KUHL (1985)
Persona che agisce è sollecitata da molte istanze motivazionali,
quindi deve esistere un processo che è in grado di tutelare
l’alternativa di azione scelta e di controllare il corso
dell’azione finché la meta non è raggiunta
Mediatore volizionale
Nell’azione sono distinguibili due momenti distinti
1) tendenza motivazionale (rimanda alla scelta di un certo corso di
azioni)
2) intenzione come espressione diretta dell’atto di volontà
Quando un’intenzione specifica è attivata entrano in gioco 6 strategie:
1. Attenzione selettiva (favorisce acquisizione di informazioni che
sostengono l’intenzione)
2. Controllo dell’encoding (facilita codificazione degli stimoli legati
all’intenzione)
3. Controllo emotivo (frenati stati emotivi che potrebbero diminuire
efficacia della volizione)
4. Controllo motivazionale (evidenzia importanza degli incentivi
che sostengono l’intenzione)
5. Controllo ambientale (protegge da interferenze)
6. Riduzione dell’elaborazione di informazioni
FASI DELLA R-A
pianificazione
esecuzione
pianificazione
ricognizione
esecuzione
ricognizione
CICLO DELLA R-A
identificazione di un problema in un contesto specifico
raccolta dei dati ritenuti pertinenti (gruppo di ricerca)
analisi dei dati da parte del gruppo di ricerca
generazione di ipotesi sulle soluzioni possibili
messa in atto di azioni che producono cambiamenti
raccolta dei dati ritenuti pertinenti
LA RICERCA-AZIONE OGGI
Ambiti di intervento:
•lavoro sociale
•promozione della salute
•sviluppo risorse umane ed educazione degli adulti
•ricerca e intervento sul rapporto tra problemi umani
e organizzazione industriale (politiche nazionali e locali,
organizzazioni specifiche)
RETI SOCIALI
Insieme delle persone che fanno parte della storia, della
cultura di una persona, anche se queste non si incontrano
nello stesso momento e nello stesso luogo.
Concetto di rete sociale: modo per definire la realtà di una
persona, il significato che essa attribuisce alle relazioni e al
contesto in cui vive e, contemporaneamente, il significato che
gli altri, le relazioni e il contesto attribuiscono alla persona
stessa.
Strumento di lettura della realtà psicologico-sociale
Rete a-centrata: non c’è un centro, non gerarchica (es.: internet)
Rete ego-centrata: costruita e descritta collocando al centro
una persona dalla quale si diramano le sue relazioni  rete
sociale = insieme delle persone che intrattengono una
relazione con ego
Soggetto inserito all’interno di un insieme di relazioni che
possono essere specificate a diversi livelli
Soggetto attivo R.S. costituita solo parzialmente da
relazioni in cui si trova dalla nascita, per il resto è costruita e
non statica
elemento centrale
settori
famiglia/parenti
The
intimate
social
network
vicini di casa
EGO
colleghi di
lavoro/scuola
amici
operatori sociali e professionali
grado di intimità e importanza della relazione per EGO, quantità di
tempo
ELEMENTI DESCRITTIVI DI UNA RETE
SOCIALE
1.) Aspetti strutturali: descrivono la forma e la struttura del
reticolo. Traducibili graficamente
2.) Aspetti interazionali: riguardano il funzionamento del reticolo e
i legami tra i componenti  Plessità: a) Uniplex
b) Multiplex
Reciprocità: dà l’indice tra rete sociale
pensata e rete sociale reale
ASPETTI RELAZIONALI DELLA RETE
•PLESSITÀ: area di contenuto della relazione
uniplex
multiplex
•RECIPROCITÀ o simmetria: bidirezionalità della relazione
•NEXUS: riferimento alle relazioni relativamente continuative
•DENSITÀ: misura del rapporto tra relazioni esistenti e possibili
•RANGE: numero di persone che l’individuo raggiunge con la sua rete
•CLUSTER: gruppo/i di persone particolarmente ricchi di
reciproche connessioni entro una rete
COME DESCRIVERE UNA RETE SOCIALE?
