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Il quotidiano economico-finanziario del Nord Italia
SABATO 14 GENNAIO 2012 - NUMERO 877 ANNO 15 - QUOTIDIANO ONLINE, VIA FAX E IN EDICOLA DAL MARTEDI‘ AL SABATO - DIRETTORE RESPONSABILE: ACHILLE OTTAVIANI
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EDITORIALE
I CINESI COMPRANO
TUTTO, DAPPERTUTTO
di Achille Ottaviani
Mentre il vecchio continente arranca e si azzuffa, i cinesi imperterriti
continuano ad acquistare tutto ciò
che può, o potrà, produrre business. Oltre agli immobili, alle attività
commerciali e industriali e via
dicendo, i signori con gli occhi a
mandorla stanno scoprendo anche
nuovi settori di mercato. Hanno
capito che gran parte dell’Europa è
vecchia e va rimodernata. E così
eccoli correre all’assalto di infrastrutture e servizi logistici. Non solo
nei paesi più importanti, come
Germania, Francia, Italia ma anche
nei piccoli stati come l’Irlanda. Sono
arrivati anche lì. E ad Atholone si
preparano a costruire il principale e
più importante centro di distribuzione di prodotti cinesi destinati a
consumatori europei e statunitensi.
Un’opera da 1,4 miliardi di euro. Il
complesso potrà accogliere ben
1,5 milioni di visitatori l’anno e darà
lavoro, una volta completato, a ben
9mila persone. E questo è solo un
esempio, perchè il colosso asiatico
sta già mettendo gli occhi (e non
solo quelli) sui treni ad alta velocità
e sulle reti internet. Soprattutto sono
interessati a progetti a breve termine e di facile realizzazione.
Insomma: chi ha tempo non aspetti tempo.
I DIKTAT INUTILI DELL’EBA
CAMBIARE LE REGOLE DANNOSE
DECISA RIVOLTA CONTRO LE RICAPITALIZZAZIONI VOLUTE DALL’
AUTORITA’ BANCARIA EUROPEA DA PARTE DEGLI ISTITUTI DI CREDITO ITALIANI
Non si può digerire tutto, proprio tutto ciò che ci viene
imposto dall’Unione europea.
Questo in sintesi potrebbe
essere il pensiero di molti
banchieri italiani. E’ ormai al
“calor bianco” la tensione tra
l’Abi (Associazione delle banche italiane) e l’Autorità bancaria europea (Eba). Punto
del contendere le regole fissate da quest’ultima sull’obbligo di ricapitalizzazione per 71
istituti di credito del continente
tra cui 4 italiani. Sono inaccettabili i paletti imposti dall’autorità europea relativamente
alla contabilizzazione dei titoli
di Stato nei bilanci delle
banche. Siccome questi rischi
sono collegati al debito sovrano, le banche, in pratica,
dovrebbero incrementare il
loro patrimonio, trovando un
più solido equilibrio tra capitale
e impieghi. Il tutto entro il
prossimo giugno 2012.
Costituendo delle riserve cuscinetto di emergenza che
compenserebbero possibili
quanto eventuali perdite e titoli
di debito. Le quattro banche
interessate sono Unicredit,
che ha già provveduto in
Carlo Fratta Pasini e Pier Francesco Saviotti
questi giorni a lanciare un
aumento di capitale da 7,5 miliardi, Monte dei Paschi, Ubi e
Banco Popolare. I valori da
recuperare prima dell’estate
arrivano a 15 miliardi. Che con
l’aria che tira non sono di certo
una passeggiata. Ecco allora
che i vertici delle banche interessate insorgono contro questa ennesima forzatura. Forti e
chiare, come dicono i cadetti
dell’Accademia di West Point,
sono scesi in campo l’amministratore delegato del Banco
Popolare Pier Francesco
SCENDE
SALE
Carlo Fratta Pasini
SU
Decisa presa di posizione del presidente del
Banco Popolare anche a costo di agire per vie
legali contro le disposizioni dell’Autorità bancaria
europea inutili e dannose.
Saviotti e il presidente Carlo
Fratta Pasini. “Servono - dice
Fratta Pasini - regole sostenibili e non procicliche”. L’idea
delle banche italiane è quella
di cercare di modificare in ogni
modo, anche con iniziative di
tipo legale, il volere dell’autorità bancaria europea. Banca
d’Italia e Governo dovrebbero
fare propri quelle che sono
legittime riserve e giustificate
considerazioni. L’Eba non è
intoccabile e le sue regole non
sono il Vangelo. Per fortuna di
tutti.
Pasquale De Lise
GIU’
Neo direttore generale della nascente Ageniza
per le Infrastrutture Stradali rischia di perdere il
posto. Nel mille proroghe è prevista una clausola che potrebbe sopprimerla. Giallo.
