I modelli di capitalismo Il dibattito negli anni ‘70 Come controllare gli effetti perversi del keynesismo? Teoria neo-liberista progressiva contraddizione tra economia e democrazia La terapia proposta • ridimensionamento del ruolo dello stato in campo economico; • ripristino della disciplina di mercato. IL NEO-LIBERISMO • DIVENTA LA TEORIA DOMINANTE E PREVALE SUL PIANO POLITICO • VUOLE LIMITARE LA ‘CRISI DI SOVRACCARICO’ DEI SISTEMI OCCIDENTALI CHE SI TRADUCE IN CRISI DI GOVERNABILITA’ IL NEO-LIBERISMO • INVERTE I PILASTRI DEL KEYNESISMO • AGISCE SULL’OFFERTA E NON SULLA DOMANDA • LIMITA LA MONETA • RIDUCE LE TASSE SUI RICCHI • SCORAGGIA IL RICORSO AL DEFICIT DI BILANCIO IL NEO-LIBERISMO • DOMINA PER TRENT’ANNI ANCHE NELL’IMPOSTAZIONE DELL’UNIONE EUROPEA • ASSICURA LA CRESCITA MA CON SQUILIBRI • ENTRA IN CRISI CON LA BOLLA FINANZIARIA DEL 2008 IL NEO-LIBERISMO • FA CRESCERE IL PARADIGMA DELLO SHAREHOLDER VALUE • FA DECOLLARE LA FINANZIARIZZAZIONE DELL’ECONOMIA • PRODUCE ‘SOCIETA’ DEI DUE TERZI’ • AUMENTANO LE DISUGUAGLIANZE SOCIALI EFFETTI DEL NEOLIBERISMO • AUMENTANO LE DISUGUAGLIANZE SOCIALI • MENO RISORSE PER IL WELFARE INCLUSIVO (MODELLO SOCIALE EUROPEO A RISCHIO) • MAGGIORI POTERI DI DECISIONE ALLE TECNOCRAZIE E ALLE GRANDI IMPRESE TRANSNAZIONALI (CROUCH) CIONONOSTANTE • LA STRANA ‘NON MORTE’ DEL NEOLIBERISMO (SECONDO CROUCH) • SEBBENE SIANO AUMENTATI I FALLIMENTI IL PARADIGMA LIBERISTA CONTINUA AD ESSERE EGEMONE NEL MONDO DEGLI AFFARI E TRA GLI ECONOMISTI (ALESINA-GIAVAZZI) Tuttavia….. Perché Usa, Italia e Gran Bretagna presentano alti tassi di inflazione e una conflittualità molto più elevata dei paesi scandinavi, dell’Austria e della Germania? Migliori risultati nel controllo delle tensioni economiche e sociali provocate dal keynesismo sono associati a un sistema di rappresentanza degli interessi e di decisione politica di tipo neocorporativo. Neocorporativismo Sistema di regolazione dell’economia nel quale grandi associazioni di rappresentanza degli interessi partecipano insieme alle autorità pubbliche in forma concertata al processo di decisione e attuazione delle politiche economiche e sociali. Il neo-corporativismo si sviluppa nei paesi del centro e del nord Europa tra gli anni ‘30 e ‘70 Primo accordo neo-corporativo: Svezia, 1938 Fattori che favoriscono il neo-corporativismo FATTORI RILEVANTI • sindacati forti: devono essere in grado di mettere in discussione con il conflitto il potere degli imprenditori; • monopolio della rappresentanza: poche grandi associazioni di rappresentanza; L’adesione resta volontaria, ma in pratica non ci sono alternative FATTORI RILEVANTI • governi pro-labour: aumentano la fiducia dei sindacati che devono rinunciare a benefici di lungo periodo per altri che richiedono più tempo per dispiegarsi; • efficienza delle strutture amministrative: gli apparati dello stato devono essere in grado di fornire in modo rapido e efficiente le prestazioni. SCAMBIO POLITICO (PIZZORNO) • E’ IL CONCETTO CHE SPIEGA LE RAGIONI DEL RAPPORTO TRA GOVERNI E GRANDI ORGANIZZAZIONI • QUESTE OTTENGONO BENEFICI DI VARIA NATURA • I GOVERNI CERCANO PER QUESTA VIA DI MANTENERE CONSENSO PERCHE’ DECLINA IL NEOCORPORATIVISMO • LE POLITICHE NEO-LIBERISTE LO BYPASSANO • I SINDACATI SI INDEBOLISCONO E HANNO MENO POTERE DI VETO • LE RISORSE ECONOMICHE PER LO SCAMBIO POLITICO SI RIDUCONO MA • POLITICHE DI CONCERTAZIONE VENGONO ATTUATE A ONDATE CICLICHE • SI DIFFONDONO IN PAESI EUROPEI DIVERSI DA QUELLI IDEALTIPICI • CONVIVONO CON IL PARADIGMA NEO-LIBERISTA E NE ATTENUANO GLI EFFETTI