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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2005
EQUILIBRI PROTETTI
DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2005
EQUILIBRI PROTETTI
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Indice
Introduzione
UniCredito Italiano S.p.A.
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La localizzazione geografica
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L’impegno ambientale di UniCredit
La politica ambientale del Gruppo UniCredit
L’analisi degli aspetti ambientali
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13
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Aspetti ambientali diretti
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Consumi energetici
Consumi idrici
Consumo di materie prime
Produzione di rifiuti
Emissioni in atmosfera
Scarichi idrici
Sostanze pericolose
Mobilità
Rumore
Emergenze
Stoccaggi
Cfc
Campi elettromagnetici
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26
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Gli aspetti ambientali indiretti
Aspetti
Aspetti
Aspetti
Aspetti
Aspetti
Aspetti
derivanti
derivanti
derivanti
derivanti
derivanti
derivanti
da attività di
dalle attività
dalle attività
dalle attività
dalle attività
dalle attività
manutenzione e conduzione impianti o infrastrutture dei siti
di fornitori di prodotti e servizi
di definizione delle politiche di credito
di credito effettuate da banche/società del gruppo
di finanza di progetto
informazione e sensibilizzazione degli stakeholder
Il sistema di gestione e i suoi ambiti di operatività
Ruoli e responsabilità
L’operatività del sistema di gestione
Pianificazione e verifica
Formazione, informazione, partecipazione e comunicazione interna
Aspetti di salute e sicurezza dei lavoratori
Obiettivi e programmi di miglioramento
Compendio
Glossario
Scheda tecnica
La normativa di riferimento
Verificatore ambientale e convalida
Contatti
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INTRODUZIONE
UNICREDITO ITALIANO S.P.A.
La localizzazione geografica
Introduzione
Il seguente documento costituisce la seconda edizione della “Dichiarazione Ambientale”
di UniCredito Italiano S.p.A., redatta in conformità al Regolamento EMAS n. 761/2001 dell’Unione Europea sull’adesione volontaria delle organizzazioni ad un sistema comunitario
di eco-gestione ed audit.
Mantenendo continuità con la sua edizione precedente, la presente dichiarazione ambientale è stata strutturata in modo da offrire una chiara e sintetica descrizione delle attività,
degli aspetti ambientali, del sistema di gestione, della politica, degli obiettivi e dei programmi di miglioramento ambientale relativi all’organizzazione di UniCredito Italiano S.p.A.
- Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredito Italiano - operante sul territorio nazionale
(Codice NACE 65).
L’impegno a favore dell’ambiente si inquadra nell’ambito del ruolo che UniCredit riveste nel
contesto socio-economico in cui opera e, più in generale, del “modo di essere banca” che
caratterizza la sua azione, attenta ad accogliere ed integrare le istanze e gli interessi dei
suoi interlocutori nelle strategie di sviluppo aziendale.
La sfida ambientale assume in questa chiave un significato molto particolare, che va oltre
la gestione dell’impatto diretto dell’organizzazione sull’ecosistema per estendersi al contributo che essa è in grado di offrire alla crescita sostenibile, attivando processi di diffusione
di valori e comportamenti corretti da parte dei propri interlocutori e partner sotto il profilo
etico ed ambientale.
L’adesione al Regolamento EMAS da parte di UniCredito Italiano S.p.A. rappresenta il più
recente e concreto passo del percorso intrapreso da UniCredit in questa direzione, che trova
nella seguente Dichiarazione Ambientale un adeguato strumento per presentare ai propri
interlocutori il modo in cui l’azienda gestisce e, ove possibile, riduce gli impatti ambientali
diretti e indiretti legati alle attività svolte.
È questa un’ulteriore testimonianza dell’impegno volto a coniugare risultato economico e
tutela dell’ambiente, al fine di creare un Gruppo bancario attivamente presente sui territori
nei quali opera e attento a valorizzare il ruolo dei propri interlocutori interni ed esterni
come partner per uno sviluppo sostenibile.
Introduzione
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UniCredito Italiano S.p.A.
UniCredito Italiano S.p.A. nasce nel 1998 come capogruppo del Gruppo Bancario UniCredit.
La funzione della Capogruppo è quella di massimizzare il valore complessivo del Gruppo
attraverso il governo unitario, l’indirizzo e il controllo strategico delle diverse società che
lo compongono, la gestione dei centri di prodotto, il presidio complessivo delle strutture di
costo e l’efficiente erogazione dei servizi comuni.
A tale fine, UniCredito Italiano S.p.A. è organizzata in:
Divisioni, quattro delle quali dedicate al governo delle attività di business nei confronti dei
diversi segmenti di clientela e una indirizzata alla ottimizzazione delle strutture di costo e
dei processi interni di Gruppo.
Divisione Retail
Alla Divisione “Retail” fa capo UniCredit Banca con le sue controllate quali, in particolare,
UniCredit Clarima Banca e UniCredit Banca per la Casa. Sono inoltre ricomprese nel perimetro della Divisione tutte le Società assicurative nelle quali UniCredit detiene partecipazioni
significative e che sono funzionali alla distribuzione dei prodotti specifici.
Divisione Corporate & Investment Banking
Alla Divisione “Corporate & Investment Banking” fanno capo UniCredit Banca d’Impresa, la
banca di investimento del Gruppo (UBM), Locat, UniCredit Banca Mediocredito. Sono inoltre
ricomprese nel perimetro della Divisione UniCredit Factoring, UniCredit Broker e le altre
partecipazioni allocate in UniCredit Banca d’Impresa. Alla Divisione riporta altresì la Rete
delle Filiali Estere.
Divisione Private & Asset Management
Alla Divisione “Private & Asset Management” fanno capo UniCredit Private Banking, la subholding Pioneer Global Asset Management e UniCredit Xelion Banca. Sono inoltre ricomprese nel perimetro della Divisione le attuali presenze all’estero del Gruppo specializzate
nel private banking, la Fiduciaria Cordusio, le altre partecipazioni allocate in UniCredit
Private Banking nonché UniCredit International Bank (Luxembourg), controllata da
UniCredit, il cui coordinamento funzionale è attribuito alla Banca Private.
Divisione New Europe
Alla Divisione “New Europe”, focalizzata nell’indirizzo e coordinamento delle Banche e
Società dell’Europa centro-orientale del Gruppo, sono affidate la promozione e la gestione
di attività di Retail e Corporate banking sui mercati esteri di competenza, con l’obiettivo
di massimizzare il valore del Gruppo, al netto del costo del rischio, puntando a creare il
Gruppo Bancario leader nella Nuova Europa. La Divisione supporta inoltre le Banche nella
elaborazione dei piani (strategici e operativi) e nell’attività di controllo di gestione, nella
implementazione, di concerto con la Direzione Crediti, di metodologie, processi e strumenti
di gestione creditizia eccellenti nonché nella realizzazione di progetti di cambiamento organizzativo e di sviluppo dei sistemi informativi.
Divisione Global Banking Services
Alla Divisione fanno capo la Direzione Modelli e Processi Organizzativi e la Direzione
Sistemi Informativi di Gruppo, con la Società di servizi informatici di Gruppo (USI), l’Area
International Services, l’Area Global Sourcing, l’Area Gestione Personale e l’Area Organizzazione Operativa nonché la Società di produzioni accentrate del Gruppo (UPA), le
Società immobiliari, la Società di gestione recupero crediti (UGC), la Società di gestione
delle concessioni del servizio di riscossione dei crediti dello Stato ed I.Faber, che offre il
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Dichiarazione Ambientale 2005
servizio di gestione degli approvvigionamenti attraverso il “Marketplace”. La Divisione
“Global Banking Services” ha l’obiettivo primario di assicurare supporto strategico alla
crescita sostenibile del business del Gruppo, garantendo la qualità dei servizi prestati e
generando valore aggiunto e di ottimizzare le strutture di costo ed i processi interni del
Gruppo, garantendo il massimo delle sinergie e dei risparmi nonché l’efficienza della
“macchina operativa”.
Direzioni, con funzione di coordinamento, indirizzo e controllo a livello centrale delle
attività di Pianificazione e Finanza, Governo Amministrativo, Corporate Identity, Affari Societari e Legali, Crediti, Strategie Risorse Umane, Sistemi Informativi di Gruppo e Modelli e
Processi Organizzativi e Audit di Gruppo.
Direzione Affari Societari e Legali
Alla Direzione “Affari Societari e Legali” è attribuita la responsabilità di assicurare l’accuratezza degli adempimenti di carattere legale e societario, l’esame dell’evoluzione della
normativa e l’uniforme interpretazione a livello di Gruppo, nonché il presidio indipendente
dalle aree di business dei rischi di compliance del Gruppo. La Direzione assicura pertanto
l’individuazione del percorso societario ottimale per la realizzazione di progetti di acquisizione e riassetto del Gruppo, il costante esame dell’evoluzione legislativa, la formulazione
di pareri, l’identificazione, valutazione e monitoraggio dei complessivi rischi di compliance
del Gruppo, la predisposizione dei contratti di servizio infragruppo e la consulenza legale
generale.
Direzione Audit di Gruppo
Alla Direzione “Audit di Gruppo” è attribuita la responsabilità di contribuire alla tutela
del patrimonio e della stabilità aziendale, fornendo una “ragionevole garanzia” che l’organizzazione possa conseguire in modo efficiente i propri obiettivi. La Direzione assicura
pertanto, a livello di Gruppo, la valutazione della funzionalità del complessivo Sistema dei
Controlli Interni, la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza dei processi operativi, nonché
il controllo della regolarità dell’operatività e della conformità della stessa alle leggi, ai
regolamenti ed agli indirizzi della Capogruppo.
Direzione Corporate Identity
Alla Direzione “Corporate Identity” è affidata la costruzione e la diffusione di una forte
identità di Gruppo, attraverso il coordinamento dei marchi, la gestione delle relazioni
esterne ed istituzionali, la gestione della comunicazione interna - in collaborazione con
la Direzione Risorse Umane - e della comunicazione esterna, l’elaborazione della politica
ambientale, la redazione del Bilancio Sociale Ambientale, il coordinamento dei Comitati
locali ed il coordinamento dei rapporti con la Fondazione Unidea.
Direzione Crediti
Alla Direzione “Crediti” è affidato l’indirizzo strategico in materia di gestione e controllo
del rischio di credito, il presidio sulla valutazione del merito creditizio dei grandi Gruppi, la
progettazione e l’implementazione di processi e strumenti eccellenti di erogazione, monitoraggio e recupero del credito e la gestione delle grandi ristrutturazioni creditizie.
Direzione Governo Amministrativo
Alla Direzione “Governo Amministrativo”, cui fa capo, tra l’altro, l’Area Bilancio, sono affidati gli adempimenti di carattere contabile per la Capogruppo e a livello consolidato, il
presidio delle politiche e dei principi contabili, le segnalazioni di Vigilanza, le strategie
fiscali del Gruppo, gli adempimenti fiscali della Capogruppo, gli adempimenti concernenti
le Partecipazioni ed il presidio dei rischi operativi.
UniCredito Italiano S.p.A.
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Direzione Pianificazione & Finanza
Alla Direzione “Pianificazione e Finanza”, cui fa capo, tra l’altro, l’Area Finanza di Gruppo,
è affidata l’attività di Asset & Liability Management, la Tesoreria di Gruppo con la gestione accentrata delle fonti di finanziamento e l’accesso coordinato ai mercati dei capitali
per tutte le Banche del Gruppo, l’attività di pianificazione e controllo della Holding ed il
coordinamento delle operazioni di cartolarizzazione ed emissione di nuovi prodotti di mobilizzazione dell’attivo. Alla Direzione è inoltre affidato il coordinamento del processo di
pianificazione a livello di Gruppo, l’attività di Investor Relations, la funzione di Mergers &
Acquisitions e business development, il presidio dei rischi di mercato, il consolidamento
dei rischi complessivi ed il connesso processo di allocazione del capitale.
Direzione Strategie Risorse Umane
Alla Direzione “Strategie Risorse Umane” è attribuita la responsabilità di supportare lo sviluppo strategico ed organizzativo del Gruppo e di ottimizzare il Capitale Umano della Capogruppo e delle singole Entità, garantendo la capacità di attrarre, mantenere e sviluppare risorse di
elevata qualità nonché assicurando un’attenta e coerente gestione del costo del Personale.
