PROVA canna rigata Argo E pro calibro .30-06 Springfield Aggiornamento Il sistema di smorzamento del rinculo Progressive comfort, appena introdotto sul Raffaello, adesso anche sulla carabina Argo nell’ultima versione, aggiornatissima, Endurance che è stata sottoposta a tutte le prove funzionali possibili e immaginabili. La carcassa è anodizzata brown Di Massimo Vallini, foto di Gilberto Cervellati C’ era da aspettarsi che Benelli adottasse il suo sistema di smorzamento del rinculo Progressive comfort, introdotto l’anno scorso sul nuovo Raffaello, anche su altre armi con calciatura in legno. La prima della serie è la carabina Argo E pro (e forse anche su un Montefeltro la prossima stagione). Tutti i vantaggi delle nuove armi di Benelli, in realtà, sono sempre stati reinterpretati nella carabina: il calcio Comfort, per esempio, sulla carabina c’è dal 2007. Ma il legno è legno e una schiera di cacciatori continuano a preferirlo: obiettivamente la risposta allo sparo, anche con dati alla mano, resta sempre migliore. Il nuovo calcio conserva le caratteristiche di alta personalizzazione del Comfort: lunghezza del calcio (lenght of pull) dal corto 354 mm, più da battu- ta, passando per la lunghezza “normale” di 364 mm e arrivando a 380 mm, grazie al calciolo in poliuretano e in tre misure. Sono disponibili anche tre naselli: quello base è allineato, quello più alto consente di appoggiare la guancia per godere di sostegno e guida in particolare quando si utilizza l’ottica. Ecco il nuovo Argo E pro. Che oltre al sistema Progressive comfort nel calcio, ha anche una particolare anodizzazione galvanica color marrone della carcassa che ha resistenza maggiore rispetto alla nichelatura o trattamento similare. L’effetto finale è caratterizzante e scenico. Il cuore della carabina semiautomatica non è stato toccato: Guarda il video Oltre al sistema Progressive comfort nel calcio, il nuovo Benelli Argo E pro ha anche una particolare anodizzazione galvanica color marrone della carcassa. 70 ARMI E TIRO 08/2014 PROGRESSIVO «Adesso l’affidabilità è altissima», spiega Roberto Massarotto, direttore marketing di Benelli, «quei pochi dubbi che erano rimasti anni fa sono stati fugati con il test al Banco di prova del modello Endurance, presentato nel 2011». Il mercato italiano è oggi costituito da 6.000-7.000 esemplari in tutto, a sentire Massarotto, e il 95% di esso è suddiviso tra Benelli e Browning. «Il calcio Progressive è stato lanciato come richiesta espressa dell’Europa» e potrebbe aiutare Benelli a conquistare nuove fette di mercato. La Benelli Argo è sul mercato dal 2002 in Italia e dal 2003 nel mondo. Ne sono state prodotte circa 300 mila. IL PROGRESSIVE COMFORT Benelli ha lavorato molto sul polimero, che ha avuto il grosso merito di introdurre con il calcio Comfort tech più di 10 anni fa, oggi ha trasferito sul calcio in legno quella tecnologia e il particolare know how aziendale formato, appunto, sui tecnopolimeri. Il sistema brevettato Progressive comfort consente di assorbire e ammortizzare, a seconda dell’energia delle cartucce che si sparano, il rinculo del fucile contro la spalla. È nato circa tre anni fa, ma in Benelli ci pensavano da tanto. Nel calcio, Benelli ha scelto di dare visibilità al siste- ma con una finestra appena davanti al calciolo dove si trova proprio la scritta identificativa. Due corte viti fissano il vero e proprio calciolo in poliuretano alla cartuccia del buffer all’interno, specifica per la lunghezza del calcio. Questo dispositivo pesa 132 grammi (185 con il calciolo), una volta estratto, all’interno del calcio il distanziale per variare la piega in combinazione con le piastrine (sono disponibili 5 diverse configurazioni). Il kit Progressive comfort è costituito dalla cartuccia esterna e, all’interno, un’asta prismatica libera, dotata di bracci che vanno a interferire con mensole a sbalzo (o, se preferite, alette) in tecnopolimero speciale con forte resistenza e forte elasticità, che si flettono