PGT
A cura del circolo PD di Vittuone
27/02/10
Sorpresa! il Piano di Governo del Territorio (PGT) è pronto e consultabile dai
cittadini: adesso che è stato fatto… si accettano suggerimenti.
Questa non è una tipica storia italiana come quelle raccontate nella news di settimana scorsa, è
solo vittuonese. Chi sa trovare un altro Comune che, in ballo da oltre cinque anni per fare il
nuovo piano del territorio, non ha mai organizzato un incontro pubblico sull’argomento con i
cittadini? Altri comuni, anche governati dalla destra, come per esempio Magenta, non si sono
certamente comportati come il nostro Comune. A Vittuone non solo è stato fatto tutto nel
massimo segreto (?), ma il Comune non ha risposto nemmeno ai rilievi fatti nella
presentazione della valutazione ambientale strategica (VAS) lasciata in osservazione durante le
vacanze di Natale 2007. Dopo oltre due anni, durante i quali – senza PGT – si è intervenuto
pesantemente sul territorio cementificando il bosco del Bacin, un’area naturale di
fondamentale rilevanza ambientale, ecco la sorpresa. Non conosciamo ancora il PGT
depositato visto che, pur essendo consiglieri comunali, siamo stati avvisati del deposito persino
per ultimi, ma di sicuro il piano sarà oggetto di nostre iniziative pubbliche e commenti. Vogliamo
solo qui ricordare come un atto fondamentale per la gestione del nostro territorio sia stato
sviluppato senza alcuna partecipazione dei cittadini e delle associazioni ambientaliste, in
netto contrasto con le norme regionali, stabilite dalla giunta regionale di destra che nel 2005
così regolamentava:
Il governo del territorio si caratterizza per:
a) la pubblicità e la trasparenza delle attività che conducono alla formazione degli strumenti;
b) la partecipazione diffusa dei cittadini e delle loro associazioni;
c) la possibile integrazione dei contenuti della pianificazione da parte dei privati.
06/03/10
Il nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT):
una irragionevole cementificazione
Con questa news si inizia l’illustrazione del nuovo PGT. Ci si limita, dopo un primo esame, ad
una descrizione degli interventi a nostro parere più “devastanti” che compromettono per
sempre il nostro territorio: basti pensare che alle generazioni future non sarà disponibile
nessuna area di sviluppo se non all’interno del Parco Sud: a Vittuone con questo PGT viene
cementificato tutto quel che è possibile! Questi i primi contenuti del PGT presentato che
intendiamo segnalare.
Si completa la cementificazione sulla Padana Superiore (ex statale 11) da Sedriano a Corbetta
sul lato nord, mentre sul lato sud rimarrà non edificata l’area inserita nel parco Sud di fronte alla
RSA (ma anche qui è da chiarire bene). Si affacceranno sulla ex statale 11 nuovi insediamenti
residenziali, commerciali e produttivi su una superficie complessiva di 153.662 mq; equivalente
a 30 campi di calcio, territorio oggi per la maggior parte agricolo. Con questa cementificazione,
che si aggiungerà a quella decisa lo scorso anno del bosco del bacin, equivalente a 40 campi di
calcio, Vittuone porterà ad un vantaggio incolmabile il suo primato di paese con maggior densità
edilizia della zona del magentino!
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Il Centro Commerciale il Destriero viene integrato a sud con un’area a destinazione
commerciale complessiva pari a mq. 43.501 e non sarà collegato da nessuna pista
ciclopedonale. Il sottopasso alla Provinciale viene confermato più a sud ma inspiegabilmente il
percorso ciclopedonale proseguirà solo verso sud. Il Centro rimarrà quindi irraggiungibile da
pedoni e ciclisti.
La scuola materna ed elementare di via 4 novembre–Olof Palme vengono demolite, non per
essere ricostruite o per ampliare il Parco Lincoln, ma per costruire nuove case. Le scuole
saranno ricostruite nelle aree attualmente produttive di via Restelli, lasciando così senza scuole
la zona sud-ovest del paese, un modo per incrementare l’utilizzo delle automobili, altro che
sviluppo a KM zero!
Il parcheggio di interscambio ferroviario di via Cadorna viene eliminato e sostituito con la
costruzione di nuove case.
Abbiamo proceduto ad una prima illustrazione parziale anche in assenza di pubblicazione dei
documenti sul sito del Comune che avrebbe reso più chiara la nostra descrizione ma, vista la
gravità delle proposte contenute nel PGT, non abbiamo voluto aspettare e dopo quanto
elencato, viene proprio in mente il programma elettorale della destra: per Vittuone vogliamo
un ragionevole sviluppo!
Le manie di grandezza del nuovo PGT
Dopo cinque anni di studio per la formazione del PGT ci si attendeva perlomeno un’attenta
rilettura dei documenti che lo compongono prima di depositarli; così evidentemente non è stato
se ci sono tavole con la linea di confine del Comune di Vittuone sconfinata sul territorio di
Arluno, Corbetta, Sedriano e Cisliano. Semplice errore o lapsus freudiano di chi pensa di
“conquistare” questi territori come “spazio vitale” dove poter cementificare, visto che oramai a
Vittuone non ci sarà più spazio?
13/03/10
Il nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT):
gestione del territorio o ennesima presa in giro?
I nuovi insediamenti industriali sulla ex statale 11, previsti nel nuovo PGT, sono giustificati
dall’amministrazione comunale così: “l’ambito viene destinato alla funzione produttiva,
interpretandolo come spazio per il trasferimento e ri-collocazione delle attività produttive già
radicate sul territorio comunale ma in posizione non coerente con il contesto: tale impostazione
è già stata attuata con la pianificazione precedente, sul territorio in aderenza a questo.” Ora, in
altre parole, si ammette che con la precedente cementificazione l’area PIP (Piano Insediamenti
Produttivi) a confine con Corbetta avrebbe dovuto permettere il trasloco delle attività produttive
esistenti nel centro del paese. Ma in quest'area sono poi finite anche altre aziende - non di
Vittuone - come l’azienda che produce asfalto colato, che tante proteste e preoccupazioni sta
suscitando in tutti i Vittuonesi per i forti odori molesti che emana. Abbiamo già parlato di cosa
non quadra nel PIP, di altro diremo a breve. Ora facciamo questa semplice considerazione: se
nel PIP si sono insediate attività provenienti da fuori paese, significa che non c'erano altre
aziende di Vittuone che volevano traslocare. Quindi: quale necessità c’è oggi di prevedere
altre aree in questo nuovo PGT per i traslochi? Un'altra considerazione, ricordando che anche
la distruzione del Bosco del Bacin viene giustificata per spostare le attuali aziende della ex
manifattura Tosi “in un ambito più coerente” (un bosco?). E la domanda: se dalla ex Tosi le
aziende traslocano al Bosco del Bacin e se anche la Italsempione sarà trasferita oltre la
ferrovia (area ex Zust-Ambrosetti), quali aziende vittuonesi dovrebbero andare nelle nuove
aree di oltre 70.000 mq sulla ex statale 11? Quali sono le aziende che devono essere ancora
trasferite dal centro del Paese? Senza una risposta a queste banali domande, come si può
pensare che il nuovo PGT sia uno strumento di gestione del territorio, impostato per
l’interesse generale e di tutti, e non, come sembra, un'ennesima presa in giro?
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20/03/10
Il nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT):
incredibile leggerezza nella pianificazione!
Il piano di zonizzazione acustica presentato assieme al PGT, rileva il superamento dei limiti
acustici. “Tra le situazioni critiche evidenziate dai rilievi fonometrici, troviamo la Scuola Media
Enrico Fermi di via Zara, la ex strada statale n.11 e la strada provinciale n.34; i complessi
scolastici (scuola materna Giovanni Venini, scuola elementare Antonio Gramsci, centro
scolastico superiore ITIS Alessandrini), alcune vie di traffico veicolare (via Cavour, via Milano,
via Cadorna, via Vittorio Veneto, via Ghidoli) ed infine le zone residenziali poste a fianco della
linea ferroviaria. Di fronte a questa chiara affermazione, non ci dovrebbero essere problemi
interpretativi, invece i nostri amministratori cosa fanno: prevedono nel PGT, lo spostamento
dell’unico complesso scolastico che rispetta i limiti di inquinamento da rumore, scuole
elementari e materna di via 4 novembre–Olof Palme, e per destinare queste aree alla
residenza, prevedono il loro trasferimento nella zona di via Zara-via Elisa Restelli che si è
rilevata, dalle misurazioni effettuate, la zona più rumorosa del paese. Si ripete la storia della
collocazione della RSA, anch’essa situata in una posizione inammissibile dalle norme
sull’inquinamento acustico e poi fatta rientrare (?) con una collinetta per abbattere il rumore:
non era più semplice farla da un’altra parte del Comune così come non è più sensato
mantenere le scuole dove sono situate oggi anche per una miglior e comoda distribuzione
dell’utenza. ( e risparmio di soldi )
Ancora sulle incredibili dichiarazioni da bar:
“Vittuone, per l’inquinamento, è un’isola felice”
La settimana scorsa ci siamo lasciati a queste incredibili dichiarazioni che hanno scatenato i
commenti dei nostri lettori, riportiamo quello già pubblicato sul nostro sito dove alla
affermazione del Sindaco rilasciato su Settegiorni del 5 marzo scorso, che a Vittuone è “Tutto
regolare basta allarmismi” e alla sua affermazione che “ il traffico all’interno del centro abitato è
pressoché inesistente”, un cittadino che è stufo di questa situazione, ha così replicato: “Piu’
volte ho (abbiamo) invitato i tecnici comunali a valutare la situazione viaria di Via Gramsci e via
Bixio al mattino dalle 7 alle 9 per far vedere l’intenso traffico e constatare l’inquinamento che
conseguentemente viene causato in una area così altamente popolata. A conferma del notevole
incremento di traffico di questi anni ecco i dati ricavati sempre dal piano di zonizzazione
acustica rilevati in via Zara: anno 2003, misura acustica pari a 62,5 dB(A); anno 2009, misura
acustica pari a 74,0 dB(A) – posto proprio ideale per fare una cittadella scolastica! Il rumore
aumenta perché aumenta il traffico che è direttamente collegato alla densità abitativa del paese:
perché allora aumentarla come nel caso del quartiere di via Ghidoli dove il nuovo PGT
consentirà un’aggiunta di volume pari a 6000 metri cubi, 25 – 30 appartamenti in più e
conseguentemente come può il traffico non aumentare? Certo se si è convinti che a Vittuone il
traffico è inesistente tutto è possibile!
La seguente tabella è pubblicata nel rapporto ambientale del Comune di Vittuone. Come si
può vedere nel 2005, per 127 giorni nell’anno, il limite di protezione della salute umana è
stato superato e la media di PM10 nell’anno è stata di 56 µg/m³ rispetto ai 40 del limite.
Leggete ora quanto riportato da Vittuone Informazioni, “mai superato nessun limite e la
media pari a 22 µg/m³ ”, e tirate le conclusioni.
NB: la scelta dell’anno 2005 ed il riferimento a Magenta è una propria scelta, non
condivisibile, del Comune.
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24/04/10
Le conclusioni della valutazione ambientale strategica (VAS) del Piano di Governo
del Territorio (PGT): incredibili!
Il rapporto ambientale, un documento della VAS costato 30.000€, dopo aver analizzato lo stato
di fatto del nostro territorio stima gli effetti prodotti dalla sua trasformazione che si determinerà
con il nuovo PGT e arriva a queste conclusioni:
“gli effetti negativi prodotti (dal nuovo PGT) possono essere, per la quasi totalità, mitigati o
compensati dagli interventi proposti nelle parti precedenti al fine di eliminare o limitare gli impatti
residui. Di questi ultimi si elencano quelli di cui non risulta possibile un'adeguata mitigazione.
· Aumento della densità della popolazione;
· Aumento delle emissioni in atmosfera di NO2 e PM10;
· Aumento delle superfici impermeabili;
· Aumento delle superfici urbanizzate;
· Aumento dei rifiuti prodotti;
· Aumento flotta veicolare. (traffico)...................
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Il Piano persegue, attraverso la propria attuazione, obiettivi di sostenibilità ambientale di
carattere generale, locali e sovra locali. Per quanto sopra esposto e già dettagliato nel presente
documento, ed anche rispetto alle diverse alternative analizzate, si ritiene che il Piano
esaminato sia da ritenere sostenibile sotto il profilo ambientale.”
Ma come? Prima i tecnici ammettono che il nuovo piano prevede altra cementificazione,
maggior traffico e quindi inquinamento già oggi superiore del 30% al limite di protezione
della salute umana e poi che “persegue obiettivi di sostenibilità” e quindi nonostante tutti gli
aumenti negativi sulla qualità di vita dei Vittuonesi che elenca, sostiene che il PGT è da
“ritenere sostenibile sotto il profilo ambientale”. Una vera presa in giro!
C’è da chiedersi se qualcuno dell’amministrazione abbia letto il rapporto ambientale.
08/05/10
Perché il Sindaco e l’assessore su Vittuone Informazioni “danno i numeri”
dell’inquinamento atmosferico di Vittuone grossolanamente sbagliati?
Non leggono nemmeno i “loro” documenti!!!
Dovere di un amministratore pubblico è conoscere la situazione prima di prendere decisioni
nell’interesse generale e, in questo caso, conoscere i dati dell’inquinamento atmosferico che
determineranno le scelte del nuovo PTG è ancora più importante, perché riguardano la salute di
tutti i cittadini. Certo che se il nostro Sindaco e l’assessore competente sostengono che “la
centralina ARPA di Magenta a cui fa riferimento anche Vittuone non ha mai superato il valore
limite di 50 µg/m3 per il PM10”, quando nei primi 35 giorni di quest’anno questo limite di
protezione della salute umana è stato superato per ben 26 volte, c’è da rabbrividire, c’è da
avere paura. Purtroppo non è solo questo, perché sostengono anche che la media
dell’inquinamento da PM10 è pari a 22 µg/m3 rispetto al limite di 50 µg/m3. Doppio errore nei
due dati, perché la media dell’inquinamento da PM10, basta leggere il rapporto ambientale che
loro stessi hanno commissionato, è di 56 µg/m3 rispetto alla soglia limite della protezione della
salute umana di 40 µg/m3 (non 50); quindi a Vittuone si supera questo limite del 40 %. Se
avessero letto il rapporto ambientale avrebbero evitato anche altre informazioni platealmente
errate tipo l’origine del PM10, che è dovuta per il 75 % dal traffico stradale, o la consistenza del
Parco Sud che è meno della meta del territorio di Vittuone! Ma da chi siamo amministrati?
Con il nuovo PGT, i nostri amministratori decideranno di inquinare ancora di più Vittuone perché
sono convinti che a Vittuone non ci sia inquinamento pericoloso per la salute umana? E invece
di parlare a quattr’occhi del PGT in camper senza nessun contradditorio, organizzino
un’assemblea dove tutti i cittadini possano parlare e confrontarsi, così capiranno meglio anche i
dati veri dell’inquinamento. Noi siamo disponibili a qualsiasi confronto, anzi invitiamo il Sindaco
e l’assessore a confermare quanto affermato a pag.5 di V.I. “sempre disponibile al dialogo e al
confronto” e partecipare alla nostra assemblea del 14 maggio. Il confronto è un dovere di ogni
amministratore pubblico che crede nella democrazia; non solo propagandare superficialmente
dati sbagliati su V.I., giornalino pagato da tutti,
Resoconto della conferenza VAS di lunedi 3 maggio
La conferenza finale della valutazione ambientale del PGT si è ridotta ad un riassunto del
rapporto ambientale e al nostro intervento, già pubblicato sul nostro sito web. Poi,
inspiegabilmente, la conferenza è stata chiusa nello sconcerto generale perché alcuni presenti
chiedevano di intervenire. Certo che è più semplice per il Sindaco far scrivere e propagandare
senza contradditorio, per esempio che “la cittadella scolastica permetterà ai piccoli vittuonesi di
crescere e formarsi nell’educazione e nell’istruzione vicino a casa propria”, quando il PGT
prevede proprio il contrario: pensate ad un ragazzo, abitante in piazza Olof Palme che per
frequentare la scuola materna ed elementare dovrà andare in via Zara. Interessante conoscere
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la risposta, se nella riunione qualcuno avesse chiesto al Sindaco di una sua recente
dichiarazione: dove sarà il 70 % dei metri quadrati del territorio di Vittuone destinato a PARCO?
Un cittadino, in una mail al nostro sito, l’ha chiamata giustamente pubblicità ingannevole, ci
sarebbe da sorridere se non si pensasse all’irrimediabile danno che si sta per compiere a
Vittuone da parte di chi neanche legge il rapporto ambientale che ha pagato 30mila euro, soldi
di tutti i cittadini per conoscere prima di decidere. E’ questo che i Vittuonesi vogliono?
22/05/10
Il mistero svelato del “verde” al 70 % del Comune
Il Sindaco aveva dichiarato sul costoso opuscolo-programma della festa del paese che a
Vittuone il 70% per cento sarà Parco.
Dichiarazione incomprensibile, anche a voler ipotizzare che intendesse il parco agricolo sud,
perché questo è meno della metà del territorio comunale e poi è un Parco già oggi.
Il Sindaco cambia poi la sua dichiarazione e ora leggiamo che il 70% non sarà Parco ma a
“verde” e che la sua proposta di PGT lo diminuirà solo del 3 %.
Ancora incomprensibile: nel rapporto ambientale del Comune la parte urbanizzata oggi è già del
46% (la più alta fra i Comuni del Magentino) e poi solo la cementificazione del bosco del bacin
porterà ad una diminuzione dell’area verde e in parte boscata superiore del 3 % (220.000 mq in
meno).