La Direzione assicura pertanto, per l’intero Gruppo, la coerenza degli assetti organizzativi,
la definizione delle politiche di sviluppo, la gestione ottimale e lo sviluppo delle Risorse
Chiave e degli Alti Potenziali, la gestione delle relazioni sindacali nazionali e delle tematiche giuslavoristiche.
Direzione Sistemi Informativi di Gruppo
La Direzione “Sistemi Informativi di Gruppo”, facente capo alla Divisione GBS, rappresenta
il punto di regia e di sintesi funzionale per l’indirizzo e il coordinamento dell’Information
& Communication Technology (ICT) di Gruppo.
In particolare la Direzione ha l’obiettivo di assicurare la coerenza delle strategie evolutive
delle architetture tecnologiche e informatiche, garantire il presidio unitario dei piani informatici di Gruppo e dei relativi budget dei costi e degli investimenti, massimizzare le sinergie di costo nel settore informatico, dettare gli standard di Gruppo e favorire l’integrazione
delle soluzioni hardware e software.
La Direzione Sistemi Informativi di Gruppo, inoltre, assicura la supervisione ed il coordinamento funzionale della Società di Servizi Informatici del Gruppo (USI) e rappresenta il
riferimento funzionale unitario per l’ICT relativamente alle BU del Gruppo non utenti USI.
Direzione Modelli e Processi Organizzativi
Alla Direzione “Modelli e Processi Organizzativi” sono affidate tutte le principali leve organizzative, di competenza della Capogruppo, volte ad assicurare la coerenza dell’evoluzione
degli assetti strutturali e dei modelli operativi del Gruppo con le strategie ed i piani definiti, lo sviluppo dei principali processi e meccanismi di funzionamento nonché il presidio
della funzionalità e dell’efficienza complessiva del Gruppo e delle sue componenti.
UniCredito Italiano S.p.A. conta 1584 persone dislocate nelle diverse sedi operative del
Gruppo, con un margine di intermediazione pari a 140 milioni di euro con un utile netto
pari a 156 Milioni di euro (giugno 2005).
8
Dichiarazione Ambientale 2005
Il Gruppo UniCredit
UniCredit è il primo gruppo
bancario in Italia per capitalizzazione di borsa con oltre
29 miliardi di euro (settembre
2005), uno dei primi gruppi
bancari europei per efficienza
e redditività (Cost/Income al
54,4%, ROE al 20,1% e total
asset pari a 287.628 milioni di
Euro a giugno 2005) e uno dei
principali gruppi bancari occidentali nell’Europa centrale e
orientale.
Il Gruppo è strutturato in tre
banche specializzate per segmento di mercato presenti
in tutto il territorio nazionale: UniCredit Banca, UniCredit
Private Banking e UniCredit
Banca d’Impresa, è inoltre attivo nell’Investment Banking
con UniCredit Banca Mobiliare
(UBM), e nell’Asset Management con Pioneer Investments,
e conta su due banche multicanale, UniCredit Xelion Banca,
specializzata nella gestione degli investimenti con una rete di
promotori finanziari e UniCredit
Clarima Banca, specializzata in
prodotti e servizi di pagamento
e finanziamento delle famiglie.
Inoltre costituisce un Network
di società di prodotto che offrono un ampio ventaglio di servizi e prodotti, dalla gestione del
risparmio e dalla bancassicurazione ai mutui, dal leasing al
factoring, dalla costruzione di
mercati virtuali per le imprese
alla gestione dei rischi finanziari più sofisticati come quello
di tasso e di cambio.
Il Gruppo è composto da una
“squadra” di circa 68.000 persone di cui oltre 27.000 nella
New Europe.
Nel mondo UniCredit conta
4.442 sportelli, 5 filiali e 8 uffici di rappresentanza ai quali si
aggiungono accordi e rapporti
di collaborazione con società
locali ad alta specializzazione
(giugno 2005).
UniCredito Italiano S.p.A.
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PRESIDENTE
CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE
DIREZIONE AUDIT
DI GRUPPO
UNICREDIT
AUDIT
COMITATO
ESECUTIVO
AMMINISTRATORE
DELEGATO
COMITATI
DI DIREZIONE
AREA DI FINANZA
DI GRUPPO
DIVISIONE GLOBAL
BANKING
SERVICES (2)
DIREZIONE
PIANIFICAZIONE
E FINANZA
UPA
DIREZIONE SISTEMI
INFORMATIVI
DI GRUPPO
USI
AREA GESTIONE
PERSONALE
URE
UNICREDIT BANK
IRELAND
FONDO
PREVIDENZA
UGC
DIREZIONE
CORPORATE
IDENTITY
UNIRISCOSSIONI
UNICREDIT
BROKER (6)
DIREZIONE
AFFARI SOCIETARI
E LEGALI
DIREZIONE
GOVERNO
AMMINISTRATIVO
DIVISIONE
RETAIL (2)
I-FABER
DIREZIONE
STRATEGIE RISORSE
UMANE
DIVISIONE CORPORATE
& INVEST. BANKING (1)
DIVISIONE PRIVATE
& ASSET MANAGEMENT (2)
- Coord. Commerciale
Rete Estera
UNICREDIT BANCA
-
Commercial Union
CreditRas Ass.ni (3)
CreditRas Vita (3)
UniCredit Assicura Srl
UniCredit Banca per la Casa
UniCredit Clarima Banca
(6)
AREA INTERNATIONAL
SERVICES
DIREZIONE
CREDITI
AREA
BILANCIO
AREA GLOBAL
SOURCING
DIVISIONE
NEW EUROPE (2)
- Corporate Banche Estere*
- Pianificazione e
Rilancio Banche Estere*
- Retail Banche Estere*
LOCAT
UNICREDIT XELION BANCA
BANK PEKAO
UNICREDIT BMC
PIONEER GLOBAL A. M.
ZAGREBACKA BANKA
UBM
UNICREDIT PRIVATE BANKING
BULBANK
(3)
UNICREDIT BANCA D'IMPRESA
- Quercia Funding Srl
- S+R Investimenti e Gestioni SGR
- UniCredit Factoring
- Banca Agr. Comm.
Rep.San Marino SA
- Banque Monegasque de Gestion SA
- Cordusio Soc. Fiduciaria per Az.
- UniCredit International Bank (Lux) SA (5)
- UniCredit (Suisse) Bank SA
UNIBANKA
UNICREDIT ROMANIA
ZIVNOSTENSKA BANKA
KOÇ FINANSAL H.
(4)
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
Posizione ricoperta ad Interim dall’AD.
Posizione ricoperta da Vice Direttore Generale.
Partnership assicurative nelle quali UniCredit Banca partecipa con una quota non di controllo.
Controllata congiuntamente con il Gruppo KOÇ Holding Turchia.
Il coordinamento funzionale di UniCredit International Bank (Luxembourg) SA, controllata da UniCredit e attribuita ad UniCredit Private Banking.
Il coordinamento funzionale di UniCredit Broker e di I-Faber controllate da UniCredit Banca d’Impresa, è attribuito ad UniCredit, rispettivamente
alla Divisione GBS e all’Area Global Sourcing.
* Struttura dedicata (totalmente e principalmente) alla Divisione New Europe.
Organigramma a luglio 2005
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Dichiarazione Ambientale 2005
La localizzazione geografica
Le attività di UniCredito Italiano S.p.A. si svolgono prevalentemente nella città di Milano,
ove il personale presente è distribuito in diversi siti operativi di:
• “Cordusio”, stabile di Via San Protaso 1/3 • “Sant’Elia”, stabile di via Livio Cambi 1
• “Bodio”, stabile di Viale Bodio 29
• “Lesmo”, stabile di via Volta 8, Lesmo (MI)
• uffici di Via Bigli 1
• uffici di Via Tortona 33.
In molti casi, all’interno dei siti sopra elencati sono presenti anche attività e uffici di altre
banche e società del Gruppo; nella tabella seguente si riporta una sintetica descrizione
delle attività svolte da UniCredito Italiano S.p.A. in ciascun sito e l’indicazione del numero
di persone appartenenti all’organizzazione in esso presenti.
Completano il quadro dei dipendenti di UniCredito Italiano S.p.A. le persone operanti all’estero o distaccate presso altre società del Gruppo 1.
Sedi di lavoro
Attività UCI
Siti e uffici
in Milano
San Protaso
Sede centrale di Direzioni e Divisioni
Sant’Elia
Sede operativa della Direzione Sistemi Informativi di Gruppo
Bodio
Sede operativa della Direzione Global Services
Lesmo
Sede operativa di Mangement & Banking Academy (attività formative)
23
Via Bigli
Sede operativa facente capo alla Divisione Global Banking Services
46
Via Tortona
Sede operativa facente capo alla Direzione New Europe
Estero, incarichi esterni
e assenze
Dipendenti
955
Uffici di rappresentanza e filiali estere, incarichi specifici presso altre
società del Gruppo, incarichi sindacali e assenze per malattie a lungo
decorso e maternità
Dipendenti al 30/06/2005
99
209
64
188
1.584
I principali siti di UniCredito Italiano S.p.A. sono localizzati nell’area di Milano, contesto
urbano densamente popolato e caratterizzato sotto il profilo ambientale da problematiche
legate al traffico, alla mobilità, all’inquinamento acustico, all’inquinamento atmosferico e
all’innalzamento progressivo del livello della falda freatica.
Siti di proprietà di UniCredito Italiano in Milano e provincia
Uffici di UniCredito Italiano in Milano
(1) Come già anticipato nella introduzione l’ambito di applicazione del Regolamento EMAS è l’organizzazione della Capogruppo che opera sul
territorio nazionale: non rientrano pertanto nell’ambito di applicazione i dipendenti di altre società del Gruppo presenti nei siti sopraelencati,
così come i dipendenti di UniCredito Italiano S.p.A. che operano all’estero o distaccati presso altre società del Gruppo.
UniCredito Italiano S.p.A.
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L’IMPEGNO AMBIENTALE DEL GRUPPO UNICREDIT
La politica ambientale del Gruppo UniCredit
L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI
Gli aspetti ambientali diretti
Gli aspetti ambientali indiretti
L’impegno ambientale del
Gruppo UniCredit
UniCredit è impegnato nella tutela dell’ambiente nella convinzione che solo tramite una
piena integrazione della variabile ambientale nelle politiche aziendali e nei comportamenti quotidiani si possa sostenere uno sviluppo che sappia conciliare la dimensione economica con quella sociale ed ambientale. In quest’ottica UniCredit condivide impegni e percorsi
di sostenibilità di respiro internazionale, si pone obiettivi di miglioramento concreti e
riconosce il suo ruolo attivo di promotore culturale e di motore finanziario per lo sviluppo
sostenibile.
La politica ambientale del Gruppo UniCredit
La nostra missione è quella di segnare un nuovo modo di fare banca, capace di generare
elevato valore nel tempo per le collettività, i clienti, i dipendenti e gli azionisti, per le
generazioni attuali e quelle future. La nostra identità è quella di un’impresa cittadino,
che promuove lo sviluppo nei territori dove opera. Abbiamo scelto di perseguire la nostra
missione ed affermare la nostra identità ispirandoci a valori comuni forti e adottando comportamenti-guida che li realizzano e li rendono concreti nelle scelte strategiche e nelle
attività operative. A questi stessi valori e comportamenti guida è improntata la politica
ambientale di UniCredit.
Intendiamo farci carico delle conseguenze che le nostre scelte imprenditoriali possono generare sull’integrità delle risorse naturali e sulla sostenibilità nel breve, come nel medio e lungo
periodo. Ciò implica l’impegno a gestire correttamente e, se possibile, prevenire gli impatti
ambientali più rilevanti direttamente legati alle nostre attività (consumi di risorse naturali,
produzione di rifiuti) e ad operare per incidere positivamente anche sugli aspetti cosiddetti
“indiretti”, causati dal comportamento di soggetti esterni che possiamo verificare o influenzare (attraverso le scelte di acquisto, le politiche di credito e l’innovazione di servizio).
Agire in modo responsabile comporta il rispetto delle regole. Per questo motivo, oltre a
garantire la conformità alle normative ambientali, rinnoviamo continuamente il nostro
impegno a partecipare ad iniziative e programmi volontari quali il Global Compact, l’UNEP,
il Regolamento Emas.
