DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO: DIAGNOSI E TRATTAMENTO OMCeO Monza Brianza - 12 FEBBRAIO 2015 I percorsi di riabilitazione Dott. ssa Chiara Quattropani Psicologa - Neuropsicologa www.animalamente.it Dott.ssa Quattropani Chiara 1 RIABILITAZIONE SPECIALISTICA intervento specifico condotto da uno specialista della riabilitazione (elettivamente NEUROPSICOLOGO e LOGOPEDISTA con formazione specifica) con: • obbiettivi ben definiti, • tempi ben definiti (cicli), • modelli basati su evidenze cliniche e scientifiche • modalità che possono essere segmentali cioè sganciate dalla funzione, che vanno inserite in un progetto educativo più ampio. Dott.ssa Quattropani Chiara 2 RIABILITAZIONE SPECIALISTICA Il contenuto della riabilitazione si differenzia dalla didattica scolastica normale e speciale per metodi e modalità ed è guidato da modelli neuropsicologici, cognitivi e linguistici propri. • Le attività vengono scelte e organizzate in funzione dell’obbiettivo e non rispondono prioritariamente a criteri di motivazione o di gradimento dell’utente (anche se questi debbono essere tenuti in considerazione) • La presa in carico viene effettuata il più precocemente possibile, poichè i dati sulla finestra evolutiva, in cui lo sviluppo beneficia di cambiamenti introdotti dalla riabilitazione, indicano tempi molto brevi. • L’efficacia è legata oltre che alla precocità , all’INTENSITÀ e alla FREQUENZA degli interventi, per i quali il riabilitatore può avvalersi della COLLABORAZIONE DELLA FAMIGLIA E DELLA SCUOLA. Dott.ssa Quattropani Chiara 3 LA PRESA IN CARICO RIEDUCATIVA La presa in carico rieducativa è un progetto di respiro più ampio (LIFE SPAN), che può durare tutto l’arco della scolarizzazione in cui la persona è chiamata ad apprendere, includendo l’Università. • È condotto da EDUCATORI, INSEGNANTI e FAMILIARI e integra al suo interno la presa in carico riabilitativa. • Ogni passo di questo progetto si compie secondo modalità di relazione tra professionisti della salute, della scuola e famiglia, guidate da principi di CHIAREZZA, TRASPARENZA e COINVOLGIMENTO. È ispirato da modelli di psicologia cognitiva e di pedagogia dei bisogni speciali e interagisce con i processi educativi scolastici ed extrascolastici. • L’impiego di STRUMENTI COMPENSATIVI è un elemento portante dell’intervento rieducativo per l’adattamento alle richieste della scuola e della società nella prospettiva life span. Dott.ssa Quattropani Chiara 4 LA RI-ABILITAZIONE DEI DISTURBI CONGENITI La “ri-abilitazione” dei disturbi congeniti somiglia di più alla riabilitazione del deficit acquisito o ai processi di apprendimento? – Chiarezza sulla natura del deficit – Scarsa chiarezza sulla natura del deficit – Collaborazione del paziente – Scarsa collaborazione del paziente – Conoscenza del punto di arrivo – Conoscenza teorica del punto di arrivo – Uso di modelli espliciti – Uso di modelli impliciti – Consapevolezza del paziente – Componenti sub-simbolici – Scarsa conoscenza dei processi di apprendimento “ABILITAZIONE”= insieme degli interventi volti a favorire l’acquisizione e il normale sviluppo e potenziamento di una funzione. TENDENZA AL COMPENSO, bisogna interferire sulla traiettoria evolutiva accelerando i processi di apprendimento Dott.ssa Quattropani Chiara 5 LA RI-ABILITAZIONE DEI DISTURBI CONGENITI • E’ possibile ottenere cambiamenti clinicamente significativi anche con una SITUAZIONE INIZIALE PARTICOLARMENTE DEFICITARIA (disturbo severo disturbo medio-lieve) • Si possono ottenere importanti cambiamenti anche frequentando la SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. Dott.ssa Quattropani Chiara 6 ALLEANZA TERAPEUTICA È fondamentale che venga spiegata la natura del disturbo, al fine di ottenere la COLLABORAZIONE ed EVITARE L’INSORGERE DI DISTURBI PSICOPATOLOGICI DI TIPO EMOTIVO-RELAZIONALE È bene che tutte le figure che ruotano intorno al minore (scuola-famiglia-assistenti per i compiti) tengano presente la possibilità di sviluppo di CREDENZE DISFUNZIONALI Dott.ssa Quattropani Chiara 7 MA QUANDO IL MIGLIORAMENTO PUÒ DIRSI SIGNIFICATIVO? 