�������� DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2005 EQUILIBRI PROTETTI DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2005 EQUILIBRI PROTETTI 1 Indice Introduzione UniCredito Italiano S.p.A. 5 8 La localizzazione geografica 13 L’impegno ambientale di UniCredit La politica ambientale del Gruppo UniCredit L’analisi degli aspetti ambientali 13 13 15 Aspetti ambientali diretti 15 Consumi energetici Consumi idrici Consumo di materie prime Produzione di rifiuti Emissioni in atmosfera Scarichi idrici Sostanze pericolose Mobilità Rumore Emergenze Stoccaggi Cfc Campi elettromagnetici 17 19 20 21 23 24 24 24 25 25 26 26 27 Gli aspetti ambientali indiretti Aspetti Aspetti Aspetti Aspetti Aspetti Aspetti derivanti derivanti derivanti derivanti derivanti derivanti da attività di dalle attività dalle attività dalle attività dalle attività dalle attività manutenzione e conduzione impianti o infrastrutture dei siti di fornitori di prodotti e servizi di definizione delle politiche di credito di credito effettuate da banche/società del gruppo di finanza di progetto informazione e sensibilizzazione degli stakeholder Il sistema di gestione e i suoi ambiti di operatività Ruoli e responsabilità L’operatività del sistema di gestione Pianificazione e verifica Formazione, informazione, partecipazione e comunicazione interna Aspetti di salute e sicurezza dei lavoratori Obiettivi e programmi di miglioramento Compendio Glossario Scheda tecnica La normativa di riferimento Verificatore ambientale e convalida Contatti 27 28 29 29 30 31 32 35 35 37 37 37 38 40 42 43 44 45 47 47 3 INTRODUZIONE UNICREDITO ITALIANO S.P.A. La localizzazione geografica Introduzione Il seguente documento costituisce la seconda edizione della “Dichiarazione Ambientale” di UniCredito Italiano S.p.A., redatta in conformità al Regolamento EMAS n. 761/2001 dell’Unione Europea sull’adesione volontaria delle organizzazioni ad un sistema comunitario di eco-gestione ed audit. Mantenendo continuità con la sua edizione precedente, la presente dichiarazione ambientale è stata strutturata in modo da offrire una chiara e sintetica descrizione delle attività, degli aspetti ambientali, del sistema di gestione, della politica, degli obiettivi e dei programmi di miglioramento ambientale relativi all’organizzazione di UniCredito Italiano S.p.A. - Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredito Italiano - operante sul territorio nazionale (Codice NACE 65). L’impegno a favore dell’ambiente si inquadra nell’ambito del ruolo che UniCredit riveste nel contesto socio-economico in cui opera e, più in generale, del “modo di essere banca” che caratterizza la sua azione, attenta ad accogliere ed integrare le istanze e gli interessi dei suoi interlocutori nelle strategie di sviluppo aziendale. La sfida ambientale assume in questa chiave un significato molto particolare, che va oltre la gestione dell’impatto diretto dell’organizzazione sull’ecosistema per estendersi al contributo che essa è in grado di offrire alla crescita sostenibile, attivando processi di diffusione di valori e comportamenti corretti da parte dei propri interlocutori e partner sotto il profilo etico ed ambientale. L’adesione al Regolamento EMAS da parte di UniCredito Italiano S.p.A. rappresenta il più recente e concreto passo del percorso intrapreso da UniCredit in questa direzione, che trova nella seguente Dichiarazione Ambientale un adeguato strumento per presentare ai propri interlocutori il modo in cui l’azienda gestisce e, ove possibile, riduce gli impatti ambientali diretti e indiretti legati alle attività svolte. È questa un’ulteriore testimonianza dell’impegno volto a coniugare risultato economico e tutela dell’ambiente, al fine di creare un Gruppo bancario attivamente presente sui territori nei quali opera e attento a valorizzare il ruolo dei propri interlocutori interni ed esterni come partner per uno sviluppo sostenibile. Introduzione 5 UniCredito Italiano S.p.A. UniCredito Italiano S.p.A. nasce nel 1998 come capogruppo del Gruppo Bancario UniCredit. La funzione della Capogruppo è quella di massimizzare il valore complessivo del Gruppo attraverso il governo unitario, l’indirizzo e il controllo strategico delle diverse società che lo compongono, la gestione dei centri di prodotto, il presidio complessivo delle strutture di costo e l’efficiente erogazione dei servizi comuni. A tale fine, UniCredito Italiano S.p.A. è organizzata in: Divisioni, quattro delle quali dedicate al governo delle attività di business nei confronti dei diversi segmenti di clientela e una indirizzata alla ottimizzazione delle strutture di costo e dei processi interni di Gruppo. Divisione Retail Alla Divisione “Retail” fa capo UniCredit Banca con le sue controllate quali, in particolare, UniCredit Clarima Banca e UniCredit Banca per la Casa. Sono inoltre ricomprese nel perimetro della Divisione tutte le Società assicurative nelle quali UniCredit detiene partecipazioni significative e che sono funzionali alla distribuzione dei prodotti specifici. Divisione Corporate & Investment Banking Alla Divisione “Corporate & Investment Banking” fanno capo UniCredit Banca d’Impresa, la banca di investimento del Gruppo (UBM), Locat, UniCredit Banca Mediocredito. Sono inoltre ricomprese nel perimetro della Divisione UniCredit Factoring, UniCredit Broker e le altre partecipazioni allocate in UniCredit Banca d’Impresa. Alla Divisione riporta altresì la Rete delle Filiali Estere. Divisione Private & Asset Management Alla Divisione “Private & Asset Management” fanno capo UniCredit Private Banking, la subholding Pioneer Global Asset Management e UniCredit Xelion Banca. Sono inoltre ricomprese nel perimetro della Divisione le attuali presenze all’estero del Gruppo specializzate nel private banking, la Fiduciaria Cordusio, le altre partecipazioni allocate in UniCredit Private Banking nonché UniCredit International Bank (Luxembourg), controllata da UniCredit, il cui coordinamento funzionale è attribuito alla Banca Private. Divisione New Europe Alla Divisione “New Europe”, focalizzata nell’indirizzo e coordinamento delle Banche e Società dell’Europa centro-orientale del Gruppo, sono affidate la promozione e la gestione di attività di Retail e Corporate banking sui mercati esteri di competenza, con l’obiettivo di massimizzare il valore del Gruppo, al netto del costo del rischio, puntando a creare il Gruppo Bancario leader nella Nuova Europa. La Divisione supporta inoltre le Banche nella elaborazione dei piani (strategici e operativi) e nell’attività di controllo di gestione, nella implementazione, di concerto con la Direzione Crediti, di metodologie, processi e strumenti di gestione creditizia eccellenti nonché nella realizzazione di progetti di cambiamento organizzativo e di sviluppo dei sistemi informativi. Divisione Global Banking Services Alla Divisione fanno capo la Direzione Modelli e Processi Organizzativi e la Direzione Sistemi Informativi di Gruppo, con la Società di servizi informatici di Gruppo (USI), l’Area International Services, l’Area Global Sourcing, l’Area Gestione Personale e l’Area Organizzazione Operativa nonché la Società di produzioni accentrate del Gruppo (UPA), le Società immobiliari, la Società di gestione recupero crediti (UGC), la Società di gestione delle concessioni del servizio di riscossione dei crediti dello Stato ed I.Faber, che offre il 6 Dichiarazione Ambientale 2005 servizio di gestione degli approvvigionamenti attraverso il “Marketplace”. La Divisione “Global Banking Services” ha l’obiettivo primario di assicurare supporto strategico alla crescita sostenibile del business del Gruppo, garantendo la qualità dei servizi prestati e generando valore aggiunto e di ottimizzare le strutture di costo ed i processi interni del Gruppo, garantendo il massimo delle sinergie e dei risparmi nonché l’efficienza della “macchina operativa”. Direzioni, con funzione di coordinamento, indirizzo e controllo a livello centrale delle attività di Pianificazione e Finanza, Governo Amministrativo, Corporate Identity, Affari Societari e Legali, Crediti, Strategie Risorse Umane, Sistemi Informativi di Gruppo e Modelli e Processi Organizzativi e Audit di Gruppo. Direzione Affari Societari e Legali Alla Direzione “Affari Societari e Legali” è attribuita la responsabilità di assicurare l’accuratezza degli adempimenti di carattere legale e societario, l’esame dell’evoluzione della normativa e l’uniforme interpretazione a livello di Gruppo, nonché il presidio indipendente dalle aree di business dei rischi di compliance del Gruppo. La Direzione assicura pertanto l’individuazione del percorso societario ottimale per la realizzazione di progetti di acquisizione e riassetto del Gruppo, il costante esame dell’evoluzione legislativa, la formulazione di pareri, l’identificazione, valutazione e monitoraggio dei complessivi rischi di compliance del Gruppo, la predisposizione dei contratti di servizio infragruppo e la consulenza legale generale. Direzione Audit di Gruppo Alla Direzione “Audit di Gruppo” è attribuita la responsabilità di contribuire alla tutela del patrimonio e della stabilità aziendale, fornendo una “ragionevole garanzia” che l’organizzazione possa conseguire in modo efficiente i propri obiettivi. La Direzione assicura pertanto, a livello di Gruppo, la valutazione della funzionalità del complessivo Sistema dei Controlli Interni, la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza dei processi operativi, nonché il controllo della regolarità dell’operatività e della conformità della stessa alle leggi, ai regolamenti ed agli indirizzi della Capogruppo. Direzione Corporate Identity Alla Direzione “Corporate Identity” è affidata la costruzione e la diffusione di una forte identità di Gruppo, attraverso il coordinamento dei marchi, la gestione delle relazioni esterne ed istituzionali, la gestione della comunicazione interna - in collaborazione con la Direzione Risorse Umane - e della comunicazione esterna, l’elaborazione della politica ambientale, la redazione del Bilancio Sociale Ambientale, il coordinamento dei Comitati locali ed il coordinamento dei rapporti con la Fondazione Unidea. Direzione Crediti Alla Direzione “Crediti” è affidato l’indirizzo strategico in materia di gestione e controllo del rischio di credito, il presidio sulla valutazione del merito creditizio dei grandi Gruppi, la progettazione e l’implementazione di processi e strumenti eccellenti di erogazione, monitoraggio e recupero del credito e la gestione delle grandi ristrutturazioni creditizie. Direzione Governo Amministrativo Alla Direzione “Governo Amministrativo”, cui fa capo, tra l’altro, l’Area Bilancio, sono affidati gli adempimenti di carattere contabile per la Capogruppo e a livello consolidato, il presidio delle politiche e dei principi contabili, le segnalazioni di Vigilanza, le strategie fiscali del Gruppo, gli adempimenti fiscali della Capogruppo, gli adempimenti concernenti le Partecipazioni ed il presidio dei rischi operativi. UniCredito Italiano S.p.A. 7 Direzione Pianificazione & Finanza Alla Direzione “Pianificazione e Finanza”, cui fa capo, tra l’altro, l’Area Finanza di Gruppo, è affidata l’attività di Asset & Liability Management, la Tesoreria di Gruppo con la gestione accentrata delle fonti di finanziamento e l’accesso coordinato ai mercati dei capitali per tutte le Banche del Gruppo, l’attività