All’interno l’edizione internazionale de Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Ezio Mauro www.americaoggi.info QUOTIDIANO ITALIANO amer ca Una rivolta anti-Nazareno Opposizioni e frondisti su Colle e Italicum Ogg Anno XXV III XXVIII n. 15 Venerdì 16 gennaio 201 5 2015 Fri day Friday January 16 2015 $ 2 Norwood, New Jersey Tel. 212-268-0250 o 201-358-6692. Fax 201-358-9212 ROMA. E’ una vera e propria rivolta antiNazareno, quella che si leva in vista della data chiave del 29 gennaio. Una rivolta che coinvolge opposizioni, frondisti FI e la minoranza Pd. E se dal governo arriva un fermo “no” a qualsiasi rallentamento dei lavori i gruppi di opposizione sono ormai decisi a chiedere uno stop ciascuno per riunirsi sul Colle. Finendo per posticipare l’ok alle riforme a dopo l’elezione del capo dello Stato. L’intenzione, da M5S a Sel fino a Fdi, è quella di formalizzare la domanda, per la prossima settimana, di almeno una mezza gior- nata per riunioni interne. Una direzione verso la quale anche FI ha deciso di virare, annunciando la richiesta di sospendere i lavori dell’Aula mercoledì pomeriggio, in vista di un incontro dei deputati con Silvio Berlusconi. Governo e Pd, forti di un calendario rimasto finora immutato, restano tuttavia fermi sulla posizione indicata dal premier Matteo Renzi: avere entro il mese di gennaio il sì del Parlamento a riforme e Italicum e il nuovo capo dello Stato. ALLE PAGINE 2 E 3 TERRORISMO/LE DUE VOLONTARIE ITALIANE SEQUESTRATE IN SIRIA Libere Greta e Vanessa Ma scoppiano le polemiche su un presunto riscatto Uccisi in Belgio due jihadisti Preparavano un attentato ROMA. Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono libere. Le due volontarie italiane di 20 e 21 anni sequestrate nel nord della Siria alla fine di luglio sono state rilasciate e sono già arrivate a Roma. Ma in Italia, accanto alla gioia delle famiglie e al sollievo del governo, scoppia la polemica sul presunto riscatto versato nelle casse dei sequestratori, con il leader della Lega Matteo Salvini che evoca il pagamento di 12 milioni di euro: “Sarebbe uno schifo!”. L’annuncio della liberazione è stato dato con un tweet di Palazzo Chigi, che ha così confermato un’anticipazione del canale Al Mubasher della televisione panaraba Al Jazeera, secondo il quale le due giovani erano state rilasciate dal Fronte al Nusra, la branca siriana di al Qaeda. Poco dopo è stata il ministro Maria Elena Boschi a dare la notizia alla Camera, che l’ha accolta con un lungo e unanime applauso. Negli stessi momenti le campane suonavano a festa a Brembate e Gavirate, i paesi di provenienza delle due giovani. “Siamo felicissimi”, hanno esultato le famiglie, che hanno ricevuto una telefonata direttamente dal premier Matteo Renzi. Che la loro vicenda fosse arrivata a un punto di svolta lo si era capito con la diffusione del video a Capodanno, in cui apparivano coperte ciascuna da uno chador nero che lasciava vedere solo le facce. “Supplichiamo il nostro governo e i suoi mediatori di riportarci a casa prima di Natale, siamo in estremo pericolo e potremmo essere uccise”, aveva detto in inglese Greta. BRUXELLES. Blitz in Belgio contro i jihadisti. Il bilancio è di due uccisi e un arrestato. Erano tornati dalla Siria da una settimana e stavano preparando un grande attentato in Belgio, la cellula è stata neutralizzata dalle forze speciali della polizia a Verviers in una maxioperazione che ha portato ad una decina di controlli e perquisizioni, anche a Bruxelles, Villvord, Zaventem, Moelenbeck e Anderlecht, dove in un edificio è stato rinvenuto dell’esplosivo. Due sparatorie sono avvenute nei paesi di Angleur e Amercoeur, nella provincia di Liegi e non lontani da Verviers, dove sono stati ritrovati anche kalashnikov, prodotti per fabbricare bombe e divise da poliziotto.Tutte zone in cui è segnalata forte la presenza dei cosiddetti “foreign fighters”, i combattenti