I SI
Bar ga
Anno 3, Numero 5
28 marzo 2006
Let t er a ai pr of essor i
SOMMARIO:
di Andrea Santi
Spazio scuola
2/3
Sport
4
Nuove tecnologie
4
Musica e Arte
5
Poesia e Libri
6
Cinema
7
Stupidario
8
Quest a non è una
let t er a pr ovocat or ia, minat or ia o accusatrice.
Vuole esser e
un
messaggio che f a
riflettere.
Alunni e pr of essor i
devono pr ender e il
meglio da quest o
gior nalino per ché
può ver ament e divent ar e uno st r ument o per un maggior dialogo, or mai
quasi inesistente...
Voi professori siete fantastici; si, siete veramente una
meraviglia della natura...
Andreste studiati da ogni tipo e
genere di scienza esistente:
dalla psicologia, passando per la
zoologia fino ad arrivare alla
ginecologia. Avete il coraggio di
dir e non t ut t i nat ur alment e
che noi ragazzi cresciamo con
problemi esistenziali, e dite che
il nostro comportamento sarebbe stato intollerabile ai vostri
tempi (bèh, informazione dell ult ima or a: i t empi cambiano)
ma veniamo a voi e a questi
t empi Voi che avanzat e polemiche.. Per farvi un esempio: se
un ragazzo in classe dorme è
mancanza di rispetto, e fin qui
va bene; se uno guarda il professore in silenzio è imbambolato; se uno parla con il compagno
disturba la lezione; se uno non
fa domande non è interessato;
se uno fa domande non capisce
nulla; per continuare, premiate
l impegno e il r isult at o di alcuni
e di altri no. Vi fate carico di
alcuni alunni come figli e altri
come (non trovo la parola), se
uno va in bagno nel cambio
dell or a lo r impr over at e per ché
deve aspettare il professore,
se uno vi aspetta e ve lo chiede
esclamat e: ma per ché non ci
sei andat o pr ima ?? Ver ament e
con voi uno deve tirare a indovinare. Una cosa che pochi individui in questa società non riconoscono è che il vostro è uno
dei lavori più difficili e impor-
tanti della società, perché a voi
spet t a l ist r uzione delle nuove
generazioni che abiteranno il
mondo che come prima ho sott olineat o st a cambiando. Cè
anche da dire con molta sincerità che non venite neanche retribuiti abbastanza per tale
compito, e con altrettanta sincerità vi dico che se fosse per
me vi aumenterei lo stipendio
fin da subito. Ma ahimè, contemporaneamente manderei a
casa 4\5 di voi, perché a scuola
non ci fanno niente (o scaldano
il banchino, come spesso dite
noi) e quello che fanno lo fanno
da cani. Se un professore non
ha voglia di insegnare deve
stare a casa, come dovrebbe
fare uno studente che non ha
voglia di arricchire la propria
cultura, o che intende farlo in
altra maniera. Io non vorrei
venire a scuola per fare festa
ma vorrei che la maggior parte
dei professori prendesse esempio da alt r i un bel po più umani
e professionali (forse anche per
l esper ienza) in modo da r ender e miglior e l ambient e scolast ico, perché se non ve ne siete
accorti, nelle aule di scuola non
si f a più vit a: ne voi ne noi in
sostanza quello che chiedo è
una maggiore umanità e comprensione con la speranza che
anche gli alunni nel notare il
cambiamento (sempre se ci
sarà) nel comportamento dei
professori, modifichino il loro,
per una migliore convivenza.
Questa non è una lettera
provocatoria, minatoria o
accusatrice. Ma vuole essere
un messaggio che fa riflettere.. Spero che alunni e professori prendano il meglio da
questo giornalino perché può
veramente diventare uno
strumento per un maggior
dialogo, ormai quasi inesistente.
Chi si sentisse offeso da
questa lettera, probabilmente non è soddisfatto del
proprio lavoro e deve riguardare i propri metodi e obiettivi; chi si reputa un bravo
insegnante ed educatore
invece concluderà la lettura
con una bella risata, o almeno
cosi spero.
