Dati microbiologici I° trimestre 2012 Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA CRITICA Dott. Simone Ambretti – U.O.Microbiologia – [email protected] Come interpretare i dati 2 TIPI DI TABELLE 1. TABELLA CHE DEFINISCE I 10 MICRORGANISMI ISOLATI PIU’ DI FREQUENTE NEI MATERIALI PATOLOGICI Ad ogni rielaborazione vengono generati 7 report di questa tipologia: • • • • • • Totale microrganismi isolati Isolati da Emocolture da sangue periferico Isolati da cateteri vascolari e da emocolture da sangue venoso centrale Isolati dalle basse vie respiratorie (espettorati, ABR, BRL, BAL) Isolati da pus ed essudati Isolati dalle vie urinarie (urine e urine da catetere) 2. TABELLA CHE VALUTA IL TREND DELLE RESISTENZE AGLI ANTIBIOTICI DI UN MICRORGANISMO I patogeni considerati sono quelli più importanti dal punto di vista della prevalenza di isolamento e del profilo di antibiotico-resistenza: • • • • • • Staphylococcus aureus Enterococchi (Enterococcus faecalis e faecium) Pseudomonas aeruginosa Escherichia coli Klebsiella pneumoniae Acinetobacter baumannii Tabella 1 - Microrganismi isolati da campioni patologici di pazienti ricoverati in AREA CRITICA 10 MICRORGANISMI ISOLATI PIU’ FREQUENTEMENTE IN MATERIALI PATOLOGICI - Il patogeno numericamente prevalente in AREA CRITICA nel 1° trimestre 2012 torna ad essere Escherichia coli, seguito da altri 2 importanti patogeni gram-negativi come Klebsiella pneumoniae e Pseudomonas aeruginosa. -Tra i microrganismi gram-positivi, il più isolato si conferma Staphylococcus epidermidis, il cui ruolo è legato prevalentemente alle batteriemie correlate a catetere vascolare, seguito da Staphylococcus aureus. ALTRI 24% 25% -Da segnalare l’aumento nella % di isolamento di Candida spp. Tabella 2 - Totale emocolture da sangue periferico eseguite e valutazione probabili contaminazioni TOTALE FLACONI 1994 TOTALE PROBABILI CONTAM. 28 % CONTAM. EMOCOLTURE 1.4% 1794 15 <1% - Il numero di emocolture eseguite in AREA CRITICA è diminuito del 10% nel 1°trimestre 2012 rispetto all’analogo periodo del 2011, mentre la % di positività è rimasta pressochè analoga. - Il numero complessivo di probabili contaminanti isolati (Staphylococcus epidermidis group + Coagulase negative Staphylococcus + Propionibacterium acnes + Corynebacterium species) è diminuito, portando la % globale di probabile contaminazione delle emocolture da sangue periferico in AREA CRITICA nell’ultimo ad una % inferiore all’1%. Tabella 3 – Microrganismi isolati da emocolture da sangue periferico ALTRI 18% 20% - Anche nel 1°trimestre 2012 Staphylococcus epidermidis si conferma come principale microrganismo patogeno isolato da emocolture da sangue periferico in AREA CRITICA, a conferma dell’importante ruolo delle sepsi CVC-correlate. - Non considerando i probabili contaminanti, seguono con % di isolamento piuttosto costanti, i 2 principali enterobatteri: Escherichia coli (16%) e Klebsiella pneumoniae (8%). Tabella 4 – Microrganismi isolati da cateteri vascolari e da emocolture da sangue venoso centrale - Il patogeno prevalente in questo raggruppamento di materiali risulta ancora essere Staphylococcus epidermidis, che si conferma come principale agente di batteriemie cvccorrelate in AREA CRITICA con una una % di isolamento vicina al 22%. - Seguono, tra i patogeni gramnegativi, Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, in riduzione significativa rispetto all’analogo trimestre 2011, e Pseudomonas aeruginosa, tra i patogeni grampositivi Enterococcus faecalis. ALTRI 20% 18% Tabella 5 – Microrganismi isolati da pus ed essudati Nel 1° trimestre 2012, i patogeni isolati in AREA CRITICA in questo raggruppamento di materiali sono risultati estremamente diversificati, pur con una prevalenza di Enterococcus spp. (faecalis e faecium), Klebsiella pneumoniae, Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa. ALTRI 21% 30% Tabella 6 – Microrganismi isolati dalle basse vie respiratorie - Il numero di isolamenti da colturali delle basse vie respiratorie in AREA CRITICA risulta costantemente molto elevato. - Tra i patogeni di più frequente riscontro, prevalgono i gram-negativi, con Klebsiella pneumoniae e Pseudomonas aeruginosa appaiate al primo posto per % di isolamento (14%), seguite da Escherichia coli. - Staphylococcus aureus continua peraltro a rappresentare un importante patogeno respiratorio anche in area critica con una % di isolamento vicina al 10%. -Seguono 2 altri patogeni nosocomiali gramnegativi tipicamente multiresistenti, Acinetobacter baumannii, in diminuzione rispetto all’analogo trimestre 2011, e Stenotrophomonas maltophilia. ALTRI 25% 24% Tabella 7 – Microrganismi isolati dall’apparato urinario - Il numero di isolamenti urinari in AREA CRITICA risulta in importante aumento nell’ultimo trimestre. -Il principale patogeno isolato risulta ancora Escherichia coli, anche se con una % di isolamento inferiore al 20%. - Seguono, tra i patogeni batterici, Enterococcus spp, Klebsiella pneumoniae e Pseudomonas aeruginosa. - Da segnalare come si confermi la notevole prevalenza di isolamento di Candida spp., conseguenza dell’elevata pressione antibiotica a cui sono sottoposti i pazienti in AREA CRITICA. ALTRI 14% 11% Tabella 8 – Sensibilità agli antibiotici di Staphylococcus aureus - Anche nel I trimestre 2012 la % di ceppi meticillinoresistenti (MRSA) che si osserva in AREA CRITICA risulta estremamente elevata (57%) . - Va anche segnalato come, anche se non risultano dati di non sensibilità per i glicopeptidi, oltre l’80% dei ceppi di MRSA abbia evidenziato una MIC per vancomicina >=1, valore considerato critico in particolare per il trattamento delle infezioni delle basse vie respiratorie. MRSA = Staphylococcus aureus meticillino-resistente MRSA 58.6% 56.7% Sensibilità agli antibiotici di Staphylococcus aureus * *ATTENZIONE: Per rifampicina il breakpoint di sensibilità definito da EUCAST è ad un livello di MIC troppo basso per essere valutato con il saggio di sensibilità ai farmaci antimicrobici utilizzato di routine, pertanto l’antibiotico viene refertato unicamente quando la MIC indica una franca resistenza Tabella 9 – Sensibilità agli antibiotici di Escherichia coli - Nel 1°trimestre 2012 i ceppi di E.coli isolati in AREA CRITICA conservano livelli di resistenze alle cefalosporine di III generazione (cefotaxime) e ai fluorochinoloni estremamente elevati (rispettivamente intorno al 30% e al 60%). - Fortunatamente invece ancora non si evidenziano in Escherichia coli le problematiche di resistenza ai carbapenemi che tra gli enterobatteri nella nostra area epidemiologica caratterizzano ad oggi quasi esclusivamente Klebsiella pneumoniae. CEFOTAXIME-R/I 30% 33% CIPROFLOACINA-R 63% 58% Sensibilità agli antibiotici di Escherichia coli Tabella 10 – Sensibilità agli antibiotici di Klebsiella pneumoniae Ridotta sensibilità ai carbapenemi = 69%!!!! Resistenza alla colistina = 21%!!!! - Klebsiella pneumoniae produttrice di carbapenemasi KPC rappresenta ad oggi la principale minaccia nel campo delle antibiotico-resistenze e si evidenzia principalmente (ma non