di pianificazione e controllo della Holding ed il coordinamento delle operazioni di cartolarizzazione ed emissione di nuovi prodotti di mobilizzazione dell’attivo. Alla Direzione è inoltre affidato il coordinamento del processo di pianificazione a livello di Gruppo, l’attività di Investor Relations, la funzione di Mergers & Acquisitions e business development, il presidio dei rischi di mercato, il consolidamento dei rischi complessivi ed il connesso processo di allocazione del capitale. Direzione Strategie Risorse Umane Alla Direzione “Strategie Risorse Umane” è attribuita la responsabilità di supportare lo sviluppo strategico ed organizzativo del Gruppo e di ottimizzare il Capitale Umano della Capogruppo e delle singole Entità, garantendo la capacità di attrarre, mantenere e sviluppare risorse di elevata qualità nonché assicurando un’attenta e coerente gestione del costo del Personale. La Direzione assicura pertanto, per l’intero Gruppo, la coerenza degli assetti organizzativi, la definizione delle politiche di sviluppo, la gestione ottimale e lo sviluppo delle Risorse Chiave e degli Alti Potenziali, la gestione delle relazioni sindacali nazionali e delle tematiche giuslavoristiche. Direzione Sistemi Informativi di Gruppo La Direzione “Sistemi Informativi di Gruppo”, facente capo alla Divisione GBS, rappresenta il punto di regia e di sintesi funzionale per l’indirizzo e il coordinamento dell’Information & Communication Technology (ICT) di Gruppo. In particolare la Direzione ha l’obiettivo di assicurare la coerenza delle strategie evolutive delle architetture tecnologiche e informatiche, garantire il presidio unitario dei piani informatici di Gruppo e dei relativi budget dei costi e degli investimenti, massimizzare le sinergie di costo nel settore informatico, dettare gli standard di Gruppo e favorire l’integrazione delle soluzioni hardware e software. La Direzione Sistemi Informativi di Gruppo, inoltre, assicura la supervisione ed il coordinamento funzionale della Società di Servizi Informatici del Gruppo (USI) e rappresenta il riferimento funzionale unitario per l’ICT relativamente alle BU del Gruppo non utenti USI. Direzione Modelli e Processi Organizzativi Alla Direzione “Modelli e Processi Organizzativi” sono affidate tutte le principali leve organizzative, di competenza della Capogruppo, volte ad assicurare la coerenza dell’evoluzione degli assetti strutturali e dei modelli operativi del Gruppo con le strategie ed i piani definiti, lo sviluppo dei principali processi e meccanismi di funzionamento nonché il presidio della funzionalità e dell’efficienza complessiva del Gruppo e delle sue componenti. UniCredito Italiano S.p.A. conta 1584 persone dislocate nelle diverse sedi operative del Gruppo, con un margine di intermediazione pari a 140 milioni di euro con un utile netto pari a 156 Milioni di euro (giugno 2005). 8 Dichiarazione Ambientale 2005 Il Gruppo UniCredit UniCredit è il primo gruppo bancario in Italia per capitalizzazione di borsa con oltre 29 miliardi di euro (settembre 2005), uno dei primi gruppi bancari europei per efficienza e redditività (Cost/Income al 54,4%, ROE al 20,1% e total asset pari a 287.628 milioni di Euro a giugno 2005) e uno dei principali gruppi bancari occidentali nell’Europa centrale e orientale. Il Gruppo è strutturato in tre banche specializzate per segmento di mercato presenti in tutto il territorio nazionale: UniCredit Banca, UniCredit Private Banking e UniCredit Banca d’Impresa, è inoltre attivo nell’Investment Banking con UniCredit Banca Mobiliare (UBM), e nell’Asset Management con Pioneer Investments, e conta su due banche multicanale, UniCredit Xelion Banca, specializzata nella gestione degli investimenti con una rete di promotori finanziari e UniCredit Clarima Banca, specializzata in prodotti e servizi di pagamento e finanziamento delle famiglie. Inoltre costituisce un Network di società di prodotto che offrono un ampio ventaglio di servizi e prodotti, dalla gestione del risparmio e dalla bancassicurazione ai mutui, dal leasing al factoring, dalla costruzione di mercati virtuali per le imprese alla gestione dei rischi finanziari più sofisticati come quello di tasso e di cambio. Il Gruppo è composto da una “squadra” di circa 68.000 persone di cui oltre 27.000 nella New Europe. Nel mondo UniCredit conta 4.442 sportelli, 5 filiali e 8 uffici di rappresentanza ai quali si aggiungono accordi e rapporti di collaborazione con società locali ad alta specializzazione (giugno 2005). UniCredito Italiano S.p.A. 9 PRESIDENTE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIREZIONE AUDIT DI GRUPPO UNICREDIT AUDIT COMITATO ESECUTIVO AMMINISTRATORE DELEGATO COMITATI DI DIREZIONE AREA DI FINANZA DI GRUPPO DIVISIONE GLOBAL BANKING SERVICES (2) DIREZIONE PIANIFICAZIONE E FINANZA UPA DIREZIONE SISTEMI INFORMATIVI DI GRUPPO USI AREA GESTIONE PERSONALE URE UNICREDIT BANK IRELAND FONDO PREVIDENZA UGC DIREZIONE CORPORATE IDENTITY UNIRISCOSSIONI UNICREDIT BROKER (6) DIREZIONE AFFARI SOCIETARI E LEGALI DIREZIONE GOVERNO AMMINISTRATIVO DIVISIONE RETAIL (2) I-FABER DIREZIONE STRATEGIE RISORSE UMANE DIVISIONE CORPORATE & INVEST. BANKING (1) DIVISIONE PRIVATE & ASSET MANAGEMENT (2) - Coord. Commerciale Rete Estera UNICREDIT BANCA - Commercial Union CreditRas Ass.ni (3) CreditRas Vita (3) UniCredit Assicura Srl UniCredit Banca per la Casa UniCredit Clarima Banca (6) AREA INTERNATIONAL SERVICES DIREZIONE CREDITI AREA BILANCIO AREA GLOBAL SOURCING DIVISIONE NEW EUROPE (2) - Corporate Banche Estere* - Pianificazione e Rilancio Banche Estere* - Retail Banche Estere* LOCAT UNICREDIT XELION BANCA BANK PEKAO UNICREDIT BMC PIONEER GLOBAL A. M. ZAGREBACKA BANKA UBM UNICREDIT PRIVATE BANKING BULBANK (3) UNICREDIT BANCA D'IMPRESA - Quercia Funding Srl - S+R Investimenti e Gestioni SGR - UniCredit Factoring - Banca Agr. Comm. Rep.San Marino SA - Banque Monegasque de Gestion SA - Cordusio Soc. Fiduciaria per Az. - UniCredit International Bank (Lux) SA (5) - UniCredit (Suisse) Bank SA UNIBANKA UNICREDIT ROMANIA ZIVNOSTENSKA BANKA KOÇ FINANSAL H. (4) (1) (2) (3) (4) (5) (6) Posizione ricoperta ad Interim dall’AD. Posizione ricoperta da Vice Direttore Generale. Partnership assicurative nelle quali UniCredit Banca partecipa con una quota non di controllo. Controllata congiuntamente con il Gruppo KOÇ Holding Turchia. Il coordinamento funzionale di UniCredit International Bank (Luxembourg) SA, controllata da UniCredit e attribuita ad UniCredit Private Banking. Il coordinamento funzionale di UniCredit Broker e di I-Faber controllate da UniCredit Banca d’Impresa, è attribuito ad UniCredit, rispettivamente alla Divisione GBS e all’Area Global Sourcing. * Struttura dedicata (totalmente e principalmente) alla Divisione New Europe. Organigramma a luglio 2005 10 Dichiarazione Ambientale 2005 La localizzazione geografica Le attività di UniCredito Italiano S.p.A. si svolgono prevalentemente nella città di Milano, ove il personale presente è distribuito in diversi siti operativi di: • “Cordusio”, stabile di Via San Protaso 1/3 • “Sant’Elia”, stabile di via Livio Cambi 1 • “Bodio”, stabile di Viale Bodio 29 • “Lesmo”, stabile di via Volta 8, Lesmo (MI) • uffici di Via Bigli 1 • uffici di Via Tortona 33. In molti casi, all’interno dei siti sopra elencati sono presenti anche attività e uffici di altre banche e società del Gruppo; nella tabella seguente si riporta una sintetica descrizione delle attività svolte da UniCredito Italiano S.p.A. in ciascun sito e l’indicazione del numero di persone appartenenti all’organizzazione in esso presenti. Completano il quadro dei dipendenti di UniCredito Italiano S.p.A. le persone operanti all’estero o distaccate presso altre società del Gruppo 1. Sedi di lavoro Attività UCI Siti e uffici in Milano San Protaso Sede centrale di Direzioni e Divisioni Sant’Elia Sede operativa della Direzione Sistemi Informativi di Gruppo Bodio Sede operativa della Direzione Global Services Lesmo Sede operativa di Mangement & Banking Academy (attività formative) 23 Via Bigli Sede operativa facente capo alla Divisione Global Banking Services 46 Via Tortona Sede operativa facente capo alla Direzione New Europe Estero, incarichi esterni e assenze Dipendenti 955 Uffici di rappresentanza e filiali estere, incarichi specifici presso altre società del Gruppo, incarichi sindacali e assenze per malattie a lungo decorso e maternità Dipendenti al 30/06/2005 99 209 64 188 1.584 I principali siti di UniCredito Italiano S.p.A. sono localizzati nell’area di Milano, contesto urbano densamente popolato e caratterizzato sotto il profilo ambientale da problematiche legate al traffico, alla mobilità, all’inquinamento acustico, all’inquinamento atmosferico e all’innalzamento progressivo del livello della falda freatica. Siti di proprietà di UniCredito Italiano in Milano e provincia Uffici di UniCredito Italiano in Milano (1) Come già anticipato nella introduzione l’ambito di applicazione del Regolamento EMAS è l’organizzazione della Capogruppo che opera sul territorio nazionale: non rientrano pertanto nell’ambito di applicazione i dipendenti di altre società del Gruppo presenti nei siti sopraelencati, così come i dipendenti di UniCredito Italiano S.p.A. che operano all’estero o distaccati presso altre società del Gruppo. UniCredito Italiano S.p.A. 11 L’IMPEGNO AMBIENTALE DEL GRUPPO UNICREDIT La politica ambientale del Gruppo UniCredit L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti ambientali diretti Gli aspetti ambientali indiretti L’impegno ambientale del Gruppo UniCredit UniCredit è impegnato nella tutela dell’ambiente nella convinzione che solo tramite una piena integrazione della variabile ambientale nelle politiche aziendali e nei comportamenti quotidiani si possa sostenere uno sviluppo che sappia conciliare la dimensione economica con quella sociale ed ambientale. In quest’ottica UniCredit condivide impegni e percorsi di sostenibilità di respiro internazionale, si pone obiettivi di miglioramento concreti e riconosce il suo ruolo attivo di promotore culturale e di motore finanziario per lo sviluppo sostenibile. La politica ambientale del Gruppo UniCredit La nostra missione è quella di segnare un nuovo modo di fare banca, capace di generare elevato valore nel tempo per le collettività, i clienti, i dipendenti e gli azionisti, per le generazioni attuali e quelle future. La nostra identità è quella di un’impresa cittadino, che promuove lo sviluppo nei territori dove opera. Abbiamo scelto di perseguire la nostra missione ed affermare la nostra identità ispirandoci a valori comuni forti e adottando comportamenti-guida che li realizzano e li rendono concreti nelle scelte strategiche e nelle attività operative. A questi stessi valori e comportamenti guida è improntata la politica ambientale di UniCredit. Intendiamo farci carico delle conseguenze che le nostre scelte imprenditoriali possono generare sull’integrità delle risorse naturali e sulla sostenibilità nel breve, come nel medio e lungo periodo. Ciò implica l’impegno a gestire correttamente e, se possibile, prevenire gli impatti ambientali più rilevanti direttamente legati alle nostre attività (consumi di risorse naturali, produzione di rifiuti) e ad operare per incidere positivamente anche sugli aspetti cosiddetti “indiretti”, causati dal comportamento di soggetti esterni che possiamo verificare o influenzare (attraverso