97MILA COPIE E-MAIL E IN EDICOLA Il quotidiano economico-finanziario del Nord Italia SABATO 14 GENNAIO 2012 - NUMERO 877 ANNO 15 - QUOTIDIANO ONLINE, VIA FAX E IN EDICOLA DAL MARTEDI‘ AL SABATO - DIRETTORE RESPONSABILE: ACHILLE OTTAVIANI SPED. IN A. P. 45% - ART. 2 COMMA 20/B - LEGGE 662/96 - FILIALE DI VERONA - AUT. TRIB. DI VERONA N° 41356 DEL 20/01/1997 - EDITORI ONLINE SRL VIA LEONCINO, 15 - 37121 VERONA - TELEFONO 045592432 - 0458032280 - FAX 0458020812 - E-MAIL: [email protected] - STAMPA IN PROPRIO - TUTTI I DIRITTI RISERVATI EDITORIALE I CINESI COMPRANO TUTTO, DAPPERTUTTO di Achille Ottaviani Mentre il vecchio continente arranca e si azzuffa, i cinesi imperterriti continuano ad acquistare tutto ciò che può, o potrà, produrre business. Oltre agli immobili, alle attività commerciali e industriali e via dicendo, i signori con gli occhi a mandorla stanno scoprendo anche nuovi settori di mercato. Hanno capito che gran parte dell’Europa è vecchia e va rimodernata. E così eccoli correre all’assalto di infrastrutture e servizi logistici. Non solo nei paesi più importanti, come Germania, Francia, Italia ma anche nei piccoli stati come l’Irlanda. Sono arrivati anche lì. E ad Atholone si preparano a costruire il principale e più importante centro di distribuzione di prodotti cinesi destinati a consumatori europei e statunitensi. Un’opera da 1,4 miliardi di euro. Il complesso potrà accogliere ben 1,5 milioni di visitatori l’anno e darà lavoro, una volta completato, a ben 9mila persone. E questo è solo un esempio, perchè il colosso asiatico sta già mettendo gli occhi (e non solo quelli) sui treni ad alta velocità e sulle reti internet. Soprattutto sono interessati a progetti a breve termine e di facile realizzazione. Insomma: chi ha tempo non aspetti tempo. I DIKTAT INUTILI DELL’EBA CAMBIARE LE REGOLE DANNOSE DECISA RIVOLTA CONTRO LE RICAPITALIZZAZIONI VOLUTE DALL’ AUTORITA’ BANCARIA EUROPEA DA PARTE DEGLI ISTITUTI DI CREDITO ITALIANI Non si può digerire tutto, proprio tutto ciò che ci viene imposto dall’Unione europea. Questo in sintesi potrebbe essere il pensiero di molti banchieri italiani. E’ ormai al “calor bianco” la tensione tra l’Abi (Associazione delle banche italiane) e l’Autorità bancaria europea (Eba). Punto del contendere le regole fissate da quest’ultima sull’obbligo di ricapitalizzazione per 71 istituti di credito del continente tra cui 4 italiani. Sono inaccettabili i paletti imposti dall’autorità europea relativamente alla contabilizzazione dei titoli di Stato nei bilanci delle banche. Siccome questi rischi sono collegati al debito sovrano, le banche, in pratica, dovrebbero incrementare il loro patrimonio, trovando un più solido equilibrio tra capitale e impieghi. Il tutto entro il prossimo giugno 2012. Costituendo delle riserve cuscinetto di emergenza che compenserebbero possibili quanto eventuali perdite e titoli di debito. Le quattro banche interessate sono Unicredit, che ha già provveduto in Carlo Fratta Pasini e Pier Francesco Saviotti questi giorni a lanciare un aumento di capitale da 7,5 miliardi, Monte dei Paschi, Ubi e Banco Popolare. I valori da recuperare prima dell’estate arrivano a 15 miliardi. Che con l’aria che tira non sono di certo una passeggiata. Ecco allora che i vertici delle banche interessate insorgono contro questa ennesima forzatura. Forti e chiare, come dicono i cadetti dell’Accademia di West Point, sono scesi in campo l’amministratore delegato del Banco Popolare Pier Francesco SCENDE SALE Carlo Fratta Pasini SU Decisa presa di posizione del presidente del Banco Popolare anche a costo di agire per vie legali contro le disposizioni dell’Autorità bancaria europea inutili e dannose. Saviotti e il presidente Carlo Fratta Pasini. “Servono - dice Fratta Pasini - regole sostenibili e non procicliche”. L’idea delle banche italiane è quella di cercare di modificare in ogni modo, anche con iniziative di tipo legale, il volere dell’autorità bancaria europea. Banca d’Italia e Governo dovrebbero fare propri quelle che sono legittime riserve e giustificate considerazioni. L’Eba non è intoccabile e le sue regole non sono il Vangelo. Per fortuna di tutti. Pasquale De Lise GIU’ Neo direttore generale della nascente Ageniza per le Infrastrutture Stradali rischia di perdere il posto. Nel mille proroghe è prevista una clausola che potrebbe sopprimerla. Giallo. Industria e Finanza lo puoi leggere online su www.industriaefinanza.com 2 • 14 gennaio 2011 Industria e Finanza 3 • 14 