1. Il miglioramento della funzione sottoposta a potenziamento deve risultare STABILE ai successivi controlli di FOLLOW-UP 2. Occorre considerare clinicamente migliorata una CONDIZIONE CHE SUPERI QUELLA ATTESA DALLA COSIDDETTA EVOLUZIONE NATURALE (CRITERIO OGGETTIVO QUANTITATIVO) 3. Un intervento produce miglioramento clinicamente significativo se esso è considerato POSITIVO ed è RILEVATO CHIARAMENTE dall’utente e/o dai suoi genitori e insegnanti (CRITERIO CLINICO QUALITATIVO) Kazdin (1999) Dott.ssa Quattropani Chiara 8 RI-ABILITAZIONE QUANDO? Nelle prime fasi (ETÀ PRESCOLARE E PRIMO CICLO SCUOLA PRIMARIA) interventi preventivi Più avanti (SCUOLA PRIMARIA) prevalgono processi computazionali «bottom-up» modelli di apprendimento implicito Nelle fasi successive (SCUOLA SECONDARIA) prevalgono i processi «top-down» processi di integrazione Dott.ssa Quattropani Chiara 9 INTERVENTI PREVENTIVI Stimolare attraverso il GIOCO: Funzionalità visiva = Descrizione di oggetti e immagini (es. indovina cos’è?) Trova le parti mancanti, le differenze e le uguaglianze Trova l’intruso tra oggetti e immagini Riconoscimento e abbinamento di colori, forme, lettere e parole Incastri, costruzioni e puzzle Seriazioni e classificazioni Tombole di immagini Motricità fine e grossolana = Ritagliare e incollare Impastare, modellare e creare con didò Costruzioni con lego, cubetti, ecologioco Abbottonare e sbottonare, allacciare e slacciare,… Giochi di mani (es. morra cinese) Dott.ssa Quattropani Chiara 10 INTERVENTI PREVENTIVI Percezione e discriminazione uditiva = Rappresentare l’alternanza suono – silenzio come movimento - inattività; Leggere e riprodurre sequenze ritmiche con materiali diversi: blocchi logici, gettoni, cerchi, ecc. Rappresentare i suoni con l’attività grafica Telefono senza fili Giochi con comandi uditivi (es. al fischio fai…, all’applauso fai…) Giochi con le coppie minime (es. “tane-cane”: uguali o diversi?) Abilità psicomotorie e visuo-spaziali = Percorsi (es. capriole, camminare, correre, strisciare, saltare,…) Giochi con concetti spazio-temporali (es. sopra/sotto, prima/dopo,…) Giochi di equilibrio (es. 1,2,3 stella) e con la musica (es. belle statuine) Giochi con abbinamento attività diverse a ritmi diversi Giochi con materiali tipo corda, elastici, cerchi,… Giochi di organizzazione temporale e sequenzialità Giochi di esplorazione dello spazio (es. mosca cieca) Dott.ssa Quattropani Chiara INTERVENTI PREVENTIVI Coordinazione oculo-manuale = Colorare con diversi strumenti grafici e pittorici Disegno libero Incastri e costruzioni Giochi con birilli, canestri e bersagli (es. freccette, biliardino, …) Competenze metafonologiche e consapevolezza fonologica = Riconoscimento lunghezza delle parole Raggruppare figure che cominciano o finiscono allo stesso modo (es. bastimento carico di …, memory, …); Trovare assonanze e rime (es spoonerismo), indovinelli in rima Giocare con le filastrocche, canzoncine, ecc.. Riconoscere i suoni iniziali e finali delle parole, ... (es. domino) Trasformare oralmente le parole (es. da maschile a