SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI
 Roma 7 OTTOBRE 2015
 Il 15 ottobre (e anche il 16 didattica sospesa
Evento 16-18 ottobre Maker Faire alla città
universitaria)
Orario: Mercoledì 9-11 Aula magna Sani
Giovedì 9-11 Aula magna Sani
(Lunedì 17-19 Laboratorio)
E-mail: [email protected]
Stanza B12 Via Salaria113, tel.: 06 49918446- ricevimento
giovedì 11.30-13
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La settimana scorsa
Introduzione alla sociologia
dell’organizzazione e del lavoro
 Processo storico, economico, sociale e
geografico in cui comprendere le
sociologie economiche
 Rivoluzione industriale e post
industriale: qual è il punto di cesura
tra fordismo e post fordismo?
 La metafora della rete e
 Gallino che cos’è il finanzcapitalismo
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La attuale crisi
 Chiude definitivamente il periodo
fordista (ma forse non nei Bric)
 E’una delle numerose crisi del
capitalismo?
 È una crisi sistemica?
 Confrontiamo le risposte di Gallino
con quelle di Crouch, particolarmente
attento al neo-liberismo ideologia che
è cambia nel tempo e nello spazio
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Crisi e neoliberismo
 Il neoliberismo è un insieme di filoni
accomunati dall’idea che il mercato
sia il mezzo migliore per appagare i
desideri umani, preferibile agli stati e
alla politica
 La crisi 2007 è un palese fallimento
del mercato: come mai non ha messo
in crisi le idee neoliberiste ancora
dominanti in politica ed economia?
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Crisi finanziaria e banche
 Le banche, impegnate a massimizzare i loro
profitti, operano nel più puro dei mercati:
perché non contribuiscono sempre e
comunque ad accrescere il benessere
complessivo dell'uomo?
 Perché gli odierni mercati finanziari –
forse la forma più sofisticata di mercato
della storia umana – sono incappati in una
crisi che dura da 5 anni?
 Perché non si sono corretti da sé, come
aveva dimostrato la teoria economica più
avanzata?
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Banche e governi
 Perché le banche si sono rivolte ai governi
chiedendo di salvarle con somme di denaro
ingenti?
 Non è un paradosso se gli stessi governi
asseriscono di essere molto meno efficienti
delle imprese sul mercato, e di dover
ridurre al minimo i propri interventi sul
mercato?
 Le banche “troppo grandi per fallire” che si
fanno aiutare dai contribuenti, indicano una
debolezza del neoliberismo
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Come risolvere questo giallo?
 Accanto a stato e mercato, c’è un terzo
protagonista
 Il neoliberismo di fatto non favorisce la
libertà dei mercati, ma favorisce le
imprese transnazionali (tnc)
 Potere politico delle imprese giganti emerge
con le attività di lobbies presso i governi
e con la capacità di scegliere su scala
mondiale i paesi con il regime giuridico più
favorevole (regime shopping) per
localizzarvi i propri investimenti.
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 Ricordate la differenza tra imprese
transnazionali e imprese
multinazionali?
 La Nike e la Mc Donald come le
considerate?
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Intreccio governi tnc
Ulteriori fattori rafforzano le tnc.
1. Tendenza crescente dei governi a subappaltare molte delle loro attività a imprese
private, che si trovano così coinvolte nella
definizione di politiche pubbliche.
2. La"responsabilità sociale dell'impresa“ è
un processo in base al quale le aziende si
assumono compiti al di là della loro pura
attività economica, trovandosi, ancora una
volta, a fare politiche pubbliche.
3. I giganti finanziari non hanno perso
potere con la crisi, pur avendola provocata
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Le vittime delle Tnc: la democrazia
e il mercato
 La partecipazione alle decisioni politiche delle Tnc “dall’interno”
contribuisce a svuotare la democrazia
 Il mercato, nel senso di libera
concorrenza, diventa residuale.
Mentre si parla di conflitto tra stato e
Mercato, di fatto vi è un “confortevole
adattamento” tra Tnc, stato, mercato
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La capacità di riclassificare la crisi
come crisi della spesa pubblica
 Le banche hanno provocato la crisi,
sono state salvate dagli stati,ma dopo
3-4 anni sono riuscite a convincerci
che la causa della crisi sia l’eccesso di
spesa pubblica!
