Comune di Rudiano
Il processo partecipativo per il
Piano di Governo del Territorio
Il contesto normativo di riferimento
Legge Regionale 11 marzo 2005, n. 12
“Legge per il governo del territorio”
La Legge 12 si ispira (art. 2) ai criteri di:
sussidiarietà;
adeguatezza;
differenziazione;
sostenibilità;
partecipazione;
collaborazione;
flessibilità;
compensazione;
efficienza.
per partecipazione si intende la
possibilità per i cittadini di
concorrere alla definizione delle
scelte di governo del territorio,
garantita dalla legge con la
previsione, in aggiunta alle forme
e modalità già sperimentate, del
potenziamento e dell’accessibilità
al pubblico dei sistemi informativi
e conoscitivi
Piano di governo del territorio. (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12)
Il piano di governo del territorio è strumento della pianificazione comunale e definisce l’assetto dell’intero territorio comunale
Il piano di governo del territorio è articolato nei seguenti atti:
a) il documento di piano;
b) il piano dei servizi;
c) il piano delle regole.
Il Documento di Piano (art. 8)
contenuti
Il documento di piano deve
definire:
a) il quadro ricognitivo e programmatorio di riferimento per lo sviluppo economico e sociale del comune;
b) il quadro conoscitivo del territorio comunale, come risultante dalle trasformazioni avvenute;
c) l’assetto geologico, idrogeologico e sismico.
Sulla base di tali elementi, il
documento di piano:
a) individua gli obiettivi di sviluppo, miglioramento e conservazione che abbiano valore strategico per la
politica territoriale;
b) determina gli obiettivi quantitativi di sviluppo complessivo del PGT;
c) determina le politiche di intervento per la residenza, per l’edilizia residenziale pubblica, per le attività
produttive comprese quelle della distribuzione commerciale;
d) dimostra la compatibilità delle predette politiche di intervento e della mobilità con le risorse economiche
attivabili dalla pubblica amministrazione;
e) individua gli ambiti di trasformazione, definendo i relativi criteri di intervento, preordinati alla tutela
ambientale, paesaggistica e storico-monumentale, ecologica, geologica, idrogeologica e sismica;
f) determina le modalità di recepimento delle previsioni prevalenti contenute nei piani di livello
sovracomunale e la eventuale proposizione, a tali livelli, di obiettivi di interesse comunale;
g) definisce gli eventuali criteri di compensazione, di perequazione e di incentivazione.
Piano di governo del territorio. (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12)
Il piano di governo del territorio è strumento della pianificazione comunale e definisce l’assetto dell’intero territorio comunale
Il piano di governo del territorio è articolato nei seguenti atti:
a) il documento di piano;
b) il piano dei servizi;
c) il piano delle regole.
Il Piano dei Servizi (art. 9)
contenuti
Il Piano dei servizi:
a) valuta prioritariamente l’insieme delle attrezzature al servizio delle funzioni insediate nel territorio
comunale, anche con riferimento a fattori di qualità, fruibilità e accessibilità;
b) in caso di accertata insufficienza o inadeguatezza delle attrezzature stesse, quantifica i costi per il loro
adeguamento e individua le modalità di intervento;
c) indica, con riferimento agli obiettivi di sviluppo individuati dal documento di piano, le necessità di
sviluppo e integrazione dei servizi esistenti, ne quantifica i costi e ne prefigura le modalità di attuazione;
d) esplicita la sostenibilità dei costi, anche in rapporto al programma triennale delle opere pubbliche,
nell’ambito delle risorse comunali e di quelle provenienti dalla realizzazione diretta degli interventi da parte
dei privati;
e) individua le eventuali aree per l’edilizia residenziale pubblica e le dotazioni a verde, i corridoi ecologici e
il sistema del verde di connessione tra territorio rurale e quello edificato ed una loro razionale distribuzione
sul territorio comunale;
f) indica i servizi da assicurare negli ambiti di trasformazione, con particolare riferimento agli ambiti entro i
quali è prevista l’attivazione di strutture di distribuzione commerciale, terziarie, produttive e di servizio
caratterizzate da rilevante affluenza di utenti.