e, così facendo, assorbono parte dell’energia del rinculo. La deformazione progressiva delle mensole dissipa parte dell’energia cinetica che altrimenti si scaricherebbe tutta sulla spalla. Queste mensole sono divise in tre stadi: uno costituito da mensole di sezione più sottile e due di sezione maggiore. Il primo stadio entra subito in azione attenuando gli impulsi di minore entità, il secondo e il terzo entrano in funzione quando la flessione delle mensole “sottili” è al massimo. C’è anche un fine-corsa di sicurezza. Il Progressive comfort si deforma notevolmente, come un vero e proprio ammortizzatore, il calciolo in schiuma poliuretanica ha una texture nuova, a squame, con zona “slip”, cioè anti impigliamento superiormente. «Con l’università di Urbino abbiamo avviato una ricerca sulla caratterizzazione dei legni per verificare se gli spessori erano adatti al montaggio del sistema. La basetta, comunque, scarica su tutta la superficie del legno», spiega il direttore tecnico di Benelli, Marco Vignaroli, nel reparto Ricerca & sviluppo. La superiore prestazione non è garantita dal solo rinculo -30% canna 510 mm 1.698 08/2014 ARMI E TIRO 71 PROVA canna rigata Argo E pro calibro .30-06 Springfield smorzamento del rinculo, ma anche dalla possibilità di doppiare più rapidamente il colpo e dalla riduzione dell’impennamento. L’effetto finale dipende ovviamente dalla risposta alla cartuccia, contrastata dall’irrigidimento delle mensole. «Per realizzare il Progressive comfort abbiamo impiegato il calcolo cad, poi eseguito stampe pilota, infine prove su simulatore. Abbiamo infine qualificato il sistema con la verifica della dinamica. Abbiamo ricercato sempre il perfetto equilibrio tra rigidezza e comfort». Il Progressive comfort è stato sottoposto a oltre 100 mila cicli di prove eseguite con approccio scientifico. Il sistema è testato per temperature da -30 +80 ºC. Su pistola e astina delle Argo E pro con calcio in noce di grado 2 finito a olio compare la zigrinatura Wood touch già presentata sul modello Endurance, realizzata al laser e costituita da elementi triangolari: oltre a conferire un’ottima presa, è originale e piacevole alla vista. AUTO REGULATING GAS OPERATING Il principio di funzionamento dell’Argo è ben noto e definito dallo stesso nome che in realtà è l’acronimo di Auto regulating gas operating: sistema a presa di gas autoregolante. I gas necessari al riarmo del semiautomatico sono spillati vicino alla camera di scoppio, poi c’è il pistone a corsa corta privo di asta di armamento, sostituita da un impulsore a due rebbi sui fianchi del castello (il che ottimizza la distribuzione delle masse), e una valvola a spillo nel gruppo di presa gas che regola la quantità dei gas da espellere in funzione dei differenti livelli pressori dei caricamenti impiegati. Il gruppo presa gas e pistone è adesso in acciaio inossidabile, come in acciaio inossidabile è lo stelo su cui è investito il pistone. Questo, che in precedenza era un unico insieme, è stato suddiviso in due parti (pistone e pattino di guida della prolunga del pistone), in modo da migliorare lo scorrimento della prolunga del pistone all’interno del cilindro (un seeger tiene bloccato il tubetto interno) e la trasmissione dell’impulso al portaotturatore. Mentre il pistone è in acciaio inossidabile, l’impulsore è stato realizzato ancora una volta in lega leggera. La prolunga del pistone, in precedenza composta da più ghiere assemblate, adesso è un unico insieme, a garanzia di una maggior facilità di pulizia della presa gas. Elimina rischi di bloccaggio del pistone per i residui di combustione. Differenti, inoltre, le geometrie interne del cilindro e la boccola frontale di presa gas. Essendo fissato alla canna con grani filettati, il gruppo presa gas è addirittura intercambiabile con quello della variante primigenia. Anche la canna, martellata in acciaio al cromo-molibdeno, è intercambiabile. Ha l’appendice tubolare posteriore (fodero) in acciaio ed è stata ovviamente mantenuta semiflottante, priva di saldature e invece trattata criogenicamente. È lunga 510 mm, con passo 1:11” (280 mm), la volata ha diametro di 15,7 mm, per ora i calibri sono i soli .30-06 e .308. Una nota sul caricatore dell’Argo: è prismatico su 1 2 3 72 ARMI E TIRO 08/2014 1. La carcassa in Ergal del nuovo Argo ha una particolare anodizzazione galvanica color marrone che ha resistenza maggiore rispetto alla nichelatura o a trattamento similare. 