UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA
FACOLTA’ DI ECONOMIA
CORSO DI LAUREA BIENNALE – PERCORSO AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO
CORSO CORPORATE GOVERNANCE E CONTROLLO INTERNO
ANNO ACCADEMICO 2008/2009
PERIODO: II TRIMESTRE
DOCENTE: LUIGI MIGLIAVACCA
COLLABORATORE: LEONARDO CADEDDU
LINEE ESSENZIALI DEL SISTEMA DI CONTROLLO
INTERNO
1
LINEE ESSENZIALI DEL SISTEMA DI CONTROLLO
INTERNO
INDICE




LEGAMI TRA OBIETTIVI E COMPONENTI DI CONTROLLO INTERNO
CARATTERISTICHE DEL CONTROLLO INTERNO
NELLE PRINCIPALI AREE DELL'IMPRESA: LA GESTIONE DEI RISCHI
LIMITI SUL CONTROLLO INTERNO:
IL GIUDIZIO , LE DISFUNZIONI, LE DEROGHE DEL MANAGEMENT,
LA COLLUSIONE, IL RAPPORTO COSTI/BENEFICI
EFFICACIA DEI SISTEMI DI CONTROLLO INTERNO
2
LEGAMI TRA OBIETTIVI E COMPONENTI DI CONTROLLO INTERNO
OBIETTIVI DELLA SESSIONE



OGNI AZIENDA DEFINISCE UNA MISSIONE, DEGLI OBIETTIVI E INDIVIDUA LE
STRATEGIE DA APPLICARE PER RAGGIUNGERLI.
NON ESISTONO DUE CONTESTI AZIENDALI UGUALI, E QUINDI OGNI SINGOLA
AZIENDA DEFINISCE E PERSEGUE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI. SEBBENE NELLO
SPECIFICO I COMPORTAMENTI SIANO INFLUENZATI DALLA EVIDENTE
SOGGETTIVITÀ DELLE SINGOLE ATTIVITÀ ESISTONO, TUTTAVIA, DEGLI OBIETTIVI
PRATICAMENTE COMUNI A TUTTE LE AZIENDE.
UN ESEMPIO, DI QUANTO APPENA DETTO, È CHE OGNI AZIENDA CERCA DI
RAGGIUNGERE E MANTENERE UNA BUONA REPUTAZIONE NELL’AMBIENTE
ECONOMICO E SOCIALE DI CUI FA PARTE E MANTENERE VIVO IL RAPPORTO COI
PROPRI CLIENTI.
3
LEGAMI TRA OBIETTIVI E COMPONENTI DI CONTROLLO INTERNO






ULTERIORI OBIETTIVI COMUNI AD OGNI AZIENDA SONO, AD ESEMPIO, LA
PUBBLICAZIONE DI BILANCI ATTENDIBILI E LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ
RISPONDENTI ALLE LEGGI ED AI REGOLAMENTI IN VIGORE.
POSSIAMO CLASSIFICARE GLI OBIETTIVI COMUNI DEL SISTEMA DI CONTROLLO
INTERNO E DELLA GESTIONE DEI RISCHI AZIENDALI IN TRE CATEGORIE:
ATTIVITÀ OPERATIVE, LEGATE ALL’IMPIEGO EFFICIENTE ED EFFICACE DELLE
RISORSE AZIENDALI.
INFORMAZIONI DI BILANCIO, RELATIVE ALLA REDAZIONE ED ALLA PUBBLICAZIONE
DI BILANCI ATTENDIBILI.
CONFORMITÀ, OVVERO LA RISPONDENZA DEI COMPORTAMENTI D’AZIENDA ALLE
LEGGI ED AI REGOLAMENTI IN VIGORE.
LA CLASSIFICAZIONE SOPRA RIPORTATA PERMETTE DI ANALIZZARE I DIVERSI
OBIETTIVI RELATIVAMENTE ALLA STRUTTURA DEL SISTEMA DI CONTROLLO
INTERNO.
4
LEGAMI TRA OBIETTIVI E COMPONENTI DI CONTROLLO INTERNO
I CONTROLLI


E IMPORTANTE VERIFICARE CHE LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO RISPONDANO AI
REQUISITI STANDARD DI QUALITÀ ED ATTENDIBILITÀ E CHE SI BASINO SULLE
TECNICHE E SUGLI STANDARD DI RIFERIMENTO NELLO SVOLGIMENTO DELLA
REVISIONE CONTABILE.
LA CONSOB HA RECEPITO I PRINCIPI DI REVISIONE INTERNAZIONALI EMANATI
DALL’INTERNATIONAL AUDITING PRACTICES COMMITTEE (ORA INTERNATIONAL
AUDITING AND ASSURANCE STANDARDS BOARD) CON LA DELIBERA N. 13809 (30
OTTOBRE 2002) RICONOSCENDO COME LA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DI
CONTROLLO NON POSSA PRESCINDERE DAL CORPO DEI PRINCIPI E DELLE
TECNICHE ELABORATI DALLA PROFESSIONE .
5
LEGAMI TRA OBIETTIVI E COMPONENTI DI CONTROLLO INTERNO


IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PUÒ FORNIRE UN LIVELLO DI SICUREZZA
RAGIONEVOLE SULLA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI AFFIDABILITÀ, DI
INFORMAZIONE E DI CONFORMITÀ, MA IL RAGGIUNGIMENTO EFFETTIVO È
FORTEMENTE CONDIZIONATO DAL MODO IN CUI SONO SVOLTE LE ATTIVITÀ DEL
CONTROLLO INTERNO.
PARLIAMO DI “RAGIONEVOLE SICUREZZA” POICHÉ LA REALIZZAZIONE DI ALCUNI
OBIETTIVI OPERATIVI PUÒ ESSERE INFLUENZATA DA VARIABILI ESTERNE
ALL’AZIENDA, SU CUI QUEST’ULTIMA NON HA POTERE DECISIONALE.
6
LEGAMI TRA OBIETTIVI E COMPONENTI DI CONTROLLO INTERNO


