L’innamoramento come stato nascente • L’innamoramento non ha origini puramente erotiche ma è lo stato nascente di un movimento collettivo formato da due sole persone e produce la più piccola delle comunità: la coppia. • L’innamoramento spezza la quotidianità e si recidono i rapporti con i precedenti oggetti d’amore per instaurane di nuovi ed esclusivi. • E’ l’inizio di una vita nuova, quando tutto appare possibile come il primo giorno della creazione • L’innamoramento infonde negli individui una energia straordinaria e un modo rivoluzionario di vedere il mondo dove tutto diventa possibile. • Si forma una nuova comunità, un noi, la coppia amorosa che affronta, unita, il mondo • Nell’innamoramento troviamo puntualmente tutte le categorie dello stato nascente, la rinascita, la liberazione, il senso del destino, la storicizzazione, la coincidenza di dovere e piacere, la fratellanza, il comunismo, l’unanimità e perfino il carisma in quanto ogni innamorato appare all’altro come unico, insostituibile, sacro. Non c’è di solito il nemico, anche se nell’innamoramento c’è una forte carica di violenza, per il rifiuto del passato. La visione e il progetto • Lo stato nascente non indica nessuna visione del mondo, nessun progetto d’azione particolare. Lo stato nascente è solo un modo di pensare e di sentire, una struttura categoriale che spinge a muoversi verso una meta radiosa. • Le idee guida del movimento, le ideologie concrete, vengono elaborate dai capi in rapporto ai problemi del momento, dei soggetti che si mobilitano, del tipo di avversari che si incontrano • La visione del mondo si traduce poi sempre in un progetto di gestione, un insieme di obiettivi da realizzare con una particolarissima struttura organizzativa. • La conoscenza delle categoria dello stato nascente serve perché esse ispirano tanto la visione del mondo come il progetto di gestione ma soprattutto perché ne costituiscono la giustificazione, il fondamento di legittimità Passato-futuro • Tutti i movimenti vanno contemporaneamente verso il passato e verso il futuro • Nello stato nascente il male presente è vissuto come un errore, una caduta avvenuta nel passato. • Occorre aprire le porte del futuro ritornando nell’epoca in cui la sofferenza e l’errore non erano cominciati, svelarne la causa e distruggerla nel presente • In certi casi il movimento si propone di ritornare a vivere come si era vissuti nel passato Esclusività e tolleranza • I movimenti sono sempre esclusivi ed intolleranti. Essi chiamano tutti a partecipare, ma chi non aderisce o oppone resistenza viene considerato un nemico. • Esistono molti esempi di intolleranza, seppure declinati in maniera diversa, in quasi tutte le religioni • Solo in Svizzera e Stati Uniti le diverse confessioni hanno evitato il conflitto stabilendosi in territori separati. Energia e potenza • Ogni movimento produce al suo interno fratellanza, fede, entusiasmo, una immensa energia, una immensa capacità di sacrificio, di dedizione e di lotta. • Il movimento che all’occhio esterno, appare come un coacervo di bande disordinate ed in conflitto, in realtà, grazie alla solidarietà spontanea che realizza fra i suoi membri, ha una straordinaria capacità di autorganizzazione e, spesso, una straordinaria capacità di lotta Violenza e non violenza • Tutti i movimenti collettivi pensano di possedere la verità e vedono coloro che li contrastano come dei malvagi • I movimenti che mirano alla conquista del potere politico, ed in particolari quelli rivoluzionari, sono sempre violenti • Vi sono però anche movimenti che non mirano alla conquista del potere e non sono violenti. Ad esempio: Il Cristianesimo, movimenti protestanti. • Utilizzano la violenza, invece, quasi sempre i movimenti islamici perché l’Islam non distingue tra sfera religiosa e sfera politica. Così come i movimenti marxisti che hanno come obiettivo la conquista del potere e la distruzione della borghesia • Occorre, comunque, distinguere che molti episodi di violenza non sono causati da movimenti