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29/05/10
Il piano di governo del territorio (PGT): il nostro futuro trattato dalla
Amministrazione comunale come la pubblicità di un fustino della lavatrice, con
manifesti sul camper noleggiato a oltre 1.500 euro!
I cittadini di Vittuone chiedono - e lo hanno scritto anche sul nostro sito - il perché della spesa
per il noleggio del camper, non comprendendo cosa abbia a che fare un camper con il PGT
(apparentemente niente), perché se un singolo cittadino vuole informazioni sul PGT può
rivolgersi direttamente all’Ufficio tecnico. In realtà il camper serve per fare, come al solito,
pubblicità, propagandando dati volutamente sbagliati, fuorvianti e strampalati sul PGT, dati che
hanno il solo scopo di rassicurare i cittadini sul fatto che non si sta cementificando Vittuone,
paese che è, e a parere dei nostri amministratori sarà ancora, immerso nel verde. No,
amministratori, non cercate alibi assolutori! Voi siete e rimarrete per sempre responsabili
del peggioramento della qualità di vita a Vittuone! Se volete essere responsabilmente
consapevoli di quello che state facendo con la vostra proposta di PGT, confrontatevi
pubblicamente con tutti i cittadini! Non potete prendere in giro la gente con numeri
strumentali e privi di senso! La superficie permeabile non può essere chiamata “verde”, ed
un esempio di com'è considerata una tale superficie a Vittuone è una recente costruzione in via
Piave, dove dovrebbe esserci il 30% di area permeabile: così è come nascondersi dietro ad un
dito! Per confutare i numeri pubblicizzati col camper (fra l’altro nuovamente variati rispetto alla
versione data dal Sindaco alla stampa: verde domani al 73% mentre sui giornali lo era già oggi),
è sufficiente leggere il rapporto ambientale che gli stessi amministratori hanno commissionato.
Oggi però l’importante non è dire come stanno i fatti ma come si vuole che appaiano per
farli credere “al popolo”. E poi accusano altri di non avere “onestà intellettuale”. Ma ci
facciano il piacere... rispondano invece a due semplici domande, assieme alle altre pubblicate
sulla news di settimana scorsa: è vero che, dopo questo PGT, a Vittuone tutte le aree libere
oggi a verde naturale-agricolo, al di fuori del Parco SUD-MILANO, saranno destinate alla
cementificazione? Più esplicitamente: è vero che è stato previsto di cementificare tutto
quello che non è vincolato dal Parco SUD-MILANO?
C'è l'effettivo bisogno e/o richiesta da parte delle realtà produttive del paese di destinare
zone verdi a edilizia industriale anche in relazione a strutture già esistenti e non utilizzate?
05/06/10
Dichiarazioni sul PGT
Leggere le dichiarazioni dei nostri amministratori ci inquieta sempre di più. Secondo loro
viviamo in una isola felice, senza traffico ed inquinamento, quando nel rapporto ambientale da
loro stessi commissionato, c’è scritto l’opposto! Ma è proprio impossibile amministrare senza
raccontare balle o dando loro la buona fede, è possibile che prima di dichiarare si informino se
sta in piedi quello che dicono? Veniamo a quanto incredibilmente letto ancora su giornali locali:
“L’area a verde sarà del 73%, percentuale che varierà ben poco”. Come è possibile che questa
percentuale che abbiamo già detto errata, (la superficie permeabile non è verde), varierà di
poco se consideriamo che verranno cementificati quasi tutte le aree che si affacciano sulla
statale 11 e solo il bosco del bacin che sparirà è grande quanto 40 campi di calcio? Dichiarano
ancora che: “il PGT riguarderà principalmente il recupero del centro storico” quando nel PGT ci
sono solamente la suddivisioni in lotti di intervento e nulla più? La pianificazione viene rinviata
alle future proposte dei privati. Ed infine riguardo al loro “fiore all’occhiello della cittadella
scolastica”, ci dicano solamente dove andranno a prendere i soldi per costruirla. Non
penseranno veramente di finanziare la costruzione della cittadella scolastica demolendo le
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scuole di via 4 novembre e vendendo l’area per costruire case? Si pensi ad amministrare in
questa difficile situazione economica con i piedi per terra e a chiudere il bilancio 2010 con meno
disavanzo del 2009.
12/06/10
Basta ignoranza: non si può amministrare senza sapere!
Il Sindaco, in un comunicato stampa a seguito della distribuzione di un volantino che si oppone
alla demolizione prevista nel PGT del plesso scolastico di via 4 novembre per costruire case,
afferma che non vuole cambiare destinazione del plesso scolastico “almeno per i prossimi dieci
anni “ e ancora : “ i piani urbanistici che presentiamo oggi rappresentano in realtà l’assetto del
territorio per i prossimi vent’anni ...” Questa dichiarazione dimostra ancora una volta che il
Sindaco non conosce la “materia”, perché il documento di piano del PGT ha validità
quinquennale (art. 8,comma 4 legge 12/2005 della Regione Lombardia). Ma come è possibile
che un Sindaco predisponga un piano senza conoscere questo elementare riferimento?
Purtroppo non solo ignora il periodo della validità del piano ma il Sindaco si è anche dimenticato
che due mesi fa ha approvato un programma triennale delle opere pubbliche che prevede la
cittadella scolastica per l’anno prossimo.
26/06/10
La cittadella scolastica e l’ABC dell’amministratore pubblico
Abbiamo letto sui giornali la difesa della cittadella scolastica da parte dei nostri amministratori:
parole... parole..., un comportamento tipico di chi vuol sostenere una scelta che non sta in piedi
e ora si trova costretto a difenderla per non fare figuracce. Ma al di là degli attacchi, più che le
risposte a chi ha sollevato il caso, rimangono gli atti compiuti dai nostri amministratori che sono
lì a certificare il loro pressapochismo amministrativo.
1) Una delibera comunale di marzo 2010, prevede l’attuazione della cittadella scolastica
nell’anno 2011 per un importo di 2.900.000 euro. Questo è stato approvato dalla maggioranza,
senza nessuna indicazione di come verranno reperiti i soldi per la copertura della spesa che
senz’altro sarà maggiore. La prima risposta che deve essere data, al di là delle parole di
propaganda e disinformazione, sarà come e dove l’anno prossimo si recupereranno questi
soldi.
2) La proposta del PGT, che a breve verrà portata in Consiglio Comunale per la sua adozione,
contiene lo spostamento del plesso scolastico di via 4 novembre e la trasformazione dell’area in
zona residenziale privata. Il Sindaco in più riprese ha dichiarato che non se ne farà niente per
almeno 10 anni, quando invece il limite temporale del documento del piano del PGT è di 5 anni.
Perché la demolizione della scuola viene inserita ora nel PGT, se tutto deve rimanere fermo per
almeno 10 anni?
3) il Sindaco e il suo portavoce continuano a smentire che Vittuone sia inquinata, che l’area di
via Zara non è inquinata e non presenta problematiche di traffico; perché allora la valutazione
ambientale strategica da loro fatta fare dice esattamente il contrario? Perché si sono spesi
decine di migliaia di euro per effettuare studi e rilievi sul territorio del comune, quando poi gli
amministratori non ne tengono minimamente conto, anzi agiscono in senso contrario?
Le considerazioni sopra riportate non sono né di destra né di sinistra, sono solamente di “buon
senso”, ma i nostri amministratori, eludendo queste minime osservazioni e con giri di parole che
sono solamente fumo, dimostrano di non avere nessuna capacità di programmazione,
indispensabile ancor di più in tempo di congiuntura economica finanziaria molto difficile come il
nostro e che purtroppo non sarà breve. In Italia si cerca di risparmiare su tutto, si tagliano spese
e stipendi e qui a Vittuone si continua ancora a sognare e scialare quando la ricreazione è
finita!
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03/07/10
Giovedì, 8 luglio – ore 14 – Consiglio per l’adozione del PGT: ecco intanto alcune
valutazioni di ARPA e ASL1 alla VAS -PGT
(si riportano stralci delle osservazioni alla valutazione ambientale presentate)
Arpa (agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) osserva che .....il PGT evidenzia
trasformazioni di estensione considerevole che interessano circa il 19% del territorio comunale,
con aumento della popolazione di oltre il 21%. Tale dato rappresenta un’occasione per il
riassetto del territorio con conseguenze permanenti, la cui ripercussione andrà ben oltre i 5 anni
di valenza del PGT. Arpa segnala forte criticità tipiche del territorio del comune, forte
urbanizzazione con ridotti spazi dedicati ad ambienti naturali...... elevata densità abitativa e
sistema infrastrutturale spesso a ridosso delle zone residenziali..., inquinamento atmosferico
legato ai parametri PM10 e NOx. La scelta dell’amministrazione comunale di trasferire la
funzione scolastica non fa altro che delocalizzare il problema in altre aree del territorio cittadino.
Dovrà essere valutata attentamente l’ubicazione dei nuovi edifici (scolastici) che dovrà essere
baricentrica rispetto al bacino d’utenza, per ridurre il traffico automobilistico e favorire
spostamenti casa-scuola con modalità sostenibili (percorsi ciclabili-pedonali).....( in quanto alla
nuova localizzazione in via Restelli) le problematiche connesse a questo intervento sono legate
all’ubicazione di un elemento sensibile come una scuola in un’area adiacente la ferrovia in cui le
misure di rumore diurno superano i limite di legge per la funzione (50dB(A)).
ASL Milano 1 raccomanda ...... un’accurata verifica del sistema del verde urbano, importante
questo non solo ai fini ricreativi, ma anche ai fini del contenimento dell’inquinamento
atmosferico e acustico, dell’influenza sugli aspetti meteo climatici, sulla regolazione
dell’equilibrio ossigeno-anidride carbonica e sulla regolazione termica del suolo.
Più o meno come le nostre osservazioni, ma per la maggioranza sarà il solito allarmismo!
17/07/10
Piano di Governo del Territorio (PGT) ......
alcuni dei tanti perché rimasti senza risposta!
L’adozione del PGT in Consiglio Comunale è durata circa 7 ore. In questo periodo di tempo,
nello spazio riservato al nostro gruppo consiliare, sono state poste diverse domande alla
maggioranza e sono state fatte 60 proposte di modifica al PGT. Ecco ora le principali domande
a cui non è stata data risposta:
Perché il Sindaco su Vittuone Informazioni ha dichiarato che a Vittuone non sono mai stati
superati i limiti di inquinamento per la salvaguardia della salute umana e poi ha approvato il
PGT dove c’è scritto che questi limiti sono stati superati per 127 giorni in un anno? Più di un
giorno su tre!
Perché il Sindaco ha fatto riportare dati grossolanamente sbagliati sul camper-propaganda e
riferiti ancora a quando il centro commerciale non era stato costruito così come non c’era
ancora la zona artigianale verso Corbetta?
Perché il Sindaco dice che per almeno i prossimi dieci anni non si demoliranno le scuole di via
4 novembre però già prevede la costruzione di nuove case, al posto della scuola stessa, nel
documento di piano del PGT che ha scadenza quinquennale? Particolare curioso: la
motivazione per il trasferimento delle scuole è anche per la mancanza di parcheggi nella zona,
poi ci si ritrova dopo la demolizione della scuola con circa 30 appartamenti e soli 5 posti
macchina pubblici in più in tutta l’area!
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Perché ai rilievi critici sul VAS-PGT fatti dalla Provincia di Milano, dall’ASL 1, dalla ARPA,
dall’Unione Commercianti, da Legambiente non si risponde o ancora peggio sono state danno
risposte sbagliate?
Perché viene annunciata l’eliminazione nel PGT di superfici agricole pari solamente allo 0,22%,
un valore che non sta né in cielo né in terra, quando il valore vero è oltre 40 volte maggiore?
Perché il PGT e i suoi allegati, contengono, nonostante il lungo periodo di preparazione,
strafalcioni incredibili, tipo cartine con confini del territorio vittuonese che invadono il centro
abitato dei comuni di Arluno e Cisliano, documenti della zonizzazione acustica indicanti il
Comune di Morbegno invece di Vittuone o il rapporto ambientale VAS che indica le volumetrie
in mq, oppure tavole datate 5 gennaio 2010 che riportano ancora il Centro Commerciale in
corso di attuazione?
Chi è il cementificatore? Per il portavoce PDL senza dubbio “chi ha deciso di realizzare
un palazzo comunale nuovo quando avrebbe potuto con molto meno avere Villa Venini e
fare la stessa cosa più bella e senza colate di cemento.”
Al giovane portavoce PDL è però “sfuggito”, o ignora (?), che il palazzo comunale nuovo
è stato realizzato su una colata di cemento illegittima dei primi anni settanta, bloccata
dalla Regione, fatta quando l’ex sindaco Carlo Portaluppi, ora consigliere comunale di
maggioranza, era l’assessore all’edilizia del Comune di Vittuone.
24/07/10
Piano di Governo del Territorio (PGT) ...
I veri numeri della cementificazione!
Il Sindaco, in Consiglio Comunale, ha sostenuto che il PGT prevede un aumento di abitanti
inferiore a quello previsto nell’ultimo Piano Regolatore Generale (PRG). In quella sede il
Sindaco ha dichiarato che con l’ultimo PRG si arriva ad un totale di circa 13.000 abitanti
previsti, con un aumento quindi pari a 4.000 unità se riferiti agli attuali 9.000. Altro esempio di
disinformazione, vediamo il perché cominciando a completare il quadro: 1) il PGT prevede una
programmazione quinquennale, mentre il PRG era decennale; 2) per il computo teorico degli
abitanti, il PGT ne calcola uno ogni 150 m3 di nuova costruzione residenziale mentre il PRG
prevedeva un abitante ogni 100 m3, una bella differenza!!!!
Veniamo ora al nocciolo della questione!
Il PGT adottato prevede un “volume nuovo di residenza aggiunto di 299.031 m3 che
consentirebbe quindi una capacità insediativa di 1.964 abitanti in più”. Si vede subito che
c’è un ennesimo errore, perchè 299.031 / 150 = 1.993, ma, come abbiamo più volte dimostrato,
in questo PGT ci sono errori ben più gravi!
Come giudicare, infatti, il calcolo del volume residenziale aggiunto, dove si procede a ridurre al
30% le potenzialità di costruzione permesse dal PGT sul già costruito mentre poi per le nuove
cementificazioni si sostiene che la volumetria teorica sarà sfruttata dai costruttori solo all’80%
(ma esistono costruttori che realizzano meno di quello consentito?)
In poche parole il nuovo volume residenziale teorico del PGT sarebbe pari, senza
abbattimenti arbitrari, a poco meno di 900.000 m3. Con i vecchi parametri PRG vorrebbe
dire 9.000 abitanti in più e, anche utilizzando i parametri PGT, 6.000 abitanti in più degli
attuali 9.000.
E poi qualcuno si chiede ancora chi è il cementificatore?
31/07/10
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Mozione d’ordine del Gruppo Consiliare de l’Unione per Vittuone
nel Consiglio Comunale del 8 luglio 2010
Al Sindaco,
ai Consiglieri Comunali,
del Comune di Vittuone
Oggetto: Consiglio Comunale del 8 luglio 2010 - Mozione d’ordine per questione pregiudiziale,
come da articolo 29 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale relativo al
punto 2 all’odg. : Adozione del Piano di Governo del Territorio completo della componente
geologica, idrogeologica, del reticolo idrografico e del piano di zonizzazione acustica unitamente
al rapporto ambientale e sintesi non tecnica ai sensi dell’art.13 della L.R. n.12/05.
L’autorità competente, composta da due tecnici comunali, fra cui il responsabile del settore tecnico, del
coordinamento del PGT e responsabile della VAS e dai tre componenti la commissione comunale per il
paesaggio e l’ornato, in data 10 maggio 2010, ha decretato il parere motivato ai sensi della Legge
Regionale 12/2005 per la VAS d’intesa con l’autorità procedente cioè il Sindaco. Tale documento mi è
stato consegnato solo dopo che è stato fissato il Consiglio Comunale per l’adozione del PGT, il 30
giugno, 50 giorni dopo, nonostante numerose mie sollecitazioni verbali e scritte. Il Sindaco, alla mia
domanda del perché di questo ritardo nel consegnarmi un documento fondamentale del PGT, mi ha
ricordato che comunque gli atti del PGT possono essere resi disponibili fino a 5 giorni prima del
Consiglio.
In questi pochi giorni non ho potuto quindi prendere in considerazione tutte le osservazioni alla VAS
presentate; ora riprendo solo alcuni loro stralci, in altri casi riporto completamente l’osservazione perché
la risposta data dal Sindaco e dall’autorità competente, non controdeduce quanto esposto
dall’osservante; aggiungo quindi la determinazione del nostro gruppo su cui poi alla fine chiederò la
votazione dei consiglieri.
Osservazioni, obiezioni e suggerimenti presentate dall’ASL 1 di Milano ( stralcio )
L’ASL raccomanda “......un’accurata verifica del sistema del verde urbano, importante questo non solo ai
fini ricreativi, ma anche ai fini del contenimento dell’inquinamento atmosferico e acustico, dell’influenza
sugli aspetti meteo climatici, sulla regolazione dell’equilibrio ossigeno-anidride carbonica e sulla
regolazione termica del suolo.“
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
si risponde richiamando in modo “solo esemplificativo, quanto previsto dall’ambito APR e 3 in zona
Parco Agricolo Sud e alle misure mitigative e compensative proposte in tale localizzazione... “
Determinazione
Questa risposta di poche righe non tiene in considerazione lo stato di fatto attuale dell’area portata come
esempio e potrebbe essere fuorviante in quanto l’ambito APR e3, inserito nel Parco Agricolo SUD, già
oggi svolge la sua funzione di riequilibrio ambientale essendo un’area agricola e in gran parte boscata; si
ricorda invece che nel PGT sono previste sensibili riduzioni di verde.