le scelte di acquisto, le politiche di credito e l’innovazione di servizio). Agire in modo responsabile comporta il rispetto delle regole. Per questo motivo, oltre a garantire la conformità alle normative ambientali, rinnoviamo continuamente il nostro impegno a partecipare ad iniziative e programmi volontari quali il Global Compact, l’UNEP, il Regolamento Emas. L’obiettivo principale cui indirizziamo le energie e le risorse aziendali, materiali e immateriali, è il miglioramento continuo delle nostre prestazioni. Ci impegniamo quindi a perseguire una continua innovazione, tecnica e organizzativa, nelle nostre attività e nelle relazioni con la clientela. Il nostro obiettivo è soprattutto stimolare e promuovere la creatività individuale, al fine di valorizzare nuove soluzioni che ci consentano di ricercare posizioni di eccellenza nella gestione delle problematiche ambientali. Le persone che operano all’interno del Gruppo devono essere consapevoli che i loro comportamenti e le loro idee possono contribuire al miglioramento complessivo delle prestazioni in questo ambito. Ci proponiamo inoltre di coinvolgere sempre più i partner nelle nostre iniziative di miglioramento ambientale, in particolare offrendo ai clienti e ai fornitori modalità innovative di collaborazione che si sviluppino verso l’orizzonte dell’ecocompatibilità. Per perseguire efficacemente obiettivi ambiziosi in termini di sostenibilità ambientale, occorre sviluppare la sensibilità e le competenze delle nostre persone. È un impegno prioritario garantire un’adeguata formazione e un continuo coinvolgimento di tutti i dipendenti, ai diversi livelli aziendali, per favorirne la crescita professionale. L’impegno ambientale del Gruppo UniCredit 13 La diffusione e la condivisione di questa politica all’interno dell’ azienda mira a far sì che essa divenga responsabilità primaria dell’Alta Direzione e che i suoi valori siano assunti come guida nei comportamenti di tutte le persone ad ogni livello organizzativo. In questa logica, è nostro obiettivo promuovere il lavoro di squadra e la continua cooperazione fra le diverse funzioni, in modo da favorire un approccio interdisciplinare alla gestione ambientale. Vogliamo che la crescita delle nostre competenze avvenga anche grazie alla capacità di apprendere dall’applicazione di strumenti e soluzioni innovative e alla possibilità di interagire con le più avanzate esperienze di ricerca e di sperimentazione nel campo della sostenibilità ambientale. Consapevoli che con i nostri soli sforzi non raggiungeremmo l’obiettivo della sostenibilità, indirizziamo l’impegno anche nei confronti di tutti i portatori di interesse, al fine di ascoltare le loro istanze, confrontarci sulle possibili risposte ed attivare un dialogo che consenta di crescere insieme. Consideriamo essenziale comunicare con i nostri interlocutori (pubblico, comunità locali, gruppi ambientalisti, associazioni di utenti e consumatori), attraverso l’informazione costante e la raccolta di suggerimenti o lamentele che da questi provengano. L’ascolto e il dialogo sono particolarmente mirati a costruire relazioni di lungo periodo con i territori in cui operiamo, valorizzandone le specifiche caratteristiche e le esigenze in termini di sviluppo delle risorse ambientali e sensibilità nei confronti di queste tematiche. La trasparenza delle azioni e dei risultati ottenuti nella gestione ambientale è il miglior modo di garantire la credibilità del nostro impegno. A questo fine, misuriamo e monitoriamo la capacità di conseguire gli obiettivi che ci prefiggiamo, attraverso un sistema di indicatori facilmente comprensibili e confrontabili nel tempo, che sottoponiamo volontariamente a verifica e valutazione di enti indipendenti. Milano, 12/03/2004 14 Dichiarazione Ambientale 2005 L’Amministratore Delegato L’analisi degli aspetti ambientali La realizzazione di un sistema di gestione ambientale conforme ai requisiti della norma Uni EN ISO 14001/2004 e al regolamento EMAS prevede che un’organizzazione sviluppi uno specifico processo di identificazione, analisi e valutazione degli aspetti ambientali: - diretti: riconducibili alle attività o servizi sui quali l’organizzazione ha un diretto e completo controllo gestionale; - indiretti: riconducibili a quelle attività o servizi derivanti da soggetti terzi sui quali l’organizzazione non ha un controllo gestionale totale, ma soltanto un certo grado di controllo o influenza al fine di individuare i più significativi tra questi e definire le opportune azioni di miglioramento. Annualmente UniCredito Italiano S.p.A. effettua l’aggiornamento della analisi e della valutazione dei propri aspetti ambientali; per migliorare il livello di indagine (in particolare), nel corso del 2005 l’azienda ha realizzato una revisione completa di questa analisi (secondo una nuova metodologia) ed ha provveduto a redigere un nuovo completo “Rapporto di Analisi Ambientale”. A tal fine sono stati raccolti dati e informazioni attraverso analisi documentali, sopralluoghi nei siti e interviste al personale, secondo una metodologia articolata nelle seguenti fasi operative: - verifica del rispetto e della conformità alle prescrizioni di legge e ai regolamenti vigenti; - identificazione degli aspetti ambientali, diretti e indiretti, e valutazione della loro significatività; - esame del livello di funzionamento del sistema di gestione esistente, dell’organizzazione, delle procedure e prassi adottate in campo ambientale; - valutazione delle priorità per la definizione del nuovo piano di miglioramento. Gli aspetti ambientali diretti Gli aspetti ambientali diretti analizzati da UniCredito Italiano S.p.A. sono stati: ■ Consumi energetici (energia elettrica, gasolio, metano) ■ Consumi idrici ■ Consumo di materie prime ■ Rifiuti ■ Emissioni in atmosfera ■ Scarichi idrici ■ Sostanze pericolose ■ Mobilità ■ Rumore ■ Emergenze ■ Stoccaggi ■ CFC ■ Campi elettromagnetici. La raccolta dei dati ambientali è stata effettuata relativamente agli stabili di Cordusio, Bodio, Sant’Elia e Lesmo, all’interno dei quali opera la gran parte del personale facente capo a UniCredito Italiano S.p.A. 2. (2) Lo sviluppo dell’analisi non include gli uffici di via Bigli e di via Tortona a causa, da un lato, della indisponibilità di dati attendibili in merito ad aspetti ambientali non gestiti in quelle sedi direttamente da UniCredito Italiano S.p.A.; dall’altro dalla non significatività del loro contributo poiché il numero di addetti che opera in tali uffici è trascurabile rispetto al totale della Capogruppo. L’analisi degli aspetti ambientali 15 I dati ambientali sono stati rilevati “per stabile” relativamente all’anno 2004 e al primo semestre 2005, e sono stati poi “pesati” in base alla effettiva occupazione dello stesso da parte del personale della Capogruppo 3, secondo la nuova metodologia di analisi individuata. Tale approccio alla raccolta e alla elaborazione dei dati e degli indicatori consente una stima più precisa dei consumi e degli utilizzi di risorse ambientali da parte di UniCredito Italiano S.p.A.. La sua introduzione rende tuttavia non significativo il confronto con gli anni precedenti; pertanto i dati numerici e gli indicatori inseriti nella presente Dichiarazione Ambientale si riferiscono all’anno 2004 e ad una proiezione calcolata sul 2005. I dati riferiti agli anni precedenti sono comunque disponibili nella Dichiarazione Ambientale 2002 e negli aggiornamenti relativi agli anni 2003 e 2004. La significatività degli aspetti ambientali analizzati è stata poi valutata tenendo conto dei seguenti criteri: • conformità alla legislazione vigente; • frequenza e rilevanza dell’aspetto, attraverso il confronto fra diverse prestazioni e andamenti in condizioni normali, anomale e di emergenza; • sensibilità da parte degli interlocutori esterni; • livello di controllo gestionale. Dalla combinazione dei punteggi assegnati in riferimento ai singoli criteri di valutazione adottati si è ottenuta una classificazione degli aspetti ambientali diretti in ordine di importanza, secondo una graduatoria che li divide in: - non significativi, - significativi, - molto significativi. Aspetto ambientale Significatività Consumi energetici - Energia elettrica - Gas metano - Gasolio Consumi idrici SIGNIFICATIVO NON SIGNIFICATIVO SIGNIFICATIVO NON SIGNIFICATIVO Consumo di materie prime - Carta Rifiuti NON SIGNIFICATIVO SIGNIFICATIVO Emissioni in atmosfera -Emissioni di CO2 -Emissioni Localizzate NON SIGNIFICATIVO SIGNIFICATIVO Scarichi idrici NON SIGNIFICATIVO Sostanze pericolose NON SIGNIFICATIVO Mobilità SIGNIFICATIVO Rumore NON SIGNIFICATIVO Emergenze NON SIGNIFICATIVO Stoccaggi SIGNIFICATIVO CFC SIGNIFICATIVO Campi elettromagnetici NON SIGNIFICATIVO (3) In allegato alla presente Dichiarazione Ambientale è riportata una “Scheda Tecnica” in cui sono stati raccolti i dati relativi al personale e alle superfici occupate utilizzati per il calcolo degli indicatori ambientali nei diversi siti. 16 Dichiarazione Ambientale 2005 Consumi energetici UniCredito italiano S.p.A. utilizza diverse fonti di energia (elettrica, gas metano, gasolio) per l’illuminazione degli uffici, il funzionamento delle apparecchiature elettroniche (principalmente computer, monitor, stampanti, fotocopiatrici) e per la climatizzazione degli edifici. Energia Elettrica L’impiego di energia elettrica rappresenta un aspetto ambientale significativo legato alle attività di UniCredito Italiano S.p.A.. In ragione di ciò, l’azienda da una parte ha raggiunto nel 2005 l’obiettivo di riuscire ad approvvigionare tutte le proprie sedi tramite il Consorzio Idroenergia, garantendo così la provenienza dell’energia elettrica da fonte interamente rinnovabile; dall’altra ha attivato diversi programmi di miglioramento che hanno permesso di diminuire il consumo di energia elettrica: in tutti gli edifici è in fase di completamento la sostituzione dei monitor con schermi LCD a basso consumo energetico e nello stabile di Sant’Elia è stato completato nell’ottobre 2004 il rifacimento della centrale di produzione del freddo. Quest’ultimo intervento ha consentito non solo una riduzione di circa il 20% dei consumi elettrici a fronte di una maggiore potenza di refrigerazione, ma anche un sensibile aumento della temperatura del calore di recupero (oltre i 50°C) che si traduce in un minor impiego degli impianti termici e nel conseguente contenimento dei consumi di gas metano. ANDAMENTO CONSUMO ENERGIA ELETTRICA E CONFRONTO TRA SITI 350 299 kwh annui/mq 300 250 240 214 200 200 194 203 189 167 150 100 50 29 31 0 2004 Cordusio Sant'elia proiezione 2005 Lesmo Bodio media Commento al grafico. Lo scostamento dai valori medi da parte dello stabile di Sant’Elia è legato al fatto che in esso è localizzato il Centro Elaborazione Dati (CED) del Gruppo, con una conseguente maggior concentrazione di apparecchiature elettroniche e necessità di condizionamento degli ambienti; è comunque percepibile la riduzione del consumo indotta dall’ammodernamento dell’impianto di condizionamento. L’utilizzo della sede di Lesmo per attività di formazione svolte in modo discontinuo e con parziale utilizzo degli spazi disponibili spiega i bassi consumi relativi a tale stabile. L’analisi degli aspetti ambientali 17 Gas Metano e Gasolio Il gas metano è il combustibile principalmente utilizzato per il riscaldamento degli stabili aziendali, mentre il gasolio viene utilizzato per il riscaldamento del sito di Cordusio e per una parte del sito di Lesmo, nonché per l’alimentazione dei gruppi elettrogeni negli stabili di Cordusio e Bodio. L’azienda effettua regolari controlli e manutenzioni degli impianti termici al fine di ottimizzare i consumi di combustibili. ANDAMENTI CONSUMI DI GASOLIO E CONFRONTO TRA SITI 9,00 7,74 8,00 6,88 litri annui/mq 7,00 6,55 6,00 5,00 4,62 4,73 4,00 3,00 2,00 1,17 1,00 0,00 2004 Cordusio Lesmo proiezione 2005 media UCI Commento al grafico. Il raffronto dei dati disponibili evidenzia un aumento dei consumi di gasolio nelle proiezioni 2005. Ciò porta a valutare l’aspetto come significativo. CONSUMO DI METANO: INDICATORE GENERALE E CONFRONTO TRA SITI 4,5 4,0 4,0 3,5 3,2 3,1 mc/mq 3,0 2,52 2,5 2,0 1,4 1,5 1,0 0,5 0,22 0,72 0,16 0,0 2004 Sant’Elia Bodio proiezione 2005 Lesmo media UCI Commento al grafico. La netta diminuzione riscontrabile nello stabile di Sant’Elia è dovuto al fatto che il recupero di calore ottenuto nella centrale di produzione del freddo permette di riscaldare lo stabile ricorrendo solo in minima parte al funzionamento delle caldaie a metano. La diminuzione nello stabile di Lesmo è, invece, compensata dall’aumento del consumo di gasolio per il riscaldamento. L’aspetto risulta non significativo. 