SECURMED PLUS
COMPONENT 3 - ACTIVITY 3
SOCIAL RESPONSABILITY OF
ENTERPRISES
Manuale per la determinazione di
indicatori di responsabilità sociale per
il settore della logistica e dei trasporti
marittimi.
Febbraio 2011
SECURMED PLUS Component 3 Activity 3
Indice
1
L’utilità del sistema di indicatori
pag. 5
1.1
1.2
Premessa
Utilità degli indicatori nella rendicontazione sociale
pag. 5
pag. 6
2
Criticità ambientali e lavorative del settore
della logistica e dei trasporti marittimi
pag. 8
2.1
2.2
2.3
Attuale propensione delle aziende intervistate verso i temi
della Responsabilità Sociale
Sensibilità delle aziende intervistate in riferimento a
particolari aspetti caratterizzanti la Responsabilità Sociale
Carenze e criticità rilevate nel proprio ambito lavorativo
dalle aziende intervistate in relazione ai temi della
Responsabilità Sociale
pag.8
pag. 10
pag. 14
3.
Il sistema di indicatori proposto
pag. 18
3.1
3.2
3.3
3.4
3.4.1
Approccio metodologico
Sintesi degli indicatori identificati
Numerosità minima di adozione degli indicatori
Indicatori relativi allo stakeholder Azienda
Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance
Sociale
Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance
Economica relativi allo stakeholder Azienda
Indicatori di ricchezza prodotta
Indicatori di efficienza
Indicatori di ripartizione del Valore Aggiunto
Indicatori di redditività
Indicatori relativi alla gestione finanziaria
Indicatori relativi allo stakeholder Personale
Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance
Sociale
Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance
Sociale relativi allo stakeholder Personale
Indicatori di composizione dell’organico
Indicatori di retribuzione
Indicatori di produttività
Indicatori di pari opportunità
pag. 18
pag. 20
pag. 23
pag. 24
3.4.2
3.4.2.1
3.4.2.2
3.4.2.3
3.4.2.4
3.4.2.5
3.5
3.5.1
3.5.2
3.5.2.1
3.5.2.2
3.5.2.3
3.5.2.4
pag. 24
pag. 25
pag. 25
pag. 27
pag. 29
pag. 32
pag. 34
pag. 38
pag. 38
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
40
40
43
46
47
2
3.5.2.5
3.5.2.6
3.5.2.7
3.5.2.8
3.6
3.6.1
3.6.2
3.6.2.1
3.7
3.7.1
3.7.2
3.7.2.1
3.8
3.8.1
3.8.2
3.8.2.1
3.8.2.2
3.8.2.3
3.8.2.4
3.8.2.5
3.8.2.6
3.9
3.9.1
3.9.2
3.9.2.1
3.9.2.2
3.9.2.3
3.9.2.4
3.9.2.5
3.9.2.6
3.10
3.10.1
Indicatori di formazione
Indicatori di relazioni industriali
Indicatori di sicurezza
Indicatori di clima aziendale e comunicazione interna
Indicatori relativi allo stakeholder Soci
Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance
Sociale
Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance
Sociale relativi allo stakeholder Soci
Indicatori di Composizione della compagine sociale
Indicatori relativi allo stakeholder Finanziatori
Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance
Sociale
Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance
Sociale relativi allo stakeholder Finanziatori
Indicatori relativi alla comunità bancaria di riferimento
Indicatori relativi allo stakeholder Fornitori
Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance
Sociale
Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance
Sociale relativi allo stakeholder Fornitori
Indicatori relativi al Portafoglio Fornitori
Indicatori di distribuzione territoriale dei fornitori
Indicatori di forma giuridica dei fornitori
Indicatori di dimensione aziendale dei fornitori
Indicatore dei tempi di pagamento ai fornitori
Indicatori relativi a standard certificativi dei fornitori
Indicatori relativi allo stakeholder Clienti
Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance
Sociale
Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance
Sociale relativi allo stakeholder Clienti
Indicatori del portafoglio Clienti
Indicatori di ripartizione dei Clienti per tipologie in termini di
numerosità
Indicatori di ripartizione dei Clienti per tipologie in termini di
fatturato
Indicatori di ripartizione territoriale dei Clienti
Indicatori di sviluppo del mercato
Indicatori della customer satisfaction
Indicatori relativi allo stakeholder Collettività
Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance
Sociale
pag. 50
pag. 52
pag. 53
pag. 55
pag. 57
pag. 57
pag. 57
pag. 57
pag. 60
pag. 60
pag. 60
pag. 60
pag. 62
pag. 62
pag. 63
pag. 63
pag. 63
pag. 64
pag. 64
pag. 65
pag. 66
pag. 67
pag. 67
pag. 68
pag. 68
pag. 68
pag. 69
pag. 69
pag. 70
pag. 73
pag. 75
pag. 75
3
3.10.2 Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance
Sociale relativi allo stakeholder Collettività
3.10.2.1 Indicatori di iniziative a sostegno della comunità per ambito tematico
3.10.2.2 Indicatori di iniziative a sostegno della comunità per ambito
territoriale
3.10.2.3 Indicatori di stabilizzazione della popolazione
3.10.2.4 Indicatori relativi a contenziosi con la comunità
3.10.2.5 Indicatori di contribuzione fiscale
3.10.3 Sintesi dei temi di riferimento e degli indicatori di Performance
Ambientale
3.10.4 Significato e modalità di calcolo degli indicatori di Performance
Ambientale relativi allo stakeholder Collettività
3.10.4.1 Indicatori di standard certificativi
3.10.4.2 Indicatori di comportamento sulle tematiche ambientali
pag. 76
pag. 76
pag.
pag.
pag.
pag.
76
77
78
78
pag. 80
pag. 81
pag. 81
pag. 82
4
1
Caratteristiche ed utilità del sistema
di indicatori
1.1
Premessa
Si sottolinea come il presente documento sia strettamente correlato ad un altro
elaborato tecnico previsto dalla pianificazione operativa del progetto Securmed Plus,
ovvero le ”Linee guida per la redazione di un Bilancio Sociale” a beneficio delle imprese
della logistica e dei trasporti marittimi, e nei confronti di tale elaborato si pone in
funzione di “alimentatore”, fornendo gli elementi “core” di carattere tecnico-funzionale
(indicatori o KPI – Key Performace Indicator) necessari per la sua redazione e per il
suo successivo utilizzo.
Il “Manuale per la determinazione di indicatori” può peraltro essere considerato un
documento con una propria autonomia funzionale, costituendo un manuale d’uso ai fini
della costruzione di un schema di rendicontazione di responsabilità sociale, escludendo
quindi la logica espositiva ed argomentativa che caratterizza un Bilancio Sociale.
L’approccio metodologico adottato mira, in effetti, a stimolare e a supportare le
aziende alla redazione di un idoneo sistema di misurazione delle sue performance,
articolato sulla base dei profili della cosiddetta “triple bottom line”, ovvero di
valutazione dell’impatto prodotto dall’attività d’impresa non solo in base alla più
consuetudinaria dimensione economica, ma anche a quella sociale ed ambientale,
favorendo al contempo lo sviluppo della cultura dell’etica aziendale e della
rendicontazione sociale, pervenendo alla redazione del bilancio sociale come obiettivo
ultimo.
Pertanto, l’intento del set di indicatori identificato è quello di proporre un livello di
standardizzazione nella misurazione delle performance sociali, ritenuto peraltro
necessario per conseguire significativi obiettivi di trasparenza e chiarezza, senza
tuttavia la presunzione di racchiudere in una proposta l’inevitabile complessità ed
ampiezza delle problematiche afferenti l’etica aziendale e le variegate specificità
gestionali che solitamente presenta la moltitudine aziendale appartenente ad un
settore economico.
Si precisa, a tale riguardo, come le aziende che vorranno aderire alla fase di “pilot
testing” del progetto ed adottare, quindi, il presente documento, siano libere di
scegliere gli indicatori che meglio si attagliano alle loro esigenze gestionali, determinate
5
soprattutto dal tipo di prodotto/servizio offerto, dalle dimensioni di organico nonché
dalla disponibilità o capacità di recupero di dati ed informazioni di tipo contabile ed
extra-contabile necessari per la determinazione degli indicatori stessi.
Una modesta numerosità di indicatori adottata in una fase iniziale da parte dell’azienda
non ne preclude un graduale impiego di ulteriori in fasi successive.
Occorre tuttavia rilevare la necessità per le aziende di adottare una numerosità minima
di indicatori anche in una fase iniziale, soglia sotto la quale il loro impiego perderebbe
significato ma, soprattutto, verrebbe meno la loro utilità (Cfr. Par. 3.3).
All’identificazione e alla selezione degli indicatori proposti dal presente documento si è
giunti a seguito della raccolta dei risultati derivanti dall’attività d’indagine
campionaria effettuata dai vari partner del progetto Securmed Plus sui territori di
competenza e nell’ambito del settore della logistica e dei trasporti marittimi. Tale
indagine è stata finalizzata, quindi, ad orientare il presente lavoro, rilevando il livello di
sensibilità verso i temi della responsabilità sociale da parte delle aziende del predetto
settore, nonché identificando le principali criticità di carattere ambientale, sociale
nonché quelle attinenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro messe in luce dalle stesse
aziende.
1.2
Utilità degli indicatori nella rendicontazione
sociale
Qualsiasi processo lavorativo realizzato da un’organizzazione, tanto più con finalità
economiche, necessita di meccanismi e strumenti di misurazione efficaci ed efficienti.
L’attività di misurazione risulta essenziale per supportare i decisori nella definizione
degli obiettivi strategici e tattici, permette di monitorare gli sforzi realizzati per
raggiungere tali obiettivi, consente di valutare le performance ottenute nonché di
confrontare tali prestazioni nel tempo e nello spazio.
Gli indicatori, come è noto, sono misure che, attraverso una semplificazione della
realtà, hanno l’obiettivo di rilevare o di descrivere fenomeni, talora complessi o di
difficile rappresentazione, bilanciando due esigenze non sempre convergenti:
l’accuratezza scientifica e la capacità di sintesi.
Nell’ambito del Progetto Securmed Plus, il set di indicatori identificato ha la specifica
finalità di monitorare l’impegno e le attività realizzate dalle imprese logistiche e dei
6
trasporti marittimi in tema di responsabilità sociale, supportando, al contempo, i
processi decisionali e attuativi.
Occorre sottolineare, inoltre, come la misurazione delle performance sociali attraverso
l’utilizzo di indicatori venga effettuata allo scopo di rendere più concreto il monitoraggio
delle variabili di sostenibilità, sia a fini gestionali interni che ai fini di maggiore
trasparenza ed utilità delle informazioni contenute in vari tipi di rapporto o schemi di
carattere sociale redatti dalle aziende, il bilancio sociale in primis.
Un bilancio sociale, solo se opportunamente dotato di un numero non irrilevante di
indicatori di performance (KPI – Key Performaces Indicator) diviene un importante ed
efficace strumento di comunicazione e di gestione aziendale, effettivamente in grado di
integrare e rendere partecipi i vari portatori di interesse nei confronti dell’azienda
(stakeholder).
Il bilancio sociale riporterà così non solo argomentazioni ma valori, sia qualitativi che
quantitativi, capaci di misurare l’impatto che l’attività dell’impresa ha sul sistema socioeconomico ed ambientale di riferimento.
I valori ed i principi presenti nel documento di rendicontazione sociale devono essere
infatti trasformati in una serie di campi di controllo nei quali, poi, sarà compiuta la
verifica dei comportamenti.
A tale scopo occorre sottolineare come il sistema di indicatori individuato risulti
sinergico ai sistemi di gestione della qualità e di gestione ambientale, in riferimento ai
diversi obiettivi e a i principali portatori d’interesse, consentendo loro un’efficace azione
di controllo e permettendo al management di dotarsi di una strumentazione in grado di
recuperare efficienza organizzativa.
Gli indicatori presi in considerazione dal presente documento sono di tre tipi:
−
economico-finanziari;
−
quantitativi extra-contabili;
−
qualitativi.
In estrema sintesi si può affermare che l’utilità degli indicatori risieda nel misurare il
valore sociale, economico ed ambientale creato dall’impresa (triple bottom line).
Attraverso la loro determinazione è possibile valutare l’efficienza e l’efficacia dei
programmi aziendali, se gli obiettivi preposti sono stati raggiunti, se gli stakeholder
sono stati soddisfatti e se quanto dichiarato nella mission è stato effettivamente
perseguito.
7
Un sistema di indicatori può essere anche considerato come data-base di riferimento
per il controllo e la comunicazione della performance sociale ed utilizzato per garantire
omogeneità e standardizzazione nella presentazione dei dati e, di conseguenza,
confrontabilità tra i risultati raggiunti da differenti imprese.
Ovviamente, come già affermato, la selezione degli indicatori dipende dalla realtà
specifica dell’organizzazione redigente nonché dalle sue scelte e priorità.
2
Criticità ambientali e lavorative del
settore della logistica e dei trasporti
marittimi
E’ bene premettere come l’indagine propedeutica e funzionale al presente lavoro sia
stata condotta sui 7 territori europei interessati dall’azione del progetto Securmed Plus,
ovvero Valencia, Liguria, Sicilia, Toscana, Marsiglia, Koper, Attika, interessando
complessivamente un campione di 132 aziende della logistica e dei trasporti marittimi.
Di seguito sono sinteticamente riportati gli esiti di tale indagine, sviluppatasi su 3
macro argomenti:
l’attuale propensione delle aziende ai temi della Responsabilità Sociale;
la sensibilità delle aziende in riferimento a particolari aspetti caratterizzanti la
Responsabilità Sociale;
le carenze e le criticità rilevate nel proprio ambito lavorativo in relazione ai temi
della Responsabilità Sociale.
2.1
Attuale propensione delle aziende intervistate
verso i temi della Responsabilità Sociale
Dall’analisi del quadro complessivo delle aziende intervistate e residenti nei vari territori
interessati all’azione progettuale, emerge come il 65,9% non possieda un proprio
sistema di rendicontazione attinente al tema della Responsabilità Sociale e solo il
23,4% afferma di possederne uno gestito sistematicamente (Cfr. Fig. 1/2).
8
Fig.
1/2
Ripartizione delle modalità con cui le aziende intervistate che
predispongono un sistema di rendicontazione e/o documentazione
divulgativa attinente al tema della Responsabilità Sociale e relativa
media dei risultati
Si osserva poi che la maggior parte delle aziende che già possiede un sistema di
rendicontazione sociale intende migliorarlo con maggiori rilevamenti e più importanti
interventi comunicativi sul tema (88,8%).
Il 76,1% delle aziende intervistate, pur non possedendo un sistema di rendicontazione
sociale, ritiene comunque utile divulgare nel contesto territoriale di riferimento i risultati
prodotti dal proprio operato e che abbiano una valenza o un impatto di carattere
sociale. Tale dato fa trasparire una significativa e diffusa attenzione al tema in esame,
tale da testimoniare un’efficace azione di disseminazione informativa avvenuta nel
tempo o un effetto di contaminazione culturale prodottasi tra aziende dello stesso
comparto.
Per ciò che attiene invece l’spetto riguardante la dotazione di sistemi di certificazione di
qualità, emerge la rilevante diffusione della ISO 9000 con il 71,2%, seguita dalla ISO
14000 con il 34,8%; non appare trascurabile il numero di imprese ad oggi prive
totalmente di una qualunque certificazione, con un valore pari a 22,7%. In particolare,
le tre regioni italiane partecipanti al progetto appaiono quelle a maggior carenza.
La propensione a dotarsi di certificazioni di qualità sottende una cultura aziendale
tendenzialmente evoluta, attenta all’efficienza organizzativa ed in grado di produrre
risposte competitive. Segnala altresì un’attitudine a vagliare e ad accogliere tendenze
9
in atto, soprattutto se mirate a migliorare il posizionamento di mercato e a proiettare
una moderna immagine aziendale, anche improntata a valori etici, e ad un modello
economico sostenibile.
Fig. 2/2 Certificazioni di qualità conseguite dalle aziende intervistate
Nell’ambito della voce “Altro” le certificazioni a maggior frequenza risultano la BS
OHSAS e la ISO 22000.
2.2
Sensibilità delle aziende intervistate in
riferimento a particolari aspetti caratterizzanti
la Responsabilità Sociale
Di seguito sono esposti i dati che analizzano il comportamento delle aziende in
riferimento
a
specifiche
tematiche
particolarmente
rilevanti
nell’ambito
della
Responsabilità Sociale.
10
Tab. 1/2
Comportamento delle aziende intervistate nei confronti di tematiche
specificamente riferite alla Responsabilità Sociale
(1 di 2)
Descrizione
Media
3.a Risparmio energetico
Poco/per nulla sensibile
1,51%
Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure
25,00%
Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo
25,76%
Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo
46,21%
Nessuna risposta
1,52%
3.b1 Diminuzione inquinamento aria
Poco/per nulla sensibile
2,27%
Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure
21,21%
Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo
31,82%
Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo
43,18%
Nessuna risposta
1,52%
3.b2 Diminuzione dell'inquinamento acqua
Poco/per nulla sensibile
3,03%
Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure
22,73%
Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo
31,82%
Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo
40,91%
Nessuna risposta
1,52%
3.b3 Smaltimento di rifiuti
Poco/per nulla sensibile
2,27%
Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure
11,36%
Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo
34,85%
Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo
50,73%
Nessuna risposta
3.c Utilizzo di prodotti/materiali riciclati
Poco/per nulla sensibile
0,79%
3,79%
Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure
44,70%
Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo
30,27%
Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo
15,91%
Nessuna risposta
5,33%
3.d Inserimento lavorativo persone svantaggiate
Poco/per nulla sensibile
1,52%
Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure
12,88%
Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo
41,67%
Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo
17,42%
Nessuna risposta
26,52%
3.e Sicurezza sul lavoro al di là delle prescrizioni normative
Poco/per nulla sensibile
1,52%
Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure
5,30%
Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo
34,82%
Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo
56,82%
Nessuna risposta
3.f Tutela del lavoro femminile
Poco/per nulla sensibile
1,55%
2,27%
Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure
34,85%
Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo
33,33%
Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo
27,24%
Nessuna risposta
2,30%
(continua)
11
Tab. 1/2
Comportamento delle aziende intervistate nei confronti di tematiche
specificamente riferite alla Responsabilità Sociale
(2 di 2)
Descrizione
Media
3.g Miglioramento delle condizioni per la collettività
Poco/per nulla sensibile
10,61%
Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure
28,79%
Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo
15,91%
Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo
41,67%
Nessuna risposta
3,03%
3.h Potenziamento del capitale umano nell'impresa
Poco/per nulla sensibile
0,00%
Sensibile, pur non adottando al riguardo specifiche misure
18,18%
Sensibile e propensa ad adottare misure per lo sviluppo
36,36%
Molto sensibile, in quanto già adotta azioni al riguardo
43,94%
Nessuna risposta
1,52%
I temi ai quali le imprese risultano particolarmente sensibili con elevati valori
percentuali sono quelli attinenti allo smaltimento dei rifiuti ed alla sicurezza sul lavoro,
rivelando valori superiori al 50%. Una forte sensibilità, pur con valori medi al di sotto
del 50%, si evidenzia per il tema relativo al risparmio energetico, alla diminuzione
dell’inquinamento
atmosferico
alla
diminuzione
dell’inquinamento
idrico,
al
miglioramento delle condizioni della collettività ed al potenziamento del capitale umano
nell’impresa.