Osservazioni, obiezioni e suggerimenti presentate dalla Provincia di Milano ( stralcio )
Viene evidenziata, sul contenimento del consumo di suolo e compattazione della forma urbana, “la
necessità di una puntuale verifica dei parametri di contenimento del consumo di suolo, ai sensi dell’art.
84 nda del PTCP vigente, al fine di orientare le strategie di sviluppo alla relativa minimizzazione,
perseguendo altresì l’obiettivo di non incrementare i processi di saldatura tra i nuclei e i comuni
confinanti. In particolare, rilevato che alcuni ambiti trasformazione ricadono su aree libere, seppur
residuali, opportune misure di compensazione e mitigazione saranno da valutare al fine di garantire la
sostenibilità ambientale degli interventi previsti, considerando prioritariamente la valorizzazione e la
salvaguardia paesistico-ambientale del contesto territoriale in cui si inseriscono”
11
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Questa osservazione non dà luogo ad alcuna risposta in quanto gli estensori del parere motivato
rimandano ad una più attenta lettura dei dati contenuti nelle tabelle allegate ai documenti di PGT.
Altre osservazioni della Provincia: in relazione alle “tematiche di difesa del suolo, riguardo le
previsioni di dismissione di siti produttivi per destinarli ad altre funzioni, si richiamano i contenuti dell’art.
48 del NTA del PTCP vigente. Si rileva altresì l’opportunità di valutare eventuali interferenze delle
funzioni previste negli ambiti di trasformazione con le fasce di rispetto dei pozzo pubblici idropotabili
presenti sul territorio comunale..... considerato inoltre la presenza del territorio comunale di un reticolo
idrografico costituito da canali irrigatori e da alcuni fontanili, si evidenzia l’opportunità di approfondire le
indicazioni qualitative e morfologiche degli interventi di trasformazione confinanti o comprendenti tali
corsi d’acqua al fine di valorizzare detti elementi del paesaggio agrario, proponendo interventi di
recupero delle sponde, laddove necessario, e mantenendo e/o potenziando altresì la vegetazione, filari,
siepi e arbusteti, presenti lungo le aste, rispettando le fasce di protezione stabilite”
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
anche questa osservazione non dà luogo a risposta, “in quanto il piano delle regole sembra
sufficientemente dettagliato”.
La Provincia di Milano evidenzia ancora “l’opportunità che il processo di VAS e il PGT
approfondiscano il tema delle ricadute sul sistema viabilistico e del trasporto pubblico della nuova
domanda di mobilità, derivata dal complesso dell’insediamento di nuove funzioni previsto dal PGT, che
si presuma possa aver un impatto alla scala sia urbana sia sovra comunale. In particolare risulterebbe
interessante sviluppare il tema dell’accessibilità alla stazione ferroviaria di Vittuone, al fine di favorirne
l’accesso pedonale ciclabile e l’interscambio ferro-gomma”.
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Si risponde che “le nuove previsioni viabilistiche, in aggiunta alle conferme delle precedenti previsioni di
PRG, sono tali da garantire la richiesta funzionalità”.
Determinazione
In poche parole si sostiene che i tecnici della Provincia non hanno letto bene e non hanno capito il PGT.
Però le osservazioni vengono tutte eluse e non è dato sapere quali siano le nuove previsioni viabilistiche
al servizio della stazione ferroviaria.
Considerazioni al PGT fatte dall’Unione del Commercio – Associazione territoriale di Magenta e
Castano Primo che si riportano integralmente:
L’Unione del Commercio del Turismo dei Servizi e delle Professioni della Provincia di Milano e
l’Associazione Territoriale di Magenta e Castano Primo, presa visione del documento in oggetto
desidera esprimere alcune considerazioni in merito.
Riteniamo doveroso specificare le nostre perplessità nei confronti degli ambiti di trasformazione
APR 5 – Commerciale di Sud e APR 9 – Terziario/commerciale di sud (rispettivamente pag. 183 e pag.
189 della Relazione del Rapporto Ambientale).
L’ambito APR 5 è collocato a sud del tracciato viario della SP11, precisamente tra le aree protette del
Parco Agricolo a sud e la zona del nuovo centro commerciale “Il Destriero” a nord che, con una
superficie di 14.900 mq, è diventato polo attrattivo rilevante non solo per Vittuone ma anche per i comuni
limitrofi, modificando pesantemente il traffico veicolare della zona. La destinazione prevista è quella del
terziario-commerciale con una volumetria prevista che varia da un minimo di 32.625,00 mc ad un
massimo di 48.285,00 mc. L’ambito APR9, anche esso collocato a sud dell’infrastruttura statale numero
11, confina ad est con una villa con parco e ad ovest e a sud con alcune attività produttivo commerciali
ed è attualmente destinato all’attività agricola, che occupa una superficie totale di 9.929,56 mq. La
volumetria prevista varia da un minimo di 10.725,00 mc ad un massimo di 16.080,00 mc.
Le nuove volumetrie previste per la destinazione funzionale commerciale vanno quindi da un minimo di
43.350,00 mc ad un massimo di 64.365,00 mc.
12
A supporto delle nostre perplessità circa l’ampliamento delle superfici commerciali sul territorio comunale
ricordiamo che attualmente il sistema distributivo di Vittuone si caratterizza per la presenza di:
1 grande superficie di vendita per un totale di mq 14.900
10 medie strutture di vendita per un totale di mq 4.603
60 esercizi di vicinato ( di cui 12 sono alimentari, 44 non alimentari e 4 misti) per un totale di mq 3.638
Il sistema distributivo del Comune si compone dunque di un totale di 71 attività commerciali pari a
23.141 mq, a fronte di una popolazione di 8.959 abitanti.
La densità commerciale calcolata sulla base dei punti vendita è di 126 abitanti/PVD a fronte di una
media regionale pari a 78,9 ab./PVD mentre quella calcolata sulla base delle superfici di vendita è di
2.582 mq/ab contro una media regionale di 1.613 mq/ab, il che evidenzia un livello di servizio già saturo.
Tale livello di saturazione, che andrebbe ad aggravarsi con l’insediamento dei nuovi due ambiti
commerciali, rischia di indebolire il sistema portando alla chiusura delle attività commerciali del centro
urbano ad una desertificazione commerciale che danno vita a impoverimenti urbani e sociali che
peggiorano le condizioni dello scambio sia mercantile che sociale.
La localizzazione dei nuovi ambiti commerciali comporta inoltre tutta una serie di problemi legati in
particolare:
Alla circolazione viaria di livello sovracomunale, ed in particolare la strada statale 11 che attraversa il
territorio comunale da est ad ovest e le strade provinciali 34 e 227d che lo attraversano da nord a sud e
che si incrociano nel punto esatto in cui andrebbe a localizzarsi l’ambito di trasformazione APR5. Alla
presenza, nelle immediate vicinanze del Parco Agricolo Sud, la cui funzione ambientale risulta
incompatibile con i carichi urbanistici e viari che la funzione commerciale porta con se.
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
L’osservazione “non viene accolta, in quanto, nella più parte delle osservazioni non si tratta di nuove
scelte, ma unicamente di conferme e di indicazioni già presenti nel PRG vigente”,
Determinazione:
Affermazione non corretta e fuorviante, in quanto l’ambito APR 5, previsto nel PGT come nuova
area a destinazione commerciale, nel PRG vigente ha una destinazione ben definita e limitata al
settore turistico-alberghiero.
Proposte dal Circolo di Legambiente – Associazione VIT.A
L’ associazione rileva che: “ già il 18 gennaio 2007, in una riunione con l’Amministrazione Comunale,
aveva avanzato una serie di richieste nel rispetto della legge regionale 12/2005 che prevede la
partecipazione diffusa dei cittadini e delle loro associazioni quale caratterizzazione del Piano di Governo
del Territorio.
Inoltre, il 27 dicembre 2007, aveva presentato una serie di osservazioni alla conferenza iniziale della
VAS:
Oggetto: Osservazioni alla VAS, valutazione ambientale strategica.
Si premette che la nostra associazione ritiene la valutazione ambientale strategica fondamentale per
perseguire gli obiettivi della salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente, della
protezione della salute umana e dell’utilizzazione accorta e razionale delle risorse umane. Gli interventi
sul territorio devono essere fondati sul principio della precauzione e quindi lo sviluppo futuro più che
“ragionevole” deve essere sostenibile.
Si richiama ora una nostra precedente comunicazione alla Amministrazione comunale avente come
oggetto la partecipazione alla pianificazione del Piano di Governo del Territorio:
Come da accordi presi durante la riunione del 18 gennaio 2007, formalizziamo le nostre richieste
presentate nel corso della stessa.
Premesso che la stesura del Piano di Governo del Territorio deve coinvolgere al massimo la
partecipazione di tutti i cittadini come previsto dalla legge regionale 12/2005 articolo 2, comma 5:
Il governo del territorio si caratterizza per:
a) la pubblicità e la trasparenza delle attività che conducono alla formazione degli strumenti;
b) la partecipazione diffusa dei cittadini e delle loro associazioni;
c) la possibile integrazione dei contenuti della pianificazione da parte dei privati.
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Si chiede a tal proposito la costituzione di un Forum con lo scopo:
a) arricchimento delle informazioni sul Comune
b) valutazione dei punti di forza/criticità
c) arricchimento degli obiettivi e strategie di sviluppo.
Ipotesi di regolamento:
Il Consiglio Comunale, per le finalità ivi previste, istituisce, mediante adozione di apposito atto
deliberativo, il Forum partecipativo per la redazione del Piano di Governo del Territorio.
Il forum avrà un carattere consultivo rimanendo tutte le competenze, individuate dalla normative vigente,
in capo alle istituzioni previste per legge.
Il Forum è costituito da:
1.un rappresentante di ciascun gruppo consiliare, anche non consigliere, nominato dal rispettivo
capogruppo;
2.un rappresentante per le liste, partiti e movimenti non rappresentati in Consiglio ma presenti alle ultime
consultazioni.
3.un rappresentante di ciascuna Associazione dei datori di lavoro e dei lavoratori: a) Associazione
Commercianti, b) Associazione Artigiani, c) Associazione Industriali..........
4.un rappresentante di ciascuna delle seguenti associazioni culturali e di volontariato: ........
5. un rappresentante dei seguenti ordini professionali: ...........
L’Associazione VIT.A chiede inoltre che all’interno del PGT siano recepiti, nella loro interezza, i primi
indirizzi e criteri per l’applicazione di riduzioni degli oneri di urbanizzazione in relazione a interventi di
edilizia bioclimatica o finalizzati al risparmio energetico ai sensi dell’art.44, comma 18, della legge
regionale 12/2005, come da allegato A del DGR n.8/3951.
Come Associazione di promozione sociale e culturale, VIT.A - Vittuone Ambiente intende fornire il parere
previsto dall’articolo 13 comma 3 della legge regionale 12/2005.
Nella lettera del 27 dicembre 2007 si legge ancora: Da poco meno di un anno abbiamo inviato questa
lettera che non ha avuto nessun seguito da parte dell’Amministrazione Comunale se non la
convocazione per la riunione introduttiva per la VAS di venerdi 14 dicembre 2007.
Partecipando all’invito siamo rimasti quindi sorpresi quando, prima ancora di conoscere la relazione sul
rapporto ambientale, l’assessore ha decretato che il nuovo piano del territorio sarà così schematizzato:
sopra la statale 11, sotto la linea ferroviaria: completamento zona residenzale e servizi; al di sopra
destinazione produttiva e commerciale, sotto parco sud.
Questa semplificazione comporta un impatto ambientale non così semplice: basti pensare che circa il
50% del territorio a nord della ferrovia ora non è urbanizzato.
E a questo punto la VAS a cosa servirebbe? Vuol dire che questa è una procedura “accademica”
che viene fatta solo perché prevista dalla legge regionale e deve supportare scelte già fatte?
Crediamo invece che il rapporto ambientale sia fondamentale per decidere in che direzione procedere,
capire se a Vittuone, il paese che ha la maggior densità edilizia della zona, possa essere ulteriormente
urbanizzato.
Per arrivare a questa decisione è fondamentale, quindi, il rapporto ambientale della VAS, valutazione
ambientale strategica, che abbiamo potuto visionare presso l’ufficio tecnico comunale solo il 20
dicembre in una riunione che avevamo chiesto ufficialmente il 17 dicembre alle ore 9.
“Visionata” la documentazione per quanto è stato possibile, vista l’assoluta non congruità del tempo a
disposizione, 2 giorni lavorativi a cavallo di Natale, si osserva comunque:
1. Per la costruzione dello scenario di riferimento, pag.12 della relazione, non è stato preso in
considerazione il nuovo centro sportivo polifunzionale già approvato dal Consiglio Comunale che
occuperà una notevole area attualmente a verde naturale, permeabile.
2. Zonizzazione acustica: si richiamano studi relativi alla zonizzazione acustica del Comune di
Vittuone che però non sono mai stati approvati, evidentemente per qualche motivo, dal 1999 ad
oggi pur essendo stati riaggiornati nel 2003.
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3. Componente atmosferica: si contesta in modo assoluto l’analisi fatta in quanto non attendibile.
L’inventario 2003 delle emissioni realizzato dalla Regione Lombardia e i dati della centralina di
Magenta non sono sufficienti per l’analisi presentata, in quanto dalla comparazione fra le
rilevazioni del laboratorio mobile dell’ARPA fatte a Vittuone per il periodo 28 maggio 2007 – 29
giugno 2007, (relazione ignorata completamente nell’analisi dello stato di fatto del rapporto
ambientale), con le rilevazioni registrate alla centralina fissa di Magenta, si nota che i valori
riscontrati a Vittuone sono ben peggiori di quelli riscontrati non solo a Magenta, ma anche in tutte
le centraline fisse della provincia di Milano e di Milano città. Non c’è poi nessuna ipotesi di
emissioni dopo l’entrata in funzione del centro commerciale, pur segnalando, a pagina 15, il
consistente e significativo incremento di traffico (dal 42 al 74% nella zona). La conclusione a cui
sono arrivati i relatori, i quali affermano che a Vittuone le emissioni sono sempre inferiori alla
media della Provincia (i dati utilizzati sono quelli dell’anno 2000), appare quindi irrilevante alla
luce dei dati reali registrati quest’anno che possono integrati, con poca spesa ed in poco tempo,
anche con le rilevazioni di dati nel periodo invernale.
4. Idrogeologia: nell’analisi fatta si chiede di inserire anche una ricerca/motivazione della causa e
della possibile soluzione, della completa “secca” (non si ricorda nulla di simile in precedenza) di
alcuni fontanili, in particolare il fontanile Grande, registrata nell’estate 2005, che ha costituito un
notevole danno ambientale con la moria completa delle fauna acquatica. Ancora oggi l’asta del
fontanile “grande” non raggiunge i cento metri e si sta trasformando in una discarica.
5. Ambito A. Si contesta la definizione che questo territorio a nord della ferrovia sia “ad uso
prevalentemente industriale” ( pag.66): dalla piantina a pag 70 risulta che le aree a bosco unite a
quelle libere sono equivalenti a quelle produttive; a pag.67 della relazione si contesta
l’affermazione che “il proliferare di specie vegetale dominanti sia di scarso valore ambientale”.
Basti guardare le belle fotografie della relazione, al di là dei rifiuti abbandonati che comunque
possono essere rimossi, per considerare l’importanza al fine di un riequilibrio ambientale che può
avere un’area del genere; data la sua notevole dimensione, l’area in questione poi è
strategicamente posta sulla direttrice di collegamento Parco Sud – oasi WWF di Vanzago.
6. Si contesta ancor di più l’affermazione che “l’area a prevalente destinazione boschiva necessita
invece di una totale riqualificazione che dovrà tenere conto della scarsa importanza delle specie
vegetali e dello stato di abbandono totale da una parte e della collocazione strategica dell’area
rispetto alle infrastrutture viabilistiche”. Affermazione grave e fuori tema in un’analisi sullo stato
di fatto, paradossale se si pensa che viene fatta all’interno di un paragrafo che dovrebbe trattare
di paesaggio ed è in completo contrasto con le previsioni del PTCP che considera questa zona
vincolata come area boscata; così è in effetti e confermata dalle foto pubblicate. Sono
affermazioni quindi di scarsa sensibilità ambientale inserite in una relazione sullo stato di fatto e
quindi assolutamente non pertinenti.
7. Ambito B. Fra le destinazioni (pag. 86) non è compresa la zona boscata individuata dal PTCP fra
ex statale 11, SP 34 e via Milano che deve essere ricompresa quindi fra le aree a verde da
salvaguardare ( pag. 89).
8. Ambito C. Non sono chiare le conclusioni per cui il “residuo” territorio con destinazione agricola,
posto a confine con la ex ss 11 appare incoerente rispetto alla realtà circostante. Forse che la
vicina destinazione produttiva debba fagocitare anche queste aree naturali, pari a circa un terzo
dell’intero ambito, per completare l’urbanizzazione? Oppure questa è un’area verde di
mitigazione tra industria e residenza da tutelare (pag. 92) che riqualifica una zona già
densamente trafficata e che lo sarà ancora di più con l’apertura del centro commerciale, futuro
polo attrattivo rilevante per Vittuone e i comuni limitrofi, con incremento del traffico dal 42 al
74%?