L’obiettivo principale cui indirizziamo le energie e le risorse aziendali, materiali e immateriali, è il miglioramento continuo delle nostre prestazioni. Ci impegniamo quindi a
perseguire una continua innovazione, tecnica e organizzativa, nelle nostre attività e nelle
relazioni con la clientela.
Il nostro obiettivo è soprattutto stimolare e promuovere la creatività individuale, al fine
di valorizzare nuove soluzioni che ci consentano di ricercare posizioni di eccellenza nella
gestione delle problematiche ambientali. Le persone che operano all’interno del Gruppo
devono essere consapevoli che i loro comportamenti e le loro idee possono contribuire al
miglioramento complessivo delle prestazioni in questo ambito.
Ci proponiamo inoltre di coinvolgere sempre più i partner nelle nostre iniziative di miglioramento ambientale, in particolare offrendo ai clienti e ai fornitori modalità innovative di
collaborazione che si sviluppino verso l’orizzonte dell’ecocompatibilità.
Per perseguire efficacemente obiettivi ambiziosi in termini di sostenibilità ambientale,
occorre sviluppare la sensibilità e le competenze delle nostre persone. È un impegno prioritario garantire un’adeguata formazione e un continuo coinvolgimento di tutti i dipendenti,
ai diversi livelli aziendali, per favorirne la crescita professionale.
L’impegno ambientale del Gruppo UniCredit
13
La diffusione e la condivisione di questa politica all’interno dell’ azienda mira a far sì che
essa divenga responsabilità primaria dell’Alta Direzione e che i suoi valori siano assunti
come guida nei comportamenti di tutte le persone ad ogni livello organizzativo. In questa
logica, è nostro obiettivo promuovere il lavoro di squadra e la continua cooperazione fra
le diverse funzioni, in modo da favorire un approccio interdisciplinare alla gestione ambientale.
Vogliamo che la crescita delle nostre competenze avvenga anche grazie alla capacità di
apprendere dall’applicazione di strumenti e soluzioni innovative e alla possibilità di interagire con le più avanzate esperienze di ricerca e di sperimentazione nel campo della
sostenibilità ambientale.
Consapevoli che con i nostri soli sforzi non raggiungeremmo l’obiettivo della sostenibilità,
indirizziamo l’impegno anche nei confronti di tutti i portatori di interesse, al fine di ascoltare le loro istanze, confrontarci sulle possibili risposte ed attivare un dialogo che consenta
di crescere insieme.
Consideriamo essenziale comunicare con i nostri interlocutori (pubblico, comunità locali,
gruppi ambientalisti, associazioni di utenti e consumatori), attraverso l’informazione costante e la raccolta di suggerimenti o lamentele che da questi provengano.
L’ascolto e il dialogo sono particolarmente mirati a costruire relazioni di lungo periodo con
i territori in cui operiamo, valorizzandone le specifiche caratteristiche e le esigenze in termini di sviluppo delle risorse ambientali e sensibilità nei confronti di queste tematiche.
La trasparenza delle azioni e dei risultati ottenuti nella gestione ambientale è il miglior
modo di garantire la credibilità del nostro impegno. A questo fine, misuriamo e monitoriamo la capacità di conseguire gli obiettivi che ci prefiggiamo, attraverso un sistema di
indicatori facilmente comprensibili e confrontabili nel tempo, che sottoponiamo volontariamente a verifica e valutazione di enti indipendenti.
Milano, 12/03/2004
14
Dichiarazione Ambientale 2005
L’Amministratore Delegato
L’analisi degli aspetti ambientali
La realizzazione di un sistema di gestione ambientale conforme ai requisiti della norma Uni
EN ISO 14001/2004 e al regolamento EMAS prevede che un’organizzazione sviluppi uno
specifico processo di identificazione, analisi e valutazione degli aspetti ambientali:
- diretti: riconducibili alle attività o servizi sui quali l’organizzazione ha un diretto e completo controllo gestionale;
- indiretti: riconducibili a quelle attività o servizi derivanti da soggetti terzi sui quali l’organizzazione non ha un controllo gestionale totale, ma soltanto un certo grado di controllo
o influenza al fine di individuare i più significativi tra questi e definire le opportune azioni
di miglioramento.
Annualmente UniCredito Italiano S.p.A. effettua l’aggiornamento della analisi e della valutazione
dei propri aspetti ambientali; per migliorare il livello di indagine (in particolare), nel corso del
2005 l’azienda ha realizzato una revisione completa di questa analisi (secondo una nuova metodologia) ed ha provveduto a redigere un nuovo completo “Rapporto di Analisi Ambientale”.
A tal fine sono stati raccolti dati e informazioni attraverso analisi documentali, sopralluoghi nei
siti e interviste al personale, secondo una metodologia articolata nelle seguenti fasi operative:
- verifica del rispetto e della conformità alle prescrizioni di legge e ai regolamenti vigenti;
- identificazione degli aspetti ambientali, diretti e indiretti, e valutazione della loro significatività;
- esame del livello di funzionamento del sistema di gestione esistente, dell’organizzazione,
delle procedure e prassi adottate in campo ambientale;
- valutazione delle priorità per la definizione del nuovo piano di miglioramento.
Gli aspetti ambientali diretti
Gli aspetti ambientali diretti analizzati da UniCredito Italiano S.p.A. sono stati:
■ Consumi energetici (energia elettrica, gasolio, metano)
■ Consumi idrici
■ Consumo di materie prime
■ Rifiuti
■ Emissioni in atmosfera
■ Scarichi idrici
■ Sostanze pericolose
■ Mobilità
■ Rumore
■ Emergenze
■ Stoccaggi
■ CFC
■ Campi elettromagnetici.
La raccolta dei dati ambientali è stata effettuata relativamente agli stabili di Cordusio,
Bodio, Sant’Elia e Lesmo, all’interno dei quali opera la gran parte del personale facente
capo a UniCredito Italiano S.p.A. 2.
(2) Lo sviluppo dell’analisi non include gli uffici di via Bigli e di via Tortona a causa, da un lato, della indisponibilità di dati attendibili in merito
ad aspetti ambientali non gestiti in quelle sedi direttamente da UniCredito Italiano S.p.A.; dall’altro dalla non significatività del loro contributo
poiché il numero di addetti che opera in tali uffici è trascurabile rispetto al totale della Capogruppo.
L’analisi degli aspetti ambientali
15
I dati ambientali sono stati rilevati “per stabile” relativamente all’anno 2004 e al primo semestre 2005, e sono stati poi “pesati” in base alla effettiva occupazione dello stesso da parte
del personale della Capogruppo 3, secondo la nuova metodologia di analisi individuata.
Tale approccio alla raccolta e alla elaborazione dei dati e degli indicatori consente una
stima più precisa dei consumi e degli utilizzi di risorse ambientali da parte di UniCredito
Italiano S.p.A.. La sua introduzione rende tuttavia non significativo il confronto con gli anni
precedenti; pertanto i dati numerici e gli indicatori inseriti nella presente Dichiarazione
Ambientale si riferiscono all’anno 2004 e ad una proiezione calcolata sul 2005. I dati riferiti agli anni precedenti sono comunque disponibili nella Dichiarazione Ambientale 2002 e
negli aggiornamenti relativi agli anni 2003 e 2004.
La significatività degli aspetti ambientali analizzati è stata poi valutata tenendo conto dei
seguenti criteri:
• conformità alla legislazione vigente;
• frequenza e rilevanza dell’aspetto, attraverso il confronto fra diverse prestazioni e andamenti in condizioni normali, anomale e di emergenza;
• sensibilità da parte degli interlocutori esterni;
• livello di controllo gestionale.
Dalla combinazione dei punteggi assegnati in riferimento ai singoli criteri di valutazione
adottati si è ottenuta una classificazione degli aspetti ambientali diretti in ordine di importanza, secondo una graduatoria che li divide in:
- non significativi,
- significativi,
- molto significativi.
Aspetto ambientale
Significatività
Consumi energetici
- Energia elettrica
- Gas metano
- Gasolio
Consumi idrici
SIGNIFICATIVO
NON SIGNIFICATIVO
SIGNIFICATIVO
NON SIGNIFICATIVO
Consumo di materie prime
- Carta
Rifiuti
NON SIGNIFICATIVO
SIGNIFICATIVO
Emissioni in atmosfera
-Emissioni di CO2
-Emissioni Localizzate
NON SIGNIFICATIVO
SIGNIFICATIVO
Scarichi idrici
NON SIGNIFICATIVO
Sostanze pericolose
NON SIGNIFICATIVO
Mobilità
SIGNIFICATIVO
Rumore
NON SIGNIFICATIVO
Emergenze
NON SIGNIFICATIVO
Stoccaggi
SIGNIFICATIVO
CFC
SIGNIFICATIVO
Campi elettromagnetici
NON SIGNIFICATIVO
(3) In allegato alla presente Dichiarazione Ambientale è riportata una “Scheda Tecnica” in cui sono stati raccolti i dati relativi al personale e alle
superfici occupate utilizzati per il calcolo degli indicatori ambientali nei diversi siti.
16
Dichiarazione Ambientale 2005
Consumi energetici
UniCredito italiano S.p.A. utilizza diverse fonti di energia (elettrica, gas metano, gasolio) per
l’illuminazione degli uffici, il funzionamento delle apparecchiature elettroniche (principalmente computer, monitor, stampanti, fotocopiatrici) e per la climatizzazione degli edifici.
Energia Elettrica
L’impiego di energia elettrica rappresenta un aspetto ambientale significativo legato alle
attività di UniCredito Italiano S.p.A..
In ragione di ciò, l’azienda da una parte ha raggiunto nel 2005 l’obiettivo di riuscire ad
approvvigionare tutte le proprie sedi tramite il Consorzio Idroenergia, garantendo così la
provenienza dell’energia elettrica da fonte interamente rinnovabile; dall’altra ha attivato
diversi programmi di miglioramento che hanno permesso di diminuire il consumo di energia elettrica: in tutti gli edifici è in fase di completamento la sostituzione dei monitor con
schermi LCD a basso consumo energetico e nello stabile di Sant’Elia è stato completato
nell’ottobre 2004 il rifacimento della centrale di produzione del freddo.
Quest’ultimo intervento ha consentito non solo una riduzione di circa il 20% dei consumi
elettrici a fronte di una maggiore potenza di refrigerazione, ma anche un sensibile aumento della temperatura del calore di recupero (oltre i 50°C) che si traduce in un minor impiego degli impianti termici e nel conseguente contenimento dei consumi di gas metano.
ANDAMENTO CONSUMO ENERGIA ELETTRICA E CONFRONTO TRA SITI
350
299
kwh annui/mq
300
250
240
214
200
200
194
203
189
167
150
100
50
29
31
0
2004
Cordusio
Sant'elia
proiezione 2005
Lesmo
Bodio
media
Commento al grafico. Lo scostamento dai valori medi da parte dello stabile di Sant’Elia è legato
al fatto che in esso è localizzato il Centro Elaborazione Dati (CED) del Gruppo, con una conseguente maggior concentrazione di apparecchiature elettroniche e necessità di condizionamento
degli ambienti; è comunque percepibile la riduzione del consumo indotta dall’ammodernamento
dell’impianto di condizionamento. L’utilizzo della sede di Lesmo per attività di formazione svolte
in modo discontinuo e con parziale utilizzo degli spazi disponibili spiega i bassi consumi relativi a
tale stabile.
L’analisi degli aspetti ambientali
17
Gas Metano e Gasolio
Il gas metano è il combustibile principalmente utilizzato per il riscaldamento degli stabili
aziendali, mentre il gasolio viene utilizzato per il riscaldamento del sito di Cordusio e per
una parte del sito di Lesmo, nonché per l’alimentazione dei gruppi elettrogeni negli stabili
di Cordusio e Bodio.
L’azienda effettua regolari controlli e manutenzioni degli impianti termici al fine di ottimizzare i consumi di combustibili.
ANDAMENTI CONSUMI DI GASOLIO E CONFRONTO TRA SITI
9,00
7,74
8,00
6,88
litri annui/mq
7,00
6,55
6,00
5,00
4,62
4,73
4,00
3,00
2,00
1,17
1,00
0,00
2004
Cordusio
Lesmo
proiezione 2005
media UCI
Commento al grafico. Il raffronto dei dati disponibili evidenzia un aumento dei consumi di gasolio
nelle proiezioni 2005. Ciò porta a valutare l’aspetto come significativo.