solo) in pazienti ricoverati in AREA CRITICA. - La ridotta sensibilità ai carbapenemi, evidenziata dalla resistenza all’ertapenem, si è assestata nell’ultimo trimestre su valori vicini al 70%. - Gli unici antibiotici che conservano un certo grado di sensibilità nei confronti dei ceppi KPC-produttori sono rappresentati da gentamicina, fosfomicina, colistina e tigeciclina. - Peraltro, rispetto ai ceppi isolati nell’analogo trimestre 2011, le KPC del 2012 mostrano mediamente MIC più elevate per Colistina, Tigeciclina e Meropenem. Sensibilità agli antibiotici di Klebsiella pneumoniae * * * * *ATTENZIONE: Per gli antibiotici segnalati dall’asterisco la % di resistenza si riferisce ai soli ceppi per i quali l’antibiotico è stato refertato (ceppi MDR): la percentuale complessiva di ridotta sensibilità ai carbapenemi dedotta dall’ertapenem risulta del 69% circa nel trimestre in esame, la resistenza alla colistina del 21%. Sensibilità agli antibiotici di Klebsiella pneumoniae TREND SENSIBILITA’ KLEBSIELLA PNEUMONIAE-KPC A COLISTINA, MEROPENEM E TIGECICLINA Tabella 11 – Sensibilità agli antibiotici di Pseudomonas aeruginosa -Rispetto all’analogo trimestre del 2011, in AREA CRITICA gli isolati di Pseudomonas mostrano nell’ultimo trimestre livelli di resistenza pressochè costanti su valori piuttosto elevati. - In particolare, tra i farmaci antipseudomonas le cefalosporine evidenziano % di resistenza intorno al 30%, gli aminoglicosidi superiori al 20%, mentre per fluorochinoloni, carbapenemi e piperacillinatazobactam è vicina al 50%. Sensibilità agli antibiotici di Pseudomonas aeruginosa Tabella 12 – Sensibilità agli antibiotici di Acinetobacter baumanii - Nel 1° trimestre 2012 Acinetobacter baumannii mostra in AREA CRITICA rispetto all’analogo trimestre 2011, una notevole riduzione nel numero di isolamenti e anche un profilo di resistenza meno estremo: se infatti nel 1° trimestre 2011 tutti i ceppi isolati erano resistenti a tutti i farmaci testati fatta eccezione unicamente per la colistina, nell’ultimo trimestre sono ricomparsi ceppi di Acinetobacter baumanii wild-type multisensibili. Sensibilità agli antibiotici di Acinetobacter baumannii Tabella 13 – Sensibilità agli antibiotici degli enterococchi - Per Enterococcus spp. non ci sono variazioni particolarmente significative nelle percentuali di sensibilità dei diversi antibiotici, fatta eccezione per un aumento nella resistenza di alto livello agli aminoglicosidi. - Si conferma, come nell’analogo trimestre dell’anno precedente, la presenza in AREA CRITICA di una certa quota di ceppi di Enterococcus faecium vancomicino-resistenti (VRE), con fenotipo vanA (resistenti sia a teicoplanina che a vancomicina). Sensibilità agli antibiotici degli enterococchi Periodo: 2012 – 1^ Trimestre SUGGERIMENTI PER UNA MAGGIORE APPROPRIATEZZA DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA • Eseguire gli esami colturali prima di impostare l’antibioticoterapia empirica in modo da avere più possibilità di ottenere un risultato positivo del colturale che permetta l’identificazione dell’agente eziologico ed una terapia mirata • Impostare la terapia antibiotica empirica tenendo conto dei dati locali di sorveglianza microbiologica • Trattare l’infezione e non la colonizzazione (es. non trattare la batteriuria asintomatica fatta eccezione per le poche condizioni che richiedono la terapia antibiotica) SUGGERIMENTI PER UNA MAGGIORE APPROPRIATEZZA DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA • Effettuare la de-escalation della terapia