9. Obiettivi (pag. 107) La relazione individua due obiettivi: il primo, conservazione e valorizzazione
del territorio in ambito Parco Agricolo Sud Milano, è condivisibile; il secondo, omogeneità
urbanistica e territoriale, no ed inoltre non è pertinente.
La direttiva CE e gli indirizzi generali della Regione Lombardia per la Valutazione
Ambientale prevedono che debbano essere forniti nello studio obiettivi, ma di protezione
ambientale e l’omogeneità urbanistica e territoriale non è certamente un obiettivo di protezione
ambientale; vorrebbe dire che se è già presente una situazione ambientale critica, per un criterio
di omogeneità territoriale questa addirittura si aggraverebbe. E’ il caso di Vittuone, il paese che
nella zona ha la maggiore densità edilizia (rapporto fra suolo edificato e territorio comunale); più
di tutti i comuni confinanti ma anche di Bareggio e Magenta: è alla pari con Buccinasco! Si
contestano, quindi, tutte le “proposte” di trasformazioni del territorio da naturale in urbanizzato, in
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particolar modo negli ambiti A e C, per il solo fatto che queste aree non sono omogenee a quelle
confinanti.
Ricordando che sviluppo non sempre è progresso si inviano distinti saluti ed auguri di buon anno
2008.
A questa lettera non è stata data nessuna risposta né allora né viene fatto riferimento oggi in
questo documento di parere motivato alle osservazioni VAS.
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Ecco la risposta che si legge nel parere motivato:
“la presentazione di memorie preventive non comporta alcun obbligo di replica puntuale, ma
evidentemente le risposte devono essere lette entro gli atti che l’Amministrazione ha ritenuto
predisporre.”
Determinazione
L’Associazione aveva presentato un osservazione alla VAS e non una memoria. Questa arrogante
risposta non è rispettosa della legge regionale e della direttiva UE sulla partecipazione ma anche
incomprensibile e non rispettosa nei confronti di un’associazione ambientalista formata da volontari che
ha come obiettivo “la tutela della natura nelle sua specificità al fine di una salvaguardia dell’ambiente
originario”. Si evidenzia inoltre come già l’Associazione VIT.A aveva rilevato la non “terzietà” del
procedimento VAS; in effetti già da allora l’arch. Carlo Motta, responsabile dell’Ufficio Tecnico
Comunale e del coordinamento comunale del PGT, era anche Autorità Responsabile della
Valutazione Ambientale.
L’ associazione VIT.A rileva ancora che ”Il rapporto ambientale contiene rilievi ed indagini non riferite
ed aggiornate alla realtà di Vittuone, un Comune che negli ultimi otto anni ha visto aumentare la
popolazione del 20%; nell’ultimo anno c’è stata poi l’apertura di un centro commerciale di impatto
notevole e l’approvazione di un PII che ha consentito la trasformazione di un’area di 22 ettari da agricola
a industriale-commerciale; da qui l’importanza fondamentale di avere dei dati aggiornati e riferiti
specificatamente al nostro territorio, mentre riscontriamo che i riferimenti per le analisi della qualità
dell’aria sono di 5/10 anni fa e riferiti a Magenta, mentre i dati sulla urbanizzazione sono riferiti al PTCP
approvato nel 2003. Si nota inoltre che, contrariamente a quanto contenuto nel rapporto ambientale
della VAS riferita al PII 01, gli interventi edificatori previsti con il PGT, in alcuni casi, non indicano nessun
dato numerico preciso sulla stima degli effetti che produrranno sul territorio, come per esempio
l’aumento dell’inquinamento dell’aria dovuto al maggior traffico veicolare, ma solo valutazioni generiche
insufficienti per attestare la sostenibilità ambientale del piano.
Si propone perciò di aggiornare il rapporto ambientale come sopra proposto e nel contempo si sollecita
anche un confronto con le nostre precedenti osservazioni.
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Ecco la risposta che si legge nel parere motivato:
il PGT non solo parte dalla considerazione sullo sviluppo della popolazione, ma anche quelle del settore
legato alle attività umane, ivi compreso il settore commerciale. D’altro canto, quanto avvenuto nei vari
settori, non è che la conseguenza delle azioni pianificatorie, che, negli ultimi vent’anni si sono succedute
sul territorio.
Si deve rammentare che le scelte urbanistiche, per loro natura, svolgono i loro effetti con tempi mediolunghi e non si possono caricare di colpe le decisioni più recenti che hanno preso le mosse da più
lontano.
Determinazione:
Risposta “fuori tema” che elude la sostanza della domanda: Perché i dati del rapporto ambientale non
sono aggiornati e non tengono conto degli ultimi interventi edilizi? E soprattutto, perché non viene
quantificato, come fatto nella VAS del PII 01, l’aumento di inquinamento derivante dai nuovi insediamenti
previsti dal PGT ma ci si ferma ad un generico “aumenterà”?
16
L’Associazione VIT.A rimanda poi alla conferenza finale della VAS del 3 maggio 2010 dove conferma
la propria partecipazione.
Ricordo che a questa conferenza finale non fu concesso al presidente dell’associazione l’intervento in
quanto la conferenza fu chiusa inspiegabilmente subito dopo il mio intervento, tant’è che lo stesso
Presidente ha inviato il 6 Maggio 2010 al presidente della conferenza finale della VAS, l’ Arch. Carlo
Motta, la seguente lettera aperta che non ha avuto risposta:
Carissimo Architetto,
per la correttezza e la schiettezza che sempre mi hanno contraddistinto, desidero sottolineare alcune
osservazioni in merito alla riunione di Lunedì 3 Maggio, sulla presentazione del PGT.
Devo dirLe però che avrei delle forti perplessità a definirla solo e semplicemente una “riunione”: a mio
modesto avviso, direi che si trattava piuttosto di partecipare ad una discussione molto importante su
argomenti di estrema rilevanza che condizionerà in modo vitale il futuro urbanistico del nostro amato
paese.
Nella lettera relativa ai suggerimenti alla VAS, che abbiamo protocollato, avevamo sottolineato una
nostra disponibilità ad un intervento integrativo delle nostre proposte. Di fronte a questo argomento,
avverto - solo a scriverlo - un certo disagio… disagio e riprovazione…sì, perché ci è stata, di fatto,
negata questa possibilità: ci è stato negato un importante elemento di democrazia che è quello di
partecipare ad un confronto sulle grandi decisioni nella gestione della cosa pubblica, come invece
avviene in tutti i Comuni Italiani, dove le associazioni di cittadini sono chiamate a misurarsi e
confrontarsi gli amministratori locali.
Ci chiediamo: “Quali sono stati i motivi?”. Non sembrerebbero molti e parrebbero peraltro facilmente
intuibili: Le saremmo proprio grati se Lei ci indicasse per iscritto tali motivazioni.
Come credo Lei sappia, da qualche anno sono presidente di una associazione, molti dei nostri soci sono
particolarmente ed emotivamente coinvolti e convinti sostenitori nel collaborare per migliorare
fattivamente sotto l’aspetto ambientale e non, per quanto loro possibile, il comune di Vittuone: lo
abbiamo ampiamente dimostrato con iniziative e fatti concreti senza dietrologie o interessi personali.
Non Le nascondo, inoltre, il disagio che è andato man mano aumentando quando ho ascoltato la
relazione: mi aspettavo un intervento di completamento, una forma espositiva discorsiva e con poche
formule, la valutazione delle conseguenze, una discussione sulla validità del modello, proposto…
Ho invece ascoltato e osservato una scarna, asettica e criptica esposizione di tabelle: data la
dimensione delle stesse proiettate su uno schermo (quindi poco leggibili), Le confido che ho avuto anche
delle difficoltà visive ad interpretarle, inoltre sono sorti in me molti dubbi sui poco comprensibili discorsi
sui risultati sperimentali e sulle conclusioni che sono state poi tratte e che troverei, mi permetta,
decisamente difficilmente sostenibili.
Inoltre: commenti con espressioni fumose e mal definite. Non sono Pico della Mirandola, riporto alcune
considerazioni con il dubbio del ricordo, ma mi parrebbe proprio di avere udito: “Questi risultati sono da
ritenersi soddisfacenti” (chi l’ha detto?), Oppure: I valori sono molto simili…” (o sono uguali o sono
diversi), ancora: “Scartando i valori meno significativi,…” (meno significativi in base a cosa?).
Questa esposizione potrebbe essere presa come esempio di una tesi di laurea , un vademecum per
progettisti dal titolo: “Tutto quello che non si deve fare in architettura , un esempio storico: il PGT di
Vittuone”. Non un metro quadro di verde, si può dedurre che vi è come un odio per tutto ciò che è
Natura.
Aggiungo alcune altre semplici considerazioni: molti dei suoi colleghi urbanisti e politici (di tutti gli
schieramenti) si sono dichiarati apertamente contrari a cementificazioni non sostenibili, Vittuone qualche
decennio fa, era un paese ambìto come residenza, in qualche modo invidiato da altri comuni a noi vicini
per la qualità della vita, ora è diventato una valvola di sfogo, della megalopoli; Oggi come oggi, per i
17
nuovi cittadini, la loro fuga è stata quindi solamente una chimera, un palliativo… il nostro paese ha
raggiunto livelli di intollerabilità (lo dice il vostro studio e campionature di istituti qualificati) per alcuni
parametri superiori alla stessa Milano, città da cui molti residenti di Vittuone sono anni or sono
“scappati”.
Ci chiediamo quali siano le ragioni di questa esasperata espansione (col vostro piano nessuno dei più
ampi spazi verdi, che potrebbero essere adibiti a verde pubblico, verrà risparmiato) se non vi sono
incrementi di natalità, perche dobbiamo continuamente incrementare la popolazione? Ci siamo forse
proposti come valvola di sfogo della Milano Metropoli? Non avete pensato agli indigeni residenti?
Dovremo sorbirci altri capannoni, altre abitazioni, altro inquinamento! Più abitazioni uguale anche più
macchine…Ricordo un appunto del relatore: “Non è detto che chi acquista la macchina poi la utilizzi …”
Allora, uno acquista la macchina per tenerla nel box? Oppure, pur avendo un’automobile, va al centro
Commerciale in bici? - cosa che comunque non potrebbe agevolmente fare in quanto la pista ciclabile di
collegamento (peraltro costata non so quanto, ma non certo poco…) si ferma bruscamente al guard-rail?
Mi verrebbe persino spontaneo fare una similitudine con altre realtà di strade senza sbocco o “cattedrali
nel deserto” di alcune regioni del nostro Mezzogiorno)…. Ma perché dobbiamo mettere a disposizione
un territorio che è anche nostro, è dei cittadini, per la decisione di pochi di mettere in atto giganteschi
progetti di cementificazione per costruire neanche solo case, ma capannoni (quando ve ne sono
attualmente di sfitti sul territorio comunale) che nella migliore delle ipotesi saranno delle basi logistiche
che serviranno per magazzini, sicuramente con alte percentuali di prodotti, magari anche cinesi, come
già accade sia nel nostro che in paesi vicini? Metodo questo, peraltro, per affossare definitivamente la
piccola industria e l’artigianato italiani!
La prego di non raccontarci che queste aree serviranno per nuove aziende, per la creazione di nuovi
posti di lavoro, ormai a queste favole non crede più nessuno, è una tiritera che siamo stanchi di sentire
(e argomenti a supporto ne abbiamo a bizzeffe). A proposito, dove sono i posti di lavoro che avevate
previsto come assunzione nel nuovo Centro Commerciale?
Una ultima considerazione: i protagonisti sono le idee, speriamo che qualcuno sia in grado di ascoltarle.
Un cordiale saluto
Paolo Fagnani
Determinazione:
L’Associazione VIT.A, è il circolo di Vittuone di Legambiente, l'associazione ambientalista più diffusa in
Italia e ciò che la contraddistingue è senz'altro la sua capillarità su tutto il territorio nazionale; questo
grazie a tre livelli di azione sull'ambiente: quello nazionale, quello regionale, e quello locale
rappresentato da 1000 gruppi circoli, sparsi su tutto il territorio, per un totale di 115 mila soci. È
riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare come associazione
d'interesse ambientale; fa parte del Bureau Européen de l'Environnement, l'organismo che raccoglie
tutte le principali associazioni ambientaliste europee, e della Iucn (The World Conservation Union). È
riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri come ONG di sviluppo. Legambiente è conosciuta per le sue
campagne e iniziative in difesa dell'ambiente.
Ignorare e escludere questa associazione dal processo partecipativo del PGT previsto dalle normative
vigenti è un atto oltremodo grave e scorretto.
Osservazioni, obiezioni e suggerimenti al rapporto ambientale (R.A.) della
VAS del PGT presentati dal nostro gruppo consiliare :
Punto 0
Fra gli obiettivi di sostenibilità ambientale, ritengo che la salute umana sia determinante da considerare
e quindi risulta incomprensibile che fra gli aspetti da osservare per la sua tutela, il rapporto ambientale
prenda in considerazione solamente “il numero di stabilimenti a rischio di incidente rilevante”. ( pag.60
del R.A.)
Ricordo e riconsidero alcuni degli altri elementi tralasciati:
1. Tutelare l’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico (Sa2)
2. Tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini riducendo le diverse forme di inquinamento
ambientale (Sa5)
18
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Osservazione non presa in considerazione!
Punto 1. Tutelare l’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico.
Il rapporto ambientale nella descrizione della criticità dovuta all’inquinamento acustico afferma che non
si evidenziano sensibili situazioni di sofferenza acustica. Curioso, visto che la relazione della
zonizzazione acustica arriva a tutt’altre conclusioni; si riportano per comodità uno stralcio delle
conclusioni della relazione 2003:
......i livelli sonori riscontrati a Vittuone sono essenzialmente dovuti a traffico stradale e ferroviario......
Complessivamente sono state riscontrate delle situazioni di inquinamento acustico, con livelli sonori
superiori a 70 dBA di giorno o 65 dBA di notte, che si possono definire “situazioni con livello acustico
allarmante”. Si tratta in particolare delle zone prospicienti le seguenti strade:
− Ex strada statale n. 11;
− Strada provinciale n. 34;
Sono state riscontrate delle situazioni di inquinamento acustico, con livelli sonori superiori a 65 dBA di
giorno o 55 dBA di notte, che si possono definire “situazioni con livello di inquinamento acustico
elevato”. Si tratta in particolare delle zone prospicienti le seguenti infrastrutture o vie:
− Linea ferroviaria Milano-Novara;
− Sottopasso ferroviario di via Restelli;
− Via Zara;
− Via Milano;
− Strada comunale Arluno-Sedriano.
Nel 2009 si sono correttamente rifatti i rilievi di rumorosità che hanno dato il seguente riscontro:
−
−
−
S.P. n. 34 → i livelli sonori sono confrontabili con quelli del 2003 (ma superiori rispetto a quelli rilevati
nel 1999).
Ex S.S. n. 11 → si osserva una diminuzione del livello sonoro rispetto a quanto rilevato nel 2003 (i
livelli sono invece confrontabili con quelli rilevati nel 1999).
Scuola Media “E. Fermi” → si rileva un notevole aumento del livello sonoro rispetto al 2003
(stesso dicasi per il confronto con le misure del 1999).
Si osserva che le zone critiche coincidono con gli ambiti maggiormente interessati dalle trasformazioni
del PGT sulla via Milano e in via Zara dove dovrebbe sorgere la “cittadella scolastica”.
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
l’osservazione non è stata accolta “in quanto l’attivazione del nuovo polo scolastico è collegato ad una
serie di interventi sia sull’assetto territoriale dell’immediato intorno, Italsempione, sia su un diverso
assetto della mobilità veicolare che indubbiamente introdurranno modificazioni positive allo stato attuale”
.
Determinazione:
Nel PGT, in via Zara, a un centinaio di metri da dove dovrebbe sorgere la cittadella scolastica, è
consentito un intervento residenziale su un’area produttiva dismessa di oltre 10.000 m3, una quarantina
di appartamenti, che comporterà un aumento di traffico e quindi un aumento dell’inquinamento acustico.
Sul diverso assetto della mobilità veicolare, non è dato alcun preciso riferimento e ricordo che l’area in
questione è interessata anche alle fasce di rispetto della linea ferroviaria che non penso verrà spostata.
Punto 2.
Tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini riducendo le diverse forme di inquinamento ambientale.
A questo proposito, porto a conoscenza il seguente studio, con lo stralcio di un articolo tratto da
L’Espresso del 26 marzo 2009: “Gas tossici in Val Padana”; lo stesso argomento è stato trattato
recentemente anche dal Corriere della Sera e da altri giornali.
……
19
Negli ultimi anni un gruppo di ricercatori del Policlinico di Milano ha condotto una serie di studi sulle
malattie cardiovascolari, la prima causa di morte nel mondo occidentale. In particolare gli scienziati
hanno incrociato i dati sull'inquinamento rilevati giorno per giorno nelle strade lombarde dall'Arpa con
quelli delle persone colpite da trombosi venosa. "Si trattava di pazienti dei quali conoscevamo l'indirizzo,
e quindi abbiamo potuto definire con buona approssimazione i livelli di inquinamento ai quali erano stati
esposti", spiega Pier Mannuccio Mannucci, uno degli autori. I primi risultati sono stati pubblicati nel
maggio del 2008 e suonano in modo piuttosto preoccupante. Un incremento minimo nella media annua
di polveri sottili, le cosiddette PM10, pari a 10 milionesimi di grammo per metro cubo d'aria, si traduce in
un aumento del 70 per cento del rischio di trombosi.
