Dati microbiologici I° semestre 2015
Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi
AREA CHIRURGICA
Dott. Simone Ambretti – U.O.Microbiologia – [email protected]
Come interpretare i dati
TIPI DI TABELLE
1.
TABELLA CHE DEFINISCE I MICRORGANISMI ISOLATI PIU’ DI
FREQUENTE NEI MATERIALI PATOLOGICI
Ad ogni rielaborazione vengono generati 7 report di questa tipologia:
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Totale microrganismi isolati
Isolati da Emocolture da sangue periferico
Isolati da cateteri vascolari e da emocolture da sangue venoso centrale
Isolati dalle basse vie respiratorie (espettorati, ABR, BRL, BAL)
Isolati da pus ed essudati
Isolati dalle vie urinarie (urine e urine da catetere)
2.
TABELLA CHE VALUTA IL TREND DELLE RESISTENZE AGLI ANTIBIOTICI
DI UN MICRORGANISMO
I patogeni considerati sono quelli più importanti dal punto di vista della
prevalenza di isolamento e del profilo di antibiotico-resistenza:
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Staphylococcus aureus
Enterococchi (Enterococcus faecalis e faecium)
Pseudomonas aeruginosa
Escherichia coli
Klebsiella pneumoniae
Tabella 1 - Microrganismi isolati da campioni patologici di
pazienti ricoverati in AREA CHIRURGICA
MICRORGANISMI ISOLATI PIU’ FREQUENTEMENTE IN MATERIALI PATOLOGICI
Anche nel 1° semestre 2015, Escherichia coli si è confermato il patogeno numericamente prevalente in AREA
CHIRURGICA con una % vicina al 21%, seguito da Klebsiella pneumoniae, il cui aumento risulta di particolare rilevanza
poiché dovuto alla diffusione di ceppi produttori di carbapenemasi KPC.
Viceversa Staphylococcus aureus è risultato in riduzione negli ultimi 2 semestri.
Tabella 2 – Microrganismi isolati da emocolture da sangue
periferico
Senza considerare i probabili contaminanti (in apparente aumento), nel 1°semestre 2015 Escherichia
coli si conferma al primo posto come patogeno numericamente prevalente in AREA CHIRURGICA tra
gli isolati da sangue periferico, seguito da Klebsiella pneumoniae.
Tabella 3 – Microrganismi isolati da cateteri vascolari e da
emocolture da sangue venoso centrale
Anche in AREA CHIRURGICA in questo raggruppamento di materiali risulta costante la prevalenza di
Staphylococcus epidermidis, come principale agente di batteriemie correlate a CVC. Peraltro va
sottolineato l’aumento significativo di Klebsiella pneumoniae anche in questi materiali.
Tabella 4 – Microrganismi isolati da pus ed essudati
In questo raggruppamento di materiali, tra i più significativi in AREA CHIRURGICA in quanto
comprende gli isolamenti da infezioni del sito chirurgico (ISC), si confermano come patogeni
prevalenti Escherichia coli, Staphylococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa.
Tabella 5 – Microrganismi isolati dalle basse vie respiratorie
Il numero di isolamenti da colturali delle basse vie respiratorie in area chirurgica è risultato in forte
aumento nel 1°semestre 2015 rispetto ai precedenti. I microrganismi prevalenti sono risultati patogeni
frequentemente multi-resistenti agli antibiotici (MDR) come Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella
pneumoniae ed Acinetobacter baumannii.
Tabella 6 – Microrganismi isolati dall’apparato urinario
Anche in AREA CHIRURGICA Escherichia coli si conferma come principale patogeno batterico isolato
da campioni urinari. Nel 1°semestre 2015 la % rilev ata sul totale degli isolamenti è risultata peraltro
inferiore rispetto ai precedenti (38%). Seguono Klebsiella pneumoniae, Enterococcus faecalis e
Proteus mirabilis.