Tutto questo è frutto di
pensier i r accolt i all int er no
della scuola.
1) COSA PENSATE DELLA SCUOLA?
2) PENSATE CHE I RAGAZZI ABBIANO UNA
BUONA EDUCAZIONE?
3) CI SONO MOLTI SPORTELLI POMERIDIANI
INTERVISTA
Alunni e prof
A COSA PENSATE SIA DOVUTO? UNA MANCATA COLLABORAZIOEN DA PARTE
DEGLI STUDENTI O POCO IMPEGNO NEL PROPRIO LAVORO DA PARTE DEGLI
INSEGNANTI?
4) IN UNA SOCIETA MULTI-ETNICA QUALE E LA NOSTRA, E GIUSTO CHE CI SIA
ANCORA UN ORA DEDICATA ALLA RELIGIONE CATTOLICA?
5) PENSATE SIA GIUSTA LA PRESENZA DEL CROCIFISSO IN CLASSE?
6) VORRESTE QUALCHE CAMBIAMENTO NELLA SCUOLA?
Santi Andrea
1) della scuola penso quello che penso del sistema politico democratico
italiano, NON FUNZIONA!! Pensavo
che una volta toccato il fondo ci saremmo rialzati, perché più in basso di cosi
non si poteva andare, ma con la creazione di indirizzi fantasma che funzionano come richiami per le allodole, e
l attuazione della riforma Moratti, abbiamo cominciato a scavare ma dove stiamo scavando noi non c è ne oro
ne petrolio, ma solo tanta, ma tanta
m
2) no, penso che sia dovuto alla scarsa capacità di molti insegnanti di suscitare interesse. L educazione deve essere un interesse degli studenti, per
loro stessi.
3) penso sia dovuto al fatto che alcune materie non vengono trattate nel
modo corretto ed è chiaro che non tutte sono adatte ad ogni alunno. Trovo
insensato che gli alunni debbano studiare materie che non gli piacciono per
forza, e penso che gli sportelli siano
dovuti sia alla scarsa collaborazione
da parte loro, sia ad uno scarso impegno da parte egli insegnanti. La soluzione a questo potrebbe essere nell interruzione da parte dei professori nell insegnamento della materia (per prima cosa), dovrebbero prima motivare
gli alunni e trasmettergli passione per
le varie materie. Cosi i ragazzi cesserebbero di studiare per i voti scolastici
e lo farebbero solo per loro stessi.
Pagina 2
4) è sbagliato che in una società come la nostra ci sia un ora dedicata alla religione cattolica, ma per fortuna alcuni professori di religione hanno smesso di insegnarla per allargare nello studente un panorama sulle religioni mondiali dando la possibilità agli studenti di
farsi una loro idea senza pregiudizi.
5) penso sia un elemento della nostra tradizione, d altro canto accetterei la presenza di
qualunque altro simbolo religioso nella mia
classe e porterei il solito rispetto che porterei
al mio, se ce l avessi.
6) vorrei vedere gli studenti venire a scuola
con la voglia di imparare, voglia che hanno
ma che non viene stimolata. Ma vorrei veder
venire anche i professori con la voglia di insegnare, cosa che molto spesso non hanno e
che nessuno eccetto loro gli può dare.
Prof.ssa Collette
1) questa è una scuola in cui si sta bene. Ci
vorrebbero strutture più moderne ma la colpa
non è nostra, bensì di chi manda le sovvenzioni. Manca disciplina anche se almeno i
miei alunni sono gentili. Il problema è che non
sono invogliati a studiare.
2) quelli che ho io hanno un comportamento
accettabile. Per quanto riguarda i contenuti,
quando scelgono la scuola non si aspettano
che il liceo linguistico sia cosi difficile, come è.
3) mancanza di lavoro da parte degli studenti.
4) fa parte della scuola italiana, io provengo
da una scuola laica. Dovrebbe esser proposta
un altra attività per chi non fa religione, come
musica.. questo è previsto dalla legge ma non
ci sono spazi e soldi a sufficienza.