2. La differenza sta in fondo al calcio, ma non è un semplice calciolo: il Progressive comfort è costituito dalla cartuccia esterna e, all’interno, un’asta prismatica libera, dotata di bracci che vanno a interferire con mensole a sbalzo in tecnopolimero, che si flettono e, così facendo, assorbono parte dell’energia del rinculo. 3. Ecco il calcio a pistola con Montecarlo e il nasello più alto, che si rivela particolarmente utile nel tiro con ottica. 1. Il ponticello con il grilletto brunito, il pulsante della sicura e la leva di arresto otturatore. 2. Sul lato sinistro risaltano il fondello in plastica del caricatore e il fodero brunito lucido. 3. Il caricatore da 4 colpi a due colonne con presentazione alternata è ben costruito in acciaio e plastica. 4. Il gruppo presa gas e pistone è in acciaio inossidabile, come in acciaio inossidabile è lo stelo su cui è investito il pistone. 2 1 4 3 due colonne, a presentazione alternata, ma le due colonne sono separate da un linguetta metallica che assicura la perfetta posizione della cartuccia per l’introduzione in camera e azzera rischi di inceppamenti dovuti all’alimentazione. “E” PER ENDURANCE Se il “Pro”della sigla sta per Progressive comfort, la lettera “E” è accanto al nome Argo sulla carcassa sta per “Endurance”, perché questa nuova carabina adotta le meccanica già sperimentata sul modello precedente. Sperimentata per stabilire il rating di performance, simile a quello dei prodotti elettronici: caduta, ostruzione, durata. E poi anche testata dal Banco nazionale di prova di Gardone Val Trompia (Bs) secondo la procedura interna relativa all’omologazione dei prototipi di arma. Una prima carabina calibro .30-06 è stata inviata al Banco così come prelevata dal magazzino per sparare una prima serie di colpi tendenti a verificare precisione e giustezza iniziali (su serie di 10 e di 30 colpi) unitamente a velocità e rilievo dello head-space. Riportata in Benelli, ha sparato 1.500 colpi in serie di 20 colpi intervallate da raffreddamento forzato di cartucce Winchester, Norma e Federal da 150 a 180 grani; ogni 500 colpi c’è stata una rapida lubrificazione, mentre la pulizia e la lubrificazione complete sono state effettuate solo al termine dei 1.500 colpi prima di inviare nuovamente la carabina al Banco, dove l’arma è stata sottoposta agli stessi test cui era stata sottoposta a zero colpi. La carabina è poi tornata in Benelli per sparare altri 1.500 colpi con le stesse modalità della volta precedente e, alla fine, è stata riportata di nuovo al Banco per i collaudi finali modellati sulle modalità seguite per le due volte precedenti. Il diametro interno della canna è rimasto invariato a 7,64 mm, lo sforzo necessario ad abbattere il cane è diminuito di 100 g, la profondità dell’impronta di percossa è diminuita del 5%, lo spazio di chiusura dell’arma è rimasto invariato, mentre la precisione dell’arma è variata in percentuali comprese fra 33% e il 4%. Sulle 3.000 cartucce sparate, la carabina ha manifestato solo un problema di alimentazione, non camerando completamente la munizione prelevata dal caricatore e, in una sola occasione (a 2.850 colpi) si è verificato il mancato arresto dell’otturatore in posizione di avviso dopo avere sparato l’ultima cartuccia presente nel caricatore. L’arma ha invece eseguito sempre senza inceppamenti lo sparo delle munizioni, nonché la corretta estrazione ed espulsione dei bossoli delle cartucce. La sicurezza dell’Argo è pressoché totale. Una seconda carabina, del tutto identica, ha superato bene la prova