Con riferimento al tema dell’utilizzo di prodotti/materiali di riciclo nonché a quello della
tutela del lavoro femminile, la maggioranza delle imprese si dichiara sensibile, pur
non adottando ad oggi specifiche misure al riguardo.
Tuttavia in entrambe le tematiche predette, una seconda quota ancor rilevante di
aziende intervistate, ovvero il 30,27% con riferimento al tema del riciclo ed il 33,33%
in relazione all’inserimento del lavoro femminile, afferma nono solo di essere sensibile
al tema ma anche propensa ad adottare nuove misure per lo sviluppo.
In riferimento alla sensibilità mostrata dalle aziende nella scelta dei fornitori sulla base
della loro ubicazione sul territorio ed al loro comportamento etico, è emerso che il 71%
del campione utilizza fornitori ubicati sul medesimo territorio.
12
Fig. 3/2 Attenzione mostrata dalle aziende intervistate nella scelta dei propri
fornitori in base alla loro ubicazione
La maggior parte delle aziende presta poi particolare attenzione al comportamento
etico dei propri fornitori (46,9%) ma, allo stesso tempo, una parte rilevante dedica loro
un’attenzione superficiale (31%).
Fig. 4/2 Attenzione mostrata dalle aziende intervistate nella scelta dei propri
fornitori in base al loro comportamento etico
Il panel intervistato, nella misura del 36,2% dichiara di elaborare annualmente in modo
sistematico la ricchezza prodotta in termini di valore aggiunto distribuito tra i vari
stakeholder. Una quota percentuale di egual dimensione afferma di determinare
l’impatto economico prodotto solo occasionalmente, mentre il 19,8% non se ne
occupa.
13
Fig. 5/2 Distribuzione delle aziende che per frequenza valutano l’impatto prodotto
in termini di valore aggiunto distribuito tra i vari stakeholder
2.3
Carenze e criticità rilevate nel proprio ambito
lavorativo dalle aziende intervistate in
relazione ai temi della Responsabilità Sociale
Preliminarmente all’analisi delle criticità e/o carenze rilevate dalle imprese intervistate,
si è proceduto a suddividere l’ambito d’indagine in tre campi:
tutela dell’ambiente;
sicurezza sul lavoro;
comunicazione col contesto locale.
Ciascun campo d’indagine ha rilevato una serie di carenze o criticità, alcune delle quali,
per analogie o similitudini, sono state ridefinite ed uniformate. Le tematiche individuate
sono riportate nella tabella seguente.
14
Tab. 2/2 Campi di indagine e ematiche emerse relativamente a Carenze e criticità
rilevate nel proprio ambito lavorativo dalle aziende intervistate
Campo
Tutela dell’ambiente
Sicurezza sul lavoro
Comunicazione col contesto locale
Tema
Smaltimento o gestione dei rifiuti
Consumi energetici ed inquinamento acque marine
Produzione rumori, stoccaggio materiali pericolosi,
Insufficienti sistemi di certificazione e di comunicazione
Altri temi
Nessuna rilevazione
Insufficiente apprendimento delle norme / scarsa propensione al loro rispetto
/ difficile applicazione degli standard di sicurezza
Costi elevati della sicurezza
Spazi di lavoro angusti, attrezzature di protezione talora inidonee, ambienti
pericolosi, maggior integrazione sulla sicurezza con lavoratori che entrano in
aree portuali
Necessità di maggiori certificazioni
Altri temi
Nessuna rilevazione
Scarsa conoscenza del settore da parte della comunità
Incomprensioni legate ad ulteriori sviluppi dimensionali delle aree portuali
Insufficiente attenzione agli impatti positivi prodotti dalle aziende del settore
Debole comunicazione rivolta alla comunità
Altri temi
Nessuna rilevazione
Il tema dei rifiuti, l’elevata produzione degli stessi, le difficoltà pratiche nello
smaltimento, i ritardi nell'ottenere autorizzazioni necessarie alla loro movimentazione,
ecc., ha assunto particolarmente rilevanza, infatti tale criticità è stata sottolineata dalla
maggioranza delle aziende (Cfr. Tab. 3).
Fig. 6/2 Temi di analisi sulle carenze/criticità rilevate nel campo ambientale
15
La seconda carenza per numero di frequenze di risposta, appare quella attinente all’uso
delle risorse naturali. I principali elementi negativi risultano infatti il consumo di
energia, dell’acqua, l’inquinamento dell’aria, l’accidentale inquinamento marino.
Relativamente al tema legato all'attività lavorativa in senso stretto, le carenze emerse
sono rappresentate dall’emissioni di rumori intensi e/o continui, dalla movimentazione
e lo stoccaggio di materiali pericolosi, dalla pianificazione di viaggi/trasferimenti.
Fig. 7/2 Temi di analisi sulle carenze/criticità rilevate nel campo della sicurezza sul
lavoro
Il tema legato all'applicazione delle regole comprende sia la complessità e la difficoltà
nell’implementazione e nell’osservanza delle leggi o regole di comportamento, nonché
la bassa propensione alla loro applicazione. E’ stata rilevata, inoltre, l’insufficiente
preparazione e conoscenza da parte dei lavoratori di problemi afferenti alla sicurezza.
La criticità legata al tema dei costi evidenzia che la maggior parte delle spese sono a
carico delle aziende senza alcun aiuto da parte delle infrastrutture pubbliche o di altri
soggetti specializzati.
Con riferimento all’ambiente lavorativo è emersa la criticità di lavorare in ambienti
piccoli e la difficoltà di integrare lavoratori esterni.
16
Fig. 8/2 Temi di analisi sulle carenze/criticità rilevate nel campo della comunicazione
col contesto locale
La comunità locale conosce e percepisce lontanamente il settore sotto analisi, e ciò
rende difficoltosa la comprensione dei temi, concernenti la responsabilità sociale ma
utili per la comunità, che le aziende potrebbero/dovrebbero divulgare.
La criticità legata all’attenzione mostrata dal contesto esterno evidenzia che anche le
stesse infrastrutture pubbliche non pongano attenzione sulle possibili esigenze
presentate e mostrate dalle aziende del settore.
Con riferimento al tema della tipologia di attività propriamente svolta, emerge che
l’ambiente portuale subisca spesso veloci cambiamenti e spesso vi siano interessi
discordanti con elementi caratterizzanti un buon sistema di rendicontazione sociale.
17
3
Il sistema di indicatori proposto
3.1
Approccio metodologico
Per lo sviluppo del sistema di indicatori proposto sono stati presi a riferimento vari
documenti afferenti a modelli di rendicontazione sociale, tra cui, in particolare, quelli
sviluppati dal GBS (Associazione di ricerca Gruppo di studio la redazione del Bilancio
Sociale), dal progetto CSR-SC (Corporate Social Responsability) del Ministero del
Welfare italiano, dal GRI (Global Reporting Initiative) in partnership con UNEP (United
Nation Environment Programme), essendo quelli ad ampia diffusione e, soprattutto,
che consentono un miglior approccio di analisi integrata.
Il sistema di indicatori sviluppato permetterà di effettuare un’analisi trasversale che
correli il sistema valoriale dell’organizzazione, la sua missione e le sue strategie sotto 3
diversi aspetti:
-
performance economiche;
-
performance sociali;
-
performance ambientali.
Gli indicatori, sia di tipo qualitativo che quantitativo, sono stati suddivisi per ogni
categoria di stakeholder.
Nella matrice seguente (Cfr. Tab. 1/3) il tipo di analisi effettuata per ogni stakeholder è
contrassegnato con un simbolo circolare.
Tab. 1/3 Tipologie di analisi per stakeholder
Tipo di analisi
Stakeholder
AZIENDA
PERSONALE
SOCI
FINANZIATORI
FORNITORI
CLIENTI
COLLETTIVITÀ
Performance
economica
Performance
sociale
Performance
ambientale
18
Ad esempio, per il Personale verranno calcolati indicatori relativi alla performance
sociale che potranno riguardare la retribuzione, la produttività, la composizione
dell’organico, le pari opportunità, l’inserimento di lavoratori svantaggiati, la formazione.
I paragrafi successivi riportano per ogni stakeholder gli indicatori individuati e
classificati sulla base delle tre categorie di analisi di performance precedentemente
individuate (economica, sociale, ambientale).
Gli indicatori di ciascuna categoria di analisi vengono raggruppati per differenti temi di
riferimento. Ad esempio nel caso di indicatori relativi allo stakeholder azienda, tali
temi sono rappresentati da: ricchezza prodotta, efficienza, ripartizione del valore
aggiunto, redditività, governance.
La Tabella 2/3 esemplifica la tipologia di rappresentazione utilizzata per gli indicatori sia
di performance economica che di performance sociale nonché di performance
ambientale (triple bottom line).
Tab. 2/3 Tabella tipo relativa agli indicatori di performance
Scale Quantitative
Indicatori
Valore
assoluto
Valore
percentuale
Scale Qualitative
Valutazione
da 1 a 7
Sì / No
a)
a1)
…..
b)
b1)
…..
c)
c1)
……
Nel caso di indicatori qualitativi, la parte della tabella a loro dedicata si suddivide in due
sezioni a seconda che sia possibile effettuare una valutazione mediante una scala
graduata o si possa esclusivamente rilevare l’esistenza di un oggetto o l’accadimento di
un evento.
Per la valutazione qualitativa viene usata, nel presente modello, la scala di Likert (Cfr.
Tab. 5.4), sviluppata su sette livelli di giudizio.
19
Tab. 3/3 Scala di Likert per la valutazione qualitativa
Livello
1
molto
basso
Giudizio corrispondente
Nei
paragrafi
successivi
vengono
2
3
basso
medio basso
analizzati
tutti
4
5
medio
medio alto
gli
indicatori
6
7
alto
molto
alto
identificati,
evidenziandone il significato, la modalità di calcolo e l’analisi di risultato.
Per gli indicatori il cui meccanismo di determinazione è insito nella definizione
dell’indicatore stesso, la modalità di calcolo viene omessa.
Tab. 4/3 Tabella tipo relativa all’analisi dei risultati
Scala Quantitativa/Qualitativa
Indicatore
Rilevazione
periodo in
esame
Valore periodo ∆ % periodo
precedente
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su obiettivo
………………
………………
Si sottolinea come nella colonna “Rilevazione periodo in esame” verrà riportato il valore
dell’indicatore attinente all’anno di riferimento, mentre nella colonna successiva quello
relativo all’anno precedente. Di conseguenza si calcolerà la variazione percentuale
misurata tra l’anno di riferimento e quello precedente al fine di sottolineare il livello di
efficacia conseguito per il raggiungimento dell’obiettivo. La penultima colonna riporta il
valore obiettivo che l’azienda si era prefissa di raggiungere all’inizio dell’anno, mentre
l’ultima colonna indica lo scostamento tra ciò che è stato effettivamente conseguito e
quanto prefissato a suo tempo.
3.2
Sintesi degli indicatori identificati
Al fine di fornire un quadro complessivo del sistema di indicatori, di seguito si riportano
i vari KPI ripartiti per stakeholder e raggruppati per tema di riferimento.
Risultano in totale 152 indicatori, così ripartiti per stakeholder:
Azienda: 20
Finanziatori: 4
Personale: 42
Fornitori: 24
Soci: 6
Clienti: 21
Collettività: 35 (13 + 22)
20
AZIENDA
PERSONALE (1)
PERSONALE (2)
SOCI
Indicatori di PERFORMANCE ECONOMICA
Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE
Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE
Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE
a) RICCHEZZA PRODOTTA
a) COMPOSIZIONE ORGANICO
d) PARI OPPORTUNITA’
a) COMPOSIZIONE COMPAGINE SOCIETARIA
a1) Valore aggiunto caratteristico lordo (VACL)
a1) Organico totale
d1) Personale femminile
a1) Numero dei soci
a2) Valore aggiunto globale netto (VAGN)
a2) Lavoratori a tempo indeterminato
d2) Personale femminile in ruoli direttivi
a2) Soci di capitale
b) EFFICIENZA
a3) Lavoratori a tempo determinato
a3) Soci lavoratori
b1) VAI (Valore agg. su investim. = VAGN/Tot. Attivo)
a4) Saldo occupazionale nell’anno
d3) Incidenza del personale femminile sul totale
dell’organico
b2) Valore aggiunto per addetto
a5) Personale con età 18 ÷ 25 anni
b3) Sistema di certificaz. di qualità ISO 9000 in corso
a6) Personale con età 26 ÷ 35 anni
b4) Sistema di certificaz. di qualità ISO 9000 acquisito
a7) Personale con età 36 ÷ 50 anni
b5) Adozione di modelli organizzativi volti alla prevenzione
e controllo di reati penali
c) RIPARTIZIONE DEL VALORE AGGIUNTO
c1) V.A. distribuito allo stakeholder Azienda
c2) V.A. distribuito allo stakeholder Personale
a8) Personale con età 51 ÷ 60 anni
a9) Personale con età 61 ÷ 75 anni
a10) Personale con istruzione media inferiore
a11) Personale con istruzione media super.
a12) Personale con istruzione universitaria
d4) Lavoratori svantaggiati
a4) Incidenza di soci di sesso femminile sulla compagine
societaria
d5) Incidenza del personale svantaggiato sul totale
dell’organico
a5) Partecipazione dei soci alle assemblee
a6) Partecipazione dei soci a comitati direttivi
d6) Lavoratori stranieri extra-comunitari
d7) Incidenza lavoratori stranieri extra-comunitari
sull’organico totale
FINANZIATORI
e) FORMAZIONE
Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE
e1) Piano formalizzato dei fabbisogni formativi
a13) Personale part time
e2) Ore di formazione svolte di carattere tecnicogestionale
a) COMUNITA’ BANCARIA DI RIFERIMENTO
c3) V.A. distribuito allo stakeholder Soci
c4) V.A. distribuito allo stakeholder Finanziatori
a14) Personale full time
e3) Ore di formazione svolte sui temi della sicurezza
a2) Quota di debito vs “istituto Y“
e4) Ore di formazione medie per addetto
a3) Quota di debito vs “istituto Z”
e5) Incidenza degli addetti coinvolti in attività formative
sul totale dell’organico
a4) Incidenza numero di istituti bancari di riferimento
dell’azienda conformi a standard certificativi inerenti alla
Responsabilità Sociale
c5) V.A. distribuito allo stakeholder Collettività
d) REDDITIVITA’
d1) ROI
d2) ROE
d3) ROS
e) GESTIONE FINANZIARIA
b) RETRIBUZIONE
b1) Remunerazioni al personale dipendente (in €)
b2) Remunerazioni al personale non dipendente (in €)
b3) Quota retributiva di superamento rispetto al valore
previsto dal CCNL (contratto collettivo nazionale di
lavoro)
b4) Sistema di incentivi formalizzato
f) RELAZIONI INDUSTRIALI
f1) Ore di sciopero
f2) Incidenza del personale iscritto al sindacato sul totale
dell’organico
f3) Partecipazione del personale alla governance
e1) Indice di liquidità (acid test)
c) PRODUTTIVITA’
e2) Grado di copertura delle immobilizzazioni
c1) Fatturato per addetto (in €)
g) SALUTE E SICUREZZA
e3) Debiti a medio-lungo termine
c2) Incidenza dei giorni di assenza sui giorni lavoro
disponibili
g1) Infortuni sul lavoro
e4) Debiti a breve termine
e5) Finanziamenti pubblici
a1) Quota di debito vs “istituto X”
g2) Giorni di malattia
g3) Livello di soddisfazione sul sistema di sicurezza
aziendale
h) CLIMA AZIENDALE E COMUNICAZIONE
INTERNA
h1) Contenziosi in materia di diritto del lavoro
h2) Provvedimenti disciplinari
h3) Sistema formalizzato di customer satisfaction.
h4) Sistema formalizzato di raccolta istanze e suggerim.