5) no, se si pone l ottica della scuola laica.
6) si, vorrei più disciplina.
N O C O M M EN T
A N N O 3 , N U M ERO 5
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Prof. Catelli
1) in generale credo nella scuola. Ho impegnato la mia vita nella scuola ma adesso quella italiana sta vivendo una crisi profonda e non è
considerata adeguatamente da chi è al potere. Stanno sempre più
incentivando le scuole private e stanno togliendo i finanziamenti
alle pubbliche, e questa mi sembra un assurdità politica.
2) No, i ragazzi imparano dalla tv e dalla strada un linguaggio inadeguato ad ogni circostanza. La colpa è della società e questo giudizio riguarda buona parte degli studenti.
3) Prima di tutto quest anno ci sono pochissimi soldi per gli sportelli, e
le ore per i recuperi sono state ridotte tantissimo su richiesta. Non
considero gli sportelli pomeridiani come il rimedio di colpe né da
parte degli studenti né da quella degli insegnanti, ma come una
risorsa. Facendo lezione a volte in modo frettoloso o per altri motivi
è normale per i ragazzi sono un opportunità in più ad una situazione
che si crea ovunque.rimanere indietro; gli sportelli
4) no, vedo l ora di religione come storia di tutte le religioni, e non solo
della cattolica, perché i giovani in questa società multi-etnica devono conoscere e capire le persone con cultura diversa. L ora di religione non è neanche facoltativa, una volta i ragazzi che non la facevano avevano un ora alternativa; dunque concepisco l ora di religione soltanto come ora di storia delle religioni.
5) Si, perché siamo in Italia ed il crocifisso identifica la nostra società e
rappresenta le radici cattoliche italiane. Sono laica ma voglio il crocifisso, è un identità italiana.
6) In questi ultimi anni gli obiettivi didattici sono calati sempre di più,
per cui gli insegnanti non hanno soddisfazione. Gli obiettivi non si
raggiungono e questo è dovuto ad una mancanza di competenza
che deriva da un inadeguata preparazione nei precedenti gradi di
scuola. Non c è rimedio a questo perché ogni insegnante deve adeguarsi alla propria classe. C è poco da cambiare. Dal punto di vista
del rapporto insegnante/ alunno si ha in genere un buon rapporto.
Un insegnante deve esser professionale e competente.. mi piacerebbe avere un rapporto affettivo con gli alunni, ma perché questo
accada dovrei liberarmi dalla mia corazza che si è creata negli
anni a causa della serietà con cui io vivo la scuola. C ho creduto
troppo, per questo i ragazzi tendono a non aprirsi con me anche se
ne sarei capace. Sono stata troppo professionale e questo da un
lato può esser considerato un mio difetto
Doberti Stefano
1) Dal punto di vista della struttura è scadente. La mia(alberghiero) dal
punto di vista formativo è una delle poche che ti dà subito un lavoro.
2) No,sono maleducati gia dalla famiglia, e la scuola non li migliora.
3) Entrambe.
4) L ora di religione dovrebbe comprendere tutte le religioni, non solo la
cattolica.
5)
No, nell ambito scolastico non serve a niente.
6)
Si, migliorerei tutto, da ogni aspetto.
Intervista
Alunni e prof
Il mio Sole
Quando mi sveglio al mattino
ci sei tu che mi baci dalla finestra...
che illumini e tranquillizzi il mio cammino...
che rendi questo mondo di colori una festa.
Scambio culturale
Il tuo fuoco vive in me
perché tu mi scaldi e mi ami
e io prego che l eclissi non arrivi mai per te
perché anch io ti amo...
So che piangi
quando piove senza un senso...
sai che quando al tramonto ti spengi
io... ti penso
Mi sogni... ti sogno
sei il mio più importante pensiero
perché è di te che ho più bisogno
grazie a te... vedo il vero...