insieme delle persone che fanno parte della
famiglia di EGO, i suoi amici, i vicini di casa, i
colleghi di lavoro
primaria o naturale
secondarie formali
insieme delle istituzioni e
organizzazioni deputate a
fornire determinati servizi
agli individui
rapporti di tipo asimmetrico
di contenuto professionale
secondarie informali
associazioni e
organizzazioni di
volontariato o privato
sociale nate per far fronte
a determinati bisogni
della comunità
DESCRIZIONE DI UNA RETE EGOCENTRATA
Primaria o naturale: insieme di persone che fanno parte della
famiglia di ego, amici, vicini di casa, colleghi
Secondaria formale: istituzioni o organizzazioni che forniscono
particolari servizi agli individui  rapporti asimmetrici di
contenuto professionale
Secondaria informale: associazioni ed organizzazioni di
volontariato o di privato sociale sorte per fronteggiare alcuni
bisogni della comunità
RETE: APERTURA O COSTRIZIONE?
La posizione che l’individuo occupa nella rete e le
caratteristiche strutturali e interazionali della rete stessa
possono influenzare la mobilità sociale di un individuo più di
quanto non possano fare il suo atteggiamento culturale o
l’adesione a norme e valori del sistema in cui egli è inserito.
Network analysis
rete come realtà puntiforme
descrizione analitica delle caratteristiche strutturali
delle reti sociali (es. densità, ampiezza, direzione,
distanza)
affettiva
FORZA
DEL LEGAME
Legami forti
funzionale
Legami deboli
Possono svolgere una
funzione di
PONTE
tra due persone di due
reti diverse?
fonti del sostegno,
coesione, soluzione dei
conflitti, integrazione
MA
forte coesione
affettiva
forte controllo
normativo
RETI E SUPPORTO SOCIALE
funzioni possibili
Funzioni protettive e preventive
Aiuto emotivo, strumentale,
informativo o valutativo; per
superare o accettare
infermità o disagio
psicosociale
isolamento sociale e rete esile
sistemi di s.s inappropriati
Tipo di rapporto tra rete e stato
di salute o malattia
salute scarsa
maggiore vulnerabilità allo stress
ruolo del s.s. nel modificare gli effetti deleteri dello stress sulla salute
MODELLO INTEGRATO DI INTERVENTO
PSICOSOCIALE
1. Mappatura della rete
Operatore + utente (+ famiglia e amici)
Colloquio, interviste, osservazione
2. Individuazione dei punti forti e deboli:
•dimensioni della rete
•tipo, qualità, forza del legame di ciascun membro con ego
•frequenza dei contatti
•reciprocità dei legami
•loro durata
•possibilità di suddivisione della rete in sotto-unità
•possibili conflittualità tra le sotto-unità o tra gli individui
VALUTAZIONE DEL TIPO DI RETE E DEL TIPO
DI PROBLEMA
forte sostegno sociale
rete coesa e omogenea
forte controllo normativo
rete frammentata
sostegno sociale meno stabile e diffuso
maggiore flessibilità e mobilità dei membri
rete dispersa
relazioni tendenzialmente non durevoli e non
reciproche
non ha un ruolo attivo sul piano psicosociale
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
DELL’INTERVENTO
•Aumento della sensibilità alle risorse e alla consapevolezza del
mondo relazionale;
•Valorizzazione degli elementi positivi della rete;
•Minimizzazione della dispersione delle risorse e contributo alla loro
mobilitazione e direzionalità comune;
•Rinforzo e sostegno dei legami esistenti, favorirne la creazione di
nuovi;
•Riorganizzazione dei sistemi di supporto;
•Allentamento e/o interruzione dei legami;
•Favorire l’assunzione di responsabilità da parte della rete nella
risoluzione dei problemi;
•Costruire o ricostruire la rete sociale;
•Contattare gli irraggiungibili
•Peer education
ALCUNE CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Lavorare con la rete sociale non è necessariamente
un’alternativa ad altri interventi ma può rivelarsi
spesso una possibilità complementare
Attenzione alle reti sociali ha permesso di
comprendere come i legami di dipendenza e di
controllo nell’ambito di una situazione nella quale
una o più persone presentano problemi possono
essere fortemente intrecciati e forti anche se silenti
prevenzione
action research
empowerment
soggetto attivo
reti sociali
CONCETTI
CHIAVE
“politica”
partecipazione
promozione del benessere
interfaccia persona ambiente
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reti sociali - Corso di laurea in Educazione Professionale