18 Dichiarazione Ambientale 2005 Il consumo energetico relativo al riscaldamento rappresenta circa il 30% del consumo energetico totale, inferiore al consumo energetico necessario per il raffredamento e il funzionamento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche degli stabili. Per la gestione degli aspetti relativi alla conservazione e all’uso razionale dell’energia, l’azienda ha nominato un “Energy Manager” pur non avendo un obbligo legislativo specifico in tal senso dato che in nessuno dei suoi stabili si supera il consumo di 10.000 TEP annui (Legge 10 del 1991). INDICATORE DI CONSUMO ENERGETICO 350 300 330 282 KWh annui/mq 250 270 279 242 214 200 239 213 150 100 81 76 50 0 2004 Cordusio Sant’Elia proiezione 2005 Bodio Lesmo media UCI Commento al grafico. L’andamento del consumo energetico totale 4 (energia elettrica ed energia termica) degli edifici è in miglioramento e conferma l’efficacia dei provvedimenti adottati negli ultimi anni. Consumi idrici I consumi idrici sono ad uso strettamente civile, legati al funzionamento dei servizi igienici e alle attività di pulizia degli uffici e dei locali, e pertanto non particolarmente significativi sotto il profilo ambientale. L’approvvigionamento avviene tramite acquedotto. Presso il sito di Sant’Elia è stata completata nel corso del 2005 la realizzazione di una rete di dieci pozzi, destinati ad abbassare la falda freatica che provocava allagamenti del piano sotterraneo. I pozzi, realizzati con regolare autorizzazione sul terreno pubblico circostante lo stabile di Sant’Elia, emungono acqua dal sottosuolo quando necessario e la convogliano in un collettore collegato al vicino fiume Olona. (4) Per la conversione dalla quantità di combustibile ai KWh sono stati utilizzati i seguenti fattori di conversione: 1l di gasolio=9.8 KWh, 1 mc di metano=9.59 KWh. L’analisi degli aspetti ambientali 19 Al fine di monitorare attentamente la situazione, sono stati attivati dei sistemi di misura che permetteranno di verificare i quantitativi d’acqua effettivamente emunta. Ciò consentirà nei prossimi anni di stabilire se i quantitativi d’acqua pompati dal sottosuolo possano essere impiegati per usi interni (condizionamento e refrigerazione), con conseguente minor impatto sui consumi di acqua potabile. CONSUMI IDRICI E CONFRONTO TRA SITI 1.000,00 873 900,00 779 mc annui/addebito 800,00 700,00 600,00 500,00 400,00 300,00 200,00 100,00 22 0,00 50 5 27 35 2004 Cordusio Bodio 65 4 40 proiezione 2005 Sant’Elia Lesmo media UCI Commento al grafico. L’elevato consumo di Lesmo dipende dall’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione dei giardini ed il funzionamento delle fontane. Consumo di materie prime La principale materia prima utilizzata negli uffici è la carta. Già dal 2001 sono state adottate misure importanti per ridurre e rendere più sostenibili i consumi di carta, attraverso un utilizzo sempre maggiore della carta riciclata e l’approvvigionamento dal 2004 di prodotti qualificati dal marchio europeo Ecolabel a garanzia di modalità di produzione maggiormente rispettose dell’ambiente. CONSUMO DI CARTA Kg carta annuo/addetto 60 50 45,47 39,84 40 30 20 10 10,71 5,63 0 2004 Kg carta riciclata/addetto 20 48,37 37,66 Dichiarazione Ambientale 2005 proiezione 2005 Kg carta bianca/addetto Commento al grafico. Viene preso in considerazione il consumo di carta A4 e A3, distinta tra bianca e riciclata, calcolato sulla base delle richieste effettuate dalle singole unità organizzative al magazzino. Tale dato è rilevato per UniCredito Italiano S.p.A. nel suo complesso; l’indicatore è quindi calcolato prendendo in considerazione il totale dei dipendenti per l’anno di riferimento. A fronte degli interventi effettuati e dei risultati ottenuti (la carta riciclata ad esempio ha quasi interamente sostituito la carta bianca nell’ambito dell’attività aziendale), l’aspetto è ritenuto non significativo. Produzione di rifiuti I rifiuti prodotti all’interno degli uffici vengono classificati e raccolti in modo differenziato secondo quanto previsto dalla normativa vigente. In particolare i rifiuti solidi urbani vengono separati dalla frazione di alluminio e plastica e vengono conferiti alla società municipale addetta al servizio, mentre gli altri rifiuti sono raccolti da ditte specializzate al trasporto e allo smaltimento, ove non altrimenti recuperabili. I rifiuti speciali non pericolosi prodotti da UniCredito Italiano S.p.A. sono classificabili in: • CER 200101 Carta e imballaggi in carta e cartone • CER 150102 Toner 5 • CER 160214 Apparecchiature elettriche • CER 200307 Rifiuti ingombranti Tali rifiuti vengono inviati al recupero/smaltimento tramite una ditta specializzata, certificata ISO 9001 e ISO 14001 a garanzia del corretto trattamento degli stessi. I rifiuti prodotti dalle infermerie presenti negli stabili di Cordusio, Bodio e Sant’Elia, classificabili come speciali pericolosi (codice CER 180103) in virtù della loro natura, vengono raccolti nei locali appositi e maneggiati solo dal personale sanitario interno e dagli addetti specializzati per il trasporto e l’invio all’incenerimento. (5) Questa voce comprende solo le cartucce per le stampanti poiché i contenitori delle polveri di toner delle fotocopiatrici sono smaltiti direttamente dai soggetti esterni che hanno la proprietà delle macchine e si occupano della manutenzione delle fotocopiatrici, secondo quanto previsto dalle condizioni stabilite nei contratti di fornitura. L’analisi degli aspetti ambientali 21 PRODUZIONE RIFIUTI 2005 PRODUZIONE RIFIUTI 2004 250,0 236,2 250,0 210,0 194,9 200,0 198,6 200,0 164,0 189,2 177,5 164,0 99,7 150,0 150,0 129,2 110,9 93,6 100,0 4,8 0,0 26,1 Bodio 37,1 50,0 45,5 0,06 8,8 3,0 0,04 0,03 3,7 7,9 13,0 0,0 Carta Toner Rifiuti ingombranti 0,04 88,7 4,8 19,7 1,4 Bodio S. Elia Cordusio Lesmo media UCI Infermeria 2,7 76,9 56,4 0,05 50,0 0,04 100,0 102,1 88,5 0,04 0,03 17,6 0,0 7,0 20,1 S. Elia Cordusio Lesmo media UCI Totale Commento al grafico. La mancanza di dati per il sito di Lesmo nel 2005 dipende dal fatto che nel primo semestre non vi è stata una produzione di rifiuti significativa tale da rendere necessari smaltimenti. L’aumento dei rifiuti ingombranti è dovuto alle attività di trasloco avvenute tra gli stabili. Tutte le attività previste per la gestione dei rifiuti sono regolamentate con apposite procedure documentate; è inoltre stata effettuata una specifica attività di audit ambientale per la valutazione preliminare e l’accreditamento delle ditte di trasporto, recupero e/o smaltimento dei rifiuti. L’andamento in aumento della produzione di rifiuti fa ritenere, comunque, l’aspetto significativo. 22 Dichiarazione Ambientale 2005 Emissioni in atmosfera Emissioni localizzate Le emissioni in atmosfera prodotte da UniCredito Italiano S.p.A. sono limitate a quelle originate dalle centrali termiche, funzionanti a gas metano negli stabili di Sent’Elia, Bodio e Lesmo e a gasolio nel sito di Cordusio e Lesmo. I relativi punti di emissione presenti nei siti sono indicati nella tabella seguente. Numero punti di emissione relativi alle caldaie Combustibili utilizzati S.Elia Cordusio Lesmo Bodio 2 1 1 2 Metano Gasolio Metano/ Gasolio Metano Al fine di garantire una corretta gestione di tale aspetto, l’azienda ha affidato ad una ditta specializzata la conduzione, il controllo e la periodica manutenzione degli impianti termici secondo gli obblighi di legge, fungendo da “terzo responsabile” secondo quanto stabilito dal DPR 412/93. Per ogni impianto sono disponibili i libretti di centrale, le analisi dei fumi periodiche e il registro delle manutenzioni programmate: i controlli effettuati evidenziano la generale efficienza di funzionamento degli impianti ed il rispetto dei limiti normativi previsti. L’aspetto risulta significativo. Emissioni di CO 2 A partire dal 2002 vengono calcolate le emissioni di CO 2 prodotte dalle centrali termiche e quelle indirette derivanti dalla produzione di energia elettrica utilizzata negli uffici e le emissioni in CO 2 equivalenti dovuti alle emissioni di CH 4 e N 2O, mediante l’applicazione del GHG Protocol. Tali emissioni non sono particolarmente significative, nonostante l’aumento dovuto all’aumento del consumo di gasolio per il riscaldamento, poiché l’energia elettrica utilizzata da UniCredito Italiano S.p.A. non proviene da processi di combustione ma, come già ricordato, da fonti di energia idroelettrica rinnovabile. Inoltre l’innovazione tecnologica effettuata negli impianti di refrigerazione dello stabile di Sant’Elia ha permesso, nel 2005, di non utilizzare le caldaie, essendo stato sufficiente in quel periodo il recupero di calore per il riscaldamento degli uffici. Pertanto l’aspetto risulta non significativo. anni tonnellate equivalenti CO 2 Kg CO 2 equivalenti pro capite 2004 1.936 1.204 Proiezione 2005 2.228 1.406 L’analisi degli aspetti ambientali 23 Scarichi idrici Gli scarichi idrici originati da UniCredito Italiano S.p.A. sono generati esclusivamente da servizi igienici e confluiscono direttamente in pubblica fognatura, nel rispetto dei regolamenti fognari. Al fine di assicurare il corretto funzionamento dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque, sono effettuate attività di manutenzione preventiva e periodica da parte di ditte specializzate e qualificate che garantiscono l’adempimento delle prescrizioni legislative in materia. La manutenzione preventiva sul sistema di raccolta e scarico di acqua avviene secondo apposite procedure interne. Data la tipologia degli scarichi esistenti, non vi sono obblighi, in base a quanto previsto dal D. Lgs 152/99, all’effettuazione di analisi periodiche per la verifica delle sostanze contenute. L’aspetto è quindi da considerarsi nel complesso non significativo. Sostanze pericolose Nei siti aziendali non è stata rilevata la presenza di sostanze pericolose, strutture in amianto o apparecchiature contenenti PCB. Piccole quantità di additivi sono impiegate esclusivamente nei locali adibiti ad usi tecnologici; tali sostanze sono adeguatamente conservate e gli addetti delle ditte che li utilizzano sono istruiti e formati sulle corrette modalità operative da adottare. In ogni caso, le sostanze detenute sono sempre corredate dalle relative schede di sicurezza. L’aspetto è dunque considerato non significativo. Mobilità I siti di UniCredito Italiano S.p.A. sono localizzati nell’area urbana di Milano in zone servite dai mezzi pubblici. Il sito di Lesmo è collocato in area extraurbana (vicino Monza), non facilmente raggiungibile attraverso linee di trasporto pubblico. La mobilità dei dipendenti per raggiungere il posto di lavoro e gli spostamenti effettuati per lavoro non sono al momento quantificati, poiché i diversi cambiamenti di sede che hanno interessato il personale aziendale negli ultimi anni non hanno consentito ancora di effettuare una vera e propria indagine sulla mobilità casa-lavoro. Nel corso del 2005 è stato nominato il “Mobility Manager” ed è stato attivato un gruppo di lavoro con l’obiettivo di definire una metodologia per la redazione del piano degli spostamenti “casa-lavoro” in collaborazione con la Pubblica Amministrazione, nella figura del Mobility Manager d’area della Provincia di Milano: al momento sono oggetto di valutazione le modalità di distribuzione del questionario per la rilevazione degli spostamenti dei lavoratori. 