Dott.ssa Loredana Giubilei Invecchiamento cutaneo E’ scientificamente provato che la pelle inizia ad invecchiare a 25 anni, ma i segni più evidenti dell’invecchiamento cutaneo cominciano a manifestarsi dopo i 40 anni di età ; tale processo fisiologico involutivo è influenzato da : FATTORI GENETICI (fattori intrinseci o ereditari) FATTORI AMBIENTALI (fattori estrinseci) Il patrimonio genetico insieme ai fattori ormonali, controlla e regola l’invecchiamento cutaneo intrinseco detto anche CHRONOAGING. I fattori ambientali quali : scorretta esposizione al sole, inquinamento, scorretto stile di vita (eccesso di alcool e dieta squilibrata) fumo e caffeina causano un’aumentata produzione dei radicali liberi responsabili delle modificazioni morfologico-‐strutturali dell’invecchiamento cutaneo estrinseco detto anche PHOTOAGING. Modificazioni fisiologiche del chronoaging : Diminuisce il tournover dei cheratinociti a livello dell’epidermide ( si assottiglia e perde la funzione barriera) Diminuisce la rigenerazione dei fibroblasti nel derma ( la diminuzione delle fibre collagene ed elastina causano riduzione dello spessore del derma , comparsa delle prime rughe e lassità cutanea) Diminuisce la produzione di glicosaminoglicani e protoglicani nel derma Diminuisce la produzione di acetilcolina utile per la contrazione muscolare Diminuisce la capacità di riparare il DNA Diminuisce il numero totale e la funzionalità delle ghiandole Photoaging CLASSIFICAZIONE DEL FOTOINVECCHIAMENTO SECONDO GLOGAU TIPO I : Assenza di rughe (danno medio) Età 25-‐35 anni Segni precoci di fotoinvecchiamento Modeste anomalie del pigmento TIPO II: Rughe presenti al movimento (danno moderato) Età 35-‐45 anni Segni di fotoinvecchiamento da lievi a moderati Prime lentiggini senili visibili Cheratosi palpabile ma non visibile Cominciano a comparire le prime linee “del sorriso”(rughe d’espressione) Tipo III: Rughe presenti a riposo (danno avanzato) Età 50 -‐60 anni Segni avanzati di fotoinvecchiamento Discromie evidenti e teleangectesie Cheratosi visibili Rughe presenti anche con il volto a riposo TIPO IV: Solo rughe( danno severo) Età 60 -‐70 anni Segni severi di fotoinvecchiamento Colorito grigiastro della cute Pregressa neoplasia cutanea Comunque rughe,assenza di cute normale Photoaging L’INVECCHIAMENTO CUTANEO DA PHOTOAGING E’ causato dal danno dei raggi ultravioletti (UVA e UVB). Concorre ad accelerare il processo di invecchiamento fisiologico. Effetti a breve termine I raggi UVB, si fermano nell’epidermide dove vengono assorbiti provocando l’eritema solare. Inoltre stimolano la produzione di melanina , con conseguente pigmentazione duratura (circa 20-‐25 giorni). Modificazioni cutanee provocate dai raggi UVB 1. Eritema solare 2. Disidratazione della pelle 3. Ipercheratosi (meccanismo di difesa-‐> ispessimento della pelle-‐>pelle “del marinaio”) 4. Ipertricosi (crescita di peli-‐>meccanismo di difesa) I quadri clinici dell’eritema e dell’abbronzatura variano in relazione al fototipo di ogni individuo. Photoaging Fototipi 1) pelle chiarissima, capelli biondi o rossi, occhi azzurri: si scotta sempre non si abbronza mai. 2) pelle chiara, capelli chiari, occhi chiari: si scotta spesso e si abbronza con difficoltà. 3) pelle normale, capelli castani, occhi verdi o castani: si può scottare e si abbronza con tonalità dorata. 4) pelle olivastra, capelli ed occhi scuri: si scotta difficilmente e si abbronza facilmente. 5) pelle scura, capelli ed occhi scuri: non si scotta mai e si abbronza in fretta. 