QUANTO DETTO ACCADE , AD ESEMPIO, QUANDO L’AZIENDA SI PREFIGGE
L’OBIETTIVO DI ENTRARE IN UN NUOVO SETTORE DI MERCATO, DI MIGLIORARE IL
RITORNO SUL CAPITALE INVESTITO O DI MANTENERE UNA DATA QUOTA DI
MERCATO.
PER OBIETTIVI DI TAL GENERE IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO FORNISCE
UNA RAGIONEVOLE SICUREZZA. STA ALLA DIREZIONE D’AZIENDA IL COMPITO DI
VALUTARE LE INFORMAZIONI RICEVUTE ED OPERARE LE POLITICHE PIÙ
OPPORTUNE AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI.
7
LEGAMI TRA OBIETTIVI E COMPONENTI DI CONTROLLO INTERNO
ESISTE UN RAPPORTO DIRETTO TRA GLI OBIETTIVI CHE UN’AZIENDA
PERSEGUE E LE COMPONENTI DEL CONTROLLO CHE SUPPORTANO IL
LORO RAGGIUNGIMENTO.
PER DEFINIRE IL RAPPORTO DOBBIAMO CHIARIRE QUALI SONO GLI
ELEMENTI COINVOLTI NELL’ANALISI.
TALI ELEMENTI SONO:
 GLI OBIETTIVI:
– ATTIVITÀ OPERATIVE.
– INFORMAZIONI DI BILANCIO.
– CONFORMITÀ.
 LE CINQUE COMPONENTI DEL CONTROLLO INTERNO:
– AMBIENTE DI CONTROLLO.
– VALUTAZIONE DEL RISCHIO.
– INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE.
– ATTIVITÀ DI CONTROLLO.
– MONITORAGGIO.
8
LEGAMI TRA OBIETTIVI E COMPONENTI DI CONTROLLO INTERNO
LE UNITÀ OPERATIVE O LE SINGOLE ATTIVITÀ INTERESSATE DAL CONTROLLO
GLI ELEMENTI SOPRA RIPORTATI SONO STRETTAMENTE CONNESSI E
SVOLGONO UN RUOLO SINERGICO FINALIZZATO AL RAGGIUNGIMENTO
DEGLI OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL MANAGEMENT.
LE CINQUE COMPONENTI DEL SISTEMA DI CONTROLLO SONO LA BASE
ED IL PRESUPPOSTO ESSENZIALE SU CUI POGGIANO I TRE OBIETTIVI.
TUTTE LE COMPONENTI DEL CONTROLLO, QUINDI, RIGUARDANO IN
MISURA VARIABILE LE TRE CATEGORIE DI OBIETTIVI.
L’ATTIVITÀ DI “INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE”, AD ESEMPIO,
PERMETTE UNA GESTIONE EFFICACE DELLE RISORSE AZIENDALI, MA
SERVE ANCHE A PREDISPORRE BILANCI ATTENDIBILI ED A VERIFICARE
LA COINCIDENZA A NORME E REGOLAMENTI.

9
LEGAMI TRA OBIETTIVI E COMPONENTI DI CONTROLLO INTERNO
UN DISCORSO EQUIVALENTE RIGUARDA, AD ESEMPIO, IL
MONITORAGGIO, CHE CON FINALITÀ DIVERSE DALLA COMPONENTE DI
“INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE” TOCCA I TRE OBIETTIVI
SUDDETTI.
ESEMPI SIMILI SI RILEVANO ANCHE PER LE ALTRE COMPONENTI DEL
CONTROLLO.
PER SCHEMATIZZARE IL CONCETTO APPENA ESPRESSO POSSIAMO
CONSIDERARE UN CUBO CHE RIPORTI LE INTERAZIONI TRA GLI
ELEMENTI DEL CONTROLLO INTERNO E GLI OBIETTIVI, CONSIDERANDO
ANCHE LE SINGOLE UNITÀ O PROCESSI D’AZIENDA:
10
LEGAMI TRA OBIETTIVI E COMPONENTI DI CONTROLLO INTERNO


LA FIGURA SOPRA RIPORTATA RAPPRESENTA IN MANIERA SCHEMATICA IL
COMPLESSO DEL SISTEMA D’AZIENDA.
OGNI COMPONENTE DEL CONTROLLO COPRE ED ATTRAVERSA LE TRE CATEGORIE
DI OBIETTIVI. IL CONTROLLO INTERNO, PERÒ, SI APPLICA ALL’INTERA AZIENDA E
QUINDI ANCHE ALLE SUE SINGOLE UNITÀ. QUESTO RAPPORTO È ESPRESSO DALLA
TERZA DIMENSIONE DEL CUBO CHE RAPPRESENTA FILIALI, DIVISIONI ED ALTRE
UNITÀ OPERATIVE O PROCESSI.
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LEGAMI TRA OBIETTIVI E COMPONENTI DI CONTROLLO INTERNO
OGNI CELLA DEL CUBO, QUINDI, RAPPRESENTA
L’INTERAZIONE TRA LA SINGOLA COMPONENTE, IL TIPO DI
OBIETTIVO IN RELAZIONE AD UNA DATA DIVISONE DELLA
SOCIETÀ.
PER CHIARIRE MEGLIO IL CONCETTO CONSIDERIAMO UNA
SEZIONE DEL CUBO E VERIFICHIAMO QUANTO APPENA DETTO:
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LEGAMI TRA OBIETTIVI E COMPONENTI DI CONTROLLO INTERNO
COME SI VEDE, IL MONITORAGGIO, COINVOLGE TRASVERSALMENTE I
TRE OBIETTIVI ED INTERESSA,ALLO STESSO TEMPO, TUTTE LE
DIVISIONI ED I PROCESSI D’AZIENDA.
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CARATTERISTICHE DEL CONTROLLO INTERNO
NELLE PRINCIPALI AREE DELL'IMPRESA: LA GESTIONE DEI RISCHI
Obiettivi della sessione:




LA GESTIONE DEI RISCHI DEI RISCHI AZIENDALI
IL RISK MANAGEMENT
OBIETTIVI E CONTROLLI
RIDUZIONE DEL RISCHIO
14
CARATTERISTICHE DEL CONTROLLO INTERNO
NELLE PRINCIPALI AREE DELL'IMPRESA: LA GESTIONE DEI RISCHI
LA GESTIONE DEI RISCHI DEI RISCHI AZIENDALI
CON IL TERMINE RISCHIO SI IDENTIFICA UN EVENTO SFAVOREVOLE CHE HA UN
IMPATTO NEGATIVO IN TERMINI DI MAGGIORI COSTI E MANCATI GUADAGNI
RISPETTO ALLA NORMALE ATTIVITÀ DELL'AZIENDA
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CARATTERISTICHE DEL CONTROLLO INTERNO
NELLE PRINCIPALI AREE DELL'IMPRESA: LA GESTIONE DEI RISCHI
LA GESTIONE DEI RISCHI DEI RISCHI AZIENDALI
TUTTA L'ATTIVITÀ AZIENDALE È CONTINUAMENTE ESPOSTA A RISCHI CHE
POSSONO ESSERE RAGGRUPPATI IN MACRO-AREE PRINCIPALI:
 RISCHI FINANZIARI, CHE RIGUARDANO, AD ESEMPIO, LA DIFFICOLTÀ DI
OTTENERE CREDITO DALLE BANCHE, LE PERDITE DERIVANTI DA OSCILLAZIONE
DEI CAMBI O LA DIMINUZIONE DI PROFITTO DERIVANTE DA VARIAZIONI
CLIMATICHE NON GESTITE.
 RISCHI OPERATIVI RELATIVI AI DANNI DERIVANTI DA INCENDI E DA ALLUVIONI,
INFORTUNI SUL LAVORO, PERDITA DI PERSONALE CHIAVE, IMPOSSIBILITÀ DI
MANTENERE UNA CONTINUITÀ NELL'ATTIVITÀ DI PRODUZIONE, PERDITA DI
INFORMAZIONI LEGATE ALLA SICUREZZA DEI SISTEMI INFORMATIVI.
 RISCHI SPECULATIVI, CONNESSI ALLA NORMALE ATTIVITÀ STRATEGICA
DELL'IMPRESA COME IL CAMBIAMENTO DELLA LEGISLAZIONE, O RISCHI LEGATI A
GUERRE OPPURE EPIDEMIE IN PAESI CON I QUALI SI INTRATTENGONO RAPPORTI
COMMERCIALI, E RISCHI LEGATI AL DANNO DI IMMAGINE.
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CARATTERISTICHE DEL CONTROLLO INTERNO
NELLE PRINCIPALI AREE DELL'IMPRESA: LA GESTIONE DEI RISCHI
LA GESTIONE DEI RISCHI DEI RISCHI AZIENDALI
L'ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RISCHI SIA AZIENDALI È STORICAMENTE LEGATA
ALLA STIPULAZIONE DELLE POLIZZE ASSICURATIVE.
L'ASSICURAZIONE RAPPRESENTA IL METODO PIÙ DIFFUSO PER TRASFERIRE
DETERMINATI RISCHI ALL'ESTERNO DELL'IMPRESA E RAPPRESENTA, A VOLTE, UNA
VOCE DI SPESA PREPONDERANTE ALL'INTERNO DEI BILANCI.
TUTTAVIA È SBAGLIATO PENSARE CHE L'ATTIVITÀ DEL RISK MANAGER SIA
SOLAMENTE LEGATA ALLA RIALLOCAZIONE DEL PORTAFOGLIO ASSICURATIVO,
DOVENDOSI INVECE INTENDERE CHE IL SUBSISTEMA DI GESTIONE DEI RISCHI
DEVE ESSERE TRASVERSALE A TUTTI I PROCESSI DI UN'AZIENDA.
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CARATTERISTICHE DEL CONTROLLO INTERNO
NELLE PRINCIPALI AREE DELL'IMPRESA: LA GESTIONE DEI RISCHI
IL RISK MANAGEMENT
IL PROCESSO DI RISK MANAGEMENT INDAGA I FATTORI CRITICI DELL'AZIENDA .
ESSO SI BASA SULL’APPLICAZIONE DI NORME CHE PERMETTANO DI MIGLIORARE I
PROCESSI AZIENDALI PER OTTIMIZZARE L'EFFICIENZA DELL'IMPRESA.
SI TRATTA DI ATTUARE UN PROCESSO TRASVERSALE A TUTTE LE ATTIVITÀ
D’IMPRESA, CHE PERMETTE DI INDIVIDUARE I FATTORI DI RISCHIO INSITI
NELL'ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE PER EVITARE CHE DIVENTINO UN CENTRO DI
COSTO INGOVERNABILE.
UNA BUONA GESTIONE DEL RISCHIO HA UN IMPATTO A 360° SULLA GESTIONE E
SULLE SCELTE STRATEGICHE DELL'IMPRESA.
IL RISK MANAGEMENT HA, INOLTRE, UN IMPATTO DIRETTO SULLA RIDUZIONE DEI
COSTI E SULLA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO AZIENDALE.
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CARATTERISTICHE DEL CONTROLLO INTERNO
NELLE PRINCIPALI AREE DELL'IMPRESA: LA GESTIONE DEI RISCHI
OBIETTIVI E CONTROLLI
OGNI FORMA DI INEFFICIENZA ALL’INTERNO DEL CONTESTO AZIENDALE
SOTTINTENDE UN COSTO, SIA ESSO PALESEMENTE MANIFESTATO OPPURE SOLO
UN COSTO “OPPORTUNITÀ.
ESISTONO VARI ASPETTI DA CONSIDERARE PER RIDURRE TALI INEFFICIENZE, E
QUELLO DELLA RIDUZIONE DEI RISCHI LEGATI ALL’ATTIVITÀ HA, DI SICURO, UN
RUOLO FONDAMENTALE.
IDENTIFICHIAMO DI SEGUITO ALCUNI TRA I PRINCIPALI RISCHI LEGATI
ALL’ATTIVITÀ OPERATIVA DELL’AZIENDA ,GLI OBIETTIVI CHE LA STESSA DEVE
PREFIGGERSI PER ANNULLARLI E LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO DA PORRE IN
ESSERE PER VERIFICARE SE I RISCHI HANNO UN SUFFICIENTE GRADO DI
COPERTURA.
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CARATTERISTICHE DEL CONTROLLO INTERNO
NELLE PRINCIPALI AREE DELL'IMPRESA: LA GESTIONE DEI RISCHI
RIDUZIONE DEL RISCHIO
SE L’OBIETTIVO È QUELLO DI RIDURRE IL RISCHIO DI INCIDENTI LEGATI ALLO
SVOLGIMENTO DI ALCUNE MANSIONI “PERICOLOSE”, ALLORA LE ATTIVITÀ DI
CONTROLLO CHE LA DIREZIONE DOVRÀ SVOLGERE SARANNO:
INDIVIDUARE QUALI SIANO LE MANSIONI CON IL PIÙ ALTO TASSO DI INCIDENTI.
ADOTTARE PROCEDURE E PROMUOVERE DIRETTIVE VOLTE ALLA RIDUZIONE
DEGLI INCIDENTI.
IMPOSTARE UN CONTROLLO CONTINUO PER MONITORARE IL LIVELLO DEI
RISARCIMENTI E DELLE RICHIESTE DI INDENNIZZO RISPETTO ALLE MEDIE DEL
SETTORE.
APPROFONDIRE I MOTIVI E LE CAUSE DEGLI INCIDENTI ED ADOTTARE
OPPORTUNE MISURE DI SALVAGUARDIA.
CONSIDERARE IL GIUSTO RAPPORTO COSTI BENEFICI RELATIVO ALLE MISURE
ADOTTATE.
20
CARATTERISTICHE DEL CONTROLLO INTERNO
NELLE PRINCIPALI AREE DELL'IMPRESA: LA GESTIONE DEI RISCHI
RIDUZIONE DEL RISCHIO
ULTERIORI RISCHI DA CONSIDERARE PER RAGGIUNGERE L’OBIETTIVO DI
RIDUZIONE (OD ANNULLAMENTO) DEGLI INCIDENTI SONO LEGATI:
ALL’OBSOLESCENZA DEGLI IMPIANTI CHE POSSONO NON GARANTIRE LE NORME
LEGALI DI SICUREZZA.
ALL’INEFFICACIA DEI PROGRAMMI DI ADDESTRAMENTO, PER CUI IL LIVELLO
LATENTE DI PERICOLO AUMENTA ANCHE IN PRESENZA DI IMPIANTI A NORMA DI
LEGGE.
ALLA SCARSA MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE
21
LIMITI SUL CONTROLLO INTERNO:
IL GIUDIZIO , LE DISFUNZIONI, LE DEROGHE DEL MANAGEMENT,
LA COLLUSIONE, IL RAPPORTO COSTI/BENEFICI
Obiettivi della sessione:





I LIMITI DEL CONTROLLO INTERNO
IL RAPPORTO COSTI BENEFICI
LE DEROGHE DEL MANAGEMENT
LA COLLUSIONE
LA NECESSITA’ DI INDIPENDENZA
22
I LIMITI DEL CONTROLLO INTERNO
IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO È RAPPRESENTATO DALLE LINEE D'AZIONE E
DALLE PROCEDURE ADOTTATE DALLA DIREZIONE AZIENDALE. IL SUO FINE È DI
FAVORIRE IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREFISSATI E DI ASSICURARE
UNA CONDOTTA EFFICIENTE E ORDINATA DELLE ATTIVITÀ.
IL CONCETTO DI CONTROLLO PERVADE TUTTA LA REALTÀ AZIENDALE, E
COINVOLGE OGNI PERSONA LEGATA ALL’AZIENDA. ESSO È, A TUTTI GLI EFFETTI,
UN CODICE AL CUI RISPETTO SONO TENUTI TUTTI I SOGGETTI DELL’AZIENDA, E
PER LA CUI APPLICAZIONE LA DIREZIONE È RESPONSABILE.
I VALORI ALLA BASE DI UN BUON SISTEMA DI GOVERNO DELL’AZIENDA SONO I
SEGUENTI:

PRINCIPI ETICI DIFFUSI E CONDIVISI.

REGOLE DI COMPORTAMENTO CORRETTE ED EQUE.