24 Dichiarazione Ambientale 2005 Per la rilevanza che questo aspetto assume nel contesto territoriale in cui i siti si collocano ed in attesa di ottenere nuovi dati precisi 6 su cui operare, la mobilità viene valutata dall’organizzazione come aspetto significativo. Rumore Non vi è presenza negli stabili in oggetto di dispositivi che generano emissioni acustiche di particolare rilevanza per l’esterno, né si sono mai avute lamentele in relazione a questo aspetto. L’aspetto, conforme alla normativa vigente in materia di inquinamento acustico (Legge 447/1995 e D.L. 277/1991), è quindi da considerarsi non significativo. Emergenze Le attività svolte non evidenziano la possibilità del verificarsi di emergenze specifiche di carattere ambientale, ad eccezione di ipotesi incidentali legate al rischio incendio. In relazione a tale aspetto sono state prese pertanto tutte le misure necessarie come previsto dalla normativa: sono correttamente applicate le normative inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro, è stato redatto il Piano di Emergenza e viene effettuato opportuno addestramento delle squadre di sicurezza. In tutti gli stabili presi in esame è presente inoltre un presidio infermieristico per effettuare azioni di primo soccorso. L’azienda è in possesso, per ogni sito, del Certificato di Prevenzione Incendi rilasciato dal Comando provinciale dei VVF di Milano, ad eccezione del sito di Bodio, per il quale è stata regolarmente inoltrata domanda, sono stati effettuati i sopralluoghi da parte dei VVF e si è in attesa del certificato. Nel corso del 2004, 15 persone sono state formate sulla gestione delle emergenze interne e 2 hanno seguito i corsi per il Pronto Soccorso. Nel primo semestre del 2005 le persone formate sono state 8, 2 sulle emergenze interne, 2 sul pronto soccorso, 2 sul rischio d’incendio e 2 per le attività di preposto. Alla luce di quanto sopra indicato, l’aspetto è quindi da considerarsi non significativo. (6) L’ultima indagine sulla mobilità, riportata nell’edizione 2002 della Dichiarazione Ambientale, è stata effettuata antecedentemente ai recenti spostamenti di sede del personale, per cui risulta non più significativa e utilizzabile ai fini della Dichiarazione Ambientale. L’analisi degli aspetti ambientali 25 Stoccaggi Gli stoccaggi esistenti sono destinati al contenimento del gasolio utilizzato per il riscaldamento in Cordusio e Lesmo e per alimentare i gruppi elettrogeni di emergenza negli altri siti. In tabella viene riportata la situazione degli stoccaggi esistenti nei diversi siti: Cordusio S.Elia Lesmo Bodio Stoccaggi in serbatoi si si si si Numero serbatoi interrati - - - 2 Capacità serbatoi interrati - - - 10.000 Numero serbatoi fuori terra 2 4 2 - 30.000lt 4 x 60000 lt 20.000 lt - Capacità tot serbatoi fuori terra Gruppi elettrogeni 2 2 Al fine di mantenere opportuno presidio su potenziali fenomeni di inquinamento o contaminazione del suolo e delle falde, è operativo un piano di controllo di tenuta dei serbatoi con scadenze programmate. I controlli ad oggi effettuati hanno sempre confermato l’assoluta integrità dei serbatoi. Nonostante ciò, l’aspetto in esame è da ritenersi significativo per effetto del livello di attenzione che necessita. CFC S.Elia Tipologia Quantità (Kg) R134a 1381 R22 523 R404 A 116 R 410 A 8 R 12 10 MP 39 10 HP 80 Cordusio 5 R12 304 R22 765 R470c 8 Lesmo R22 800 Bodio R134a 2664 L’intervento effettuato nel sito di Sant’Elia per la sostituzione dei vecchi impianti di refrigerazione ha permesso di sostituire il gas R12 (considerato dannoso per l’ozono stratosferico 26 Dichiarazione Ambientale 2005 e pertanto soggetto a restrizioni nell’utilizzo in base alla Legge 549 del 28/12/1993) con il R 134a e permane un solo piccolo impianto con 10 Kg di R12. Nei siti di Cordusio, Lesmo e Sant’Elia i quantitativi rimanenti di R12 e R22 vengono monitorati e gestiti nel rispetto della normativa vigente. Nonostante il netto miglioramento della situazione l’aspetto viene ritenuto, comunque, significativo. Campi elettromagnetici Rispetto alla situazione del 2002 non ci sono stati cambiamenti significativi per cui si conferma che non vi è presenza, all’interno degli uffici di UniCredito Italiano S.p.A., di campi elettromagnetici superiori ai limiti normativi. L’aspetto è quindi da considerarsi come non significativo. Gli aspetti ambientali indiretti Gli aspetti ambientali indiretti sono stati suddivisi in due tipologie: aspetto indiretto di 1° livello - controllo parziale: sono considerati aspetti di questo tipo quelli riconducibili alle attività di soggetti esterni all’organizzazione che si è in grado di coordinare e/o sorvegliare con proprio personale; aspetto indiretto di 2° livello - influenza: sono considerati aspetti di questo tipo quelli connessi alle attività svolte, ma che sono direttamente gestiti e controllati da soggetti terzi, i cui comportamenti sono soltanto influenzati da UniCredito Italiano. In ■ ■ ■ ■ ■ ■ particolare, gli aspetti ambientali indiretti individuati ed analizzati sono stati: Aspetti derivanti da attività di manutenzione e conduzione impianti o infrastrutture Aspetti derivanti dalle attività di fornitori di prodotti/servizi Aspetti derivanti dalle attività di definizione delle politiche di credito Aspetti derivanti dalle attività di credito effettuate da banche/società del Gruppo Aspetti derivanti dalle attività di finanza di progetto Aspetti derivanti da attività di sensibilizzazione ed informazione La valutazione degli aspetti ambientali indiretti è effettuata tenendo conto dei seguenti criteri: • livello di definizione e comunicazione di obblighi o impegni specifici, comunicati agli interlocutori esterni, in relazione agli aspetti di pertinenza; • livello di definizione e attuazione di specifiche modalità di controllo dell’operato; • livello di definizione di modalità di selezione degli interlocutori e/o dei progetti di attività specifica; • livello di coinvolgimento e sensibilizzazione dei soggetti esterni sui temi specifici. L’analisi degli aspetti ambientali 27 Come nel caso della valutazione degli aspetti ambientali diretti, i punteggi assegnati a ciascun aspetto in riferimento ai diversi criteri adottati consentono di effettuare una loro classificazione in Non significativo, Significativo o Molto significativo. Aspetto Significatività Aspetti derivanti da attività in appalto di manutenzione e conduzione impianti o infrastrutture dei siti SIGNIFICATIVO Aspetti legati alle attività dei fornitori di prodotti e servizi NON SIGNIFICATIVO Aspetti derivanti dalle attività di credito effettuate direttamente da UniCredito Italiano S.p.A. Aspetti derivanti dalle attività di credito effettuate da banche/società del Gruppo SIGNIFICATIVO MOLTO SIGNIFICATIVO Aspetti derivanti dalle attività di finanza di progetto NON SIGNIFICATIVO Aspetti derivanti dalle attività di sensibilizzazione ed informazione SIGNIFICATIVO Aspetti derivanti da attività in appalto di manutenzione e conduzione impianti o infrastrutture dei siti Si tratta di un aspetto ambientale indiretto di primo livello, legato alle attività svolte da ditte appaltatrici che operano nei siti di UniCredito Italiano S.p.A., sulle quali l’organizzazione è in grado di esercitare un certo grado di indirizzo e controllo. Ci si riferisce in particolare agli aspetti ambientali generati da: • imprese esterne di conduzione e manutenzione impianti ed infrastrutture (comprese le ditte di pulizia); • imprese esterne per la realizzazioni di opere civili ed impiantistiche. Al fine di poter gestire al meglio tali aspetti, le ditte esterne vengono sottoposte ad un Questionario identificativo in materia di ambiente e sicurezza già in fase di selezione. Effettuata la selezione vengono specificati all’interno dei contratti di lavoro in appalto gli adempimenti ambientali a cui le aziende fornitrici sono sottoposte; nello svolgimento delle attività, esse operano sotto il coordinamento del Building Manager di UniCredito Italiano S.p.A., che controlla e verifica la correttezza del loro operato. In occasione degli audit interni sono previste inoltre verifiche sulle modalità operative delle ditte esterne che lavorano alla conduzione degli impianti tecnici e alle attività di manutenzione nei siti. L’aspetto non mostra criticità significative, stante il consolidamento delle attività di controllo effettuate sia in fase di selezione sia in fase di lavoro, ma per la continuità con cui le attività di manutenzione e interventi tecnici vengono effettuate sui siti e per la necessità di mantenere un controllo costante, questo aspetto viene comunque considerato significativo. 