BUON COMPLEANNO ITALIA Con il termine di RISORGIMENTO si indica il lungo processo che portò alla conquista dell’ INDIPENDENZA e dell’ UNITÀ nazionale nel corso dell’ Ottocento. 1815 All’ inizio del 1800 esistevano in Italia ben nove stati. Gli Austriaci occupavano la Lombardia e il Veneto. La polizia spiava continuamente i cittadini anche quando erano nelle case. Chi era sospettato di desiderare un modo di vivere migliore veniva arrestato, torturato e condannato. Per questo nacquero le SOCIETÀ SEGRETE formate da patrioti che si riunivano di nascosto. Il loro scopo era di preparare nei vari stati italiani quelle rivoluzioni che avrebbero permesso di ottenere dai re la COSTITUZIONE e cioè l’ impegno a garantire ai propri sudditi certe libertà come quella di riunirsi,di diffondere per iscritto le proprie idee e di eleggere dei rappresentanti con il compito di fare le leggi. Tra queste società segrete la più famosa fu la CARBONERIA. Ma i Carbonari non riuscirono a convincere delle loro idee larga parte della popolazione e le polizie dei sovrani riuscirono ad arrestare i Carbonari. In Lombardia e in Veneto vennero arrestati alcuni uomini coraggiosi, condannati alla prigione a vita nella fortezza Austriaca, lo Spielberg. Questi uomini si chiamavano Pietro MARONCELLI, Silvio PELLICO, Federico CONFALONIERI. La loro storia è conosciuta attraverso la narrazione che ne fece Silvio PELLICO nel suo libro “Le Mie Prigioni”. 1820-21 Ci furono delle ribellioni a Modena e in altre parti d’ Italia. Il modenese Ciro MENOTTI tentò di far insorgere tutta l’Italia settentrionale, chiedendo aiuto al duca di Modena. Ma il duca di Modena avvertì gli Austriaci della ribellione e Ciro MENOTTI venne impiccato. 1831 Il genovese Giuseppe MAZZINI fondò una nuova associazione “La Giovine Italia” i cui obiettivi erano: 1) rendere l’Italia UNITÀ; 2) cacciare gli Austriaci e rendere l’Italia INDIPENDENTE; 3) permettere agli Italiani di scegliere il governo che preferivano cioè rendere l’Italia LIBERA; 4) perché gli Italiani potessero avere il governo che preferivano, l’Italia non doveva essere un regno ma una REPUBBLICA Giuseppe MAZZINI aveva visto i Carbonari piemontesi imbarcarsi a Genova per l’ esilio e da quel giorno giurò a se stesso che avrebbe dedicato la propria vita a combattere per l’ indipendenza, l’ unità e la libertà d’ Italia. Poiché MAZZINI aveva visto fallire tutti i moti carbonari, pensò che per sconfiggere gli Austriaci occorreva che tutto il popolo italiano si ribellasse. Mazzini pagò col carcere e con l’esilio le scelte della sua vita. Infatti venne arrestato e rinchiuso in carcere nella fortezza di Savona dove preparò il programma della “Giovine Italia” e qualche anno più tardi visse l’esilio in Francia, a Marsiglia. Tra i seguaci di Giuseppe MAZZINI; i fratelli Ottilio e Emilio BANDIERA che trovarono la morte per fucilazione a Cosenza, in Calabria, dove erano sbarcati per far insorgere quelle popolazioni. 1848-49 Vi furono le rivolte di Milano e di Venezia contro gli Austriaci. Nel 1848 in tutta l’ Europa (Francia, Germania, Ungheria, Austria, …) esplosero nuove rivoluzioni. Quando i Veneziani vennero a sapere che anche in Austria era scoppiata la rivoluzione insorsero. Il giorno dopo anche i Milanesi si ribellarono e combatterono per cinque giornate. Per impedire ai soldati austriaci di muoversi liberamente nella città, i ribelli ammucchiarono carri, mobili, oggetti di ogni genere nelle strade, cioè costruirono delle barricate, dall’alto delle quali sparavano agli Austriaci. Il comandante austriaco Radetzky chiese rinforzi all’ Austria, mentre gli insorti riuscirono a convincere Carlo Alberto, re di Sar degna a dichiarare guerra all’ Austria. Ebbe inizio la 1 GUERRA d’ INDIPENDENZA che si concluse con una sconfitta a CUSTOZA a sud del lago di Garda. Carlo Alberto cedette il suo posto al figlio Vittorio Emanuele II. 1859 Il Piemonte nonostante la sconfitta riuscì specialmente per opera di Camillo BENSO conte di CAVOUR che fu capo del governo per molti anni, a guadagnarsi l’ appoggio della Francia. Così dopo una 2 GUERRA d’ INDIPENDENZA combattuta contro l’ Austria nel 1859, riuscì ad avere la LOMBARDIA e successivamente alcune regioni dell’ Italia centrale, le cui popolazioni erano insorte. Dopo la 2 guerra d’ indipendenza l’ Italia ( a parte il Veneto e il Trentino, sempre occupati dagli Austriaci) era divisa in tre parti: a nord il Regno di Sardegna, al Centro lo Stato Pontificio, a sud il Regno delle due Sicilie. 1860 L’ unione dell’ Italia meridionale al Piemonte fu invece opera di Giuseppe GARIBALDI che nel 1860 con poco più di 1000 volontari detti “camicie rosse” si imbarcò da Quarto, presso Genova e puntò verso la Sicilia. Sbarcò nel porto di Marsala e riuscì ad aumentare il suo esercito convincendo, a farne parte la popolazione siciliana: prometteva di dare la terra ai contadini e di fare giustizia. Molti giovani siciliani “i picciotti” si unirono a GARIBALDI che conquistò la Sicilia e l’Italia meridionale fino a Napoli. Intanto Vittorio Emanuele II scese con il suo esercito nel Meridione e GARIBALDI lo salutò “Re d’ Italia”. Marche e Umbria si unirono al Piemonte. Al papa ri mase il Lazio. E a Torino il 17 MARZO 1861 veniva proclamata la nascita del Regno d’ Italia. L’ unificazione dell’ Italia era venuta. 1866 L’ Italia si alleò con la Prussica contro l’ Austria per liberare le terre ancora occupate dagli Austriaci. Gli Italiani vennero sconfitti dagli Au striaci, ma la Prussica aveva inflitto all’ Austria una grave sconfitta, all’ Italia venne dato il VENETO. 1870 Il papa governava Roma e il Lazio. I governanti italiani sostenevano che il papa dovesse rinunciare ai propri possedimenti territoriali, ma al contrario la pensava il papa. Il governo italiano mandò le sue truppe che il 20 settembre 1870 entrarono in ROMA che divenne CAPI TALE d’ ITALIA. 5^A e 5^B XXV Aprile