Partendo da questi risultati, e studiando i medesimi parametri su oltre 1.200 persone, i ricercatori del
Policlinico hanno avviato un secondo studio, che ora è in fase di completamento. I risultati, ..., sono
inquietanti. Ma anche sorprendenti, perché ribaltano la percezione diffusa di vivere in una nuvola
indistinta di pulviscolo - quella che Pier Alberto Bertazzi, un altro degli autori, definisce con efficacia
come "un aerosol di particelle solide e liquide" - dove tutti respiriamo le stesse porcherie, con le
medesime conseguenze.
Non è così.
"La verità è che vivere a pochi metri da una strada trafficata.....è più pericoloso che abitare in una strada
laterale. ..... Per dare una misura del pericolo, si può dire che il rischio di essere colpito da una trombosi
venosa aumenta di quasi il 50 per cento per le persone che vivono lungo una strada a intenso traffico,
rispetto a chi abita invece a una distanza di 250 metri. Man mano che ci si allontana, diminuisce
linearmente il rischio di ammalarsi.
Il rischio di essere colpiti da una trombosi venosa nei giovani non è frequente. Ma man mano che l'età
avanza, diventa sempre più consistente. E l'associazione con una vita passata lungo una strada sempre
zeppa di automobili, magari abitando ai piani bassi, può diventare un killer. Al punto che Mannucci butta
lì una provocazione: "Sembra paradossale ma non sarebbe così insensato se il sistema sanitario,
assieme agli altri fattori di rischio come l'età o l'obesità, considerasse anche il livello di smog respirato
una buona ragione per assumere farmaci anticoagulanti".
………
Dopo la lettura di questo studio non si comprende l’impostazione data dai tecnici redattori del rapporto
ambientale che considera i dati della qualità dell’aria riferiti a Magenta, con una centralina di rilevamento
lontana oltre cinque chilometri da Vittuone, oppure i dati interpolati da uno studio della Provincia di
Milano che risale all’anno 2000 quando Vittuone aveva il 20 % di abitanti in meno. Che attendibilità
possono avere questi dati? Perché non si è usato lo stesso metodo utilizzato per rilevare l’inquinamento
acustico, cioè rilevando dati in diverse zone del Comune?
I dati della qualità dell’aria misurati a Vittuone, in via Restelli, si sono dimostrati molto diversi da quelli di
Magenta in quanto, dalla comparazione con le rilevazioni del laboratorio mobile dell’ARPA fatte a
Vittuone per il periodo 28 maggio 2007/28 giugno 2007 con le rilevazioni registrate alla centralina fissa di
Magenta, si nota che i valori riscontrati a Vittuone sono ben peggiori di quelli riscontrati non solo a
Magenta ma anche in tutte le centraline fisse della provincia di Milano e di Milano città.
Nel periodo della rilevazione a Vittuone le concentrazioni di particolato fine PM10 hanno superato il
valore limite di 50 µg/m³ per 3 volte sui 34 giorni del monitoraggio, un periodo estivo senza impianti di
riscaldamento in funzione; a Magenta non c’è stato, nello stesso periodo, nessun superamento.
Si propone quindi un rilevamento di dati nel periodo invernale per avere dei dati attendibili visto che già
oggi, per l’inquinamento da PM10, considerando i valori di Magenta del 2005, quelli riportati in questo
rapporto ambientale, abbiamo avuto una media annua di 56 µg/m³, quindi un superamento di 16 µg/m³.
dalla media limite annua di 40 µg/m³, il valore limite di protezione salute umana, una soglia ampiamente
superata del 40%.
Di quanto sarà superato questo limite, tenendo conto che in questi cinque anni si è già incrementato il
traffico con l’apertura del centro commerciale, è in partenza la cementificazione del bosco del bacin (PII
01), e ci saranno gli interventi previsti del PGT? In questo rapporto ambientale, a differenza di quello
presentato per il PII 01, non è stato determinato l’incremento di inquinamento atmosferico; si ammette
solo che l’inquinamento aumenterà e non si potrà mitigare (ma penso che questo lo potevamo
immaginare tutti).
Si ricorda a questo proposito, sempre per il PM10, che il valore limite per la protezione della salute
umana, da non superare più di 35 per l’anno civile, è fissato in 50 µg/m³ e a Magenta, quindi in una
20
situazione più favorevole di Vittuone, nei primi 35 giorni di quest’anno il limite era già stato superato 26
volte.
Ma non solo PM10, anche la concentrazione media annua di NO2 nel 2008 a Magenta è stata di 53 µ/m³
, un superamento del 32,5 % del limite di protezione della salute umana rispetto alla media annua limite
di 40 µ/m³ fissato dal decreto ministeriale. In questo rapporto ambientale, considerando i dati del 2005,
con un valore riportato di 38 µ/m³, viene data la situazione di questo inquinante come un “valore di stato
positivo”; in realtà nel 2008, tre anni dopo, era negativo;
Ritengo che il riferimento ai dati della qualità dell’aria registrati dalla centralina di Magenta non siano
sufficienti per l’analisi presentata dello stato di fatto, visto che è in “gioco” la salute di tutti.
Proponiamo quindi che i dati della qualità dell’aria, da prendere in considerazione per la valutazione
ambientale, siano quelli da rilevare effettivamente tramite la centralina mobile dell’ARPA in alcune zone
del Comune di Vittuone e, dove questi superassero il limite di protezione della salute umana, il Piano di
Governo del Territorio non deve prevedere interventi che vanno ad aggravare la situazione attuale.
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Questa osservazione non da luogo a nessuna risposta “in quanto il PGT non può certamente
invertire o modificare le tecnologie oggi esistenti. La presenza umana con le sue attività è comunque
creatrice di inquinamento e di modificazioni che solo la tecnologia può modificare e che non sono legate
alla situazione locale di Vittuone (sistemi di mobilità, riscaldamento, ecc.).”
Determinazione
Lo stato di inquinamento atmosferico già oggi oltre il limite della salute umana non viene
minimamente preso in considerazione!
Se la presenza umana, con le sue attività, è creatrice di inquinamenti, e se questo grado di
inquinamento supera già oggi il livello di protezione della saluta umana previsto dalla normativa vigente,
non si comprende perché debba essere aumentato ampliando ancora le zone urbanizzate e
consumando suolo naturale indispensabile per la funzione di riequilibrio ambientale. Trasformando aree
agricole-naturali in urbanizzate si aumenta il traffico e quindi si aumenta l’inquinamento.
Ha fatto scalpore, il dicembre scorso, l’avviso di garanzia della magistratura al Presidente della Regione,
della Provincia e al Sindaco di Milano sullo sforamento dei limiti del PM10 e per l’insufficienza del piano
di azione regionale per la riduzione dell'inquinamento atmosferico; a Vittuone non solo non si cerca di
ridurre il PM10 ma con questo Piano di Governo del Territorio si aggrava la difficile situazione di
inquinamento atmosferico attualmente già oltre i limiti della protezione della salute umana, come la
stessa VAS ammette a pag. 301 del rapporto ambientale: “... si elencano (gli effetti negativi) di cui non
risulta possibile una adeguata mitigazione: Aumento della densità di popolazione; aumento delle
emissioni in atmosfera di NO2 e PM10; aumento delle superfici impermeabili; aumento delle superfici
urbanizzate; aumento dei rifiuti prodotti, aumento della flotta veicolare ( più traffico e quindi più
inquinamento acustico)
Non è forse questa una ammissione di colpa? Non siamo di fronte ad una vera e propria autodenuncia?
Come è possibile sostenere che questo piano sia sostenibile per l’ambiente quando aumenta
l’inquinamento atmosferico ed acustico coinvolgendo negativamente la salute umana?
Appare invece, a mio parere, una sorta di disastro annunciato per il quale si confessa di non poter
neppure porre rimedio in seguito.
Punto 3
Vittuone ha la più alta densità abitativa della zona, il doppio della media del magentino, e
l’urbanizzazione oltre il 50 % e quindi per noi l’obiettivo di limitare ulteriore consumi del suolo diventa
irrinunciabile per evitare tutti i risvolti negativi di traffico e di inquinamento conseguenti. Il PGT proposto
prevede invece l’urbanizzazione di tutto il territorio non vincolato dal Parco Sud e la trasformazione di
aree oggi destinate a spazi e servizi pubblici in aree residenziali.
21
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
l’osservazione “non dà luogo a particolari rilievi, in quanto il dato indicato è un’eccessiva semplificazione
dei dati PGT”, vengono poi introdotti dei dati senza riferimento alla loro provenienza che indicato il
territorio urbanizzato al 44,78%, con un incremento rispetto alle previsioni del precedente PRG del
2,78% e ancora sulla compromissione delle aree libere: “l’osservazione non viene accolta in quanto,
come riscontrabile dalle tabelle numeriche l’area agricola comunale perde unicamente lo 0,22 %”
Determinazione:
le nostre osservazioni, obiezioni e suggerimenti sono al rapporto ambientale (R.A.) della
VAS del PGT e quindi la risposta è perlomeno fuori tema. I dati riportati sono poi del tutto incoerenti con
quanto pubblicato nella tabella 23 del rapporto ambientale (pag.110) – analisi superfici urbanizzate, e
nella tabella 25 analisi superfici piano PRG, che dà il totale della superficie urbanizzata pari al 54%,
mentre secondo le controdeduzioni, viene dato al 42,26%.
I dati sono anche diversi da quelli pubblicati a pagina 33 del documento di piano e quindi al di là dei
confronti che rischiano di complicare la comprensione, si vuole mettere in evidenza solo la diminuzione,
rispetto all’intero territorio comunale, della superficie agricola che viene data di 0,22 % mentre in realtà è
del 4% per la parte coltivata e del 5% per la parte a bosco ed a pascolo incolto rispetto all’intero territorio
comunale.
Infatti, semplificando il calcolo si prende atto, dalla VAS marzo 2007, che le aree a coltura agricola
erano 2.473.191 mq pari al 39,6 % dell’intero territorio (tabella 22 pagina 109) e che dopo il PGT
saranno circa 2.223.191 mq, il 35,6 % (meno 4 %). Questa diminuzione pari invece al 10,1% della sola
superficie a coltura agricola, tiene conto della realizzazione del PP1 bis, (la zona artigianale verso
Corbetta), della costruzione del centro commerciale e delle quantità di aree agricole che negli ambiti di
trasformazione del PGT, (APR 4, APR 7) vengono cementificate.
Ma il consumo del territorio riguarda anche i suoli a bosco e a pascolo (terreno incolto) che nel marzo
2007 erano 786.561 mq pari al 12,6 % del territorio comunale. Con il PGT, con l’eliminazione del bosco
del bacin, del boschetto del Palo, dell’ambito APR 1, 5(parte), 6, 9,11,12 (tabella 37 pag.202) il consumo
di suolo sarà pari a 313.600 mq, una diminuzione del 39,8 % della superficie a bosco ed incolta e se
riferito all’intero territorio all’intero territorio comunale, diminuisce del 5 %, cioè passa dal 12,6 % al 7,6
%.
Questi sono i dati reali sulla compromissione delle aree libere, il 9 %! Non lo 0,22 % dichiarato nel
parere motivato!
Punto 4
Il timido tentativo presentato al capitolo 12 (pag. 303) di far balenare una seconda proposta di Piano
riducendo e abolendo alcuni interventi (APR 4, APR 5, APR 9, APR 12), senza peraltro spiegare perché
questi e non altri più invasivi e massicci, fa finta di ignorare che era invece compito doveroso del
Rapporto Ambientale formulare anche lo scenario dell' "opzione zero", cioè quello di attuare solo le
previsioni del PRG vigente, così come prescritto dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale
vigenti, per le VAS.
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Osservazione non presa in considerazione!
Punto 5
Non dobbiamo peraltro dimenticare che lo stesso Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di
Milano (PTCP), agli articoli 22 (comma 4), 84 e 86 delle sue Norme di attuazione, prevede, come
indirizzo per la pianificazione comunale, che non si debba procedere a varianti urbanistiche in
espansione, se il Comune non dimostri di aver consumato almeno il 75% delle s.l.p. del PRG vigente.
Dov'è questa dimostrazione e la relativa scheda di controllo del nuovo PGT?
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Osservazione non presa in considerazione!
22
Punto 6
Perché nella tabella n. 50 (di pagina 219) del R.A. non vengono dichiarate le volumetrie già
convenzionate e di quelle in corso di realizzazione? Perché non compaiono mai le statistiche e le
quantificazioni degli edifici sfitti di varia natura, sia residenziale che terziaria, industriale e commerciale,
presenti nel Comune di Vittuone?
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Osservazione non presa in considerazione!
Osservazioni alla VAS del PGT del Comune di Vittuone – Rapporto Ambientale di ARPA –
Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente
( viene riportato integralmente l’osservazione per una miglior comprensione)
Premessa
Il PGT evidenzia trasformazioni di estensioni considerevole che interessano circa il 19% del territorio
comunale con aumento della popolazione di oltre il 21%. Tale dato rappresenta un’occasione per il
riassetto del territorio con conseguenze permanenti la cui ripercussione andrà bel oltre i 5 anni di
valenza del PGT.
L’individuazione degli ambiti di intervento dovrebbe permettere di affrontare in maniera organica le
trasformazioni individuando a priori e con un’ottica globale i servizi necessari, le mitigazioni e le
compensazioni. Questa potenzialità tuttavia non sembra adeguatamente sfruttata nel Piano, ad esempio
nel Rapporto Ambientale mancano riferimenti espliciti alle forme di compensazione e se ne rimanda la
quantificazione in fase di progettazione.
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
l’osservazione è priva di fondamento in quanto, come dimostrato dalle tabelle allegate, l’erosione del
territorio non antropizzato (aree agricole) è previsto in un modestissimo 0,22%
Determinazione:
Come già trattato precedentemente, questo dato di riduzione dello 0,22 % di territorio non
antropizzato (aree agricole) è chiaramente errato.
Stato di Fatto
Il Rapporto Ambientale contiene informazioni circa lo stato dell’ambiente nel Comune.
Dalla lettura dei dati e dalla verifica delle fonti ARPA si segnalano le criticità tipiche del territorio in cui è
ubicato il Comune:
• Forte urbanizzazione con ridotti spazi dedicati ad ambienti naturali spesso di scarsa qualità. A
tale proposito il RA segnala la presenza di una zona di interesse naturalistico nella parte nord
ovest oltre ad una importante percentuale (48%) di territorio interessata dal Parco Agricolo Sud
Milano;
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Osservazione non presa in considerazione!
•
Elevata densità abitativa e sistema infrastrutturale spesso a ridosso delle zone residenziali. Il
comune ha messo in atto misure di mitigazione degli impatti (ad esempio sulla SS33 Residenza
per Anziani) ma nel RA non risulta chiaro se tali soluzioni hanno risolta la criticità. Inoltre il PGT
prevede la conversione in aree residenziali di porzioni del territorio che sono a ridosso della
ferrovia;
23
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
l’osservazione prende, evidentemente, avvio da una “interpretazione” delle vigenti norme che
l’osservante ritiene di fare. L’opera di mitigazione, infatti, può – in taluni casi – essere effettivamente così
“catalogata” e normata ma, a maggior ragione, può “permeare” il complesso delle decisioni strategiche di
una amministrazione con azioni concrete che si sviluppano in modo “trasversale”, forse meno evidente,
ma certamente efficace.
•
Inquinamento atmosferico legato ai parametri PM10 e NOx;
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Osservazione non presa in considerazione!
•
Scarso utilizzo di fonti di energia alternative
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
anche in questo caso l’osservante parte dell’ipotesi che il P.G.T .debba essere la “summa” urbanistica o
il crogiuolo della scienza del territorio. L’amministrazione non condivide questa concezione e non
intende aggiungere alle prescrizioni che – con dovizia – gli enti superiori impongono altre prescrizioni a
livello locale. L’impiego di energie alternative e il loro sviluppo sono, dunque, lasciate alle specifiche
disposizioni, che si reputano ampiamente sufficienti.
Determinazione:
Il Comune di Vittuone è rimasto uno dei pochi Comuni della zona che non utilizza fonti di energia
alternative e rinnovabili.
•
Mancanza di percorsi di mobilità alternativa (pedonale e ciclabile)
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Osservazione non presa in considerazione!
Con l’obiettivo di garantire un’omogeneità della descrizione dello stato dell’ambiente e degli interventi il
territorio è diviso in 4 macroaree:
A. Ambito a nord della ferrovia –Uso prevalente industriale
B. Ambito compreso tra ferrovia, ex SS11 e SP 34 –Uso prevalente residenziale
C. Ambito ad ovest della SP 34 – Uso prevalente produttivo (lato ovest residenziale)
D. Ambito a sud est della ex SS11 – Destinazione agricola – Parco Sud
Per ognuno sono elencate le principali criticità e in linea di massima le misure che dovrebbero essere
messe in atto per risolvere situazioni di degrado ambientale (ad esempio interventi di riqualificazione dei
fontanili nell’area D).