28 Dichiarazione Ambientale 2005 Aspetti legati alle attività di fornitori di prodotti e servizi In questa categoria sono considerati i fornitori di prodotti e servizi non rientranti nelle specifiche tipologie analizzate al paragrafo precedente, quali ad esempio i fornitori di carta e modulistica, di materiale informatico, di apparecchiature elettroniche, di macchine ufficio, di gestione della logistica, di mobili e complementi di arredo. Si tratta di un aspetto di 2° livello, poiché sulle attività svolte da questi soggetti non è possibile esercitare un controllo diretto da parte del personale di UniCredito Italiano S.p.A.. La procedura di valutazione dei fornitori in base ad aspetti ambientali è attuata per le tipologie di fornitori che possono avere un significativo impatto sull’ambiente e prevede, come nel caso delle ditte appaltatrici, l’invio di un questionario suddiviso in due parti: • requisiti principali, che i fornitori devono possedere per poter essere ammessi alle gare indette da UniCredito Italiano (con particolare riferimento al rispetto della normativa vigente in campo ambientale); • requisiti secondari, che permettono l’attribuzione di un punteggio di merito sulla base delle caratteristiche ambientali e di sicurezza che il fornitore è in grado di offrire. Questa attività, iniziata nel 2002, ha visto l’invio da parte di UniCredito Italiano S.p.A. di 577 questionari. Finora 284 fornitori hanno risposto al questionario e sulla base delle valutazioni effettuate circa le prestazioni ambientali dichiarate, l’azienda ha provveduto a escludere 31 di questi dall’Albo Fornitori. I fornitori che non hanno risposto al questionario potranno partecipare a nuove gare indette da UniCredito Italiano S.p.A. solo dopo aver fornito le informazioni richieste. In considerazione dei requisiti di carattere ambientale che vengono richiesti sui prodotti e sui servizi da fornire e delle attività svolte da UniCredito Italiano S.p.A. in riferimento a questo aspetto, esso viene ritenuto non significativo. Aspetti derivanti dalle attività di definizione delle politiche di credito Questo aspetto è relativo all’affidabilità ambientale delle aziende a cui viene concesso il credito e alle modalità con cui UniCredito Italiano S.p.A. opera al fine di stabilire tale affidabilità. Già dal 2002 le analisi di valutazione del merito creditizio per l’erogazione del credito comprendono, all’interno della metodologia economica, l’utilizzo di questionari di analisi qualitativa della controparte che mirano a far cogliere l’esistenza di un possibile rischio ambientale. Tali questionari sono differenti per tipologia di clientela Large Corporate, Corporate e Small Business e riguardano l’analisi del mercato in cui opera l’impresa da finanziare, focalizzandosi su: - l’impatto della regolamentazione e della normativa ambientale quale fattore reale e potenziale di rischio/debolezza/minaccia da una parte o di opportunità/protezione/forza dall’altra; L’analisi degli aspetti ambientali 29 - l’analisi della posizione competitiva dell’impresa sul mercato, con riferimento al rispetto della normativa ambientale, nel confronto con le imprese concorrenti quale fattore critico di successo o di debolezza; - l’analisi della rilevanza del rischio ambientale/ecologico dell’impresa; - la presenza in portafoglio di prodotti di cui si sospetta la pericolosità o la nocività; - la presenza di rischi ambientali e/o ecologici specifici sul patrimonio immobiliare; - il possesso di un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 e/o Regolamento EMAS 761/01. Con l’obiettivo di monitorare la distribuzione del portafoglio “Attività produttive”, viene prodotto trimestralmente un report che rileva la classificazione degli impieghi attività produttive ad elevato/medio/basso rischio ambientale potenziale. Il livello di rischiosità ambientale è ricavato in base alla classificazione fornita da Environmental Bank for Recostruction and Development (EBRD) su un elenco di attività economiche (Business Activity Risk List) attraverso dei raccordi successivi tra classificazioni Istat/Ateco-asi-codici anagrafici rae B.I. % impieghi in attività produttive ad elevata rischiosità ambientale 2000 2001 2002 2003 2004 11.1% 10.9% 10.4% 10.1% 9.3% Pur considerando i progressi registrati nelle metodologie di valutazione e l’andamento in costante diminuzione degli impieghi in attività produttive ad elevata rischiosità ambientale, l’azienda ritiene che l’attenzione a questa attività rappresenti un elemento importante del contributo di un istituto bancario al miglioramento ambientale e valuta pertanto questo aspetto come significativo. Aspetti derivanti dalle attività di credito effettuate da banche/società del Gruppo UniCredito Italiano S.p.A.,nel suo ruolo di Capogruppo, dirama annualmente alle Banche del Gruppo il documento di indirizzo alla gestione delle politiche creditizie, in cui sono ricompresi gli aspetti legati alla posizione da tenere sulla variabile ambientale; sulla base di tali indicazioni, ogni Banca elabora poi gli indirizzi specifici che vengono diramati alla rete operativa. Trimestralmente, le Banche sottopongono alla Capogruppo un documento che descrive l’andamento delle attività di impiego nell’anno in corso, che consente di effettuare la verifica della concreta attuazione delle indicazioni di politica creditizia date, tra cui anche quelle a carattere ambientale. Inoltre UniCredito Italiano S.p.A. predispone manuali di formazione per i gestori del credito, dando indicazioni per il trattamento della variabile ambientale nella relazione con il cliente; in tali manuali sono inseriti i seguenti criteri di analisi e valutazione: - presenza di certificazione ambientale (ISO 14001, EMAS ecc) o di strumenti per la rendicontazione ambientale (quali la redazione di un Bilancio Ambientale); - interventi effettuati o pianificati per il miglioramento ambientale; 30 Dichiarazione Ambientale 2005 - esistenza di una figura responsabile per le problematiche ambientali o figura specificatamente dedicata; - attenzione specifica al problema da parte di interlocutore; - organizzazione di corsi di addestramento del personale su tematiche relative a salute e sicurezza sull’ambiente di lavoro; - analisi del sito aziendale, dei processi industriali e delle relative problematiche ambientali e di relazione con gli interlocutori esterni; - ulteriori riflessioni estese su uso delle acque, emissioni nell’aria, gestione di sicurezza, salute, igiene sul lavoro. La definizione di linee strategiche e lo sviluppo di strumenti operativi per il miglioramento nella gestione degli aspetti legati alle attività di credito da parte delle banche del Gruppo rappresenta un buon risultato dell’azione di UniCredito Italiano S.p.A . sotto il profilo ambientale; ciononostante, l’azienda ritiene che l’attenzione agli impieghi in attività produttive soggette a questa tipologia di rischio rappresenti elemento fondamentale del proprio contributo al miglioramento e valuta pertanto questo aspetto comunque molto significativo. Aspetti derivanti dalle attività di finanza di progetto Le attività di Project Financing nel Gruppo UniCredito non sono svolte dalla Capogruppo, ma da banche specializzate (quali in particolare attualmente Mediocredito). In questi ambiti, come spesso è stato specificato, la Capogruppo ha una funzione di indirizzo per le Politiche da perseguire e di controllo strategico. Le attività di finanza di progetto sono caratterizzate da una chiara definizione del progetto specifico oggetto del finanziamento e/o delle opere interessate. Le prassi di mercato nazionale e internazionale prevedono che venga sempre redatta una relazione tecnica finalizzata anche ad attestare la validità del progetto sotto il profilo ambientale, con riferimento in particolare alla conformità agli obblighi normativi. Le relazioni tecniche possono essere accompagnate da copie di documentazione di specifico interesse (come ad esempio valutazioni VIA , qualora le opere interessate ne prevedano l’obbligo). Sono attualmente effettuati assessment del rischio, che tengono conto di valutazioni di compliance legislativa e quindi di conformità ambientale del progetto. Pertanto, a differenza degli altri ambiti creditizi, le attuali procedure possono assicurare un adeguato grado di controllo prima della concretizzazione del finanziamento, anche se non vi sono in seguito rapporti diretti con i soggetti beneficiari che permettano di coinvolgere o sorvegliare gli stessi. L’aspetto viene classificato significativo. L’analisi degli aspetti ambientali 31 Aspetti derivanti dalle attività informazione e sensibilizzazione degli stakeholder UniCredito Italiano S.p.A. è impegnato nella diffusione, presso il mercato finanziario, il mondo delle imprese, il mondo della scuola, l’opinione pubblica in generale, di una cultura a favore di uno sviluppo economico sostenibile. Per questo motivo non manca di ricordare la propria adesione al regolamento Emas ed il suo impegno verso le tematiche ambientali nelle occasioni di comunicazione ufficiale. Le comunicazioni esterne riguardanti le tematiche ambientali avvengono attraverso l’utilizzo di strumenti differenziati in base alle caratteristiche del soggetto a cui destinate, tra cui: • la gestione di una specifica sezione del sito internet (www.unicredit.it) dedicata all’impegno ambientale di UniCredit; • l’utilizzo anche per le comunicazioni con l’esterno del periodico di informazione settimanale online (UniNews); • il canale dei Comitati Locali, organi permanenti di consultazione e dialogo, coordinati dalla funzione RSCT della Capogruppo. È costituito da membri esterni alla banca appartenenti al mondo dell’imprenditoria, dell’associazionismo di categoria, della cultura, del volontariato, cui si uniscono i responsabili delle tre banche di segmento. Durante le riunioni periodiche è possibile sia divulgare le iniziative e gli impegni di UniCredito Italiano in materia ambientale, al fine di sensibilizzare gli interlocutori locali coinvolti sia analizzare e sviluppare gli elementi ambientali di interesse nell’ambito di sviluppo di progetti specifici nelle diverse realtà; • la sensibilizzazione di tutte le banche/società del Gruppo UniCredit sul tema ambientale supportando le stesse nelle scelte e coordinando le attività. In questa ottica si inseriscono l’estensione dell’approvvigionamento da fonte rinnovabile per tutte le banche e società in Italia, l’uniformazione delle procedure per la gestione dei rifiuti, l’introduzione della carta riciclata, le scelte relative alle tecnologie da utilizzare nella ristrutturazione degli immobili e delle filiali bancarie; • la comunicazione del proprio impegno ambientale al mercato, agli investitori istituzionali e analisti finanziari in occasione delle presentazioni istituzionali, degli incontri individuali, e nell’ambito di momenti dedicati ad incontri infragruppo (Roadshow) e con la comunità finanziaria (Investor’s Day); • la redazione e la pubblicazione della Dichiarazione Ambientale EMAS, nel rispetto delle istruzione contenute nel regolamento Ce761/2001; • la redazione annuale del Bilancio Sociale Ambientale, documento complementare al Bilancio civilistico che raccoglie dati e informazioni in grado di definire un quadro delle attività del Gruppo e dei riflessi sul piano della sostenibilità ambientale e sociale; • la partecipazione a momenti pubblici di discussione sulle tematiche ambientali; • il sostegno alla campagna “Puliamo il Mondo” di Legambiente; • la partecipazione all’Osservatorio sui Sistemi di Gestione Ambientale promosso dall’Istituto di Economia delle Fonti di Energia e dell’Ambiente dell’Università Bocconi, per lo sviluppo dei principali temi connessi alla gestione ambientale, ISO 14001 ed Emas; • l’adesione al Kyoto Club, organizzazione non profit di imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali, impegnate nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas-serra assunti con il Protocollo di Kyoto; • l’adesione al Carbon Disclosure Project. 