VALIDE NORME DI ATTUAZIONE.
23
I LIMITI DEL CONTROLLO INTERNO
UN BUON SISTEMA DI CONTROLLO, CHE RIFLETTA I VALORI SOPRA ESPOSTI,
GARANTISCE LA COPERTURA DAI RISCHI PRINCIPALI A CUI L’IMPRESA È ESPOSTA,
ED ASSICURA L’ASSENZA DI ERRORI MATERIALI IN BILANCIO.
IL CONTROLLO INTERNO, PERÒ, COME TUTTI I SISTEMI ARTICOLATI NON È PRIVO
DI DIFETTI E LIMITI STRUTTURALI.
LE ATTIVITÀ, I DOCUMENTI ED OGNI ALTRO PRODOTTO DEL CONTROLLO
INTERNO SONO SOGGETTI AL VAGLIO DI PERSONE E QUESTO ELEMENTO È FORSE
IL PRIMO E MASSIMO LIMITE DEL SISTEMA.
IL FATTORE UMANO, PER QUANTO INDIRIZZATO E CONTROLLATO NON È MAI DEL
TUTTO AFFIDABILE.
UN BUON SISTEMA DI CONTROLLO PUÒ FORNIRE DEI DATI MOLTO ATTENDIBILI E
SUFFICIENTEMENTE PUNTUALI PER IDENTIFICARE E COPRIRE UN RISCHIO. I
SOGGETTI A CUI TALI NOTIZIE SONO DESTINATE, PERÒ, POSSONO NON ESSERE
ABBASTANZA PREPARATI AD AFFRONTARE IL PROBLEMA. IN UN CASO DEL GENERE
NON VI È SISTEMA CHE REGGA.
24
I LIMITI DEL CONTROLLO INTERNO
LA TAVOLA DI SEGUITO ESPOSTA RIPORTA I PRINCIPALI LIMITI DEL SISTEMA DI
CONTROLLO.
LIMITI
NON POTRÀ MAI COMPENSARE LE LACUNE NELLE COMPETENZE DI UN DIRIGENTE
POCO PREPARATO.
HA LA CAPACITÀ DI FORNIRE ALLA DIREZIONE ED AL CONSIGLIO
D’AMMINISTRAZIONE SOLTANTO UNA RAGIONEVOLE, E NON ASSOLUTA, SICUREZZA
SULLA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI AZIENDALI.
E’ FORTEMENTE LEGATO ALL’ELEMENTO UMANO, PER CUI I SOGGETTI INCARICATI
DEL CONTROLLO POSSONO COLLUDERE OD OMETTERE VOLONTARIAMENTE I
CONTROLLI.
LIMITI LEGATI ALLA COMPONENTE UMANA SI RIASSUMONO NEL CONCETTO
SECONDO CUI ANCHE SE NON È SEMPRE POSSIBILE CONTROLLARE
I CONTROLLORI BISOGNA DISINCENTIVARE COMPORTAMENTI SCORRETTI
O COLLUSIVI.
25
I LIMITI DEL CONTROLLO INTERNO
IL DETERRENTE DI UNA PESANTE SANZIONE, DEVE ESSERE USATO
CORRETTAMENTE DA CHI HA LA RESPONSABILITÀ DEL CONTROLLO, MA DEVE
ESSERE DI MONITO ANCHE PER GLI STESSI CONTROLLORI.
PER QUANTO RIGUARDA IL LIMITE DI INFORMATIVA SUL RAGGIUNGIMENTO DEGLI
OBIETTIVI, IL MEGLIO CHE CI SI PUÒ ATTENDERE DAL SISTEMA DI CONTROLLO
INTERNO È SOLO LA “RAGIONEVOLE” SICUREZZA CHE GLI STESSI SIANO
RAGGIUNTI.
LA “RAGIONEVOLE” SICUREZZA NON SOTTINTENDE UNA DIFFUSA INEFFICIENZA
DEI CONTROLLI, MA, BENSÌ, EVIDENZIA LA DIFFICOLTÀ, PER QUALSIASI SISTEMA
ORGANIZZATO, DI AVERE IL COMPLETO CONTROLLO DI TUTTE LE VARIABILI
LEGATE AD UNA SOCIETÀ.
26
I LIMITI DEL CONTROLLO INTERNO
QUANTO APPENA DETTO TROVA ULTERIORE CONFORTO NEL FATTO CHE, PUR
RIUSCENDO AD OTTENERE UNA SODDISFACENTE CONOSCENZA E MONITORAGGIO
DELLE VARIABILI INTERNE, NON È POSSIBILE EFFETTUARE UN’ATTIVITÀ DI
CONTROLLO ED INDIRIZZO SULLE VARIABILI ESTERNE ALLA SOCIETÀ.
ALCUNI ESEMPI DI VARIABILI ESTERNE SONO I FATTORI COME L’ANDAMENTO D EL
MERCATO, L’IDEA CHE I CLIENTI HANNO DELLA SOCIETÀ, O I REPENTINI
CAMBIAMENTI DEI GUSTI DEL MERCATO CHE POSSONO SPOSTARE LE SCELTE
D’ACQUISTO VERSO PRODOTTI ANTAGONISTI A QUELLI DELL’AZIENDA.
27
I LIMITI DEL CONTROLLO INTERNO - IL RAPPORTO COSTI BENEFICI
L’APPLICAZIONE DI CORRETTE PROCEDURE DI CONTROLLO INTERNO È
UN’ATTIVITÀ CHE PUÒ RISULTARE SIGNIFICATIVAMENTE ONEROSA PER LA
SOCIETÀ.
CONSIDERANDO CHE LE RISORSE NON SONO ILLIMITATE È OPPORTUNO CHE IL
PROCESSO DI IMPLEMENTAZIONE DEI CONTROLLI CONSIDERI LA SPESA RELATIVA
AD UN DETERMINATO PROCESSO ED I BENEFICI CONNESSI.
I BENEFICI DI UN CONTROLLO RAPPRESENTANO LA COPERTURA DI UN DATO
RISCHIO, MA È IMPORTANTE IDENTIFICARE QUALI SONO QUELLI SIGNIFICATIVI,
ED ATTUARE POLITICHE E PROCEDURE CHE DIANO PRIORITÀ ALLA COPERTURA DI
QUESTI RISCHI.