sulla base dei risultati colturali • A 72 ore rivalutare comunque il trattamento antibiotico, nell’ambito di una rivalutazione clinica e microbiologica • Sospendere il trattamento antibiotico appena possibile • Seguire le linee guida aziendali per l’antibioticoprofilassi perioperatoria in chirurgia: nella maggior parte dei casi è indicata un’unica somministrazione di antibiotico (entro 30-60 minuti dall’incisione della cute). La scelta di continuare la profilassi oltre le prime 24 ore del post-operatorio non è giustificata. Di norma l’antibiotico indicato per la profilassi è una cefalosporina di I (cefazolina) o di II generazione (cefuroxime) SUGGERIMENTI PER UNA MAGGIORE APPROPRIATEZZA DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA Fluorochinoloni Sono forti induttori di antibiotico-resistenza - Il loro uso elevato è associato all’aumento di: Bacilli gram-negativi resistenti ai chinoloni Staphylococcus aureus meticillino resistente (MRSA) Patogeni nosocomiali multiresistenti (Pseudomonas, Acinetobacter) Il livello di resistenza alla Ciprofloxacina di Escherichia coli, il principale patogeno isolato nel Policlinico, ha ormai superato il 50% L’UTILIZZO DEI FLUOROCHINOLONI NELLA TERAPIA EMPIRICA DELLE INFEZIONI URINARIE E’ DA SCONSIGLIARE CONSIDERANDO L’ELEVATA RESISTENZA DI ESCHERICHIA COLI SUGGERIMENTI PER UNA MAGGIORE APPROPRIATEZZA DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA Cefalosporine di III generazione Sono tra gli antibiotici che più facilmente inducono antibiotico-resistenza - Il loro uso elevato è associato all’aumento di: ceppi produttori di beta lattamasi a spettro esteso (ESBL) Staphylococcus aureus meticillino resistente (MRSA) Colite da Clostridium difficile Possono essere sostituite dalle associazioni di penicilline e inibitori delle beta lattamasi che risultano essere efficaci e sono minori induttori di resistenza NON SONO INDICATE PER LA PROFILASSI PERIOPERATORIA IN CHIRURGIA SUGGERIMENTI PER UNA MAGGIORE APPROPRIATEZZA DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA Carbapenemici Sono potenti induttori di resistenze Il loro utilizzo rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di infezioni da patogeni nosocomiali multiresistenti, tra i quali Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter baumannii, Stenotrophomonas maltophilia e soprattutto Klebsiella pneumoniae produttrice di carbapenemasi KPC Di norma non andrebbero utilizzati in terapia empirica ma unicamente per la terapia mirata di infezioni accertate da Gram-negativi multiresistenti Possono essere sostituiti da Piperacillina-Tazobactam (buona efficacia anche nei confronti dei batteri anaerobi e degli stafilococchi meticillino sensibili) SUGGERIMENTI PER UNA MAGGIORE APPROPRIATEZZA DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA Glicopeptidi Un loro uso inappropriato è potenzialmente legato all’emergenza di ceppi con ridotta sensibilità alla vancomicina Il loro utilizzo andrebbe limitato al trattamento di gram-positivi resistenti ai comuni chemioantibiotici, in particolare Staphylococcus aureus meticillinoresistente (MRSA), Staphylococcus epidermidis meticillino-resistente (MRSE), Enterococchi resistenti alla penicillina Se lo Staphylococcus aureus isolato dal materiale patologico risulta essere meticillino sensibile (MSSA) è consigliabile sostituire il glicopeptide, anche se già in corso di terapia, con l’oxacillina, battericida in tempi più rapidi ed estremamente efficace, essendo una penicillina mirata esclusivamente agli stafilococchi