CONSUMO DI METANO: INDICATORE GENERALE E CONFRONTO TRA SITI
4,5
4,0
4,0
3,5
3,2
3,1
mc/mq
3,0
2,52
2,5
2,0
1,4
1,5
1,0
0,5
0,22
0,72
0,16
0,0
2004
Sant’Elia
Bodio
proiezione 2005
Lesmo
media UCI
Commento al grafico. La netta diminuzione riscontrabile nello stabile di Sant’Elia è dovuto al fatto
che il recupero di calore ottenuto nella centrale di produzione del freddo permette di riscaldare lo
stabile ricorrendo solo in minima parte al funzionamento delle caldaie a metano. La diminuzione nello stabile di Lesmo è, invece, compensata dall’aumento del consumo di gasolio per il riscaldamento.
L’aspetto risulta non significativo.
18
Dichiarazione Ambientale 2005
Il consumo energetico relativo al riscaldamento rappresenta circa il 30% del consumo
energetico totale, inferiore al consumo energetico necessario per il raffredamento e il funzionamento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche degli stabili.
Per la gestione degli aspetti relativi alla conservazione e all’uso razionale dell’energia,
l’azienda ha nominato un “Energy Manager” pur non avendo un obbligo legislativo specifico in tal senso dato che in nessuno dei suoi stabili si supera il consumo di 10.000 TEP
annui (Legge 10 del 1991).
INDICATORE DI CONSUMO ENERGETICO
350
300
330
282
KWh annui/mq
250
270
279
242
214
200
239
213
150
100
81
76
50
0
2004
Cordusio
Sant’Elia
proiezione 2005
Bodio
Lesmo
media UCI
Commento al grafico. L’andamento del consumo energetico totale 4 (energia elettrica ed energia
termica) degli edifici è in miglioramento e conferma l’efficacia dei provvedimenti adottati negli
ultimi anni.
Consumi idrici
I consumi idrici sono ad uso strettamente civile, legati al funzionamento dei servizi igienici
e alle attività di pulizia degli uffici e dei locali, e pertanto non particolarmente significativi sotto il profilo ambientale.
L’approvvigionamento avviene tramite acquedotto. Presso il sito di Sant’Elia è stata completata nel corso del 2005 la realizzazione di una rete di dieci pozzi, destinati ad abbassare
la falda freatica che provocava allagamenti del piano sotterraneo.
I pozzi, realizzati con regolare autorizzazione sul terreno pubblico circostante lo stabile di
Sant’Elia, emungono acqua dal sottosuolo quando necessario e la convogliano in un collettore collegato al vicino fiume Olona.
(4) Per la conversione dalla quantità di combustibile ai KWh sono stati utilizzati i seguenti fattori di conversione: 1l di gasolio=9.8 KWh,
1 mc di metano=9.59 KWh.
L’analisi degli aspetti ambientali
19
Al fine di monitorare attentamente la situazione, sono stati attivati dei sistemi di misura
che permetteranno di verificare i quantitativi d’acqua effettivamente emunta. Ciò consentirà nei prossimi anni di stabilire se i quantitativi d’acqua pompati dal sottosuolo possano
essere impiegati per usi interni (condizionamento e refrigerazione), con conseguente minor impatto sui consumi di acqua potabile.
CONSUMI IDRICI E CONFRONTO TRA SITI
1.000,00
873
900,00
779
mc annui/addebito
800,00
700,00
600,00
500,00
400,00
300,00
200,00
100,00
22
0,00
50
5
27
35
2004
Cordusio
Bodio
65
4
40
proiezione 2005
Sant’Elia
Lesmo
media UCI
Commento al grafico. L’elevato consumo di Lesmo dipende dall’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione
dei giardini ed il funzionamento delle fontane.
Consumo di materie prime
La principale materia prima utilizzata negli uffici è la carta. Già dal 2001 sono state adottate misure importanti per ridurre e rendere più sostenibili i consumi di carta, attraverso un
utilizzo sempre maggiore della carta riciclata e l’approvvigionamento dal 2004 di prodotti
qualificati dal marchio europeo Ecolabel a garanzia di modalità di produzione maggiormente rispettose dell’ambiente.
CONSUMO DI CARTA
Kg carta annuo/addetto
60
50
45,47
39,84
40
30
20
10
10,71
5,63
0
2004
Kg carta riciclata/addetto
20
48,37
37,66
Dichiarazione Ambientale 2005
proiezione 2005
Kg carta bianca/addetto
Commento al grafico. Viene preso in considerazione il consumo di carta A4 e A3, distinta tra bianca
e riciclata, calcolato sulla base delle richieste effettuate dalle singole unità organizzative al magazzino. Tale dato è rilevato per UniCredito Italiano S.p.A. nel suo complesso; l’indicatore è quindi calcolato
prendendo in considerazione il totale dei dipendenti per l’anno di riferimento.
A fronte degli interventi effettuati e dei risultati ottenuti (la carta riciclata ad esempio ha
quasi interamente sostituito la carta bianca nell’ambito dell’attività aziendale), l’aspetto è
ritenuto non significativo.
Produzione di rifiuti
I rifiuti prodotti all’interno degli uffici vengono classificati e raccolti in modo differenziato
secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
In particolare i rifiuti solidi urbani vengono separati dalla frazione di alluminio e plastica
e vengono conferiti alla società municipale addetta al servizio, mentre gli altri rifiuti sono
raccolti da ditte specializzate al trasporto e allo smaltimento, ove non altrimenti recuperabili.
I rifiuti speciali non pericolosi prodotti da UniCredito Italiano S.p.A. sono classificabili in:
• CER 200101 Carta e imballaggi in carta e cartone
• CER 150102 Toner 5
• CER 160214 Apparecchiature elettriche
• CER 200307 Rifiuti ingombranti
Tali rifiuti vengono inviati al recupero/smaltimento tramite una ditta specializzata, certificata ISO 9001 e ISO 14001 a garanzia del corretto trattamento degli stessi.
I rifiuti prodotti dalle infermerie presenti negli stabili di Cordusio, Bodio e Sant’Elia, classificabili come speciali pericolosi (codice CER 180103) in virtù della loro natura, vengono
raccolti nei locali appositi e maneggiati solo dal personale sanitario interno e dagli addetti
specializzati per il trasporto e l’invio all’incenerimento.
(5) Questa voce comprende solo le cartucce per le stampanti poiché i contenitori delle polveri di toner delle fotocopiatrici sono smaltiti
direttamente dai soggetti esterni che hanno la proprietà delle macchine e si occupano della manutenzione delle fotocopiatrici, secondo
quanto previsto dalle condizioni stabilite nei contratti di fornitura.
L’analisi degli aspetti ambientali
21
PRODUZIONE RIFIUTI 2005
PRODUZIONE RIFIUTI 2004
250,0
236,2
250,0
210,0
194,9
200,0
198,6
200,0
164,0
189,2
177,5
164,0
99,7
150,0
150,0
129,2
110,9
93,6
100,0
4,8
0,0
26,1
Bodio
37,1
50,0
45,5
0,06 8,8
3,0
0,04
0,03
3,7
7,9
13,0
0,0
Carta
Toner
Rifiuti ingombranti
0,04
88,7 4,8
19,7
1,4
Bodio
S. Elia Cordusio Lesmo media UCI
Infermeria
2,7
76,9
56,4
0,05
50,0
0,04
100,0
102,1
88,5
0,04
0,03
17,6
0,0
7,0
20,1
S. Elia Cordusio Lesmo media UCI
Totale
Commento al grafico. La mancanza di dati per il sito di Lesmo nel 2005 dipende dal fatto che nel
primo semestre non vi è stata una produzione di rifiuti significativa tale da rendere necessari smaltimenti. L’aumento dei rifiuti ingombranti è dovuto alle attività di trasloco avvenute tra gli stabili.
Tutte le attività previste per la gestione dei rifiuti sono regolamentate con apposite procedure documentate; è inoltre stata effettuata una specifica attività di audit ambientale per la valutazione
preliminare e l’accreditamento delle ditte di trasporto, recupero e/o smaltimento dei rifiuti.
L’andamento in aumento della produzione di rifiuti fa ritenere, comunque, l’aspetto significativo.
22
Dichiarazione Ambientale 2005
Emissioni in atmosfera
Emissioni localizzate
Le emissioni in atmosfera prodotte da UniCredito Italiano S.p.A. sono limitate a quelle originate dalle
centrali termiche, funzionanti a gas metano negli stabili di Sent’Elia, Bodio e Lesmo e a gasolio nel
sito di Cordusio e Lesmo.
I relativi punti di emissione presenti nei siti sono indicati nella tabella seguente.
Numero punti di emissione relativi
alle caldaie
Combustibili utilizzati
S.Elia
Cordusio
Lesmo
Bodio
2
1
1
2
Metano
Gasolio
Metano/
Gasolio
Metano
Al fine di garantire una corretta gestione di tale aspetto, l’azienda ha affidato ad una ditta specializzata la conduzione, il controllo e la periodica manutenzione degli impianti termici secondo gli obblighi di legge, fungendo da “terzo responsabile” secondo quanto stabilito dal DPR 412/93.
Per ogni impianto sono disponibili i libretti di centrale, le analisi dei fumi periodiche e il registro delle
manutenzioni programmate: i controlli effettuati evidenziano la generale efficienza di funzionamento
degli impianti ed il rispetto dei limiti normativi previsti. L’aspetto risulta significativo.
Emissioni di CO 2
A partire dal 2002 vengono calcolate le emissioni di CO 2 prodotte dalle centrali termiche e quelle
indirette derivanti dalla produzione di energia elettrica utilizzata negli uffici e le emissioni in CO 2
equivalenti dovuti alle emissioni di CH 4 e N 2O, mediante l’applicazione del GHG Protocol.
Tali emissioni non sono particolarmente significative, nonostante l’aumento dovuto all’aumento del
consumo di gasolio per il riscaldamento, poiché l’energia elettrica utilizzata da UniCredito Italiano S.p.A.
non proviene da processi di combustione ma, come già ricordato, da fonti di energia idroelettrica rinnovabile. Inoltre l’innovazione tecnologica effettuata negli impianti di refrigerazione dello stabile di
Sant’Elia ha permesso, nel 2005, di non utilizzare le caldaie, essendo stato sufficiente in quel periodo
il recupero di calore per il riscaldamento degli uffici. Pertanto l’aspetto risulta non significativo.
anni
tonnellate equivalenti CO 2
Kg CO 2 equivalenti pro capite
2004
1.936
1.204
Proiezione 2005
2.228
1.406
L’analisi degli aspetti ambientali
23
Scarichi idrici
Gli scarichi idrici originati da UniCredito Italiano S.p.A. sono generati esclusivamente da
servizi igienici e confluiscono direttamente in pubblica fognatura, nel rispetto dei regolamenti fognari. Al fine di assicurare il corretto funzionamento dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque, sono effettuate attività di manutenzione preventiva e periodica da
parte di ditte specializzate e qualificate che garantiscono l’adempimento delle prescrizioni
legislative in materia.
La manutenzione preventiva sul sistema di raccolta e scarico di acqua avviene secondo
apposite procedure interne. Data la tipologia degli scarichi esistenti, non vi sono obblighi,
in base a quanto previsto dal D. Lgs 152/99, all’effettuazione di analisi periodiche per la
verifica delle sostanze contenute.
L’aspetto è quindi da considerarsi nel complesso non significativo.
Sostanze pericolose
Nei siti aziendali non è stata rilevata la presenza di sostanze pericolose, strutture in amianto o apparecchiature contenenti PCB.
Piccole quantità di additivi sono impiegate esclusivamente nei locali adibiti ad usi tecnologici; tali sostanze sono adeguatamente conservate e gli addetti delle ditte che li utilizzano
sono istruiti e formati sulle corrette modalità operative da adottare. In ogni caso, le sostanze detenute sono sempre corredate dalle relative schede di sicurezza.
L’aspetto è dunque considerato non significativo.
Mobilità
I siti di UniCredito Italiano S.p.A. sono localizzati nell’area urbana di Milano in zone servite
dai mezzi pubblici. Il sito di Lesmo è collocato in area extraurbana (vicino Monza), non
facilmente raggiungibile attraverso linee di trasporto pubblico.