21
FORNITORI
CLIENTI
COLLETTIVITA’
COLLETTIVITA’
Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE
Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE
Indicatori di PERFORMANCE SOCIALE
Indicatori di PERFORMANCE AMBIENTALE
a) PORTAFOGLIO FORNITORI
a) PORTAFOGLIO CLIENTI
a1) Numerosità dei clienti
a) INZIATIVE A SOSTEGNO DELLA COMUNITA’
PER AMBITO TEMATICO
a) STANDARD CERTIFICATIVI
a1) Numerosità dei fornitori
b) DISTRIBUZIONE TERRITORIALE
b) RIPARTIZIONE DEL PORTAFOGLIO PER
TIPOLOGIE DI CLIENTI IN TERMINI DI NUMEROS.
b1) Fornitori residenti in ambito comunale
b2) Fornitori residenti in ambito provinciale
b3) Fornitori residenti in ambito regionale (extra-prov.)
b4) Fornitori residenti in ambito nazionale (extra-region.)
b5) Fornitori residenti in ambito estero
c) FORMA GIURIDICA
c1) Società di capitale
c2) Società di persone
a1) In ambito culturale (valore in €)
a2) In ambito sportivo (valore in €)
b1) Amministrazioni pubbliche
a3) In ambito socio-sanitario (valore in €)
b4) Aziende private
a4) In ambito scolastico - formativo (valore in €)
b5) Persone
a5) Numero di iniziative sostenute
c) RIPARTIZIONE DEL PORTAFOGLIO PER
TIPOLOGIE DI CLIENTI IN TERMINI DI FATTURATO
b) INZIATIVE A SOSTEGNO DELLA COMUNITA’
PER AMBITO TERRITORIALE
d2) Piccola impresa (10 ÷ 49 addetti)
d3) Media impresa (50÷ 249 addetti)
d4) Grande impresa (> 250 addetti)
e) TEMPI DI PAGAMENTO
e3) A 60 gg
e4) A 90 gg
e5) A 120 gg
e6) > 120 gg
f) STANDARD CERTIFICATIVI
f1) Certificazione ISO 9001 ottenuta
a3) EMAS ottenuta
a4) EMAS in corso
a5) Altra certificazione ottenuta
a6) Altra certificazione in corso
b) COMPORTAMENTI IMPRONTATI ALLA TUTELA
AMBIENTALE
b1) In ambito locale (comunale o provinc.) (valore in €)
c4) Aziende private
b2) In ambito nazionale (extra-provinciale) (valore in €)
c5) Persone
b3) In ambito extra-nazionale (valore in €)
d) RIPARTIZIONE TERRITORIALE
d3) Regionale (extra-provinciale)
c) STABILIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE
c1) Incidenza del personale residente sul territorio
compreso nell’isocrona di 60 min. dalla sede aziendale
sul totale addetti
d) CONTENZIOSI CON LA COMUNITA’
d4) Nazionale (extra-regionale)
d1) Numero di contenziosi in atto
b5) Adozione di impianti di produzione di energia da
fonti rinnovabili
d5) Estero
e) CONTRIBUZIONE FISCALE
b6) Recupero e riutilizzo di imballi e contenitori per
trasporto (ed es.: pallet, cartoni, casse, ecc.)
d1) Comunale
d2) Provinciale (extra-comunale)
e1) Alla consegna del prodotto/servizio
e2) A 30 gg
a2) ISO 14001 in corso
c1) Amministrazioni pubbliche
d) DIMENSIONE AZIENDALE
d1) Micro imprese (1 ÷ 9 addetti)
a1) ISO 14001 ottenuta
e) SVILUPPO DEL MERCATO
e1) Imposte dirette
e1) Nuovi clienti nell’anno
a2) Imposte indirette
e2) Clienti presenti in portafoglio da oltre un anno
e3) Incidenza del totale delle imposte e tasse sull’utile
ante imposte
e3) Incidenza dei nuovi clienti sul portafoglio compless.
b1) Adozione di sistemi di contenimento di consumi idrici
b2) Adozione di sistemi di contenimento di consumi
elettrici (ad es.: lampade a basso consumo sistemi di
domotica,ecc.)
b3) Impiego di carburanti a minor impatto ambientale
b4) Impiego di combustibili per riscaldamento da fonti
rinnovabili
b7) Adozione di sistemi per riduzione emissioni rumore
b8) Adozione di sistemi per l’abbattimento di fumi e/o
polveri
b9) Utilizzo di prodotti da riciclo
e4) Fatturato medio per cliente
b10) Rifiuti avviati al recupero
e6) Incidenza dei primi 4 clienti per valore acquistato sul
fatturato totale
b11) Sversamenti di idrocarburi in mare
f) CUSTOMER SATISFACTION
b12) Sversamenti o perdita di sostanze inquinanti
(eccetto idrocarburi) in mare
f2) Certificazione ISO 9001 in corso
g1) Reclami ricevuti
b13) Emissioni di CO2 (in Ton)
f3) Certificazione Ambientale ottenuta (3)
g2) Contenziosi
b14) Emissioni di sostanze inquinanti
g3) Incidenza dei reclami sul numero di vendite di
prodotti o servizi
b15) Età media della flotta navale aziendale
f5) Certificazione di Responsabilità Sociale ottenuta (3)
f6) Certificazione di Responsabilità Sociale in corso (3)
g4) Livello di customer satisfaction
f4) Certificazione ambientale in corso (3)
b16) Età media del parco veicolare aziendale
22
3.3
Numerosità minima di adozione degli indicatori
Al fine di ottenere un’effettiva utilità d’impiego degli indicatori identificati per le aziende
della logistica e dei trasporti marittimi, si ritiene opportuno definire una soglia minima
di adozione dei predetti indicatori. Il mancato raggiungimento di tale soglia non
consentirà alle aziende partecipanti alla fase di pilot testing del progetto di beneficiare
di uno specifico logo di responsabilità sociale finalizzato ad identificare una comunità di
aziende operanti nel settore logistico e dei trasporti marittimi distinguibile e
riconoscibile per l’adozione di standard comuni afferenti alla responsabilità sociale.
La numerosità minima di indicatori che ogni azienda intenzionata ad aderire al
progetto deve adottare ed impiegare nella costruzione di un suo sistema di
rendicontazione sociale, è stabilita in 20. Tale valore corrisponde al 13% del
numero totale di KPI (152) proposti dal sistema di indicatori oggetto del presente
manuale, valore percentuale campionario statisticamente significativo.
L’adozione di tale percentuale, che identifica la soglia minima di adozione, non potrà
avvenire in maniera casuale nell’ambito del complesso dei 152 indicatori, ma dovrà
essere rispettata anche in ognuno dei raggruppamenti di KPI per singolo
stakeholder identificato, così come riportato nella tabella seguente.
Tab. 5/3 Soglia quantitativa minima di indicatori adottabili
STAKEHOLDER
INDICATORI TOTALI
SOGLIA MINIMA = 13%
Azienda
20
3
Personale
42
5
Soci
6
1
Finanziatori
4
1
Fornitori
24
3
Clienti
21
3
Collettività (performance sociale)
13
1
Collettività (performance ambientale)
22
3
152
20
Totale
In altri termini, ogni azienda deve adottare almeno 20 indicatori, di cui almeno
3 relativamente allo stakeholder Azienda, 5 allo stakeholder Personale, 1 allo
stakeholder Soci, 1 allo stakeholder Finanziatori, 3 allo stakeholder Fornitori, 3 allo
stakeholder Clienti, 4 allo stakeholder Collettività, questi ultimi ripartiti a loro volta in 1
di performance sociale e 3 di performance ambientale.
23
3.4
Indicatori relativi allo stakeholder AZIENDA
Tipo di analisi
Stakeholder
Performance
economica
AZIENDA
3.4.1.
Performance
sociale
Performance
ambientale
Sintesi delle
Economica
tematiche
e
degli
indicatori
di
Performance
Tab. 6/3 Indicatori di Performance Economica
Indicatori di
PERFORMANCE ECONOMICA
Scala Quantitativa
Valore
Assoluto
Valore
percentuale
Scala Qualitativa
Valutazione
da 1 a 7
Si/No
a) RICCHEZZA PRODOTTA
a1) Valore aggiunto caratteristico lordo (VACL)
a2) Valore aggiunto globale netto (VAGN)
b) EFFICIENZA
b1) VAI (Valore agg. su investim. = VAGN/Tot. Attivo)
b2) Valore aggiunto per addetto
b3) Sistema di certificaz. di qualità ISO 9000 in corso
(1)
b4) Sistema di certificaz. di qualità ISO 9000 acquisito
(1)
b5) Adozione di modelli organizzativi volti alla prevenzione e
controllo di reati penali
(1)
c) RIPARTIZIONE DEL VALORE AGGIUNTO
c1) V.A. distribuito allo stakeholder Azienda
(2)
c2) V.A. distribuito allo stakeholder Personale
(2)
c3) V.A. distribuito allo stakeholder Soci
(2)
c4) V.A. distribuito allo stakeholder Finanziatori
(2)
c5) V.A. distribuito allo stakeholder Collettività
(2)
d) REDDITIVITA’
d1) ROI
d2) ROE
d3) ROS
e) GESTIONE FINANZIARIA
e1) Indice di liquidità (acid test)
e2) Grado di copertura delle immobilizzazioni
e3) Debiti a medio-lungo termine
(2)
e4) Debiti a breve termine
(2)
e5) Finanziamenti pubblici
(2)
Legenda:
(1)
(2)
indicatore utilizzabile qualora non venga impiegato quello relativo alla precedente scala qualitativa (Valutazione
da 1 a 7); i termini “Sì/No” sono parimenti interpretabili come “presente/assente”;
incidenza % sul totale del V.A. distribuito.
valore da non calcolare
24
3.4.2
Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE
ECONOMICA relativi allo stakeholder azienda
3.4.2.1
Indicatori di “Ricchezza prodotta”
E’ bene premettere come il Valore Aggiunto rappresenti l’incremento di valore che
l’azienda realizza nell'ambito della produzione e distribuzione di beni e servizi grazie
all'intervento dei fattori produttivi a disposizione: tecnologia, capitale e lavoro.
Attraverso la forma di rappresentazione di tipo scalare, secondo le indicazioni riportate
dallo standard GBS, sono riepilogate le componenti positive e negative del valore
aggiunto, in modo da analizzare la formazione del Valore Aggiunto attraverso le diverse
aree gestionali (caratteristica, accessoria, straordinaria).
Tab. 7/3 Determinazione del Valore aggiunto
Voce
Valore globale produzione caratteristica
- Costi intermedi
= Valore aggiunto caratteristico lordo
Codice
VGP
CI
VACL
- Ammortamenti
Amm.
= Valore aggiunto caratteristico netto
VACN
+/- Risultato gestione accessoria
Ris. G.A.
= Valore aggiunto ordinario netto
VAON
+/- Componenti straordinari
CO.S.
= Valore aggiunto globale netto
VAGN
a1) Valore aggiunto caratteristico lordo (VACL)
Significato
Il VACL è il margine lordo che residua dalla ricchezza prodotta dall’azienda nell’esercizio dopo la
copertura dei costi relativi ai fattori produttivi acquisiti all’esterno e utilizzati nelle attività
aziendali.
Modalità di calcolo
Sulla base del prospetto riportato nella tabella 6/3 è possibile giungere alla determinazione del
VACL.
Il VACL è calcolato detraendo i consumi
intermedi (CI) dal valore totale della produzione
VACL= VGP - CI
(VGP). Si esprime in €. I valori sono reperibili
dalla documentazione contabile aziendale.
Il Valore globale di produzione caratteristica
(VGP) è dato dalla sommatoria dei ricavi delle
vendite e delle prestazioni (al netto delle
25
rettifiche) dell’area caratteristica, cioè quelli
strettamente attinenti alle politiche ed
all’oggetto
caratteristico
della
gestione
aziendale, e dei ricavi della produzione atipica
aziendale (incrementi di capitale fisso per
produzione in economia e valore della
produzione in economia).
I Costi intermedi (CI) sono i costi che l’azienda
sostiene per l’approvvigionamento di tutti i
fattori necessari alla produzione (costi per
materie, merci, per servizi, accantonamenti per
rischi). Sono i costi-consumi del periodo che
non
costituiscono
remunerazione
degli
interlocutori interni.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Valore aggiunto caratteristico lordo
(VACL)
Rilevazione
Valore
periodo in
periodo
esame
precedente
€
€
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
±%
€
±€
a2) Valore aggiunto globale netto (VAGN)
Significato
Il Valore Aggiunto globale netto misura la ricchezza prodotta in termini economico-finanziari
dalla gestione aziendale nel suo complesso.
Modalità di calcolo
Si ottiene sottraendo gli ammortamenti al
VACL ed aggiungendo la somma algebrica
della gestione accessoria e dei componenti
straordinari; questi ultimi si intendono
componenti “estranei” alla gestione consueta
competente all’esercizio, derivanti da fenomeni
di carattere episodico. Gli eventi che generano
componenti straordinari di reddito sono
generalmente: eventi casuali, rettifiche di costi
e ricavi di precedenti esercizi, eventi
occasionali. Si esprime in €. I valori sono
reperibili dalla documentazione contabile
aziendale.
VAGN = VACL – Ammortamenti
+/- Risultato gestione accessoria
+/- Componenti straordinari
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Valore aggiunto globale netto
(VAGN)
Rilevazione
Valore
periodo in
periodo
esame
precedente
€
€
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
±%
€
±€
26
3.4.2.2
Indicatori di “Efficienza”
b1) Valore aggiunto su investimenti (VAI)
Significato
Indica l’economicità degli investimenti, ovvero la ricchezza prodotta dagli investimenti.
Modalità di calcolo
E’ dato dal rapporto tra Valore aggiunto
globale netto (VAGN) e il totale Attivo
rappresentato
dal
complesso
degli
investimenti. I valori sono reperibili dalla
documentazione contabile aziendale.
VAI = VAGN / Totale Attivo
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
€
€
±%
€
±€
Valore aggiunto su investimenti
(VAI)
b2) Valore aggiunto per addetto
Significato
E’ un indicatore di produttività aziendale, evidenziando la capacità media dell’organico di
generare valore.
Modalità di calcolo
Si ottiene dal rapporto tra il Valore aggiunto
globale netto e il totale dell’organico.
Si esprime in €. I valori sono reperibili dalla
documentazione contabile aziendale e dalla
gestione amministrativa del personale.
VA per addetto = VAGN / Totale
organico
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Valore aggiunto per addetto
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
€
€
±%
€
±€
27
b3) Sistema di certificazione di qualità ISO 9000 in corso
Significato
Ha lo scopo di rilevare se l’azienda ha intenzione di certificare il proprio sistema di gestione sulla
base di principi di qualità regolati da normative internazionali vigenti.
Modalità di valutazione
Oltre a rilevare se il sistema di certificazione sia effettivamente adottato in azienda, è possibile
esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad
un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”).
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Sistema di certificazione qualità ISO9000 in
corso
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti
qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
b4) Sistema di certificazione di qualità ISO 9000 acquisito
Significato
Ha lo scopo di evidenziare se l’azienda sia allineata a comportamenti aziendali fondati sui
principi della Qualità Totale, determinati da normative internazionali e da requisiti certificati.
Modalità di valutazione
Oltre a rilevare se il sistema di certificazione sia effettivamente adottato in azienda, è possibile
esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad
un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”).
Analisi dei risultati
Scala Qualitativa
Indicatore
Sistema di certificazione qualità ISO9000
acquisito
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti
qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
28
b5) Adozione di modelli organizzativi volti alla prevenzione e controllo di
reati penali
Significato
E’ un indicatore di tipo qualitativo. Rivela la predisposizione dell’azienda a dotarsi di un
complesso di regole, strumenti e comportamenti, costruito al individuare e prevenire condotte
penalmente rilevanti poste in essere da figure apicali o dai loro sottoposti.
Modalità di valutazione
E’ possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1
corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”).
Dati ed informazioni sono rilevabili da specifica documentazione di carattere organizzativo.
Analisi dei risultati
Scala Qualitativa
Indicatore
Adozione di modelli organizzativi volti alla
prevenzione e controllo di reati penali
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti
qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
3.4.2.3
Indicatori di ripartizione del Valore Aggiunto
Al fine di meglio comprendere gli indicatori riportati nel presente sub-paragrafo, si
ritiene opportuno rilevare come il processo distributivo della ricchezza prodotta,
misurata in termini di Valore Aggiunto, possa essere espresso dalla seguente relazione.
VAGN = Div. + OF + RP +ACCUM + DL + RPA
dove:
VAGN = Valore aggiunto globale netto
Div = Dividendi (Remunerazione del Capitale Proprio)
OF = Oneri di Finanziamento (Remunerazione del Capitale di Credito)
RP = Remunerazione del Personale
ACCUM = Remunerazione del sistema azienda (Accantonamenti a riserva)
DL = Distribuzioni liberali
RPA = Remunerazione della Pubblica Amministrazione
c1) V.A. distribuito allo stakeholder Azienda (Accantonamenti a riserva)
Significato
Rappresenta la remunerazione dell’azienda, ovvero l’autofinanziamento d’esercizio. Mediante il
processo di autofinanziamento si creano i presupposti per lo sviluppo che viene misurato
dall’accumulazione di capitale e quantificato da un valore positivo.
29
Nel lungo periodo un’indicazione di corretto funzionamento dell’azienda è rappresentata dal non
aver intaccato il capitale a seguito dei processi distributivi avvenuti nei vari esercizi.
Modalità di calcolo
Poiché si tratta di valori contenuti nel bilancio
d’esercizio, l’aggregato comprende solo gli
accantonamenti a riserva nel caso in cui si
consideri il Valore Aggiunto Netto, oppure
anche gli ammortamenti se si considera il
Valore Aggiunto Lordo. Si esprime in €.
Il valore può calcolarsi anche in termini % sul
totale del V.A distribuito. I valori di calcolo
sono reperibili dalla documentazione contabile
aziendale.
V.A. distribuito all’Azienda =
Σ (Accantonamenti a riserva)
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
V.A. distribuito allo stakeholder Azienda
(Accantonamenti a riserva)
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
€
€
±%
€
±€
c2) V.A. distribuito allo stakeholder Personale (Remunerazione)
Significato
Indica la quota di Valore aggiunto spettante al personale, cioè ai soggetti che intrattengono con
l’azienda rapporti di lavoro formalizzati e legati dagli stessi interessi economici.
Modalità di calcolo
La quota comprende remunerazioni dirette
(retribuzioni dirette, quote di trattamento di fine
rapporto, provvidenze aziendali) e remunerazioni
indirette (contributi sociali a carico dell’azienda),
cioè quei costi che l’azienda sostiene per il
personale ma che non vengono da questo percepiti
direttamente come remunerazione. Si esprime in
V.A. distribuito al Personale =
Remunerazioni dirette +
Remunerazioni indirette
€. Il valore può calcolarsi anche in termini %
sul totale del V.A distribuito. I valori di calcolo
sono reperibili dalla documentazione contabile
aziendale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
V.A. distribuito al Personale
(Remunerazione)
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
€
€
±%
€
±€
30
c3) V.A. distribuito allo stakeholder Soci (Dividendi)
Significato
Il Valore Aggiunto distribuito ai soci rappresenta la remunerazione del capitale di rischio, sotto
forma di dividendi o di utile distribuito.