femminile, cambiando/aggiungendo/togliendo un fonema alla volta, …) Creare parole composte con immagini (es. asciuga + capelli) Fusione e segmentazione sillabica e fonemica (es. battiamo le mani per ogni sillaba - tapping) 12 MODELLI DI APPRENDIMENTO IMPLICITO Alternare le attività carta-matita con le attività al pc: alcuni strumenti di riferimento con attività per il TRAINING METAFONOLOGICO sono “Giocare con le parole: training fonologico per imparare meglio e prepararsi a scrivere” Ed.Erickson. Anche Cd‐Rom. “Un gioco di P.A.R.O.L.E. Sviluppo delle competenze metafonologiche di base e delle abilità di lettura” Ed.Erickson. “Giochi…amo” Ed.Erickson “Le difficoltà di letto‐scrittura vol.1 (Un percorso fonologico e metafonologico). Anche Cd‐Rom. “Un mare di parole” Ed.Erickson Dott.ssa Quattropani Chiara 13 COMPUTER: ASPETTI METODOLOGICI OMOGENEITÀ degli stimoli Isolare la SINGOLA DIFFICOLTÀ GRADUARE l’introduzione delle difficoltà CONTROLLO DI VARIABILI (es. tempo di presentazione, caratteristiche percettive dello stimolo, …) Negli esercizi ripetuti, consente di cambiare l’ ORDINE degli stimoli CONTROLLARE L’EFFETTO della riabilitazione Dott.ssa Quattropani Chiara 14 COMPUTER: ASPETTI METODOLOGICI AUTOADATTIVITÀ Assenza di errori non può essere utilizzata come parametro Valutazione percentuale < 50% compito è troppo difficile > 50% < 80% compito accessibile, va continuato l’esercizio > 80% (ottenuto per 3 sedute consecutive). L’attività può essere abbandonata, oppure inserita in un’attività più complessa (es. METODO BAKKER per la riabilitazione della dislessia) Dott.ssa Quattropani Chiara 15 COMPUTER: ASPETTI METODOLOGICI Portare la rieducazione al bambino A SCUOLA A CASA Farla anche con personale non specialistico INSEGNANTI ED EDUCATORI GENITORI Sempre sotto la SUPERVISIONE di uno specialista come guida Dott.ssa Quattropani Chiara 16 PROCESSI DI INTEGRAZIONE Maggiormente è compromessa la decodifica, minore è la comprensione del testo DECODIFICA COMPRENSIONE STUDIO Dott.ssa Quattropani Chiara 17 PROCESSI DI INTEGRAZIONE COME MIGLIORARE LA COMPRENSIONE? • Individuare le caratteristiche principali di diversi generi letterari: attivazione di schema di riferimento • Individuare informazioni importanti in testi di differente genere: testo narrativo, storico, geografico, … • Domande prima della lettura: creano aspettative, focalizzano l’attenzione e stimolano previsioni • Fermare la lettura: per porre domande su ciò che è stato già letto e per fare ipotesi sullo svolgimento • Utilizzare gli indici testuali Dott.ssa Quattropani Chiara 18 PROCESSI DI INTEGRAZIONE GLI INDICI TESTUALI Dott.ssa Quattropani Chiara 19 PROCESSI DI INTEGRAZIONE GLI INDICI TESTUALI 1. Per attivare CONOSCENZE PRECEDENTI 2. Per fare IPOTESI SUL CONTENUTO del testo 3. Per RIVEDERE e SISTEMARE gli APPUNTI 4. Per realizzare una MAPPA CONCETTUALE come SUPPORTO allo studio, al ripasso e alle verifiche e interrogazioni Dott.ssa Quattropani Chiara 20 PROCESSI DI INTEGRAZIONE: APPROCCIO ALLO STUDIO • Strutturato • Sequenziale 1…2…3 • • Con MOLTO rinforzo (es. riprendere spesso gli argomenti, uso di mediatori e rinforzi visivi,…) • Con MOLTO ragionamento • POCO studio a memoria Dott.ssa Quattropani Chiara 21 PROCESSI DI INTEGRAZIONE: APPROCCIO ALLO STUDIO OSSERVAZIONE TANTO RAGIONAMENTO IL DISLESSICO HA POCA MEMORIA E TANTO RAGIONAMENTO MEMORIA SCHEMI E MAPPE COME RINFORZO PER LA MEMORIA POCO Dott.ssa Quattropani Chiara 22 Nella RIABILITAZIONE anche …? MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI Dott.ssa Quattropani Chiara 23 MISURE DISPENSATIVE Dispensa da: - LETTURA AD ALTA