La mobilità dei dipendenti per raggiungere il posto di lavoro e gli spostamenti effettuati
per lavoro non sono al momento quantificati, poiché i diversi cambiamenti di sede che
hanno interessato il personale aziendale negli ultimi anni non hanno consentito ancora di
effettuare una vera e propria indagine sulla mobilità casa-lavoro.
Nel corso del 2005 è stato nominato il “Mobility Manager” ed è stato attivato un gruppo
di lavoro con l’obiettivo di definire una metodologia per la redazione del piano degli spostamenti “casa-lavoro” in collaborazione con la Pubblica Amministrazione, nella figura del
Mobility Manager d’area della Provincia di Milano: al momento sono oggetto di valutazione le modalità di distribuzione del questionario per la rilevazione degli spostamenti dei
lavoratori.
24
Dichiarazione Ambientale 2005
Per la rilevanza che questo aspetto assume nel contesto territoriale in cui i siti si collocano
ed in attesa di ottenere nuovi dati precisi 6 su cui operare, la mobilità viene valutata dall’organizzazione come aspetto significativo.
Rumore
Non vi è presenza negli stabili in oggetto di dispositivi che generano emissioni acustiche
di particolare rilevanza per l’esterno, né si sono mai avute lamentele in relazione a questo
aspetto. L’aspetto, conforme alla normativa vigente in materia di inquinamento acustico
(Legge 447/1995 e D.L. 277/1991), è quindi da considerarsi non significativo.
Emergenze
Le attività svolte non evidenziano la possibilità del verificarsi di emergenze specifiche di
carattere ambientale, ad eccezione di ipotesi incidentali legate al rischio incendio.
In relazione a tale aspetto sono state prese pertanto tutte le misure necessarie come previsto dalla normativa: sono correttamente applicate le normative inerenti la sicurezza sui
luoghi di lavoro, è stato redatto il Piano di Emergenza e viene effettuato opportuno addestramento delle squadre di sicurezza. In tutti gli stabili presi in esame è presente inoltre
un presidio infermieristico per effettuare azioni di primo soccorso.
L’azienda è in possesso, per ogni sito, del Certificato di Prevenzione Incendi rilasciato dal
Comando provinciale dei VVF di Milano, ad eccezione del sito di Bodio, per il quale è stata
regolarmente inoltrata domanda, sono stati effettuati i sopralluoghi da parte dei VVF e si
è in attesa del certificato.
Nel corso del 2004, 15 persone sono state formate sulla gestione delle emergenze interne
e 2 hanno seguito i corsi per il Pronto Soccorso. Nel primo semestre del 2005 le persone
formate sono state 8, 2 sulle emergenze interne, 2 sul pronto soccorso, 2 sul rischio d’incendio e 2 per le attività di preposto. Alla luce di quanto sopra indicato, l’aspetto è quindi
da considerarsi non significativo.
(6) L’ultima indagine sulla mobilità, riportata nell’edizione 2002 della Dichiarazione Ambientale, è stata effettuata antecedentemente ai recenti
spostamenti di sede del personale, per cui risulta non più significativa e utilizzabile ai fini della Dichiarazione Ambientale.
L’analisi degli aspetti ambientali
25
Stoccaggi
Gli stoccaggi esistenti sono destinati al contenimento del gasolio utilizzato per il riscaldamento in Cordusio e Lesmo e per alimentare i gruppi elettrogeni di emergenza negli altri
siti.
In tabella viene riportata la situazione degli stoccaggi esistenti nei diversi siti:
Cordusio
S.Elia
Lesmo
Bodio
Stoccaggi in serbatoi
si
si
si
si
Numero serbatoi interrati
-
-
-
2
Capacità serbatoi interrati
-
-
-
10.000
Numero serbatoi fuori terra
2
4
2
-
30.000lt
4 x 60000 lt
20.000 lt
-
Capacità tot serbatoi fuori terra
Gruppi elettrogeni
2
2
Al fine di mantenere opportuno presidio su potenziali fenomeni di inquinamento o contaminazione del suolo e delle falde, è operativo un piano di controllo di tenuta dei serbatoi
con scadenze programmate. I controlli ad oggi effettuati hanno sempre confermato l’assoluta integrità dei serbatoi. Nonostante ciò, l’aspetto in esame è da ritenersi significativo
per effetto del livello di attenzione che necessita.
CFC
S.Elia
Tipologia
Quantità (Kg)
R134a
1381
R22
523
R404 A
116
R 410 A
8
R 12
10
MP 39
10
HP 80
Cordusio
5
R12
304
R22
765
R470c
8
Lesmo
R22
800
Bodio
R134a
2664
L’intervento effettuato nel sito di Sant’Elia per la sostituzione dei vecchi impianti di refrigerazione ha permesso di sostituire il gas R12 (considerato dannoso per l’ozono stratosferico
26
Dichiarazione Ambientale 2005
e pertanto soggetto a restrizioni nell’utilizzo in base alla Legge 549 del 28/12/1993) con
il R 134a e permane un solo piccolo impianto con 10 Kg di R12. Nei siti di Cordusio, Lesmo
e Sant’Elia i quantitativi rimanenti di R12 e R22 vengono monitorati e gestiti nel rispetto
della normativa vigente.
Nonostante il netto miglioramento della situazione l’aspetto viene ritenuto, comunque,
significativo.
Campi elettromagnetici
Rispetto alla situazione del 2002 non ci sono stati cambiamenti significativi per cui si conferma che non vi è presenza, all’interno degli uffici di UniCredito Italiano S.p.A., di campi
elettromagnetici superiori ai limiti normativi. L’aspetto è quindi da considerarsi come non
significativo.
Gli aspetti ambientali indiretti
Gli aspetti ambientali indiretti sono stati suddivisi in due tipologie:
aspetto indiretto di 1° livello - controllo parziale: sono considerati aspetti di questo tipo
quelli riconducibili alle attività di soggetti esterni all’organizzazione che si è in grado di
coordinare e/o sorvegliare con proprio personale;
aspetto indiretto di 2° livello - influenza: sono considerati aspetti di questo tipo quelli connessi alle attività svolte, ma che sono direttamente gestiti e controllati da soggetti terzi, i
cui comportamenti sono soltanto influenzati da UniCredito Italiano.
In
■
■
■
■
■
■
particolare, gli aspetti ambientali indiretti individuati ed analizzati sono stati:
Aspetti derivanti da attività di manutenzione e conduzione impianti o infrastrutture
Aspetti derivanti dalle attività di fornitori di prodotti/servizi
Aspetti derivanti dalle attività di definizione delle politiche di credito
Aspetti derivanti dalle attività di credito effettuate da banche/società del Gruppo
Aspetti derivanti dalle attività di finanza di progetto
Aspetti derivanti da attività di sensibilizzazione ed informazione
La valutazione degli aspetti ambientali indiretti è effettuata tenendo conto dei seguenti
criteri:
• livello di definizione e comunicazione di obblighi o impegni specifici, comunicati agli
interlocutori esterni, in relazione agli aspetti di pertinenza;
• livello di definizione e attuazione di specifiche modalità di controllo dell’operato;
• livello di definizione di modalità di selezione degli interlocutori e/o dei progetti di attività specifica;
• livello di coinvolgimento e sensibilizzazione dei soggetti esterni sui temi specifici.
L’analisi degli aspetti ambientali
27
Come nel caso della valutazione degli aspetti ambientali diretti, i punteggi assegnati a
ciascun aspetto in riferimento ai diversi criteri adottati consentono di effettuare una loro
classificazione in Non significativo, Significativo o Molto significativo.
Aspetto
Significatività
Aspetti derivanti da attività in appalto
di manutenzione e conduzione impianti
o infrastrutture dei siti
SIGNIFICATIVO
Aspetti legati alle attività dei fornitori
di prodotti e servizi
NON SIGNIFICATIVO
Aspetti derivanti dalle attività di
credito effettuate direttamente da
UniCredito Italiano S.p.A.
Aspetti derivanti dalle attività di credito
effettuate da banche/società del Gruppo
SIGNIFICATIVO
MOLTO SIGNIFICATIVO
Aspetti derivanti dalle attività di
finanza di progetto
NON SIGNIFICATIVO
Aspetti derivanti dalle attività di
sensibilizzazione ed informazione
SIGNIFICATIVO
Aspetti derivanti da attività in appalto di manutenzione e
conduzione impianti o infrastrutture dei siti
Si tratta di un aspetto ambientale indiretto di primo livello, legato alle attività svolte da
ditte appaltatrici che operano nei siti di UniCredito Italiano S.p.A., sulle quali l’organizzazione è in grado di esercitare un certo grado di indirizzo e controllo.
Ci si riferisce in particolare agli aspetti ambientali generati da:
• imprese esterne di conduzione e manutenzione impianti ed infrastrutture (comprese le
ditte di pulizia);
• imprese esterne per la realizzazioni di opere civili ed impiantistiche.
Al fine di poter gestire al meglio tali aspetti, le ditte esterne vengono sottoposte ad un
Questionario identificativo in materia di ambiente e sicurezza già in fase di selezione.
Effettuata la selezione vengono specificati all’interno dei contratti di lavoro in appalto gli
adempimenti ambientali a cui le aziende fornitrici sono sottoposte; nello svolgimento delle
attività, esse operano sotto il coordinamento del Building Manager di UniCredito Italiano
S.p.A., che controlla e verifica la correttezza del loro operato.
In occasione degli audit interni sono previste inoltre verifiche sulle modalità operative
delle ditte esterne che lavorano alla conduzione degli impianti tecnici e alle attività di
manutenzione nei siti.
L’aspetto non mostra criticità significative, stante il consolidamento delle attività di controllo
effettuate sia in fase di selezione sia in fase di lavoro, ma per la continuità con cui le attività
di manutenzione e interventi tecnici vengono effettuate sui siti e per la necessità di mantenere un controllo costante, questo aspetto viene comunque considerato significativo.
28
Dichiarazione Ambientale 2005
Aspetti legati alle attività di fornitori di prodotti e servizi
In questa categoria sono considerati i fornitori di prodotti e servizi non rientranti nelle specifiche tipologie analizzate al paragrafo precedente, quali ad esempio i fornitori di carta e
modulistica, di materiale informatico, di apparecchiature elettroniche, di macchine ufficio,
di gestione della logistica, di mobili e complementi di arredo.
Si tratta di un aspetto di 2° livello, poiché sulle attività svolte da questi soggetti non è possibile esercitare un controllo diretto da parte del personale di UniCredito Italiano S.p.A..
La procedura di valutazione dei fornitori in base ad aspetti ambientali è attuata per le tipologie di fornitori che possono avere un significativo impatto sull’ambiente e prevede, come
nel caso delle ditte appaltatrici, l’invio di un questionario suddiviso in due parti:
• requisiti principali, che i fornitori devono possedere per poter essere ammessi alle gare
indette da UniCredito Italiano (con particolare riferimento al rispetto della normativa vigente in campo ambientale);
• requisiti secondari, che permettono l’attribuzione di un punteggio di merito sulla base
delle caratteristiche ambientali e di sicurezza che il fornitore è in grado di offrire.
Questa attività, iniziata nel 2002, ha visto l’invio da parte di UniCredito Italiano S.p.A.
di 577 questionari. Finora 284 fornitori hanno risposto al questionario e sulla base delle
valutazioni effettuate circa le prestazioni ambientali dichiarate, l’azienda ha provveduto a
escludere 31 di questi dall’Albo Fornitori. I fornitori che non hanno risposto al questionario
potranno partecipare a nuove gare indette da UniCredito Italiano S.p.A. solo dopo aver
fornito le informazioni richieste.
In considerazione dei requisiti di carattere ambientale che vengono richiesti sui prodotti
e sui servizi da fornire e delle attività svolte da UniCredito Italiano S.p.A. in riferimento a
questo aspetto, esso viene ritenuto non significativo.
Aspetti derivanti dalle attività di definizione delle politiche
di credito
Questo aspetto è relativo all’affidabilità ambientale delle aziende a cui viene concesso il
credito e alle modalità con cui UniCredito Italiano S.p.A. opera al fine di stabilire tale affidabilità.
Già dal 2002 le analisi di valutazione del merito creditizio per l’erogazione del credito
comprendono, all’interno della metodologia economica, l’utilizzo di questionari di analisi
qualitativa della controparte che mirano a far cogliere l’esistenza di un possibile rischio
ambientale.