Ambiti di trasformazione (APR)
Sono stati individuati 15 distinti interventi sul territorio che nella maggior parte dei casi prevedono la
trasformazione di aree a verde in urbanizzato per lo più residenziale. Gli ambiti di trasformazione che
suscitano maggiori perplessità in relazione alla compatibilità di funzioni e alle problematiche future che
potrebbero generare sono:
•
APR1 via Mazzini – via M.L. King
Il terreno, attualmente non edificato, è ubicato in una zona a destinazione mista (industriale e
residenziale) al confine con il Comune di Arluno. Ai fini dell’identità paesaggistica dei due comuni
sarebbe opportuno mantenere una fascia di separazione. Inoltre nelle immediate adiacenze
dell’ambito è sita un’attività industriale/capannone di considerevole estensione che potrebbe
generare incompatibilità di funzioni (rumore, emissioni, traffico..) Oltre a quanto riportato si
evidenzia che l’area rientra nelle pertinenze delle fasce di rispetto A e B della ferrovia oltre che
essere interessata dal passaggio dell’elettrodotto (fascia di rispetto margine est)
24
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
anche in questo caso l’osservazione prende avvio da considerazione teoriche (identità dei siti) che mal si
attagliano alla realtà locale. La presenza di un prato o di una modesta area libera non è certamente
sufficiente a mantenere le identità di Arluno e di Vittuone, mentre ben più interessante è, semmai, la
possibilità di ottimizzare di risorse che, in ogni caso, dovrebbero essere impiegate per il servizio della
popolazione o delle attività già presenti.
•
APR3 – Olof Palme
Il Rapporto Ambientale evidenzia l’incompatibilità dei tracciati viari e una carenza di parcheggi
che appesantiscono il traffico veicolare e le problematiche ad esso connesse. La scelta
dell’amministrazione comunale di trasferire la funzione scolastica tuttavia non fa altro che
delocalizzare il problema in altre aree del territorio cittadino. Dovrà essere valutata attentamente
l’ubicazione dei nuovi edifici che dovrà essere baricentrica rispetto al bacino d’utenza, per ridurre
il traffico automobilistico e favorire spostamenti casa-scuola con modalità sostenibili (percorsi
pedonali e ciclabili)
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
l’osservazione non viene accolta e si invita ad una maggior attenzione nella lettura dei documenti che
vengono proposti in quanto i previsti spostamenti delle scuole partono proprio dal presupposto che si
punti ad un deciso miglioramento della situazione in essere, attraverso una serie dei scelte concatenate.
•
APR4 –Produttivo di sud est
L’area interessata dalla trasformazione è attualmente destinata a verde e confina con un’area
residenziale a nord-ovest e con territorio agricolo a sud e a ovest. Il PGT prevede fasce di
mitigazione ambientale sul confine sud. Dovranno essere adottate opportune tutele: per la
protezione dell’ambito residenziale e per una mitigazione visiva rispetto al territorio agricolo sito
nel Comune di Sedriano.
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Osservazione non presa in considerazione!
•
APR12 –Padana superiore
L’area è sita in zona mista e confina a nord con capannoni industriali di Corbetta, a ovest con
area a verde, a sud con la SS11 e a est con edifici residenziali. La commistione di funzioni fa si
che debba essere preventivamente valutata la compatibilità di funzioni con particolare attenzione
al clima acustico. Inoltre l’intervento non compatta aree esistenti, crea commistione di funzioni e
aumenterebbe l’edificazione senza pianificazione ragionata a discapito della identità comunale.
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Osservazione non presa in considerazione!
•
Ambito AS1: Italsempione (ex-B/D1)ex-PL2 e ex PL12
Le problematiche connesse a questo intervento sono legate all’ubicazione di un elemento
sensibile come una scuola in un’area adiacente la ferrovia in cui le misure di rumore diurno
superano i limiti di legge per la funzione (50dB(A)).
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Osservazione non presa in considerazione!
Per gli altri Ambiti si riportano alcuni suggerimenti a cui fare riferimento in sede di progettazione
attuativa.
•
APR2 – via Gorizia
Per essere sostenibile dal punto di vista ambientale l’intervento dovrebbe prevedere il
mantenimento dell’area boscata e garantirne l’accessibilità all’utenza;
25
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APR5 - Commerciale di sud
E’ opportuno minimizzare gli impatti dell’attività estendendo le opere di mitigazione lungo il
confine ovest a protezione dei territori agricoli del Comune di Corbetta. Questo intervento deve
essere accompagnato da opportune previsioni viabilistiche integrando lo studio del traffico
redatto per il PL30 e prevedendo percorsi di mobilità alternativa che colleghino il centro cittadino
con il polo commerciale.
APR6 – via Milano
L’area attualmente destinata a verde verrà trasformata in residenziale. Nel RA sono già
evidenziate le criticità a cui dovrà essere data una risposta in sede di pianificazione attuativa
(fascia di rispetto pozzo potabile, riqualificazione corpo idrico, rumore da traffico veicolare,
perdita di aree verdi).
APR7 – Polo secondario di Ovest
Dovrà essere studiata attentamente la viabilità. In caso di ubicazione di attività
particolarmente attrattrici di traffico (ad es. logistiche) è indispensabile prevenire situazioni cosa
e quanto si intende fare nell’area,di congestione anche in rapporto all’antistante centro
commerciale. E’ opportuno prevedere idonei sistemi di accesso all’area.
APR8 – Villa Venini
Nulla da segnalare
APR9 – Terziario Commerciale di sud
L’intervento dovrà porre particolare attenzione alla tutela dell’area residenziale posta Ovest.
APR10 – via Mazzini Via dell’Industria
Nulla da segnalare
APR11 – via Ghidoli
Nella progettazione dovrà essere posta molta attenzione alla presenza della ferrovia e della
SP34. L’area, attualmente non edificata, ricade nelle fasce di rispetto A e B della ferrovia e le
misure effettuate (mappa 11.1 e 11.2) presentano valori di inquinamento acustico non trascurabili
e per i quali i progettisti dovranno prevedere idonee misure di contenimento.
APR”e3” – Territori di collegamento tra città e campagna- fruizione collettiva – zona
attrezzata per la fruizione
Nel Rapporto Ambientale non è specificato cosa e quanto si intende fare nell’area, già
ricompressa nel Parco Agricolo Sud. L’indicazione delle potenzialità edificatorie, è rimandata al
P.E.E., tuttavia sarebbe opportuno meglio definire in sede di PGT, quali interventi s’intende
realizzare.
Ambiti P.I.I. 1° (villa Venini), 1b e 1c (zone bosc ate)
L’area interessata dal P.I.I. 1b è attualmente identificata dal PTCP come elemento ed ambito
vincolato ai sensi della D.lgs 149/99, art. 146 lettera g (bosco). Per l’area 1c che verrà destinata
a complesso ricettivo dovrà essere verificata la compatibilità con le funzioni industriali adiacenti.
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
le scelte di P.G.T. hanno tenuto in massima evidenza le indicazioni già contenute nell’attuale piano
regolatore generale al fine di garantire una corretta continuità di scelte e per tutelare le aspettative
private quando queste non vanno a contrastare con gli interessi collettivi.
In effetti, dunque, il 90% delle nuove edificazioni non sono che una conferma e specificazione di quanto
già previsto. Semmai, e qui si richiamano le invocate scelte di “mitigazione”, il P.G.T. introduce tutta una
serie di cautele che vanno proprio sulla linea comportamentale invocata dall’osservante.
Determinazione:
La discussione sugli ambiti di trasformazione del PGT sarà da noi affrontata successivamente
con la presentazione degli emendamenti. Lo scopo di questa elencazione è per mettere in
evidenza come un organismo terzo, un’agenzia della Regione Lombardia ponga una serie di
problematiche ambientali che vengono eluse dall’autorità competente.
Obiettivi
Il PGT individua 2 soli obiettivi:
1. Conservazione e valorizzazione del territorio in ambito Parco Agricolo Sud Milano
2. Omogeneità urbanistica e territoriale.
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La coerenza esterna è stata valutata considerando gli Ambiti di trasformazioni e delle azioni, non meglio
definite, che il Comune intende mettere in atto (comprendono interventi mitigativi e realizzazioni di
servizi). E’ necessario precisare gli interventi definendone l’ubicazione, le modalità di attuazione….
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
la lettura fatta da ARPA è, quantomeno, riduttiva, e sembra non tener conto dei contenuti degli studi e
dei documenti che costituiscono il P.G.T.
Determinazione:
A quanto pare secondo l’autorità competente, anche i tecnici dell’ARPA come quelli della
Provincia di Milano non hanno letto bene il PGT
Acque superficiali e sotterranee
Il territorio comunale è interessato da un fitto intreccio di canali artificiali e fontanili che servono
soprattutto le aree agricole. A fonte di obiettivi generici sulla riqualificazione del sistema idrico
superficiale il R.A. non dettaglia le azioni di piano e non esamina lo stato attuale della qualità delle
acque. Si suggerisce di prevedere nel PGT:
• interventi per la salvaguardia e la rinaturalizzazione delle sponde dei corsi d’acqua che
costituiscono il reticolo minore;
• interventi per la riduzione e la razionalizzazione dell’utilizzo della risorsa idrica.
E’ necessario inoltre analizzare la situazione attuale anche per quanto riguarda la gestione delle acque
meteoriche, al fine di individuare le opportune prescrizioni da inserire nel Documento di Piano e nel
Piano delle Regole.
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
l’osservazione non viene accolta in quanto la normativa del Piano delle regole (abbondante e dettagliata)
non solo è rispettosa delle vigenti normative superiori ma proprio da esse trae origine.
L’amministrazione, poi, non intende inserire nel P.G.T. una serie di prescrizioni di dettaglio che, più
opportunamente, attengono ai vari Regolamenti (edilizio, d’igiene, etc.)
Mobilità
Nel Rapporto Ambientale non si fa riferimento in nessun punto alla mobilità alternativa. Si chiedono delle
integrazioni circa i modi in cui il Comune intende ridurre l’utilizzo dell’auto a favore degli spostamenti
pedonali/ciclabili.
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
l’osservazione non viene accolta in quanto le tavole di P.G.T. riportano ampiamente, la viabilità
alternativa che tiene conto anche delle indicazioni sovracomunali.
Compensazione ambientale
Negli ambiti di trasformazione si prevede una riduzione massima di superficie arborea pari a 159.580,77
mq corrispondente ad una sottrazione del 79,45% rispetto allo stato di fatto. Come giustamente riportato
nel Rapporto Ambientale tale dato è ancora più allarmante se confrontato con la situazione già critica del
territorio comunale. A fronte di tale riduzione sono previste opere di compensazione ambientale solo
dove imposto dal PIF.
La compensazione dovrebbe essere estesa a tutti gli ambiti con perdita di superficie drenante. Il
Rapporto Ambientale dovrebbe contenere una stima quantitativa delle misure che il Comune deve
adottare.
“La compensazione ambientale è lo strumento che può essere utilizzato per reintegrare la continua
perdita di biodiversità determinata dal consumo del suolo e dagli impatti delle attività umane.
La compensazione ambientale consente di risarcire l’ambiente generando nuova natura o migliorando lo
stato di naturalità delle parti del territorio non destinate alla urbanizzazione.
Affinché la compensazione ambientale possa raggiungere livelli qualitativi importanti, occorre formare
una riserva di aree, non causale ma frutto di uno specifico piano di rinaturalizzazione, consentendo così
di mettere a sistema i singoli interventi attraverso un quadro progettuale d’insieme che, partendo dalle
diverse tipologie di aree e dai diversi livelli di rinaturalizzazione compatibili, configuri un sistema il più
possibile continuo di aree rinaturalizzate.
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Questo livello d’interventi di rinaturalizzazione, che può consentire di ottenere sistemi di aree
rinaturalizzate di una certa estensione e continuità, non esclude tuttavia l’utilità anche di piantumazioni
interne agli ambiti da trasformare.
Pertanto, al fine di non limitare le compensazioni ambientali a piccoli interventi isolati di scarso valore
naturalistico, si propone di individuare, all’interno del PGT, le aree entro cui effettuare la
rinaturalizzazione del territorio comunale tramite la compensazione ambientale.
L’entità di ogni singolo intervento dovrà essere proporzionale al consumo di suolo e agli impatti che le
previsioni insediative e infrastrutturali determinano.
Le aree possono essere individuate in ambienti naturali esistenti che necessitano di essere migliorati
(riserve naturali, aree facenti parte di parchi), in aree destinate a riforestazione e corridoi ecologici, ma
anche in ambiti che hanno ormai perso le loro caratteristiche naturali originarie e nelle aree agricole nelle
quali sia possibile inserire elementi di naturalità come siepi, filari alberati ecc.
Infine la compensazione ambientale va sempre prevista anche quando le pressioni sulle componenti
ambientali sono state eliminate o adeguatamente mitigate, nel caso in cui si determini comunque un
consumo di suolo e quindi di risorse naturali.”
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
non risulta dai dati di P.R.G. una tale perdita, l’osservante, forse, si riferisce a dati in suo possesso non
correlati con il P.R.G., il P.G.T. e i piani sovraordinati che, nel frattempo hanno valutato il territorio.
Determinazione:
L’autorità competente anche in questa caso elude l’osservazione invece di importanza
fondamentale; si riconferma l’insensibilità ambientale di questa amministrazione, basta ricordare
che il Comune non ha messo nessun vincolo nella convenzione del bosco del bacin e ora adesso
questo polmone indispensabile per i vittuonesi viene trasferito a Robecco
Monitoraggio
Rispetto alla proposta di monitoraggio presentata nel Rapporto Ambientale si propone di apportare
modifiche puntuali per alcuni indicatori:
- per la lunghezza delle piste ciclabili dovrebbe essere specificato che devono essere conteggiate
separatamente i percorsi in sede propria (non promiscua con traffico veicolare e pedonale);
- numero pannelli solari (termici e fotovoltaici). L’indicatore è generico e poco significativo,
si propone di monitorare la potenzialità dei sistemi.
Si propone inoltre di inserire degli indicatori per monitorare:
- gli impianti di illuminazione esterna di privati adeguati alla norma anti inquinamento
luminoso al fine di dare evidenza e, possibilmente, premiare i comportamenti virtuosi;
- gli interventi finalizzati al risparmio della risorsa idrica;
- gli interventi di rinaturalizzazione del reticolo idrico minore (es.mq interventi su rogge/alvei);
- la risoluzione delle criticità relative all’inquinamento acustico o eventualmente l’andamento
della popolazione esposta al superamento dei limiti previsti della classificazione acustica del
territorio;
- il campo elettromagnetico e la classificazione in fasce del territorio comunale con particolare
attenzione ad un eventuale esposizione della popolazione;
- aree di compensazione corrispondenti agli interventi previsti dal Piano.
Per una corretta lettura si suggerisce di distinguere gli indicatori tra quelli che verranno influenzati
direttamente dalle azioni di piano previste dal PGT (piste ciclabili, consumo suolo…)e quelli descrittivi
dello stato ambientale del territorio che risentono del contesto territoriale più ampio (concentrazioni
inquinanti aria, produzione rifiuti…)
Controdeduzione firmata dal Sindaco e dalla autorità competente:
Osservazione non presa in considerazione!
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Considerato che le controdeduzioni date dal Sindaco e dalla autorità competente sono alquanto parziali
e per 13 osservazioni non ci sono state controdeduzioni come sopra riportato;
che le determinazioni da noi esposte hanno evidenziato diverse controdeduzioni non corrette;
Considerato inoltre che come si legge chiaramente nel Rapporto Ambientale:
Attraverso il Quinto programma d’azione per l’ambiente2 l’Unione Europea si è posta, tra gli altri, i
seguenti obiettivi:
La gestione sostenibile delle risorse naturali, tra cui il suolo;
La gestione più efficace della mobilità, in termini di localizzazioni e modalità;
Adozione di misure per migliorare la qualità dell’ambiente nelle aree urbane;
Miglioramento della salute e della sicurezza pubblica, con attenzione speciale alla valutazione e
gestione dei rischi ambientali.
L’affermarsi della sostenibilità come modello, a cui gli Stati devono uniformarsi al
fine di salvaguardare l’ecosistema e le risorse naturali, dimostrò negli anni
successivi l’inadeguatezza degli strumenti che finora erano stati utilizzati per
indirizzare le politiche e gli interventi ambientali. Fino al momento dell’introduzione
della Direttiva 2001/42/CE, Concernente la valutazione degli effetti di determinati
piani e programmi sull’ambiente, i progetti concernenti opere di rilevante entità
venivano sottoposti alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale,
nell’ambito della direttiva 85/337/CEE, quando le decisioni relative all’ubicazione o
alle scelte alternative di un progetto erano già state prese, rendendo di fatto
limitate le possibilità di apportare modifiche sensibili al progetto. La nuova Direttiva
si propone di colmare questa lacuna estendendo la valutazione ambientale degli
effetti di piani e programmi durante la loro elaborazione.
La valutazione degli impatti prodotti nell’attuazione di piani, programmi e progetti
ha visto il consolidarsi di norme che la regolano e disciplinano, a cui i diversi
soggetti attuatori devono riferirsi per la stima dei rischi derivanti dall’applicazione
di determinate azioni.
Risulta essere molto importante il concetto di trasparenza nella gestione di
pratiche di valutazione dei rischi, per il quale le popolazioni devono essere
tempestivamente ed accuratamente informate sulle dinamiche e gli sviluppi di tali
procedure in modo da poter consentire alla cittadinanza una partecipazione
democratica nelle scelte decisionali. La trasparenza di un procedimento è
determinata dalla sua capacità di comprovare, attraverso relativa documentazione
facilmente reperibile, la totalità della sequenza logica delle sue fasi ed operazioni.
Considerato che tale normativa è stata del tutto disattesa in particolar modo come è stato evidenziato
dalle osservazioni del circolo di Legambiente – Associazione VIT.A o se si fa riferimento ai seguenti dati
oggettivi: l’avviso pubblico per richiedere suggerimenti e proposte ai cittadini e alle parti sociali ed
economiche è stato fatto più di cinque anni fa, poi silenzio per due anni fino alla conferenza iniziale della
VAS, poi silenzio per oltre due anni fino alla conferenza finale della VAS. Praticamente cinque anni per
adottare un Documento di Piano che ha una validità quinquennale.