Piano di governo del territorio. (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12)
Il piano di governo del territorio è strumento della pianificazione comunale e definisce l’assetto dell’intero territorio comunale
Il piano di governo del territorio è articolato nei seguenti atti:
a) il documento di piano;
b) il piano dei servizi;
c) il piano delle regole.
Il Piano delle Regole (art. 10)
contenuti
Il piano delle regole:
a) definisce, all’interno dell’intero territorio comunale, gli ambiti del tessuto urbano consolidato;
b) indica gli immobili assoggettati a tutela in base alla normativa statale e regionale;
c) individua le aree e gli edifici a rischio di compromissione o degrado e a rischio di incidente rilevante;
d) contiene, in ordine alla componente geologica, idrogeologica e sismica:
- il recepimento e la verifica di coerenza con gli indirizzi e le prescrizioni del PTCP e del piano di bacino;
- l’individuazione delle aree a pericolosità e vulnerabilità geologica, idrogeologica e sismica, nonché le
norme e le prescrizioni a cui le medesime aree sono assoggettate in ordine alle attività di
trasformazione territoriale;
e) individua:
- le aree destinate all’agricoltura;
- le aree di valore paesaggistico - ambientale ed ecologiche;
- le aree non soggette a trasformazione urbanistica;
f) entro gli ambiti del tessuto urbano consolidato, individua i nuclei di antica formazione ed identifica i beni
ambientali e storico - artistico - monumentali oggetto di tutela.
Procedura di approvazione degli atti di PGT (art. 13)
Adempimenti
La legge prevede il contributo
dell’interazione nelle seguenti fasi
evidenziate del processo di
approvazione del PGT. Si indicano
inoltre gli attori che devono essere
coinvolti nelle rispettive fasi
prima del conferimento dell’incarico di redazione degli atti del
PGT, il Comune pubblica avviso di avvio del procedimento
stabilendo il termine entro il quale chiunque abbia interesse può
presentare suggerimenti e proposte
chiunque
prima dell’adozione degli atti di PGT il Comune, tramite
consultazioni, acquisisce entro trenta giorni il parere delle parti
sociali ed economiche
parti sociali ed economiche
- organizzazioni sociali e culturali
- organizzazioni ambientaliste
- organizzazioni economico –
professionali (associazioni di
categoria e ordini professionali)
- organizzazioni sindacali
il consiglio comunale adotta gli atti di PGT
entro novanta giorni dall’adozione, gli atti di PGT sono depositati per un
periodo continuativo di trenta giorni
il documento di piano, contemporaneamente al deposito, è
trasmesso alla provincia, all’ASL e all’ARPA
provincia, asl, arpa
nei successivi trenta giorni possono essere presentate
osservazioni
chiunque
entro novanta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione
delle osservazioni, il consiglio comunale controdeduce alle
osservazioni presentate, recepisce le eventuali prescrizioni provinciali
e approva definitivamente gli atti di pgt
il comune deposita gli atti approvati
il comune cura la pubblicazione dell’avviso della approvazione
definitiva sul bollettino ufficiale della regione
Processo di partecipazione
rivolto alla generalità dei
cittadini
IL RUOLO DELLA PARTECIPAZIONE NEL PROCESSO DI INTERAZIONE
OPZIONI SU LIMITI E CONFINI DEL PROCESSO PARTECIPATIVO
I limiti - confini della discussione sono influenzati dal tipo di “patto” che
l’Amministrazione vuole proporre alla comunità. Per darne un primo ordinamento
di merito si possono individuare differenti approcci e tipologie di azione:
 coinvolgimento degli abitanti in un processo di “riscoperta” dei “valori”
territoriali. Qualità, conflittualità, identità, spessore, e altro ancora che
qualifica il rapporto tra l’abitante e il proprio territorio;
 identificazione dei “bisogni” diretti, immediati, al fine di far emergere
condizioni di disagio, luoghi critici, modi di fruire il territorio necessari di
“aggiustamenti” che competono a una programmazione territoriale (non
tutti i bisogni sono riconducibili a un P.G.T.);
 configurazione - esplicitazione di progettualità atte a trasformare lo stato di
fatto, progettualità che ovviamente dovranno essere compatibili e non
sostituibili con la scelta di pianificazione “finale” ma che dovrebbero
influenzarla “da dentro” per restituire un progetto complessivo più “forte”,
consapevole delle aspirazioni diffuse.