Tali questionari sono differenti per tipologia di clientela Large Corporate, Corporate e Small
Business e riguardano l’analisi del mercato in cui opera l’impresa da finanziare, focalizzandosi su:
- l’impatto della regolamentazione e della normativa ambientale quale fattore reale e potenziale di rischio/debolezza/minaccia da una parte o di opportunità/protezione/forza
dall’altra;
L’analisi degli aspetti ambientali
29
- l’analisi della posizione competitiva dell’impresa sul mercato, con riferimento al rispetto
della normativa ambientale, nel confronto con le imprese concorrenti quale fattore critico
di successo o di debolezza;
- l’analisi della rilevanza del rischio ambientale/ecologico dell’impresa;
- la presenza in portafoglio di prodotti di cui si sospetta la pericolosità o la nocività;
- la presenza di rischi ambientali e/o ecologici specifici sul patrimonio immobiliare;
- il possesso di un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 e/o Regolamento
EMAS 761/01.
Con l’obiettivo di monitorare la distribuzione del portafoglio “Attività produttive”, viene prodotto trimestralmente un report che rileva la classificazione degli impieghi attività produttive
ad elevato/medio/basso rischio ambientale potenziale. Il livello di rischiosità ambientale è
ricavato in base alla classificazione fornita da Environmental Bank for Recostruction and Development (EBRD) su un elenco di attività economiche (Business Activity Risk List) attraverso
dei raccordi successivi tra classificazioni Istat/Ateco-asi-codici anagrafici rae B.I.
% impieghi in attività produttive ad elevata
rischiosità ambientale
2000
2001
2002
2003
2004
11.1%
10.9%
10.4%
10.1%
9.3%
Pur considerando i progressi registrati nelle metodologie di valutazione e l’andamento in
costante diminuzione degli impieghi in attività produttive ad elevata rischiosità ambientale, l’azienda ritiene che l’attenzione a questa attività rappresenti un elemento importante
del contributo di un istituto bancario al miglioramento ambientale e valuta pertanto questo
aspetto come significativo.
Aspetti derivanti dalle attività di credito effettuate da
banche/società del Gruppo
UniCredito Italiano S.p.A.,nel suo ruolo di Capogruppo, dirama annualmente alle Banche
del Gruppo il documento di indirizzo alla gestione delle politiche creditizie, in cui sono
ricompresi gli aspetti legati alla posizione da tenere sulla variabile ambientale; sulla base
di tali indicazioni, ogni Banca elabora poi gli indirizzi specifici che vengono diramati alla
rete operativa.
Trimestralmente, le Banche sottopongono alla Capogruppo un documento che descrive
l’andamento delle attività di impiego nell’anno in corso, che consente di effettuare la verifica della concreta attuazione delle indicazioni di politica creditizia date, tra cui anche
quelle a carattere ambientale.
Inoltre UniCredito Italiano S.p.A. predispone manuali di formazione per i gestori del credito,
dando indicazioni per il trattamento della variabile ambientale nella relazione con il cliente; in tali manuali sono inseriti i seguenti criteri di analisi e valutazione:
- presenza di certificazione ambientale (ISO 14001, EMAS ecc) o di strumenti per la rendicontazione ambientale (quali la redazione di un Bilancio Ambientale);
- interventi effettuati o pianificati per il miglioramento ambientale;
30
Dichiarazione Ambientale 2005
- esistenza di una figura responsabile per le problematiche ambientali o figura specificatamente dedicata;
- attenzione specifica al problema da parte di interlocutore;
- organizzazione di corsi di addestramento del personale su tematiche relative a salute e
sicurezza sull’ambiente di lavoro;
- analisi del sito aziendale, dei processi industriali e delle relative problematiche ambientali e di relazione con gli interlocutori esterni;
- ulteriori riflessioni estese su uso delle acque, emissioni nell’aria, gestione di sicurezza,
salute, igiene sul lavoro.
La definizione di linee strategiche e lo sviluppo di strumenti operativi per il miglioramento nella gestione degli aspetti legati alle attività di credito da parte delle banche del
Gruppo rappresenta un buon risultato dell’azione di UniCredito Italiano S.p.A . sotto il profilo ambientale; ciononostante, l’azienda ritiene che l’attenzione agli impieghi in attività
produttive soggette a questa tipologia di rischio rappresenti elemento fondamentale del
proprio contributo al miglioramento e valuta pertanto questo aspetto comunque molto
significativo.
Aspetti derivanti dalle attività di finanza di progetto
Le attività di Project Financing nel Gruppo UniCredito non sono svolte dalla Capogruppo,
ma da banche specializzate (quali in particolare attualmente Mediocredito). In questi
ambiti, come spesso è stato specificato, la Capogruppo ha una funzione di indirizzo per
le Politiche da perseguire e di controllo strategico.
Le attività di finanza di progetto sono caratterizzate da una chiara definizione del progetto specifico oggetto del finanziamento e/o delle opere interessate. Le prassi di mercato
nazionale e internazionale prevedono che venga sempre redatta una relazione tecnica
finalizzata anche ad attestare la validità del progetto sotto il profilo ambientale, con riferimento in particolare alla conformità agli obblighi normativi.
Le relazioni tecniche possono essere accompagnate da copie di documentazione di specifico interesse (come ad esempio valutazioni VIA , qualora le opere interessate ne prevedano l’obbligo).
Sono attualmente effettuati assessment del rischio, che tengono conto di valutazioni di
compliance legislativa e quindi di conformità ambientale del progetto. Pertanto, a differenza degli altri ambiti creditizi, le attuali procedure possono assicurare un adeguato
grado di controllo prima della concretizzazione del finanziamento, anche se non vi sono
in seguito rapporti diretti con i soggetti beneficiari che permettano di coinvolgere o sorvegliare gli stessi. L’aspetto viene classificato significativo.
L’analisi degli aspetti ambientali
31
Aspetti derivanti dalle attività informazione e sensibilizzazione degli stakeholder
UniCredito Italiano S.p.A. è impegnato nella diffusione, presso il mercato finanziario, il
mondo delle imprese, il mondo della scuola, l’opinione pubblica in generale, di una cultura
a favore di uno sviluppo economico sostenibile.
Per questo motivo non manca di ricordare la propria adesione al regolamento Emas ed il
suo impegno verso le tematiche ambientali nelle occasioni di comunicazione ufficiale.
Le comunicazioni esterne riguardanti le tematiche ambientali avvengono attraverso l’utilizzo di strumenti differenziati in base alle caratteristiche del soggetto a cui destinate, tra
cui:
• la gestione di una specifica sezione del sito internet (www.unicredit.it) dedicata all’impegno ambientale di UniCredit;
• l’utilizzo anche per le comunicazioni con l’esterno del periodico di informazione settimanale online (UniNews);
• il canale dei Comitati Locali, organi permanenti di consultazione e dialogo, coordinati
dalla funzione RSCT della Capogruppo. È costituito da membri esterni alla banca appartenenti al mondo dell’imprenditoria, dell’associazionismo di categoria, della cultura, del
volontariato, cui si uniscono i responsabili delle tre banche di segmento. Durante le riunioni periodiche è possibile sia divulgare le iniziative e gli impegni di UniCredito Italiano
in materia ambientale, al fine di sensibilizzare gli interlocutori locali coinvolti sia analizzare e sviluppare gli elementi ambientali di interesse nell’ambito di sviluppo di progetti
specifici nelle diverse realtà;
• la sensibilizzazione di tutte le banche/società del Gruppo UniCredit sul tema ambientale
supportando le stesse nelle scelte e coordinando le attività. In questa ottica si inseriscono
l’estensione dell’approvvigionamento da fonte rinnovabile per tutte le banche e società
in Italia, l’uniformazione delle procedure per la gestione dei rifiuti, l’introduzione della
carta riciclata, le scelte relative alle tecnologie da utilizzare nella ristrutturazione degli
immobili e delle filiali bancarie;
• la comunicazione del proprio impegno ambientale al mercato, agli investitori istituzionali
e analisti finanziari in occasione delle presentazioni istituzionali, degli incontri individuali, e nell’ambito di momenti dedicati ad incontri infragruppo (Roadshow) e con la comunità finanziaria (Investor’s Day);
• la redazione e la pubblicazione della Dichiarazione Ambientale EMAS, nel rispetto delle
istruzione contenute nel regolamento Ce761/2001;
• la redazione annuale del Bilancio Sociale Ambientale, documento complementare al
Bilancio civilistico che raccoglie dati e informazioni in grado di definire un quadro delle
attività del Gruppo e dei riflessi sul piano della sostenibilità ambientale e sociale;
• la partecipazione a momenti pubblici di discussione sulle tematiche ambientali;
• il sostegno alla campagna “Puliamo il Mondo” di Legambiente;
• la partecipazione all’Osservatorio sui Sistemi di Gestione Ambientale promosso dall’Istituto di Economia delle Fonti di Energia e dell’Ambiente dell’Università Bocconi, per lo
sviluppo dei principali temi connessi alla gestione ambientale, ISO 14001 ed Emas;
• l’adesione al Kyoto Club, organizzazione non profit di imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali, impegnate nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas-serra assunti con il Protocollo di Kyoto;
• l’adesione al Carbon Disclosure Project.
32
Dichiarazione Ambientale 2005
L’impegno verso una sempre maggiore attenzione alle tematiche della sostenibilità ha
permesso ad UniCredit di essere presente anche per il 2005 negli indici internazionali di
sostenibilità:
- Dow Jones Sustainability Indexes World, l’indice mondiale promosso da Dow Jones e SAM
Group;
- FTSE4Good Index Series, indici lanciati dal Financial Times e London Stock Exchange.
L’impegno profuso in attività rivolte alla informazione e sensibilizzazione dei propri interlocutori costituisce una importante attività svolta da UniCredito Italiano S.p.A., che considera
questo aspetto comunque significativo in ragione dell’importante ruolo di promotore e vettore a livello socio-economico di idee e di orientamenti che essa è in grado di ricoprire.
L’analisi degli aspetti ambientali
33
IL SISTEMA DI GESTIONE E I SUOI AMBITI DI OPERATIVITÀ
Ruoli e responsabilità
L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI
L’operatività del sistema di gestione
Pianificazione e verifica
Formazione, informazione, partecipazione e comunicazione interna
Aspetti di salute e sicurezza dei lavoratori
Il sistema di gestione e i suoi ambiti
di operatività
Ruoli e responsabilità
Il Sistema di Gestione Ambientale è coordinato a livello centrale dalla funzione RSCT (Responsabilità Sociale e Coordinamento Territoriale) che, all’interno della Direzione Corporate
Identity, ha funzioni di indirizzo, coordinamento e sviluppo sulle tematiche connesse agli
aspetti ambientali.
La struttura organizzativa prevede inoltre:
- il coinvolgimento del vertice aziendale, rappresentato dall’Amministratore Delegato, per
l’emanazione della Politica Ambientale e l’approvazione delle programmazioni relative
agli interventi di miglioramento;
- la presenza di un Rappresentante della Direzione (Responsabile RSCT), nominato direttamente dall’Amministratore Delegato per le attività di mantenimento e miglioramento del
sistema, coadiuvato dalla relativa funzione.
Gli aspetti ambientali, diretti e indiretti, sono gestiti da diverse funzioni aziendali, fra cui
in particolare:
- UniCredit Real Estate (URE) per quanto riguarda l’impatto ambientale nella progettazione
e nella realizzazione di interventi sugli immobili nonché emissioni in atmosfera, controllo
e monitoraggio dei consumi delle risorse energetiche e aspetti tecnico impiantistici ad
esse legati. A questa funzione appartengono i Building Manager, referenti per ogni sito
delle attività di gestione immobili;
- Strategie e Politiche Creditizie (SPC) per quanto riguarda la definizione delle politiche
creditizie di orientamento per le banche del gruppo ed il controllo dei risultati raggiunti;
- Gestione Acquisti (GA) per le scelte di approvvigionamento di beni e servizi e per la selezione e valutazione dei fornitori;
- Relazioni Esterne, Brand Equity e Comunicazione (REBEC) per la definizione delle strategie e delle modalità di comunicazione.
Le responsabilità per la gestione degli aspetti sopraelencati risultano formalizzate nelle
diverse procedure implementate dal sistema di gestione, nonché riassunte nel Manuale
del Sistema.