LA DIFFICOLTÀ PRINCIPALE CHE SI INCONTRA IN UN SIMILE TIPO DI ANALISI È
RAPPRESENTATA DALLA MANCANZA DI DATI OGGETTIVI. L’ANALISI COSTI BENEFICI
SI EFFETTUA CON DIVERSI GRADI DI APPROFONDIMENTO.
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I LIMITI DEL CONTROLLO INTERNO - IL RAPPORTO COSTI BENEFICI
E’ RELATIVAMENTE SEMPLICE STIMARE I COSTI RISPETTO AI BENEFICI, POICHÉ LA
QUOTA DI COSTI DIRETTI E BUONA PARTE DI QUELLI INDIRETTI CONNESSI
ALL’INSTALLAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO SONO FACILMENTE
INDIVIDUABILI.
LA VALUTAZIONE DEI BENEFICI È, DI SICURO, PIÙ COMPLICATA E PIÙ
SOGGETTIVA.
PER STABILIRE I VANTAGGI POTENZIALI È, COMUNQUE, UTILE CONSIDERARE
FATTORI COME LA PROBABILITÀ CHE SI MANIFESTINO SITUAZIONI
INDESIDERABILI E L’EFFETTO CHE TALI SITUAZIONI POTREBBERO AVERE
SULL’ASSETTO FINANZIARIO E GESTIONALE DELL’IMPRESA.
29
I LIMITI DEL CONTROLLO INTERNO - LE DEROGHE DEL MANAGEMENT
CON IL TERMINE “DEROGA” SI VUOLE INTENDERE, NEL CONTESTO IN ESAME, LA
POSSIBILITÀ CHE LA DIREZIONE NON RISPETTI OD APPLICHI IN MODO
FUORVIATO LE POLITICHE E LE PROCEDURE DEL CONTROLLO.
UN SISTEMA DI CONTROLLO È TANTO EFFICACE QUANTO LO SONO I
RESPONSABILI DEL SUO FUNZIONAMENTO. ESISTE UN VINCOLO DI
PROPORZIONALITÀ DIRETTA TRA L’INTEGRITÀ E LA CORRETTEZZA DELLA
DIREZIONE ED IL LIVELLO DI EFFICIENZA DEL CONTROLLO INTERNO.
I MOTIVI ALLA BASE DI COMPORTAMENTI SIMILI POSSONO ESSERE VARI, SIA PER
IL RAGGIUNGIMENTO DI FINI PERSONALI, MA ANCHE PER POLITICHE AZIENDALI
30
I LIMITI DEL CONTROLLO INTERNO - LE DEROGHE DEL MANAGEMENT
UN RESPONSABILE DI SETTORE O DI UNITÀ PUÒ VOLER EVIDENZIARE MAGGIORI
RICAVI PER COPRIRE DELLE INATTESE RIDUZIONI DELLE VENDITE.
IL CONCETTO NEGATIVO DI DEROGA APPENA ESPOSTO NON VA CONFUSO CON I
COMPORTAMENTI LECITI COMPIUTI DALLA DIREZIONE PER MODIFICARE
POLITICHE O PROCEDURE REPUTATE MIGLIORABILI.
QUESTO GENERE DI INTERVENTO PUÒ RISULTARE NECESSARIO PER FAR FRONTE
AD OPERAZIONI DI TIPO STRAORDINARIO CHE IL SISTEMA DI CONTROLLO NON
CONTEMPLA E CHE POSSONO AVER BISOGNO PROCEDURE AD HOC.
31
I LIMITI DEL CONTROLLO INTERNO - LA COLLUSIONE
L’INTEGRITÀ ED I VALORI ETICI RAPPRESENTANO ELEMENTI FONDAMENTALI
DELL’AMBIENTE DEI CONTROLLI CHE INFLUENZANO L’EFFICACIA DELLA
PROGETTAZIONE, GESTIONE E MONITORAGGIO DELLE ALTRE COMPONENTI DEL
CONTROLLO INTERNO. L’INTEGRITÀ ED IL COMPORTAMENTO ETICO SONO IL
PRODOTTO DEGLI STANDARD ETICI E COMPORTAMENTALI DELL’IMPRESA, IL MODO
IN CUI VENGONO COMUNICATI E COME VENGONO RAFFORZATI NELLA PRATICA.
LA DIREZIONE DEVE SFORZARSI DI ELIMINARE O RIDURRE GLI STIMOLI E LE
TENTAZIONI CHE POTREBBERO INDURRE IL PERSONALE A COMPIERE ATTI
DISONESTI, ILLEGALI O COLLUSIVI.
32
I LIMITI DEL CONTROLLO INTERNO - LA COLLUSIONE
LA CORRETTA COMUNICAZIONE AL PERSONALE DEI VALORI AZIENDALI E DEGLI
STANDARD DI COMPORTAMENTO ATTRAVERSO DICHIARAZIONI DI POLITICHE
AZIENDALI È LA BASE DI COMPORTAMENTO A CUI AFFIDARSI PER RIDURRE LE
ATTIVITÀ COLLUSIVE E FRAUDOLENTE IN AZIENDA.
GLI ATTI DI COLLUSIONE TRA INDIVIDUI POSSONO SFOCIARE IN GRAVI
MANCANZE DEL CONTROLLO. L’ATTIVITÀ COLLUSIVA PUÒ MANIFESTARSI A TUTTI I
LIVELLI AZIENDALI ED IN VARIE FORME.
SI PUÒ VERIFICARE L’ALTERAZIONE DI DATI CONTABILI O DI INFORMAZIONI IN
MODI NON RILEVABILI DALLE PROCEDURE DEL CONTROLLO.
SE, AD ESEMPIO, IL RESPONSABILE ADDETTO AL CONTROLLO DEGLI SCONTI
COLLUDE CON UN CLIENTE SI POSSONO VERIFICARE DELLE IMPROPRIE, E
FRAUDOLENTI, RIDUZIONI DEL PREZZO DI VENDITA NEI CONFRONTI DEL
CLIENTE.
33
I LIMITI DEL CONTROLLO INTERNO - LA NECESSITA’ DI INDIPENDENZA


