SECURMED PLUS COMPONENT 3 - ACTIVITY 3 SOCIAL RESPONSABILITY OF ENTERPRISES Manuale per la determinazione di indicatori di responsabilità sociale per il settore della logistica e dei trasporti marittimi. Febbraio 2011 SECURMED PLUS Component 3 Activity 3 Indice 1 L’utilità del sistema di indicatori pag. 5 1.1 1.2 Premessa Utilità degli indicatori nella rendicontazione sociale pag. 5 pag. 6 2 Criticità ambientali e lavorative del settore della logistica e dei trasporti marittimi pag. 8 2.1 2.2 2.3 Attuale propensione delle aziende intervistate verso i temi della Responsabilità Sociale Sensibilità delle aziende intervistate in riferimento a particolari aspetti caratterizzanti la Responsabilità Sociale Carenze e criticità rilevate nel proprio ambito lavorativo dalle aziende intervistate in relazione ai temi della Responsabilità Sociale pag.8 pag. 10 pag. 14 3. Il sistema di indicatori proposto pag. 18 3.1 3.2 3.3 3.4 3.4.1 Approccio metodologico Sintesi degli indicatori identificati Numerosità minima di adozione degli indicatori Indicatori relativi allo stakeholder Azienda Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance Sociale Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance Economica relativi allo stakeholder Azienda Indicatori di ricchezza prodotta Indicatori di efficienza Indicatori di ripartizione del Valore Aggiunto Indicatori di redditività Indicatori relativi alla gestione finanziaria Indicatori relativi allo stakeholder Personale Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance Sociale Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance Sociale relativi allo stakeholder Personale Indicatori di composizione dell’organico Indicatori di retribuzione Indicatori di produttività Indicatori di pari opportunità pag. 18 pag. 20 pag. 23 pag. 24 3.4.2 3.4.2.1 3.4.2.2 3.4.2.3 3.4.2.4 3.4.2.5 3.5 3.5.1 3.5.2 3.5.2.1 3.5.2.2 3.5.2.3 3.5.2.4 pag. 24 pag. 25 pag. 25 pag. 27 pag. 29 pag. 32 pag. 34 pag. 38 pag. 38 pag. pag. pag. pag. pag. 40 40 43 46 47 2 3.5.2.5 3.5.2.6 3.5.2.7 3.5.2.8 3.6 3.6.1 3.6.2 3.6.2.1 3.7 3.7.1 3.7.2 3.7.2.1 3.8 3.8.1 3.8.2 3.8.2.1 3.8.2.2 3.8.2.3 3.8.2.4 3.8.2.5 3.8.2.6 3.9 3.9.1 3.9.2 3.9.2.1 3.9.2.2 3.9.2.3 3.9.2.4 3.9.2.5 3.9.2.6 3.10 3.10.1 Indicatori di formazione Indicatori di relazioni industriali Indicatori di sicurezza Indicatori di clima aziendale e comunicazione interna Indicatori relativi allo stakeholder Soci Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance Sociale Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance Sociale relativi allo stakeholder Soci Indicatori di Composizione della compagine sociale Indicatori relativi allo stakeholder Finanziatori Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance Sociale Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance Sociale relativi allo stakeholder Finanziatori Indicatori relativi alla comunità bancaria di riferimento Indicatori relativi allo stakeholder Fornitori Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance Sociale Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance Sociale relativi allo stakeholder Fornitori Indicatori relativi al Portafoglio Fornitori Indicatori di distribuzione territoriale dei fornitori Indicatori di forma giuridica dei fornitori Indicatori di dimensione aziendale dei fornitori Indicatore dei tempi di pagamento ai fornitori Indicatori relativi a standard certificativi dei fornitori Indicatori relativi allo stakeholder Clienti Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance Sociale Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance Sociale relativi allo stakeholder Clienti Indicatori del portafoglio Clienti Indicatori di ripartizione dei Clienti per tipologie in termini di numerosità Indicatori di ripartizione dei Clienti per tipologie in termini di fatturato Indicatori di ripartizione territoriale dei Clienti Indicatori di sviluppo del mercato Indicatori della customer satisfaction Indicatori relativi allo stakeholder Collettività Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance Sociale pag. 50 pag. 52 pag. 53 pag. 55 pag. 57 pag. 57 pag. 57 pag. 57 pag. 60 pag. 60 pag. 60 pag. 60 pag. 62 pag. 62 pag. 63 pag. 63 pag. 63 pag. 64 pag. 64 pag. 65 pag. 66 pag. 67 pag. 67 pag. 68 pag. 68 pag. 68 pag. 69 pag. 69 pag. 70 pag. 73 pag. 75 pag. 75 3 3.10.2 Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance Sociale relativi allo stakeholder Collettività 3.10.2.1 Indicatori di iniziative a sostegno della comunità per ambito tematico 3.10.2.2 Indicatori di iniziative a sostegno della comunità per ambito territoriale 3.10.2.3 Indicatori di stabilizzazione della popolazione 3.10.2.4 Indicatori relativi a contenziosi con la comunità 3.10.2.5 Indicatori di contribuzione fiscale 3.10.3 Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance Ambientale 3.10.4 Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance Ambientale relativi allo stakeholder Collettività 3.10.4.1 Indicatori di standard certificativi 3.10.4.2 Indicatori di comportamento sulle tematiche ambientali pag. 76 pag. 76 pag. pag. pag. pag. 76 77 78 78 pag. 80 pag. 81 pag. 81 pag. 82 4 1 Caratteristiche ed utilità del sistema di indicatori 1.1 Premessa Si sottolinea come il presente documento sia strettamente correlato ad un altro elaborato tecnico previsto dalla pianificazione operativa del progetto Securmed Plus, ovvero le ”Linee guida per la redazione di un Bilancio Sociale” a beneficio delle imprese della logistica e dei trasporti marittimi, e nei confronti di tale elaborato si pone in funzione di “alimentatore”, fornendo gli elementi “core” di carattere tecnico-funzionale (indicatori o KPI – Key Performace Indicator) necessari per la sua redazione e per il suo successivo utilizzo. Il “Manuale per la determinazione di indicatori” può peraltro essere considerato un documento con una propria autonomia funzionale, costituendo un manuale d’uso ai fini della costruzione di un schema di rendicontazione di responsabilità sociale, escludendo quindi la logica espositiva ed argomentativa che caratterizza un Bilancio Sociale. L’approccio metodologico adottato mira, in effetti, a stimolare e a supportare le aziende alla redazione di un idoneo sistema di misurazione delle sue performance, articolato sulla base dei profili della cosiddetta “triple bottom line”, ovvero di valutazione dell’impatto prodotto dall’attività d’impresa non solo in base alla più consuetudinaria dimensione economica, ma anche a quella sociale ed ambientale, favorendo al contempo lo sviluppo della cultura dell’etica aziendale e della rendicontazione sociale, pervenendo alla redazione del bilancio sociale come obiettivo ultimo. Pertanto, l’intento del set di indicatori identificato è quello di proporre un livello di standardizzazione nella misurazione delle performance sociali, ritenuto peraltro necessario per conseguire significativi obiettivi di trasparenza e chiarezza, senza tuttavia la presunzione di racchiudere in una proposta l’inevitabile complessità ed ampiezza delle problematiche afferenti l’etica aziendale e le variegate specificità gestionali che solitamente presenta la moltitudine aziendale appartenente ad un settore economico. Si precisa, a tale riguardo, come le aziende che vorranno aderire alla fase di “pilot testing” del progetto ed adottare, quindi, il presente documento, siano libere di scegliere gli indicatori che meglio si attagliano alle loro esigenze gestionali, determinate 5 soprattutto dal tipo di prodotto/servizio offerto, dalle dimensioni di organico nonché dalla disponibilità o capacità di recupero di dati ed informazioni di tipo contabile ed extra-contabile necessari per la determinazione degli indicatori stessi. Una modesta numerosità di indicatori adottata in una fase iniziale da parte dell’azienda non ne preclude un graduale impiego di ulteriori in fasi successive. Occorre tuttavia rilevare la necessità per le aziende di adottare una numerosità minima di indicatori anche in una fase iniziale, soglia sotto la quale il loro impiego perderebbe significato ma, soprattutto, verrebbe meno la loro utilità (Cfr. Par. 3.3). All’identificazione e alla selezione degli indicatori proposti dal presente documento si è giunti a seguito della raccolta dei risultati derivanti dall’attività d’indagine campionaria effettuata dai vari partner del progetto Securmed Plus sui territori di competenza e nell’ambito del settore della logistica e dei trasporti marittimi. Tale indagine è stata finalizzata, quindi, ad orientare il presente lavoro, rilevando il livello di sensibilità verso i temi della responsabilità sociale da parte delle aziende del predetto settore, nonché identificando le principali criticità di carattere ambientale, sociale nonché quelle attinenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro messe in luce dalle stesse aziende. 1.2 Utilità degli indicatori nella rendicontazione sociale Qualsiasi processo lavorativo realizzato da un’organizzazione, tanto più con finalità economiche, necessita di meccanismi e strumenti di misurazione efficaci ed efficienti. L’attività di misurazione risulta essenziale per supportare i decisori nella definizione degli obiettivi strategici e tattici, permette di monitorare gli sforzi realizzati per raggiungere tali obiettivi, consente di valutare le performance ottenute nonché di confrontare tali prestazioni nel tempo e nello spazio. Gli indicatori, come è noto, sono misure che, attraverso una semplificazione della realtà, hanno l’obiettivo di rilevare o di descrivere fenomeni, talora complessi o di difficile rappresentazione, bilanciando due esigenze non sempre convergenti: l’accuratezza scientifica e la capacità di sintesi. Nell’ambito del Progetto Securmed Plus, il set di indicatori identificato ha la specifica finalità di monitorare l’impegno e le attività realizzate dalle imprese logistiche e dei 6 trasporti marittimi in tema di responsabilità sociale, supportando, al contempo, i processi decisionali e attuativi. Occorre sottolineare, inoltre, come la misurazione delle performance sociali attraverso l’utilizzo di indicatori venga effettuata allo scopo di rendere più concreto il monitoraggio delle variabili di sostenibilità, sia a fini gestionali interni che ai fini di maggiore trasparenza ed utilità delle informazioni contenute in vari tipi di rapporto o schemi di carattere sociale redatti dalle aziende, il bilancio sociale in primis. Un bilancio sociale, solo se opportunamente dotato di un numero non irrilevante di indicatori di performance (KPI – Key Performaces Indicator) diviene un importante ed efficace strumento di comunicazione e di gestione aziendale, effettivamente in grado di integrare e rendere partecipi i vari portatori di interesse nei confronti dell’azienda (stakeholder). Il bilancio sociale riporterà così non solo argomentazioni ma valori, sia qualitativi che quantitativi, capaci di misurare l’impatto che l’attività dell’impresa ha sul sistema socioeconomico ed ambientale di riferimento. I valori ed i principi presenti nel documento di rendicontazione sociale devono essere infatti trasformati in una serie di campi di controllo nei quali, poi, sarà compiuta la verifica dei comportamenti. A tale scopo occorre sottolineare come il sistema di indicatori individuato risulti sinergico ai sistemi di gestione della qualità e di gestione ambientale, in riferimento ai diversi obiettivi e a i principali portatori d’interesse, consentendo loro un’efficace azione di controllo e permettendo al management di dotarsi di una strumentazione in grado di recuperare efficienza organizzativa. Gli indicatori presi in considerazione dal presente documento sono di tre tipi: − economico-finanziari; − quantitativi extra-contabili; − qualitativi. In estrema sintesi si può affermare che l’utilità degli indicatori risieda nel misurare il valore sociale, economico ed ambientale creato dall’impresa (triple bottom line). Attraverso la loro determinazione è possibile valutare l’efficienza e l’efficacia dei programmi aziendali, se gli obiettivi preposti sono stati raggiunti, se gli stakeholder sono stati soddisfatti e se quanto dichiarato nella mission è stato effettivamente perseguito. 7 Un sistema di indicatori può essere anche considerato come data-base di riferimento per il controllo e la comunicazione della performance sociale ed utilizzato per garantire omogeneità e standardizzazione nella presentazione dei dati e, di conseguenza, confrontabilità tra i risultati raggiunti da differenti imprese. Ovviamente, come già affermato, la selezione degli indicatori dipende dalla realtà specifica dell’organizzazione redigente nonché dalle sue scelte e priorità. 2 Criticità ambientali e lavorative del settore della logistica e dei trasporti marittimi E’ bene premettere come l’indagine propedeutica e funzionale al presente lavoro sia stata condotta sui 7 territori europei interessati dall’azione del progetto Securmed Plus, ovvero Valencia, Liguria, Sicilia, Toscana, Marsiglia, Koper, Attika, interessando complessivamente un campione di 132 aziende della logistica e dei trasporti marittimi. Di seguito sono sinteticamente riportati gli esiti di tale indagine, sviluppatasi su 3 macro argomenti: l’attuale propensione delle aziende ai temi della Responsabilità Sociale; la sensibilità delle aziende in riferimento a particolari aspetti caratterizzanti la Responsabilità Sociale; le carenze e le criticità rilevate nel proprio ambito lavorativo in relazione ai temi della Responsabilità Sociale. 2.1 Attuale propensione delle aziende intervistate verso i temi della Responsabilità Sociale Dall’analisi del quadro complessivo delle aziende intervistate e residenti nei vari territori interessati all’azione progettuale, emerge come il 65,9% non possieda un proprio sistema di rendicontazione attinente al tema della Responsabilità Sociale e solo il 23,4% afferma di possederne uno gestito sistematicamente (Cfr. Fig. 1/2). 8 Fig. 1/2 Ripartizione delle modalità con cui le aziende intervistate che predispongono un sistema di rendicontazione e/o documentazione divulgativa attinente al tema della Responsabilità Sociale e relativa media dei risultati Si osserva poi che la maggior parte delle aziende che già possiede un sistema di rendicontazione sociale intende migliorarlo con maggiori rilevamenti e più importanti interventi comunicativi sul tema (88,8%). Il 76,1% delle aziende intervistate, pur non possedendo un sistema di rendicontazione sociale, ritiene comunque utile divulgare nel contesto territoriale di riferimento i risultati prodotti dal proprio operato e che abbiano una valenza o un impatto di carattere sociale. Tale dato fa trasparire una significativa e diffusa attenzione al tema in esame, tale da testimoniare un’efficace azione di disseminazione informativa avvenuta nel tempo o un effetto di contaminazione culturale prodottasi tra aziende dello stesso comparto. Per ciò che attiene invece l’spetto riguardante la dotazione di sistemi di certificazione di qualità, emerge la rilevante diffusione della ISO 9000 con il 71,2%, seguita dalla ISO 14000 con il 34,8%; non appare trascurabile il numero di imprese ad oggi prive totalmente di una qualunque certificazione, con un valore pari a 22,7%. In particolare, le tre regioni italiane partecipanti al progetto appaiono quelle a maggior carenza. La propensione a dotarsi di certificazioni di qualità sottende una cultura aziendale tendenzialmente evoluta, attenta all’efficienza organizzativa ed in grado di produrre risposte competitive. Segnala altresì un’attitudine a vagliare e ad accogliere tendenze 9 in atto, soprattutto se mirate a migliorare il posizionamento di mercato e a proiettare una moderna immagine aziendale, anche improntata a valori etici, e ad un modello economico sostenibile. Fig. 2/2 Certificazioni di qualità conseguite dalle aziende intervistate Nell’ambito della voce “Altro” le certificazioni a maggior frequenza risultano la BS OHSAS e la ISO 22000. 2.2 Sensibilità delle aziende intervistate in riferimento a particolari aspetti caratterizzanti la Responsabilità Sociale Di seguito sono esposti i dati che analizzano il comportamento delle aziende in riferimento a specifiche tematiche particolarmente rilevanti nell’ambito della Responsabilità Sociale. 