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La verifica della continuità aziendale ed il ruolo degli
organo di controllo
Diretta: 13 novembre 2014 - ore 14:30 – 17:30
Relatore: Prof. Fabrizio Bava
Con l'avvicinarsi della chiusura dell'esercizio 2014, gli amministratori delle imprese in crisi si trovano di
fronte al tema complesso della valutazione dell’applicabilità in bilancio del presupposto di continuazione
dell’attività. Si tratta di un principio civilistico ripreso dal going concern di matrice anglosassone talvolta
sottovalutato e non inteso in modo corretto.
In presenza di gravi squilibri finanziari e tensioni nei rapporti con i finanziatori, in primis gli istituti di
credito, l’amministratore deve necessariamente verificare attentamente la situazione al fine di
comprendere quali debbano essere le regole da adottare per la redazione del bilancio. Si tratta di una
valutazione complessa perché richiede quasi sempre la stima di eventi futuri ed è permeata da forti
elementi di incertezza.
La redazione di un bilancio sulla base del presupposto di continuazione dell’attività in una situazione in
cui tale presupposto non era invece applicabile può comportare gravi rischi per amministratori e organi
di controllo in caso di default dell’impresa. Spesso infatti, nelle more della ricerca di una soluzione,
l’approvazione del bilancio viene posticipata, anche in assenza delle motivazioni richieste dalle norme
civilistiche per l’approvazione oltre i centoventi giorni del bilancio.
Il soggetto incaricato della Revisione ha il compito di svolgere specifiche procedure volte a consentirgli
di formarsi un’opinione in merito alla correttezza del comportamento dell’amministratore. La
problematica del going concern e gli effetti sul giudizio al bilancio sono oggetto dell’ISA 570.
Anche il Collegio sindacale, quando si affianca al Revisore, si deve però occupare del tema della
continuità. Durante l’esercizio, qualora emerga una perdita tale da richiedere l’attivazione degli artt.
2446-2447 c.c. (2482-bis e ter c.c.), così come nella relazione annuale al bilancio.
Non si può escludere anche che le conclusioni a cui giunge il Revisore non siano coerenti con quelle del
Collegio sindacale, in tali casi è necessario individuare quale debba essere il comportamento più
opportuno da adottare nel redigere ciascuno la propria relazione al bilancio.
Argomenti
-
Il principio del "going concern" nella disciplina civilistica nazionale
Aspetti operativi per la verifica dell’applicabilità del principio del going concern nel bilancio
Il ruolo centrale del budget/piano industriale e del rendiconto finanziario previsionale
Il revisore legale e l’individuazione dei segnali di rischio continuità: indicazioni dell’ISA 570
Il ruolo segnaletico per il Revisore degli indicatori di sostenibilità del debito
La verifica dell’attendibilità e concretezza dei piani industriali da parte del Revisore in presenza di segnali di
mancanza di continuità: aspetti operativi
- Ristrutturazione del debito, mancato rispetto dei covenants bancari ed effetti sul giudizio del Revisore
- Gli effetti sul giudizio sul bilancio: richiamo di informativa o rilievi?
- Continuità aziendale e Collegio Sindacale non incaricato della revisione
- Rapporti tra Collegio Sindacale e soggetto incaricato della revisione legale
- Relazione tra principio di continuità aziendale e disciplina della riduzione del capitale per perdite
- Continuità aziendale e informativa di bilancio: relazione sulla gestione e nota integrativa
Programma:
14.00 – 14.30 Collegamento
14.30 – 17.30 Relazione - quesiti
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Consente di maturare n. 3 crediti formativi
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