Modalità di calcolo
E’ dato dall’ammontare dei dividendi o degli
utili distribuiti ai proprietari. Si esprime in €. Il
valore può calcolarsi anche in termini % sul
totale del V.A distribuito. I valori di calcolo
sono reperibili dalla documentazione contabile
aziendale.
V.A. distribuito ai Soci = Dividendi
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
V.A. distribuito allo stakeholder Soci
(Dividendi)
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
€
€
±%
€
±€
c4) V.A. distribuito allo stakeholder Finanziatori (Oneri finanziari)
Significato
L’aggregato in oggetto rappresenta la remunerazione del capitale di credito, ovvero gli oneri
finanziari che l’azienda deve pagare. Gli interlocutori in oggetto sono fornitori di capitale di
funzionamento o di finanziamento, di breve o lungo periodo.
Modalità di calcolo
L’aggregato è composto da oneri finanziari su
capitale di credito a breve termine e da oneri
finanziari su capitale di credito a lungo
termine, ulteriormente suddiviso per classi di
finanziatori. Si esprime in €. Il valore può
calcolarsi anche in termini % sul totale del V.A
distribuito. I valori di calcolo sono reperibili
dalla documentazione contabile aziendale.
V.A. distribuito ai Finanziatori =
Oneri finanziari
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
V.A. distribuito ai Finanziatori
(Oneri finanziari)
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
€
€
±%
€
±€
31
c5) V.A. distribuito allo stakeholder Collettività (Liberalità e imposte)
Significato
Le quote di Valore Aggiunto riguardanti la collettività sono costitute da liberalità esterne, sia di
tipo unilaterale che di tipo contrattuale. Il dato ha rilevanza esplicativa poiché concorre ad
esprimere il livello di sensibilità dell’azienda nei confronti del contesto sociale di riferimento.
Modalità di calcolo
Si considera sia la quota di valore erogata a
favore della Pubblica Amministrazione in
termini di imposte e tasse (che si tradurranno
in servizi alla collettività), che gli impieghi che
l’azienda sostiene per iniziative di solidarietà
sociale o di carattere culturale o sportivo
promosse da associazioni o altri organismi “no
profit”
quali,
ad
esempio,
le
ONG
(Organizzazioni Non Governative), oppure su
iniziativa dell’azienda stessa. Si esprime in €. Il
valore può calcolarsi anche in termini % sul
totale del V.A distribuito. I valori di calcolo
sono reperibili dalla documentazione contabile
aziendale.
V.A. distribuito alla Collettività =
Imposte + tasse +donazioni +
sponsorizzazioni
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
€
€
±%
€
±€
V.A. distribuito allo stakeholder Collettività
(Liberalità e imposte)
3.4.2.4
Indicatori di “Redditività”
d1) ROI (Return On Investment)
Significato
Misura la redditività del capitale investito nella gestione caratteristica, ovvero l'efficienza
economica a prescindere dalla tipologia del finanziatore (di rischio e di credito).
Modalità di calcolo
Si calcola considerando il risultato dell’area
caratteristica e il capitale investito. Il calcolo di
questo tasso prescinde dalla considerazione
delle fonti di finanziamento.
Il Reddito operativo (Ro) è il risultato
economico dell’attività propria o caratteristica
dell’azienda.
ROI = Ro/Ci
32
Il Capitale investito (Ci) è il totale dell’Attivo
Netto, quindi include sia il capitale di rischio
che il capitale di credito.
Tali
valori
sono
desumibili
dalla
documentazione contabile d’impresa presso gli
uffici della funzione amministrativa.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
ROI
(Return On Investment)
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
d2) ROE (Return On Equity)
Significato
Indica la redditività del capitale di rischio, cioè dei mezzi propri conferiti dai soci alla propria
impresa. In termini più generali, misura la convenienza da parte degli operatori economici ad
investire capitale di rischio nella gestione aziendale.
Modalità di calcolo
Si ottiene rapportando il risultato economico
relativo all’esercizio al capitale proprio
investito.
Il Reddito Netto (RN) è il risultato economico
d’esercizio (Ro) depurato degli oneri finanziari
e delle imposte.
Mezzi Propri (Mp) (o Capitale di rischio) è un
valore composto da due parti:
− la parte conferita, vincolata a pieno rischio
dal soggetto titolare dell’azienda. La voce
tipica che la rappresenta è il capitale sociale.
Le altre voci che completano la parte
conferita del capitale di rischio sono le
riserve di capitale;
− la parte autoprodotta è formata soprattutto
dalle riserve di utili, cioè da tutte le riserve
(legali, statutarie, straordinarie) formatesi in
seguito all’accantonamento di utili rilevati
nell’esercizio che non sono distribuiti. A
queste voci sono aggiunti l’utile d’esercizio
non distribuibile e gli utili degli esercizi
precedenti tenuti in sospeso, così come sono
da inserire in diminuzione le perdite
d’esercizio e le perdite sospese degli esercizi
precedenti.
Tali
valori
sono
desumibili
dalla
documentazione contabile d’impresa presso gli
uffici della funzione amministrativa.
ROE = RN / Mp
33
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
ROE
(Return On Equity)
d3) ROS (Return On Sales)
Significato
Esprime la redditività delle vendite, evidenziando quanto residua dal prezzo di vendita dopo
aver coperto tutti i costi dell’area caratteristica. Un ROS del 25% significa che per ogni 100 € di
realizzo ne residuano 25 di reddito operativo.
Modalità di calcolo
Si ottiene rapportando il reddito operativo (Ro)
ai ricavi di vendita (V).
Tali
valori
sono
desumibili
dalla
documentazione contabile d’impresa presso gli
uffici della funzione amministrativa.
ROS = Ro / V
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
ROS
(Return On Sales)
3.4.2.5
Indicatori relativi alla“Gestione finanziaria”
e1) Indice di liquidità (Acid test)
Significato
Esprime la capacità dell’impresa di far fronte ai pagamenti che si effettueranno nel breve
periodo con l’incasso dei crediti ed i mezzi disponibili. Misura, dunque, la solvibilità dell’impresa
nel breve periodo al netto del rischio commerciale. La soglia di accettazione di riferimento è per
valori espressi dall’indicatore ≥ 1.
34
Modalità di calcolo
Si ottiene rapportando il denaro disponibile e i
crediti esigibili entro l’anno con i debiti da
liquidare entro i 12 mesi.
Tali
valori
sono
desumibili
dalla
documentazione contabile d’impresa presso gli
uffici della funzione amministrativa.
Indice di liquidità = (Liquidità
immediata + crediti a breve) /
passività a breve
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Indice di liquidità
(Acid test)
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
e2) Grado di copertura delle immobilizzazioni
Significato
Consente un giudizio sulla struttura fonti/impieghi relativa al medio/lungo periodo. In
particolare, evidenza se le fonti di finanziamento a lungo termine sono state sufficienti ad
acquisire le immobilizzazioni tecniche dell’impresa, evitando così tensioni finanziarie
dell’impresa. La soglia di accettazione di riferimento è per valori espressi dall’indicatore > 1.
Modalità di calcolo
Si ottiene rapportando il capitale netto e
l’indebitamento a medio lungo termine con il
valore delle immobilizzazioni tecniche sia
materiali che immateriali.
Tali
valori
sono
desumibili
dalla
documentazione contabile d’impresa presso gli
uffici della funzione amministrativa.
Grado copertura immobiliz. = (Capitale
Netto + Indebitamento a medio-lungo)
/ Immobiliz. materiali ed immateriali
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Grado di copertura delle immobilizzazioni
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
± N°
35
e3) Debiti a medio-lungo termine
Significato
I debiti a medio-lungo termine manifestano il livello di dipendenza finanziaria dell’azienda,
rivelando, al contempo, una necessità di effettuare investimenti.
Modalità di calcolo
Viene riportata la somma del valore dei debiti contratti a medio-lungo termine. I valori afferenti
a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione contabile aziendale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Debiti a medio-lungo
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
€
€
±%
€
±€
e4) Debiti a breve termine
Significato
Un’elevata quota di debiti a breve, componente del capitale di debito necessario al
funzionamento ordinario dell’impresa, segnala una situazione di scarsi investimenti o,
alternativamente, l’utilizzo improprio di fonti a breve per la copertura di impieghi a lungo
termine.
Modalità di calcolo
Viene riportata la somma del valore dei debiti contratti a breve termine. I valori afferenti a tale
indicatore sono desumibili dalla documentazione contabile aziendale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Debiti a breve
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
€
€
±%
€
±€
e5) Finanziamenti pubblici
Significato
I finanziamenti pubblici, sia nella forma in conto capitale che in quella in conto interessi,
possono risultare un’importante fonte di sostegno in particolari fasi della vita aziendale, specie
quelle in cui si affrontano investimenti strategici nell’ambito di progetti di sviluppo aziendali.
Modalità di calcolo
È la somma del valore dei finanziamenti di natura pubblica ricevuti dall’azienda, siano essi di
carattere comunitario, che nazionale, regionale o locale. I valori afferenti a tale indicatore sono
desumibili dalla documentazione contabile aziendale.
36
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Finanziamenti pubblici
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
€
€
±%
€
±€
37
3.5
Indicatori relativi allo stakeholder PERSONALE
Tipo di analisi
Stakeholder
Performance
economica
Performance
sociale
PERSONALE
3.5.1
Performance
ambientale
Sintesi delle tematiche e degli indicatori di Performance Sociale
Tab. 8/3 Indicatori di Performance Sociale per lo stakeholder Personale
Indicatori di
PERFORMANCE SOCIALE
Scala Quantitativa
Valore
assoluto
Valore
percentuale
(1 di 2)
Scala Qualitativa
Valutazione
da 1 a 7
Si/No
a) COMPOSIZIONE ORGANICO
a1) Organico totale
a2) Lavoratori a tempo indeterminato
(2)
a3) Lavoratori a tempo determinato
(2)
a4) Saldo occupazionale nell’anno
a5) Personale con età 18 ÷ 25 anni
(2)
a6) Personale con età 26 ÷ 35 anni
(2)
a7) Personale con età 36 ÷ 50 anni
(2)
a8) Personale con età 51 ÷ 60 anni
(2)
a9) Personale con età 61 ÷ 75 anni
(2)
a10) Personale con istruzione media inferiore
(2)
a11) Personale con istruzione media super.
(2)
a12) Personale con istruzione universitaria
(2)
a13) Personale part time
(2)
a14) Personale full time
(2)
b) RETRIBUZIONE
b1) Remunerazioni a personale dipendente (in €)
b2) Remunerazioni a personale non dipendente) (in €)
b3) Quota retributiva di superamento rispetto al valore
previsto dal CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro)
b4) Sistema di incentivi formalizzato
(1)
c) PRODUTTIVITA’
c1) Fatturato per addetto (in €)
c2) Incidenza dei giorni di assenza sui giorni lavoro
disponibili
(continua)
38
Tab. 8/3 Indicatori di Performance Sociale per lo stakeholder Personale
Indicatori di
PERFORMANCE SOCIALE
Scala Quantitativa
Valore
assoluto
Valore
percentuale
(2 di 2)
Scala Qualitativa
Valutazione
da 1 a 7
Si/No
d) PARI OPPORTUNITA’
d1) Personale femminile
d2) Personale femminile in ruoli direttivi
d3) Incidenza del personale femminile sul totale
dell’organico
d4) Lavoratori svantaggiati
d5) Incidenza del personale svantaggiato sul totale
dell’organico
d6) Lavoratori stranieri extra-comunitari
d7) Incidenza lavoratori stranieri extra-comunitari
sull’organico totale
e) FORMAZIONE
e1) Piano formalizzato dei fabbisogni formativi
(1)
e2) Ore di formazione svolte di carattere tecnico-gestionale
e3) Ore di formazione svolte sui temi della sicurezza
e4) Ore di formazione medie per addetto
e5) Incidenza degli addetti coinvolti in attività formative sul
totale dell’organico
f) RELAZIONI INDUSTRIALI
f1) Ore di sciopero
f2) Incidenza del personale iscritto al sindacato sul totale
dell’organico
f3) Partecipazione del personale alla governance
g) SALUTE E SICUREZZA
g1) Infortuni sul lavoro
g2) Giorni di malattia
g3) Livello di soddisfazione sul sistema di sicurezza
aziendale
h) CLIMA AZIENDALE E COMUNICAZIONE INTERNA
h1) Contenziosi in materia di diritto del lavoro
h2) Provvedimenti disciplinari
h3) Sistema formalizzato di customer satisfaction interno
(1)
h4) Sistema formalizzato di raccolta istanze e suggerimenti
(1)
Legenda:
(1)
(2)
indicatore utilizzabile qualora non venga impiegato quello relativo alla precedente scala qualitativa (Valutazione da
1 a 7); i termini “Sì/No” sono parimenti interpretabili come “presente/assente”;
incidenza % sul totale dell’organico.
valore da non calcolare
39
3.5.2
Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE
SOCIALE relativi allo stakeholder Personale
3.5.2.1
Indicatori di “Composizione dell’organico”
a1) Organico totale
Significato
L’utilità di rilevare la numerosità delle persone che lavorano nell’azienda è quella di contribuire
alla comprensione, nel tempo, delle variazioni delle dimensioni dell’organico al fine di analizzare
l’andamento della domanda di prodotti o servizi offerti.
Modalità di calcolo
L’organico totale comprende tutti coloro che
hanno un rapporto formalizzato di lavoro e che
sono occupati nelle varie aree funzionali
dell’azienda. I valori sono reperibili dalla
documentazione
relativa
alla
gestione
amministrativa del personale o di carattere
organizzativo.
Organico totale = soci dipendenti o con
incarico formalizzato + dipendenti +
altri prestatori di lavoro con contratto
formalizzato
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Organico totale
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
a2) Lavoratori a tempo indeterminato
Significato
Gli addetti a tempo indeterminato descrivono la stabilità dell’organico impiegato dall’azienda.
Modalità di calcolo
Il numero degli addetti a tempo indeterminato si può desumere dai documenti relativi alla
gestione del personale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Lavoratori a tempo indeterminato
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
40
a3) Lavoratori a tempo determinato
Significato
Questo valore è complementare al precedente ed utile a definire la totalità del personale
dipendente; l’azienda avrà una struttura più o meno flessibile a seconda che il numero di
addetti a tempo determinato risulti più o meno elevato.
Modalità di calcolo
Il numero totale degli addetti a tempo determinato si può ottenere dalla documentazione
aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Lavoratori a tempo determinato
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
a4) Saldo occupazionale
Significato
Esprime il turnover del personale all’interno dell’azienda. Un valore del saldo occupazionale
vicino allo zero indica una sostanziale condizione di stabilità dell’organico.
Modalità di calcolo
Il saldo occupazionale è dato dalla differenza
tra il totale degli addetti nell’anno in corso e
quello dell’anno precedente. I valori sono
desumibili dai documenti relativi alla gestione
del personale.
Saldo occupazionale = Personale
Entrante – Personale Uscente
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Saldo occupazionale
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
41
a5) Personale con età 18 ÷ 25 anni
a6) Personale con età 26 ÷ 35 anni
a7) Personale con età 36 ÷ 50 anni
a8) Personale con età 51 ÷ 60 anni
a9) Personale con età > 60 anni
Significato
Gli indicatori in oggetto sono utilizzati per analizzare la composizione dell’organico totale in base
all’età, rivelando il tasso di anzianità (o giovinezza) della popolazione aziendale.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tali indicatori si possono desumere dalla documentazione aziendale attinente
la gestione amministrativa del personale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Personale con età 18 ÷ 25 anni
Rilevazione
periodo in
esame
N°
Valore
periodo
precedente
N°
Personale con età 26 ÷ 35 anni
N°
Personale con età 36 ÷ 50 anni
N°
Personale con età 51 ÷ 60 anni
Personale con età > 60 anni
Indicatore
±%
Obiettivo
periodo in
esame
N°
N°
±%
N°
±N°
N°
±%
N°
±N°
N°
N°
±%
N°
±N°
N°
N°
±%
N°
±N°
∆ % periodo
precedente
∆ su
obiettivo
±N°
a10) Personale con istruzione media inferiore
a11) Personale con istruzione media superiore
a12) Personale con istruzione universitaria
Significato
Tali indicatori mettono in evidenza il livello di istruzione del personale, generalmente
differenziato a seconda dei ruoli ricoperti (direttivi, impiegatizi, tecnico-operativi). Un numero
elevato di persone in possesso di un titolo di laurea indica un elevato livello culturale
dell’azienda.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tali indicatori si possono desumere dalla documentazione aziendale attinente
alla gestione amministrativa del personale.
42
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Personale con istruzione media inferiore
Rilevazione
periodo in
esame
N°
Valore
periodo
precedente
N°
∆ % periodo
precedente
±%
Obiettivo
periodo in
esame
N°
∆ su
obiettivo
±N°
Personale con istruzione media superiore
N°
N°
±%
N°
±N°
Personale con istruzione universitaria
N°
N°
±%
N°
±N°
a13) Personale part time
a14) Personale full time
Significato
Attraverso questi indicatori il personale è suddiviso sulla base delle ore di lavoro svolto nell’arco
della giornata.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tali indicatori si possono desumere dalla documentazione aziendale attinente
la gestione amministrativa del personale.
Analisi risultati
Scala Quantitativa
Personale part time
Rilevazione
periodo in
esame
N°
Valore
periodo
precedente
N°
Personale full time
N°
N°
Indicatore
3.5.2.2
±%
Obiettivo
periodo in
esame
N°
±%
N°
∆ % periodo
precedente
∆ su
obiettivo
±N°
±N°
Indicatori di “Retribuzione”
b1) Remunerazioni al personale dipendente
Significato
Le remunerazioni dirette comprendono tutte quelle componenti, finanziarie o in natura, che
concorrono a misurare il beneficio economico, immediato o differito, che il dipendente ricava dal
rapporto con l’azienda.