10 Tab. 1/2 Comportamento delle aziende intervistate nei confronti di tematiche specificamente riferite alla Responsabilità Sociale (1 di 2) Descrizione Media 3.a Risparmio energetico Poco/per nulla sensibile 1,51% Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure 25,00% Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo 25,76% Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo 46,21% Nessuna risposta 1,52% 3.b1 Diminuzione inquinamento aria Poco/per nulla sensibile 2,27% Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure 21,21% Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo 31,82% Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo 43,18% Nessuna risposta 1,52% 3.b2 Diminuzione dell'inquinamento acqua Poco/per nulla sensibile 3,03% Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure 22,73% Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo 31,82% Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo 40,91% Nessuna risposta 1,52% 3.b3 Smaltimento di rifiuti Poco/per nulla sensibile 2,27% Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure 11,36% Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo 34,85% Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo 50,73% Nessuna risposta 3.c Utilizzo di prodotti/materiali riciclati Poco/per nulla sensibile 0,79% 3,79% Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure 44,70% Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo 30,27% Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo 15,91% Nessuna risposta 5,33% 3.d Inserimento lavorativo persone svantaggiate Poco/per nulla sensibile 1,52% Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure 12,88% Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo 41,67% Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo 17,42% Nessuna risposta 26,52% 3.e Sicurezza sul lavoro al di là delle prescrizioni normative Poco/per nulla sensibile 1,52% Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure 5,30% Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo 34,82% Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo 56,82% Nessuna risposta 3.f Tutela del lavoro femminile Poco/per nulla sensibile 1,55% 2,27% Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure 34,85% Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo 33,33% Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo 27,24% Nessuna risposta 2,30% (continua) 11 Tab. 1/2 Comportamento delle aziende intervistate nei confronti di tematiche specificamente riferite alla Responsabilità Sociale (2 di 2) Descrizione Media 3.g Miglioramento delle condizioni per la collettività Poco/per nulla sensibile 10,61% Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure 28,79% Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo 15,91% Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo 41,67% Nessuna risposta 3,03% 3.h Potenziamento del capitale umano nell'impresa Poco/per nulla sensibile 0,00% Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure 18,18% Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo 36,36% Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo 43,94% Nessuna risposta 1,52% I temi ai quali le imprese risultano particolarmente sensibili con elevati valori percentuali sono quelli attinenti allo smaltimento dei rifiuti ed alla sicurezza sul lavoro, rivelando valori superiori al 50%. Una forte sensibilità, pur con valori medi al di sotto del 50%, si evidenzia per il tema relativo al risparmio energetico, alla diminuzione dell’inquinamento atmosferico alla diminuzione dell’inquinamento idrico, al miglioramento delle condizioni della collettività ed al potenziamento del capitale umano nell’impresa. Con riferimento al tema dell’utilizzo di prodotti/materiali di riciclo nonché a quello della tutela del lavoro femminile, la maggioranza delle imprese si dichiara sensibile, pur non adottando ad oggi specifiche misure al riguardo. Tuttavia in entrambe le tematiche predette, una seconda quota ancor rilevante di aziende intervistate, ovvero il 30,27% con riferimento al tema del riciclo ed il 33,33% in relazione all’inserimento del lavoro femminile, afferma nono solo di essere sensibile al tema ma anche propensa ad adottare nuove misure per lo sviluppo. In riferimento alla sensibilità mostrata dalle aziende nella scelta dei fornitori sulla base della loro ubicazione sul territorio ed al loro comportamento etico, è emerso che il 71% del campione utilizza fornitori ubicati sul medesimo territorio. 12 Fig. 3/2 Attenzione mostrata dalle aziende intervistate nella scelta dei propri fornitori in base alla loro ubicazione La maggior parte delle aziende presta poi particolare attenzione al comportamento etico dei propri fornitori (46,9%) ma, allo stesso tempo, una parte rilevante dedica loro un’attenzione superficiale (31%). Fig. 4/2 Attenzione mostrata dalle aziende intervistate nella scelta dei propri fornitori in base al loro comportamento etico Il panel intervistato, nella misura del 36,2% dichiara di elaborare annualmente in modo sistematico la ricchezza prodotta in termini di valore aggiunto distribuito tra i vari stakeholder. Una quota percentuale di egual dimensione afferma di determinare l’impatto economico prodotto solo occasionalmente, mentre il 19,8% non se ne occupa. 13 Fig. 5/2 Distribuzione delle aziende che per frequenza valutano l’impatto prodotto in termini di valore aggiunto distribuito tra i vari stakeholder 2.3 Carenze e criticità rilevate nel proprio ambito lavorativo dalle aziende intervistate in relazione ai temi della Responsabilità Sociale Preliminarmente all’analisi delle criticità e/o carenze rilevate dalle imprese intervistate, si è proceduto a suddividere l’ambito d’indagine in tre campi: tutela dell’ambiente; sicurezza sul lavoro; comunicazione col contesto locale. Ciascun campo d’indagine ha rilevato una serie di carenze o criticità, alcune delle quali, per analogie o similitudini, sono state ridefinite ed uniformate. Le tematiche individuate sono riportate nella tabella seguente. 14 Tab. 2/2 Campi di indagine e ematiche emerse relativamente a Carenze e criticità rilevate nel proprio ambito lavorativo dalle aziende intervistate Campo Tutela dell’ambiente Sicurezza sul lavoro Comunicazione col contesto locale Tema Smaltimento o gestione dei rifiuti Consumi energetici ed inquinamento acque marine Produzione rumori, stoccaggio materiali pericolosi, Insufficienti sistemi di certificazione e di comunicazione Altri temi Nessuna rilevazione Insufficiente apprendimento delle norme / scarsa propensione al loro rispetto / difficile applicazione degli standard di sicurezza Costi elevati della sicurezza Spazi di lavoro angusti, attrezzature di protezione talora inidonee, ambienti pericolosi, maggior integrazione sulla sicurezza con lavoratori che entrano in aree portuali Necessità di maggiori certificazioni Altri temi Nessuna rilevazione Scarsa conoscenza del settore da parte della comunità Incomprensioni legate ad ulteriori sviluppi dimensionali delle aree portuali Insufficiente attenzione agli impatti positivi prodotti dalle aziende del settore Debole comunicazione rivolta alla comunità Altri temi Nessuna rilevazione Il tema dei rifiuti, l’elevata produzione degli stessi, le difficoltà pratiche nello smaltimento, i ritardi nell'ottenere autorizzazioni necessarie alla loro movimentazione, ecc., ha assunto particolarmente rilevanza, infatti tale criticità è stata sottolineata dalla maggioranza delle aziende (Cfr. Tab. 3). Fig. 6/2 Temi di analisi sulle carenze/criticità rilevate nel campo ambientale 15 La seconda carenza per numero di frequenze di risposta, appare quella attinente all’uso delle risorse naturali. I principali elementi negativi risultano infatti il consumo di energia, dell’acqua, l’inquinamento dell’aria, l’accidentale inquinamento marino. Relativamente al tema legato all'attività lavorativa in senso stretto, le carenze emerse sono rappresentate dall’emissioni di rumori intensi e/o continui, dalla movimentazione e lo stoccaggio di materiali pericolosi, dalla pianificazione di viaggi/trasferimenti. Fig. 7/2 Temi di analisi sulle carenze/criticità rilevate nel campo della sicurezza sul lavoro Il tema legato all'applicazione delle regole comprende sia la complessità e la difficoltà nell’implementazione e nell’osservanza delle leggi o regole di comportamento, nonché la bassa propensione alla loro applicazione. E’ stata rilevata, inoltre, l’insufficiente preparazione e conoscenza da parte dei lavoratori di problemi afferenti alla sicurezza. La criticità legata al tema dei costi evidenzia che la maggior parte delle spese sono a carico delle aziende senza alcun aiuto da parte delle infrastrutture pubbliche o di altri soggetti specializzati. Con riferimento all’ambiente lavorativo è emersa la criticità di lavorare in ambienti piccoli e la difficoltà di integrare lavoratori esterni. 16 Fig. 8/2 Temi di analisi sulle carenze/criticità rilevate nel campo della comunicazione col contesto locale La comunità locale conosce e percepisce lontanamente il settore sotto analisi, e ciò rende difficoltosa la comprensione dei temi, concernenti la responsabilità sociale ma utili per la comunità, che le aziende potrebbero/dovrebbero divulgare. La criticità legata all’attenzione mostrata dal contesto esterno evidenzia che anche le stesse infrastrutture pubbliche non pongano attenzione sulle possibili esigenze presentate e mostrate dalle aziende del settore. Con riferimento al tema della tipologia di attività propriamente svolta, emerge che l’ambiente portuale subisca spesso veloci cambiamenti e spesso vi siano interessi discordanti con elementi caratterizzanti un buon sistema di rendicontazione sociale. 17 3 Il sistema di indicatori proposto 3.1 Approccio metodologico Per lo sviluppo del sistema di indicatori proposto sono stati presi a riferimento vari documenti afferenti a modelli di rendicontazione sociale, tra cui, in particolare, quelli sviluppati dal GBS (Associazione di ricerca Gruppo di studio la redazione del Bilancio Sociale), dal progetto CSR-SC (Corporate Social Responsability) del Ministero del Welfare italiano, dal GRI (Global Reporting Initiative) in partnership con UNEP (United Nation Environment Programme), essendo quelli ad ampia diffusione e, soprattutto, che consentono un miglior approccio di analisi integrata. Il sistema di indicatori sviluppato permetterà di effettuare un’analisi trasversale che correli il sistema valoriale dell’organizzazione, la sua missione e le sue strategie sotto 3 diversi aspetti: - performance economiche; - performance sociali; - performance ambientali. Gli indicatori, sia di tipo qualitativo che quantitativo, sono stati suddivisi per ogni categoria di stakeholder. Nella matrice seguente (Cfr. Tab. 1/3) il tipo di analisi effettuata per ogni stakeholder è contrassegnato con un simbolo circolare. Tab. 1/3 Tipologie di analisi per stakeholder Tipo di analisi Stakeholder AZIENDA PERSONALE SOCI FINANZIATORI FORNITORI CLIENTI COLLETTIVITÀ Performance economica Performance sociale Performance ambientale 18 Ad esempio, per il Personale verranno calcolati indicatori relativi alla performance sociale che potranno riguardare la retribuzione, la produttività, la composizione dell’organico, le pari opportunità, l’inserimento di lavoratori svantaggiati, la formazione. I paragrafi successivi riportano per ogni stakeholder gli indicatori individuati e classificati sulla base delle tre categorie di analisi di performance precedentemente individuate (economica, sociale, ambientale). Gli indicatori di ciascuna categoria di analisi vengono raggruppati per differenti temi di riferimento. Ad esempio nel caso di indicatori relativi allo stakeholder azienda, tali temi sono rappresentati da: ricchezza prodotta, efficienza, ripartizione del valore aggiunto, redditività, governance. La Tabella 2/3 esemplifica la tipologia di rappresentazione utilizzata per gli indicatori sia di performance economica che di performance sociale nonché di performance ambientale (triple bottom line). Tab. 2/3 Tabella tipo relativa agli indicatori di performance Scale Quantitative Indicatori Valore assoluto Valore percentuale Scale Qualitative Valutazione da 1 a 7 Sì / No a) a1) ….. b) b1) ….. c) c1) …… Nel caso di indicatori qualitativi, la parte della tabella a loro dedicata si suddivide in due sezioni a seconda che sia possibile effettuare una valutazione mediante una scala graduata o si possa esclusivamente rilevare l’esistenza di un oggetto o l’accadimento di un evento. Per la valutazione qualitativa viene usata, nel presente modello, la scala di Likert (Cfr. Tab. 5.4), sviluppata su sette livelli di giudizio. 19 Tab. 3/3 Scala di Likert per la valutazione qualitativa Livello 1 molto basso Giudizio corrispondente Nei paragrafi successivi vengono 2 3 basso medio basso analizzati tutti 4 5 medio medio alto gli indicatori 6 7 alto molto alto identificati, evidenziandone il significato, la modalità di calcolo e l’analisi di risultato. Per gli indicatori il cui meccanismo di determinazione è insito nella definizione dell’indicatore stesso, la modalità di calcolo viene omessa. Tab. 4/3 Tabella tipo relativa all’analisi dei risultati Scala Quantitativa/Qualitativa Indicatore Rilevazione periodo in esame Valore periodo ∆ % periodo precedente precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo ……………… ……………… Si sottolinea come nella colonna “Rilevazione periodo in esame” verrà riportato il valore dell’indicatore attinente all’anno di riferimento, mentre nella colonna successiva quello relativo all’anno precedente. Di conseguenza si calcolerà la variazione percentuale misurata tra l’anno di riferimento e quello precedente al fine di sottolineare il livello di efficacia conseguito per il raggiungimento dell’obiettivo. La penultima colonna riporta il valore obiettivo che l’azienda si era prefissa di raggiungere all’inizio dell’anno, mentre l’ultima colonna indica lo scostamento tra ciò che è stato effettivamente conseguito e quanto prefissato a suo tempo. 3.2 Sintesi degli indicatori identificati Al fine di fornire un quadro complessivo del sistema di indicatori, di seguito si riportano i vari KPI ripartiti per stakeholder e raggruppati per tema di riferimento. Risultano in totale 152 indicatori, così ripartiti per stakeholder: Azienda: 20 Finanziatori: 4 Personale: 42 Fornitori: 24 Soci: 6 Clienti: 21 Collettività: 35 (13 + 22) 20 AZIENDA PERSONALE (1) PERSONALE (2) SOCI Indicatori di PERFORMANCE ECONOMICA Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE a) RICCHEZZA PRODOTTA a) COMPOSIZIONE ORGANICO d) PARI OPPORTUNITA’ a) COMPOSIZIONE COMPAGINE SOCIETARIA a1) Valore aggiunto caratteristico lordo (VACL) a1) Organico totale d1) Personale femminile a1) Numero dei soci a2) Valore aggiunto globale netto (VAGN) a2) Lavoratori a tempo indeterminato d2) Personale femminile in ruoli direttivi a2) Soci di capitale b) EFFICIENZA a3) Lavoratori a tempo determinato a3) Soci lavoratori b1) VAI (Valore agg. su investim. = VAGN/Tot. Attivo) a4) Saldo occupazionale nell’anno d3) Incidenza del personale femminile sul totale dell’organico b2) Valore aggiunto per addetto a5) Personale con età 18 ÷ 25 anni b3) Sistema di certificaz. di qualità ISO 9000 in corso a6) Personale con età 26 ÷ 35 anni b4) Sistema di certificaz. di qualità ISO 9000 acquisito a7) Personale con età 36 ÷ 50 anni b5) Adozione di modelli organizzativi volti alla prevenzione e controllo di reati penali c) RIPARTIZIONE DEL VALORE AGGIUNTO c1) V.A. distribuito allo stakeholder Azienda c2) V.A. distribuito allo stakeholder Personale a8) Personale con età 51 ÷ 60 anni a9) Personale con età 61 ÷ 75 anni a10) Personale con istruzione media inferiore a11) Personale con istruzione media super. a12) Personale con istruzione universitaria d4) Lavoratori svantaggiati a4) Incidenza di soci di sesso femminile sulla compagine societaria d5) Incidenza del personale svantaggiato sul totale dell’organico a5) Partecipazione dei soci alle assemblee a6) Partecipazione dei soci a comitati direttivi d6) Lavoratori stranieri extra-comunitari d7) Incidenza lavoratori stranieri extra-comunitari sull’organico totale FINANZIATORI e) FORMAZIONE Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE e1) Piano formalizzato dei fabbisogni formativi a13) Personale part time e2) Ore di formazione svolte di carattere tecnicogestionale a) COMUNITA’ BANCARIA DI RIFERIMENTO c3) V.A. distribuito allo stakeholder Soci c4) V.A. distribuito allo stakeholder Finanziatori a14) Personale full time e3) Ore di formazione svolte sui temi della sicurezza a2) Quota di debito vs “istituto Y“ e4) Ore di formazione medie per addetto a3) Quota di debito vs “istituto Z” e5) Incidenza degli addetti coinvolti in attività formative sul totale dell’organico a4) Incidenza numero di istituti bancari di riferimento dell’azienda conformi a standard certificativi inerenti alla Responsabilità Sociale c5) V.A. distribuito allo stakeholder Collettività d) REDDITIVITA’ d1) ROI d2) ROE d3) ROS e) GESTIONE FINANZIARIA b) RETRIBUZIONE b1) Remunerazioni al personale dipendente (in €) b2) Remunerazioni al personale non dipendente (in €) b3) Quota retributiva di superamento rispetto al valore previsto dal CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro) b4) Sistema di incentivi formalizzato f) RELAZIONI INDUSTRIALI f1) Ore di sciopero f2) Incidenza del personale iscritto al sindacato sul totale dell’organico f3) Partecipazione del personale alla governance e1) Indice di liquidità (acid test) c) PRODUTTIVITA’ e2) Grado di copertura delle immobilizzazioni c1) Fatturato per addetto (in €) g) SALUTE E SICUREZZA e3) Debiti a medio-lungo termine c2) Incidenza dei giorni di assenza sui giorni lavoro disponibili g1) Infortuni sul lavoro e4) Debiti a breve termine e5) Finanziamenti pubblici a1) Quota di debito vs “istituto X” g2) Giorni di malattia g3) Livello di soddisfazione sul sistema di sicurezza aziendale h) CLIMA AZIENDALE E COMUNICAZIONE INTERNA h1) Contenziosi in materia di diritto del lavoro h2) Provvedimenti disciplinari h3) Sistema formalizzato di customer satisfaction. h4) Sistema formalizzato di raccolta istanze e suggerim. 