Industria e Finanza lo puoi leggere online su www.industriaefinanza.com
2 • 14 gennaio 2011
Industria e Finanza
3 • 14 gennaio 2011
Industria e Finanza
BCC E POPOLARI RILANCIANO IL PAESE
BANCHE
CONFERENZA STAMPA CONGIUNTA A MILANO DEI PRESIDENTI ALESSANDRO AZZI E CARLO FRATTA PASINI PER
RIAFFERMARE L’IMPORTANZA DEL RUOLO DEL MODELLO COOPERATIVO PER TRAINARE L’ITALIA FUORI DALLA CRISI
al mercato per gli aumenti
La cooperazione bancaria
di capitale – come le BCC,
italiana, rappresentata dalha sottolineato in particole Banche di Credito Colare Azzi – il rischio è che
operativo/Casse Rurali e
perdurando circostanze
dalle Banche Popolari, gli
sfavorevoli si determini
unici intermediari diversi
una contrazione, molto
dalla Banca Spa ammessi
pesante, della capacità di
nel nostro ordinamento,
finanziamento e sostegno
ribadiscono con forza la
dell’economia. Più in genvalidità di un modello di
erale, Azzi e Fratta Pasini
impresa che ha saputo
hanno sottolineato come
svolgere, dallo scoppio
responsabilmente la coopdella crisi, una importante
erazione bancaria, pur in
funzione anticiclica continpresenza di una naturale
uando a sostenere convinflessione della raccolta
tamente, ma non senza
che ha riguardato l’intero
difficoltà, famiglie ed impsistema, ha continuato a
rese. E che oggi si candivoler sostenere famiglie ed
dano a svolgere un ruolo
imprese; ma questo è un
trainante nel delicato e
impegno che dovrà essere
complesso processo di
Alessandro Azzi e Carlo Fratta Pasini
sostenuto da un quadro di
rilancio del nostro Paese.
Ne hanno parlato questa complesso da BCC e intermediari che operano a riferimento che tenga
mattina a Milano, in una Popolari hanno superato i livello territoriale o trans- conto delle specificità norconferenza stampa con- 530 miliardi di euro a nazionale, se nella finanza mative ed organizzative,
giunta, il Presidente di fronte di una raccolta di speculativa o solo nell’in- nonché della mission delle
Federcasse (l’associazio- 609 miliardi. Tra i temi dis- termediazione tradizionale banche cooperative. Azzi e
ne nazionale delle 400 cussi da Azzi e Fratta e nel sostegno all’econo- Fratta Pasini hanno infine
BCC e Casse Rurali ital- Pasini le modifiche che il mia reale; se in portafoglio ricordato come il 2012 sia
iane) Alessandro Azzi ed sistema bancario coopera- si possiedono titoli del stato proclamato dalla
si
appresta
a debito pubblico del proprio Assemblea delle Nazioni
il Presidente della As- tivo
sociazione Nazionale fra le richiedere rispetto alle Stato o titoli subprime. Per Unite Anno Internazionale
Banche Popolari Carlo norme di attuazione di le banche cooperative, delle Cooperative con lo
Fratta Pasini. Un incontro Basilea 3 e più in generale inoltre, gli scopi della slogan “Le cooperative
stampa nell’ambito del rispetto alla proliferazione nuova normativa potranno costruiscono un mondo
Patto di Consultazione e normativa che dallo scop- essere raggiunti solo se si migliore”. Uno slogan,
Collaborazione
perma- pio della crisi, nel tentativo potrà assicurarne la con- hanno sottolineato, che si
nente sottoscritto nella di mantenere in sicurezza testuale applicazione in è dimostrato vero sopratscorsa primavera tra le il sistema, sta condizionan- tutti i paesi che parteci- tutto in questo tempo di
pesantemente
le pano al sistema finanziario crisi. Cooperative, pertandue organizzazioni, con do
l’obiettivo di valorizzare la banche italiane ed in parti- globale, pena il rinvio della to, non residuali o relegate
funzione e il ruolo delle colare le banche locali e data di attuazione delle in un lontano spazio tembanche cooperative e po- cooperative. Rispetto a disposizioni. Infine, il porale, ma realtà vive,
polari nell'economia e questi temi, Azzi e Fratta recepimento delle nuove vere ed utili allo sviluppo
nella società italiane. L’in- Pasini hanno osservato regole di Basilea 3 com- dei territori e dell’intero sistero sistema della cooper- che una normativa omoge- porta un aumento signi- tema Paese. In generale –
azione bancaria conta oggi nea applicata a contesti ficativo, in termini di quan- è stato detto – il pluralismo
nel nostro Paese 511 caratterizzati da forti profili tità e qualità, del capitale è una ricchezza. E questo
aziende con circa 14 mila di eterogeneità rischia di necessario a soddisfare i è vero anche per quanto
sportelli ed oltre 2 milioni e determinare un terreno di requisiti normativi. Si tratta riguarda gli operatori eco300 mila soci. I dipendenti gioco assolutamente non – è stato sottolineato – di nomici e bancari, per uno
sono 121 mila. Nell’ultimo livellato; in secondo luogo, un incremento del 31,3% sviluppo sostenibile ed
anno gli impieghi all’e- occorre che tutta la norma- del livello degli attuali req- equilibrato dei territori e
conomia reale erogati nel tiva sappia distinguere tra uisiti. Per chi non accede delle comunità.