gennaio 2011 Industria e Finanza BCC E POPOLARI RILANCIANO IL PAESE BANCHE CONFERENZA STAMPA CONGIUNTA A MILANO DEI PRESIDENTI ALESSANDRO AZZI E CARLO FRATTA PASINI PER RIAFFERMARE L’IMPORTANZA DEL RUOLO DEL MODELLO COOPERATIVO PER TRAINARE L’ITALIA FUORI DALLA CRISI al mercato per gli aumenti La cooperazione bancaria di capitale – come le BCC, italiana, rappresentata dalha sottolineato in particole Banche di Credito Colare Azzi – il rischio è che operativo/Casse Rurali e perdurando circostanze dalle Banche Popolari, gli sfavorevoli si determini unici intermediari diversi una contrazione, molto dalla Banca Spa ammessi pesante, della capacità di nel nostro ordinamento, finanziamento e sostegno ribadiscono con forza la dell’economia. Più in genvalidità di un modello di erale, Azzi e Fratta Pasini impresa che ha saputo hanno sottolineato come svolgere, dallo scoppio responsabilmente la coopdella crisi, una importante erazione bancaria, pur in funzione anticiclica continpresenza di una naturale uando a sostenere convinflessione della raccolta tamente, ma non senza che ha riguardato l’intero difficoltà, famiglie ed impsistema, ha continuato a rese. E che oggi si candivoler sostenere famiglie ed dano a svolgere un ruolo imprese; ma questo è un trainante nel delicato e impegno che dovrà essere complesso processo di Alessandro Azzi e Carlo Fratta Pasini sostenuto da un quadro di rilancio del nostro Paese. Ne hanno parlato questa complesso da BCC e intermediari che operano a riferimento che tenga mattina a Milano, in una Popolari hanno superato i livello territoriale o trans- conto delle specificità norconferenza stampa con- 530 miliardi di euro a nazionale, se nella finanza mative ed organizzative, giunta, il Presidente di fronte di una raccolta di speculativa o solo nell’in- nonché della mission delle Federcasse (l’associazio- 609 miliardi. Tra i temi dis- termediazione tradizionale banche cooperative. Azzi e ne nazionale delle 400 cussi da Azzi e Fratta e nel sostegno all’econo- Fratta Pasini hanno infine BCC e Casse Rurali ital- Pasini le modifiche che il mia reale; se in portafoglio ricordato come il 2012 sia iane) Alessandro Azzi ed sistema bancario coopera- si possiedono titoli del stato proclamato dalla si appresta a debito pubblico del proprio Assemblea delle Nazioni il Presidente della As- tivo sociazione Nazionale fra le richiedere rispetto alle Stato o titoli subprime. Per Unite Anno Internazionale Banche Popolari Carlo norme di attuazione di le banche cooperative, delle Cooperative con lo Fratta Pasini. Un incontro Basilea 3 e più in generale inoltre, gli scopi della slogan “Le cooperative stampa nell’ambito del rispetto alla proliferazione nuova normativa potranno costruiscono un mondo Patto di Consultazione e normativa che dallo scop- essere raggiunti solo se si migliore”. Uno slogan, Collaborazione perma- pio della crisi, nel tentativo potrà assicurarne la con- hanno sottolineato, che si nente sottoscritto nella di mantenere in sicurezza testuale applicazione in è dimostrato vero sopratscorsa primavera tra le il sistema, sta condizionan- tutti i paesi che parteci- tutto in questo tempo di pesantemente le pano al sistema finanziario crisi. Cooperative, pertandue organizzazioni, con do l’obiettivo di valorizzare la banche italiane ed in parti- globale, pena il rinvio della to, non residuali o relegate funzione e il ruolo delle colare le banche locali e data di attuazione delle in un lontano spazio tembanche cooperative e po- cooperative. Rispetto a disposizioni. Infine, il porale, ma realtà vive, polari nell'economia e questi temi, Azzi e Fratta recepimento delle nuove vere ed utili allo sviluppo nella società italiane. L’in- Pasini hanno osservato regole di Basilea 3 com- dei territori e dell’intero sistero sistema della cooper- che una normativa omoge- porta un aumento signi- tema Paese. In generale – azione bancaria conta oggi nea applicata a contesti ficativo, in termini di quan- è stato detto – il pluralismo nel nostro Paese 511 caratterizzati da forti profili tità e qualità, del capitale è una ricchezza. E questo aziende con circa 14 mila di eterogeneità rischia di necessario a soddisfare i è vero anche per quanto sportelli ed oltre 2 milioni e determinare un terreno di requisiti normativi. Si tratta riguarda gli operatori eco300 mila soci. I dipendenti gioco assolutamente non – è stato sottolineato – di nomici e bancari, per uno sono 121 mila. Nell’ultimo livellato; in secondo luogo, un incremento del 31,3% sviluppo sostenibile ed anno gli impieghi all’e- occorre che tutta la norma- del livello degli attuali req- equilibrato dei territori e conomia reale erogati nel tiva sappia distinguere tra uisiti. Per chi non accede delle comunità. 