di sparo in condizioni estreme (congelamento in camera climatica a -30° per 4 ore e +40° e 90% umidità per 24 ore) e quella di caduta da 1,5 metri (e addirittura 2) su tutte le 6 facce. Unico inconveniente: la rottura della manetta dell’otturatore nel test di caduta su cemento.... Dopo il trascinamento nella sabbia, test eccessivo per un’arma per caccia, la carabina ha manifestato qualche pro08/2014 ARMI E TIRO 73 PROVA canna rigata Argo E pro calibro .30-06 Springfield 1 IN TUNNEL blema per le prime cartucce. Il test eseguito con la canna ostruita ha, invece, molto più senso: con il proiettile inserito subito dopo la camera cartuccia, l’arma ha sparato una cartuccia di prova, senza che si verificasse gonfiatura della canna o rottura di parti. Si è verificata solo la parziale apertura dell’otturatore e la perforazione dell’innesco, il bossolo è rimasto inserito nella camera di cartuccia. Il secondo colpo con canna otturata è stato sparato dopo aver inserito nell’anima un proiettile posizionandolo a 140 mm dal vivo di culatta (e quindi subito dopo la presa gas). Questa volta la canna si è gonfiata proprio in corrispondenza del proiettile, con formazione di un anello concentrico su tutta la circonferenza, poco visibile all’esterno ma ben visibile all’interno. Non è stata riscontrata la proiezione di schegge verso l’esterno né cedimento degli elementi di chiusura. AI termine delle prove è stato controllato lo spazio di chiusura dell’arma, che è risultato essere inferiore al valore massimo stabilito dalla Cip, evidenziando la perfetta tenuta del sistema di chiusura anche a forti sollecitazioni. La “mia” carabina Argo E pro nuova fiammante è equipaggiata di fibre ottiche nella mezza bindella da battuta in fibra di carbonio, così da favorirne la rapida acquisizione. Mirino registrabile lateralmente e verticalmente e, su richiesta, dotato di tunnel. Il fodero è predisposto per il montaggio di basi tipo Weaver o Qr, ma purtroppo il cannocchiale Burris Euro diamond 1-4x24 arriva soltanto a prove finite. Lo scatto ha precorsa e un leggero filamento. Il peso è, però, molto costante anche se non leggerissimo: 2.803 grammi su una media di 10 pesate. A braccio libero, l’Argo E pro è davvero divertente. L’impostazione di tiro è favorevole, il polso allineato con braccio consente stabilità e controllo. Il calcio regala un rinculo soffice e mai punitivo. L’esemplare è lungo 1.070 mm con canna di 510 mm e pesa 3.350 grammi. Le mire sono rapidissime da acquisire, ma non l’ideale per il tiro mirato. Incassata nel mozzicone di bindella in fibra di carbonio, la fibra della tacca di colore verde, rosso il mirino. Il mirino, come detto, è regolabile in altezza e derivazione. La bindella e la 1. La nuova carabina è lunga in tutto 1.050 mm con canna di 510 mm e pesa: 3.350 grammi. 2. La tacca di mira con fibre ottiche di colore verde sulla mezza bindella da battuta in fibra di carbonio. 3. Il mirino è registrabile lateralmente e verticalmente e, su richiesta, dotato di tunnel di protezione. 4. L’acquisizione delle mire è rapida anche in condizioni di luce o di sfondo non ideali. Per chi vuole comprarla A chi è indirizzata a chi desidera una carabina per la caccia in battuta precisa e affidabile, tecnologica e poco punitiva alla spalla Cosa richiede un buon red dot rende il tiro di stoccata ancora più istintivo 2 Perché comprarla perché è moderna e aggiornatissima, il funzionamento è migliorato 3 Con chi si confronta 4 74 ARMI E TIRO 08/2014 Browning Bar long trac o Zenith wood, Haenel Slb 2000+, Merkel Sr1, Remington 750, Verney Carron Impact auto, Winchester Sxr Vulkan. SCHEDA TECNICA Produttore: Benelli armi spa, via della Stazione 50, 61029 Urbino, tel. 0722.30.71, fax 0722.30.72.06, www.benelli.it, [email protected] Tipo: carabina semiautomatica Modello: Argo E pro Calibro: .30-06 Springfield (disponibile anche in.308 Winchester) Funzionamento: a recupero di gas con pistone a corsa corta sistema Argo E Canna: lunga 510 mm, con passo 