Considerato che le determinazioni sopra riportate hanno evidenziato anche una procedura VAS che
potrebbe generare possibile illegittimità del PGT. Ritengo che sia bene valutare gli effetti di una recente
sentenza del Tar Lombardia (n. 1526/2010) che ha annullato il PGT di Cermenate (CO) e la normativa
sulla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della Regione Lombardia in quanto prevede che l’autorità
procedente e l’autorità competente siano uffici diversi dello stesso Comune. Ecco lo stralcio più
significativo della sentenza:
Lo Stato italiano ha dato compiuta attuazione alla direttiva 2001/42/CE con il decreto legislativo
16.1.2008 n. 4, quindi successivo alla regolamentazione regionale sopra richiamata.
Per effetto del citato decreto legislativo, è stata interamente riscritta la parte II del D.Lgs. 152/2006
(“Norme in materia ambientale”, c.d. Codice dell’ambiente) ed è stata dettata una specifica disciplina
per la VAS agli articoli 4 e seguenti.
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Tale disciplina è stata ritenuta costituzionalmente legittima ed espressione di potestà legislativa esclusiva
statale, in quanto inerente alla materia della “tutela dell’ambiente”, che l’art. 117, comma 2°, lett. s),
della Costituzione, riserva alla legislazione esclusiva dello Stato (cfr. Corte Costituzionale, 22.7.2009, n.
225).
L’art. 5, comma 1, lett. a) del D.Lgs. 152/2006, definisce la VAS come valutazione ambientale di piani e
programmi, comprendente lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità, l’elaborazione di un
rapporto ambientale e la conseguente valutazione del piano o programma.
Nell’ambito della procedura di VAS, l’art. 5 distingue l’autorità competente (lettera p) dall’autorità
procedente (lett. q); quest’ultima è definita come la pubblica amministrazione che elabora il piano o
programma, mentre la prima è la pubblica amministrazione a cui compete l’attività di valutazione
ambientale. Ai fini dell’individuazione dell’autorità competente, il successivo art. 7, comma 6°, ha cura
di specificare che, in sede regionale, l’autorità competente è la pubblica amministrazione con compiti di
tutela, valorizzazione e protezione ambientale.
Le ulteriori disposizioni sulla VAS contenute nel Codice dell’ambiente confermano, con chiarezza, la
necessità di separazione fra le due differenti autorità – quella procedente e quella competente – il cui
rapporto nell’ambito del procedimento di valutazione ambientale strategica appare tutto sommato
dialettico, a conferma dell’intendimento del legislatore di affidare il ruolo di autorità competente ad un
soggetto pubblico specializzato, in giustapposizione all’autorità procedente, coincidente invece con il
soggetto pubblico che approva il piano (cfr., fra gli altri, art. 11, comma 2°; art. 12, comma 4°; artt. 13,
14 e 15).
Come già evidenziato in una nostra determinazione l’arch. Carlo Motta, responsabile dell’Ufficio
Tecnico Comunale e del coordinamento comunale del PGT, è anche Autorità Responsabile della
Valutazione Ambientale, come da delibera GC n.128 del 28.11.2007 e l’arch. Carlo Motta è
componente dell’Autorità Competente assieme ad un altro tecnico dell’Ufficio Comunale mentre
gli altri tre tecnici sono i componenti della commissione del Comune di Vittuone per il paesaggio
e l’ornato.
In questo modo non è garantita l’indipendenza della valutazione in quanto i funzionari del Comune che
effettuano la VAS possono essere sottoposti a pressioni dalla parte del Sindaco perché rilascino un
parere positivo sulla sostenibilità ambientale del PGT. Questa procedura annulla gli effetti positivi della
VAS, resa obbligatoria dall’Unione Europea. La maggior parte delle regioni italiane ha previsto che la
VAS dei piani regolatori dei comuni venga fatta dalla Provincia o dalla Regione, come avviene per le Via.
La VAS del PGT potrebbe aver risentito di questa mancata indipendenza di giudizio e le principali
osservazioni presentate che hanno evidenziato le incongruenze e la non sostenibilità ambientale del
PGT sono state respinte con due righe di motivazione, o come prima segnalato senza alcuna risposta.
A conferma di questa mancata indipendenza tra VAS e PGT è anche la procedura adottata, confermata dall’arch. Carlo Motta – responsabile della VAS e coordinatore comunale del PGT - che ha
uniformato i pareri previsti dal comma 3 dell’art.13 della legge 12/05, sia per la VAS che per il PGT anche in presenza di diverso riferimento da parte degli osservanti - dando per scontato che comunque i
pareri sulla VAS non avrebbero potuto modificare l’impostazione del PGT.
Ora mi sembra doveroso che il Consiglio Comunale sospenda l’adozione del PGT anche in attesa della
sentenza del Consiglio di Stato, a cui la Regione Lombardia si è appellata chiedendo la sospensiva della
sentenza del Tar.
E per tutto quanto sopra riportato, si chiede che il Consiglio Comunale impegni il Sindaco e la Giunta a
ripresentare una VAS con dati aggiornati e puntuali come meglio precisato nelle osservazioni ricevute e
che tutta la procedura della VAS, come stabilisce la normativa nazionale e comunitaria, sia “partecipata”
“sistematicamente e progressivamente”, in tutte le sue fasi.
30
Intervento del consigliere Enrico Bodini in Consiglio Comunale
Il Consiglio Comunale per l’adozione del PGT è stato fissato dal Sindaco durante l’ultima
seduta di questo Consiglio martedì della scorsa settimana.
Ero convinto che la prima seduta di Consiglio fosse riservata alla illustrazione del Piano e dei
suoi allegati e alla presenza dei tecnici che l’hanno elaborato per avere una informazione sui
punti innovativi del PGT. Pensavo perlomeno ad una procedura come per il bilancio comunale,
una presentazione su cui riflettere ed approfondire l’argomento prima di decidere visto anche la
mancanza di una commissione consiliare sul PGT. Comuni a noi vicini, anche della stessa parte
politica di questa amministrazione, hanno organizzato assemblee pubbliche e fornito una
documentazione completa sul PGT a tutti i cittadini. A Vittuone invece, presentazione e
votazione nella stessa seduta di Consiglio! Si vogliono bruciare ora i tempi quando prima si
sono persi anni!
Io sono riuscito ad avere un appuntamento con l’arch. Motta sabato mattina, che poi è
continuato anche l’altro ieri perché dovevano essere recuperati dei dati, i data-base per
approfondire e verificare la parte numerica-quantitativa del documento di piano del PGT, che
alla fine non si sono potuti avere per comprensibili difficoltà oggettive. L’importanza di questi
dati è però fondamentale, perchè i numeri e conteggi supportano le considerazioni del
documento di piano ed è altrettanto innegabile che nelle diverse tabelle ci sono diverse
incoerenze; per esempio la superficie complessiva del Comune di Vittuone viene indicata con
tre valori diversi: 5.970.000 mq – 6.020.000 mq – e poi quella letta sulla pubblicità del camper
6.244.242 mq. Quale sarà quella vera? Ma ancor di più: qual è il punto di partenza per i
conteggi di un piano che si trascina da cinque anni? Tavole datate gennaio 2010 portano come
ancora in corso interventi edilizi terminati da anni.
La proposta di PGT con il rapporto ambientale in adozione oggi, contiene, nonostante il lungo
periodo di preparazione, strafalcioni incredibili, tipo confini del territorio che invadono il centro
dei comuni di Arluno e Cisliano, documenti della zonizzazione acustica indicanti il Comune di
Morbegno invece di Vittuone o il rapporto ambientale VAS che indica le volumetrie in mq,
oppure tavole datate 5 gennaio 2010 che riportano ancora il Centro Commerciale in corso di
attuazione.
Il primo PGT di Vittuone penso che si caratterizzerà come lo strumento urbanistico meno
“partecipato” di tutta la Regione Lombardia.
Ricordo anche che la proposta di PGT non è stata presentata dall’Amministrazione Comunale
in nessuna assemblea pubblica per un confronto e approfondimento. E’ stata data e enfatizzata
la possibilità ai cittadini di salire su un camper per avere informazioni sul PGT come se il PGT si
limitasse ad un discorso privato e soprattutto senza nessun contraddittorio e comunque le
informazioni sul PGT possono essere date dall’Ufficio Tecnico senza dover affittare un camper
a pagamento. A meno che il camper doveva servire a veicolare una propaganda con una
informazione sbagliata e strumentale che poi riprenderò.
E di un confronto ci sarebbe stato bisogno perché le dichiarazioni del Sindaco sul PGT lette sui
giornali contenevano errori clamorosi e il Sindaco è l’Autorità procedente del PGT.
Iniziamo quindi con le domande al Sindaco e chiedo al Segretario di verbalizzare puntualmente
la risposta.
Il Sindaco ha dichiarato su V.I. n. 1 - aprile 2010 – pag. 4 – nell’articolo “Questioni di Pm10”: “Il
centro studi sui sistemi di trasporto ha pubblicato sul numero della rivista “Quattroruote” di
febbraio 2007, una ricerca in base alla quale si afferma che nelle aree urbane il traffico
veicolare non è la principale fonte del Pm10, ma rappresenta circa il 29%. Inoltre la mortalità
indotta dalle polveri sottili è oggetto di dibattito. L’organizzazione mondiale della sanità sulla
31
base di uno studio condotto nel 2000 in otto città del mondo, stima che le polveri sottili siano
responsabili dello 0,5% dei decessi registrati nell’anno”.
Su questo argomento riporto uno studio molto più recente rispetto a quello citato dal Sindaco di
10 anni fa e riguardante una realtà vicina alla nostra, la città di Milano. E’ quello del prof.
Piermannuccio Mannucci, che in una intervista pubblicata sul quotidiano La Repubblica
edizione di Milano di domenica scorsa, nell’articolo “L’allarme del medico - attenti, anche in
estate lo smog è pericoloso” alla domanda: “quanti sono i morti che si possono attribuire
all’inquinamento?” Risponde “Dai nostri studi emerge che su 10.000 morti l’anno a Milano,
almeno 160 sono da attribuire all’inquinamento” Dati impressionanti, in pratica a Milano, ogni 2
giorni una persona muore a causa dell’inquinamento. “Sì i dati parlano chiaro, ma i
provvedimenti per porre rimedio a questa situazione, non decollano” E quali dovrebbero
essere? “non sono un politico e non sta a me dire cosa devono fare gli amministratori. Anche
se sono un grande fautore delle domeniche senza traffico, delle targhe alterne e di tutto ciò che
possa disincentivare l’uso dell’auto. Voglio ricordare che vent’anni fa la valle della Mosa in
Belgio e la pianura padana facevano parte delle zone più inquinate d’Europa. Oggi la valle della
Mosa non è più nella lista, noi sì. Eppure le grandi fabbriche che inquinavano non ci sono più e
d’inverno il riscaldamento incide sui veleni per il 20%, il resto, vale a dire l’80%, è colpa del
traffico e adesso dell’ozono. Il rimedio: gli amministratori devono passare dalle parole ai fatti e
disincentivare l’uso delle auto, all’80% responsabili del problema.”
Ora io non voglio insistere sui numeri delle morti all’anno anche se secondo questi dati
sarebbero tre volte di più di quelle dichiarate dallo Sindaco, ed il mio riferimento è recentissimo
e riferito ad un territorio a noi vicino; la mia domanda al Sindaco è questa: perché sostiene che
il traffico veicolare non è la principale fonte del Pm10 ma rappresenta circa il 29%, e poi ha
firmato, quindi è d’accordo sul contenuto, la Valutazione Ambientale Strategica che, a pag. 82
del Rapporto Ambientale, riporta che il traffico stradale è la principale fonte del Pm10 ed è pari
al 75%, poco meno di quanto sostenuto prima dal prof.Mannucci (80%)?
Questa è disinformazione. Se il Sindaco non fosse stato d’accordo con questo dato, perché ha
firmato il parere motivato della Valutazione Ambientale Strategica dove fra l’altro io avevo già
osservato questo argomento?
Ma sempre riferendoci all’articolo di prima di Vittuone Informazioni sul PM10, ecco l’ulteriore
dichiarazione del Sindaco: il DM 60 fissa due limiti (per la protezione della salute umana)
accettabili di Pm10 in atmosfera: il primo è un valore limite di 50 µg/m³, come valore medio
misurato nell’arco di 24 ore da non superare più di 35 volte/anno, poi lo scoop del Sindaco,
riportato in maiuscolo e grassetto su V.I.: VALORE MAI SUPERATO NELLE RILEVAZIONI
DELLA CENTRALINA ARPA DI MAGENTA A CUI FA RIFERIMENTO ANCHE VITTUONE.
Voglio qui dichiarare, che il limite di 50 µg/m³, dal 1 gennaio al 15 febbraio 2010 è stato
superato per 32 volte, nei primi 46 giorni dell’anno si è avuta una media di 61,5 µg/m³, con una
punta massima di 106 µg/m³, quindi il limite di protezione della salute umana è stato superato
in pratica per 2 giorni su 3. Altro che mai superato! Sono dati facilmente reperibili sul sito web
dell’Arpa che giornalmente riporta la misura dell’inquinamento della centralina di Magenta.
Questa è la seconda domanda: Perché allora, questo grosso errore? Perché disinformiamo i
cittadini Vittuonesi?
Continuando sempre con le dichiarazioni del Sindaco su Vittuone informazioni, si legge: “il
secondo come valore limite (per la protezione della salute umana) di 40 µg/m³,come media
annuale. Il valore di Pm10 presente nell’aria nel circondario di Magenta è pari in media a 22
µg/m³. Meno della metà del valore limite (50 µg/m³. )” appare subito che il riferimento indicato di
50 è diverso del valore che il Sindaco stesso ha messo nella premessa di 40.
Il dato di 22 µg/m³n non è riferito a nessun anno e da una mia ricerca in tutti questi anni non si è
mai avuto un valore così basso. Ricordo che nei primi 46 giorni di quest’anno la media è stata di
61,5 µg/m³,
Anche in questo caso il Rapporto Ambientale da lui firmato è chiaro e prende in considerazione
l’anno 2005, - ma avevamo visto più o meno gli stessi dati nella VAS del bosco del bacin che
32
pur essendo già stata approvata da qualche anno aveva dati più aggiornati, quelli del 2007 dove nel circondario di Magenta (pag. 79 del Rapporto Ambientale) la media dell’anno è stata
di 56 µg/m³ rispetto al limite di 40 e per ben 127 giorni (1 giorno su 3) si è superato il valore
limite di 50 µg/m³, quello che per il Sindaco non era mai stato superato.
Perché con la sua firma ha avallato questi dati, se poi ne comunica altri, che non stanno né in
cielo né in terra?
Altre domande per il Sindaco:
Perché il camper manifesto utilizzato per propagandare il PGT contiene dati grossolanamente
non corretti? Veniva enfatizzato che a Vittuone l’area a verde è pari al 79%. Ora, dai documenti
della VAS-PGT il 79% dell’area a Vittuone sarebbe permeabile (uso il condizionale non a caso
perché anche questo dato non è corretto) comunque si tratta di area permeabile che non è
verde come scritto e disegnato sulle pareti del camper. Si sono spesi soldi per dare informazioni
sbagliate perché, pensate un po’, che fra le aree permeabili, quelle diventate nella
comunicazione del Sindaco alberi maestosi e prato all’inglese, sono state conteggiate anche
..... le aree prive di vegetazione e il sedime dei binari del treno!
E ancora fra il verde sono state conteggiate aree su cui da anni sono costruiti case e
capannoni, addirittura il Centro Commerciale figura ancora e rientra nel conteggio, come area
prevalentemente agricola. E così la gran parte del PP1 bis di via Ghidoli, e naturalmente tutta
l’area del bosco del bacin che da sola è 22 ettari, l’equivalente di 40 campi di calcio di serie A.
Il dato vero è che Vittuone è il paese del Magentino più cementificato e che con questo PGT si
costruirà su tutto il territorio non vincolato dal Parco SUD.
Perché questi errori?
Nel DOCUMENTO di piano PGT01_10_1.doc a pag 3 si legge:
“In ogni passaggio delineato, le disposizioni normative, prevedono l'avvio di processi di
"partecipazione" e di coinvolgimento dei vari organismi (sia di quelli che "stanno sopra" che di
quelli "sottoposti") in modo da poter disporre di una attività di governo del territorio NON di tipo
verticistico ma di tipo ampio e, appunto, "partecipato". E ancora:
“Si faceva cenno, in apertura, alle modificazioni introdotte dalle nuove disposizioni in merito
alle forme di partecipazione. Anche in questo settore l'ottica è stata rovesciata; se fino a
qualche tempo fa il cittadino, le associazioni o gli enti interessati alla pianificazione aveva il
dirittodovere di intervenire nel momento in cui il piano regolatore generale era già, sostanzialmente,
cosa fatta e poteva semplicemente "essere corretto", oggi la procedura prevede che le
consultazioni con gli interessati e con le forze sociali siano avviate previamente alle decisioni e
che
le informazioni siano fornite, in vario modo, durante tutto l'iter di redazione.
Raccolta di istanze e di possibili suggerimenti sulle linee di tendenza e di sviluppo, analisi
congiunta delle ipotesi di soluzione, verifica delle proposte finali sono i passaggi principali entro
i
quali ciascun attore può e deve intervenire nella redazione del piano di governo del territorio”
Io sono in questo Consiglio dal 2007, come e quando in questi tre anni si è dato corso a
quanto sopra indicato? La gran parte delle proposte fatte al PGT risalgono al 2005,
cinque anni fa, proprio lo stesso tempo di durata del documento di Piano!