Tabella 7 – Sensibilità agli antibiotici di
Staphylococcus aureus
Nel primo semestre 2015 la % di ceppi meticillino-resistenti (MRSA) osservata in AREA
CHIRURGICA risulta stabile su valori molto elevati (53.6%).
Sensibilità agli antibiotici di Staphylococcus aureus
Sensibilità agli antibiotici di Staphylococcus aureus
MSSA vs MRSA
MSSA
MRSA
Tabella 8 – Sensibilità agli antibiotici di Escherichia coli
Nel 1° semestre 2015 i ceppi di E.coli isolati in AREA CHIRURGICA evidenziano % di resistenza alle
cefalosporine di III generazione (27%) e ai fluorochinoloni (44%) inferiori ai semestri precedenti,
anche se ancora estremamente elevate.
Sensibilità agli antibiotici di Escherichia coli
Sensibilità agli antibiotici di Escherichia coli
Produttori di ESBL (cefotaxime R/I) vs Non prod. (cefotaxime S)
ESBL
Non
ESBL
Tabella 9 – Sensibilità agli antibiotici di
Klebsiella pneumoniae
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13%
44%
18%
71%
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Nel 1°semestre 2015 i dati di sensibilità in AREA CH IRURGICA evidenziano purtroppo una ripresa
molto rilevante della diffusione di ceppi produttori di carbapenemasi. Considerando il dato
dell’Ertapenem come principale marker di questa tipologia di resistenza, le % di resistenza degli ultimi
quattro semestri risultano infatti le seguenti: 13%, 44%, 18%, 71%.
*ATTENZIONE: Per gli antibiotici segnalati dall’asterisco la % di resistenza si riferisce ai soli ceppi per i quali
l’antibiotico è stato refertato (ceppi MDR).
Sensibilità agli antibiotici di Klebsiella pneumoniae
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*
*ATTENZIONE: Per gli antibiotici segnalati dall’asterisco la
% di resistenza si riferisce ai soli ceppi per i quali
l’antibiotico è stato refertato (ceppi MDR): la percentuale
complessiva di ridotta sensibilità ai carbapenemi dedotta
dall’ertapenem risulta del 71% circa nel semestre in esame.
Sensibilità agli antibiotici di Klebsiella pneumoniae
Ceppi produttori di carbapenemasi (ertapenem R)
KPC
Tabella 10 – Sensibilità agli antibiotici di
Pseudomonas aeruginosa
I ceppi di Pseudomonas aeruginosa isolati in AREA CHIRURGICA nel 1° semestre 2015 evid enziano
% di resistenza agli antibiotici anti-pseudomonas complessivamente piuttosto limitate, fatta
eccezione per ciprofloxacina e piperacillina-tazobactam, per i quali invece gli isolati sensibili sono
intorno al 60%.
Sensibilità agli antibiotici di Pseudomonas aeruginosa
Tabella 11 – Sensibilità agli antibiotici degli enterococchi
Nel primo semestre 2015 in AREA CHIRURGICA sono stati isolati 2 ceppi di Enterococcus faecium
vancomicino-resistente (VRE).
Sensibilità agli antibiotici degli enterococchi
Periodo: 2015 – 1^ Semestre
SUGGERIMENTI PER UNA MAGGIORE APPROPRIATEZZA
DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA
•
Eseguire gli esami colturali prima di impostare l’antibioticoterapia
empirica in modo da avere più possibilità di ottenere un risultato
positivo del colturale che permetta l’identificazione dell’agente
eziologico ed una terapia mirata
•
Impostare la terapia antibiotica empirica tenendo conto dei dati locali
di sorveglianza microbiologica
•
Trattare l’infezione e non la colonizzazione (es.
non
trattare
la
batteriuria asintomatica fatta eccezione per le poche condizioni che
richiedono la terapia antibiotica)
SUGGERIMENTI PER UNA MAGGIORE APPROPRIATEZZA
DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA
•
Effettuare la de-escalation della terapia sulla base dei risultati colturali
•
A 72 ore rivalutare comunque il trattamento antibiotico, nell’ambito di
una rivalutazione clinica e microbiologica
•
Sospendere il trattamento antibiotico appena possibile
•
Seguire le linee guida aziendali per l’antibioticoprofilassi perioperatoria
in chirurgia: nella maggior parte dei casi è indicata un’unica
somministrazione di antibiotico (entro 30-60 minuti dall’incisione della
cute). La scelta di continuare la profilassi oltre le prime 24 ore del
post-operatorio non è giustificata.