VOCE - SCRITTURA VELOCE sotto dettatura - USO DEL VOCABOLARIO - STUDIO MNEMONICO delle sequenze (es. alfabeto, mesi, tabelline,…), formule, definizioni, … - STUDIO DELLA LINGUA STRANIERA IN FORMA SCRITTA Inoltre: per prove scritte e per studio - Programmazione di TEMPI PIÙ LUNGHI - Organizzazione di INTERROGAZIONI PROGRAMMATE - Valutazione di prove scritte e orali con modalità che tengano conto del CONTENUTO E NON della FORMA Dott.ssa Quattropani Chiara 24 STRUMENTI COMPENSATIVI GLI STRUMENTI ... ACCETTAZIONE Dott.ssa Quattropani Chiara ABILITAZIONE 25 STRUMENTI COMPENSATIVI G.STELLA (2001) “Quegli strumenti che permettono di compensare difficoltà di esecuzione di compiti automatici derivanti da una disabilità specifica mettendo il soggetto in condizioni di operare più agevolmente“ e permettendogli quindi di raggiungere un buon grado di AUTONOMIA, senza dipendere necessariamente da un mediatore. Dott.ssa Quattropani Chiara 26 STRUMENTI COMPENSATIVI Non marcatori di diversità Ma … OPPORTUNITÀ!!!! Qualcosa che nasce e si diffonde per aiutare una minoranza di persone con difficoltà può migliorare la qualità della vita DI TUTTI Dott.ssa Quattropani Chiara 27 STRUMENTI COMPENSATIVI - TABELLE (es. dei mesi, dell’alfabeto e dei vari caratteri, delle misure, delle forme geometriche, delle definizioni, …) - TAVOLA PITAGORICA e CALCOLATRICE - FORMULARI - REGISTRATORE e programmi di RICONOSCIMENTO VOCALE - VOCABOLARI DIGITALI - SINTESI DELLE LEZIONI - MAPPE e SCHEMI - glossari specifici, cartine geografiche e storiche, linea del tempo,…; - COMPUTER con programmi di video-scrittura, correttore ortografico, programmi per le mappe e sintesi vocale Dott.ssa Quattropani Chiara 28 VARIE FORME DI LIBRO Dott.ssa Quattropani Chiara 29 Dott.ssa Quattropani Chiara 30 STRUMENTI COMPENSATIVI: SINTESI VOCALE Applicativo che trasforma il testo digitale in audio, quindi simula la LETTURA UMANA. Alcuni software specifici per studenti con DSA permettono inoltre di avere un DOPPIO ACCESSO AL TESTO VISIVO UDITIVO Il testo letto verrà contemporaneamente evidenziato sullo schermo: la persona può leggere il testo con gli occhi, mentre il computer e la sintesi vocale riproducono in audio lo scritto (PRESENTAZIONE MULTI-SENSORIALE) Es. SUPERQUADERNO, CARLOMOBILE, PERSONAL READER Dott.ssa Quattropani Chiara 31 STRUMENTI COMPENSATIVI: MAPPE CONCETTUALI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE: PAROLE-CONCETTO (NODO) PAROLELEGAMENTO Le mappe possono essere DISEGNATE A MANO oppure COSTRUITE FACILMENTE AL COMPUTER con tutti i vantaggi tipici del mezzo informatico vale a dire la possibilità di avere materiali riproducibili e riutilizzabili, memorizzati e reperibili velocemente e esteticamente molto gratificanti. Dott.ssa Quattropani Chiara 32 STRUMENTI COMPENSATIVI: MAPPE CONCETTUALI Con strumenti grafici office Kidspiration (in inglese) Supermappe Dott.ssa Quattropani Chiara Ipermappe C-map 33 STRUMENTI COMPENSATIVI: A COSA SERVONO? 1. Migliorano MOTIVAZIONE e SICUREZZA e quindi l’AUTOSTIMA 2. PERSONALIZZANO l’apprendimento 3. Forniscono un FEED-BACK IMMEDIATO 4. Formano un ambiente di APPRENDIMENTO ATTIVO 5. Registrano i PROGRESSI Dott.ssa Quattropani Chiara 34 STRUMENTI COMPENSATIVI: A COSA SERVONO? 6. Rafforzano i PUNTI DEBOLI 7. Facilitano il LAVORO SCRITTO 8. Aiutano la PIANIFICAZIONE e l’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO 9. Consentono di DIFFERENZIARE senza discriminare 10. Permettono di DIMINUIRE i tempi di lavoro 11. Permettono l’AUTONOMIA Dott.ssa Quattropani Chiara 35 GRAZIE DELL’ ATTENZIONE Dott.ssa Quattropani Chiara 36