OPZIONI SU CHI COINVOLGERE E COME
Chi coinvolgere:
… la partecipazione consiste nell’interazione diretta con i “Cittadini” che si
esprimono come singole persone senza deleghe o incarichi di
rappresentanza di gruppi o interessi di settore, senza distinzione di “peso”
o di ruolo,
… questo tipo di attori “di base” permette di discutere questioni di natura
generale, responsabilità e cura nei “mondi di vita”, ed esprime competenze su
speranze e visioni di futuro proprie di ogni persona o famiglia o comunità.
OPZIONI SU CHI COINVOLGERE E COME
Come:
… dalle indicazioni preliminari discende la modalità organizzativa del processo
che può assumere le seguenti forme:
 “laboratori territoriali” nella forma dell’assemblea pubblica. Organizzati per
quartieri, aderenti alle “differenze” territoriali e insediative caratteristiche del
territorio comunale;
 “tavoli di lavoro” tematici con una “selezione” di tematiche di ordine generale
come, agricoltura, attività economiche, servizi, mobilità, turismo ecc..;
 “focus” tematici all’interno del Forum di E-DEMOCRACY o “luoghi” similari.
Possibili modalità:
IL PROCESSO PARTECIPATIVO
SCHEMA : TEMI - LUOGHI - STRUMENTI - ATTORI
GIUNTA
CONSIGLIO E
COMMISSIONI
PARTECIPAZIONE
DIMENSIONE
LOCALE – TEMATICA
ALTRI
SOGGETTI
ISTITUZIONALI
P.G.T.
DOCUMENTO DI PIANO
DIMENSIONE
COMUNALE – GENERALE
Obiettivi Strategici (OS)
Obiettivi Quantitativi (OQ)
TAVOLI PER QUARTIERE – TEMA
Politiche Correlate (PC)
Ambiti di Trasformazione (AT)
FORUM CITTADINO
QUADRO
RICOGNITIVO
Criteri Compensativi (CC)
Valutazione Ambientale Strategica
(V.A.S.)
POLITICHE
CORRELATE
PIANO DEI SERVIZI
Attrezzature (ATT)
Servizi di Previsione (SP)
Edilizia Residenziale Pubblica
(ERP)
Servizi per le Trasformazioni (ST)
SCENARIO
TEMI POSSIBILI
Riconoscere il Valore Territoriale
luoghi – percorsi – ambienti – fruizione
Locale e
sostenibile
Sostenibilità economica (SE)
PIANO DELLE REGOLE
Tessuto Consolidato (TC)
Antica Formazione e Tutele (AFT)
Ruolo del Comune nel contesto territoriale
Rischio Rilevante (RR)
Economiche – Territoriali – Sociali – Infrastrutturali
Coerenza Sovralocale (CS)
Relazioni e temi nel contesto comunale
Vulnerabilità Geologica (VG)
– Centro Abitato – Servizi/Mobilità - Parco
Aree Agricole e Paesistiche (AP)
Importanza del processo partecipativo:
i cittadini esprimono nella prima fase:
-sapere comune
-sentire diffuso
-indicazioni metaprogettuali
i cittadini esprimono nella seconda fase:
-osservazioni alla proposta di PGT
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