Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione
SEZIONE DI MILANO
Alla scoperta dell’Alto Verbano
le Isole di Brissago, Locarno e Ascona
Sabato 19 settembre 2015
Guida Culturale: Paolo Volorio
Ore 7.30 partenza con pullman gran turismo da Via Paleocapa angolo Via Jacini. Arrivo a Brissago (CH) e
imbarco per le Isole di Brissago. L'isola più grande, chiamata Isola di San Pancrazio o Isola Grande, ospita il
Parco botanico del Cantone Ticino. L'isola minore, quella di Sant'Apollinare, ha anche altri svariati nomi: è
chiamata Isolino, Isola Piccola e Isola dei Conigli, ed è ricoperta da vegetazione spontanea, mantenuta allo stato
naturale e per questo non accessibile al pubblico. Abitate sin dall’epoca romana (sull’Isola Grande sono infatti stati
rinvenuti resti archeologici), servirono da rifugio per i primi Cristiani all'epoca delle persecuzioni; nel XIII secolo
vi si insediarono le monache Umiliate, della cui opera restano su Sant’Apollinare i ruderi della chiesa. A seguito
della soppressione dell'Ordine voluta nel 1571 da Papa Pio V, le isole rimasero inabitate. Nel 1885 la baronessa
Antoinette di Saint Léger, moglie del diplomatico irlandese Richard Flemyng, barone di Saint Léger, acquisì le due
isole e sulla maggiore fece edificare una villa immersa tra alberi e piante provenienti da tutte le parti del mondo e
ospitò importanti personalità dell'arte, dello spettacolo e della politica. Cedute nel 1927 per difficoltà economiche,
le Isole entrarono in possesso del commerciante amburghese Max Emden, che fece abbattere la villa della
baronessa e i resti di una chiesa e al loro posto vi eresse un palazzo ampio e lussuoso, un giardino d'inverno
(l'orangerie), il bagno romano (lungo 33 metri) e la darsena, tuttora esistenti. Nel 1949 il figlio Hans Erich vendette
la proprietà allo Stato del Canton Ticino, il quale rese accessibile al pubblico le isole ed il parco botanico, che si
estende per oltre due ettari e ospita circa 1.700 specie di piante provenienti dal Mediterraneo, dall’Asia
subtropicale, dal Sudafrica, dalle Americhe e dall'Oceania. Rientro a Brissago e trasferimento in pullman a
Locarno, pranzo presso il Ristorante Cittadella, Via Cittadella, 18 - Locarno, Svizzera tel. 0041 91 751 58 85. Nel
pomeriggio visita al Castello Visconteo di Locarno, situato a ridosso della Città Vecchia e di Piazza Grande.
L’edificio è sede del Museo Civico e Archeologico ed ospita una sala commemorativa della Conferenza per la
pace di Locarno del 1925. La sua prima attestazione risale al 998, il nucleo centrale tuttora esistente è stato
edificato in epoche successive, dal XIII al XV secolo, in corrispondenza dell’ampliamento del dominio visconteo
fino al Ticino. Nel suo periodo di massima espansione e prima delle demolizioni intervenute a partire dal 1531, il
castello occupava un’area più vasta di quella odierna e si trovava in un contesto assai diverso, poiché il lago
arrivava sino alle sue mura. Disponeva a sud di un antico porto e di una muraglia che lo proteggeva dalle alluvioni
del fiume Maggia, e verso la Città Vecchia di una fortezza superiore. Il rivellino posto a nord, verso la città, è stato
di recente attribuito al genio di Leonardo Da Vinci. Con la cacciata degli Sforza, successori dei Visconti, il castello
passò ai balivi confederati, funzionari amministrativi comparabili a giudici, che alterarono e ridussero
pesantemente la struttura. Nel 1803 il castello passò al governo del Ticino, ma bisognerà attendere l’inizio del XX
secolo per un radicale restauro, dovuto all’architetto Augusto Guidini che recuperati i due cortili, i prospetti con i
decori a graffito interni, i soffitti a cassettoni, restituirà al castello il suo aspetto medioevale-rinascimentale. Nelle
sale del museo è esposta un’importantissima collezione di vetri romani, costituita a partire dagli inizi del nostro
secolo in seguito alle ricerche archeologiche effettuate nella regione del Locarnese. Altre sale sono riservate alla
Preistoria del Locarnese (XIII-I sec. a.C.), all'arte romanica (XI-XII sec. d.C.) e alle Collezioni dei vasi apuli (VIIIV sec. a.C.) e di numismatica donate da Carlo Rossi e Athos Moretti alla Città di Locarno. Passeggiata per il centro
storico di Locarno e nella elegante piazza grande, sede tra l’altro del Festival internazionale del cinema di Locarno,
con i suoi edifici a portici appartenenti a diverse epoche storiche. Trasferimento in pullman ad Ascona per la visita
del Museo Comunale d’Arte Moderna che ospita la Collezione del Comune ed è sede di due fondazioni: la
Fondazione Marianne Werefkin e la Fondazione Richard e Uli Seewald. La Collezione del Comune ha preso
origine nel 1922, quando molti tra gli artisti giunti ad Ascona decisero di donare una loro opera, con lo scopo di
creare il Museo Comunale. Ore 19.30 circa rientro previsto a Milano.
Contributo per Italia Nostra: € 100
Studenti: € 85
La visita si effettua con un minimo di 20 partecipanti.
Per eventuali comunicazioni urgenti dell’ultimo momento chiamare: 0039 347 531 3145
14/09/2015
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