21 FORNITORI CLIENTI COLLETTIVITA’ COLLETTIVITA’ Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE Indicatori di PERFORMANCE AMBIENTALE a) PORTAFOGLIO FORNITORI a) PORTAFOGLIO CLIENTI a1) Numerosità dei clienti a) INZIATIVE A SOSTEGNO DELLA COMUNITA’ PER AMBITO TEMATICO a) STANDARD CERTIFICATIVI a1) Numerosità dei fornitori b) DISTRIBUZIONE TERRITORIALE b) RIPARTIZIONE DEL PORTAFOGLIO PER TIPOLOGIE DI CLIENTI IN TERMINI DI NUMEROS. b1) Fornitori residenti in ambito comunale b2) Fornitori residenti in ambito provinciale b3) Fornitori residenti in ambito regionale (extra-prov.) b4) Fornitori residenti in ambito nazionale (extra-region.) b5) Fornitori residenti in ambito estero c) FORMA GIURIDICA c1) Società di capitale c2) Società di persone a1) In ambito culturale (valore in €) a2) In ambito sportivo (valore in €) b1) Amministrazioni pubbliche a3) In ambito socio-sanitario (valore in €) b4) Aziende private a4) In ambito scolastico - formativo (valore in €) b5) Persone a5) Numero di iniziative sostenute c) RIPARTIZIONE DEL PORTAFOGLIO PER TIPOLOGIE DI CLIENTI IN TERMINI DI FATTURATO b) INZIATIVE A SOSTEGNO DELLA COMUNITA’ PER AMBITO TERRITORIALE d2) Piccola impresa (10 ÷ 49 addetti) d3) Media impresa (50÷ 249 addetti) d4) Grande impresa (> 250 addetti) e) TEMPI DI PAGAMENTO e3) A 60 gg e4) A 90 gg e5) A 120 gg e6) > 120 gg f) STANDARD CERTIFICATIVI f1) Certificazione ISO 9001 ottenuta a3) EMAS ottenuta a4) EMAS in corso a5) Altra certificazione ottenuta a6) Altra certificazione in corso b) COMPORTAMENTI IMPRONTATI ALLA TUTELA AMBIENTALE b1) In ambito locale (comunale o provinc.) (valore in €) c4) Aziende private b2) In ambito nazionale (extra-provinciale) (valore in €) c5) Persone b3) In ambito extra-nazionale (valore in €) d) RIPARTIZIONE TERRITORIALE d3) Regionale (extra-provinciale) c) STABILIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE c1) Incidenza del personale residente sul territorio compreso nell’isocrona di 60 min. dalla sede aziendale sul totale addetti d) CONTENZIOSI CON LA COMUNITA’ d4) Nazionale (extra-regionale) d1) Numero di contenziosi in atto b5) Adozione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili d5) Estero e) CONTRIBUZIONE FISCALE b6) Recupero e riutilizzo di imballi e contenitori per trasporto (ed es.: pallet, cartoni, casse, ecc.) d1) Comunale d2) Provinciale (extra-comunale) e1) Alla consegna del prodotto/servizio e2) A 30 gg a2) ISO 14001 in corso c1) Amministrazioni pubbliche d) DIMENSIONE AZIENDALE d1) Micro imprese (1 ÷ 9 addetti) a1) ISO 14001 ottenuta e) SVILUPPO DEL MERCATO e1) Imposte dirette e1) Nuovi clienti nell’anno a2) Imposte indirette e2) Clienti presenti in portafoglio da oltre un anno e3) Incidenza del totale delle imposte e tasse sull’utile ante imposte e3) Incidenza dei nuovi clienti sul portafoglio compless. b1) Adozione di sistemi di contenimento di consumi idrici b2) Adozione di sistemi di contenimento di consumi elettrici (ad es.: lampade a basso consumo sistemi di domotica,ecc.) b3) Impiego di carburanti a minor impatto ambientale b4) Impiego di combustibili per riscaldamento da fonti rinnovabili b7) Adozione di sistemi per riduzione emissioni rumore b8) Adozione di sistemi per l’abbattimento di fumi e/o polveri b9) Utilizzo di prodotti da riciclo e4) Fatturato medio per cliente b10) Rifiuti avviati al recupero e6) Incidenza dei primi 4 clienti per valore acquistato sul fatturato totale b11) Sversamenti di idrocarburi in mare f) CUSTOMER SATISFACTION b12) Sversamenti o perdita di sostanze inquinanti (eccetto idrocarburi) in mare f2) Certificazione ISO 9001 in corso g1) Reclami ricevuti b13) Emissioni di CO2 (in Ton) f3) Certificazione Ambientale ottenuta (3) g2) Contenziosi b14) Emissioni di sostanze inquinanti g3) Incidenza dei reclami sul numero di vendite di prodotti o servizi b15) Età media della flotta navale aziendale f5) Certificazione di Responsabilità Sociale ottenuta (3) f6) Certificazione di Responsabilità Sociale in corso (3) g4) Livello di customer satisfaction f4) Certificazione ambientale in corso (3) b16) Età media del parco veicolare aziendale 22 3.3 Numerosità minima di adozione degli indicatori Al fine di ottenere un’effettiva utilità d’impiego degli indicatori identificati per le aziende della logistica e dei trasporti marittimi, si ritiene opportuno definire una soglia minima di adozione dei predetti indicatori. Il mancato raggiungimento di tale soglia non consentirà alle aziende partecipanti alla fase di pilot testing del progetto di beneficiare di uno specifico logo di responsabilità sociale finalizzato ad identificare una comunità di aziende operanti nel settore logistico e dei trasporti marittimi distinguibile e riconoscibile per l’adozione di standard comuni afferenti alla responsabilità sociale. La numerosità minima di indicatori che ogni azienda intenzionata ad aderire al progetto deve adottare ed impiegare nella costruzione di un suo sistema di rendicontazione sociale, è stabilita in 20. Tale valore corrisponde al 13% del numero totale di KPI (152) proposti dal sistema di indicatori oggetto del presente manuale, valore percentuale campionario statisticamente significativo. L’adozione di tale percentuale, che identifica la soglia minima di adozione, non potrà avvenire in maniera casuale nell’ambito del complesso dei 152 indicatori, ma dovrà essere rispettata anche in ognuno dei raggruppamenti di KPI per singolo stakeholder identificato, così come riportato nella tabella seguente. Tab. 5/3 Soglia quantitativa minima di indicatori adottabili STAKEHOLDER INDICATORI TOTALI SOGLIA MINIMA = 13% Azienda 20 3 Personale 42 5 Soci 6 1 Finanziatori 4 1 Fornitori 24 3 Clienti 21 3 Collettività (performance sociale) 13 1 Collettività (performance ambientale) 22 3 152 20 Totale In altri termini, ogni azienda deve adottare almeno 20 indicatori, di cui almeno 3 relativamente allo stakeholder Azienda, 5 allo stakeholder Personale, 1 allo stakeholder Soci, 1 allo stakeholder Finanziatori, 3 allo stakeholder Fornitori, 3 allo stakeholder Clienti, 4 allo stakeholder Collettività, questi ultimi ripartiti a loro volta in 1 di performance sociale e 3 di performance ambientale. 23 3.4 Indicatori relativi allo stakeholder AZIENDA Tipo di analisi Stakeholder Performance economica AZIENDA 3.4.1. Performance sociale Performance ambientale Sintesi delle Economica tematiche e degli indicatori di Performance Tab. 6/3 Indicatori di Performance Economica Indicatori di PERFORMANCE ECONOMICA Scala Quantitativa Valore Assoluto Valore percentuale Scala Qualitativa Valutazione da 1 a 7 Si/No a) RICCHEZZA PRODOTTA a1) Valore aggiunto caratteristico lordo (VACL) a2) Valore aggiunto globale netto (VAGN) b) EFFICIENZA b1) VAI (Valore agg. su investim. = VAGN/Tot. Attivo) b2) Valore aggiunto per addetto b3) Sistema di certificaz. di qualità ISO 9000 in corso (1) b4) Sistema di certificaz. di qualità ISO 9000 acquisito (1) b5) Adozione di modelli organizzativi volti alla prevenzione e controllo di reati penali (1) c) RIPARTIZIONE DEL VALORE AGGIUNTO c1) V.A. distribuito allo stakeholder Azienda (2) c2) V.A. distribuito allo stakeholder Personale (2) c3) V.A. distribuito allo stakeholder Soci (2) c4) V.A. distribuito allo stakeholder Finanziatori (2) c5) V.A. distribuito allo stakeholder Collettività (2) d) REDDITIVITA’ d1) ROI d2) ROE d3) ROS e) GESTIONE FINANZIARIA e1) Indice di liquidità (acid test) e2) Grado di copertura delle immobilizzazioni e3) Debiti a medio-lungo termine (2) e4) Debiti a breve termine (2) e5) Finanziamenti pubblici (2) Legenda: (1) (2) indicatore utilizzabile qualora non venga impiegato quello relativo alla precedente scala qualitativa (Valutazione da 1 a 7); i termini “Sì/No” sono parimenti interpretabili come “presente/assente”; incidenza % sul totale del V.A. distribuito. valore da non calcolare 24 3.4.2 Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE ECONOMICA relativi allo stakeholder azienda 3.4.2.1 Indicatori di “Ricchezza prodotta” E’ bene premettere come il Valore Aggiunto rappresenti l’incremento di valore che l’azienda realizza nell'ambito della produzione e distribuzione di beni e servizi grazie all'intervento dei fattori produttivi a disposizione: tecnologia, capitale e lavoro. Attraverso la forma di rappresentazione di tipo scalare, secondo le indicazioni riportate dallo standard GBS, sono riepilogate le componenti positive e negative del valore aggiunto, in modo da analizzare la formazione del Valore Aggiunto attraverso le diverse aree gestionali (caratteristica, accessoria, straordinaria). Tab. 7/3 Determinazione del Valore aggiunto Voce Valore globale produzione caratteristica - Costi intermedi = Valore aggiunto caratteristico lordo Codice VGP CI VACL - Ammortamenti Amm. = Valore aggiunto caratteristico netto VACN +/- Risultato gestione accessoria Ris. G.A. = Valore aggiunto ordinario netto VAON +/- Componenti straordinari CO.S. = Valore aggiunto globale netto VAGN a1) Valore aggiunto caratteristico lordo (VACL) Significato Il VACL è il margine lordo che residua dalla ricchezza prodotta dall’azienda nell’esercizio dopo la copertura dei costi relativi ai fattori produttivi acquisiti all’esterno e utilizzati nelle attività aziendali. Modalità di calcolo Sulla base del prospetto riportato nella tabella 6/3 è possibile giungere alla determinazione del VACL. Il VACL è calcolato detraendo i consumi intermedi (CI) dal valore totale della produzione VACL= VGP - CI (VGP). Si esprime in €. I valori sono reperibili dalla documentazione contabile aziendale. Il Valore globale di produzione caratteristica (VGP) è dato dalla sommatoria dei ricavi delle vendite e delle prestazioni (al netto delle 25 rettifiche) dell’area caratteristica, cioè quelli strettamente attinenti alle politiche ed all’oggetto caratteristico della gestione aziendale, e dei ricavi della produzione atipica aziendale (incrementi di capitale fisso per produzione in economia e valore della produzione in economia). I Costi intermedi (CI) sono i costi che l’azienda sostiene per l’approvvigionamento di tutti i fattori necessari alla produzione (costi per materie, merci, per servizi, accantonamenti per rischi). Sono i costi-consumi del periodo che non costituiscono remunerazione degli interlocutori interni. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Valore aggiunto caratteristico lordo (VACL) Rilevazione Valore periodo in periodo esame precedente € € ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo ±% € ±€ a2) Valore aggiunto globale netto (VAGN) Significato Il Valore Aggiunto globale netto misura la ricchezza prodotta in termini economico-finanziari dalla gestione aziendale nel suo complesso. Modalità di calcolo Si ottiene sottraendo gli ammortamenti al VACL ed aggiungendo la somma algebrica della gestione accessoria e dei componenti straordinari; questi ultimi si intendono componenti “estranei” alla gestione consueta competente all’esercizio, derivanti da fenomeni di carattere episodico. Gli eventi che generano componenti straordinari di reddito sono generalmente: eventi casuali, rettifiche di costi e ricavi di precedenti esercizi, eventi occasionali. Si esprime in €. I valori sono reperibili dalla documentazione contabile aziendale. VAGN = VACL – Ammortamenti +/- Risultato gestione accessoria +/- Componenti straordinari Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Valore aggiunto globale netto (VAGN) Rilevazione Valore periodo in periodo esame precedente € € ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo ±% € ±€ 26 3.4.2.2 Indicatori di “Efficienza” b1) Valore aggiunto su investimenti (VAI) Significato Indica l’economicità degli investimenti, ovvero la ricchezza prodotta dagli investimenti. Modalità di calcolo E’ dato dal rapporto tra Valore aggiunto globale netto (VAGN) e il totale Attivo rappresentato dal complesso degli investimenti. I valori sono reperibili dalla documentazione contabile aziendale. VAI = VAGN / Totale Attivo Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo € € ±% € ±€ Valore aggiunto su investimenti (VAI) b2) Valore aggiunto per addetto Significato E’ un indicatore di produttività aziendale, evidenziando la capacità media dell’organico di generare valore. Modalità di calcolo Si ottiene dal rapporto tra il Valore aggiunto globale netto e il totale dell’organico. Si esprime in €. I valori sono reperibili dalla documentazione contabile aziendale e dalla gestione amministrativa del personale. VA per addetto = VAGN / Totale organico Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Valore aggiunto per addetto Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo € € ±% € ±€ 27 b3) Sistema di certificazione di qualità ISO 9000 in corso Significato Ha lo scopo di rilevare se l’azienda ha intenzione di certificare il proprio sistema di gestione sulla base di principi di qualità regolati da normative internazionali vigenti. Modalità di valutazione Oltre a rilevare se il sistema di certificazione sia effettivamente adottato in azienda, è possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”). Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Sistema di certificazione qualità ISO9000 in corso Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. b4) Sistema di certificazione di qualità ISO 9000 acquisito Significato Ha lo scopo di evidenziare se l’azienda sia allineata a comportamenti aziendali fondati sui principi della Qualità Totale, determinati da normative internazionali e da requisiti certificati. Modalità di valutazione Oltre a rilevare se il sistema di certificazione sia effettivamente adottato in azienda, è possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”). Analisi dei risultati Scala Qualitativa Indicatore Sistema di certificazione qualità ISO9000 acquisito Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. 28 b5) Adozione di modelli organizzativi volti alla prevenzione e controllo di reati penali Significato E’ un indicatore di tipo qualitativo. Rivela la predisposizione dell’azienda a dotarsi di un complesso di regole, strumenti e comportamenti, costruito al individuare e prevenire condotte penalmente rilevanti poste in essere da figure apicali o dai loro sottoposti. Modalità di valutazione E’ possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”). Dati ed informazioni sono rilevabili da specifica documentazione di carattere organizzativo. Analisi dei risultati Scala Qualitativa Indicatore Adozione di modelli organizzativi volti alla prevenzione e controllo di reati penali Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. 3.4.2.3 Indicatori di ripartizione del Valore Aggiunto Al fine di meglio comprendere gli indicatori riportati nel presente sub-paragrafo, si ritiene opportuno rilevare come il processo distributivo della ricchezza prodotta, misurata in termini di Valore Aggiunto, possa essere espresso dalla seguente relazione. VAGN = Div. + OF + RP +ACCUM + DL + RPA dove: VAGN = Valore aggiunto globale netto Div = Dividendi (Remunerazione del Capitale Proprio) OF = Oneri di Finanziamento (Remunerazione del Capitale di Credito) RP = Remunerazione del Personale ACCUM = Remunerazione del sistema azienda (Accantonamenti a riserva) DL = Distribuzioni liberali RPA = Remunerazione della Pubblica Amministrazione c1) V.A. distribuito allo stakeholder Azienda (Accantonamenti a riserva) Significato Rappresenta la remunerazione dell’azienda, ovvero l’autofinanziamento d’esercizio. Mediante il processo di autofinanziamento si creano i presupposti per lo sviluppo che viene misurato dall’accumulazione di capitale e quantificato da un valore positivo. 29 Nel lungo periodo un’indicazione di corretto funzionamento dell’azienda è rappresentata dal non aver intaccato il capitale a seguito dei processi distributivi avvenuti nei vari esercizi. Modalità di calcolo Poiché si tratta di valori contenuti nel bilancio d’esercizio, l’aggregato comprende solo gli accantonamenti a riserva nel caso in cui si consideri il Valore Aggiunto Netto, oppure anche gli ammortamenti se si considera il Valore Aggiunto Lordo. Si esprime in €. Il valore può calcolarsi anche in termini % sul totale del V.A distribuito. I valori di calcolo sono reperibili dalla documentazione contabile aziendale. V.A. distribuito all’Azienda = Σ (Accantonamenti a riserva) Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore V.A. distribuito allo stakeholder Azienda (Accantonamenti a riserva) Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo € € ±% € ±€ c2) V.A. distribuito allo stakeholder Personale (Remunerazione) Significato Indica la quota di Valore aggiunto spettante al personale, cioè ai soggetti che intrattengono con l’azienda rapporti di lavoro formalizzati e legati dagli stessi interessi economici. Modalità di calcolo La quota comprende remunerazioni dirette (retribuzioni dirette, quote di trattamento di fine rapporto, provvidenze aziendali) e remunerazioni indirette (contributi sociali a carico dell’azienda), cioè quei costi che l’azienda sostiene per il personale ma che non vengono da questo percepiti direttamente come remunerazione. Si esprime in V.A. distribuito al Personale = Remunerazioni dirette + Remunerazioni indirette €. Il valore può calcolarsi anche in termini % sul totale del V.A distribuito. I valori di calcolo sono reperibili dalla documentazione contabile aziendale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore V.A. distribuito al Personale (Remunerazione) Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo € € ±% € ±€ 30 c3) V.A. distribuito allo stakeholder Soci (Dividendi) Significato Il Valore Aggiunto distribuito ai soci rappresenta la remunerazione del capitale di rischio, sotto forma di dividendi o di utile distribuito. Modalità di calcolo E’ dato dall’ammontare dei dividendi o degli utili distribuiti ai proprietari. Si esprime in €. Il valore può calcolarsi anche in termini % sul totale del V.A distribuito. I valori di calcolo sono reperibili dalla documentazione contabile aziendale. V.A. distribuito ai Soci = Dividendi Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore V.A. distribuito allo stakeholder Soci (Dividendi) Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo € € ±% € ±€ c4) V.A. distribuito allo stakeholder Finanziatori (Oneri finanziari) Significato L’aggregato in oggetto rappresenta la remunerazione del capitale di credito, ovvero gli oneri finanziari che l’azienda deve pagare. Gli interlocutori in oggetto sono fornitori di capitale di funzionamento o di finanziamento, di breve o lungo periodo. Modalità di calcolo L’aggregato è composto da oneri finanziari su capitale di credito a breve termine e da oneri finanziari su capitale di credito a lungo termine, ulteriormente suddiviso per classi di finanziatori. Si esprime in €. Il valore può calcolarsi anche in termini % sul totale del V.A distribuito. I valori di calcolo sono reperibili dalla documentazione contabile aziendale. V.A. distribuito ai Finanziatori = Oneri finanziari Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore V.A. distribuito ai Finanziatori (Oneri finanziari) Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo € € ±% € ±€ 31 c5) V.A. distribuito allo stakeholder Collettività (Liberalità e imposte) Significato Le quote di Valore Aggiunto riguardanti la collettività sono costitute da liberalità esterne, sia di tipo unilaterale che di tipo contrattuale. Il dato ha rilevanza esplicativa poiché concorre ad esprimere il livello di sensibilità dell’azienda nei confronti del contesto sociale di riferimento. Modalità di calcolo Si considera sia la quota di valore erogata a favore della Pubblica Amministrazione in termini di imposte e tasse (che si tradurranno in servizi alla collettività), che gli impieghi che l’azienda sostiene per iniziative di solidarietà sociale o di carattere culturale o sportivo promosse da associazioni o altri organismi “no profit” quali, ad esempio, le ONG (Organizzazioni Non Governative), oppure su iniziativa dell’azienda stessa. Si esprime in €. Il valore può calcolarsi anche in termini % sul totale del V.A distribuito. I valori di calcolo sono reperibili dalla documentazione contabile aziendale. V.A. distribuito alla Collettività = Imposte + tasse +donazioni + sponsorizzazioni Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo € € ±% € ±€ V.A. distribuito allo stakeholder Collettività (Liberalità e imposte) 3.4.2.4 Indicatori di “Redditività” d1) ROI (Return On Investment) Significato Misura la redditività del capitale investito nella gestione caratteristica, ovvero l'efficienza economica a prescindere dalla tipologia del finanziatore (di rischio e di credito). Modalità di calcolo Si calcola considerando il risultato dell’area caratteristica e il capitale investito. Il calcolo di questo tasso prescinde dalla considerazione delle fonti di finanziamento. Il Reddito operativo (Ro) è il risultato economico dell’attività propria o caratteristica dell’azienda. ROI = Ro/Ci 32 Il Capitale investito (Ci) è il totale dell’Attivo Netto, quindi include sia il capitale di rischio che il capitale di credito. Tali valori sono desumibili dalla documentazione contabile d’impresa presso gli uffici della funzione amministrativa. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore ROI (Return On Investment) Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% d2) ROE (Return On Equity) Significato Indica la redditività del capitale di rischio, cioè dei mezzi propri conferiti dai soci alla propria impresa. In termini più generali, misura la convenienza da parte degli operatori economici ad investire capitale di rischio nella gestione aziendale. Modalità di calcolo Si ottiene rapportando il risultato economico relativo all’esercizio al capitale proprio investito. Il Reddito Netto (RN) è il risultato economico d’esercizio (Ro) depurato degli oneri finanziari e delle imposte. Mezzi Propri (Mp) (o Capitale di rischio) è un valore composto da due parti: − la parte conferita, vincolata a pieno rischio dal soggetto titolare dell’azienda. La voce tipica che la rappresenta è il capitale sociale. Le altre voci che completano la parte conferita del capitale di rischio sono le riserve di capitale; − la parte autoprodotta è formata soprattutto dalle riserve di utili, cioè da tutte le riserve (legali, statutarie, straordinarie) formatesi in seguito all’accantonamento di utili rilevati nell’esercizio che non sono distribuiti. A queste voci sono aggiunti l’utile d’esercizio non distribuibile e gli utili degli esercizi precedenti tenuti in sospeso, così come sono da inserire in diminuzione le perdite d’esercizio e le perdite sospese degli esercizi precedenti. Tali valori sono desumibili dalla documentazione contabile d’impresa presso gli uffici della funzione amministrativa. ROE = RN / Mp 33 Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% ROE (Return On Equity) d3) ROS (Return On Sales) Significato Esprime la redditività delle vendite, evidenziando quanto residua dal prezzo di vendita dopo aver coperto tutti i costi dell’area caratteristica. Un ROS del 25% significa che per ogni 100 € di realizzo ne residuano 25 di reddito operativo. Modalità di calcolo Si ottiene rapportando il reddito operativo (Ro) ai ricavi di vendita (V). Tali valori sono desumibili dalla documentazione contabile d’impresa presso gli uffici della funzione amministrativa. ROS = Ro / V Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% ROS (Return On Sales) 3.4.2.5 Indicatori relativi alla“Gestione finanziaria” e1) Indice di liquidità (Acid test) Significato Esprime la capacità dell’impresa di far fronte ai pagamenti che si effettueranno nel breve periodo con l’incasso dei crediti ed i mezzi disponibili. Misura, dunque, la solvibilità dell’impresa nel breve periodo al netto del rischio commerciale. La soglia di accettazione di riferimento è per valori espressi dall’indicatore ≥ 1. 34 Modalità di calcolo Si ottiene rapportando il denaro disponibile e i crediti esigibili entro l’anno con i debiti da liquidare entro i 12 mesi. Tali valori sono desumibili dalla documentazione contabile d’impresa presso gli uffici della funzione amministrativa. Indice di liquidità = (Liquidità immediata + crediti a breve) / passività a breve Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Indice di liquidità (Acid test) Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° e2) Grado di copertura delle immobilizzazioni Significato Consente un giudizio sulla struttura fonti/impieghi relativa al medio/lungo periodo. In particolare, evidenza se le fonti di finanziamento a lungo termine sono state sufficienti ad acquisire le immobilizzazioni tecniche dell’impresa, evitando così tensioni finanziarie dell’impresa. La soglia di accettazione di riferimento è per valori espressi dall’indicatore > 1. Modalità di calcolo Si ottiene rapportando il capitale netto e l’indebitamento a medio lungo termine con il valore delle immobilizzazioni tecniche sia materiali che immateriali. Tali valori sono desumibili dalla documentazione contabile d’impresa presso gli uffici della funzione amministrativa. Grado copertura immobiliz. = (Capitale Netto + Indebitamento a medio-lungo) / Immobiliz. materiali ed immateriali Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Grado di copertura delle immobilizzazioni Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ± N° 35 e3) Debiti a medio-lungo termine Significato I debiti a medio-lungo termine manifestano il livello di dipendenza finanziaria dell’azienda, rivelando, al contempo, una necessità di effettuare investimenti. Modalità di calcolo Viene riportata la somma del valore dei debiti contratti a medio-lungo termine. I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione contabile aziendale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Debiti a medio-lungo Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo € € ±% € ±€ e4) Debiti a breve termine Significato Un’elevata quota di debiti a breve, componente del capitale di debito necessario al funzionamento ordinario dell’impresa, segnala una situazione di scarsi investimenti o, alternativamente, l’utilizzo improprio di fonti a breve per la copertura di impieghi a lungo termine. Modalità di calcolo Viene riportata la somma del valore dei debiti contratti a breve termine. I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione contabile aziendale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Debiti a breve Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo € € ±% € ±€ e5) Finanziamenti pubblici Significato I finanziamenti pubblici, sia nella forma in conto capitale che in quella in conto interessi, possono risultare un’importante fonte di sostegno in particolari fasi della vita aziendale, specie quelle in cui si affrontano investimenti strategici nell’ambito di progetti di sviluppo aziendali. Modalità di calcolo È la somma del valore dei finanziamenti di natura pubblica ricevuti dall’azienda, siano essi di carattere comunitario, che nazionale, regionale o locale. I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione contabile aziendale. 36 Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Finanziamenti pubblici Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo € € ±% € ±€ 37 3.5 Indicatori relativi allo stakeholder PERSONALE Tipo di analisi Stakeholder Performance economica Performance sociale PERSONALE 3.5.1 Performance ambientale Sintesi delle tematiche e degli indicatori di Performance Sociale Tab. 8/3 Indicatori di Performance Sociale per lo stakeholder Personale Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE Scala Quantitativa Valore assoluto Valore percentuale (1 di 2) Scala Qualitativa Valutazione da 1 a 7 Si/No a) COMPOSIZIONE ORGANICO a1) Organico totale a2) Lavoratori a tempo indeterminato (2) a3) Lavoratori a tempo determinato (2) a4) Saldo occupazionale nell’anno a5) Personale con età 18 ÷ 25 anni (2) a6) Personale con età 26 ÷ 35 anni (2) a7) Personale con età 36 ÷ 50 anni (2) a8) Personale con età 51 ÷ 60 anni (2) a9) Personale con età 61 ÷ 75 anni (2) a10) Personale con istruzione media inferiore (2) a11) Personale con istruzione media super. (2) a12) Personale con istruzione universitaria (2) a13) Personale part time (2) a14) Personale full time (2) b) RETRIBUZIONE b1) Remunerazioni a personale dipendente (in €) b2) Remunerazioni a personale non dipendente) (in €) b3) Quota retributiva di superamento rispetto al valore previsto dal CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro) b4) Sistema di incentivi formalizzato (1) c) PRODUTTIVITA’ c1) Fatturato per addetto (in €) c2) Incidenza dei giorni di assenza sui giorni lavoro disponibili (continua) 38 Tab. 8/3 Indicatori di Performance Sociale per lo stakeholder Personale Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE Scala Quantitativa Valore assoluto Valore percentuale (2 di 2) Scala Qualitativa Valutazione da 1 a 7 Si/No d) PARI OPPORTUNITA’ d1) Personale femminile d2) Personale femminile in ruoli direttivi d3) Incidenza del personale femminile sul totale dell’organico d4) Lavoratori svantaggiati d5) Incidenza del personale svantaggiato sul totale dell’organico d6) Lavoratori stranieri extra-comunitari d7) Incidenza lavoratori stranieri extra-comunitari sull’organico totale e) FORMAZIONE e1) Piano formalizzato dei fabbisogni formativi (1) e2) Ore di formazione svolte di carattere tecnico-gestionale e3) Ore di formazione svolte sui temi della sicurezza e4) Ore di formazione medie per addetto e5) Incidenza degli addetti coinvolti in attività formative sul totale dell’organico f) RELAZIONI INDUSTRIALI f1) Ore di sciopero f2) Incidenza del personale iscritto al sindacato sul totale dell’organico f3) Partecipazione del personale alla governance g) SALUTE E SICUREZZA g1) Infortuni sul lavoro g2) Giorni di malattia g3) Livello di soddisfazione sul sistema di sicurezza aziendale h) CLIMA AZIENDALE E COMUNICAZIONE INTERNA h1) Contenziosi in materia di diritto del lavoro h2) Provvedimenti disciplinari h3) Sistema formalizzato di customer satisfaction interno (1) h4) Sistema formalizzato di raccolta istanze e suggerimenti (1) Legenda: (1) (2) indicatore utilizzabile qualora non venga impiegato quello relativo alla precedente scala qualitativa (Valutazione da 1 a 7); i termini “Sì/No” sono parimenti interpretabili come “presente/assente”; incidenza % sul totale dell’organico. valore da non calcolare 39 3.5.2 Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE SOCIALE relativi allo stakeholder Personale 3.5.2.1 Indicatori di “Composizione dell’organico” a1) Organico totale Significato L’utilità di rilevare la numerosità delle persone che lavorano nell’azienda è quella di contribuire alla comprensione, nel tempo, delle variazioni delle dimensioni dell’organico al fine di analizzare l’andamento della domanda di prodotti o servizi offerti. Modalità di calcolo L’organico totale comprende tutti coloro che hanno un rapporto formalizzato di lavoro e che sono occupati nelle varie aree funzionali dell’azienda. I valori sono reperibili dalla documentazione relativa alla gestione amministrativa del personale o di carattere organizzativo. Organico totale = soci dipendenti o con incarico formalizzato + dipendenti + altri prestatori di lavoro con contratto formalizzato Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Organico totale Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° a2) Lavoratori a tempo indeterminato Significato Gli addetti a tempo indeterminato descrivono la stabilità dell’organico impiegato dall’azienda. Modalità di calcolo Il numero degli addetti a tempo indeterminato si può desumere dai documenti relativi alla gestione del personale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Lavoratori a tempo indeterminato Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° 40 a3) Lavoratori a tempo determinato Significato Questo valore è complementare al precedente ed utile a definire la totalità del personale dipendente; l’azienda avrà una struttura più o meno flessibile a seconda che il numero di addetti a tempo determinato risulti più o meno elevato. Modalità di calcolo Il numero totale degli addetti a tempo determinato si può ottenere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Lavoratori a tempo determinato Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° a4) Saldo occupazionale Significato Esprime il turnover del personale all’interno dell’azienda. Un valore del saldo occupazionale vicino allo zero indica una sostanziale condizione di stabilità dell’organico. Modalità di calcolo Il saldo occupazionale è dato dalla differenza tra il totale degli addetti nell’anno in corso e quello dell’anno precedente. I valori sono desumibili dai documenti relativi alla gestione del personale. Saldo occupazionale = Personale Entrante – Personale Uscente Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Saldo occupazionale Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° 41 a5) Personale con età 18 ÷ 25 anni a6) Personale con età 26 ÷ 35 anni a7) Personale con età 36 ÷ 50 anni a8) Personale con età 51 ÷ 60 anni a9) Personale con età > 60 anni Significato Gli indicatori in oggetto sono utilizzati per analizzare la composizione dell’organico totale in base all’età, rivelando il tasso di anzianità (o giovinezza) della popolazione aziendale. Modalità di calcolo I valori afferenti a tali indicatori si possono desumere dalla documentazione aziendale attinente la gestione amministrativa del personale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Personale con età 18 ÷ 25 anni Rilevazione periodo in esame N° Valore periodo precedente N° Personale con età 26 ÷ 35 anni N° Personale con età 36 ÷ 50 anni N° Personale con età 51 ÷ 60 anni Personale con età > 60 anni Indicatore ±% Obiettivo periodo in esame N° N° ±% N° ±N° N° ±% N° ±N° N° N° ±% N° ±N° N° N° ±% N° ±N° ∆ % periodo precedente ∆ su obiettivo ±N° a10) Personale con istruzione media inferiore a11) Personale con istruzione media superiore a12) Personale con istruzione universitaria Significato Tali indicatori mettono in evidenza il livello di istruzione del personale, generalmente differenziato a seconda dei ruoli ricoperti (direttivi, impiegatizi, tecnico-operativi). Un numero elevato di persone in possesso di un titolo di laurea indica un elevato livello culturale dell’azienda. Modalità di calcolo I valori afferenti a tali indicatori si possono desumere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. 42 Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Personale con istruzione media inferiore Rilevazione periodo in esame N° Valore periodo precedente N° ∆ % periodo precedente ±% Obiettivo periodo in esame N° ∆ su obiettivo ±N° Personale con istruzione media superiore N° N° ±% N° ±N° Personale con istruzione universitaria N° N° ±% N° ±N° a13) Personale part time a14) Personale full time Significato Attraverso questi indicatori il personale è suddiviso sulla base delle ore di lavoro svolto nell’arco della giornata. Modalità di calcolo I valori afferenti a tali indicatori si possono desumere dalla documentazione aziendale attinente la gestione amministrativa del personale. Analisi risultati Scala Quantitativa Personale part time Rilevazione periodo in esame N° Valore periodo precedente N° Personale full time N° N° Indicatore 3.5.2.2 ±% Obiettivo periodo in esame N° ±% N° ∆ % periodo precedente ∆ su obiettivo ±N° ±N° Indicatori di “Retribuzione” b1) Remunerazioni al personale dipendente Significato Le remunerazioni dirette comprendono tutte quelle componenti, finanziarie o in natura, che concorrono a misurare il beneficio economico, immediato o differito, che il dipendente ricava dal rapporto con l’azienda. Costituiscono, dunque, remunerazione dirette del personale: le retribuzioni dirette, le quote di trattamento di fine rapporto (TFR), le provvidenze aziendali. Le provvidenze aziendali raggruppano i valori dei benefici quali, ad esempio, mensa, asili nidi e borse di studio, che le aziende elargiscono ai propri dipendenti. I compensi in natura, da comprendere nella voce remunerazioni dirette, concernono la fornitura diretta di beni e servizi (ad es.: alloggio). 43 Modalità di calcolo Si ottiene sommando tutte le remunerazioni dirette del Personale, cioè le retribuzioni, le provvidenze ed i TFR. E’ espresso in €. I valori sono reperibili dalla documentazione relativa alla gestione amministrativa del personale. Remunerazioni dirette = Retribuzioni + provvidenze + TFR Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Remunerazioni dirette Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo € € % € ±€ b2) Remunerazioni al personale non dipendente Significato Tali remunerazioni si identificano con i costi che l’azienda sostiene per il personale non inserito nell’organico e con il quale intrattiene una qualche forma di collaborazione lavorativa. Modalità di calcolo E’ la somma delle singole remunerazioni percepite dal personale non dipendente. E’ espresso in €. I valori sono reperibili dalla documentazione relativa alla gestione amministrativa del personale. Remunerazioni personale non dipendente = Σ (retribuzioni per forme di collaborazioni lavorative) Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Remunerazioni al personale non dipendente Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo € € % € ±€ b3) Quota retributiva di superamento rispetto al valore previsto dal CCNL (Contratto collettivo nazionale di lavoro) Significato Rappresenta l’eventuale maggior variazione retributiva legata alle qualifiche professionali presenti in azienda rispetto ai valori previsti dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL), quale strumento unificante per ciò che attiene le condizioni economiche relative alle prestazioni di lavoro svolte nell’ambito di un settore o comparto di attività. 