Non c è oscurità
nociva o malvagia che sia
capace di distruggere la tua realtà
stupenda e forte come questa poesia...
La tua luce, nel tuo buio cuore
ha illuminato la mia via
verso te... silenzio nel rumore...
tu, fida amante mia...
E la sera quando te ne andrai
non piangere perché
al tuo ritorno mi rivedrai
qui aspettando solo te...
Dennis Favali
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Scambi culturali con l'estero per il Liceo Linguistico di Barga. Anche quest'anno il Liceo
Linguistico dell'I.S.I. si è impegnato in uno
scambio culturale con una scuola francese.
25 alunni del Ensemble Scolaire Saint-çouis
Notre-Dame De France di Le Puy-En Velay
una cittadina dell'alta Loira, sono arrivati a
Barga accompagnati dalle insegnanti Cecile
Deshors e Patricia Ollier Gli alunni delle classi 2° A e 3°A e le loro famiglie hanno accolto
i ragazzi francesi e le loro insegnanti per un
soggiorno di una settimana che verrà trascorsa alternando attività di studio, visite guidate
a valenza culturale e momenti di svago.
Alunni e gli insegnanti francesi, insieme con
le classi dell'ISI coinvolte e gli insegnanti
della scuola impegnati nello scambio, Prof.ssa
Catherine Collette, Prof.ssa Maria Carla Lupi
e il Prof. Giampiero Poli, sono stati ricevuti
dall'assessore all'Istruzione Renzo Pia nella
sala consigliare di Palazzo Pancrazi. L'assessore, porgendo il benvenuto agli ospiti, ha
portato i saluti del Sindaco e ha illustrato le
caratteristiche socio-economiche del comune
di Barga. All'incontro è seguita la visita del
centro storico e soprattutto del museo
"Antonio Mordini" con la guida della Dott.ssa
Maria Luisa Livi. La mattinata si è conclusa
con un pranzo di benvenuto preparato dagli
alunni della scuola alberghiera durante il quale la dirigente Prof.ssa Giovanna Mannelli ha
sottolineato la valenza culturale e l'apertura
verso l'Europa che sono proprie degli scambi
culturali. Ha inoltre esortato gli allievi e gli
insegnanti a mantenere questo impegno anche
per il futuro rispettando una tradizione di attività di scambio che ha caratterizzato il Liceo
linguistico fin dal momento della sua istituzione, anche grazie al progetto Comenius, che
ha legato questa scuola ad altre scuole europee per ben 6 anni.
Gli alunni della scuola di B, accompagnati
dalle insegnanti C. Collette e M.C. Lupi, ricambieranno la visita il prossimo aprile,
quando, a loro volta, trascorreranno una settimana nella scuola di Le Puy.
N O C O M M EN T
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I l m u si c o f el i c e!
Nel 1994 cinque ragazzi provenienti da un quartiere
operaio di Madrid, Vallecas, noto per la resistenza durante la guerra civile spagnola, decidono di formare
una band musicale; da questa idea nascono gli Ska-p,
destinati a diventare il piu grande gruppo Ska europeo!! Il nome del gruppo deriva chiaramente dal loro genere musicale, ma anche da un gioco di parole: gli spagnoli lo pronunciano escàpe, che significa scappare ,
evadere . La formazione iniziale è composta da Pulpul: cantante e chitarrista; Julio: bassista; Kogote: tastierista; Paco:batterista; Toni: primo chitarrista. Cosi
esce il primo cd, che prende il nome del gruppo.. grazie ai loro concerti iniziano a farsi conoscere in campo
internazionale ed a farsi notare da una casa discografica: la BMG. Proprio con quest ultima firmarono un
contratto che prevedeva la produzione di cinque cd da
parte degli ska-p con la major. Questo contratto non
gli risparmiò feroci critiche, in quanto il gruppo si era
sempre scagliato contro le multinazionali, ma con il
passare del tempo ci si rese conto che quel pezzo di
carta firmato non influiva affatto suoi testi della band.