Ue radicalizzati e addestrati, che tornando dalla Siria e da altre aree di crisi, sono vere e proprie bombe ad orologeria, pronte a scatenare l’inferno. Secondo le ricostruzioni dei magistrati i primi ad aprire il fuoco sarebbero stati i tre uomini. Non appena si sono accorti della presenza degli agenti delle forze speciali che stavano per fare irruzione, hanno cominciato a sparare con armi da guerra. Intanto la procura federale sottolinea che le indagini erano iniziate già da alcune settimane, e non smentisce nè conferma legami della cellula con gli attentati di Parigi, ed in particolare con Ahmedi Coulibaly, che proprio in Belgio avrebbe acquistato le armi per l’attentato nel supermercato kosher. Nella notte nuove perquisizioni, in una grande operazione coordinata a livello di sette Paesi europei e in Yemen. A PAGI NA PAGINA 5 ABOLITO IL TASSO DI CAMBIO FISSO La Svizzera si sgancia dall’euro BERNA. Per la Svizzera è “uno tsunami”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Swatch, Nick Hayek, commentando il -15% subito dal suo gruppo alla Borsa di Zurigo. Questa è solo una delle conseguenze della storica decisione presa ieri dalla banca centrale elvetica, che ha abolito il plafond di 1,20 fissato per il cambio contro euro, facendo rompere al franco la soglia fissata oltre tre anni fa. Contestuale alla decisione sulla valuta quella sui tassi, ridotti di mezzo punto percentuale a -0,75%. Nel comunicato dell’istituto centrale che accompagna la duplice mossa su cambio e tassi, viene spiegato che il tetto sull’euro era stato introdotto, il 6 settembre 2011, per A Greta e Vanessa in una foto tratta dal profilo Facebook circostanze eccezionali. Le prospettive di politica monetaria tra le diverse aree economiche sono inoltre divergenti e tenderanno a divergere ulteriormente. Il governatore Thomas Jordan parla di uno scenario di debolezza per l’inflazione elvetica e garantisce che la banca centrale rimarrà attiva sul mercato dei cambi in modo da influenzare le condizioni di politica monetaria. Colti in contropiede, i mercati finanziari reagiscono alla mossa con pesanti vendite sull’azionario, portando l’indice di Zurigo in caduta fino a oltre 8%. A PAGINA 6 PAGI NA AGINA 4 LAVORO/LA PROPOSTA DI OBAMA “Malattia e maternità pagate” WASHINGTON. Determinato a portare avanti la sua agenda sociale Barack Obama si scaglia contro i giorni di malattia e di maternità o paternità non pagati. Il presidente non si mostra intimorito da un Congresso oramai in mano alla destra. E, a pochi giorni dal discorso più importante dell’anno, quello sullo stato dell’Unione, lancia alcune proposte, come quella di adottare l’Healthy Families Act, che riconosce ai lavoratori il diritto di prendersi fino a sette giorni l’anno di malattia senza perdere la paga: “Non è possibile che oggi almeno 43 milioni di lavoratori del settore privato non abbiano un solo giorno di malattia pagato”, denunciano alla Casa Un nuovo concetto del bere caffè... prova ora! PER GROSSISTI E SUPERMERCATI tel. 1-718-227-1242 • www.caffemontedoro.com Bianca. Una situazione non più sostenibile e che qualcuno tra i democratici definisce “una vergogna”. Ieri nello studio ovale Obama ha fatto il primo passo, firmando un memorandum che garantisce alle donne che lavorano per l’amministrazione federale il diritto a godere di sei settimane di aspettativa retribuita dopo la maternità o l’adozione di un bambino, più altre sei settimane non pagate. La stessa norma varrà anche per i papà. Si tratta di una misura per ora discrezionale, e che la Casa Bianca invita ad adottare in tutti gli Stati e in tutte le città. A PAGINA 10 B’klyn: 718-331-8100 Fax: 718-236-71111 S.I.: 718-966-7400 catering SALUMERIA self service I TA L I A N A FRANK & SAL PRIME MEATS www.frankandsals.com • spediamo in tutti gli Stati Uniti d’America 8008 18TH AVENUE • BROOKLYN • NY 11214 4060 HYLAN BLVD. • STATEN ISLAND • NY 10308