44 Modalità di calcolo E’ dato dal confronto della media aritmetica delle retribuzioni complessive, adottate dalla Cooperativa, con la media delle retribuzioni prevista dal CCNL. E’ espresso in valore %. I valori sono reperibili dalla documentazione relativa alla gestione amministrativa del personale. Quota retributiva superamento CCNL = (Media parametri retributivi adottati – Media parametri retributivi del CCNL) / Media parametri retributivi del CCNL Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Quota retributiva di superamento rispetto al valore previsto dal CCNL Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% b4) Sistema di incentivi formalizzato Significato E’ un indicatore di tipo qualitativo. L’introduzione di un sistema di incentivi ha come fine quello di aumentare la motivazione e il senso di responsabilità, migliorando parimenti le prestazioni professionali. Gli incentivi possono essere correlati ai risultati, ovvero al raggiungimento di obiettivi in termini di quantità, valore e livello di performance. Modalità di valutazione Oltre a rilevare se il sistema di incentivi è affettivamente adottato in azienda, è possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”) al fine di rilevare se tali incentivi hanno generato fenomeni di crescita di efficienza aziendale. Analisi dei risultati Scala Qualitativa Indicatore Sistema di incentivi formalizzato Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. 45 3.5.2.3 Indicatori di “Produttività” c1) Fatturato per addetto Significato Indica la capacità di generare ricavi da parte di ogni singolo addetto. Modalità di calcolo Si ottiene dal rapporto tra i ricavi di vendita (fatturato) e il numero totale degli addetti dell’azienda. Si esprime in €. I valori sono reperibile dalla documentazione contabile aziendale e da quella afferente alla gestione amministrativa del personale. Fatturato / Totale organico Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Fatturato per addetto (in €) Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo € € ±% € ±€ c2) Incidenza dei giorni di assenza sui giorni lavoro disponibili Significato L’incidenza dei giorni di assenza sui giorni di lavoro disponibili misura il grado di propensione al lavoro e di senso di responsabilità dei lavoratori, determinando la produttività sia sotto il profilo della quantità di output che del valore (ricavi). Modalità di calcolo E’ dato dal rapporto tra i giorni di assenza del personale ed il numero di giorni di lavoro disponibili o contrattualmente previsti (potendosi trovare in presenza di contratti differenziati dovrà essere applicata una media ponderata). I valori sono reperibili dalla documentazione relativa alla gestione amministrativa del personale. Incidenza dei giorni di assenza = Totale giorni di assenza / Totale giorni disponibili Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Incidenza dei giorni di assenza sui giorni lavoro disponibili Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% 46 3.5.2.4 Indicatori di “Pari opportunità” d1) Personale femminile Significato Il numero di donne presenti in azienda aiuta a definire la struttura del personale, rivelando il livello di sensibilità aziendale nei confronti della discriminazione di genere. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore si possono desumere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Personale femminile Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° d2) Personale femminile nei ruoli direttivi Significato Attraverso questi indicatori si analizza il ruolo della donna all’interno dell’azienda, rendendo così possibile il raffronto dei livelli occupazionali femminili con quelli degli uomini ricoprenti il medesimo ruolo. Modalità di calcolo I valori afferenti a tali indicatori si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Personale femminile nei ruoli direttivi Rilevazione periodo in esame N° Valore periodo precedente N° ±% Obiettivo periodo in esame N° ∆ % periodo precedente ∆ su obiettivo ±N° Personale femminile nei ruoli impiegatizi N° N° ±% N° ±N° Personale femminile nei ruoli operativi N° N° ±% N° ±N° d3) Incidenza del personale femminile sul totale dell’organico Significato E’ un indicatore che meglio sintetizza la dimensione occupazionale femminile all’interno dell’azienda, evidenziandone la quota percentuale rispetto all’organico complessivo. 47 Modalità di calcolo I valori afferenti a tali indicatori si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Incidenza del personale femminile sul totale dell’organico Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% d4) Lavoratori svantaggiati Significato Il numero di lavoratori svantaggiati risulta un indicatore di grande rilevanza in termini di impatto sociale generato dall’azienda, evidenziando una sensibilità dell’impresa nei confronti delle persone affette da svantaggi psichici o motori. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Lavoratori svantaggiati Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° d5) Incidenza dei lavoratori svantaggiati sul totale dell’organico Significato Tale indicatore sintetizza il peso che tale tipologia di lavoratori assume in ambito aziendale. Laddove sia previsto per norma un obbligo assunzionale, il superamento del limite di legge in termini di numero di occupati svantaggiati fa emergere una propensione alla solidarietà ed al contrasto delle situazioni di marginalità sociale da parte dell’azienda. Modalità di calcolo E’ dato dal rapporto tra il numero di lavoratori svantaggiati presenti in azienda ed il totale dell’organico. I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale Incidenza lavoratori svantaggiati = Numero lavoratori svantaggiati / Totale dell’organico 48 Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% Incidenza dei lavoratori svantaggiati sul totale dell’organico d6) Lavoratori extra-comunitari Significato La presenza di lavoratori extra-comunitari nell’azienda costituisce un altro importante indicatore di impatto sociale, rilevando il livello di propensione dell’impresa all’inclusione ed al contrasto alla discriminazione razziale. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Lavoratori extra-comunitari Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° d7) Incidenza lavoratori extra-comunitari sul totale dell’organico Significato Tale indicatore sintetizza il peso che tale tipologia di lavoratori assume in ambito aziendale, mettendo ancor meglio in luce la sensibilità aziendale al tema dell’accoglienza e della solidarietà. Modalità di calcolo E’ dato dal rapporto tra il numero di lavoratori extra-comunitari presenti in azienda ed il totale dell’organico. I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. Incidenza lavoratori extra-comunitari = Numero lavoratori extra-comunitari / Totale dell’organico Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Incidenza dei lavoratori extra-comunitari sul totale dell’organico Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% 49 3.5.2.5 Indicatori di “Formazione” e1) Piano di fabbisogni formativi formalizzato Significato E’ un indicatore di tipo qualitativo. Mediante esso si vuole rilevare l’eventuale esistenza di un piano strutturato dei fabbisogni formativi redatto dall’azienda. Ciò sottende un’analisi preliminare del tipo e del livello di competenze e conoscenze presenti in azienda, oltre ad un’attenzione dell’impresa alla crescita del livello professionale del proprio personale. Modalità di valutazione Oltre a rilevare se il sistema di fabbisogni formativi è affettivamente adottato in azienda, è possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”). Analisi dei risultati Scala Qualitativa Indicatore Piano di fabbisogni formativi formalizzato Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. e2) Ore di formazione svolte di carattere tecnico-gestionale e3) Ore di formazione svolte sui temi della sicurezza Significato Sempre più frequentemente la formazione del personale risulta essere una variabile critica per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’impresa. Il numero di ore formative di carattere tecnico-gestionale indica la tendenza da parte dell’azienda ad accrescere l’efficienza organizzativa e ad incrementare la competitività aziendale. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo Ore di formazione svolte di carattere tecnico-gestionale N° N° ±% N° ±N° Ore di formazione svolte sui temi della sicurezza N° N° ±% N° ±N° Indicatore 50 e4) Ore medie di formazione per addetto Significato Indica l’intensità a cui è stato sottoposto il personale in termini di up-grading formativo. In altri termini misura lo sforzo prodotto dall’azienda per favorire la crescita professionale e, quindi, di produttività, del proprio personale. Modalità di calcolo E’ dato dal rapporto tra il numero di ore formative complessivamente erogate al personale ed il totale dell’organico. I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. Ore medie di formazione per addetto = Ore complessive di formazione erogate / Totale organico Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Ore medie di formazione per addetto Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° e5) Incidenza degli addetti coinvolti in attività formative sul totale dell’organico Significato L’indicatore mostra il livello di diffusione dell’attività formativa tra l’organico aziendale, evidenziando, talora, fenomeni di squilibrio nella crescita professionale tra le varie aree funzionali dell’impresa o all’interno delle singole funzioni. Modalità di calcolo E’ dato dal rapporto tra il numero di addetti che hanno frequentato corsi formativi ed il totale dell’organico. I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. Incidenza addetti coinvolti in attività formative = Numero di addetti sottoposti ad attività formative /Totale organico Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Incidenza degli addetti coinvolti in attività formative sul totale dell’organico Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% 51 3.5.2.6 Indicatori di “Relazioni industriali” f1) Ore di sciopero Significato Un elevato numero di ore di sciopero, in particolare quelle attribuibili a problematiche interne all’azienda, tende ad evidenziare la presenza di tensioni sociali ed un clima aziendale scarsamente proficuo e poco incline al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore si possono desumere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Ore di sciopero Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° f2) Incidenza del personale iscritto al sindacato sul totale dell’organico Significato L’indicatore in esame evidenzia il livello di sindacalizzazione dell’organico aziendale, elemento che rispecchia il maggior o minor rispetto dei diritti dei lavoratori e dei valori democratici da parte dell’impresa. Modalità di calcolo E’ dato dal rapporto tra il numero di addetti iscritti ad associazioni sindacali ed il totale dell’organico. I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. Incidenza del personale iscritto al sindacato = Numero degli addetti iscritti ad associazioni sindacali / Totale organico Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Incidenza del personale iscritto al sindacato sul totale dell’organico Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% 52 f3) Partecipazione del personale alla governance Significato E’ un indicatore di tipo qualitativo. Misura il grado di coinvolgimento dei lavoratori alla presa di decisioni in momenti significativi della vita dell’azienda. Una non episodica partecipazione del personale alla governance rivela un approccio democratico alla gestione dell’azienda. Modalità di valutazione E’ possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”). Le informazioni afferenti a tale indicatore si rilevano da verbali di riunione iscritti nei libri societari ed, eventualmente, dallo statuto, da regolamenti interni e da documentazione di carattere organizzativo. Analisi dei risultati Scala Qualitativa Indicatore Partecipazione del personale alla governance Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. 3.5.2.7 Indicatori di “Salute e sicurezza” g1) Infortuni sul lavoro Significato Un elevato numero di infortuni mette in luce la pericolosità degli ambienti e/o delle metodiche di lavoro impiegate in azienda, ovvero una mancanza di rispetto delle regole di tutela per l’incolumità dei lavoratori ed una scarsa dotazione o adeguatezza dei dispositivi di sicurezza aziendali. Modalità di calcolo Tale indicatore è dato dalla somma di tutti i tipi di infortuni che si verificano in ambito aziendale nel corso delle attività lavorative. I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale, con particolare riferimento a quella assicurativa e legale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Infortuni Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° 53 g2) Giorni di malattia Significato I giorni di malattia provocano una diminuzione dell’efficienza organizzativa aziendale, oltre che problematiche di discontinuità nei flussi operativi, influenzando negativamente la produttività dell’azienda. Modalità di calcolo Per il calcolo dei giorni di malattia totali si sommano quelli accumulati nell’anno da ogni unità lavorativa componente l’organico aziendale. I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Giorni di malattia Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° g3) Livello di soddisfazione del sistema di sicurezza aziendale Significato E’ un indicatore di tipo qualitativo. Mediante esso il personale esprime la propria valutazione sull’adeguatezza ed efficacia del sistema di sicurezza adottato dall’azienda. Modalità di valutazione E’ possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”). Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Livello di soddisfazione del sistema di sicurezza aziendale Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. 54 3.5.2.8 Indicatori del “Clima aziendale e comunicazione interna” h1) Contenziosi in materia di diritto del lavoro Significato Tale indicatore partecipa a rilevare la condizione in cui si esplicano i processi lavorativi e le dinamiche relazionali all’interno dell’azienda. Si riferisce a tutte le controversie giuridiche sorte tra il personale e la dirigenza aziendale. L’esistenza di numerosi procedimenti giuridici in atto evidenzia un clima aziendale scarsamente disteso e poco adatto ad uno sviluppo competitivo. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale nonché da quella di carattere legale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Contenziosi in materia di diritto del lavoro Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±% h2) Provvedimenti disciplinari Significato I provvedimenti disciplinari tendono a riflettere il livello di responsabilità morale e formale espresso dal personale aziendale, oltre che il grado di coesione organizzativa e di condivisione degli obiettivi dell’impresa. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale nonché da quella di carattere legale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Provvedimenti disciplinari Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±% 55 h3) Sistema formalizzato di customer satisfaction interno Significato Un sistema di customer satisfaction interna consente di verificare il livello di gradimento espresso dai diversi livelli del personale per quanto attiene il clima aziendale, le metodiche di lavoro e il livello retributivo. Una customer satisfaction formalizzata aiuta a definire un processo di miglioramento continuo che consenta di stabilire con maggiore precisione obiettivi, strumenti e modalità di lavoro. Modalità di valutazione Oltre a rilevare se il sistema di customer satisfaction interno è affettivamente adottato in azienda, è possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”). Analisi dei risultati Scala Qualitativa Indicatore Sistema formalizzato di customer satisfaction interno Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. h4) Sistema formalizzato di raccolta istanze e suggerimenti Significato E’ un indicatore di tipo qualitativo. Segnala il livello di collaborazione tra l’impresa ed i lavoratori in quanto consente a tutto il personale di proporre alla direzione suggerimenti al fine di migliorare il servizio, l’efficienza e l’efficacia delle varie attività lavorative, nonché la sicurezza sul lavoro e la tutela ambientale. Modalità di valutazione Oltre a rilevare se il sistema di raccolta di istanze e suggerimenti è affettivamente adottato in azienda, è possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”). Analisi dei risultati Scala Qualitativa Indicatore Sistema formalizzato di raccolta istanze e suggerimenti Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. 