Con l uscita del secondo cd, ! el vals del obrero i cinque ragazzi si fecero notare per la particolarità dei loro testi, contro ogni forma di governo, anarchici fin
dentro le ossa...criticano tutti e tutto senza guardare in
faccia nessuno, dal papa al governo, dal razzismo alla
NATO! Cosi si affermano definitivamente sulla scena
europea.
Landi Licia
Madonna Story
Louise Veronica Ciccone in arte Madonna è nata il 16 agosto del 1958 nel Michigan. Interessata alla danza fin da
piccola sceglie quest a st r ada malgr ado il padr e insist esse per l appr endiment o di uno st r ument o musicale. La f ut ura pop star frequenta le prime lezioni di ballo con un chiodo fisso già in testa, quello di diventare una stella. Alla
fine degli anni settanta Veronica si trasferisce a New York dove mentre continua a ballare lavora nei fast food e
posa nuda per r ivist e maschili. Nel giugno del 1993 J ohn J ellybean Benit ez, nuovo compagno della cant ant e,
scr ive per lei Holiday , un br ano accat t ivant e, che insieme a Bor der line e Luky St ar impone il nome di Madonna nelle classif iche dance. Subit o dopo è il moment o di Like a Vir gin , br ano che la lancia a livello int er nazionale
come f enomeno er ot ico e di cost ume. I ndubbiament e il suo nuovo pop t r asgr essivo un po monot ono, levigat o e
orecchiabile, si sintonizza assai bene con il retroterra culturale degli anni ottanta diventandone il simbolo supremo. L oper azione successiva è invece quella di spacciar la per nuova Mar ylin , anche gr azie alla dif f usione mar t ellante di un videoclip in cui la cantante appare nei panni della defunta e mai dimenticata diva. Il pezzo è intitolava
Mat er ial gir l ; il r isult at o è la vendit a di milioni di copie in t ut t o il mondo. Da quel moment o pr ende piede la sua
mania di cambiare continuamente look. Il pubblico è spiazzato e non sa mai cosa aspettarsi dalle nuove apparizioni
della star. Ma non vi è critica che tenga, in classifica spopola letteralmente. Ormai si può dire che è diventata una
professionista del trasgressivo; Madonna è soprattutto una grande e intelligente manager di se stessa, dotata di
un grande senso degli affari. Negli ultimi anni Madonna sembra aver raggiunto un suo equilibrio interiore, con due
f igli, un mar it o e molt i dischi di successo all at t ivo una gr ande ar t ist a.
Comunicazione
NOI di Richard Mason
I MASS-MEDIA
I Mass-Media iniziano a svilupparsi con
il fascismo; Mussolini infatti capisce fin
da subito l importanza della comunicazione di massa e decide perciò di far
passare la sua politica, le sue idee attraverso i mezzi di comunicazione in
uso a quel tempo. Fra questi la radio,
il cinema, i manifesti che diventano
perciò i mezzi di dittatura oltre che di
diffusione di idee.
Riflettendo sulla situazione attuale
possiamo notare un bombardamento
di notizie, un surplus di comunicazione tale da arrivare a parlare anche
oggi di una dittatura dei mezzi di
comunicazione, così come sostengono
alcuni sociologi. Il problema oggi non
è costituito dal mezzo tecnico, quanto
piuttosto dall uso che ne fa chi ne ha il
possesso.
I mezzi di comunicazione di massa infatti non solo informano, ma principalmente formano idee, mode, stereotipi,
gusto, tendenze, fornendo notizie già
confezionate , rielaborate e precedentemente interpretate. Affermare
che i mezzi di comunicazione di massa
informano l opinione pubblica è inesatto, sono essi stessi l opinione pubblica.
Ilaria Bertini
Pagina 6
NOI, è la storia di quattro adolescenti in un college inglese.
Una commedia che si trasforma in tragedia. Julian, Maggie,Adrienne e Jake hanno passati diversi e nonostante questo
la vita di ognuno di loro si intreccia con le altre. La vendetta di
qualcuno,per un rancore, segnerà per sempre l esistenza di tutti
i ragazzi di questa storia.