Costituiscono, dunque, remunerazione dirette del personale: le retribuzioni dirette, le quote di
trattamento di fine rapporto (TFR), le provvidenze aziendali.
Le provvidenze aziendali raggruppano i valori dei benefici quali, ad esempio, mensa, asili nidi e
borse di studio, che le aziende elargiscono ai propri dipendenti.
I compensi in natura, da comprendere nella voce remunerazioni dirette, concernono la fornitura
diretta di beni e servizi (ad es.: alloggio).
43
Modalità di calcolo
Si ottiene sommando tutte le remunerazioni
dirette del Personale, cioè le retribuzioni, le
provvidenze ed i TFR. E’ espresso in €. I valori
sono reperibili dalla documentazione relativa
alla gestione amministrativa del personale.
Remunerazioni dirette = Retribuzioni
+ provvidenze + TFR
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Remunerazioni dirette
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
€
€
%
€
±€
b2) Remunerazioni al personale non dipendente
Significato
Tali remunerazioni si identificano con i costi che l’azienda sostiene per il personale non inserito
nell’organico e con il quale intrattiene una qualche forma di collaborazione lavorativa.
Modalità di calcolo
E’ la somma delle singole remunerazioni
percepite dal personale non dipendente. E’
espresso in €. I valori sono reperibili dalla
documentazione relativa alla gestione
amministrativa del personale.
Remunerazioni personale non
dipendente = Σ (retribuzioni per
forme di collaborazioni lavorative)
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Remunerazioni al personale non
dipendente
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
€
€
%
€
±€
b3) Quota retributiva di superamento rispetto al valore previsto dal CCNL
(Contratto collettivo nazionale di lavoro)
Significato
Rappresenta l’eventuale maggior variazione retributiva legata alle qualifiche professionali
presenti in azienda rispetto ai valori previsti dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro
(CCNL), quale strumento unificante per ciò che attiene le condizioni economiche relative alle
prestazioni di lavoro svolte nell’ambito di un settore o comparto di attività.
44
Modalità di calcolo
E’ dato dal confronto della media aritmetica
delle retribuzioni complessive, adottate dalla
Cooperativa, con la media delle retribuzioni
prevista dal CCNL. E’ espresso in valore %. I
valori sono reperibili dalla documentazione
relativa alla gestione amministrativa del
personale.
Quota retributiva superamento CCNL =
(Media parametri retributivi adottati –
Media parametri retributivi del CCNL) /
Media parametri retributivi del CCNL
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Quota retributiva di superamento rispetto
al valore previsto dal CCNL
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
b4) Sistema di incentivi formalizzato
Significato
E’ un indicatore di tipo qualitativo. L’introduzione di un sistema di incentivi ha come fine quello
di aumentare la motivazione e il senso di responsabilità, migliorando parimenti le prestazioni
professionali. Gli incentivi possono essere correlati ai risultati, ovvero al raggiungimento di
obiettivi in termini di quantità, valore e livello di performance.
Modalità di valutazione
Oltre a rilevare se il sistema di incentivi è affettivamente adottato in azienda, è possibile
esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad
un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”) al fine di rilevare se tali incentivi hanno
generato fenomeni di crescita di efficienza aziendale.
Analisi dei risultati
Scala Qualitativa
Indicatore
Sistema di incentivi formalizzato
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti
qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
45
3.5.2.3
Indicatori di “Produttività”
c1) Fatturato per addetto
Significato
Indica la capacità di generare ricavi da parte di ogni singolo addetto.
Modalità di calcolo
Si ottiene dal rapporto tra i ricavi di vendita
(fatturato) e il numero totale degli addetti
dell’azienda. Si esprime in €. I valori sono
reperibile dalla documentazione contabile
aziendale e da quella afferente alla gestione
amministrativa del personale.
Fatturato / Totale organico
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Fatturato per addetto (in €)
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
€
€
±%
€
±€
c2) Incidenza dei giorni di assenza sui giorni lavoro disponibili
Significato
L’incidenza dei giorni di assenza sui giorni di lavoro disponibili misura il grado di propensione al
lavoro e di senso di responsabilità dei lavoratori, determinando la produttività sia sotto il profilo
della quantità di output che del valore (ricavi).
Modalità di calcolo
E’ dato dal rapporto tra i giorni di assenza del
personale ed il numero di giorni di lavoro
disponibili
o
contrattualmente
previsti
(potendosi trovare in presenza di contratti
differenziati dovrà essere applicata una media
ponderata). I valori sono reperibili dalla
documentazione
relativa
alla
gestione
amministrativa del personale.
Incidenza dei giorni di assenza =
Totale giorni di assenza / Totale giorni
disponibili
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Incidenza dei giorni di assenza sui giorni
lavoro disponibili
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
46
3.5.2.4
Indicatori di “Pari opportunità”
d1) Personale femminile
Significato
Il numero di donne presenti in azienda aiuta a definire la struttura del personale, rivelando il
livello di sensibilità aziendale nei confronti della discriminazione di genere.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore si possono desumere dalla documentazione aziendale
attinente alla gestione amministrativa del personale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Personale femminile
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
d2) Personale femminile nei ruoli direttivi
Significato
Attraverso questi indicatori si analizza il ruolo della donna all’interno dell’azienda, rendendo così
possibile il raffronto dei livelli occupazionali femminili con quelli degli uomini ricoprenti il
medesimo ruolo.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tali indicatori si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente
alla gestione amministrativa del personale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Personale femminile nei ruoli direttivi
Rilevazione
periodo in
esame
N°
Valore
periodo
precedente
N°
±%
Obiettivo
periodo in
esame
N°
∆ % periodo
precedente
∆ su
obiettivo
±N°
Personale femminile nei ruoli impiegatizi
N°
N°
±%
N°
±N°
Personale femminile nei ruoli operativi
N°
N°
±%
N°
±N°
d3) Incidenza del personale femminile sul totale dell’organico
Significato
E’ un indicatore che meglio sintetizza la dimensione occupazionale femminile all’interno
dell’azienda, evidenziandone la quota percentuale rispetto all’organico complessivo.
47
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tali indicatori si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente
alla gestione amministrativa del personale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Incidenza del personale femminile sul
totale dell’organico
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
d4) Lavoratori svantaggiati
Significato
Il numero di lavoratori svantaggiati risulta un indicatore di grande rilevanza in termini di impatto
sociale generato dall’azienda, evidenziando una sensibilità dell’impresa nei confronti delle
persone affette da svantaggi psichici o motori.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente
alla gestione amministrativa del personale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Lavoratori svantaggiati
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
d5) Incidenza dei lavoratori svantaggiati sul totale dell’organico
Significato
Tale indicatore sintetizza il peso che tale tipologia di lavoratori assume in ambito aziendale.
Laddove sia previsto per norma un obbligo assunzionale, il superamento del limite di legge in
termini di numero di occupati svantaggiati fa emergere una propensione alla solidarietà ed al
contrasto delle situazioni di marginalità sociale da parte dell’azienda.
Modalità di calcolo
E’ dato dal rapporto tra il numero di lavoratori
svantaggiati presenti in azienda ed il totale
dell’organico. I valori afferenti a tale indicatore
si possono ottenere dalla documentazione
aziendale
attinente
alla
gestione
amministrativa del personale
Incidenza lavoratori svantaggiati =
Numero lavoratori svantaggiati /
Totale dell’organico
48
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
Incidenza dei lavoratori svantaggiati sul
totale dell’organico
d6) Lavoratori extra-comunitari
Significato
La presenza di lavoratori extra-comunitari nell’azienda costituisce un altro importante indicatore
di impatto sociale, rilevando il livello di propensione dell’impresa all’inclusione ed al contrasto
alla discriminazione razziale.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente
alla gestione amministrativa del personale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Lavoratori extra-comunitari
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
d7) Incidenza lavoratori extra-comunitari sul totale dell’organico
Significato
Tale indicatore sintetizza il peso che tale tipologia di lavoratori assume in ambito aziendale,
mettendo ancor meglio in luce la sensibilità aziendale al tema dell’accoglienza e della
solidarietà.
Modalità di calcolo
E’ dato dal rapporto tra il numero di lavoratori
extra-comunitari presenti in azienda ed il totale
dell’organico. I valori afferenti a tale indicatore
si possono ottenere dalla documentazione
aziendale
attinente
alla
gestione
amministrativa del personale.
Incidenza lavoratori extra-comunitari
= Numero lavoratori extra-comunitari
/ Totale dell’organico
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Incidenza dei lavoratori extra-comunitari
sul totale dell’organico
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
49
3.5.2.5
Indicatori di “Formazione”
e1) Piano di fabbisogni formativi formalizzato
Significato
E’ un indicatore di tipo qualitativo. Mediante esso si vuole rilevare l’eventuale esistenza di un
piano strutturato dei fabbisogni formativi redatto dall’azienda. Ciò sottende un’analisi
preliminare del tipo e del livello di competenze e conoscenze presenti in azienda, oltre ad
un’attenzione dell’impresa alla crescita del livello professionale del proprio personale.
Modalità di valutazione
Oltre a rilevare se il sistema di fabbisogni formativi è affettivamente adottato in azienda, è
possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1
corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”).
Analisi dei risultati
Scala Qualitativa
Indicatore
Piano di fabbisogni formativi formalizzato
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti
qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
e2) Ore di formazione svolte di carattere tecnico-gestionale
e3) Ore di formazione svolte sui temi della sicurezza
Significato
Sempre più frequentemente la formazione del personale risulta essere una variabile critica per
la sopravvivenza e lo sviluppo dell’impresa.
Il numero di ore formative di carattere tecnico-gestionale indica la tendenza da parte
dell’azienda ad accrescere l’efficienza organizzativa e ad incrementare la competitività aziendale.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente
alla gestione amministrativa del personale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
Ore di formazione svolte di carattere
tecnico-gestionale
N°
N°
±%
N°
±N°
Ore di formazione svolte sui temi della
sicurezza
N°
N°
±%
N°
±N°
Indicatore
50
e4) Ore medie di formazione per addetto
Significato
Indica l’intensità a cui è stato sottoposto il personale in termini di up-grading formativo. In altri
termini misura lo sforzo prodotto dall’azienda per favorire la crescita professionale e, quindi, di
produttività, del proprio personale.
Modalità di calcolo
E’ dato dal rapporto tra il numero di ore
formative
complessivamente
erogate
al
personale ed il totale dell’organico. I valori
afferenti a tale indicatore si possono ottenere
dalla documentazione aziendale attinente alla
gestione amministrativa del personale.
Ore medie di formazione per addetto =
Ore complessive di formazione erogate
/ Totale organico
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Ore medie di formazione per addetto
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
e5) Incidenza degli addetti coinvolti in attività formative sul totale
dell’organico
Significato
L’indicatore mostra il livello di diffusione dell’attività formativa tra l’organico aziendale,
evidenziando, talora, fenomeni di squilibrio nella crescita professionale tra le varie aree
funzionali dell’impresa o all’interno delle singole funzioni.
Modalità di calcolo
E’ dato dal rapporto tra il numero di addetti
che hanno frequentato corsi formativi ed il
totale dell’organico. I valori afferenti a tale
indicatore
si
possono
ottenere
dalla
documentazione aziendale attinente alla
gestione amministrativa del personale.
Incidenza addetti coinvolti in attività
formative = Numero di addetti
sottoposti ad attività formative /Totale
organico
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Incidenza degli addetti coinvolti in attività
formative sul totale dell’organico
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
51
3.5.2.6
Indicatori di “Relazioni industriali”
f1) Ore di sciopero
Significato
Un elevato numero di ore di sciopero, in particolare quelle attribuibili a problematiche interne
all’azienda, tende ad evidenziare la presenza di tensioni sociali ed un clima aziendale
scarsamente proficuo e poco incline al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore si possono desumere dalla documentazione aziendale
attinente alla gestione amministrativa del personale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Ore di sciopero
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
f2) Incidenza del personale iscritto al sindacato sul totale dell’organico
Significato
L’indicatore in esame evidenzia il livello di sindacalizzazione dell’organico aziendale, elemento
che rispecchia il maggior o minor rispetto dei diritti dei lavoratori e dei valori democratici da
parte dell’impresa.
Modalità di calcolo
E’ dato dal rapporto tra il numero di addetti
iscritti ad associazioni sindacali ed il totale
dell’organico. I valori afferenti a tale indicatore
si possono ottenere dalla documentazione
aziendale
attinente
alla
gestione
amministrativa del personale.
Incidenza del personale iscritto al
sindacato = Numero degli addetti
iscritti ad associazioni sindacali /
Totale organico
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Incidenza del personale iscritto al
sindacato sul totale dell’organico
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
52
f3) Partecipazione del personale alla governance
Significato
E’ un indicatore di tipo qualitativo. Misura il grado di coinvolgimento dei lavoratori alla presa di
decisioni in momenti significativi della vita dell’azienda. Una non episodica partecipazione del
personale alla governance rivela un approccio democratico alla gestione dell’azienda.
Modalità di valutazione
E’ possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1
corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”).
Le informazioni afferenti a tale indicatore si rilevano da verbali di riunione iscritti nei libri
societari ed, eventualmente, dallo statuto, da regolamenti interni e da documentazione di
carattere organizzativo.
Analisi dei risultati
Scala Qualitativa
Indicatore
Partecipazione del personale alla
governance
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti
qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
3.5.2.7
Indicatori di “Salute e sicurezza”
g1) Infortuni sul lavoro
Significato
Un elevato numero di infortuni mette in luce la pericolosità degli ambienti e/o delle metodiche
di lavoro impiegate in azienda, ovvero una mancanza di rispetto delle regole di tutela per
l’incolumità dei lavoratori ed una scarsa dotazione o adeguatezza dei dispositivi di sicurezza
aziendali.
Modalità di calcolo
Tale indicatore è dato dalla somma di tutti i tipi di infortuni che si verificano in ambito aziendale
nel corso delle attività lavorative.
I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente
alla gestione amministrativa del personale, con particolare riferimento a quella assicurativa e
legale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Infortuni
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
53
g2) Giorni di malattia
Significato
I giorni di malattia provocano una diminuzione dell’efficienza organizzativa aziendale, oltre che
problematiche di discontinuità nei flussi operativi, influenzando negativamente la produttività
dell’azienda.
Modalità di calcolo
Per il calcolo dei giorni di malattia totali si sommano quelli accumulati nell’anno da ogni unità
lavorativa componente l’organico aziendale.
I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente
alla gestione amministrativa del personale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Giorni di malattia
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
g3) Livello di soddisfazione del sistema di sicurezza aziendale
Significato
E’ un indicatore di tipo qualitativo. Mediante esso il personale esprime la propria valutazione
sull’adeguatezza ed efficacia del sistema di sicurezza adottato dall’azienda.
Modalità di valutazione
E’ possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1
corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”).
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Livello di soddisfazione del sistema di
sicurezza aziendale
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti
qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
54
3.5.2.8
Indicatori del “Clima aziendale e comunicazione interna”
h1) Contenziosi in materia di diritto del lavoro
Significato
Tale indicatore partecipa a rilevare la condizione in cui si esplicano i processi lavorativi e le
dinamiche relazionali all’interno dell’azienda. Si riferisce a tutte le controversie giuridiche sorte
tra il personale e la dirigenza aziendale. L’esistenza di numerosi procedimenti giuridici in atto
evidenzia un clima aziendale scarsamente disteso e poco adatto ad uno sviluppo competitivo.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente
alla gestione amministrativa del personale nonché da quella di carattere legale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Contenziosi in materia di diritto del lavoro
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±%
h2) Provvedimenti disciplinari
Significato
I provvedimenti disciplinari tendono a riflettere il livello di responsabilità morale e formale
espresso dal personale aziendale, oltre che il grado di coesione organizzativa e di condivisione
degli obiettivi dell’impresa.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore si possono ottenere dalla documentazione aziendale attinente
alla gestione amministrativa del personale nonché da quella di carattere legale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Provvedimenti disciplinari
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±%
55
h3) Sistema formalizzato di customer satisfaction interno
Significato
Un sistema di customer satisfaction interna consente di verificare il livello di gradimento
espresso dai diversi livelli del personale per quanto attiene il clima aziendale, le metodiche di
lavoro e il livello retributivo.
Una customer satisfaction formalizzata aiuta a definire un processo di miglioramento continuo
che consenta di stabilire con maggiore precisione obiettivi, strumenti e modalità di lavoro.
Modalità di valutazione
Oltre a rilevare se il sistema di customer satisfaction interno è affettivamente adottato in
azienda, è possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7,
ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”).
Analisi dei risultati
Scala Qualitativa
Indicatore
Sistema formalizzato di customer
satisfaction interno
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti
qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
h4) Sistema formalizzato di raccolta istanze e suggerimenti
Significato
E’ un indicatore di tipo qualitativo. Segnala il livello di collaborazione tra l’impresa ed i lavoratori
in quanto consente a tutto il personale di proporre alla direzione suggerimenti al fine di
migliorare il servizio, l’efficienza e l’efficacia delle varie attività lavorative, nonché la sicurezza
sul lavoro e la tutela ambientale.
Modalità di valutazione
Oltre a rilevare se il sistema di raccolta di istanze e suggerimenti è affettivamente adottato in
azienda, è possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7,
ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”).
