano Bonaccorsi, Ilaria Bertini, Riccardo Falvo. Coordinamento: Luigi Mucci Flavio Guidi Siamo su Internet www.isibarga.it Tel.: 0583723026 Fax: 0583723595 E-mail: [email protected] 25 Febbraio 2006: una bella manifestazione Sabato 25 Febbraio,nella nostra scuola, si è svolta la manifestazione ponti nel tempo ,che riguarda la promozione dei prodotti della nostra vallata. È cominciata alle 9:00, con i partecipanti di varie scuole IPSSAR d Italia,provenienti da S.Benedetto del Tronto, Ferrara, Genova, Fiumicino e Roma. Ogni squadra era composta da un cuoco e da un sommelier che doveva cucinare un piatto tipico della zona ed abbinarci un vino. Avevano a disposizione 2 oree, una volta finito, la giuria doveva votare il piatto migliore. Una volta terminata la gara, io(Valentina), Thiloma, Manuel, Chiara, Francesco, Sara e Roberto abbiamo trattenuto gli spettatori cantando delle canzoni. Durante lo spettacolo la giuria ha assaggiato i vari prodotti e vini ed ha decretato il vincitore: S. Benedetto del Tronto seguito dall IPSSAR di Ferrara. Gli altri sono tutti arrivati a pari merito. Finita la premiazione abbiamo partecipati al buffet organizzato dall IPSSAR di Barga per ringraziare i partecipanti alla manifestazione. Erano presenti la preside prof. Mannelli Giovanna, Paola & Giovanna Stefani, il sindaco prof. Umberto Sereni ed il gruppo Alpini di Barga. Crudeli Valentina Avet e un idea per il prossimo numero????? Un sondaggio oppure una nuova rubrica da inserire Una notizia da approfondire???? La redazione è alla ricerca di nuovi giornalisti per il prossimo numero.