Cheli Federica
IO NON HO PAURA
di Licia Landi
Allarmante come una favola nera,teso come un t hr iller ,cur ioso come un gioco, I o
non ho paur a .che Gabr iele Salvat or e ha
tratto quasi fedelmente dal romanzo di
Niccolò Ammaniti, è davvero un bel film: forte,ben strutturato e girato, semplice ed estremamente raffinato, con
bravi interpreti bambini e non, con un forte senso della
nat ur a. Nella campagna t r a Puglia e Basilicat a, un est at e di
circa un quarto di secolo fa, correndo in bicicletta tra il
grano alto, esplorando per gioco,un bambino scopre una
buca-prigione sotterranea, appena occultata da un pezzo
di lamiera. Dentro sta un bambino della sua età: incatenato, spaventato,affamato ed assetato, quasi nudo, quasi
cieco, con una faccia spettrale ed il pallore malato del sepolt o vivo, gr ida ist er ico: Sono mor t o . Tr a i due coet anei
si sviluppa un amicizia solidale: il bambino liber o por t a all altro pane da mangiare ed acqua da bere, lo fa uscire dalla
t ana , con pazienza cer ca di f ar lo par lar e; il bambino pr igioniero,sicuro di essere stato abbandonato dai suoi e condannato a morte, riesce persino a ridere. Poco a poco, il
bambino libero capisce che sono i propri genitori a tenere
sottosequestro il bambino prigioniero,in attesa del riscatto... non li giudica, ma disobbedisce e, per contraddizione,
rimedia alle loro colpe. Ed alla fine lo libera, gli salva la
vita, prende il suo posto..
N O C O M M EN T
A N N O 3 , N U M ERO 5
Pagina 7
... e Cinema
A BEAUTIFUL MIND
Russell Crowe è John Nash, un matematico che con una scoperta
originale è uscito dall università di Princestone con l etichetta di
supergenio stampata sulla faccia. Si sposa con una studentessa che
frequenta il suo corso e tutto per lui ha una logica.. ma presto si trova coinvolto in una cospirazione, a fare il gioco di chi, teoricamente, è
contro coloro per cui John lavora giorno dopo
giorno. Solo grazie al conforto della moglie ne
uscirà fuori. A beautiful mind è un film commovente, uno di quei film che va visto almeno
una volta nella vita!
Cheli Federica
L ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE di
TERRY GILLIAM
Siamo nel 2035,dove Cole, interpretato
da un fantastico Bruce Willis, ha la missione di tornare indietro nel tempo, fino
al 1997,anno in cui un epidemia ha ucciso milioni di persone, e di salvare dal
disastro che l aspetta l umanità. Per scoprire il virus in tempo ha bisogno dell aiuto di un epidemiologo e di una psichiatra che ha in cura il figlio indisturbato
dello scienziato (interpretato da Brad Pitt
che supera se stesso). Il regista ci stupisce
in uno dei suoi film piu famosi (insieme a
Brazil e Paura e delirio a Las Vegas )
divenuto un classico nel genere futuristico.
Federica Cheli
LE CHIAVI DI CASA di Gianni Amelio
Gianni, un uomo giovane, un uomo come
tanti, dopo anni di rifiuto incontra per la
prima volta su un treno che va a Berlino
suo figlio Paolo, quindicenne con gravi
problemi, disabile..ma anche generoso,
allegro ed esuberante. Il film è la storia di
una felicità inaspettata e fragile: conoscersi e scoprirsi lontani da casa. Il loro soggiorno in Germania e poi un imprevisto
viaggio in Norvegia fanno nascere tra i
due un rapporto fatto di scontri, scoperte,
misteri ed allegria.. il film prende spunto
da un romanzo di Giuseppe Pontiggia a
cui l opera è dedicata- che parla del figlio
dello scrittore, Andrea Pontiggia. Amelio
dice: mi sono sentito inadeguato, con la
sensazione di essere un intruso in un mondo difficile,dove non avevo il diritto di
entrare . Sentimento di rispetto che si
coglie dal tatto e dal garbo con il quale è
stata affrontata questa storia. Il buon è un
buon esempio di come l umiltà è molto
piu efficace dell arroganza, quando qualcuno vuole farti percepire un messaggio.