Analisi dei risultati
Scala Qualitativa
Indicatore
Sistema formalizzato di raccolta istanze e
suggerimenti
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti
qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
56
3.6
Indicatori relativi allo stakeholder SOCI
Tipo di analisi
Stakeholder
Performance
economica
Performance
sociale
Soci
Performance
ambientale
3.6.1
Sintesi delle tematiche e degli indicatori di Performance Sociale
Tab. 9/3 Indicatori di Performance Sociale per lo stakeholder Soci
Indicatori di
Scala Quantitativa
PERFORMANCE SOCIALE
Valore
assoluto
Valore
percentuale
Scala Qualitativa
Valutazione
da 1 a 7
Si/No
a) COMPOSIZIONE COMPAGINE SOCIETARIA
a1) Numero dei soci
a2) Soci di capitale
a3) Soci lavoratori
a4) Incidenza di soci di sesso femminile sulla compagine
societaria
a5) Partecipazione dei soci alle assemblee
(1)
a6) Partecipazione dei soci a comitati direttivi
(1)
Legenda:
(1)
indicatore utilizzabile qualora non venga impiegato quello relativo alla precedente scala qualitativa (Valutazione da
1 a 7); i termini “Sì/No” sono parimenti interpretabili come “presente/assente”;
valore da non calcolare
3.6.2
Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE
SOCIALE relativi allo stakeholder Soci
3.6.2.1
Indicatori di “Composizione della compagine societaria”
a1) Numero dei soci
Significato
L’indicatore in esame mette in rilievo l’ampiezza dell’assetto proprietario dell’impresa.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dai libri societari.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Numero dei soci
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
57
a2) Soci di capitale
a3) Soci lavoratori
Significato
Tali indicatori rilevano il differente contributo o funzione svolta dai soci nell’ambito della vita
aziendale.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dai libri societari e dalla documentazione
aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Soci di capitale
Rilevazione
periodo in
esame
N°
Valore
periodo
precedente
N°
Soci lavoratori
N°
N°
Indicatore
±%
Obiettivo
periodo in
esame
N°
±%
N°
∆ % periodo
precedente
∆ su
obiettivo
±N°
±N°
a4) Incidenza di soci di sesso femminile sulla compagine societaria
Significato
Così come nell’ambito del personale, anche nell’assetto proprietario risulta interessante rilevare
la componente femminile al fine di sottolineare il peso che la donna assume nella vita
dell’azienda e le funzioni che essa svolge in qualità di soggetto proprietario.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dai libri societari e dalla documentazione
aziendale attinente alla gestione amministrativa del personale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Incidenza di soci di sesso femminile sulla
compagine societaria
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
a5) Partecipazione dei soci alle assemblee
Significato
E’ un indicatore di tipo qualitativo. Aiuta a comprendere se vi sia interesse alla vita dell’impresa
da parte dei soci dell’azienda, misurando la loro partecipazione attiva agli organi volitivi.
Modalità di calcolo
58
E’ possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1
corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”). E’ rilevabile dal numero
delle presenze iscritte nei verbali dei libri societari (ad es.: libro delle assemblee).
Analisi dei risultati
Scala Qualitativa
Indicatore
Partecipazione dei soci alle assemblee
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti
qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
a6) Partecipazione dei soci a comitati direttivi
Significato
E’ un indicatore di tipo qualitativo. Misura il grado di coinvolgimento dei soggetti proprietari alla
vita dell’azienda allorché svolgano funzioni manageriali.
Modalità di calcolo
E’ possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1
corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”).
Si rileva da verbali di riunione iscritti nei libri societari ed, eventualmente, dallo statuto, da
regolamenti interni e da documentazione di carattere organizzativo.
Analisi dei risultati
Scala Qualitativa
Indicatore
Partecipazione dei soci a comitati direttivi
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti
qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
59
3.7
Indicatori relativi allo stakeholder FINANZIATORI
Tipo di analisi
Stakeholder
Performance
economica
Performance
sociale
Finanziatori
3.7.1
Performance
ambientale
Sintesi delle tematiche e degli indicatori di Performance Sociale
Tab. 10/3 Indicatori di Performance Sociale per lo stakeholder Finanziatori
Scala Quantitativa
Indicatori di
Valore
assoluto
PERFORMANCE SOCIALE
Valore
percentuale
a) COMUNITA’ BANCARIA DI RIFERIMENTO
a1) Quota di debito vs “istituto X”
(2)
(1)
a2) Quota di debito vs “istituto Y“
(2)
(1)
a3) Quota di debito vs “istituto Z”
(2)
(1)
a4) Incidenza numero istituti bancari di riferimento
dell’azienda conformi a standard certificativi inerenti alla
Responsabilità Sociale
Scala Qualitativa
Valutazione
da 1 a 7
Si/No
(3)
Legenda:
(1)
(2)
(3)
incidenza % sul capitale di debito totale
specificare il nome
incidenza % sul totale degli istituti bancari di riferimento dell’azienda
valore da non calcolare
3.7.2
Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE
SOCIALE relativi allo stakeholder Finanziatori
3.7.2.1
Indicatori relativi alla “Comunità bancaria di riferimento”
a1) Quota di debito vs “istituto X”
a2) Quota di debito vs “istituto Y”
a3) Quota di debito vs “istituto Z”
Significato
Gli indicatori in oggetto misurano le quote di debito dell’azienda nei confronti dei diversi istituti
bancari con cui essa opera (uno o più, di cui è opportuno indicare il nome). Se la quota di
debito verso uno di questi risulta consistente, si può desumere l’esistenza di un rapporto
fiduciario intercorrente tra l’istituto e l’impresa.
60
Modalità di calcolo
La quota di debito verso i diversi istituti
bancari è considerata in valore percentuale,
rapportando la quota di debito contratta con
ognuno di essi e il valore del debito totale. I
valori afferenti a tale indicatore sono
desumibili dalla documentazione contabile
aziendale.
Quota di debito vs istituto X = Debiti
contratti con l’istituto / Totale dei
debiti
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Quota di debito verso “istituto X”
Rilevazione
periodo in
esame
%
Valore
periodo
precedente
%
Quota di debito verso “istituto Y”
%
Quota di debito verso “istituto Z”
%
Indicatore
±%
Obiettivo
periodo in
esame
%
%
±%
%
±%
%
±%
%
±%
∆ % periodo
precedente
∆ su
obiettivo
±%
a4) Incidenza del numero di istituti bancari conformi a standard certificativi
inerenti alla Responsabilità Sociale sul totale degli istituti di riferimento
aziendale
Significato
Ai fini di una effettiva interiorizzazione dei principi di etica aziendale, uno degli elementi che
l’impresa dovrebbe tenere in considerazione quale requisito di selezione allorché effettua la
scelta degli istituti finanziari di riferimento, è la loro conformità a standard certificativi di
Responsabilità Sociale.
Modalità di valutazione
L’indicatore in oggetto segnala l’incidenza del
numero di istituti bancari, tra quelli con cui
l’azienda intrattiene rapporti, ritenuti conformi
alle norme SA8000 o ad altro standard
certificativo che riveli
una
particolare
attenzione
dell’istituto
ai
temi
della
Responsabilità Sociale. I valori afferenti a tale
indicatore sono ricavabili dalla documentazione
extra-contabile
aziendale,
generalmente
rinvenibile presso gli uffici competenti della
certificazione di qualità.
Incidenza degli istituti con
certificazione di RS sul totale istituti =
Numero di istituti con certificazione di
RS fornitori dell’azienda / Numero di
istituti che intrattengono rapporti con
l’azienda
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Incidenza del numero di istituti bancari
conformi a standard certificativi inerenti
alla Responsabilità Sociale sul totale degli
istituti di riferimento aziendale
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
61
3.8
Indicatori relativi allo stakeholder FORNITORI
Tipo di analisi
Stakeholder
Performance
economica
Performance
sociale
Fornitori
3.8.1
Performance
ambientale
Sintesi delle tematiche e degli indicatori di Performance Sociale
Tab. 11/3 Indicatori di Performance Sociale per lo stakeholder Fornitori
Indicatori di
Scala Quantitativa
PERFORMANCE SOCIALE
Valore
assoluto
Valore
percentuale
Scala Qualitativa
Valutazione
da 1 a 7
Si/No
a) PORTAFOGLIO FORNITORI
a1) Numerosità dei fornitori
b) DISTRIBUZIONE TERRITORIALE
b1) Fornitori residenti in ambito comunale
(1)
b2) Fornitori residenti in ambito provinciale
(1)
b3) Fornitori residenti in ambito regionale (extra-provinciale)
(1)
b4) Fornitori residenti in ambito nazionale (extra-regionale)
(1)
b5) Fornitori residenti in ambito estero
(1)
c) FORMA GIURIDICA
c1) Società di capitale
(1)
c2) Società di persone
(1)
d) DIMENSIONE AZIENDALE
d1) Micro imprese (1 ÷ 9 addetti)
(1)
d2) Piccola impresa (10 ÷ 49 addetti)
(1)
d3) Media impresa (50÷ 249 addetti)
(1)
d4) Grande impresa (> 250 addetti)
(1)
e) TEMPI DI PAGAMENTO
e1) Alla consegna del prodotto/servizio
(1)
e2) A 30 gg
(1)
e3) A 60 gg
(1)
e4) A 90 gg
(1)
e5) A 120 gg
(1)
e6) > 120 gg
(1)
f) STANDARD CERTIFICATIVI
f1) Certificazione ISO 9001 ottenuta
(2)
f2) Certificazione ISO 9001 in corso
(2)
f3) Certificazione Ambientale ottenuta
(3)
(2)
f4) Certificazione ambientale in corso
(3)
(2)
f5) Certificazione di Responsabilità Sociale ottenuta
(3)
(2)
f6) Certificazione di Responsabilità Sociale in corso
(3)
(2)
Legenda:
(1)
(2)
(3)
incidenza % sul numero totale dei fornitori
indicatore utilizzabile qualora non venga impiegato quello relativo alla precedente scala qualitativa (Valutazione da
1 a 7); i termini “Sì/No” sono parimenti interpretabili come “presente/assente”;
specificare il nome.
valore da non calcolare
62
3.8.2
Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE
SOCIALE relativi allo stakeholder Fornitori
3.8.2.1
Indicatori relativi al “Portafoglio fornitori”
a1) Numerosità dei fornitori
Significato
La numerosità dei fornitori riflette generalmente il livello di complessità della funzione aziendale
“acquisti”, oltre che evidenziare fenomeni di rischiosità determinata, talora, da estrema
concentrazione o, all’opposto, da eccessiva polverizzazione del portafoglio.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della
funzione “acquisti” (schede fornitori) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile
presso gli uffici amministrativi (fatture passive).
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Numerosità dei fornitori
3.8.2.2
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
Indicatori di “Distribuzione territoriale” dei Fornitori
b1) Fornitori residenti in ambito comunale
b2) Fornitori residenti in ambito provinciale
b3) Fornitori residenti in ambito regionale (extra-provinciale)
b4) Fornitori residenti in ambito nazionale (extra-regionale)
b5) Fornitori residenti in ambito estero
Significato
Il portafoglio fornitori, attraverso la presenta tipologia di indicatori, viene suddiviso in base al
criterio di distribuzione territoriale (comunale, provinciale, regionale, nazionale, estero),
rilevando in tal modo la localizzazione geografica dei vari fornitori aziendali e loro eventuali
concentrazioni, sia in prossimità dell’azienda o in territori remoti.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tali indicatori sono desumibili dalla documentazione di competenza della
funzione “acquisti” (schede fornitori) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile
presso gli uffici amministrativi (fatture passive).
63
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Fornitori residenti in ambito comunale
Rilevazione
periodo in
esame
N°
Valore
periodo
precedente
N°
±%
Obiettivo
periodo in
esame
N°
∆ % periodo
precedente
∆ su
obiettivo
±N°
Fornitori residenti in ambito provinciale
N°
N°
±%
N°
±N°
Fornitori residenti in ambito regionale
N°
N°
±%
N°
±N°
Fornitori residenti in ambito nazionale
N°
N°
±%
N°
±N°
Fornitori residenti in ambito estero
N°
N°
±%
N°
±N°
3.8.2.3
Indicatori di “Forma giuridica” dei Fornitori
c1) Società di capitale
c2) Società di persone
Significato
Gli indicatori sopra riportati suddividono i fornitori sulla base della loro forma giuridica.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tali indicatori sono desumibili dalla documentazione di competenza della
funzione “acquisti” (schede fornitori) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile
presso gli uffici amministrativi (fatture passive).
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Società di capitale
Rilevazione
periodo in
esame
N°
Valore
periodo
precedente
N°
Società di persone
N°
N°
Indicatore
3.8.2.4
±%
Obiettivo
periodo in
esame
N°
±%
N°
∆ % periodo
precedente
∆ su
obiettivo
±N°
±N°
Indicatori di “Dimensione aziendale” dei Fornitori
d1) Micro impresa (1 ÷ 9 addetti)
d2) Piccola impresa (10 ÷ 49 addetti)
d3) Media impresa (50÷ 249 addetti)
d4) Grande impresa (≥ 250 addetti)
Significato
I fornitori sono suddivisi secondo la loro dimensione aziendale, sulla base della 4 classi
contemplate dalla classificazione adottata dall’Unione Europea: micro, piccola, medio, grande.
64
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tali indicatori sono desumibili dalla documentazione di competenza della
funzione “acquisti” (schede fornitori) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile
presso gli uffici amministrativi (fatture passive).
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Rilevazione
periodo in
esame
N°
Valore
periodo
precedente
N°
Piccola impresa (10 ÷ 49 addetti)
N°
Media impresa (50÷ 249 addetti)
N°
Grande impresa (≥ 250 addetti)
N°
Indicatore
Micro impresa (1 ÷ 9 addetti)
3.8.2.5
±%
Obiettivo
periodo in
esame
N°
N°
±%
N°
±N°
N°
±%
N°
±N°
N°
±%
N°
±N°
∆ % periodo
precedente
∆ su
obiettivo
±N°
Indicatori dei “Tempi di pagamento” ai Fornitori
e1) Alla consegna del prodotto / servizio
e2) A 30 gg
e3) A 60 gg
e4) A 90 gg
e5) A 120 gg
e6) > 120 gg
Significato
Tali indicatori aiutano a misurare la capacità dell’azienda in termini di provvista di liquidità, in
funzione dei tempi di pagamento concordati con i vari fornitori.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tali indicatori sono desumibili dalla documentazione di competenza della
funzione “acquisti” (ordini, contratti) e, in maniera integrativa, da quella di carattere contabile
presso gli uffici amministrativi (fatture passive) o, ancora, da quella finanziaria relativamente
agli scadenzari di pagamento o agli ordini di pagamento.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Rilevazione
periodo in
esame
N°
Valore
periodo
precedente
N°
±%
Obiettivo
periodo in
esame
N°
A 30 gg
N°
N°
±%
N°
±N°
A 60 gg
N°
N°
±%
N°
±N°
A 90 gg
N°
N°
±%
N°
±N°
A 120 gg
N°
N°
±%
N°
±N°
> 120 gg
N°
N°
±%
N°
±N°
Indicatore
Alla consegna del prodotto o / servizio
∆ % periodo
precedente
∆ su
obiettivo
±N°
65
3.8.2.6
Indicatori relativi a “Standard certificativi” dei Fornitori
f1) Certificazione ISO 9001 ottenuta
f2) Certificazione ISO 9001 in corso
f3) Certificazione Ambientale ottenuta
f4) Certificazione Ambientale in corso
f5) Certificazione di Responsabilità sociale ottenuta
f6) Certificazione di Responsabilità sociale in corso
Significato
Sono indicatori di tipo qualitativo. Fanno riferimento a certificazioni che costituiscono
un’importante qualifica dei fornitori e di cui l’azienda deve tenere in considerazione, in quanto
generalmente sottendono una buona cultura organizzativa, attenta ai principi dell’efficacia e
dell’efficienza, nonché un’attenzione all’etica di impresa. Ciò determina, quindi, fornitori più
affidabili e competitivi, dotati di un moderno approccio al mercato nonché di una sensibilità ai
principi di sostenibilità.
Modalità di valutazione
Oltre a rilevare se uno o più sistemi di certificazione siano affettivamente adottati in azienda o
in corso di adozione, relativamente ad essi è possibile esprimere una valutazione attraverso la
scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a
“molti alto”).
Analisi dei risultati
Scala Qualitativa
Certificazione ISO 9001 ottenuta
Rilevazione
periodo in
esame
1÷7
Valore
periodo
precedente
1÷7
±%
Obiettivo
periodo in
esame
1÷7
Certificazione ISO 9001 in corso
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Certificazione Ambientale ottenuta
(specificare)
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Certificazione Ambientale in corso
(specificare)
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Responsabilità sociale ottenuta
(specificare)
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Responsabilità sociale in corso
(specificare)
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Indicatore
∆ % periodo
precedente
∆ su
obiettivo
0÷±6
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti
qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
66
3.9
Indicatori relativi allo stakeholder CLIENTI
Tipo di analisi
Stakeholder
Performance
economica
Performance
sociale
Clienti
Performance
ambientale
3.9.1
Sintesi delle tematiche e degli indicatori di Performance Sociale
Tab. 12/3 Indicatori di Performance Sociale per lo stakeholder Clienti
Indicatori di
PERFORMANCE SOCIALE
Scala Quantitativa
Valore
assoluto
Valore
percentuale
Scala Qualitativa
Valutazione
da 1 a 7
Si/No
a) PORTAFOGLIO CLIENTI
a1) Numerosità dei clienti
b) RIPARTIZIONE DEL PORTAFOGLIO PER
TIPOLOGIE DI CLIENTI IN TERMINI DI
NUMEROSITÀ
b1) Amministrazioni pubbliche
(1)
b2) Aziende private
(1)
b3) Persone
(1)
c) RIPARTIZIONE DEL PORTAFOGLIO PER
TIPOLOGIE DI CLIENTI IN TERMINI DI FATTURATO
c1) Amministrazioni pubbliche
(2)
c2) Aziende private
(2)
c3) Persone
(2)
d) RIPARTIZIONE TERRITORIALE
d1) Comunale
(1)
d2) Provinciale (extra-comunale)
(1)
d3) Regionale (extra-provinciale)
(1)
d4) Nazionale (extra-regionale)
(1)
d5) Estero
(1)
e) SVILUPPO DEL MERCATO
e1) Nuovi clienti nell’anno
e2) Clienti presenti in portafoglio da oltre un anno
e3) Incidenza dei nuovi clienti sul portafoglio complessivo
e4) Fatturato medio per cliente
e5) Incidenza dei primi 4 clienti per valore acquistato sul
fatturato totale
f) CUSTOMER SATISFACTION
f1) Reclami ricevuti
f2) Contenziosi
f3) Incidenza reclami su numero vendite di prodotti/servizi
f4) Livello di customer satisfaction
Legenda:
(1)
(2)
Incidenza % sul numero totale dei clienti;
Incidenza % sul totale del fatturato dell’azienda;
valore da non calcolare.
