Le leggi che disciplinano i flussi migratori dagli anni 80 fino ai giorni nostri Scuola superiore Fabio Besta Rossi Riccardo 3 D liceo Mappa concettuale Temi principali Legge Martelli Legge Turco-Napolitano 1998 Introduzione Le leggi che disciplinano i flussi migratori Legge sicurezza Temi principali Legge Bossi- Fini 2002 Temi principali Introduzione Le leggi che argomentano il tema dell’ immigrazione sono racchiuse all’ interno del Testo Unico. Questo è composto da 49 articoli suddiviso in sei titoli le cui norme intendono regolamentare le fasi della vita di una straniero in Italia: l’ingresso ,la presenza e l’uscita e non si applica ai cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea soggetti alle normative previste dai Trattati europei. I punti principali sono riferiti a: Il visto di ingresso, il permesso di soggiorno, lo status di rifugiato politico, lo status di protezione sussidiaria e l’allontanamento dal territorio italiano o espulsione, elementi che rappresentano il fulcro normativo sull’immigrazione. Legge Martelli Questo testo è incentrato su misure specifiche: l’estensione ai cittadini non europei del diritto di ottenere lo stato di rifugiato politico secondo la convenzione del 1951 e la previsione di una programmazione degli ingrassi in Italia per motivi di lavoro degli extra comunitari La permanenza dello straniero viene subordinata a un rilascio di un permesso di soggiorno da parte della questura per un periodo massimo di 2 anni. Per quanto riguarda la lotta all’ immigrazione clandestina introduce per la prima volta pene detentive e pecuniarie. La legge introduce i parametri iniziali del meccanismo generalizzato dell’ espulsione Il soggetti deve abbandonare il territorio dello stato entro 15 giorni Legge Turco-Napolitano Questa legge venne approvata nel marzo del 1998 Gli obbiettivi fondamentali sono: la lotta dell’ immigrazione clandestina e lo sfruttamento dei flussi migratori , la realizzazione di una puntuale politica di ingressi legali e limitati, programmati e regolati,l’ avvio di percorsi di interazione per i nuovi immigrati legali e per gli stranieri già regolarmente soggiornati in Italia. L’ immigrato oltre ad avere il visto di ingresso fondamentale per poter rimanere all’ interno dello stato italiano regolarmente può richiedere la carta di soggiorno a tempo indeterminato che permette allo straniero che risiede già in Italia da 5 anni e dimostri di avere un reddito sufficiente per il sostenimento proprio e dei famigliari. La legge in conformità all’ articolo 10 prevede che gli immigrati non possono essere espulsi in base alla loro religione, la loro provenienza etnica, la loro lingua a meno che siano individui pericolosi per la società. Presenta delle novità : le espulsioni tramite la creazione di centri di permanenza temporanea cpt nei quali li stranieri vengono identificati per poi espellerli Legge Bossi- Fini La legge venne approvata nel 2002 dal parlamento ed introduce notevoli modifiche al testo unico: vuole da un lato rendere più difficile il soggiorno regolare per lo straniero agevolando l’ allontanamento e dall’altro rinforza in senso restrittivo la disciplina sulla permanenza sul territorio nazionale. Per quanto riguarda le procedure di ingresso in Italia le complicano ulteriormente in quanto impone allo straniero l’ ottenimento del visto di ingresso dall’ ambasciata o dal consolato del paese di origine ma precisa che l’ eventuale diniego non debba essere motivato. La normativa Bossi- Fini eleva da 5 a 6 anni il periodo di permesso di soggiorno necessario affinché il cittadino possa ottenere la carta di soggiorno, che rispetto al permesso non prevede alcuna scadenza. Legge Sicurezza Il decreto è diventato legge il 15 luglio 2009 dopo essere stato approvato dal parlamento e porta numerose modifiche sulla condizione dello straniero in Italia I principali punti che va a toccare sono: il reato di clandestinità che punisce lo straniero illegale con un’ ammenda dai 5 ai 10 mila euro e se non è possibile questo lo straniero viene espulso La legge prolunga il tempo che deve trascorrere lo straniero nei centri di identificazione: 180 giorni E’ previsto anche l’ aggravamento delle pene per il favoreggiamento di clandestinità