4 • 14 gennaio 2011
Industria e Finanza
DATI
IL GRUPPO LUFTHANSA REGISTRA
RECORD
DI
PASSEGGERI
NEL
2011
Le compagnie del Gruppo hanno trasportato oltre 106 milioni di
passeggeri. Per il 2012 prevista crescita contenuta causa crisi
Le compagnie aeree del
Gruppo Lufthansa hanno
registrato nel 2011 il record di
passeggeri. Sono 106,3 milioni i passeggeri che hanno
scelto di volare con Lufthansa, SWISS, Austrian
Airlines, bmi e Germanwings.
Questo equivale ad una
crescita del 7,5% rispetto
all'anno precedente. Il Gruppo ha incrementato la propria
capacità totale del 9,8% nel
2011, mentre l’indice RPK è
aumentato del 7%. Il load
factor medio, di conseguenza, è sceso di due punti per-
Christoph Franz,
presidente Lufthansa
centuali, attestandosi al
77,2%. Il trend di calo delle
vendite emerso in autunno e
durato anche nei restanti
mesi dell'anno - a livello di
BILANCI
gruppo - ha confermato che
non è stato possibile mantenere il livello di crescita
delle vendite registrato a
inizio anno. Alla luce di questi
sviluppi e della continua
incertezza economica, la divisione Passenger del Gruppo
prevede, per l'intero 2012,
una crescita contenuta pari al
3% del suo indice RPK.
Questo incremento sarà
ottenuto grazie all’impiego di
aeromobili più grandi e all’introduzione della nuova cabina continentale sulle rotte
europee di Lufthansa.
FLY FLOT CHIUDE IL 2011 IN POSITIVO
Il famoso brand bresciano rinnova la sua presenza alla
Fiera Internazionale della Calzatura di Riva Del Garda
Fly Flot chiude il 2011 nel
miglior modo possibile e
inizia il 2012 confermando
anche per quest’anno la
partecipazione all’Expo Riva
Schuh, una delle più importanti manifestazioni del business delle calzature nella
grande distribuzione, nonché
il primo appuntamento annuale al mondo che presenta le anteprime per l’ autunno/inverno 2012/2013. Dal
14 al 17 gennaio il famoso
brand bresciano sarà presente con il suo stand al
Palafiere di Riva del Garda,
Hall B2 Stand 8. In occasione di questo importante
appuntamento Fly Flot, che
Carlo Migliorati
ha chiuso il 2011 con un fatturato stimato di 38 milioni di
euro, registrando così una
crescita del 25% rispetto al
2010, presenta il nuovissimo
progetto di espansione del
marchio nel retail: l’innovativa
linea di calzature ultraleggere
Piumatech®. “Da anni –
commenta Carlo Migliorati,
proprietario di Lones Spa,
azienda leader nel settore,
produttrice della linea di
calzature FLY FLOT – la
nostra azienda offre innovazione tecnologica, creatività e assistenza ai clienti. E
questo ci ha permesso di
raccogliere dai nostri consumatori delle risposte straordinariamente positive, grazie anche alla fiducia nella
struttura aziendale e nel
prodotto che abbiamo
ottenuto negli anni di attività
sul mercato italiano e internazionale”.
GLOCUS E BRUNO LEONI
DIECI PROPOSTE PER
L’AGENDA MONTI
Cosa e come liberalizzare
per rilanciare la crescita del
paese? Glocus e l'Istituto
Bruno Leoni propongono
un'agenda in dieci punti,
che avanza proposte concrete e soluzioni tecniche
per introdurre la concorrenza in quei settori dove il permanere di rendite monopolistiche impedisce al consumatore di accedere a
servizi competitivi per qualità e prezzo. Il dossier verrà
presentato il prossimo mercoledì 18 gennaio, a partire
dalle ore 11,00, presso la
Sala delle Colonne della
Camera dei Deputati (Via
Poli 19, Roma). Le proposte
dei due think tank saranno
illustrate dai curatori del rapporto, Linda Lanzillotta
(presidente di Glocus ed ex
ministro degli Affari regionali) e Carlo Stagnaro (direttore ricerche e studi
dell'IBL). Ne discuteranno
Marcello Clarich (LUISS
Guido Carli, Roma) e Carlo
Scarpa (Università di
Brescia) con Benedetto
Della Vedova (FLI), Stefano
Fassina (PD), Gian Luca
Galletti (UDC) e Claudio
Scajola (PDL). I settori sui
quali i due think tank propongono di intervenire
sono: mercato del gas;
poste; ordini professionali;
servizi pubblici locali; ferrovie; fondi pensione; welfare; mercato del lavoro;
giustizia civile; istruzione e
università. Le diverse proposte avanzate si caratterizzano per essere quasi tutte
a costo zero, e per intervenire nel senso di un
ampliamento della pluralità
dell'offerta nei diversi settori.
5 • 14 gennaio 2011
Industria e Finanza
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