 I dipendenti pubblici perdono il
lavoro, mentre le retribuzioni dei
banchieri tornano a livelli pre-crisi
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Il ruolo della società civile
 E’ utopistico per Crouch pensare di
liberarsi della grande impresa come
hanno tentato i marxisti e il
liberalismo di Jefferson
 Ma la società civile può portare alla
luce i misfatti della confortevole
triangolazione: Stato, mercato, Tnc
 E cercare di modificarli anche
spingendo per la responsabilità
sociale d’impresa
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Riprendiamo l’analisi della
crisi di Gallino
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Gallino finanzcapitalismo
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Una civiltà asservita alla finanza
dalla politica
 2007- 2009 gli stati hanno salvato
banche e assicurazioni troppo grandi
per fallire con 12-15 trilioni di $
 2010 la finanza, specie quella
ombra, riparte all’attacco mettendo a
rischio risparmi e monete, condizioni
di lavoro e welfare →qualità della vita e
democrazia → senso di un’intera civiltà
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L’ideologia neo-liberista o neoconservatrice secondo Gallino
 Maturata tra la fine degli anni ’30 e i ’50
per contrastare gli interventi keynesiani
considerati in contrasto con un libero
sviluppo del mercato- si contrappone anche
ai sindacati e allo stato sociale
 È una dottrina politica rivestita dai panni
di una teoria economica
 Di scarso peso fino agli anni ’70, ha ripreso
vigore come teoria del tutto
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Assiomi del neoliberismo
 Necessità della crescita (Pil +2-3%)
per mantenere benessere nelle
società ricche, anche se va contro
obiettivi ambientali
 Il capitale è capace di autoregolarsi
 Affluisce dov’è necessario
 Rischi d’insolvenza o caduta dei
prezzi sono calcolabili
Le smentite sono presentate come
effetto di politiche inefficienti
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Le politiche proposte dal
neoliberismo (Gallino)
 Politiche attive del lavoro: diventare
imprenditori di se stessi per
contrastare la scarsa voglia di
lavorare
 Teoria inversa dei beni comuni:
qualsiasi bene è meglio produrlo con
mezzi privati↓
Vocazione totalitaria di tali teorie
speculare a quella marxista
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Origini trentennali della crisi
 1987 crollo delle borse Usa, G.B.,
Hong Kong
 1997/8 bolla finanziaria Asia
orientale, America Latina, Russia
 2002/3 crollo borse Usa
 Causa a breve scatenante debito
pubblico e privato finanziarizzato
 Cause di fondo la forma della civiltà
mondo in cui predomina l’economia e
la progressiva deregolamentazione
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Crisi:piramide schemi esplicativi
Causa a breve: eccessiva concessione
di mutui per la prima casa in Usa→crisi
banche→derivati e crisi finanza (anche Stiglitz)
Anni ’90: dimensioni eccessive finanza
mondiale e sistema fin. ombra non sorvegliato
Anni ’80: carente regolamentazione dei
mercati finanziari: non si tiene conto della
diffusione Ict
Fragilità sistemica del finanzcapitalismo dopo
le vittorie di Reagan sui liberal e di Tatcher
sulla socialdemocrazia europea
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Economia e politica: gli
sconfinamenti reciproci
 dopo la crisi del 1929 sistema finanziario
posto sotto controllo con interventi
Keynesiani di F.D. Roosevelt ↘stato sociale,
politiche antirecessive e di controllo del
mercato
 Oggi sembra che la politica sia stata
sopraffatta dall’economia anche in conseguenza delle tecnologie (spostamento di
enormi capitali con un click), ma di fatto è
stata scelta una politica di liberalizzazioni↓
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La politica:
cosa doveva fare Che cosa ha fatto
 Adattare l’economia ai  Ha fatto il
bisogni della società
contrario
 Proteggere
 Al più soccorre
dall’insicurezza
le persone in
socio-economica
ultima istanza
 Difendere e creare beni  Privatizza beni
comuni
comuni
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Le porte girevoli tra politica ed
economia
A partire dalla liberalizzazione dei capitali
negli anni ’80 negli Usa e in Ue, ci sono:
 Sconfinamenti di interventi e responsabilità,
anche con organizzazioni internazionali
 Ripetuti scambi di personale (revolving
doors) e conseguenti conflitti d’interesse
tra controllori, controllati e mediatori o
quanto meno comunanza di linguaggio e
schemi interpretativi
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Aspetti comuni a Gallino e Crouch
 Attenzione al neo-liberismo
 La attuale globalizzazione è poco
democratica
 Bisogna guardare al di là dello stato
nazione
 Vanno smascherati gli intrecci tra
politica ed economia
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Differenze tra
Gallino
Crouch
 La crisi mette in
risalto l’affermazione di un nuovo
capitalismo
 L’attenzione va
anche alle relazioni
tra Nord e Sud del
mondo
 La crisi è
conseguenza di
una globalizzazione
in cui le Tnc hanno
sempre più potere
 L’attenzione è più
orientata
all’Occidente
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Gallino
Che fare?
 Servono nuove
regole per la
finanza, sia a
livello nazionale,
che europeo e
mondiale
 Bisogna difendere
e creare beni
comuni
Crouch
 Lo stato nazione
non ha la forza di
contrapporsi alle
Tnc
 I mass-media sono
asserviti
 Rimane la società
civile che può
richiedere la
responsabilità
sociale d’impresa
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Roma città globale o città delle disuguaglianze?