Landi Licia
Ed ovviamente non poteva mancare
3 METRI SOPRA IL CIELO di Luca Lucini
...E tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti per terra ed ascoltare il cd della tua
vita...traccia dopo traccia, nessuna è andata persa. Non pentirti, non giudicarti, sei quello che sei e
non c è niente di meglio al mondo! PAUSE-REWIND-PLAY e ancora e ancora e ancora..non
spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare, a mettere insieme i suoi per riempire il
caos che hai dentro, e se scenderà una lacrima quando riascolti, beh, non avere paura,è come la
lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita.. . Baby è ancora insonnolita e distratta
quando improvvisamente la vede. Non crede ai suoi occhi. In alto, piu in alto di tutte, sulla bianca
colonna del ponte, una scritta domina le altre, incancellabile. È li,sul freddo marmo, azzurra come
i suoi occhi, bella come l ha sempre desiderata.. il suo cuore comincia a battere veloce. Per un
momento sembra che tutti possano sentirla, tutti possano leggere quella frase, proprio come sta
facendo lei in quel momento. È lì, in quell angolo irraggiungibile, l dove solo gli innamorati arrivano: Io e te...Tre metri sopra il cielo.. . chi ha visto questo film sa ovviamente di cosa sto parlando...della piu bella storia d amore che tutti vorrebbero vivere.
Landi Licia
R E D AZ I O N E
Istituto Statale di
Istruzione Barga
Via dell Acquedotto, 18
Barga
(Lucca)
Redazione di NO COMMENT:
Andrea Salvoni, Federica Cheli, Valentina Nesi, Andrea
Santi, Margherita Poli, Valentina Crudeli, Licia Landi,
Antonio Mordini, Dennis Favali, Krysula Santi, Giordano
Bonaccorsi, Ilaria Bertini, Riccardo Falvo.
Coordinamento:
Luigi Mucci
Flavio Guidi
Siamo su
Internet
www.isibarga.it
Tel.: 0583723026
Fax: 0583723595
E-mail: [email protected]
25 Febbraio 2006: una
bella manifestazione
Sabato 25 Febbraio,nella nostra scuola, si è svolta la manifestazione ponti nel tempo ,che riguarda la promozione dei prodotti della nostra vallata. È cominciata
alle 9:00, con i partecipanti di varie scuole IPSSAR d Italia,provenienti da S.Benedetto del Tronto, Ferrara, Genova, Fiumicino e Roma. Ogni squadra era composta da un cuoco e da un
sommelier che doveva cucinare un piatto tipico della zona ed abbinarci un vino. Avevano a disposizione 2 oree, una volta finito, la
giuria doveva votare il piatto migliore. Una volta terminata la gara,
io(Valentina), Thiloma, Manuel, Chiara, Francesco, Sara e Roberto
abbiamo trattenuto gli spettatori cantando delle canzoni. Durante lo
spettacolo la giuria ha assaggiato i vari prodotti e vini ed ha decretato il vincitore: S. Benedetto del Tronto seguito dall IPSSAR di
Ferrara. Gli altri sono tutti arrivati a pari merito. Finita la premiazione abbiamo partecipati al buffet organizzato dall IPSSAR di
Barga per ringraziare i partecipanti alla manifestazione. Erano presenti la preside prof. Mannelli Giovanna, Paola & Giovanna Stefani, il sindaco prof. Umberto Sereni ed il gruppo Alpini di Barga.
Crudeli Valentina
Avet e un idea per il prossimo numero?????
Un sondaggio oppure una nuova rubrica da inserire
Una notizia da approfondire????
La redazione è alla ricerca di nuovi giornalisti per
il prossimo numero.
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