4 • 14 gennaio 2011 Industria e Finanza DATI IL GRUPPO LUFTHANSA REGISTRA RECORD DI PASSEGGERI NEL 2011 Le compagnie del Gruppo hanno trasportato oltre 106 milioni di passeggeri. Per il 2012 prevista crescita contenuta causa crisi Le compagnie aeree del Gruppo Lufthansa hanno registrato nel 2011 il record di passeggeri. Sono 106,3 milioni i passeggeri che hanno scelto di volare con Lufthansa, SWISS, Austrian Airlines, bmi e Germanwings. Questo equivale ad una crescita del 7,5% rispetto all'anno precedente. Il Gruppo ha incrementato la propria capacità totale del 9,8% nel 2011, mentre l’indice RPK è aumentato del 7%. Il load factor medio, di conseguenza, è sceso di due punti per- Christoph Franz, presidente Lufthansa centuali, attestandosi al 77,2%. Il trend di calo delle vendite emerso in autunno e durato anche nei restanti mesi dell'anno - a livello di BILANCI gruppo - ha confermato che non è stato possibile mantenere il livello di crescita delle vendite registrato a inizio anno. Alla luce di questi sviluppi e della continua incertezza economica, la divisione Passenger del Gruppo prevede, per l'intero 2012, una crescita contenuta pari al 3% del suo indice RPK. Questo incremento sarà ottenuto grazie all’impiego di aeromobili più grandi e all’introduzione della nuova cabina continentale sulle rotte europee di Lufthansa. FLY FLOT CHIUDE IL 2011 IN POSITIVO Il famoso brand bresciano rinnova la sua presenza alla Fiera Internazionale della Calzatura di Riva Del Garda Fly Flot chiude il 2011 nel miglior modo possibile e inizia il 2012 confermando anche per quest’anno la partecipazione all’Expo Riva Schuh, una delle più importanti manifestazioni del business delle calzature nella grande distribuzione, nonché il primo appuntamento annuale al mondo che presenta le anteprime per l’ autunno/inverno 2012/2013. Dal 14 al 17 gennaio il famoso brand bresciano sarà presente con il suo stand al Palafiere di Riva del Garda, Hall B2 Stand 8. In occasione di questo importante appuntamento Fly Flot, che Carlo Migliorati ha chiuso il 2011 con un fatturato stimato di 38 milioni di euro, registrando così una crescita del 25% rispetto al 2010, presenta il nuovissimo progetto di espansione del marchio nel retail: l’innovativa linea di calzature ultraleggere Piumatech®. “Da anni – commenta Carlo Migliorati, proprietario di Lones Spa, azienda leader nel settore, produttrice della linea di calzature FLY FLOT – la nostra azienda offre innovazione tecnologica, creatività e assistenza ai clienti. E questo ci ha permesso di raccogliere dai nostri consumatori delle risposte straordinariamente positive, grazie anche alla fiducia nella struttura aziendale e nel prodotto che abbiamo ottenuto negli anni di attività sul mercato italiano e internazionale”. GLOCUS E BRUNO LEONI DIECI PROPOSTE PER L’AGENDA MONTI Cosa e come liberalizzare per rilanciare la crescita del paese? Glocus e l'Istituto Bruno Leoni propongono un'agenda in dieci punti, che avanza proposte concrete e soluzioni tecniche per introdurre la concorrenza in quei settori dove il permanere di rendite monopolistiche impedisce al consumatore di accedere a servizi competitivi per qualità e prezzo. Il dossier verrà presentato il prossimo mercoledì 18 gennaio, a partire dalle ore 11,00, presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati (Via Poli 19, Roma). Le proposte dei due think tank saranno illustrate dai curatori del rapporto, Linda Lanzillotta (presidente di Glocus ed ex ministro degli Affari regionali) e Carlo Stagnaro (direttore ricerche e studi dell'IBL). Ne discuteranno Marcello Clarich (LUISS Guido Carli, Roma) e Carlo Scarpa (Università di Brescia) con Benedetto Della Vedova (FLI), Stefano Fassina (PD), Gian Luca Galletti (UDC) e Claudio Scajola (PDL). I settori sui quali i due think tank propongono di intervenire sono: mercato del gas; poste; ordini professionali; servizi pubblici locali; ferrovie; fondi pensione; welfare; mercato del lavoro; giustizia civile; istruzione e università. Le diverse proposte avanzate si caratterizzano per essere quasi tutte a costo zero, e per intervenire nel senso di un ampliamento della pluralità dell'offerta nei diversi settori. 5 • 14 gennaio 2011 Industria e Finanza