Il sistema di gestione e i suoi ambiti di operatività
35
Struttura della Direzione Centrale
PRESIDENTE
CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE
DIREZIONE AUDIT
DI GRUPPO
UNICREDIT
AUDIT
COMITATO
ESECUTIVO
DIREZIONE MODELLI
E PROCESSI
ORGANIZZATIVI
AMMINISTRATORE
DELEGATO
COMITATI
DI DIREZIONE
AREA DI FINANZA
DI GRUPPO
DIVISIONE GLOBAL
BANKING
SERVICES (2)
DIREZIONE
PIANIFICAZIONE
E FINANZA
UPA
DIREZIONE SISTEMI
INFORMATIVI
DI GRUPPO
USI
AREA GESTIONE
PERSONALE
URE
UNICREDIT BANK
IRELAND
FONDO
PREVIDENZA
UGC
DIREZIONE
CORPORATE
IDENTITY
UNIRISCOSSIONI
I-FABER
DIREZIONE
GOVERNO
AMMINISTRATIVO
DIREZIONE
STRATEGIE RISORSE
UMANE
DIVISIONE CORPORATE
& INVEST. BANKING (1)
-
Gestione Risorse Chiave
Personale New Europe*
Politiche e Sviluppo Risorse
Relazioni Sindacali, Legale e Sicurezza
DIVISIONE PRIVATE
& ASSET MANAGEMENT (2)
-
Commercial Union
CreditRas Ass.ni (3)
CreditRas Vita (3)
UniCredit Assicura Srl
UniCredit Banca per la Casa
UniCredit Clarima Banca
DIVISIONE
NEW EUROPE (2)
- Corporate Banche Estere*
- Pianificazione e
Rilancio Banche Estere*
- Retail Banche Estere*
- Coord. Commerciale
Rete Estera
UNICREDIT BANCA
(6)
AREA INTERNATIONAL
SERVICES
DIREZIONE
CREDITI
DIVISIONE
RETAIL (2)
AREA GLOBAL
SOURCING
UNICREDIT
BROKER (6)
DIREZIONE
AFFARI SOCIETARI
E LEGALI
AREA
BILANCIO
AREA ORGANIZZ.
OPERATIVA
LOCAT
UNICREDIT XELION BANCA
BANK PEKAO
UNICREDIT BMC
PIONEER GLOBAL A. M.
ZAGREBACKA BANKA
UBM
UNICREDIT PRIVATE BANKING
BULBANK
(3)
UNICREDIT BANCA D'IMPRESA
- Quercia Funding Srl
- S+R Investimenti e Gestioni SGR
- UniCredit Factoring
- Banca Agr. Comm.
Rep.San Marino SA
- Banque Monegasque de Gestion SA
- Cordusio Soc. Fiduciaria per Az.
- UniCredit International Bank (Lux) SA (5)
- UniCredit (Suisse) Bank SA
UNIBANKA
UNICREDIT ROMANIA
ZIVNOSTENSKA BANKA
KOÇ FINANSAL H.
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
*
(4)
Posizione ricoperta ad Interim dall’AD.
Posizione ricoperta da Vice Direttore Generale.
Partnership assicurative nelle quali UniCredit Banca partecipa con una quota non di controllo.
Controllata congiuntamente con il Gruppo KOÇ Holding Turchia.
Il coordinamento funzionale di UniCredit International Bank (Luxembourg) SA, controllata da UniCredit e attribuita ad UniCredit Private Banking.
Il coordinamento funzionale di UniCredit Broker e di I-Faber controllate da UniCredit Banca d’Impresa, è attribuito ad UniCredit, rispettivamente
alla Divisione GBS e all’Area Global Sourcing.
Struttura dedicata (totalmente e principalmente) alla Divisione New Europe.
Organigramma a giugno 2005
36
Dichiarazione Ambientale 2005
L’operatività del sistema di gestione
Mediante il periodico aggiornamento dell’Analisi ambientale si ottiene un quadro informativo di riferimento per l’identificazione degli aspetti ambientali e per la loro valutazione. Le
risultanze dell’analisi ed il monitoraggio della significatività dell’aspetto nel tempo forniscono elementi utili per l’aggiornamento delle procedure gestionali ed operative al fine di mantenere sotto controllo le attività che generano o possono generare impatti ambientali.
Pianificazione e verifica
Annualmente viene definito un piano di formazione specifico e mirato sui fabbisogni formativi individuati ed un piano di audit delle attività coperte dal sistema di gestione al fine
di evidenziare eventuali elementi che provocano o potrebbero provocare inefficienze del
sistema e permettere l’introduzione di azioni correttive.
Al termine di ogni anno viene redatto un documento sullo stato del sistema, utilizzato nel
Riesame della Direzione come base per la valutazione dell’efficacia del sistema e per la
definizione di nuovi obiettivi di miglioramento.
Formazione, informazione, partecipazione e
comunicazione interna
FORMAZIONE ED INFORMAZIONE
600
503
500
400
319
300
216
200
100
124
84,5
15
0
35
12
8
2004
51
7
Ore
Persone
Formazione in aula
2003
83
Ore
Persone
Autoformazione
proiezione 2005*
* il dato comprende la formazione già erogata e quanto previsto dal piano di formazione 2005
Commento al grafico. La riduzione delle ore e delle persone che hanno effettuato autoformazione
dipende dal fatto che il corso previsto viene effettuato una sola volta. Nella formazione specifica
sono ricomprese anche le attività di formazione rivolte al personale a UniCredit Real Estate che segue
direttamente la gestione degli aspetti diretti per uniformità con i dati storici.
Il sistema di gestione e i suoi ambiti di operatività
37
Poiché la condivisione delle scelte è necessaria per il raggiungimento di obiettivi comuni
è a disposizione del personale un apposito corso di formazione che presenta il ruolo della
variabile ambientale negli attuali sistemi industriali, economici e sociali e l’opportunità
competitiva data dalla proattività nei riguardi della tutela dell’ambiente. Viene poi presentata la rilevanza degli aspetti ambientali nelle attività di credito, spiegato il ruolo di un
istituto di credito nella tutela ambientale, dettagliato l’impegno di UniCredito Italiano per il
raggiungimento di uno sviluppo più sostenibile e descritte le attività del sistema di gestione. Inoltre per il personale maggiormente coinvolto nella gestione di attività fortemente
correlate agli aspetti ambientali viene effettuata formazione specifica in aula.
Aspetti di salute e sicurezza dei lavoratori
Le procedure del Sistema di Gestione includono anche gli aspetti di sicurezza con particolare attenzione alla identificazione dei pericoli, alla valutazione dei rischi, alla manutenzione
degli impianti e alla gestione delle emergenze.
In ottemperanza al D.Lgs 626/94, è stata predisposta una metodologia di identificazione
e valutazione dei possibili rischi connessi alle attività svolte che garantisce la raccolta e il
continuo aggiornamento di dati e informazioni necessarie a misurare e tenere sotto controllo tali aspetti.
All’interno dei siti di maggiori dimensioni (Cordusio, Sant’Elia e Bodio) è presente un’infermeria presidiata, mentre a Lesmo sono presenti incaricati alla gestione delle emergenze
che hanno seguito un corso di pronto soccorso erogato dalla Croce Rossa.
Tutti gli infortuni vengono registrati e sulla base dei dati raccolti vengono calcolati gli indici
di frequenza e di gravità.
INDICATORI SUGLI INFORTUNI
1,2
1
1
0,78
0,8
0,55
0,6
0,4
0,18
0,2
0,22
0
indice di
frequenza
2003
38
Dichiarazione Ambientale 2005
2004
1° sem. 2005*
indice di
gravità
0,29
OBIETTIVI E PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO
COMPENDIO QUANTITATIVO DEI DATI AMBIENTALI IMPUTABILI
A UNICREDITO ITALIANO S.P.A.
GLOSSARIO
SCHEDA TECNICA
LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO
VERIFICATORE AMBIENTALE E CONVALIDA
Obiettivi e programmi di miglioramento
L’impegno al miglioramento delle prestazioni ambientali rappresenta un elemento fondamentale in ogni sistema di gestione.
In questa prospettiva, il Sistema di Gestione Ambientale si è dotato di una serie di strumenti atti a concretizzare gli obiettivi generali della Politica Ambientale in traguardi specifici e a garantire un supporto adeguato al loro raggiungimento da parte delle diverse
funzioni aziendali coinvolte.
I programmi di miglioramento sono stabiliti annualmente (ovvero con periodicità inferiore
in casi di particolare necessità) sulla base della significatività attribuita a ciascun aspetto
ambientale, diretto e indiretto; nell’ambito di tale pianificazione, vengono definiti e quantificati i traguardi da raggiungere, gli interventi tecnici e gestionali - organizzativi richiesti, le risorse finanziarie a copertura dei relativi investimenti, le scadenze entro le quali i
programmi devono essere completati e le responsabilità di attuazione, coordinamento e
monitoraggio. Lo stato di avanzamento dei programmi e gli eventuali interventi correttivi
vengono valutati in sede di Riesame da parte della Direzione.
Gli obiettivi e i programmi di miglioramento vengono fissati tenendo conto delle priorità
di intervento stabilite in sede di analisi ambientale e riguardano in particolare gli aspetti
ritenuti “molto significativi” e alcuni tra i principali aspetti “significativi”, come risulta dalla
seguente tabella nella pagina successiva.
40
Dichiarazione Ambientale 2005
Aspetto
Obiettivo
e Target
Intervento di
miglioramento
Scadenza
Responsabilità
Stato di
avanzamento
CONSUMO
DI ENERGIA
ELETTRICA
Significativo
Utilizzo di prodotti
a ridotto consumo
energetico
(inferiori a 50W).
Sostituzione dei
monitor CRT con
monitor LCD.
Dicembre
2006
USI
In corso.
EMISSIONI IN
ATMOSFERA
Non significativo
Individuazione
modalità di
compensazione
emissioni di CO2.
Valutazione dei
metodi esistenti per
la compensazione
delle emissioni di
CO2 di un prodotto/
servizio.
Dicembre
2006
RSCT
Avviato lo studio per
l’individuazione e
la valutazione delle
modalità esistenti.
CONSUMI
ENERGETICI
Significativo
Riduzione dei
consumi energetici.
Dicembre
2008
URE
Avviato lo studio.
EMISSIONI IN
ATMOSFERA
Non significativo
Riduzione
delle emissioni
in atmosfera
localizzate.
Studio di fattibilità
per il rinnovo
dell’impianto di
condizionamento
nello stabile di
Cordusio con
recupero energetico
e riduzione
dei consumi di
combustibile per il
riscaldamento.
CONSUMI IDRICI
Non significativo
Riduzione dei
consumi idrici.
Riduzione dei
consumi di acqua
potabile per gli usi
che permettono
utilizzo di una fonte
diversa nel sito
di S.Elia
Dicembre
2007
URE
Completamento
dell’impianto
di pompaggio
dell’acqua di falda.
MOBILITÀ
Significativo
Gestione degli
aspetti ambientali
connessi ai trasporti.
Valutazione degli
aspetti ambientali e
individuazione degli
ambiti di possibile
miglioramento.
Dicembre
2008
RSCT,
Personale
Nomina del Mobility
Manager e avvio
dei contatti con il
Mobility Manager
d’Area.
ATTIVITÀ DI CREDITO
EFFETTUATE DA
BANCHE/SOCIETÀ
DEL GRUPPO
Molto Significativo
Creare nuovi prodotti
di finanziamento
ambientale rivolti
alle imprese.
Studio di nuove
possibili forme di
finanziamento.
Dicembre
2006
UBM, UBI,
RSCT
Individuazione delle
possibili forme di
finanziamento, presa
di contatto con
possibili partner per
la promozione degli
stessi.
ATTIVITÀ DI
INFORMAZIONE E
SENSIBILIZZAZIONE
Significativo
Diffusione
registrazione EMAS
nel Gruppo.
Implementazione
di un sistema di
gestione ambientale
in UPA e successiva
certificazione
ISO 14001 e EMAS.
Dicembre
2006
RSCT, UPA
Avvio dei gruppi
di lavoro per
l’implementazione
in UPA e valutazione
delle modalità di
implementazione
in relazione
ai frequenti
cambiamenti
organizzativi.
INFORMAZIONE E
SENSIBILIZZAZIONE
Significativo
Diffusione della
cultura ambientale e
sensibilizzazione di
tutto il personale.
Creazione sul portale
intranet di una
sezione dedicata
alle tematiche
ambientali.