1:11” (280 mm); disponibile 560 mm Mire: mezza bindella da battuta in fibra di carbonio con inserti in fibra ottica, mirino registrabile lateralmente e verticalmente e, su richiesta, con tunnel; fodero predisposto per montaggio basi per ottica Alimentazione: caricatore bifilare 4-5-10 colpi Scatto: due tempi, 2.803 g Percussione: cane interno Sicura: manuale a traversino sul ponticello, reversibile Calciatura: a pistola con Montecarlo in noce grado 2 finito ad olio, sistema Progressive comfort con calcioli intercambiabili AirPad in poliuretano e naselli in Technogel di tre differenti altezze; lunghezza variabile da da 344 a 364 mm, regolabile a dx e sx, piega al tallone 58 regolabile con appositi spessori in 48/53/63/68, piega al nasello 42,5 mm variabile in 39/41/44/46, piega Montecarlo 44 mm Lunghezza totale: 1.070 mm Peso dichiarato: 3.350 g Materiali: carcassa in lega leggera, meccanica e fodero in acciaio al carbonio, canna in acciaio al cromo molibdeno; pacchetto di scatto e fondello del caricatore in polimeri Finiture: anodizzazione brown opaca per la carcassa, parti in acciaio brunite nere opaco, otturatore e carrello cromati a spessore Dotazione: magliette portacinghia a sgancio rapido; calcioli intercambiabili valigetta in plastica Prezzo: 1.698 euro, Iva inclusa TABELLA BALISTICA Sei commerciali .30-06 Marca e tipo Norma Jaktmatch Winchester Super X Hornady Winchester Super X Norma Partition Remington Core-lokt Peso palla (grs) 150 150 165 180 180 220 Tipo palla Fmj Sp Sst Sp Sp Sp V0 (ft/sec) 2.772 2.920 2.960 2.700 2.700 2.410 V0 (m/sec) 845 890 902 823 823 735 E0 (kgm) 353 394 445 404 404 393 E0 (joule) 3.470 3.861 4.364 3.964 3.964 3.851 Con le Norma con palla Jaktmatch di 150 grani la rosata in appoggio a 100 metri misura 45 mm. Con le Winchester Super X con Power point 150 grani la rosata è 80 mm. Anche con le Hornady 165 Sst la rosata è 80 mm. Le Super X 180 grani regalano una rosata di 65 mm. Con le Norma Partition 180 grs la rosata è 55 mm. Dulcis in fundo, con le Remington Core-lokt di 220 grani la rosata si stringe a 30 mm. tacca di mira sono collegate alla canna con viti di fissaggio riprese da particolari analoghi utilizzati per il bloccaggio degli utensili. Queste viti, utilizzate anche per il collegamento del gruppo presa gas alla canna, richiedono l’uso di una speciale chiave e non si allentano neppure dopo un uso intenso. Dispongo le cartucce sul banco per peso di palla a partire dalle Norma con palla Jaktmatch di 150 grani, poi le Winchester Super X con Power point 150 grani, le Hornady 165 Sst, Super X 180 grani, Norma Partition 180 grs e le Remington Alla prova di tiro nel tunnel Benelli. Core-lokt 220 grani. La prima rosata, in appoggio a 100 metri, non è male 45 mm con doti di istintività e maneggevolezza. Il sistema Propalla non troppo veloce e leggera; sale a 80 mm con gressive comfort si comprime e deforma, svolgendo il suo compito anche alle più basse cariche. In partile altre 150 del gruppo, le più veloci Super X di Winchester. Sale la velocità e la rosata resta a 80 mm. colare, riduce il picco iniziale della carica. Per conCon l’aumentare del peso di palla e lo scendere del- fronto, provo una Argo E wood, il modello cioè apla velocità, le rosate si restringono: 65 e 55 mm, fino pena precedente, che per mitigare il rinculo ha “solo” ai 30 mm delle Core-lokt 220 grani, purtroppo non un consistente calciolo. Allo sparo la differenza tra i più in produzione. Se ne può ricavare una massima? due è notevole: se non mi pare di rilevare grande La Argo E pro restringe con le palle più pesanti e con scarto nell’impennamento, sempre piuttosto contevelocità non “spinte”. All’imbracciata la sensazione nuto, il rinculo è davvero più morbido e progressivo, di controllo e di stabilità sono considerevoli. Con il colpo è forte almeno del 30% in più senza Progrestiri in rapida successione, la carabina conferma le sue sive comfort. Lasciatemelo dire: bel colpo, Benelli! 08/2014 ARMI E TIRO 75