L’INVECCHIAMENTO CUTANEO La Medicina Estetica è ormai branca consolidata della Medicina Moderna: l’immagine di sé è di fondamentale importanza per la propria autostima. I nostri esperti in questa tematica possono fornire pareri e prestazioni utili per un corretto inquadramento delle esigenze personali. a cura della dr.ssa Claudia Clerici – Medico Esperto e Consulente in Medicina ad indirizzo estetico L’invecchiamento è un processo fisiologico di involuzione cellulare la cui evoluzione dipende da vari fattori tra cui: il patrimonio genetico, le patologie sofferte, la nutrizione, le condizioni di vita e lo stress. Possiamo distinguere un invecchiamento cutaneo intrinseco o cronoaging e un invecchiamento cutaneo estrinseco o fotoaging. Il cronoaging è dovuto a fattori genetici e a processi metabolici a cui si aggiungono e sono strettamente correlate le modificazioni ormonali che compaiono con il passare del tempo. Il fotoaging è invece determinato prevalentemente dall’esposizione ai raggi solari, all’inquinamento e al fumo. I fattori che determinano il grado di foto invecchiamento sono il fototipo cutaneo (cioè il colore cutaneo, la reazione della cute alla prima esposizione solare), il tempo di foto esposizione (dipendente dallo stile di vita ma anche da tipo di attività lavorativa), la latitudine (nelle zone intertropicali i raggi solari attraversano verticalmente l’atmosfera per cui la loro energia è più intensa) e le misure di protezione solare attuate. Dal punto di vista clinico ci sono delle differenze tra i due tipi di invecchiamento. Infatti, nel fotoaging, la cute appare ispessita, ruvida, solcata diffusamente da rughe più o meno sottili e con un colorito di base giallognolo mentre nel cronoaging la cute si presenta sottile, pallida con una riduzione diffusa di elasticità. Il segno più significativo e visibile del passaggio dalla gioventù alla senescenza è rappresentato dalla comparsa di rughe sul volto. Quali trattamenti antiaging possono agire su più fronti: - trattamenti cosmetici: utilizzo di creme ad alta protezione solare e di cosmetici dermatologicamente testati adeguati alle caratteristiche della cute del paziente; Pagina 1 di 2 - trattamenti alimentari: alcune persone non si nutrono correttamente o non assimilano in maniera adeguata alcuni micronutrienti. L’utilizzo di integratori e/o vitamine può pertanto essere indicato come la valutazione dello schema alimentare con le correzioni del caso. In particolare ricordiamo l’effetto antiossidante di vitamina A, C e E, del magnesio e del selenio; - trattamenti medici: 1. rivitalizzanti; 2. peeling; 3. fillers. La rivitalizzazione è un trattamento medico finalizzato al recupero e al mantenimento di un aspetto giovane della pelle stimolando la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico in modo da rendere la pelle più elastica, idratata e trofica. Le zone che è possibile trattare con questa metodica sono principalmente il volto, il collo e il decolleté. La rivitalizzazione può essere considerata una tecnica efficace per il corretto mantenimento di un aspetto naturale della pelle. Il peeling medico consiste in un’abrasione che, attraverso la rimozione degli strati della cute che presentano specifici problemi, induce una risposta infiammatoria nei tessuti più profondi stimolando la produzione di nuovo collagene e rendendo la pelle più luminosa e tonica. Il peeling medico viene effettuato tramite l’applicazione sulla cute di una sostanza chimica che, a seconda dell’agente utilizzato, della sua concentrazione e del tempo di applicazione, determina una parziale o totale distruzione dell’epidermide e pertanto la sua sostituzione con un tessuto più sano, giovane ed esteticamente migliore. Il filler, a base di acido ialuronico, è un mezzo di origine biologica o sintetica da veicolare nel derma in modo da riempire una ruga. L’acido ialuronico è una sostanza simile ai tessuti umani, inerte, inalterabile nel tempo, facilmente modellabile, non soggetta al rigetto né a reazioni allergiche e non carcinogenetica. Esistono diverse formulazioni di acido ialuronico che differiscono per dimensioni delle particelle e per cross linking e che vengono utilizzate in base al tipo di ruga da correggere: sottile e fine (perioculari e periorbitarie). Più profonde e marcate (naso geniene) o per il rimodellamento degli zigomi e delle labbra. Pagina 2 di 2