Giugno
2007
REBEC, RSCT
Da avviare.
Obiettivi e programmi di miglioramento
41
Compendio quantitativo dei dati ambientali
imputabili a UniCredito Italiano S.p.A.
2004
Cordusio
Energia elettrica
Kwh
Gasolio
litri
Metano
mc
Acqua
mc
Carta (A3 e A4)
Rifiuti speciali
Rifiuti pericolosi
Sant’Elia
2.319.612
2.514.055
74.491
1.528
20.812
Bodio
Lesmo
770.252
Totale 7
215.524
5.971.136
8.177
84.196
26.596
5.564
28.119
62.734
5.045
1.101
18.337
56.777
bianca
kg
9.050
riciclata
kg
64.026
carta e cartone
kg
43.419
16.400
33.791
4.960
123.560
toner
kg
2.893
884
983
-
5.968
ingombranti
kg
7.550
3.708
5.367
-
20.841
infermeria
kg
27
5
13
-
45
1° sem 2005
Cordusio
Energia elettrica
Kwh
Gasolio
litri
Metano
mc
Acqua
mc
Carta (A3 e A4)
Rifiuti speciali
Rifiuti pericolosi
Sant’Elia
1.147.037
762.030
43.654
751
684
13.079
bianca
kg
riciclata
kg
carta e cartone
kg
42.249
toner
kg
ingombranti
kg
infermeria
kg
3.237
Bodio
Lesmo
371.199
Totale 7
102.002
2.712.407
16.082
60.487
4.955
556
7.614
469
8.958
31708
80.842
8.424
29.620
4.837
18.546
-
2.286
135
2.057
-
5.516
8.410
4.392
147
-
15.950
16
2
5
-
23
(7) Il totale si riferisce a tutte le superfici occupate e a tutti i dipendenti di UniCredito Italiano S.p.A., come indicato nella scheda tecnica.
42
Dichiarazione Ambientale 2005
Glossario
Asset management:
attività di gestione degli investimenti finanziari di terzi.
Codice NACE:
codice relativo alla qualifica europea delle attività economiche.
Corporate:
segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.
Corporate/large Corporate
Impresa/Grande impresa:
classificazione della clientela per segmento di mercato
che tiene conto, tra l’altro, dei fattori dimensionali.
CPI:
Certificato Prevenzione Incendi rilasciato dai VVF ai sensi della legge 26/07/1965 n.966, del DPR 29/0771982
n.577, del DPR 12/01/1998 n.37.
Indice di frequenza:
numero di infortuni/ore lavorate * 100.000.
Indice di gravità:
giorni di prognosi/ore lavorate * 1000.
Investement banking:
comparto dell’attività bancaria rivolto alla sottoscrizione e
collocamento di titoli di nuova emissione, oltre che alla
negoziazione di strumenti finanziari.
ISO 14001:
standard relativo ai sistemi di gestione ambientale emanato dall’ente di normazione internazionale ISO - International Standard Organization.
Private:
segmento di clientela che comprende le persone e famiglie
con importanti patrimoni.
Rating:
valutazione del grado di rischio di inadempienza riguardante un determinato debitore, società o ente pubblico. Tale
valutazione si concretizza in un giudizio sintetico espresso
tramite valore convenzionale che riflette la classe di merito
del debitore.
Retail:
segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.
ROE:
return on equity, indice di redditività che misura il rapporto
tra utili netti di esercizio e patrimonio netto.
Rischio di credito:
definito come la probabilità di deterioramento del merito
creditizio di una controparte.
Stakeholder:
portatori di interesse che a vario titolo interagiscono con
l’attività dell’impresa, partecipano ai risultati, influenzandone le prestazioni, valutandone l’impatto economico, sociale e ambientale.
UNEP:
United National Environmental Programme - programma
ambientale delle Nazioni Unite volto a promuovere lo sviluppo sostenibile presso le imprese e i cittadini.
Glossario
43
Scheda tecnica
Dati personale e superfici rilevate per il calcolo degli indicatori ambientali:
31-12-2004
Superficie m 2
m 2 occupati da
UniCredito Italiano
% occupata da
UniCredito Italiano
Cordusio
39.091
10.825
28%
Sant’Elia
76.893
8.395
11%
Bodio
35.565
3.856
11%
Lesmo
25.545
6.963
27%
TOTALI
177.094
30.039
17%
30-06-2005
Superficie m 2
m 2 occupati da
UniCredito Italiano
% occupata da
UniCredito Italiano
Cordusio
40.324
11.284
28%
Sant’Elia
83.846
6.356
8%
Bodio
35.678
3.929
11%
Lesmo
25.545
6.963
27%
TOTALI
185.393
28.532
15%
31-12-2004
Addetti
Dipendenti di
UniCredito Italiano
% Dipendenti di
UniCredito Italiano
Cordusio
2.106
955
45%
Sant’Elia
1.200
100
8%
Bodio
976
206
21%
Lesmo
21
21
100%
TOTALI
4.303
1.282
30%
30-06-2005
Addetti
Dipendenti di
UniCredito Italiano
% Dipendenti di
UniCredito Italiano
Cordusio
1.359
955
70%
Sant’Elia
966
99
10%
Bodio
1.149
209
18%
Lesmo
23
23
100%
TOTALI
3.497
1.286
37%
Personale di UniCredito Italiano e Superfici occupate reali:
44
Addetti
mq
31/12/04
1.607
30.822
30/06/05
1.584
32.486
Dichiarazione Ambientale 2005
La normativa di riferimento
Viene di seguito riportato l’elenco delle principali Leggi e Norme applicabili all’organizzazione riguardanti l’ambiente:
Ambito
Norma di riferimento
Titolo
CAMPI
ELETTROMAGNETICI
DM 381 del 1998
CFC
L . n°549 del 28/12/1993
CONSUMI ENERGETICI
-IMPIANTI TERMICI
DPR n° 412 del
26/08/1993
Regolamento recante norme per la
determinazione dei tetti di radiofrequenza
compatibili con la salute umana. Come modificata
dalla Legge 16 giugno 1997, n.179.
Misure a tutela dell’ozono stratosferico e
dell’ambiente.
Regolamento recante norme per la progettazione,
l’installazione, l’esercizio e la manutenzione
degli impianti termici degli edifici ai fini
del contenimento dei consumi energetici, in
attuazione dell’art 4, comma 4, della legge 9
gennaio 1991, n. 10.
Come modificato dal DPR n.551 del 21/12/1999.
Norme per l’attuazione del Piano Energetico
Nazionale in materia di uso razionale dell’energia,
di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti
rinnovabili di energia.
Disposizioni sulla tutela delle acque
dall’inquinamento e recepimento della direttiva
91/271/CEE concernente il trattamento delle
acque reflue urbane e della direttiva 91/676/
CEE relativa alla protezione delle acque
dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti
da fonti agricole. Come modificato ed integrato
dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 258.
Regolamento recante disciplina dei procedimenti
relativi alla prevenzione incendi, a norma art. 20,
comma 8, legge 15 marzo 1997, n. 59.
Modificazioni del decreto ministeriale 27
settembre 1965, concernente la determinazione
delle attività soggette alle visite di prevenzione
incendi.
Criteri generali di sicurezza antincendio e per la
gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro.
Termini, definizioni generali e simboli grafici di
prevenzione incendi.
Norme tecniche e procedurali per la classificazione
ed omologazione di estintori portatili di incendio.
Attuazione delle direttive CEE 91/156 sui rifiuti,
91/689 sui rifiuti pericolosi, e 94/62 sugli
imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, come
modificato dal D.lgs. 8/11/97 n. 389.
Regolamento recante la definizione del modello e
dei contenuti del formulario di accompagnamento
dei rifiuti ai sensi degli articoli 15, 18, comma 2,
lettera e), e comma 4, del decreto legislativo 5
febbraio 1997, n. 22.
Regolamento recante approvazione del modello dei
registri di carico e scarico dei rifiuti ai sensi degli
articoli 12, 18, comma 2, lettera m) , e 18, comma
4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22.
Legge quadro sull’inquinamento acustico.
Limiti massimi di esposizione al rumore negli
ambienti abitativi e nell’ambiente esterno.
Determinazione dei valori limite delle sorgenti
sonore.
L . n°10 del 09/01/1991
INQUINAMENTO ACQUE
(SCARICHI IDRICI)
DLgs n°152 del 1999
PREVENZIONE INCENDI
DPR n. 37 del
120/01/1998
DM del 16/02/1982
DM del 10/03/1998
DM del 30/11/1983
DM del 07/01/05
RIFIUTI
D.Lgs n° 22 del
05/02/1997
DM n°145 del
01/04/1998
DM n°148 del
01/04/1998
RUMORE ESTERNO
L . n°447 del 26/10/1995
DPCM 01/03/91
DPCM del 14/11/1997
segue alla pagina successiva
>
La normativa di riferimento
45
>
segue dalla pagina precedente
Ambito
Norma di riferimento
Titolo
SICUREZZA IMPIANTI
ELETTRICI
DPR n°462 del
22/10/2001
Regolamento di semplificazione del procedimento
per la denuncia di installazioni e di dispositivi di
protezione contro le scariche atmosferiche, e di
dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e
di impianti elettrici pericolosi.
Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
apparecchiature, macchinari, installazioni e
impianti elettrici ed elettronici.
Attuazione della direttiva del Consiglio delle
Comunità europee (n.73/23/CEE) relativa alle
garanzie di sicurezza che deve possedere il
materiale elettrico destinato ad essere utilizzato
entro alcuni limiti di tensione.
Norme per la sicurezza degli impianti.
Legge n. 186 del
01/03/1968
Legge n. 791 del
18/10/1977
SOSTANZE CHE
IMPOVERISCONO LO
STRATO DI OZONO
ATMOSFERICO
46
Legge n. 46 del
05/03/1990
DPR n. 447 del
06/12/1991
DM 26/03/1996
DM 10/03/2001
Dichiarazione Ambientale 2005
Regolamento di attuazione della legge 5 marzo
1990, n. 46, in materia di sicurezza degli impianti.
Attuazione del decreto - legge 10 febbraio 1996,
n. 56, sulle sostanze dannose per la fascia
di ozono stratosferico.
Recupero, riciclo, rigenerazione e distribuzione
degli halon.
Verificatore ambientale e convalida
La presente Dichiarazione Ambientale è stata redatta dalla Unità Organizzativa RSCT Responsabilità Sociale e Coordinamento territoriale - di UniCredito Italiano S.p.A., con il
supporto di EHS Gestione s.r.l..
Il Verificatore Ambientale accreditato che ha convalidato la Dichiarazione Ambientale ai
sensi del Reg.CE n.761/2001 è Certiquality, via G.Giardino, 4, 20123 Milano, n° di accreditamento I-V-0001.
La Dichiarazione ha validità triennale dalla data della sua approvazione. Annualmente
UniCredito Italiano S.p.A. provvederà alla emissione e validazione di un documento contenente gli aggiornamenti alla Dichiarazione Ambientale inerenti in particolare gli obiettivi e
i programmi di miglioramento, oltre ad eventuali modifiche al sistema di gestione ambientale e l’aggiornamento dei dati.
Si ringraziano vivamente tutte le colleghe, i colleghi e le Unità Organizzative per il prezioso
contributo nella raccolta ed analisi dei dati e delle informazioni riportate nel documento.
Contatti
Sonia Ortalli, [email protected],
Franziska Cuter, [email protected]
UniCredito Italiano - Responsabilità Sociale e Coordinamento Territoriale
[email protected]
www.unicredit.it
Via San Protaso, 1/3
20121 Milano
Fax 02.88623924
Verificatore ambientale e convalida
Contatti
47
PROGETTO
GRAFICO E
IMPAGINAZIONE
Mercurio srl
Studi di promozione pubblicitaria
Milano
STAMPA
CentroStampa73 S.n.c.
Castelseprio (VA)
Dicembre 2005
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UniCredito Italiano - Società per Azioni - Sede Sociale: Genova, via Dante 1 - Direzione Centrale: Milano, piazza Cordusio
Iscrizione al Registro delle Imprese di Genova (Tribunale di Genova) - Codice fiscale e partita IVA n° 00348170101
Iscritta all’Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredito Italiano - Albo dei Gruppi Bancari cod. 3135.1
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi - Capitale sociale: euro 5.214.662.943 interamente versato
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