6) razza nera. Photoaging Effetti a lungo termine I raggi UVA, attraversano l’epidermide per arrivare nel derma dove vengono assorbiti, a livello del derma medio-‐profondo danneggiano le strutture di sostegno (collagene ed elastina). Sono i maggiori responsabili dei danni degenerativi e dell’invecchiamento cutaneo. Inoltre mostrano a differenza degli UVB un’incidenza costante tutto l’anno. Sono responsabili della depressione dell’immunità cutanea, dell’accumulo di radicali liberi e della possibile insorgenza di tumori cutanei, della fotosensibilizzazioni e fotodermatosi. Il bersaglio delle radiazioni solari è il DNA cellulare. Se la quantità di raggi è superiore alla propria tolleranza si può avere interruzione della doppia elica(anche se il DNA ha una eccezionale capacità di autoripararsi) con la produzione dei radicali liberi, i quali liberano enzimi distruttivi detti idrolasi. Photoaging Modificazioni cutanee da prolungata esposizione ai raggi UVA 1. Collagenosi (alterazione e distruzione delle fibre collagene-‐> rughe) 2. Elastosi (alterazione delle fibre di Elastina-‐> rilassamenti cutanei) 3. Melanosi croniche (macchie della pelle) 4. Cancri della pelle (ripetute esposizioni inconsulte in fenotipi a rischio) ELASTOSI: ispessimento ed ingiallimento cutaneo dovuto alle fibre elastiche ispessite e danneggiate. RUGHE: solchi cutanei sottili e/o profondi dovuti ad un danno sulle fibre elastiche e collagene. LENTIGO SOLARI: macchie brunastre che si formano sulle zone fotoesposte, viso, dorso delle mani e spalle dovute ad una iperpigmentazione irregolare dello strato corneo e degli strati profondi dell’epidermide. Len1go solari Precancerosi e tumori cutanei I raggi UVA colpiscono il DNA cellulare cutaneo, con la conseguente morte delle cellule alterate, oppure con la perdita da parte delle stesse, della capacità di regolare il proprio ciclo proliferativo. A ciò si aggiunge una minore efficienza del sistema immunitario nel riconoscere e distruggere le cellule potenzialmente cancerose che si formano normalmente nel tessuto cutaneo. Cheratosi a6nica E’ chiamata anche cheratosi solare è una forma precancerosa (carcinoma in situ) molto frequente, si presenta come una chiazza eritematosa, di forma ovalare e spesso desquamante, deve essere sempre trattata e controllata nel tempo perché potenzialmente può trasformarsi in carcinoma spinocellulare. Cheratosi a6niche e len1go solari Carcinoma basocellulare E’una neoplasia epiteliale a malignità locale, quasi mai metastatizzante, composta da cellule simili a quelle dello strato basale dell'epidermide (da cui il nome). Carcinoma basocellulare piano cicatriziale con orletto perlaceo Carcinoma basocellulare nodulare Carcinoma basocellulare superficiale Carcinoma basocellulare ulcerativo Carcinoma basocellulare sclerodermiforme Carcinoma basocellulare pigmentato Carcinoma basocellulare adenoidicistico. Carcinoma basocellulare piano cicatriziale Carcinoma basocellulare nodulare Carcinoma basocellulare nodulare Carcinoma basocellulare nodulare Carcinoma basocellulare superficiale Carcinoma basocellulare ulcerato Carcinoma basocellulare sclerodermiforme Carcinoma basocellulare pigmentato Carcinoma basocellulare pigmentato Deve essere sempre tra>ato Chirurgicamente Terapie fisiche : Laser Crioterapia Diatermocoagulazione Terapia fotodinamica Applicazione di topici immunosoppressivi Imiquimod 5% crema Diclofenac 3% gel in acido ialuronico al 2,5% Imiquimod 5% crema L’imiquimod è un nuovo farmaco immunomodulatore, capace di indurre localmente la sintesi ed il rilascio di citochine pro-‐infiammatorie e quindi di stimolare il sistema immune innato e cellulo-‐ mediato. Efficace per il trattamento dei carcinomi basocellulari superficiali e per le cheratosi attiniche, ha inoltre attività antivirale. Diclofenac 3% gel in acido ialuronico Azione antiinfiammatoria e antineoplastica Causa inibizione della via metabolica della ciclossigenasi, con riduzione della sintesi della PGE2, prostaglandina in grado di ridurre la risposta immunitaria cellulo-‐mediata. Efficace nella terapia delle cheratosi attiniche. Terapia fotodinamica E’ una metodica che si basa nell’applicazione sulla cute di una sostanza fotosensibilizzante (derivato dell’acido 5-‐ aminolevulinico) che è in grado di penetrare selettivamente solo nelle cellule danneggiate, la successiva esposizione ad una sorgente fotonica (laser o luce pulsata, lampada a diodi) attiva il farmaco, di conseguenza tutte le cellule patologiche che