32 Dichiarazione Ambientale 2005 L’impegno verso una sempre maggiore attenzione alle tematiche della sostenibilità ha permesso ad UniCredit di essere presente anche per il 2005 negli indici internazionali di sostenibilità: - Dow Jones Sustainability Indexes World, l’indice mondiale promosso da Dow Jones e SAM Group; - FTSE4Good Index Series, indici lanciati dal Financial Times e London Stock Exchange. L’impegno profuso in attività rivolte alla informazione e sensibilizzazione dei propri interlocutori costituisce una importante attività svolta da UniCredito Italiano S.p.A., che considera questo aspetto comunque significativo in ragione dell’importante ruolo di promotore e vettore a livello socio-economico di idee e di orientamenti che essa è in grado di ricoprire. L’analisi degli aspetti ambientali 33 IL SISTEMA DI GESTIONE E I SUOI AMBITI DI OPERATIVITÀ Ruoli e responsabilità L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI L’operatività del sistema di gestione Pianificazione e verifica Formazione, informazione, partecipazione e comunicazione interna Aspetti di salute e sicurezza dei lavoratori Il sistema di gestione e i suoi ambiti di operatività Ruoli e responsabilità Il Sistema di Gestione Ambientale è coordinato a livello centrale dalla funzione RSCT (Responsabilità Sociale e Coordinamento Territoriale) che, all’interno della Direzione Corporate Identity, ha funzioni di indirizzo, coordinamento e sviluppo sulle tematiche connesse agli aspetti ambientali. La struttura organizzativa prevede inoltre: - il coinvolgimento del vertice aziendale, rappresentato dall’Amministratore Delegato, per l’emanazione della Politica Ambientale e l’approvazione delle programmazioni relative agli interventi di miglioramento; - la presenza di un Rappresentante della Direzione (Responsabile RSCT), nominato direttamente dall’Amministratore Delegato per le attività di mantenimento e miglioramento del sistema, coadiuvato dalla relativa funzione. Gli aspetti ambientali, diretti e indiretti, sono gestiti da diverse funzioni aziendali, fra cui in particolare: - UniCredit Real Estate (URE) per quanto riguarda l’impatto ambientale nella progettazione e nella realizzazione di interventi sugli immobili nonché emissioni in atmosfera, controllo e monitoraggio dei consumi delle risorse energetiche e aspetti tecnico impiantistici ad esse legati. A questa funzione appartengono i Building Manager, referenti per ogni sito delle attività di gestione immobili; - Strategie e Politiche Creditizie (SPC) per quanto riguarda la definizione delle politiche creditizie di orientamento per le banche del gruppo ed il controllo dei risultati raggiunti; - Gestione Acquisti (GA) per le scelte di approvvigionamento di beni e servizi e per la selezione e valutazione dei fornitori; - Relazioni Esterne, Brand Equity e Comunicazione (REBEC) per la definizione delle strategie e delle modalità di comunicazione. Le responsabilità per la gestione degli aspetti sopraelencati risultano formalizzate nelle diverse procedure implementate dal sistema di gestione, nonché riassunte nel Manuale del Sistema. Il sistema di gestione e i suoi ambiti di operatività 35 Struttura della Direzione Centrale PRESIDENTE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIREZIONE AUDIT DI GRUPPO UNICREDIT AUDIT COMITATO ESECUTIVO DIREZIONE MODELLI E PROCESSI ORGANIZZATIVI AMMINISTRATORE DELEGATO COMITATI DI DIREZIONE AREA DI FINANZA DI GRUPPO DIVISIONE GLOBAL BANKING SERVICES (2) DIREZIONE PIANIFICAZIONE E FINANZA UPA DIREZIONE SISTEMI INFORMATIVI DI GRUPPO USI AREA GESTIONE PERSONALE URE UNICREDIT BANK IRELAND FONDO PREVIDENZA UGC DIREZIONE CORPORATE IDENTITY UNIRISCOSSIONI I-FABER DIREZIONE GOVERNO AMMINISTRATIVO DIREZIONE STRATEGIE RISORSE UMANE DIVISIONE CORPORATE & INVEST. BANKING (1) - Gestione Risorse Chiave Personale New Europe* Politiche e Sviluppo Risorse Relazioni Sindacali, Legale e Sicurezza DIVISIONE PRIVATE & ASSET MANAGEMENT (2) - Commercial Union CreditRas Ass.ni (3) CreditRas Vita (3) UniCredit Assicura Srl UniCredit Banca per la Casa UniCredit Clarima Banca DIVISIONE NEW EUROPE (2) - Corporate Banche Estere* - Pianificazione e Rilancio Banche Estere* - Retail Banche Estere* - Coord. Commerciale Rete Estera UNICREDIT BANCA (6) AREA INTERNATIONAL SERVICES DIREZIONE CREDITI DIVISIONE RETAIL (2) AREA GLOBAL SOURCING UNICREDIT BROKER (6) DIREZIONE AFFARI SOCIETARI E LEGALI AREA BILANCIO AREA ORGANIZZ. OPERATIVA LOCAT UNICREDIT XELION BANCA BANK PEKAO UNICREDIT BMC PIONEER GLOBAL A. M. ZAGREBACKA BANKA UBM UNICREDIT PRIVATE BANKING BULBANK (3) UNICREDIT BANCA D'IMPRESA - Quercia Funding Srl - S+R Investimenti e Gestioni SGR - UniCredit Factoring - Banca Agr. Comm. Rep.San Marino SA - Banque Monegasque de Gestion SA - Cordusio Soc. Fiduciaria per Az. - UniCredit International Bank (Lux) SA (5) - UniCredit (Suisse) Bank SA UNIBANKA UNICREDIT ROMANIA ZIVNOSTENSKA BANKA KOÇ FINANSAL H. (1) (2) (3) (4) (5) (6) * (4) Posizione ricoperta ad Interim dall’AD. Posizione ricoperta da Vice Direttore Generale. Partnership assicurative nelle quali UniCredit Banca partecipa con una quota non di controllo. Controllata congiuntamente con il Gruppo KOÇ Holding Turchia. Il coordinamento funzionale di UniCredit International Bank (Luxembourg) SA, controllata da UniCredit e attribuita ad UniCredit Private Banking. Il coordinamento funzionale di UniCredit Broker e di I-Faber controllate da UniCredit Banca d’Impresa, è attribuito ad UniCredit, rispettivamente alla Divisione GBS e all’Area Global Sourcing. Struttura dedicata (totalmente e principalmente) alla Divisione New Europe. Organigramma a giugno 2005 36 Dichiarazione Ambientale 2005 L’operatività del sistema di gestione Mediante il periodico aggiornamento dell’Analisi ambientale si ottiene un quadro informativo di riferimento per l’identificazione degli aspetti ambientali e per la loro valutazione. Le risultanze dell’analisi ed il monitoraggio della significatività dell’aspetto nel tempo forniscono elementi utili per l’aggiornamento delle procedure gestionali ed operative al fine di mantenere sotto controllo le attività che generano o possono generare impatti ambientali. Pianificazione e verifica Annualmente viene definito un piano di formazione specifico e mirato sui fabbisogni formativi individuati ed un piano di audit delle attività coperte dal sistema di gestione al fine di evidenziare eventuali elementi che provocano o potrebbero provocare inefficienze del sistema e permettere l’introduzione di azioni correttive. Al termine di ogni anno viene redatto un documento sullo stato del sistema, utilizzato nel Riesame della Direzione come base per la valutazione dell’efficacia del sistema e per la definizione di nuovi obiettivi di miglioramento. Formazione, informazione, partecipazione e comunicazione interna FORMAZIONE ED INFORMAZIONE 600 503 500 400 319 300 216 200 100 124 84,5 15 0 35 12 8 2004 51 7 Ore Persone Formazione in aula 2003 83 Ore Persone Autoformazione proiezione 2005* * il dato comprende la formazione già erogata e quanto previsto dal piano di formazione 2005 Commento al grafico. La riduzione delle ore e delle persone che hanno effettuato autoformazione dipende dal fatto che il corso previsto viene effettuato una sola volta. Nella formazione specifica sono ricomprese anche le attività di formazione rivolte al personale a UniCredit Real Estate che segue direttamente la gestione degli aspetti diretti per uniformità con i dati storici. Il sistema di gestione e i suoi ambiti di operatività 37 Poiché la condivisione delle scelte è necessaria per il raggiungimento di obiettivi comuni è a disposizione del personale un apposito corso di formazione che presenta il ruolo della variabile ambientale negli attuali sistemi industriali, economici e sociali e l’opportunità competitiva data dalla proattività nei riguardi della tutela dell’ambiente. Viene poi presentata la rilevanza degli aspetti ambientali nelle attività di credito, spiegato il ruolo di un istituto di credito nella tutela ambientale, dettagliato l’impegno di UniCredito Italiano per il raggiungimento di uno sviluppo più sostenibile e descritte le attività del sistema di gestione. Inoltre per il personale maggiormente coinvolto nella gestione di attività fortemente correlate agli aspetti ambientali viene effettuata formazione specifica in aula. Aspetti di salute e sicurezza dei lavoratori Le procedure del Sistema di Gestione includono anche gli aspetti di sicurezza con particolare attenzione alla identificazione dei pericoli, alla valutazione dei rischi, alla manutenzione degli impianti e alla gestione delle emergenze. In ottemperanza al D.Lgs 626/94, è stata predisposta una metodologia di identificazione e valutazione dei possibili rischi connessi alle attività svolte che garantisce la raccolta e il continuo aggiornamento di dati e informazioni necessarie a misurare e tenere sotto controllo tali aspetti. All’interno dei siti di maggiori dimensioni (Cordusio, Sant’Elia e Bodio) è presente un’infermeria presidiata, mentre a Lesmo sono presenti incaricati alla gestione delle emergenze che hanno seguito un corso di pronto soccorso erogato dalla Croce Rossa. Tutti gli infortuni vengono registrati e sulla base dei dati raccolti vengono calcolati gli indici di frequenza e di gravità. INDICATORI SUGLI INFORTUNI 1,2 1 1 0,78 0,8 0,55 0,6 0,4 0,18 0,2 0,22 0 indice di frequenza 2003 38 Dichiarazione Ambientale 2005 2004 1° sem. 2005* indice di gravità 0,29 OBIETTIVI E PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO COMPENDIO QUANTITATIVO DEI DATI AMBIENTALI IMPUTABILI A UNICREDITO ITALIANO S.P.A. GLOSSARIO SCHEDA TECNICA LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO VERIFICATORE AMBIENTALE E CONVALIDA Obiettivi e programmi di miglioramento L’impegno al miglioramento delle prestazioni ambientali rappresenta un elemento fondamentale in ogni sistema di gestione. In questa prospettiva, il Sistema di Gestione Ambientale si è dotato di una serie di strumenti atti a concretizzare gli obiettivi generali della Politica Ambientale in traguardi specifici e a garantire un supporto adeguato al loro raggiungimento da parte delle diverse funzioni aziendali coinvolte. I programmi di miglioramento sono stabiliti annualmente (ovvero con periodicità inferiore in casi di particolare necessità) sulla base della significatività attribuita a ciascun aspetto ambientale, diretto e indiretto; nell’ambito di tale pianificazione, vengono definiti e quantificati i traguardi da raggiungere, gli interventi tecnici e gestionali - organizzativi richiesti, le risorse finanziarie a copertura dei relativi investimenti, le scadenze entro le quali i programmi devono essere completati e le responsabilità di attuazione, coordinamento e monitoraggio. Lo stato di avanzamento dei programmi e gli eventuali interventi correttivi vengono valutati in sede di Riesame da parte della Direzione. Gli obiettivi e i programmi di miglioramento vengono fissati tenendo conto delle priorità di intervento stabilite in sede di analisi ambientale e riguardano in particolare gli aspetti ritenuti “molto significativi” e alcuni tra i principali aspetti “significativi”, come risulta dalla seguente tabella nella pagina successiva. 40 Dichiarazione Ambientale 2005 Aspetto Obiettivo e Target Intervento di miglioramento Scadenza Responsabilità Stato di avanzamento CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA Significativo Utilizzo di prodotti a ridotto consumo energetico (inferiori a 50W). Sostituzione dei monitor CRT con monitor LCD. Dicembre 2006 USI In corso. EMISSIONI IN ATMOSFERA Non significativo Individuazione modalità di compensazione emissioni di CO2. Valutazione dei metodi esistenti per la compensazione delle emissioni di CO2 di un prodotto/ servizio. Dicembre 2006 RSCT Avviato lo studio per l’individuazione e la valutazione delle modalità esistenti. CONSUMI ENERGETICI Significativo Riduzione dei consumi energetici. Dicembre 2008 URE Avviato lo studio. EMISSIONI IN ATMOSFERA Non significativo Riduzione delle emissioni in atmosfera localizzate. Studio di fattibilità per il rinnovo dell’impianto di condizionamento nello stabile di Cordusio con recupero energetico e riduzione dei consumi di combustibile per il riscaldamento. CONSUMI IDRICI Non significativo Riduzione dei consumi idrici. Riduzione dei consumi di acqua potabile per gli usi che permettono utilizzo di una fonte diversa nel sito di S.Elia Dicembre 2007 URE Completamento dell’impianto di pompaggio dell’acqua di falda. MOBILITÀ Significativo Gestione degli aspetti ambientali connessi ai trasporti. Valutazione degli aspetti ambientali e individuazione degli ambiti di possibile miglioramento. Dicembre 2008 RSCT, Personale Nomina del Mobility Manager e avvio dei contatti con il Mobility Manager d’Area. ATTIVITÀ DI CREDITO EFFETTUATE DA BANCHE/SOCIETÀ DEL GRUPPO Molto Significativo Creare nuovi prodotti di finanziamento ambientale rivolti alle imprese. Studio di nuove possibili forme di finanziamento. Dicembre 2006 UBM, UBI, RSCT Individuazione delle possibili forme di finanziamento, presa di contatto con possibili partner per la promozione degli stessi. ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE Significativo Diffusione registrazione EMAS nel Gruppo. Implementazione di un sistema di gestione ambientale in UPA e successiva certificazione ISO 14001 e EMAS. Dicembre 2006 RSCT, UPA Avvio dei gruppi di lavoro per l’implementazione in UPA e valutazione delle modalità di implementazione in relazione ai frequenti cambiamenti organizzativi. INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE Significativo Diffusione della cultura ambientale e sensibilizzazione di tutto il personale. Creazione sul portale intranet di una sezione dedicata alle tematiche ambientali. Giugno 2007 REBEC, RSCT Da avviare. Obiettivi e programmi di miglioramento 41 Compendio quantitativo dei dati ambientali imputabili a UniCredito Italiano S.p.A. 2004 Cordusio Energia elettrica Kwh Gasolio litri Metano mc Acqua mc Carta (A3 e A4) Rifiuti speciali Rifiuti pericolosi Sant’Elia 2.319.612 2.514.055 74.491 1.528 20.812 Bodio Lesmo 770.252 Totale 7 215.524 5.971.136 8.177 84.196 26.596 5.564 28.119 62.734 5.045 1.101 18.337 56.777 bianca kg 9.050 riciclata kg 64.026 carta e cartone kg 43.419 16.400 33.791 4.960 123.560 toner kg 2.893 884 983 - 5.968 ingombranti kg 7.550 3.708 5.367 - 20.841 infermeria kg 27 5 13 - 45 1° sem 2005 Cordusio Energia elettrica Kwh Gasolio litri Metano mc Acqua mc Carta (A3 e A4) Rifiuti speciali Rifiuti pericolosi Sant’Elia 1.147.037 762.030 43.654 751 684 13.079 bianca kg riciclata kg carta e cartone kg 42.249 toner kg ingombranti kg infermeria kg 3.237 Bodio Lesmo 371.199 Totale 7 102.002 2.712.407 16.082 60.487 4.955 556 7.614 469 8.958 31708 80.842 8.424 29.620 4.837 18.546 - 2.286 135 2.057 - 5.516 8.410 4.392 147 - 15.950 16 2 5 - 23 (7) Il totale si riferisce a tutte le superfici occupate e a tutti i dipendenti di UniCredito Italiano S.p.A., come indicato nella scheda tecnica. 42 Dichiarazione Ambientale 2005 Glossario Asset management: attività di gestione degli investimenti finanziari di terzi. Codice NACE: codice relativo alla qualifica europea delle attività economiche. Corporate: segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni. Corporate/large Corporate Impresa/Grande impresa: classificazione della clientela per segmento di mercato che tiene conto, tra l’altro, dei fattori dimensionali. CPI: Certificato Prevenzione Incendi rilasciato dai VVF ai sensi della legge 26/07/1965 n.966, del DPR 29/0771982 n.577, del DPR 12/01/1998 n.37. Indice di frequenza: numero di infortuni/ore lavorate * 100.000. Indice di gravità: giorni di prognosi/ore lavorate * 1000. Investement banking: comparto dell’attività bancaria rivolto alla sottoscrizione e collocamento di titoli di nuova emissione, oltre che alla negoziazione di strumenti finanziari. ISO 14001: standard relativo ai sistemi di gestione ambientale emanato dall’ente di normazione internazionale ISO - International Standard Organization. Private: segmento di clientela che comprende le persone e famiglie con importanti patrimoni. Rating: valutazione del grado di rischio di inadempienza riguardante un determinato debitore, società o ente pubblico. Tale valutazione si concretizza in un giudizio sintetico espresso tramite valore convenzionale che riflette la classe di merito del debitore. Retail: segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani. ROE: return on equity, indice di redditività che misura il rapporto tra utili netti di esercizio e patrimonio netto. Rischio di credito: definito come la probabilità di deterioramento del merito creditizio di una controparte. Stakeholder: portatori di interesse che a vario titolo interagiscono con l’attività dell’impresa, partecipano ai risultati, influenzandone le prestazioni, valutandone l’impatto economico, sociale e ambientale. UNEP: United National Environmental Programme - programma ambientale delle Nazioni Unite volto a promuovere lo sviluppo sostenibile presso le imprese e i cittadini. Glossario 43 Scheda tecnica Dati personale e superfici rilevate per il calcolo degli indicatori ambientali: 31-12-2004 Superficie m 2 m 2 occupati da UniCredito Italiano % occupata da UniCredito Italiano Cordusio 39.091 10.825 28% Sant’Elia 76.893 8.395 11% Bodio 35.565 3.856 11% Lesmo 25.545 6.963 27% TOTALI 177.094 30.039 17% 30-06-2005 Superficie m 2 m 2 occupati da UniCredito Italiano % occupata da UniCredito Italiano Cordusio 40.324 11.284 28% Sant’Elia 83.846 6.356 8% Bodio 35.678 3.929 11% Lesmo 25.545 6.963 27% TOTALI 185.393 28.532 15% 31-12-2004 Addetti Dipendenti di UniCredito Italiano % Dipendenti di UniCredito Italiano Cordusio 2.106 955 45% Sant’Elia 1.200 100 8% Bodio 976 206 21% Lesmo 21 21 100% TOTALI 4.303 1.282 30% 30-06-2005 Addetti Dipendenti di UniCredito Italiano % Dipendenti di UniCredito Italiano Cordusio 1.359 955 70% Sant’Elia 966 99 10% Bodio 1.149 209 18% Lesmo 23 23 100% TOTALI 3.497 1.286 37% Personale di UniCredito Italiano e Superfici occupate reali: 44 Addetti mq 31/12/04 1.607 30.822 30/06/05 1.584 32.486 Dichiarazione Ambientale 2005 La normativa di riferimento Viene di seguito riportato l’elenco delle principali Leggi e Norme applicabili all’organizzazione riguardanti l’ambiente: Ambito Norma di riferimento Titolo CAMPI ELETTROMAGNETICI DM 381 del 1998 CFC L . n°549 del 28/12/1993 CONSUMI ENERGETICI -IMPIANTI TERMICI DPR n° 412 del 26/08/1993 Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana. Come modificata dalla Legge 16 giugno 1997, n.179. Misure a tutela dell’ozono stratosferico e dell’ambiente. Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi energetici, in attuazione dell’art 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10. Come modificato dal DPR n.551 del 21/12/1999. Norme per l’attuazione del Piano Energetico Nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/ CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. Come modificato ed integrato dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 258. Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma art. 20, comma 8, legge 15 marzo 1997, n. 59. Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi. Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro. Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi. Norme tecniche e procedurali per la classificazione ed omologazione di estintori portatili di incendio. Attuazione delle direttive CEE 91/156 sui rifiuti, 91/689 sui rifiuti pericolosi, e 94/62 sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, come modificato dal D.lgs. 8/11/97 n. 389. Regolamento recante la definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti ai sensi degli articoli 15, 18, comma 2, lettera e), e comma 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22. Regolamento recante approvazione del modello dei registri di carico e scarico dei rifiuti ai sensi degli articoli 12, 18, comma 2, lettera m) , e 18, comma 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22. Legge quadro sull’inquinamento acustico. Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno. Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. L . n°10 del 09/01/1991 INQUINAMENTO ACQUE (SCARICHI IDRICI) DLgs n°152 del 1999 PREVENZIONE INCENDI DPR n. 37 del 120/01/1998 DM del 16/02/1982 DM del 10/03/1998 DM del 30/11/1983 DM del 07/01/05 RIFIUTI D.Lgs n° 22 del 05/02/1997 DM n°145 del 01/04/1998 DM n°148 del 01/04/1998 RUMORE ESTERNO L . n°447 del 26/10/1995 DPCM 01/03/91 DPCM del 14/11/1997 segue alla pagina successiva > La normativa di riferimento 45 > segue dalla pagina precedente Ambito Norma di riferimento Titolo SICUREZZA IMPIANTI ELETTRICI DPR n°462 del 22/10/2001 Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e di dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, e di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi. Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici. Attuazione della direttiva del Consiglio delle Comunità europee (n.73/23/CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione. Norme per la sicurezza degli impianti. Legge n. 186 del 01/03/1968 Legge n. 791 del 18/10/1977 SOSTANZE CHE IMPOVERISCONO LO STRATO DI OZONO ATMOSFERICO 46 Legge n. 46 del 05/03/1990 DPR n. 447 del 06/12/1991 DM 26/03/1996 DM 10/03/2001 Dichiarazione Ambientale 2005 Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46, in materia di sicurezza degli impianti. Attuazione del decreto - legge 10 febbraio 1996, n. 56, sulle sostanze dannose per la fascia di ozono stratosferico. Recupero, riciclo, rigenerazione e distribuzione degli halon. Verificatore ambientale e convalida La presente Dichiarazione Ambientale è stata redatta dalla Unità Organizzativa RSCT Responsabilità Sociale e Coordinamento territoriale - di UniCredito Italiano S.p.A., con il supporto di EHS Gestione s.r.l.. Il Verificatore Ambientale accreditato che ha convalidato la Dichiarazione Ambientale ai sensi del Reg.CE n.761/2001 è Certiquality, via G.Giardino, 4, 20123 Milano, n° di accreditamento I-V-0001. La Dichiarazione ha validità triennale dalla data della sua approvazione. Annualmente UniCredito Italiano S.p.A. provvederà alla emissione e validazione di un documento contenente gli aggiornamenti alla Dichiarazione Ambientale inerenti in particolare gli obiettivi e i programmi di miglioramento, oltre ad eventuali modifiche al sistema di gestione ambientale e l’aggiornamento dei dati. Si ringraziano vivamente tutte le colleghe, i colleghi e le Unità Organizzative per il prezioso contributo nella raccolta ed analisi dei dati e delle informazioni riportate nel documento. Contatti Sonia Ortalli, [email protected], Franziska Cuter, [email protected] UniCredito Italiano - Responsabilità Sociale e Coordinamento Territoriale [email protected] www.unicredit.it Via San Protaso, 1/3 20121 Milano Fax 02.88623924 Verificatore ambientale e convalida Contatti 47 PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Mercurio srl Studi di promozione pubblicitaria Milano STAMPA CentroStampa73 S.n.c. Castelseprio (VA) Dicembre 2005 �������� UniCredito Italiano - Società per Azioni - Sede Sociale: Genova, via Dante 1 - Direzione Centrale: Milano, piazza Cordusio Iscrizione al Registro delle Imprese di Genova (Tribunale di Genova) - Codice fiscale e partita IVA n° 00348170101 Iscritta all’Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredito Italiano - Albo dei Gruppi Bancari cod. 3135.1 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi - Capitale sociale: euro 5.214.662.943 interamente versato ITTETORP IRBILIUQE