56 3.6 Indicatori relativi allo stakeholder SOCI Tipo di analisi Stakeholder Performance economica Performance sociale Soci Performance ambientale 3.6.1 Sintesi delle tematiche e degli indicatori di Performance Sociale Tab. 9/3 Indicatori di Performance Sociale per lo stakeholder Soci Indicatori di Scala Quantitativa PERFORMANCE SOCIALE Valore assoluto Valore percentuale Scala Qualitativa Valutazione da 1 a 7 Si/No a) COMPOSIZIONE COMPAGINE SOCIETARIA a1) Numero dei soci a2) Soci di capitale a3) Soci lavoratori a4) Incidenza di soci di sesso femminile sulla compagine societaria a5) Partecipazione dei soci alle assemblee (1) a6) Partecipazione dei soci a comitati direttivi (1) Legenda: (1) indicatore utilizzabile qualora non venga impiegato quello relativo alla precedente scala qualitativa (Valutazione da 1 a 7); i termini “Sì/No” sono parimenti interpretabili come “presente/assente”; valore da non calcolare 3.6.2 Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE SOCIALE relativi allo stakeholder Soci 3.6.2.1 Indicatori di “Composizione della compagine societaria” a1) Numero dei soci Significato L’indicatore in esame mette in rilievo l’ampiezza dell’assetto proprietario dell’impresa. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dai libri societari. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Numero dei soci Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° 57 a2) Soci di capitale a3) Soci lavoratori Significato Tali indicatori rilevano il differente contributo o funzione svolta dai soci nell’ambito della vita aziendale. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dai libri societari e dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Soci di capitale Rilevazione periodo in esame N° Valore periodo precedente N° Soci lavoratori N° N° Indicatore ±% Obiettivo periodo in esame N° ±% N° ∆ % periodo precedente ∆ su obiettivo ±N° ±N° a4) Incidenza di soci di sesso femminile sulla compagine societaria Significato Così come nell’ambito del personale, anche nell’assetto proprietario risulta interessante rilevare la componente femminile al fine di sottolineare il peso che la donna assume nella vita dell’azienda e le funzioni che essa svolge in qualità di soggetto proprietario. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dai libri societari e dalla documentazione aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Incidenza di soci di sesso femminile sulla compagine societaria Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% a5) Partecipazione dei soci alle assemblee Significato E’ un indicatore di tipo qualitativo. Aiuta a comprendere se vi sia interesse alla vita dell’impresa da parte dei soci dell’azienda, misurando la loro partecipazione attiva agli organi volitivi. Modalità di calcolo 58 E’ possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”). E’ rilevabile dal numero delle presenze iscritte nei verbali dei libri societari (ad es.: libro delle assemblee). Analisi dei risultati Scala Qualitativa Indicatore Partecipazione dei soci alle assemblee Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. a6) Partecipazione dei soci a comitati direttivi Significato E’ un indicatore di tipo qualitativo. Misura il grado di coinvolgimento dei soggetti proprietari alla vita dell’azienda allorché svolgano funzioni manageriali. Modalità di calcolo E’ possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”). Si rileva da verbali di riunione iscritti nei libri societari ed, eventualmente, dallo statuto, da regolamenti interni e da documentazione di carattere organizzativo. Analisi dei risultati Scala Qualitativa Indicatore Partecipazione dei soci a comitati direttivi Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. 59 3.7 Indicatori relativi allo stakeholder FINANZIATORI Tipo di analisi Stakeholder Performance economica Performance sociale Finanziatori 3.7.1 Performance ambientale Sintesi delle tematiche e degli indicatori di Performance Sociale Tab. 10/3 Indicatori di Performance Sociale per lo stakeholder Finanziatori Scala Quantitativa Indicatori di Valore assoluto PERFORMANCE SOCIALE Valore percentuale a) COMUNITA’ BANCARIA DI RIFERIMENTO a1) Quota di debito vs “istituto X” (2) (1) a2) Quota di debito vs “istituto Y“ (2) (1) a3) Quota di debito vs “istituto Z” (2) (1) a4) Incidenza numero istituti bancari di riferimento dell’azienda conformi a standard certificativi inerenti alla Responsabilità Sociale Scala Qualitativa Valutazione da 1 a 7 Si/No (3) Legenda: (1) (2) (3) incidenza % sul capitale di debito totale specificare il nome incidenza % sul totale degli istituti bancari di riferimento dell’azienda valore da non calcolare 3.7.2 Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE SOCIALE relativi allo stakeholder Finanziatori 3.7.2.1 Indicatori relativi alla “Comunità bancaria di riferimento” a1) Quota di debito vs “istituto X” a2) Quota di debito vs “istituto Y” a3) Quota di debito vs “istituto Z” Significato Gli indicatori in oggetto misurano le quote di debito dell’azienda nei confronti dei diversi istituti bancari con cui essa opera (uno o più, di cui è opportuno indicare il nome). Se la quota di debito verso uno di questi risulta consistente, si può desumere l’esistenza di un rapporto fiduciario intercorrente tra l’istituto e l’impresa. 60 Modalità di calcolo La quota di debito verso i diversi istituti bancari è considerata in valore percentuale, rapportando la quota di debito contratta con ognuno di essi e il valore del debito totale. I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione contabile aziendale. Quota di debito vs istituto X = Debiti contratti con l’istituto / Totale dei debiti Analisi dei risultati Scala Quantitativa Quota di debito verso “istituto X” Rilevazione periodo in esame % Valore periodo precedente % Quota di debito verso “istituto Y” % Quota di debito verso “istituto Z” % Indicatore ±% Obiettivo periodo in esame % % ±% % ±% % ±% % ±% ∆ % periodo precedente ∆ su obiettivo ±% a4) Incidenza del numero di istituti bancari conformi a standard certificativi inerenti alla Responsabilità Sociale sul totale degli istituti di riferimento aziendale Significato Ai fini di una effettiva interiorizzazione dei principi di etica aziendale, uno degli elementi che l’impresa dovrebbe tenere in considerazione quale requisito di selezione allorché effettua la scelta degli istituti finanziari di riferimento, è la loro conformità a standard certificativi di Responsabilità Sociale. Modalità di valutazione L’indicatore in oggetto segnala l’incidenza del numero di istituti bancari, tra quelli con cui l’azienda intrattiene rapporti, ritenuti conformi alle norme SA8000 o ad altro standard certificativo che riveli una particolare attenzione dell’istituto ai temi della Responsabilità Sociale. I valori afferenti a tale indicatore sono ricavabili dalla documentazione extra-contabile aziendale, generalmente rinvenibile presso gli uffici competenti della certificazione di qualità. Incidenza degli istituti con certificazione di RS sul totale istituti = Numero di istituti con certificazione di RS fornitori dell’azienda / Numero di istituti che intrattengono rapporti con l’azienda Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Incidenza del numero di istituti bancari conformi a standard certificativi inerenti alla Responsabilità Sociale sul totale degli istituti di riferimento aziendale Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% 61 3.8 Indicatori relativi allo stakeholder FORNITORI Tipo di analisi Stakeholder Performance economica Performance sociale Fornitori 3.8.1 Performance ambientale Sintesi delle tematiche e degli indicatori di Performance Sociale Tab. 11/3 Indicatori di Performance Sociale per lo stakeholder Fornitori Indicatori di Scala Quantitativa PERFORMANCE SOCIALE Valore assoluto Valore percentuale Scala Qualitativa Valutazione da 1 a 7 Si/No a) PORTAFOGLIO FORNITORI a1) Numerosità dei fornitori b) DISTRIBUZIONE TERRITORIALE b1) Fornitori residenti in ambito comunale (1) b2) Fornitori residenti in ambito provinciale (1) b3) Fornitori residenti in ambito regionale (extra-provinciale) (1) b4) Fornitori residenti in ambito nazionale (extra-regionale) (1) b5) Fornitori residenti in ambito estero (1) c) FORMA GIURIDICA c1) Società di capitale (1) c2) Società di persone (1) d) DIMENSIONE AZIENDALE d1) Micro imprese (1 ÷ 9 addetti) (1) d2) Piccola impresa (10 ÷ 49 addetti) (1) d3) Media impresa (50÷ 249 addetti) (1) d4) Grande impresa (> 250 addetti) (1) e) TEMPI DI PAGAMENTO e1) Alla consegna del prodotto/servizio (1) e2) A 30 gg (1) e3) A 60 gg (1) e4) A 90 gg (1) e5) A 120 gg (1) e6) > 120 gg (1) f) STANDARD CERTIFICATIVI f1) Certificazione ISO 9001 ottenuta (2) f2) Certificazione ISO 9001 in corso (2) f3) Certificazione Ambientale ottenuta (3) (2) f4) Certificazione ambientale in corso (3) (2) f5) Certificazione di Responsabilità Sociale ottenuta (3) (2) f6) Certificazione di Responsabilità Sociale in corso (3) (2) Legenda: (1) (2) (3) incidenza % sul numero totale dei fornitori indicatore utilizzabile qualora non venga impiegato quello relativo alla precedente scala qualitativa (Valutazione da 1 a 7); i termini “Sì/No” sono parimenti interpretabili come “presente/assente”; specificare il nome. valore da non calcolare 62 3.8.2 Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE SOCIALE relativi allo stakeholder Fornitori 3.8.2.1 Indicatori relativi al “Portafoglio fornitori” a1) Numerosità dei fornitori Significato La numerosità dei fornitori riflette generalmente il livello di complessità della funzione aziendale “acquisti”, oltre che evidenziare fenomeni di rischiosità determinata, talora, da estrema concentrazione o, all’opposto, da eccessiva polverizzazione del portafoglio. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “acquisti” (schede fornitori) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture passive). Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Numerosità dei fornitori 3.8.2.2 Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° Indicatori di “Distribuzione territoriale” dei Fornitori b1) Fornitori residenti in ambito comunale b2) Fornitori residenti in ambito provinciale b3) Fornitori residenti in ambito regionale (extra-provinciale) b4) Fornitori residenti in ambito nazionale (extra-regionale) b5) Fornitori residenti in ambito estero Significato Il portafoglio fornitori, attraverso la presenta tipologia di indicatori, viene suddiviso in base al criterio di distribuzione territoriale (comunale, provinciale, regionale, nazionale, estero), rilevando in tal modo la localizzazione geografica dei vari fornitori aziendali e loro eventuali concentrazioni, sia in prossimità dell’azienda o in territori remoti. Modalità di calcolo I valori afferenti a tali indicatori sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “acquisti” (schede fornitori) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture passive). 63 Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Fornitori residenti in ambito comunale Rilevazione periodo in esame N° Valore periodo precedente N° ±% Obiettivo periodo in esame N° ∆ % periodo precedente ∆ su obiettivo ±N° Fornitori residenti in ambito provinciale N° N° ±% N° ±N° Fornitori residenti in ambito regionale N° N° ±% N° ±N° Fornitori residenti in ambito nazionale N° N° ±% N° ±N° Fornitori residenti in ambito estero N° N° ±% N° ±N° 3.8.2.3 Indicatori di “Forma giuridica” dei Fornitori c1) Società di capitale c2) Società di persone Significato Gli indicatori sopra riportati suddividono i fornitori sulla base della loro forma giuridica. Modalità di calcolo I valori afferenti a tali indicatori sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “acquisti” (schede fornitori) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture passive). Analisi dei risultati Scala Quantitativa Società di capitale Rilevazione periodo in esame N° Valore periodo precedente N° Società di persone N° N° Indicatore 3.8.2.4 ±% Obiettivo periodo in esame N° ±% N° ∆ % periodo precedente ∆ su obiettivo ±N° ±N° Indicatori di “Dimensione aziendale” dei Fornitori d1) Micro impresa (1 ÷ 9 addetti) d2) Piccola impresa (10 ÷ 49 addetti) d3) Media impresa (50÷ 249 addetti) d4) Grande impresa (≥ 250 addetti) Significato I fornitori sono suddivisi secondo la loro dimensione aziendale, sulla base della 4 classi contemplate dalla classificazione adottata dall’Unione Europea: micro, piccola, medio, grande. 64 Modalità di calcolo I valori afferenti a tali indicatori sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “acquisti” (schede fornitori) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture passive). Analisi dei risultati Scala Quantitativa Rilevazione periodo in esame N° Valore periodo precedente N° Piccola impresa (10 ÷ 49 addetti) N° Media impresa (50÷ 249 addetti) N° Grande impresa (≥ 250 addetti) N° Indicatore Micro impresa (1 ÷ 9 addetti) 3.8.2.5 ±% Obiettivo periodo in esame N° N° ±% N° ±N° N° ±% N° ±N° N° ±% N° ±N° ∆ % periodo precedente ∆ su obiettivo ±N° Indicatori dei “Tempi di pagamento” ai Fornitori e1) Alla consegna del prodotto / servizio e2) A 30 gg e3) A 60 gg e4) A 90 gg e5) A 120 gg e6) > 120 gg Significato Tali indicatori aiutano a misurare la capacità dell’azienda in termini di provvista di liquidità, in funzione dei tempi di pagamento concordati con i vari fornitori. Modalità di calcolo I valori afferenti a tali indicatori sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “acquisti” (ordini, contratti) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture passive) o, ancora, da quella finanziaria relativamente agli scadenzari di pagamento o agli ordini di pagamento. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Rilevazione periodo in esame N° Valore periodo precedente N° ±% Obiettivo periodo in esame N° A 30 gg N° N° ±% N° ±N° A 60 gg N° N° ±% N° ±N° A 90 gg N° N° ±% N° ±N° A 120 gg N° N° ±% N° ±N° > 120 gg N° N° ±% N° ±N° Indicatore Alla consegna del prodotto o / servizio ∆ % periodo precedente ∆ su obiettivo ±N° 65 3.8.2.6 Indicatori relativi a “Standard certificativi” dei Fornitori f1) Certificazione ISO 9001 ottenuta f2) Certificazione ISO 9001 in corso f3) Certificazione Ambientale ottenuta f4) Certificazione Ambientale in corso f5) Certificazione di Responsabilità sociale ottenuta f6) Certificazione di Responsabilità sociale in corso Significato Sono indicatori di tipo qualitativo. Fanno riferimento a certificazioni che costituiscono un’importante qualifica dei fornitori e di cui l’azienda deve tenere in considerazione, in quanto generalmente sottendono una buona cultura organizzativa, attenta ai principi dell’efficacia e dell’efficienza, nonché un’attenzione all’etica di impresa. Ciò determina, quindi, fornitori più affidabili e competitivi, dotati di un moderno approccio al mercato nonché di una sensibilità ai principi di sostenibilità. Modalità di valutazione Oltre a rilevare se uno o più sistemi di certificazione siano affettivamente adottati in azienda o in corso di adozione, relativamente ad essi è possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”). Analisi dei risultati Scala Qualitativa Certificazione ISO 9001 ottenuta Rilevazione periodo in esame 1÷7 Valore periodo precedente 1÷7 ±% Obiettivo periodo in esame 1÷7 Certificazione ISO 9001 in corso 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Certificazione Ambientale ottenuta (specificare) 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Certificazione Ambientale in corso (specificare) 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Responsabilità sociale ottenuta (specificare) 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Responsabilità sociale in corso (specificare) 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Indicatore ∆ % periodo precedente ∆ su obiettivo 0÷±6 Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. 66 3.9 Indicatori relativi allo stakeholder CLIENTI Tipo di analisi Stakeholder Performance economica Performance sociale Clienti Performance ambientale 3.9.1 Sintesi delle tematiche e degli indicatori di Performance Sociale Tab. 12/3 Indicatori di Performance Sociale per lo stakeholder Clienti Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE Scala Quantitativa Valore assoluto Valore percentuale Scala Qualitativa Valutazione da 1 a 7 Si/No a) PORTAFOGLIO CLIENTI a1) Numerosità dei clienti b) RIPARTIZIONE DEL PORTAFOGLIO PER TIPOLOGIE DI CLIENTI IN TERMINI DI NUMEROSITÀ b1) Amministrazioni pubbliche (1) b2) Aziende private (1) b3) Persone (1) c) RIPARTIZIONE DEL PORTAFOGLIO PER TIPOLOGIE DI CLIENTI IN TERMINI DI FATTURATO c1) Amministrazioni pubbliche (2) c2) Aziende private (2) c3) Persone (2) d) RIPARTIZIONE TERRITORIALE d1) Comunale (1) d2) Provinciale (extra-comunale) (1) d3) Regionale (extra-provinciale) (1) d4) Nazionale (extra-regionale) (1) d5) Estero (1) e) SVILUPPO DEL MERCATO e1) Nuovi clienti nell’anno e2) Clienti presenti in portafoglio da oltre un anno e3) Incidenza dei nuovi clienti sul portafoglio complessivo e4) Fatturato medio per cliente e5) Incidenza dei primi 4 clienti per valore acquistato sul fatturato totale f) CUSTOMER SATISFACTION f1) Reclami ricevuti f2) Contenziosi f3) Incidenza reclami su numero vendite di prodotti/servizi f4) Livello di customer satisfaction Legenda: (1) (2) Incidenza % sul numero totale dei clienti; Incidenza % sul totale del fatturato dell’azienda; valore da non calcolare. 67 3.9.2 Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE SOCIALE relativi allo stakeholder Clienti 3.9.2.1 Indicatori del “Portafoglio clienti” a1) Numerosità dei clienti Significato La numerosità della clientela rivela il posizionamento dell’azienda nonché la sua capacità competitiva di porsi sul mercato. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture attive). Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Numerosità dei clienti 3.9.2.2 Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° Indicatori di “Ripartizione del portafoglio per tipologie di clienti in termini di numerosità” b1) Amministrazioni pubbliche b2) Aziende private b3) Persone Significato La composizione del portafoglio clienti, suddiviso per tipologia, segnala a quale target l’azienda si rivolge maggiormente, rivelando, inoltre, possibili e pericolosi fenomeni di concentrazione del portafoglio stesso. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture attive). 68 Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Amministrazioni pubbliche Rilevazione periodo in esame N° Valore periodo precedente N° ∆ % periodo precedente ±% Obiettivo periodo in esame N° ∆ su obiettivo ±N° Aziende private N° N° ±% N° ±N° Persone N° N° ±% N° ±N° 3.9.2.3 Indicatori di “Ripartizione del portafoglio per tipologie di clienti in termini di fatturato” c1) Amministrazioni pubbliche c2) Aziende private c3) Persone Significato Tale ripartizione mette in evidenza le tipologie di clientela più importanti in termine di valore, ovvero quelle a maggior rilevanza strategica per l’azienda. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture attive). Analisi dei risultati Scala Quantitativa Rilevazione periodo in esame N° Valore periodo precedente N° ±% Obiettivo periodo in esame N° Aziende private N° N° ±% N° ±N° Persone N° N° ±% N° ±N° Indicatore Amministrazioni pubbliche 3.9.2.4 ∆ % periodo precedente ∆ su obiettivo ±N° Indicatori di “Ripartizione territoriale” (dei Clienti) d1) Clienti residenti in ambito comunale d2) Clienti residenti in ambito provinciale (extra-comunale) d3) Clienti residenti in ambito regionale (extra-provinciale) d4) Clienti residenti in ambito nazionale (extra-regionale) d5) Clienti residenti in ambito estero 69 Significato Un analisi effettuata attraverso indicatori di ripartizione territoriale rivela l’estensione e la copertura del mercato geografico su cui si è sviluppata l’attività commerciale dell’azienda. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture attive). Analisi dei risultati Scala Quantitativa Rilevazione periodo in esame N° Valore periodo precedente N° ±% Obiettivo periodo in esame N° Clienti residenti in ambito provinciale (extra-comunale) N° N° ±% N° ±N° Clienti residenti in ambito regionale (extraprovinciale) N° N° ±% N° ±N° Clienti residenti in ambito nazionale (extraregionale) N° N° ±% N° ±N° Clienti residenti in ambito estero N° N° ±% N° ±N° Indicatore Clienti residenti in ambito comunale 3.9.2.5 ∆ % periodo precedente ∆ su obiettivo ±N° Indicatori di “Sviluppo del mercato” e1) Nuovi clienti nell’anno Significato Tale indicatore misura il numero di nuovi clienti acquisiti nell’anno ed è di supporto all’analisi di efficacia e di efficienza della funzione commerciale o di marketing. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti). Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Nuovi clienti nell’anno Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° 70 e2) Clienti presenti in portafoglio da oltre un anno Significato I clienti presenti in portafoglio da un oltre un anno costituiscono un indice di fidelizzazione del target nei confronti dell’azienda. L’indicatore in esame è teso inoltre a verificare il buon operato della funzione marketing sia in termini strategici (marketing mix proposto) che operativi, in particolare per ciò che concerne l’attività di “customer care”. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture attive). Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Clienti presenti in portafoglio da oltre un anno Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° e3) Incidenza dei nuovi clienti sul portafoglio complessivo Significato L’incidenza dei nuovi clienti sul portafoglio complessivo rileva il livello di dinamicità ed efficienza della funzione Marketing / Commerciale dell’impresa. Modalità di calcolo Si ottiene dal rapporto tra il numero di nuovi clienti acquisiti in portafoglio ed il numero totale dei clienti aziendali. I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti). Incidenza dei nuovi clienti = Nuovi clienti acquisiti / Totale clienti Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Incidenza dei nuovi clienti sul portafoglio complessivo Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% 71 e4) Fatturato medio per cliente Significato Esprime il valore medio di ricavo generato da ogni cliente nell’anno. In altri termini rivela il valore potenziale medio del target aziendale. Modalità di calcolo Si ottiene dividendo il valore del fatturato totale per il numero totale di clienti. I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture attive). Fatturato medio per cliente = Fatturato totale / Totale clienti Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Fatturato medio per cliente Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo € € ±% € ±€ e5) Incidenza dei primi 4 clienti per valore acquistato sul fatturato totale Significato Un’elevata incidenza del fatturato generato dai primi 4 clienti, per valore acquistato, sul totale del fatturato aziendale, rivela una concentrazione dell’attività commerciale dell’impresa potenzialmente rischiosa. Modalità di calcolo Si ricava dal rapporto tra la somma del fatturato dei primi 4 clienti per rilevanza in valore ed il fatturato totale aziendale. I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture attive). Incidenza del fatturato primi 4 clienti per valore acquistato= Somma del fatturato relativo ai primi 4 clienti / Totale fatturato Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Incidenza dei primi 4 clienti per valore acquistato sul fatturato totale Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% 72 3.9.2.6 Indicatori di “Customer satisfaction” f1) Reclami ricevuti Significato Un numero consistente di reclami ricevuti dalla clientela rappresenta un fattore di insoddisfazione del prodotto/servizio aziendale offerto ed è sintomatico di inefficienze organizzative a cui porre rimedio rapidamente. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti). Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Reclami ricevuti Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° f2) Contenziosi Significato Tale indicatore rivela il numero di reclami ricevuti trasformatisi in contenziosi. Un elevato numero di contenziosi palesa un’incapacità aziendale nel gestire un proficuo rapporto col cliente. Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti) e da quella di carattere legale. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Contenziosi Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° f3) Incidenza dei reclami sul numero di vendite Significato L’indicatore in oggetto partecipa a segnalare il grado di soddisfazione espresso dalla clientela nei confronti dell’azienda. Il numero dei reclami in rapporto al numero totale di vendite 73 effettuate consente di valutare con maggior precisione il livello di attenzione che l’azienda pone verso la clientela. Modalità di calcolo Si ricava dal rapporto tra la somma reclami ricevuti ed il numero totale delle vendite effettuate. Incidenza dei reclami sul numero di vendite = Numero di reclami ricevuti / Numero di vendite effettuate Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Incidenza dei reclami sul numero di vendite Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% f4) Livello di customer satisfaction Significato E’ un indicatore di tipo qualitativo. Attraverso esso viene espresso il giudizio dei clienti riguardo all’offerta commerciale praticata dall’azienda. E’ una valutazione che abbraccia non solo il prodotto/servizio ma anche il livello di prezzo, l’immagine percepita dell’impresa, il canale distributivo utilizzato e altri possibili aspetti di marketing quali, ad esempio, la gentilezza e cordialità del personale di vendita, i tempi di consegna, i tempi di pagamento, ecc. . Modalità di valutazione Oltre a rilevare se un sistema di valutazione di customer satisfaction sia affettivamente adottato in azienda, in relazione ad esso è possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”). Analisi dei risultati Scala Qualitativa Indicatore Livello di customer satisfaction Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. 74 3.10 Indicatori relativi allo stakeholder COLLETTIVITÀ Tipo di analisi Stakeholder Performance economica Performance sociale Performance ambientale Collettività 3.10.1 Sintesi delle tematiche e degli indicatori di Performance Sociale Tab. 13/3 Indicatori di Performance Sociale per lo stakeholder Collettività Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE Scala Quantitativa Valore assoluto Valore percentuale Scala Qualitativa Valutazione da 1 a 7 Si/No a) INZIATIVE A SOSTEGNO DELLA COMUNITA’ PER AMBITO TEMATICO a1) In ambito culturale (valore in €) a2) In ambito sportivo (valore in €) a3) In ambito socio-sanitario (valore in €) a4) In ambito scolastico - formativo (valore in €) a5) Numero di iniziative sostenute b) INZIATIVE A SOSTEGNO DELLA COMUNITA’ PER AMBITO TERRITORIALE b1) In ambito locale (comunale o provinciale) (valore in €) b2) In ambito nazionale (extra-provinciale) (valore in €) b3) In ambito extra-nazionale (valore in €) c) STABILIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE c1) Incidenza del personale residente sul territorio compreso nell’isocrona di 60 min. dalla sede aziendale sul totale addetti d) CONTENZIOSI CON LA COMUNITA’ d1) Numero di contenziosi in atto e) CONTRIBUZIONE FISCALE e1) Imposte dirette (1) e2) Imposte indirette (1) e3) Incidenza del totale delle imposte e tasse sull’utile ante imposte Legenda: (1) % sul totale delle imposte valore da non calcolare 75 3.10.2 Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE SOCIALE relativi allo stakeholder Collettività 3.10.2.1 Indicatori di “Iniziative a sostegno della comunità per ambito tematico” a1) Iniziative in ambito culturale a2) Iniziative in ambito sportivo a3) Iniziative in ambito socio-sanitario a4) Iniziative in ambito scolastico - formativo Significato Il numero di iniziative a sostegno della comunità rappresenta il livello di interesse manifestato dall’azienda alla partecipazione attiva ed al miglioramento delle condizioni di vita della collettività locale e non. Tali iniziative possono concretizzarsi in donazioni o sponsorizzazioni. L’attività in esame potrà rivolgersi a diversi ambiti, ovvero culturale, sportivo, socio-sanitario, scolastico-formativo, sia su iniziativa dell’azienda che su richiesta di terzi (enti, associazioni, ecc.). Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “Direzione strategica” o “Marketing” nonché da quella di carattere amministrativocontabile. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Iniziative in ambito culturale Rilevazione periodo in esame N° Valore periodo precedente N° Iniziative in ambito sportivo N° N° Indicatore ±% Obiettivo periodo in esame N° ±% N° ∆ % periodo precedente ∆ su obiettivo ±N° ±N° Iniziative in ambito socio-sanitario N° N° ±% N° ±N° Iniziative in ambito scolastico-formativo N° N° ±% N° ±N° 3.10.2.2 Indicatori di iniziative a sostegno della comunità per ambito territoriale b1) Iniziative in ambito locale (comunale o provinciale) b2) Iniziative in ambito nazionale (extra-provinciale) b3) Iniziative in ambito extra-nazionale Significato Le iniziative a sostegno della comunità evidenziano l’ambito geografico su cui si estende l’attività operativa dell’azienda, suddiviso per macro aree territoriale a seconda della sua vastità. 76 Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “Direzione strategica” o “Marketing” nonché da quella di carattere amministrativocontabile. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo Iniziative in ambito locale (comunale o provinciale) N° N° ±% N° ±N° Iniziative in ambito nazionale (extraprovinciale) N° N° ±% N° ±N° N° N° ±% N° ±N° Indicatore Iniziative in ambito extra-nazionale 3.10.2.3 Indicatori di “Stabilizzazione della popolazione” c1) Incidenza degli addetti residenti nel territorio compreso nell’isocrona di 60 minuti dalla sede aziendale sul totale dell’organico Significato Attraverso tale indicatore si intende porre in rilievo l’attenzione dell’azienda alla creazione di condizioni di stabilizzazione della popolazione lavorativa sul territorio di residenza allo scopo di offrire possibilità di miglioramento della qualità di vita alle fasce deboli della Collettività e, nel contempo, di creare opportunità di lavoro in territori marginali, favorendo così il permanere di comunità attive sul territorio. I 60 minuti di percorrenza per raggiungere il luogo di lavoro vengono ritenuti un limite ragionevole oltre il quale spesso possono manifestarsi fenomeni di semi-abbandono e spopolamento di aree talora disagiate (ad es.: difficile orografia o carenza di infrastrutture viarie). Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della funzione “Gestione del personale” o a studi di consulenza del lavoro a cui è stata esternalizzata tale attività. La distanza dai luoghi di residenza alla sede lavorativa calcolata in termini temporali può essere rilevata facendo riferimento a siti Internet che dispongono di sistemi georeferenziati (ad es.: viamichelin.com). L’indicatore si esprime in valori percentuali ed pari al rapporto tra il numero degli addetti residenti nell’area delimitata dall’isocrona di 60 minuti ed il totale degli addetti. Incidenza degli addetti residenti nel territorio compreso nell’isocrona di 60 minuti dalla sede aziendale sul totale dell’organico = Numero degli addetti residenti nel territorio compreso nell’isocrona di 60 minuti / Numero totale degli addetti 77 Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% Incidenza degli addetti residenti nel territorio compreso nell’isocrona di 60 minuti dalla sede aziendale sul totale dell’organico 3.10.2.4 Indicatori relativi a “Contenziosi con la comunità” d1) Numero di contenziosi in atto Significato Tale indicatore segnala il livello di litigiosità che l’azienda ha con il contesto locale, in particolare quante dispute legali l’impresa sostiene con singoli cittadini, comitati ad hoc, associazioni, enti locali, per i più svariati motivi, legati, ad esempio, a problematiche ambientali, edificatorie ed infrastrutturali, all’inosservanza di norme, ecc.) Modalità di calcolo I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di carattere legale, spesso di competenza di consulenti esterni. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Numero di contenziosi in atto 3.10.2.5 Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo N° N° ±% N° ±N° Indicatori di “Contribuzione fiscale” e1) Imposte dirette e2) Imposte indirette Significato La ripartizione del gettito fiscale è effettuata sulla base della tipologia di imposta, diretta o indiretta, ovvero a seconda che il contributo economico a favore dell’apparato pubblico, e successivamente della collettività, sia prelevato sul reddito d’impresa oppure in occasione di una determinata azione o comportamento (ad esempio IVA). Modalità di calcolo I valori afferenti a tali indicatori sono desumibili dalla documentazione contabile aziendale, in particolare da quella relativa agli adempimenti periodici fiscali. 78 Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Imposte dirette Imposte indirette Rilevazione periodo in esame € Valore periodo precedente € € € ±% Obiettivo periodo in esame € ±% € ∆ % periodo precedente ∆ su obiettivo ±€ ±€ e3) Incidenza delle tasse ed imposte sull’utile ante imposte Significato Rileva il peso che l’imposizione fiscale assume sull’utile d’impresa, ovvero quanta parte della ricchezza prodotta dall’azienda va conferita alla Pubblica Amministrazione in modo che essa possa garantire i servizi essenziali alla collettività. Modalità di calcolo L’indicatore in oggetto si ottiene dal rapporto tra il valore complessivo delle imposte e tasse rispetto all’utile di bilancio generato dall’impresa. I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione contabile aziendale. Incidenza tasse e imposte sull’utile ante imposte = Valore complessivo delle imposte e tasse / Utile ante imposte Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Incidenza delle tasse ed imposte sull’utile ante imposte Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo % % ±% % ±% 79 3.10.3 Sintesi delle Ambientale tematiche e degli indicatori di Performance Tab. 14/3 Indicatori di Performance Ambientale per lo stakeholder Collettività Indicatori di Scala Quantitativa PERFORMANCE AMBIENTALE Valore assoluto Valore percentuale Scala Qualitativa Valutazione da 1 a 7 Si/No a) STANDARD CERTIFICATIVI a1) ISO 14001 ottenuta (1) a2) ISO 14001 in corso (1) a3) EMAS ottenuta (1) a4) EMAS in corso (1) a5) Altra certificazione ottenuta (2) (1) a6) Altra certificazione in corso (1) (2) b) COMPORTAMENTI IMPRONTATI ALLA TUTELA AMBIENTALE b1) Adozione di sistemi di contenimento di consumi idrici (1) b2) Adozione di sistemi di contenimento di consumi elettrici (1) b3) Impiego di carburanti a minor impatto ambientale (1) b4) Impiego di combustibili per riscaldamento da fonti rinnovabili (1) b5) Adozione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (1) b6) Recupero e riutilizzo di imballi e contenitori per trasporto (1) b7) Adozione di sistemi per la riduzione di emissioni di rumore (1) b8) Adozione di sistemi per l’abbattimento di fumi e/o polveri (1) b9) Utilizzo di prodotti da riciclo (1) b10) Rifiuti avviati al recupero (1) b11) Sversamenti di idrocarburi in mare b12) Sversamenti o perdita di sostanze inquinanti (eccetto idrocarburi) in mare (2) b13) Emissioni di CO2 b14) Emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti b15) Età media della flotta navale aziendale b16) Età media del parco veicolare aziendale Legenda: (1) (2) indicatore utilizzabile qualora non venga impiegato quello relativo alla precedente scala qualitativa (Valutazione da 1 a 7) specificare il nome valore da non calcolare 80 3.10.4 Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE AMBIENTALE relativi allo stakeholder Collettività 3.10.4.1 Indicatori di “Standard certificativi di carattere ambientale” a1) ISO 14001 ottenuta a2) ISO 14001 in corso a3) EMAS ottenuta a4) EMAS in corso a5) Altra certificazione ottenuta a6) Altra certificazione in corso Significato Sono indicatori di tipo qualitativo. Gli standard certificativi ambientali, oltre a dimostrare la sensibilità dell’azienda nei confronti dell’ambiente, rappresentano anche un fattore strategico di successo, in quanto esprimono capacità di razionalizzazione operativa e gestionale, di creazione di valore aggiunto, di competitività e di affidabilità, caratteristiche percepite ed apprezzate dalla collettività. Tali standard certificativi sono altresì sintomatici di una mentalità aziendale moderna e improntata ai criteri dello sviluppo sostenibile ed al rispetto del futuro delle prossime generazioni. Modalità di calcolo Oltre a rilevare se uno o più dei sistemi di certificazione elencati siano affettivamente adottati in azienda, in relazione ad ognuno di esso è possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” o tendente a decisa negatività, e 7 a “molti alto” o marcata positività). Nel caso in cui non fosse possibile fornire un giudizio, si ricorda che può essere più semplicemente impiegato l’alternativo indicatore qualitativo con valutazione bimodale (Si/No) che sintetizza la presenza o l’assenza della certificazione in oggetto. Le informazioni afferenti a tali indicatori sono rilevabili da specifica documentazione aziendale, qualora vi sia esistenza, ovvero da apposita manualistica preposta all’impiego delle procedure di qualità ambientali. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore ISO 14001 ottenuta Rilevazione periodo in esame 1÷7 Valore periodo precedente 1÷7 ∆ % periodo precedente ±% Obiettivo periodo in esame 1÷7 ∆ su obiettivo 0÷±6 ISO 14001 in corso 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 EMAS ottenuta 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 EMAS in corso 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Altra certificazione ottenuta (SPECIFICARE) 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Altra certificazione in corso (SPECIFICARE) 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. 81 3.10.4.2 Indicatori di “Comportamento sulle tematiche ambientali” b1) Adozione di sistemi di contenimento di consumi idrici b2) Adozione di sistemi di contenimento di consumi elettrici b3) Impiego di carburanti a minor impatto ambientale b4) Impiego di combustibili per riscaldamento da fonti rinnovabili b5) Adozione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili b6) Recupero e riutilizzo di imballi e contenitori per trasporto b7) Adozione di sistemi per la riduzione di emissioni di rumore b8) Adozione di sistemi per l’abbattimento di fumi e/o polveri b9) Utilizzo di prodotti da riciclo b10) Rifiuti avviati al recupero Significato Sono indicatori di carattere qualitativo. Essi costituiscono un interessante quadro informativo relativo alla verifica dell’adozione di comportamenti aziendali virtuosi in campo ambientale ed attinenti ai seguenti aspetti: - consumo d’acqua: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un giudizio attinente a qualunque impianto o sistema adottato dall’azienda finalizzato a contenere il consumo idrico, il riutilizzo di acque di lavaggio o l’impiego di quelle meteoriche; - consumo di energia elettrica: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un giudizio attinente a qualunque impianto o sistema adottato dall’azienda finalizzato a migliorare il risparmio di energia elettrica (ad es.: ampia diffusione di corpi illuminanti a basso consumo, sistemi di domotica finalizzati alla razionalizzazione dei consumi in funzione dell’effettivo uso di uno strumento o della presenza umana in un ambiente); - carburanti ecologici: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un giudizio attinente all’impiego in azienda di qualunque carburante a minor impatto ambientale (ad es.: biodiesel) per il parco veicoli o flotta navale aziendale; - combustibili da fonti rinnovabili: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un giudizio attinente all’impiego in azienda di qualunque combustibile per riscaldamento derivante da fonti rinnovabili (ad es.: cippato di legna, pellet, biogas, ecc.); - produzione di energie alternative: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un giudizio attinente a qualunque impianto o sistema adottato dall’azienda in grado di produrre energia da fonti rinnovabili (pannelli o film fotovoltaici, pale eoliche, pannelli solari, caldaie a turbina per cogenerazione o trigenerazione, ecc.); - recupero e riutilizzo di imballi e contenitori per il trasporto: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un giudizio attinente al livello di intensità in azienda relativamente all’impiego di modalità volte al recupero di prodotti atti all’imballo e al trasporto merci (ad es.: pallet, cartoni, casse, sacchi, ecc.); - abbattimento di emissioni acustiche: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un giudizio attinente a qualunque impianto o sistema adottato dall’azienda finalizzato a ridurre la produzione di rumore (ad es.: pannelli insonorizzanti, barriere vegetali frangi-rumore, tecnologie silenziate, ecc.); - abbattimento di fumi e/o polveri: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un giudizio attinente a qualunque impianto o sistema adottato dall’azienda finalizzato a ridurre la produzione di fumi e/o polveri (ad es.: aspiratori, irroratori idrici, ecc.); - acquisto di prodotti derivanti da materie riciclate: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un giudizio attinente a qualunque modalità d’approvvigionamento e di uso 82 adottato dall’azienda relativamente ad attrezzature o materiali di consumo derivanti da processi di riciclaggio; - rifiuti prodotti dall’azienda ed avviati al recupero: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un giudizio attinente a qualunque modalità adottata dall’azienda affinché i rifiuti prodotti possano essere, nella quota maggiore possibile, portati a centri di recupero ed avviati a processi di riciclo. L’utilizzo di tali indicatori è finalizzato ad individuare il livello di attenzione che l’azienda rivolge nei confronti dell’ambiente e ad analizzare, periodicamente, l'impatto da essa prodotto sull’ecosistema, identificando, in particolare, le aree critiche di attività aziendale su cui effettuare, eventualmente, interventi correttivi di miglioramento. Modalità di calcolo Oltre a rilevare se uno o più dei comportamenti elencati e volti alla tutela dell’ambiente siano affettivamente adottati in azienda, in relazione ad ognuno di esso è possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” o tendente a decisa negatività o gravità, e 7 a “molto alto” o marcata positività). Nel caso in cui non fosse possibile fornire un giudizio, si ricorda che può essere più semplicemente impiegato l’alternativo indicatore qualitativo con valutazione bimodale (Si/No) che segnala l’adozione o meno del comportamento in oggetto. Le informazioni afferenti a tali indicatori sono rilevabili da specifica documentazione aziendale, qualora vi sia esistenza, ovvero da apposita manualistica preposta all’impiego delle procedure di qualità ambientali. Analisi dei risultati Scala Quantitativa Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo b1) Adozione di sistemi di contenimento di consumi idrici 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 b2) Adozione di sistemi di contenimento di consumi elettrici 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 b3) Impiego di carburanti a minor impatto ambientale 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 b4) Impiego di combustibili per riscaldamento da fonti rinnovabili 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 b5) Adozione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 b6) Recupero e riutilizzo di imballi e contenitori per trasporto 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 b7) Adozione di sistemi per la riduzione di emissioni di rumore 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 b8) Adozione di sistemi per l’abbattimento di fumi e/o polveri 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 1÷7 1÷7 ±% 1÷7 0÷±6 Indicatore b9) Utilizzo di prodotti da riciclo b10) Rifiuti avviati al recupero Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. 83 b11) Sversamenti di idrocarburi in mare Significato Insieme ai precedenti, l‘indicatore in esame partecipa ad integrare il quadro informativo relativo ai comportamenti aziendali in campo ambientale e tende a fornire valori di tipo quantitativo (ad es. Ton di petrolio). Occorre precisare che il presente indicatore è soprattutto adottabile da aziende di navigazione o che trattano idrocarburi in ambito logistico-portuale. E’ finalizzato a verificare il grado di attenzione dell’azienda nella preservazione e tutela della risorsa mare, con particolare riguardo nell’evitare sversamenti in mare di idrocarburi, sia per motivi accidentali che dolosi. Modalità di calcolo L’indicatore in esame si ottiene dalla somma, delle tonnellate di idrocarburi dispersi in mare nell’arco dell’anno. I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili da documentazione relativa ad accertamenti giudiziari o da documenti relativi a verifiche e controlli effettuati da personale operativo preposto alla gestione in termini di uso, di stoccaggio o trasporto di idrocarburi, nonché da documentazione relativa al sistema di gestione di qualità ambientale, nel caso l’azienda ne sia dotata. Sversamenti di idrocarburi in mare = Ton. di idrocarburi dispersi in ambiente marino per fatti accidentali o per incuria o dolo Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Sversamenti in mare di idrocarburi Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo Ton Ton ±% Ton ±Ton Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei valori esposti qualora essi si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. b12) Sversamenti o perdita di sostanze inquinanti (eccetto idrocarburi) in mare Significato Analogo al precedente precedenti, l‘indicatore in esame partecipa ad integrare il quadro informativo relativo ai comportamenti aziendali in campo ambientale e tende a fornire valori di tipo quantitativo (ad es.: Ton di vernici, di fanghi derivanti dal trattamento di rifiuti, di acidi, ecc.). Occorre precisare che il presente indicatore è soprattutto adottabile da aziende di navigazione o che trattano sostanze inquinanti in ambito logistico-portuale. E’ finalizzato a verificare il grado di attenzione dell’azienda nella preservazione e tutela della risorsa mare, con particolare riguardo nell’evitare sversamenti o perdite in mare di prodotti solidi o liquidi nocivi per l’ambiente, sia per motivi accidentali che dolosi. 84 Modalità di calcolo L’indicatore in esame si ottiene dalla somma, delle tonnellate sostanza inquinanti disperse in mare nell’arco dell’anno. I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili da documentazione relativa ad accertamenti giudiziari o da documenti relativi a verifiche e controlli effettuati da personale operativo preposto alla gestione in termini di uso, di stoccaggio o trasporto di sostanze nocive per l’ambiente, nonché da documentazione relativa al sistema di gestione di qualità ambientale, nel caso l’azienda ne sia dotata. Sversamenti perdita di sostanze inquinanti (eccetto idrocarburi) in mare (SPECIFICARE) = Ton. di sostanze inquinanti dispersi in ambiente marino per fatti accidentali o per incuria o dolo Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Sversamenti perdita di sostanze inquinanti (eccetto idrocarburi) in mare (SPECIFICARE) Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo Ton Ton ±% Ton ±Ton Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei valori esposti qualora essi si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. b13) Emissioni di CO2 Significato Come il precedente, l’indicatore in oggetto tende a rilevare l’impegno dell’azienda nella preservazione e tutela dell’ambiente atmosferico. Occorre nel caso specifico evidenziare, qualora significative, emissioni di anidride carbonica prodotta dalle attività aziendali, responsabile di alterazioni climatiche. Modalità di calcolo L’indicatore in esame si ottiene dalla somma, delle tonnellate di CO2 immessa in atmosfera nell’arco dell’anno e prodotta da impianti, autoveicoli o tecnologie aziendali. I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili da documentazione tecnica relativa alle varie tecnologie in dotazione all’azienda, in cui sono indicate, ormai da alcuni anni, le produzioni parametriche di anidride carbonica. Altre informazioni sono altresì desumibili da documenti relativi a verifiche o rilevamenti effettuati da personale aziendale preposto al governo del sistema di gestione di qualità ambientale, nel caso in cui l’azienda ne sia dotata. Emissioni di CO2 = Ton. di anidride carbonica prodotta dall’attività aziendale e dispersa nell’ambiente 85 Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Emissioni di CO2 Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo Ton Ton ±% Ton ±Ton Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei valori esposti qualora essi si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. b14) Emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti Significato Analogamente al precedente indicatore, valgono le considerazioni sopra esposte. L’attività aziendale, a seconda delle sue precipue caratteristiche operative, può produrre emissioni di altre sostanze inquinanti oltre alla CO2, quali, ad esempio, SO2 (anidride solforosa), Nox (ossidi di azoto), PM10, PM2,5 (polveri sottili), Pb, (piombo) C6H6 (benzene), N2O (protossido d’azoto); Modalità di calcolo L’indicatore in esame si ottiene dalla somma, delle tonnellate sostanza inquinante immessa in atmosfera nell’arco dell’anno e prodotta da impianti, autoveicoli o tecnologie aziendali. I valori afferenti a tale indicatore sono talora desumibili da documentazione tecnica relativa alle varie tecnologie in dotazione all’azienda, in cui sono indicate, ormai da alcuni anni, le produzioni parametriche di alcuni elementi inquinanti. Altre informazioni sono eventualmente segnalate nei documenti relativi a verifiche o rilevamenti effettuati da personale aziendale preposto al governo del sistema di gestione di qualità ambientale, nel caso in cui l’azienda ne sia dotata. Emissioni in atmosfera di sostanza inquinante (SPECIFICARE) = Ton. di sostanza inquinante prodotta dall’attività aziendale Analisi dei risultati Scala Quantitativa Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo Emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti (SPECIFICARE) Ton Ton ±% Ton ±Ton Emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti (SPECIFICARE) Ton Ton ±% Ton ±Ton Indicatore Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei valori esposti qualora essi si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. 86 b15) Età media della flotta navale aziendale Significato Il presente indicatore è dedicato elusivamente ad essere impiegato da imprese di navigazione o di servizi portuali dotate di mezzi navali minimamente significativi. Esso mira ad evidenziare il grado di ecosostenibilità e di sicurezza per l’ambiente che la flotta navale aziendale presenta in funzione delle condizioni di vetustà e, quindi, di efficienza in cui si trova. Oltre che un indicatore di carattere ambientale esso può assumere la veste di “controllore” del livello di sicurezza in ambito lavorativo. Modalità di calcolo L’indicatore in esame si ottiene dal rapporto dato dalla somma degli anni di vita di tutti i mezzi navali in disponibilità dell’azienda con il numero totale dei mezzi navali stessi. I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili da documentazione amministrativa, in quanto i mezzi navali risultano cespiti dell’impresa, e quindi iscritti a bilancio, o beni acquisiti in leasing o in affitto. Età media della flotta navale aziendale = Somma dell’età in anni dei mezzi navali in disponibilità dell’azienda / Numero totale dei mezzi navali Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Età media della flotta navale aziendale Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo Anni Anni ±% Anni ±Anni Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei valori esposti qualora essi si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. b16) Età media del parco veicolare aziendale Significato Il presente indicatore mira ad evidenziare il grado di ecosostenibilità e di sicurezza per l’ambiente che parco veicolare aziendale, qualora risulti significativo, presenta in funzione delle condizioni di vetustà e, quindi, di efficienza in cui si trova. Oltre che un indicatore di carattere ambientale esso può assumere la veste di “controllore” del livello di sicurezza in ambito lavorativo. Modalità di calcolo L’indicatore in esame si ottiene dal rapporto dato dalla somma degli anni di vita di tutti i veicoli in disponibilità dell’azienda con il numero totale dei veicoli stessi. I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili da documentazione amministrativa, in quanto i veicoli risultano cespiti dell’impresa, e quindi iscritti a bilancio, o beni acquisiti in leasing o in affitto. Età media del parco veicolare aziendale = Somma dell’età in anni dei veicoli in disponibilità dell’azienda / Numero totale dei veicoli 87 Analisi dei risultati Scala Quantitativa Indicatore Età media del parco veicolare aziendale Rilevazione periodo in esame Valore periodo precedente ∆ % periodo precedente Obiettivo periodo in esame ∆ su obiettivo Anni Anni ±% Anni ±Anni Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei valori esposti qualora essi si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate. 88