hanno inglobato la sostanza vengono eliminate per reazione fotochimica. Cheratosi a6niche e len1go solari Cheratosi a6niche e carcinoma spinocellulare Cheratosi a6niche e carcinomi basocellulari Carcinoma spinocellulare E’ un tumore maligno invasivo delle cellule epiteliali che può dare metastasi, spesso si sviluppa a partire da una lesione precancerosa delle zone fotoesposte (cheratosi attiniche) o su cute sana fotoesposta. Carcinoma spinocellulare Su cheratosi attiniche Carcinoma spinocellulare su cheratosi attinica Carcinoma spinocellulare Carcinoma spinocellulare nodulare Carcinoma spinocellulare Forma vegetante Melanoma Il melanoma è un tumore maligno che origina dai melanociti, cellule che durante lo sviluppo embriologico migrano nella cute, nell’uvea dell’occhio, nelle meningi e nelle mucose. Nel 90 % dei casi il melanoma si riscontra sulla pelle. Melanoma cutaneo Si è visto che ripetute, ma intense esposizioni ai raggi UV sviluppano la trasformazione di un nevo o favoriscono (soprattutto nei fototipi I e II) la comparsa del melanoma. Gli UVB provocano danni nel DNA dei melanociti dello strato basale dell’epidermide. Una lunga esposizione al sole può alterare il gene p53 e quindi la cellula danneggiata continua a proliferare senza limiti. Melanoma cutaneo Melanoma lentigo maligna ( 5-‐15%) Melanoma a diffusione superficiale (70%) Melanoma nodulare (10-‐15%) Melanoma acrale lentiginoso (5%) Len1go maligna melanoma Melanoma a diffusione superficiale Melanoma a diffusione superficiale Melanoma nodulare Melanoma a diffusione superficiale e nodulare Melanoma acrale Prevenzione Antiossidanti e antiradicali liberi Fotoprotettori topici e sistemici Fotoimmunoprotettori Cosmetici e trattamenti antiaging An1ossidan1 e an1radicali liberi Il danno da radicali liberi colpisce soprattutto il DNA, ovvero il patrimonio genetico, e i mitocondri, ovvero le strutture indispensabili per la produzione dell'energia. Gli antiossidanti stimolano il sistema immunitario, fluidificano il sangue, riducono la pressione del sangue, attività antitumorale, sono antibatterici e antivirali. L’infiammazione, il fumo di sigaretta, radiazioni ultraviolette, lo stress, elevato consumo di alcool, esposizione ad ambienti inquinati, attività fisica intensa, dieta eccessivamente ricca di proteine e di grassi animali, trattamenti con farmaci. Vitamina A e Betacarotene In natura si trova in due forme principali : il retinolo (di origine animale) e i carotenoidi (di origine vegetali) che sono provitamine, cioè precursori della vitamina A. Impedisce l'ossidazione della vit C ed ha azione antiossidante, antiradicali liberi, protegge dai tumori, dalle malattie cardiovascolari e dall’invecchiamento. Esistono 500 carotenoidi e sappiamo che 50 tra questi partecipano al processo di trasformazione. Il beta-‐carotene è molto abbondante nelle carote, ma è presente in concentrazione anche superiore, in certe verdure dal fogliame verde, come la bietola, gli spinaci e la verza. La luteina, un altro carotene, è maggiormente presente nei broccoli, nei cavolini di Bruxelles e nel cavolo. La luteina è il principale carotenoide contenuto nell’area centrale della retina, detta macula. Ha un ruolo importante nel ridurre il rischio di degenerazione maculare dell'età avanzata (AMD), la causa principale di cecità tra gli anziani. Gluta1one Il glutatione (l-‐glutatione o gamma-‐ glutamilcisteinilglicina) è il più potente ed importante fra gli antiossidanti prodotti dall’organismo. E’ una combinazione dei tre aminoacidi (tripeptide) cisteina, acido glutammico e glicina. E' un potente antiossidante, cioè un disattivatore di radicali liberi con una spiccata azione anti-‐invecchiamento. Il glutatione insieme con il selenio, forma l'enzima glutatione perossidasi che ha sempre una funzione antiossidante, ma a livello intracellulare. Te’ verde Il tè verde o tè vergine (camelia thea) è una bevanda ricavata dalle foglie più giovani e dai boccioli vergini,contiene, tra l'altro: bioflavonoidi, tannini, saponine, vitamine (C, B, E, K), Betacarotene, minerali (zinco, manganese, potassio, magnesio), alcaloidi, polifenoli. PROPRIETA’: regolazione del metabolismo (ha effetti ipogliceminizzanti, riduce l'assorbimento degli zuccheri ed induce una importante attività lipolitica che favorisce l’eliminazione dei grassi dagli adipociti per stimolazione enzimatica); toniche (induce rilevanti effetti anti stanchezza); rimineralizzanti (utile per pelle, capelli e ossa); antiossidanti (combatte efficacemente i radicali liberi, fa parte degli alimenti utili nella prevenzione dei tumori, rallenta i processi di invecchiamento, risulta utilissimo per tamponare gli effetti negativi del fumo); coagulanti, aiuta la coagulazione del sangue (vitamina K) e la cicatrizzazione delle ferite; immunitarie, risulta utile al rafforzamento del sistema immunitario; alcaline (neutralizza l'acidità di stomaco); anti carie (fluoro). Vitamina C Aumenta la resistenza dell’organismo, rafforza la funzione dei fagociti, aumenta la produzione di anticorpi, stimola la sintesi di interferone, la biosintesi della carnitina, anticolesterolo, antistress. Distrugge i radicali liberi ossigenati, il radicale ossidrile, il radicale superossido, il radicale di ossigeno, partecipa ai processi di respirazione cellulare. Interviene nello sviluppo dei fibroblasti, nella sintesi del collagene, nella formazione degli ormoni surrenalici, favorisce l'assorbimento del ferro (in dosi di 200-‐500 mg) incrementando il tasso di emoglobina, zinco, calcio, magnesio. Contrasta gli effetti tossici della nicotina, del benzoato, dei composti azotati, dei citotossici, delle radiazioni ionizzanti, inattiva le tossine batteriche, interviene nel trasporto dell'ossigeno e degli elettroni, indispensabile per le attività vitali di tutte le cellule, indispensabile per la produzione di energia soprattutto muscolare. Regola la resistenza e la permeabilità dei capillari. Previene l'accumulo di istamina (responsabile di allergie), modula le prostaglandine (mediatori dei processi infiammatori), previene la degenerazione cellulare (fra cui il processo di invecchiamento), previene i danni provocati dal formolo, protegge occhio e polmone, converte cistina (da origine alimentare) in cisteina. Vitamina E E' la vitamina antiossidante per eccellenza, protegge i lipidi delle membrane cellulari l'LDL (lipoproteine a bassa densità), principale bersaglio dei radicali liberi. Grazie alla carnosina (enzima) distrugge i radicali liberi. E' una delle sostanze più attive contro i radicali liberi derivanti dall'ossigeno (quindi anche l'anione superossido). Utile nella prevenzione dell'arteriosclerosi, efficace nelle malattie cardiovascolari, fondamentale nella prevenzione del cancro, indispensabile per il corretto funzionamento dei muscoli, migliora il sistema immunitario, necessaria per una adeguata funzionalità dell'apparato riproduttivo. La vitamina E e la vitamina C combinate insieme, proteggono le componenti idrofile e lipofile della cute riducendo i danni indotti da UVA, UVB. Ottima fonte vegetale di vitamina E è l'olio di germe di grano. Si trova anche negli olii vegetali spremuti a freddo (soia, arachidi, mais, olive, etc.), nel tuorlo d'uovo, nei semi interi e noci. Bioflavonoidi I bioflavonoidi più conosciuti sono la quercetina, la rutina, l'esperidina, la naringina, la baicalina, il pycnogenolo; aumentano la resistenza dei capillari e regolano la loro permeabilità, sono essenziali per la protezione dall'ossidazione della vitamina C, proteggono dalle emorragie e dalle rotture dei capillari, svolgono attività antivirale e anticancerogena ; l'azione più marcata si ha contro i virus della poliomielite, dell'epatite A e B, dell'influenza e dell' HIV. Acido lipoico L'acido lipoico ha attività SCAVENGER (scova rifiuti) sui radicali liberi sia lipidici che proteici (contrasta pertanto sia l'ossidazione dei grassi che quella delle proteine). L'acido lipoico è l'unico antiossidante attivo sia nella fase acquosa (citoplasmatica) che nella fase lipidica (propria delle membrane cellulari). Grazie a questa sua caratteristica l'acido lipoico protegge l'organismo sia dai radicali liberi intracellulari sia da quelli esterni alla cellula. Una delle proprietà più interessanti dell'acido lipoico riguarda la sua capacità di rigenerare gli altri antiossidanti: vitamina C, vitamina E, coenzima Q. L'acido alfa lipoico è inoltre un potente promotore del glutatione (un altro importante antiossidante intracellulare) di cui incrementa la disponibilità. L'acido lipoico si è inoltre dimostrato efficace nel favorire l'ingresso di glucosio nelle cellule aumentando il reclutamento dei recettori intracellulari specifici per questo zucchero (GLUT-‐4). Da tale scoperta deriva la presunta utilità dell'acido lipoico nel trattamento del diabete. Coenzima Q10 Il coenzima Q10 detto anche ubichinone è di natura lipidica, molto diffuso in natura, è presente nei cereali, nella soia, nelle noci, nei vegetali. Il Coenzima Q10 è un agente di riduzione ossidativa che agisce nella catena di produzione energetica nelle cellule mitocondriali. Potente azione antinvecchiamento, importante antiossidante liposolubile nella pelle, agisce contro i perossidi che danneggiano il collagene e l'elastina, e quindi contro la perdita di elasticità e la formazione di rughe. Ha azione protettiva in caso di cancro e di malattie cardiovascolari. Fotoprote>ori topici I filtri solari sono sostanze che hanno la capacità di assorbire le radiazioni solari, impedendo che queste arrivino sulle cellule cutanee e le danneggino. Si distinguono, i filtri chimici che assorbono la luce subendo delle reazioni chimiche, dai filtri fisici che riflettono la luce senza venire modificati. Fa>ori di protezione SPF (sun protection factor) è la sigla con cui viene espresso il fattore di protezione relativo agli UVB. E’ il fattore per cui va moltiplicato il tempo di permanenza al sole prima che la pelle si scotti: in pratica, se la cute di una persona si scotta dopo 1 ora, applicando una crema con SPF 15 la cute si scotterà dopo 15 ore. PPD (persisting pigment darkening) è la sigla con cui viene espresso il fattore di protezione relativo agli UVA. In un fotoprotettore di buona qualità, deve essere almeno 1/3 rispetto all’SPF (ad esempio, SPF 15 / PPD 5 oppure SPF 30 / PPD 10). Da alcuni anni i fotoprotettori sono stati classificati in 5 classi, per rendere più comprensibile l’indice di protezione: protezione bassa (SPF 6-‐10), media (SPF 15-‐25), alta (SPF 30-‐50), molto alta (SPF 50+). Fotoprote>ori sistemici Le ultime tendenze nei confronti degli integratori “pre-‐ sole” sono tuttavia quelle di utilizzare un mix naturale di carotenoidi, come alfa-‐carotene, gamma-‐carotene, estratti dal frutto della palma da olio (Elaeis Guinesis), licopene (estratto dal pomodoro), luteina e zeaxantina (estratte dai fiori di calendula), capaci di agire in sinergia fra loro. Ogni carotenoide ha una sua peculiarità: luteina e zeaxantina, ad esempio, non hanno funzione protettiva solo a livello cutaneo, ma proteggono anche l’occhio dagli effetti degenerativi della luce blu e degli UV, consentendo la prevenzione della degenerazione maculare legata all’età. Fotoimmunoprote>ori Tè verde, beta carotene, estratto polipodium leucotomos Incrementano la tolleranza al sole riducendo il rischio di eritema. Azione antiossidante , inibiscono la genesi dei radicali liberi. Immunoprotezione , prevengono l’immunosoppressione riducendo la migrazione delle cellule di Langherans. Protezione sul fotoaging, prevengono la formazione di macchie e la degradazione di collageno ed elastina. Proteggono il DNA delle cellule cutanee gravemente danneggiate dai raggi UV. Tra>amen1 an1aging Creme antiaging Alfaidrossiacidi Vitamina A acida e suoi derivati Vitamina C Alfa e Betacarotene Vitamina E Coenzima Q10 Acido glicolico Acido ialuronico Acido piruvico Acido cocico Acido lipoico Biorivitalizzazione Peeling Filler Laser Tossina botulinica Lifting Grazie dell’a>enzione