I COMPORTAMENTI COLLUSIVI VANNO COMBATTUTI E PREVENUTI ANCHE
GARANTENDO LA CORRETTA APPLICAZIONE DEI PRESUPPOSTI DI INDIPENDENZA E
QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE DEI SOGGETTI INCARICATI DEL CONTROLLO.
L’EFFETTIVA INDIPENDENZA DEI SOGGETTI DEMANDATI AL CONTROLLO
L’ADEGUATA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE
L’INDIPENDENZA NON VA INTESA SOLTANTO COME FORMALE, MA RICHIEDE
L’APPLICAZIONE DI NORME GIURIDICHE CHE SANCISCANO STRINGENTI CRITERI
DI INCOMPATIBILITÀ DA PARTE DEL CONTROLLORE.
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EFFICACIA DEI SISTEMI DI CONTROLLO INTERNO
Obiettivi della sessione






EFFICACIA DEI SISTEMI DI CONTROLLO INTERNO
LA MISURA DELL’EFFICACIA DEL CONTROLLO INTERNO
AMBIENTE DI CONTROLLO
VALUTAZIONE DEI RISCHI
INFORMAZIONI E COMUNICAZIONE
MONITORAGGIO
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EFFICACIA DEI SISTEMI DI CONTROLLO INTERNO
L’EFFICACIA DI UN SISTEMA, COME COMPLESSO INTEGRATO DI PROCESSI, È DATA
DAL RAPPORTO TRA GLI OBIETTIVI IDENTIFICATI E QUELLI RAGGIUNTI.
IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO NON FA ECCEZIONE. LA SUA FUNZIONE,
OVVERO L’OBIETTIVO CHE SI PREFIGGE, È QUELLO DI GARANTIRE UNA
RAGIONEVOLE SICUREZZA SUL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI FISSATI DAL
MANAGEMENT.
IL CONCETTO DI EFFICACIA, PERÒ, NON SI LEGA IN MANIERA FISSA ED UNIVOCA
AL SISTEMA DI CONTROLLO, POICHÉ QUEST’ULTIMO È UN SISTEMA DINAMICO E
STRETTAMENTE COLLEGATO ALLA REALTÀ IN CUI OPERA L’AZIENDA.
IL CONTROLLO INTERNO È SOLO UNA PARTE DEL PROCESSO DECISIONALE
D’AZIENDA.
NON TUTTE LE INIZIATIVE PRESE DAL MANAGEMENT COSTITUISCONO ELEMENTI
DEL CONTROLLO INTERNO.
36
EFFICACIA DEI SISTEMI DI CONTROLLO INTERNO
SE NON FOSSERO FISSATI GLI OBIETTIVI, AD ESEMPIO, L’ATTIVITÀ DEL SISTEMA
DI CONTROLLO NON AVREBBE SENSO. IL SUO OBIETTIVO È, INFATTI, GARANTIRE
IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI STESSI.
RIPORTIAMO DI SEGUITO ALCUNI ESEMPI DI AZIONI DI COMPETENZA DEL
MANAGEMENT.
LA TABELLA DI SEGUITO RIPORTATA È UNA POSSIBILE INTERPRETAZIONE DI
QUELLE CHE SONO RITENUTE COMPONENTI DEL SISTEMA DI CONTROLLO
INTERNO.
37
EFFICACIA DEI SISTEMI DI CONTROLLO INTERNO
OGNI SISTEMA DI CONTROLLO PUÒ FUNZIONARE A LIVELLI DI EFFICACIA
DIVERSI, IN RELAZIONE A DIVERSI PERIODI.
LA NECESSITÀ DI IDENTIFICARE UN PARAMETRO PER LA DETERMINAZIONE DELLA
REALE EFFICACIA DI UN SISTEMA DI CONTROLLO CI RIPORTA
ALL’IDENTIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI COMUNI ALL’ATTIVITÀ D’IMPRESA.
GLI OBIETTIVI DI CONTROLLO COMUNI CHE, SEPPUR NELLE LORO DIVERSITÀ,
TUTTE LE AZIENDE PERSEGUONO SONO:
ATTIVITÀ OPERATIVE, LEGATE ALL’IMPIEGO EFFICIENTE ED EFFICACE DELLE
RISORSE AZIENDALI.
INFORMAZIONI DI BILANCIO, RELATIVE ALLA REDAZIONE ED ALLA PUBBLICAZIONE
DI BILANCI ATTENDIBILI.
DATI GESTIONALI, NECESSARI PER LA DETERMINAZINE DELLE DECISIONI DA
PRENDERE
CONFORMITÀ, OVVERO LA RISPONDENZA DEI COMPORTAMENTI D’AZIENDA ALLE
LEGGI ED AI REGOLAMENTI IN VIGORE.
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EFFICACIA DEI SISTEMI DI CONTROLLO INTERNO
UN EFFICACE SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO DEVE FORNIRE AL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE ED AL MANAGEMENT LA RAGIONEVOLE SICUREZZA CHE:
I BILANCI DA PUBBLICARE SIANO PREDISPOSTI IN MODO ATTENDIBILE .
SI HA REALE COMPRENSIONE DELLA MISURA IN CUI SI STANNO CONSEGUENDO
GLI OBIETTIVI OPERATIVI AZIENDALI.
LE LEGGI ED I REGOLAMENTI IN VIGORE SIANO RISPETTATI.
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EFFICACIA DEI SISTEMI DI CONTROLLO INTERNO
LA MISURA DELL’EFFICACIA DEL CONTROLLO INTERNO
NON SI PUÒ LIMITARE LA SPIEGAZIONE DEL CONCETTO DI EFFICACIA DEL
SISTEMA DI CONTROLLO DEFINENDOLO COME IL MERO RAGGIUNGIMENTO DEGLI
OBIETTIVI AZIENDALI.
OGNI ELEMENTO DEL CONTROLLO INTERNO È INTERRELATO CON GLI ALTRI.
CONSIDERIAMO, AD ESEMPIO, L’AMBIENTE DI CONTROLLO.
LE CARATTERISTICHE CHE RICONOSCIAMO IN QUESTO ELEMENTO SONO:
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EFFICACIA DEI SISTEMI DI CONTROLLO INTERNO


IMPEGNO ALLA COMPETENZA, INTESO COME LA COSCIENZA, DA PARTE DEL
MANAGEMENT, CHE L’IMPEGNO SPESO PER RAGGIUNGERE UN BUON LIVELLO DI
OPERATIVITÀ SI TRADUCE NELL’ACQUISIZIONE DELLE ATTITUDINI E DELLA
CONOSCENZA NECESSARI AL CORRETTO FUNZIONAMENTO DELL’AZIENDA.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA. UN’AZIENDA DEVE SVILUPPARE UNA STRUTTURA
ORGANIZZATIVA ADATTA A SODDISFARE I PROPRI BISOGNI. LA CORRETTA
STRUTTURA ORGANIZZATIVA È FUNZIONE DELLA DIMENSIONE E DELLA NATURA
DELL’ATTIVITÀ SVOLTA.
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