67
3.9.2
Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE
SOCIALE relativi allo stakeholder Clienti
3.9.2.1
Indicatori del “Portafoglio clienti”
a1) Numerosità dei clienti
Significato
La numerosità della clientela rivela il posizionamento dell’azienda nonché la sua capacità
competitiva di porsi sul mercato.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della
funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti) e, in maniera
integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture attive).
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Numerosità dei clienti
3.9.2.2
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
Indicatori di “Ripartizione del portafoglio per tipologie di clienti in
termini di numerosità”
b1) Amministrazioni pubbliche
b2) Aziende private
b3) Persone
Significato
La composizione del portafoglio clienti, suddiviso per tipologia, segnala a quale target l’azienda
si rivolge maggiormente, rivelando, inoltre, possibili e pericolosi fenomeni di concentrazione del
portafoglio stesso.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della
funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti) e, in maniera
integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture attive).
68
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Amministrazioni pubbliche
Rilevazione
periodo in
esame
N°
Valore
periodo
precedente
N°
∆ % periodo
precedente
±%
Obiettivo
periodo in
esame
N°
∆ su
obiettivo
±N°
Aziende private
N°
N°
±%
N°
±N°
Persone
N°
N°
±%
N°
±N°
3.9.2.3
Indicatori di “Ripartizione del portafoglio per tipologie di clienti in
termini di fatturato”
c1) Amministrazioni pubbliche
c2) Aziende private
c3) Persone
Significato
Tale ripartizione mette in evidenza le tipologie di clientela più importanti in termine di valore,
ovvero quelle a maggior rilevanza strategica per l’azienda.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della
funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti) e, in maniera
integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture attive).
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Rilevazione
periodo in
esame
N°
Valore
periodo
precedente
N°
±%
Obiettivo
periodo in
esame
N°
Aziende private
N°
N°
±%
N°
±N°
Persone
N°
N°
±%
N°
±N°
Indicatore
Amministrazioni pubbliche
3.9.2.4
∆ % periodo
precedente
∆ su
obiettivo
±N°
Indicatori di “Ripartizione territoriale” (dei Clienti)
d1) Clienti residenti in ambito comunale
d2) Clienti residenti in ambito provinciale (extra-comunale)
d3) Clienti residenti in ambito regionale (extra-provinciale)
d4) Clienti residenti in ambito nazionale (extra-regionale)
d5) Clienti residenti in ambito estero
69
Significato
Un analisi effettuata attraverso indicatori di ripartizione territoriale rivela l’estensione e la
copertura del mercato geografico su cui si è sviluppata l’attività commerciale dell’azienda.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della
funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti) e, in maniera
integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture attive).
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Rilevazione
periodo in
esame
N°
Valore
periodo
precedente
N°
±%
Obiettivo
periodo in
esame
N°
Clienti residenti in ambito provinciale
(extra-comunale)
N°
N°
±%
N°
±N°
Clienti residenti in ambito regionale (extraprovinciale)
N°
N°
±%
N°
±N°
Clienti residenti in ambito nazionale (extraregionale)
N°
N°
±%
N°
±N°
Clienti residenti in ambito estero
N°
N°
±%
N°
±N°
Indicatore
Clienti residenti in ambito comunale
3.9.2.5
∆ % periodo
precedente
∆ su
obiettivo
±N°
Indicatori di “Sviluppo del mercato”
e1) Nuovi clienti nell’anno
Significato
Tale indicatore misura il numero di nuovi clienti acquisiti nell’anno ed è di supporto all’analisi di
efficacia e di efficienza della funzione commerciale o di marketing.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della
funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti).
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Nuovi clienti nell’anno
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
70
e2) Clienti presenti in portafoglio da oltre un anno
Significato
I clienti presenti in portafoglio da un oltre un anno costituiscono un indice di fidelizzazione del
target nei confronti dell’azienda. L’indicatore in esame è teso inoltre a verificare il buon operato
della funzione marketing sia in termini strategici (marketing mix proposto) che operativi, in
particolare per ciò che concerne l’attività di “customer care”.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della
funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti) e, in maniera
integrativa, da quella di carattere contabile presso gli uffici amministrativi (fatture attive).
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Clienti presenti in portafoglio da oltre un
anno
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
e3) Incidenza dei nuovi clienti sul portafoglio complessivo
Significato
L’incidenza dei nuovi clienti sul portafoglio complessivo rileva il livello di dinamicità ed efficienza
della funzione Marketing / Commerciale dell’impresa.
Modalità di calcolo
Si ottiene dal rapporto tra il numero di nuovi
clienti acquisiti in portafoglio ed il numero
totale dei clienti aziendali. I valori afferenti a
tale
indicatore
sono
desumibili
dalla
documentazione di competenza della funzione
“Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti,
schede clienti).
Incidenza dei nuovi clienti = Nuovi
clienti acquisiti / Totale clienti
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Incidenza dei nuovi clienti sul portafoglio
complessivo
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
71
e4) Fatturato medio per cliente
Significato
Esprime il valore medio di ricavo generato da ogni cliente nell’anno. In altri termini rivela il
valore potenziale medio del target aziendale.
Modalità di calcolo
Si ottiene dividendo il valore del fatturato
totale per il numero totale di clienti. I valori
afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla
documentazione di competenza della funzione
“Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti,
schede clienti) e, in maniera integrativa, da
quella di carattere contabile presso gli uffici
amministrativi (fatture attive).
Fatturato medio per cliente = Fatturato
totale / Totale clienti
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Fatturato medio per cliente
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
€
€
±%
€
±€
e5) Incidenza dei primi 4 clienti per valore acquistato sul fatturato totale
Significato
Un’elevata incidenza del fatturato generato dai primi 4 clienti, per valore acquistato, sul totale
del fatturato aziendale, rivela una concentrazione dell’attività commerciale dell’impresa
potenzialmente rischiosa.
Modalità di calcolo
Si ricava dal rapporto tra la somma del
fatturato dei primi 4 clienti per rilevanza in
valore ed il fatturato totale aziendale. I valori
afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla
documentazione di competenza della funzione
“Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti,
schede clienti) e, in maniera integrativa, da
quella di carattere contabile presso gli uffici
amministrativi (fatture attive).
Incidenza del fatturato primi 4 clienti
per valore acquistato= Somma del
fatturato relativo ai primi 4 clienti /
Totale fatturato
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Incidenza dei primi 4 clienti per valore
acquistato sul fatturato totale
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
72
3.9.2.6
Indicatori di “Customer satisfaction”
f1) Reclami ricevuti
Significato
Un numero consistente di reclami ricevuti dalla clientela rappresenta un fattore di
insoddisfazione del prodotto/servizio aziendale offerto ed è sintomatico di inefficienze
organizzative a cui porre rimedio rapidamente.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della
funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti).
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Reclami ricevuti
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
f2) Contenziosi
Significato
Tale indicatore rivela il numero di reclami ricevuti trasformatisi in contenziosi. Un elevato
numero di contenziosi palesa un’incapacità aziendale nel gestire un proficuo rapporto col
cliente.
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della
funzione “Marketing” o “Commerciale” (ordini, contratti, schede clienti) e da quella di carattere
legale.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Contenziosi
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
f3) Incidenza dei reclami sul numero di vendite
Significato
L’indicatore in oggetto partecipa a segnalare il grado di soddisfazione espresso dalla clientela
nei confronti dell’azienda. Il numero dei reclami in rapporto al numero totale di vendite
73
effettuate consente di valutare con maggior precisione il livello di attenzione che l’azienda pone
verso la clientela.
Modalità di calcolo
Si ricava dal rapporto tra la somma reclami
ricevuti ed il numero totale delle vendite
effettuate.
Incidenza dei reclami sul numero di
vendite = Numero di reclami ricevuti /
Numero di vendite effettuate
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Incidenza dei reclami sul numero di vendite
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
f4) Livello di customer satisfaction
Significato
E’ un indicatore di tipo qualitativo. Attraverso esso viene espresso il giudizio dei clienti riguardo
all’offerta commerciale praticata dall’azienda. E’ una valutazione che abbraccia non solo il
prodotto/servizio ma anche il livello di prezzo, l’immagine percepita dell’impresa, il canale
distributivo utilizzato e altri possibili aspetti di marketing quali, ad esempio, la gentilezza e
cordialità del personale di vendita, i tempi di consegna, i tempi di pagamento, ecc. .
Modalità di valutazione
Oltre a rilevare se un sistema di valutazione di customer satisfaction sia affettivamente adottato
in azienda, in relazione ad esso è possibile esprimere una valutazione attraverso la scala Likert
(con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” e 7 a “molti alto”).
Analisi dei risultati
Scala Qualitativa
Indicatore
Livello di customer satisfaction
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti
qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
74
3.10
Indicatori relativi allo stakeholder COLLETTIVITÀ
Tipo di analisi
Stakeholder
Performance
economica
Performance
sociale
Performance
ambientale
Collettività
3.10.1
Sintesi delle tematiche e degli indicatori di Performance Sociale
Tab. 13/3 Indicatori di Performance Sociale per lo stakeholder Collettività
Indicatori di
PERFORMANCE SOCIALE
Scala Quantitativa
Valore
assoluto
Valore
percentuale
Scala Qualitativa
Valutazione
da 1 a 7
Si/No
a) INZIATIVE A SOSTEGNO DELLA COMUNITA’ PER
AMBITO TEMATICO
a1) In ambito culturale (valore in €)
a2) In ambito sportivo (valore in €)
a3) In ambito socio-sanitario (valore in €)
a4) In ambito scolastico - formativo (valore in €)
a5) Numero di iniziative sostenute
b) INZIATIVE A SOSTEGNO DELLA COMUNITA’ PER
AMBITO TERRITORIALE
b1) In ambito locale (comunale o provinciale) (valore in €)
b2) In ambito nazionale (extra-provinciale) (valore in €)
b3) In ambito extra-nazionale (valore in €)
c) STABILIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE
c1) Incidenza del personale residente sul territorio compreso
nell’isocrona di 60 min. dalla sede aziendale sul totale
addetti
d) CONTENZIOSI CON LA COMUNITA’
d1) Numero di contenziosi in atto
e) CONTRIBUZIONE FISCALE
e1) Imposte dirette
(1)
e2) Imposte indirette
(1)
e3) Incidenza del totale delle imposte e tasse sull’utile ante
imposte
Legenda:
(1)
% sul totale delle imposte
valore da non calcolare
75
3.10.2
Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE
SOCIALE relativi allo stakeholder Collettività
3.10.2.1
Indicatori di “Iniziative a sostegno della comunità per ambito
tematico”
a1) Iniziative in ambito culturale
a2) Iniziative in ambito sportivo
a3) Iniziative in ambito socio-sanitario
a4) Iniziative in ambito scolastico - formativo
Significato
Il numero di iniziative a sostegno della comunità rappresenta il livello di interesse manifestato
dall’azienda alla partecipazione attiva ed al miglioramento delle condizioni di vita della
collettività locale e non. Tali iniziative possono concretizzarsi in donazioni o sponsorizzazioni.
L’attività in esame potrà rivolgersi a diversi ambiti, ovvero culturale, sportivo, socio-sanitario,
scolastico-formativo, sia su iniziativa dell’azienda che su richiesta di terzi (enti, associazioni,
ecc.).
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della
funzione “Direzione strategica” o “Marketing” nonché da quella di carattere amministrativocontabile.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Iniziative in ambito culturale
Rilevazione
periodo in
esame
N°
Valore
periodo
precedente
N°
Iniziative in ambito sportivo
N°
N°
Indicatore
±%
Obiettivo
periodo in
esame
N°
±%
N°
∆ % periodo
precedente
∆ su
obiettivo
±N°
±N°
Iniziative in ambito socio-sanitario
N°
N°
±%
N°
±N°
Iniziative in ambito scolastico-formativo
N°
N°
±%
N°
±N°
3.10.2.2
Indicatori di iniziative a sostegno della comunità per ambito
territoriale
b1) Iniziative in ambito locale (comunale o provinciale)
b2) Iniziative in ambito nazionale (extra-provinciale)
b3) Iniziative in ambito extra-nazionale
Significato
Le iniziative a sostegno della comunità evidenziano l’ambito geografico su cui si estende
l’attività operativa dell’azienda, suddiviso per macro aree territoriale a seconda della sua vastità.
76
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di competenza della
funzione “Direzione strategica” o “Marketing” nonché da quella di carattere amministrativocontabile.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
Iniziative in ambito locale (comunale o
provinciale)
N°
N°
±%
N°
±N°
Iniziative in ambito nazionale (extraprovinciale)
N°
N°
±%
N°
±N°
N°
N°
±%
N°
±N°
Indicatore
Iniziative in ambito extra-nazionale
3.10.2.3
Indicatori di “Stabilizzazione della popolazione”
c1) Incidenza degli addetti residenti nel territorio compreso nell’isocrona di
60 minuti dalla sede aziendale sul totale dell’organico
Significato
Attraverso tale indicatore si intende porre in rilievo l’attenzione dell’azienda alla creazione di
condizioni di stabilizzazione della popolazione lavorativa sul territorio di residenza allo scopo di
offrire possibilità di miglioramento della qualità di vita alle fasce deboli della Collettività e, nel
contempo, di creare opportunità di lavoro in territori marginali, favorendo così il permanere di
comunità attive sul territorio. I 60 minuti di percorrenza per raggiungere il luogo di lavoro
vengono ritenuti un limite ragionevole oltre il quale spesso possono manifestarsi fenomeni di
semi-abbandono e spopolamento di aree talora disagiate (ad es.: difficile orografia o carenza di
infrastrutture viarie).
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono
desumibili
dalla
documentazione
di
competenza della funzione “Gestione del
personale” o a studi di consulenza del lavoro a
cui è stata esternalizzata tale attività. La
distanza dai luoghi di residenza alla sede
lavorativa calcolata in termini temporali può
essere rilevata facendo riferimento a siti
Internet
che
dispongono
di
sistemi
georeferenziati (ad es.: viamichelin.com).
L’indicatore si esprime in valori percentuali ed
pari al rapporto tra il numero degli addetti
residenti nell’area delimitata dall’isocrona di 60
minuti ed il totale degli addetti.
Incidenza degli addetti residenti nel
territorio compreso nell’isocrona di 60
minuti dalla sede aziendale sul totale
dell’organico =
Numero degli addetti residenti nel
territorio compreso nell’isocrona di 60
minuti / Numero totale degli addetti
77
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
Incidenza degli addetti residenti nel
territorio compreso nell’isocrona di 60
minuti dalla sede aziendale sul totale
dell’organico
3.10.2.4
Indicatori relativi a “Contenziosi con la comunità”
d1) Numero di contenziosi in atto
Significato
Tale indicatore segnala il livello di litigiosità che l’azienda ha con il contesto locale, in particolare
quante dispute legali l’impresa sostiene con singoli cittadini, comitati ad hoc, associazioni, enti
locali, per i più svariati motivi, legati, ad esempio, a problematiche ambientali, edificatorie ed
infrastrutturali, all’inosservanza di norme, ecc.)
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tale indicatore sono desumibili dalla documentazione di carattere legale,
spesso di competenza di consulenti esterni.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Numero di contenziosi in atto
3.10.2.5
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
N°
N°
±%
N°
±N°
Indicatori di “Contribuzione fiscale”
e1) Imposte dirette
e2) Imposte indirette
Significato
La ripartizione del gettito fiscale è effettuata sulla base della tipologia di imposta, diretta o
indiretta, ovvero a seconda che il contributo economico a favore dell’apparato pubblico, e
successivamente della collettività, sia prelevato sul reddito d’impresa oppure in occasione di una
determinata azione o comportamento (ad esempio IVA).
Modalità di calcolo
I valori afferenti a tali indicatori sono desumibili dalla documentazione contabile aziendale, in
particolare da quella relativa agli adempimenti periodici fiscali.
78
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Imposte dirette
Imposte indirette
Rilevazione
periodo in
esame
€
Valore
periodo
precedente
€
€
€
±%
Obiettivo
periodo in
esame
€
±%
€
∆ % periodo
precedente
∆ su
obiettivo
±€
±€
e3) Incidenza delle tasse ed imposte sull’utile ante imposte
Significato
Rileva il peso che l’imposizione fiscale assume sull’utile d’impresa, ovvero quanta parte della
ricchezza prodotta dall’azienda va conferita alla Pubblica Amministrazione in modo che essa
possa garantire i servizi essenziali alla collettività.
Modalità di calcolo
L’indicatore in oggetto si ottiene dal rapporto
tra il valore complessivo delle imposte e tasse
rispetto
all’utile
di
bilancio
generato
dall’impresa. I valori afferenti a tale indicatore
sono
desumibili
dalla
documentazione
contabile aziendale.