Di norma l’antibiotico indicato per la profilassi è una cefalosporina di I
(cefazolina) o di II generazione (cefuroxime)
SUGGERIMENTI PER UNA MAGGIORE APPROPRIATEZZA
DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA
Fluorochinoloni
Sono forti induttori di antibiotico-resistenza
-
Il loro uso elevato è associato all’aumento di:
Bacilli gram-negativi resistenti ai chinoloni
Staphylococcus aureus meticillino resistente (MRSA)
Patogeni nosocomiali multiresistenti (Pseudomonas, Acinetobacter)
Il livello di resistenza alla Ciprofloxacina di Escherichia coli, il principale
patogeno isolato nel Policlinico, ha ormai superato il 50%
L’UTILIZZO DEI FLUOROCHINOLONI NELLA TERAPIA EMPIRICA DELLE
INFEZIONI URINARIE E’ DA SCONSIGLIARE CONSIDERANDO L’ELEVATA
RESISTENZA DI ESCHERICHIA COLI
SUGGERIMENTI PER UNA MAGGIORE APPROPRIATEZZA
DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA
Cefalosporine di III generazione
Sono tra gli antibiotici che più facilmente inducono antibiotico-resistenza
-
Il loro uso elevato è associato all’aumento di:
ceppi produttori di beta lattamasi a spettro esteso (ESBL)
Staphylococcus aureus meticillino resistente (MRSA)
Colite da Clostridium difficile
Possono essere sostituite dalle associazioni di penicilline e inibitori delle beta
lattamasi che risultano essere efficaci e sono minori induttori di resistenza
NON SONO INDICATE PER LA PROFILASSI PERIOPERATORIA IN
CHIRURGIA
SUGGERIMENTI PER UNA MAGGIORE APPROPRIATEZZA
DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA
Carbapenemici
Sono potenti induttori di resistenze
Il loro utilizzo rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di infezioni da
patogeni nosocomiali multiresistenti, tra i quali Pseudomonas aeruginosa,
Acinetobacter baumannii, Stenotrophomonas maltophilia e soprattutto
Klebsiella pneumoniae produttrice di carbapenemasi KPC
Di norma non andrebbero utilizzati in terapia empirica ma unicamente per la
terapia mirata di infezioni accertate da Gram-negativi multiresistenti
Possono essere sostituiti da Piperacillina-Tazobactam (buona efficacia anche
nei confronti dei batteri anaerobi e degli stafilococchi meticillino sensibili)
SUGGERIMENTI PER UNA MAGGIORE APPROPRIATEZZA
DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA
Glicopeptidi
Un loro uso inappropriato è potenzialmente legato all’emergenza di ceppi con
ridotta sensibilità alla vancomicina
Il loro utilizzo andrebbe limitato al trattamento di gram-positivi resistenti ai
comuni chemioantibiotici, in particolare Staphylococcus aureus meticillinoresistente (MRSA), Staphylococcus epidermidis meticillino-resistente (MRSE),
Enterococchi resistenti alla penicillina
Se lo Staphylococcus aureus isolato dal materiale patologico risulta essere
meticillino sensibile (MSSA) è consigliabile sostituire il glicopeptide, anche
se già in corso di terapia, con l’oxacillina, battericida in tempi più rapidi ed
estremamente efficace, essendo una penicillina mirata esclusivamente agli
stafilococchi
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1° semestre - Policlinico S.Orsola