INDIVIDUAZIONE DELL’AUTORITÀ E DELLE RESPONSABILITÀ. BISOGNA
IDENTIFICARE, NELL’AMBITO AZIENDALE QUALI SONO LE POLITICHE DA
APPLICARE PER PERMETTERE LA VISIONE ED IL RISPETTO DELLE GERARCHIE
SOCIETARIE.
ACCOUNTABILITY. INTESA COME LA NECESSITÀ DI EVITARE LA PRESENZA DI AREE
DEL CONTROLLO CHE NON RICADANO SOTTO LA RESPONSABILITÀ DI NESSUNO.
LA PRESENZA DI UNA COSSIDDETTA "AREA DI NESSUNO" POTREBBE
RAPPRESENTARE UN FORTE RISCHIO DI CONTROLLO.
PROCEDURE E POLITICHE SULLE RISORSE UMANE. RIPRENDENDO IL CONCETTO
GIÀ ESPOSTO IN RELAZIONE ALL’IMPEGNO ALLA COMPETENZA, POSSIAMO
SPECIFICARE CHE È IMPORTANTISSIMO CHIARIRE QUAL È IL PROFILO PIÙ
OPPORTUNO PER LE RISORSE UMANE DA IMPIEGARE. SE LA SOCIETÀ PREDILIGE
VALORI COME UN OPPORTUNO TITOLO DI STUDIO O UN ALTO STANDARD DI
ETICA E COMPORTAMENTO DIMOSTRA DI CREDERE NEL VALORE DELLE PERSONE.
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EFFICACIA DEI SISTEMI DI CONTROLLO INTERNO
FATTORI COME L’INDIPENDENZA, L’ESPERIENZA E LA PREPARAZIONE DEI SINGOLI
SOGGETTI CONTRIBUISCONO ENORMEMENTE ALL’IMPOSTAZIONE ED ALLA
GESTIONE DI UN CORRETTO SISTEMA DI CONTROLLO.
CHI VALUTA DEVE CONSIDERARE SE GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI SONO
SODDISFACENTI, MA DEVE TENERE IN CONSIDERAZIONE ANCHE GLI ELEMENTI
CHE PERMETTONO UN ADEGUATO LIVELLO DI EFFICACIA DEL CONTROLLO
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L’OBIETTIVO DI ASSICURARSI CHE I SALDI ISCRITTI A BILANCIO SIANO:
 CORRETTI.
 IMPUTATI TUTTI ED UNA SOLA VOLTA.
GLI OBIETTIVI SPECIFICI SOPRA RIPORTATI SONO RICONDUCIBILI ALL’OBIETTIVO
COMUNE DI “INFORMAZIONI DI BILANCIO”, MA, COME GIÀ DETTO, TUTTI GLI
ELEMENTI DEL CONTROLLO PARTECIPANO AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI
OBIETTIVI, PERMETTENDO COSÌ AL PROCESSO DI ESSERE EFFICACE.
INTERPRETIAMO IN CHIAVE OPERATIVA GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI
CONTROLLO, RELATIVAMENTE ALL’ESEMPIO:
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AMBIENTE DI CONTROLLO


ACCERTARSI CHE GLI ADDETTI ALL’IMPUTAZIONE DATI ABBIAMO UNA
SUFFICIENTE PREPARAZIONE.
VERIFICARE CHE LA SOCIETÀ CURI L’AGGIORNAMENTO DEL
PERSONALE
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VALUTAZIONE DEI RISCHI


CAPIRE SE LE STRATEGIE AZIENDALI PER L’ANNULLAMENTO DEL RISCHIO DI
DUPLICAZIONE DEI DATI SONO CORRETTE ED ESAUSTIVE.
CONSIDERARE QUALI SONO I PUNTI DI MAGGIOR RISCHIO NEL PROCESSO DI
IMPUTAZIONE DEI DATI.
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ATTIVITÀ DI CONTROLLO






I CONTROLLI DA EFFETTUARE POSSONO ESSERE:
SCHEMATIZZARE IL PROCESSO DI IMPUTAZIONE PER PUNTI CHIAVE.
ASSICURARSI CHE ESISTA UNA PROCEDURA DI AUTORIZZAZIONE PER L’ACCESSO
AL SISTEMA.
CREARE DI UN DIAGRAMMA DI FLUSSO CHE PRESENTI GRAFICAMENTE LE AREE
PIÙ DELICATE DEL PROCESSO.
VERIFICARE I PUNTI CHIAVE INDIVIDUATI.
CAPIRE SE IL PROGRAMMA RICONOSCE DUE IMPORTI UGUALI, O DUE FATTURE
IMPUTATE CON LO STESSO NUMERO DI PROTOCOLLO.
VALUTARE IN TAL CASO, COME, E SE, IL PROGRAMMA AVVERTE L’OPERATORE DEL
POSSIBILE ERRORE.
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INFORMAZIONI E COMUNICAZIONE
I CONTROLLI DA APPLICARE AL CASO IN ESAME SONO:
 ACCERTARSI IN CHE MODO UN ERRORE DI IMPUTAZIONE, UNA VOLTA RILEVATO,
VENGA CONDIVISO (AD ESEMPIO CON COMUNICAZIONI PRODOTTE DAL SISTEMA).
 VERIFICARE SE ESISTE UNA PROCEDURA DI CONFERMA, SEPPURE IMPLICITA, DEL
RECEPIMENTO DELL’ERRORE DA TUTTE LE UNITÀ OPERATIVE COINVOLTE.
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MONITORAGGIO


NEL NOSTRO CASO SI PUÒ:
CONSIDERARE CON QUALE FREQUENZA VENGONO EFFETTUATI TEST SUL
PROGRAMMA UTILIZZATO PER L’IMPUTAZIONE DATI.
VALUTARE SE ESISTE UN AGGIORNAMENTO COSTANTE DEL PROGRAMMA DAI
PARTE DEI TECNICI.
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LEGAMI TRA OBIETTIVI E COMPONENTI DI CONTROLLO INTERNO