Incidenza tasse e imposte sull’utile
ante imposte = Valore complessivo
delle imposte e tasse / Utile ante
imposte
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Incidenza delle tasse ed imposte sull’utile
ante imposte
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
%
%
±%
%
±%
79
3.10.3
Sintesi delle
Ambientale
tematiche
e
degli
indicatori
di
Performance
Tab. 14/3 Indicatori di Performance Ambientale per lo stakeholder Collettività
Indicatori di
Scala Quantitativa
PERFORMANCE AMBIENTALE
Valore
assoluto
Valore
percentuale
Scala Qualitativa
Valutazione
da 1 a 7
Si/No
a) STANDARD CERTIFICATIVI
a1) ISO 14001 ottenuta
(1)
a2) ISO 14001 in corso
(1)
a3) EMAS ottenuta
(1)
a4) EMAS in corso
(1)
a5) Altra certificazione ottenuta (2)
(1)
a6) Altra certificazione in corso
(1)
(2)
b) COMPORTAMENTI IMPRONTATI ALLA TUTELA
AMBIENTALE
b1) Adozione di sistemi di contenimento di consumi idrici
(1)
b2) Adozione di sistemi di contenimento di consumi elettrici
(1)
b3) Impiego di carburanti a minor impatto ambientale
(1)
b4) Impiego di combustibili per riscaldamento da fonti
rinnovabili
(1)
b5) Adozione di impianti di produzione di energia da fonti
rinnovabili
(1)
b6) Recupero e riutilizzo di imballi e contenitori per
trasporto
(1)
b7) Adozione di sistemi per la riduzione di emissioni di
rumore
(1)
b8) Adozione di sistemi per l’abbattimento di fumi e/o
polveri
(1)
b9) Utilizzo di prodotti da riciclo
(1)
b10) Rifiuti avviati al recupero
(1)
b11) Sversamenti di idrocarburi in mare
b12) Sversamenti o perdita di sostanze inquinanti (eccetto
idrocarburi) in mare (2)
b13) Emissioni di CO2
b14) Emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti
b15) Età media della flotta navale aziendale
b16) Età media del parco veicolare aziendale
Legenda:
(1)
(2)
indicatore utilizzabile qualora non venga impiegato quello relativo alla precedente scala qualitativa (Valutazione da
1 a 7)
specificare il nome
valore da non calcolare
80
3.10.4
Significato e modalità di calcolo degli indicatori di PERFORMANCE
AMBIENTALE relativi allo stakeholder Collettività
3.10.4.1
Indicatori di “Standard certificativi di carattere ambientale”
a1) ISO 14001 ottenuta
a2) ISO 14001 in corso
a3) EMAS ottenuta
a4) EMAS in corso
a5) Altra certificazione ottenuta
a6) Altra certificazione in corso
Significato
Sono indicatori di tipo qualitativo. Gli standard certificativi ambientali, oltre a dimostrare la
sensibilità dell’azienda nei confronti dell’ambiente, rappresentano anche un fattore strategico di
successo, in quanto esprimono capacità di razionalizzazione operativa e gestionale, di creazione
di valore aggiunto, di competitività e di affidabilità, caratteristiche percepite ed apprezzate dalla
collettività. Tali standard certificativi sono altresì sintomatici di una mentalità aziendale moderna
e improntata ai criteri dello sviluppo sostenibile ed al rispetto del futuro delle prossime
generazioni.
Modalità di calcolo
Oltre a rilevare se uno o più dei sistemi di certificazione elencati siano affettivamente adottati in
azienda, in relazione ad ognuno di esso è possibile esprimere una valutazione attraverso la
scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del tipo “molto basso” o
tendente a decisa negatività, e 7 a “molti alto” o marcata positività).
Nel caso in cui non fosse possibile fornire un giudizio, si ricorda che può essere più
semplicemente impiegato l’alternativo indicatore qualitativo con valutazione bimodale (Si/No)
che sintetizza la presenza o l’assenza della certificazione in oggetto.
Le informazioni afferenti a tali indicatori sono rilevabili da specifica documentazione aziendale,
qualora vi sia esistenza, ovvero da apposita manualistica preposta all’impiego delle procedure di
qualità ambientali.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
ISO 14001 ottenuta
Rilevazione
periodo in
esame
1÷7
Valore
periodo
precedente
1÷7
∆ % periodo
precedente
±%
Obiettivo
periodo in
esame
1÷7
∆ su
obiettivo
0÷±6
ISO 14001 in corso
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
EMAS ottenuta
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
EMAS in corso
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Altra certificazione ottenuta (SPECIFICARE)
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Altra certificazione in corso (SPECIFICARE)
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti
qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
81
3.10.4.2
Indicatori di “Comportamento sulle tematiche ambientali”
b1) Adozione di sistemi di contenimento di consumi idrici
b2) Adozione di sistemi di contenimento di consumi elettrici
b3) Impiego di carburanti a minor impatto ambientale
b4) Impiego di combustibili per riscaldamento da fonti rinnovabili
b5) Adozione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili
b6) Recupero e riutilizzo di imballi e contenitori per trasporto
b7) Adozione di sistemi per la riduzione di emissioni di rumore
b8) Adozione di sistemi per l’abbattimento di fumi e/o polveri
b9) Utilizzo di prodotti da riciclo
b10) Rifiuti avviati al recupero
Significato
Sono indicatori di carattere qualitativo. Essi costituiscono un interessante quadro informativo
relativo alla verifica dell’adozione di comportamenti aziendali virtuosi in campo ambientale ed
attinenti ai seguenti aspetti:
- consumo d’acqua: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un giudizio attinente a
qualunque impianto o sistema adottato dall’azienda finalizzato a contenere il consumo
idrico, il riutilizzo di acque di lavaggio o l’impiego di quelle meteoriche;
- consumo di energia elettrica: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un giudizio
attinente a qualunque impianto o sistema adottato dall’azienda finalizzato a migliorare il
risparmio di energia elettrica (ad es.: ampia diffusione di corpi illuminanti a basso
consumo, sistemi di domotica finalizzati alla razionalizzazione dei consumi in funzione
dell’effettivo uso di uno strumento o della presenza umana in un ambiente);
- carburanti ecologici: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un giudizio
attinente all’impiego in azienda di qualunque carburante a minor impatto ambientale (ad
es.: biodiesel) per il parco veicoli o flotta navale aziendale;
- combustibili da fonti rinnovabili: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un
giudizio attinente all’impiego in azienda di qualunque combustibile per riscaldamento
derivante da fonti rinnovabili (ad es.: cippato di legna, pellet, biogas, ecc.);
- produzione di energie alternative: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un
giudizio attinente a qualunque impianto o sistema adottato dall’azienda in grado di
produrre energia da fonti rinnovabili (pannelli o film fotovoltaici, pale eoliche, pannelli
solari, caldaie a turbina per cogenerazione o trigenerazione, ecc.);
- recupero e riutilizzo di imballi e contenitori per il trasporto: evidenziare l’esistenza o, ancor
meglio, esprimere un giudizio attinente al livello di intensità in azienda relativamente
all’impiego di modalità volte al recupero di prodotti atti all’imballo e al trasporto merci (ad
es.: pallet, cartoni, casse, sacchi, ecc.);
- abbattimento di emissioni acustiche: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un
giudizio attinente a qualunque impianto o sistema adottato dall’azienda finalizzato a ridurre
la produzione di rumore (ad es.: pannelli insonorizzanti, barriere vegetali frangi-rumore,
tecnologie silenziate, ecc.);
- abbattimento di fumi e/o polveri: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio, esprimere un
giudizio attinente a qualunque impianto o sistema adottato dall’azienda finalizzato a ridurre
la produzione di fumi e/o polveri (ad es.: aspiratori, irroratori idrici, ecc.);
- acquisto di prodotti derivanti da materie riciclate: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio,
esprimere un giudizio attinente a qualunque modalità d’approvvigionamento e di uso
82
adottato dall’azienda relativamente ad attrezzature o materiali di consumo derivanti da
processi di riciclaggio;
- rifiuti prodotti dall’azienda ed avviati al recupero: evidenziare l’esistenza o, ancor meglio,
esprimere un giudizio attinente a qualunque modalità adottata dall’azienda affinché i rifiuti
prodotti possano essere, nella quota maggiore possibile, portati a centri di recupero ed
avviati a processi di riciclo.
L’utilizzo di tali indicatori è finalizzato ad individuare il livello di attenzione che l’azienda rivolge
nei confronti dell’ambiente e ad analizzare, periodicamente, l'impatto da essa prodotto sull’ecosistema, identificando, in particolare, le aree critiche di attività aziendale su cui effettuare,
eventualmente, interventi correttivi di miglioramento.
Modalità di calcolo
Oltre a rilevare se uno o più dei comportamenti elencati e volti alla tutela dell’ambiente siano
affettivamente adottati in azienda, in relazione ad ognuno di esso è possibile esprimere una
valutazione attraverso la scala Likert (con valori da 1 a 7, ove 1 corrisponde ad un giudizio del
tipo “molto basso” o tendente a decisa negatività o gravità, e 7 a “molto alto” o marcata
positività).
Nel caso in cui non fosse possibile fornire un giudizio, si ricorda che può essere più
semplicemente impiegato l’alternativo indicatore qualitativo con valutazione bimodale (Si/No)
che segnala l’adozione o meno del comportamento in oggetto.
Le informazioni afferenti a tali indicatori sono rilevabili da specifica documentazione aziendale,
qualora vi sia esistenza, ovvero da apposita manualistica preposta all’impiego delle procedure di
qualità ambientali.
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
b1) Adozione di sistemi di contenimento di
consumi idrici
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
b2) Adozione di sistemi di contenimento di
consumi elettrici
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
b3) Impiego di carburanti a minor impatto
ambientale
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
b4) Impiego di combustibili per
riscaldamento da fonti rinnovabili
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
b5) Adozione di impianti di produzione di
energia da fonti rinnovabili
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
b6) Recupero e riutilizzo di imballi e
contenitori per trasporto
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
b7) Adozione di sistemi per la riduzione di
emissioni di rumore
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
b8) Adozione di sistemi per l’abbattimento
di fumi e/o polveri
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
1÷7
1÷7
±%
1÷7
0÷±6
Indicatore
b9) Utilizzo di prodotti da riciclo
b10) Rifiuti avviati al recupero
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei giudizi qualitativi esposti
qualora esse si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
83
b11) Sversamenti di idrocarburi in mare
Significato
Insieme ai precedenti, l‘indicatore in esame partecipa ad integrare il quadro informativo relativo
ai comportamenti aziendali in campo ambientale e tende a fornire valori di tipo quantitativo (ad
es. Ton di petrolio). Occorre precisare che il presente indicatore è soprattutto adottabile da
aziende di navigazione o che trattano idrocarburi in ambito logistico-portuale.
E’ finalizzato a verificare il grado di attenzione dell’azienda nella preservazione e tutela della
risorsa mare, con particolare riguardo nell’evitare sversamenti in mare di idrocarburi, sia per
motivi accidentali che dolosi.
Modalità di calcolo
L’indicatore in esame si ottiene dalla somma,
delle tonnellate di idrocarburi dispersi in mare
nell’arco dell’anno. I valori afferenti a tale
indicatore sono desumibili da documentazione
relativa ad accertamenti giudiziari o da
documenti relativi a verifiche e controlli
effettuati da personale operativo preposto alla
gestione in termini di uso, di stoccaggio o
trasporto
di
idrocarburi,
nonché
da
documentazione relativa al sistema di gestione
di qualità ambientale, nel caso l’azienda ne sia
dotata.
Sversamenti di idrocarburi in mare =
Ton. di idrocarburi dispersi in ambiente
marino per fatti accidentali o per
incuria o dolo
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Sversamenti in mare di idrocarburi
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
Ton
Ton
±%
Ton
±Ton
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei valori esposti qualora
essi si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
b12) Sversamenti o perdita di sostanze inquinanti (eccetto idrocarburi) in
mare
Significato
Analogo al precedente precedenti, l‘indicatore in esame partecipa ad integrare il quadro
informativo relativo ai comportamenti aziendali in campo ambientale e tende a fornire valori di
tipo quantitativo (ad es.: Ton di vernici, di fanghi derivanti dal trattamento di rifiuti, di acidi,
ecc.). Occorre precisare che il presente indicatore è soprattutto adottabile da aziende di
navigazione o che trattano sostanze inquinanti in ambito logistico-portuale.
E’ finalizzato a verificare il grado di attenzione dell’azienda nella preservazione e tutela della
risorsa mare, con particolare riguardo nell’evitare sversamenti o perdite in mare di prodotti
solidi o liquidi nocivi per l’ambiente, sia per motivi accidentali che dolosi.
84
Modalità di calcolo
L’indicatore in esame si ottiene dalla somma,
delle tonnellate sostanza inquinanti disperse in
mare nell’arco dell’anno. I valori afferenti a
tale
indicatore
sono
desumibili
da
documentazione relativa ad accertamenti
giudiziari o da documenti relativi a verifiche e
controlli effettuati da personale operativo
preposto alla gestione in termini di uso, di
stoccaggio o trasporto di sostanze nocive per
l’ambiente, nonché da documentazione relativa
al sistema di gestione di qualità ambientale,
nel caso l’azienda ne sia dotata.
Sversamenti perdita di sostanze
inquinanti (eccetto idrocarburi) in
mare (SPECIFICARE) = Ton. di
sostanze inquinanti dispersi in
ambiente marino per fatti accidentali o
per incuria o dolo
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Sversamenti perdita di sostanze inquinanti
(eccetto idrocarburi) in mare
(SPECIFICARE)
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
Ton
Ton
±%
Ton
±Ton
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei valori esposti qualora
essi si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
b13) Emissioni di CO2
Significato
Come il precedente, l’indicatore in oggetto tende a rilevare l’impegno dell’azienda nella
preservazione e tutela dell’ambiente atmosferico. Occorre nel caso specifico evidenziare,
qualora significative, emissioni di anidride carbonica prodotta dalle attività aziendali,
responsabile di alterazioni climatiche.
Modalità di calcolo
L’indicatore in esame si ottiene dalla somma,
delle tonnellate di CO2 immessa in atmosfera
nell’arco dell’anno e prodotta da impianti,
autoveicoli o tecnologie aziendali. I valori
afferenti a tale indicatore sono desumibili da
documentazione tecnica relativa alle varie
tecnologie in dotazione all’azienda, in cui sono
indicate, ormai da alcuni anni, le produzioni
parametriche di anidride carbonica. Altre
informazioni sono altresì desumibili da
documenti relativi a verifiche o rilevamenti
effettuati da personale aziendale preposto al
governo del sistema di gestione di qualità
ambientale, nel caso in cui l’azienda ne sia
dotata.
Emissioni di CO2 = Ton. di anidride
carbonica prodotta dall’attività
aziendale e dispersa nell’ambiente
85
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Emissioni di CO2
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
Ton
Ton
±%
Ton
±Ton
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei valori esposti qualora
essi si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
b14) Emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti
Significato
Analogamente al precedente indicatore, valgono le considerazioni sopra esposte. L’attività
aziendale, a seconda delle sue precipue caratteristiche operative, può produrre emissioni di
altre sostanze inquinanti oltre alla CO2, quali, ad esempio, SO2 (anidride solforosa), Nox (ossidi
di azoto), PM10, PM2,5 (polveri sottili), Pb, (piombo) C6H6 (benzene), N2O (protossido d’azoto);
Modalità di calcolo
L’indicatore in esame si ottiene dalla somma, delle
tonnellate sostanza inquinante immessa in
atmosfera nell’arco dell’anno e prodotta da
impianti, autoveicoli o tecnologie aziendali. I valori
afferenti a tale indicatore sono talora desumibili
da documentazione tecnica relativa alle varie
tecnologie in dotazione all’azienda, in cui sono
indicate, ormai da alcuni anni, le produzioni
parametriche di alcuni elementi inquinanti. Altre
informazioni sono eventualmente segnalate nei
documenti relativi a verifiche o rilevamenti
effettuati da personale aziendale preposto al
governo del sistema di gestione di qualità
ambientale, nel caso in cui l’azienda ne sia dotata.
Emissioni in atmosfera di sostanza
inquinante (SPECIFICARE) = Ton. di
sostanza inquinante prodotta
dall’attività aziendale
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
Emissioni in atmosfera di sostanze
inquinanti (SPECIFICARE)
Ton
Ton
±%
Ton
±Ton
Emissioni in atmosfera di sostanze
inquinanti (SPECIFICARE)
Ton
Ton
±%
Ton
±Ton
Indicatore
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei valori esposti qualora
essi si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
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b15) Età media della flotta navale aziendale
Significato
Il presente indicatore è dedicato elusivamente ad essere impiegato da imprese di navigazione o
di servizi portuali dotate di mezzi navali minimamente significativi. Esso mira ad evidenziare il
grado di ecosostenibilità e di sicurezza per l’ambiente che la flotta navale aziendale presenta in
funzione delle condizioni di vetustà e, quindi, di efficienza in cui si trova. Oltre che un indicatore
di carattere ambientale esso può assumere la veste di “controllore” del livello di sicurezza in
ambito lavorativo.
Modalità di calcolo
L’indicatore in esame si ottiene dal rapporto
dato dalla somma degli anni di vita di tutti i
mezzi navali in disponibilità dell’azienda con il
numero totale dei mezzi navali stessi. I valori
afferenti a tale indicatore sono desumibili da
documentazione amministrativa, in quanto i
mezzi navali risultano cespiti dell’impresa, e
quindi iscritti a bilancio, o beni acquisiti in
leasing o in affitto.
Età media della flotta navale aziendale
= Somma dell’età in anni dei mezzi
navali in disponibilità dell’azienda /
Numero totale dei mezzi navali
Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Età media della flotta navale aziendale
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
Anni
Anni
±%
Anni
±Anni
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei valori esposti qualora
essi si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
b16) Età media del parco veicolare aziendale
Significato
Il presente indicatore mira ad evidenziare il grado di ecosostenibilità e di sicurezza per
l’ambiente che parco veicolare aziendale, qualora risulti significativo, presenta in funzione delle
condizioni di vetustà e, quindi, di efficienza in cui si trova. Oltre che un indicatore di carattere
ambientale esso può assumere la veste di “controllore” del livello di sicurezza in ambito
lavorativo.
Modalità di calcolo
L’indicatore in esame si ottiene dal rapporto
dato dalla somma degli anni di vita di tutti i
veicoli in disponibilità dell’azienda con il
numero totale dei veicoli stessi. I valori
afferenti a tale indicatore sono desumibili da
documentazione amministrativa, in quanto i
veicoli risultano cespiti dell’impresa, e quindi
iscritti a bilancio, o beni acquisiti in leasing o in
affitto.
Età media del parco veicolare aziendale
= Somma dell’età in anni dei veicoli in
disponibilità dell’azienda / Numero
totale dei veicoli
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Analisi dei risultati
Scala Quantitativa
Indicatore
Età media del parco veicolare aziendale
Rilevazione
periodo in
esame
Valore
periodo
precedente
∆ % periodo
precedente
Obiettivo
periodo in
esame
∆ su
obiettivo
Anni
Anni
±%
Anni
±Anni
Esprimere, eventualmente, considerazioni o motivazioni a supporto dei valori esposti qualora
essi si ritengano utili per una miglior comprensione delle valutazioni effettuate.
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Manuale indicatori