Sempre dalla lettura del documento di piano:
“Lo stesso Comune è tenuto ad avviare una nuova organizzazione di programmazione.
Il documento ha una "scadenza temporale" in quanto, secondo i contenuti della Legge, le
disposizioni e le decisioni assunte vedono limitata la loro efficacia a 5 anni (in sostanza ad una
durata equivalente al mandato del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale).
33
Con la nuova legge regionale il governo del territorio viene ripensato in modo da legare le scelte
politico-amministrative
- ad un arco temporale preciso e, parimenti,
- alla effettiva disponibilità delle risorse economiche necessarie per dare corpo alle scelte.
I due "paletti" fissati dalla legge si fondano sulla necessità di legare l'operatività della Pubblica
Amministrazione ad elementi più concreti così da assicurare al Cittadino uno scenario di
riferimento certo.”
Perché il Sindaco ha dichiarato in più occasioni che il plesso scolastico di via 4
novembre non si tocca prima di 10 anni? Dov’è l’effettiva disponibilità delle risorse
economiche necessarie per dare corpo alle scelte se l’anno scorso il bilancio comunale
ha chiuso con un disavanzo economico di - 477.000 euro e già quest’anno è stato
dichiarato che non verrà rispettato il patto di stabilità?
Sempre dalla lettura del documento di piano:
Il P.G.T., perciò, dovrà essere occasione per istituzionalizzare una serie di controlli che, fino ad
oggi, sono eseguiti unicamente in occasione dei rifacimenti degli strumenti urbanistici.
Da quanto sopra indicato appaiono evidenti almeno due elementi:
a - il Comune non può pensare, approvato il P.G.T., di rimanere in disparte credendo di
aver esaurito i suoi compiti di programmazione, di stimolo e di controllo;
b - la "concertazione" Comune/Privato potrà uscire anche dal "piano delle regole", pur di
consentire il raggiungimento degli obiettivi teorici del Documento di Programma o degli obiettivi
concreti inseriti nel Piano dei servizi, ma tali "fuori campo" dovranno essere attivati seguendo
sia
le norme della "condivisione" che della vigilanza, attuata, quest'ultima, sia dal Consiglio
Comunale
che dalla popolazione.
Perché non si è approvato l’emendamento che ho proposto nell’ultimo Consiglio
Comunale che prevedeva l’istituzione della Commissione Territorio e PGT con le funzioni
ricordate proprio nel documento di Piano?
Classica situazione di predicare bene e razzolare male. È una situazione che si ritrova
frequentemente in questo PGT, anche il rapporto ambientale, per una trentina di pagine
enfatizza la normativa europea e regionale sulla partecipazione, ma poi addirittura non si dà la
parola in sede di conferenza finale dalla VAS ad un Presidente di un’associazione
ambientalista!
Nel documento di piano sull’”Opzione zero” cioè stop al consumo di territorio si legge:
“Le scelte indicate porterebbero, in sostanza, ad un congelamento, della situazione in
essere con gravi pregiudizi alle rete economica e, dunque, a quella sociale.
Lo sviluppo "zero", se da un lato appare affascinante per il suo "impatto nullo", d'altro canto
innescherebbe una serie di implosioni che si andrebbero a ripercuotere - alla lunga - sull'intera
compagine sociale, con una serie di ricadute negative. Non è, in effetti, sostenibile ritenere che
sia possibile "evitare qualsiasi operazione" in quanto il gruppo umano già insediato conserva le
proprie necessità ed, anzi, i bisogni aumentano in relazione alle mutazioni che, normalmente,
avvengono in una società civile. Entro questo quadro l'Ente locale si troverebbe a dover fornire
sempre maggiori servizi e ciò a fronte di una sua impossibilità, anche finanziaria, ad erogarli.
Parimenti: la popolazione insediata non avrebbe alcuno stimolo a vivere nel nostro Comune ed
utilizzerebbe il nostro centro unicamente quale base logistica dalla quale muoversi per ottenere
la
soddisfazione ai propri bisogni. Questo atteggiamento porterebbe ad una disaffezione e ad una
sorta di sradicamento, con conseguenze estremamente pericolose”.
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Questa affermazione sembra partire dal presupposto che il consumo del territorio sia
possibile all’infinito mentre si deve ricordare che con questo PGT viene previsto
l’intervento edificatorio su tutto quanto il territorio comunale fuori dal vincolo del Parco
Sud.
A Vittuone, non conosco altri Comuni della zona nella stessa situazione, abbiamo
esaurito tutto lo spazio possibile.
E fra cinque anni, quando saremo obbligati allo “opzione zero” perché non avremo più
aree? Saremmo soggetti allo scenario pericoloso prospettato dal redattore del piano?
Vuol dire che rimandiamo solamente di cinque questi effetti negativi?
Non è meglio pensarci subito?
Ma il relatore così continua nella scelta finale degli obiettivi strategici del documento di piano:
“Stante la situazione attuale e valutate le due possibilità indicate nei precedenti paragrafi,
si ritiene di scartare le tesi contenute nella "ipotesi alternativa" (cioè meno cemento) in
quanto eccessivamente riduttive e non in grado di assorbire i possibili sviluppi che sono
auspicabili per il mantenimento del ruolo di Vittuone e dei livelli qualitativi perseguiti dalla
comunità. Appare evidente che una posizione eccessivamente vincolistica e centralistica, pur
sembrando quella di maggior tutela, pur tuttavia sarebbe eccessivamente penalizzante
dell'attività imprenditoriale e delle aspettative della popolazione, comportando, di fatto, un
blocco pressoché generalizzato delle attività e dello sviluppo socio-economico della
popolazione.
Ma fra cinque anni o dieci, quando sarà tutto costruito, il blocco paventato dal relatore ci
sarà comunque e intanto aumentiamo, con questi massicci insediamenti, il traffico e
quindi l’inquinamento e quindi peggioriamo la qualità della nostra vita di Vittuonesi, altro
che penalizzazione delle aspettative della popolazione se non cementifichiamo!
Dovrei avere esaurito i miei 10 minuti concessi, il Sindaco ha ricordato che oggi applicherà alla
lettera il regolamento e quindi io rispetto le regole e mi riservo di entrare nei vari aspetti del PGT
durante la discussione degli emendamenti, cioè delle nostre proposte al PGT dove avrò cinque
minuti di tempo per illustrare ogni emendamento.
Intervento del consigliere Ivana Marcioni in Consiglio Comunale
Questo documento vuol essere un promemoria a quanti, in veste di amministratori, prendono
delle decisioni che coinvolgono la collettività incidendo sulla qualità della vita, non solo per il
presente, ma anche e soprattutto, per il futuro.
Esso fa riferimento sia al progetto di legge regionale n. 0409, sia al documento riguardante il
concetto di “suolo bene comune”. Anche le nuove indicazioni in materia legislativa tendono a
regolamentare l’uso edificatorio del suolo sottoponendo le scelte ad un’attenta valutazione sulla
reale necessità di trasformare irreversibilmente un determinato suolo.
La stessa legislazione evidenzia inoltre, come fatto di vitale importanza la “ricostruzione della
natura“, non solo per ragioni ecologiche, ma anche perché gli spazi aperti con forte contenuto
naturalistico, sono elementi decisivi per definire l’abitabilità, la vivibilità e la qualità di un
territorio. In tal modo verrebbe almeno in parte risarcito o ricompensato quella sottrazione di
valori ambientali venuti meno con un eccesso di edificazione.
Il suolo, inteso come il comparto ambientale, costituito dall'orizzonte superficiale delle terre
emerse che presenta caratteristiche idonee a sostenere la vita vegetale, è risorsa finita e non
rinnovabile. Non può esservi alcun dubbio che al suolo debba essere riconosciuto lo status di
bene comune, quindi è estremamente importante il mantenimento delle superfici produttive del
suolo e della sua fertilità, nonché la sua funzione di regolazione dei grandi cicli della materia,
del clima e della conservazione della biodiversità.
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Tra le minacce che il suolo affronta a livello planetario, e che sono in gran parte riconducibili
all’azione dell’uomo come sovrasfruttamento e inquinamento, c’è inoltre il 'consumo' di superfici
indotto dalle trasformazioni urbanistiche e infrastrutturali, che determinano severe e spesso
irreversibili modificazioni d'uso del suolo, fino a giungere alla sua completa distruzione
(impermeabilizzazione). Questa dinamica è particolarmente accentuata in Lombardia. La nostra
regione infatti è la prima in Italia per produzione di reddito derivante dal settore primario ma è
anche, al contempo, la prima regione italiana per consumo di suolo.
Gran parte della perdita di suoli è avvenuta nella forma di transizione da superfici agricole a
superfici 'urbanizzate', sia legata all’eccessivo incremento di nuovi insediamenti abitativi, sia
all’abnorme produzione di capannoni produttivi (e logistica), sostanzialmente superiori a quello
che è il bisogno reale del territorio su cui vengono costruiti.
Si verifica inoltre il decentramento e la delocalizzazione delle funzioni commerciali con l'uso
dell'automobile privata come principale strumento per la mobilità anche a livello locale. Viene a
crearsi quindi, un problema riguardo la sicurezza di un territorio sempre più esteso e più
difficilmente controllabile, disincentivando così lo spostarsi a piedi sia per i bisogni quotidiani,
che per i momenti di svago.
Il paesaggio e l’ambiente vanno percepiti non solo come un contesto estetico da preservare ma
come elemento vitale nel quale le comunità umane si sviluppano. Come tale, svolge importanti
funzioni di interesse culturale, sociale, ambientale ed ecologico: il paesaggio, nella sua
dimensione evolutiva, rappresenta un elemento chiave del benessere individuale e sociale.
Esso pertanto diviene elemento centrale di attenzione nella definizione di strategie di governo
del territorio che declinino i principi di partecipazione e di responsabilità. E’ quindi di primaria
importanza avviare un processo di partecipazione del pubblico e di tutti i soggetti locali
coinvolti nella definizione e realizzazione di politiche di governo del territorio.
Si ribadisce quindi la grande responsabilità nel decidere la trasformazione delle superfici nei
confronti dell’interesse collettivo e per tramandare inoltre la risorsa in quanto tale, come
patrimonio condiviso della comunità e come opportunità concessa alle generazioni future.
Intervento del Consigliere Luciano Perini in Consiglio Comunale
Il piano di Governo del Territorio va ad integrare il Piano regolatore tuttora in vigore e che nel
tempo ha subìto pesanti aumenti di cubature: il parco Rabin che è diventato la RSA con 120
posti letto e il bosco del bacin è stato convertito in un milione di metri cubi di cemento tra
albergo, parcheggio multipiano e capannoni (che potrebbero avere una utilizzazione per EXPO
2015 e che ad EXPO terminato è destinato a diventare la ennesima cattedrale nel deserto che
nel frattempo ha dilapidato una buona fetta di territorio).
Le istituzioni impongono le amministrazioni comunali a chiedere il coinvolgimento dei cittadini e
degli operatori in modo che venga condiviso prima ancora della sua progettazione. Il percorso
di questo piano è stato molto diverso in quanto dopo una sommaria presentazione senza
dibattito di oltre 4 anni fa si è provveduto a dare mandato all’architetto per la sua progettazione.
Tutto questo si è concretizzato nel 2007 e alla vigilia delle elezioni comunali il piano attuale era
già nel cassetto del Sindaco e sembrava che volessero portarlo in adozione subito prima le
elezioni per avere l’approvazione degli elettori. Dopo di che tutto fermo per 3 anni e in
primavera si è arrivati alla presentazione tramite messa a disposizione per la consultazione da
parte della minoranza, degli addetti ai lavori e di semplici cittadini facendo partire l’iter per
l’adozione.
L’amministrazione ha continuato nel non fare alcuna presentazione ed esposizione al pubblico
limitandosi ad invitare le associazioni e i tecnici alla conferenza finale della VAS (valutazione
ambientale strategica) durante la quale il sindaco e i tecnici dopo le loro esposizioni hanno
permesso un solo intervento del nostro capogruppo per le osservazioni. Quella fatta finora era
solo un po’ di cronistoria , ora vorrei entrare nel merito del piano. Se si prende la mappa di
Vittuone dal satellite o immaginando di sorvolarla con un elicottero si vede un paese
completamente urbanizzato con piccoli ritagli di verde (agricolo o anche incolto) e da quella
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visione si dovrebbe pensare seriamente che sarebbe il caso di migliorarne lo stato del verde,
invece, analizzando il PGT si capisce subito che tutte le aree dove esiste un po’ di suolo non
consumato al di fuori del Parco Sud saranno oggetto di attuazione del nuovo piano per costruire
abitazioni, capannoni industriali o commerciali.
Tutto questo mi fa pensare che chiamare questo piano PGT sia fuorviante in quanto sarebbe
più corretto chiamarlo PCIT (piano consumo integrale territorio).
Credo che molti dei cittadini che hanno scelto di venire ad abitare a Vittuone lo abbiano fatto
perché c’era ancora un po’ di verde e l’ossigeno dell’aria non era molto compromesso e spero
che alle prossime elezioni non rinnovino la fiducia a questa amministrazione.
L’inadeguatezza del piano, che tra l’altro prevede l’abbattimento delle scuole materna ed
elementare di Via IV Novembre per dar corso ad una inadeguata e mal posizionata cittadella
scolastica, ha fatto in modo che l’unica assemblea che ha presentato il PGT è stata fatta dal
PD, dalla opposizione e in quella serata abbiamo potuto constatare una massiccia presenza di
cittadini che erano perplessi critici ed arrabbiati per come il PGT era stato congegnato. Quando
siamo andati in Piazza con il gazebo la partecipazione della gente è stata notevole, malgrado la
plateale e scorretta sceneggiata con banchetto aperitivo in un locale della Piazza che non
poteva essere adibito a quello scopo.
Questi fatti dovrebbero far desistere la maggioranza e dovrebbero portare ad una revisione
degli interventi riducendoli di almeno del 50%.
Dichiarazione di voto del capogruppo consiliare Enrico Bodini
La trattazione sulla proposta di PGT completa del rapporto ambientale fatta dal nostro gruppo,
come avete potuto constatare, è stata consistente e quindi ha preso tempo, non certamente per
una sorta di ostruzionismo come paventava il Sindaco nell’ultimo Consiglio Comunale. Non
avrebbe senso voler guadagnare qualche giorno o settimana, prolungando l’iter di approvazione
di un PGT che è in gestazione da cinque anni.
Abbiamo affrontato così puntigliosamente il PGT perché siamo consapevoli che è una materia
complessa e che purtroppo non ci sono state altre occasioni per approfondire e confrontarci;
non è stato fatto nessun incontro pubblico sull’argomento ad eccezione di un’assemblea del PD
di qualche mese fa.
L’iniziativa dell’amministrazione è stata gravemente insufficiente e disinformativa, come ho
dimostrato nel corso del mio intervento: dichiarazioni sbagliate e strumentali del Sindaco,
manifesti sul camper con dati propagandistici errati, alla stregua della pubblicità del fustino della
lavatrice ma nel nostro caso anche con una pubblicità ingannevole.
L’informazione è stata carente e quindi riteniamo importante aver ricostruito e dibattuto in
questo Consiglio perché ora tocca a noi decidere e, come spesso ripeto, per decidere è
necessario conoscere. Nessuno di noi un domani può dire “non sapevo” perché è un nostro
preciso dovere essere informati per decidere il meglio nell’interesse generale e dobbiamo
anche ricordare che il bene comune non è la somma dei pur legittimi interessi particolari.
A nostro parere ci è stato presentato un piano di governo del territorio che abbiamo dimostrato
non essere sostenibile dal punto di vista ambientale come ammesso dagli stessi tecnici che
hanno redatto la VAS; consumerà il suolo, aumenterà il traffico e quindi peggiorerà
l’inquinamento, a Vittuone già oltre i limiti di protezione della salute umana, e
conseguentemente peggiorerà la qualità della nostra vita ma anche quella dei nostri figli.
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Un piano che mette in bella mostra un incasso di 29 milioni di euro per concedere ai costruttori
un maggior volume edificabile, mentre per l’edilizia agevolata e pubblica, l’housing sociale,
viene tutto rimandato a quando non si sa.
Ma è proprio questa ingente somma che dovrebbe allarmare, perché nessuno dà niente per
niente e qui quello che il comune dà, cioè i cittadini danno, è la possibilità di costruire di più,
portando gli indici di edificazione a misura della paggior periferia milanese. Faccio degli esempi
per capirci meglio. In via Zara, dall’altra parte del Parco della Resistenza c’è un’area produttiva
dismessa che già il PRG vigente prevedeva a residenza per un volume possibile di 7.500 m³.
Con il PGT la volumetria consentita potrà arrivare a 10.000 m³, un terzo in più. Ma ancora più
eclatante è il secondo esempio: l’APR 2 di via Gorizia. Anche questa è una attività produttiva e
in parte residenza che già il PRG prevedeva come recupero residenziale, però con volume di
edificato notevolmente inferiore e salvaguardando il verde esistente: dai possibili 11.000 m³
attuali, con il PGT si potrà arrivare a 19.265 m³: il 73 % per cento in più.
Nel PGT oltre agli incassi ci sono anche le spese di opere e fra queste quella definita prioritaria
di 2.900.000 euro, il 10% dell’incasso della monetizzazione della perequazione che ricordavo
prima, solo per la progettazione della cittadella scolastica che prevede l’accorpamento di tutte le
scuole nella zona più inquinata del paese a ridosso della ferrovia e la demolizione di un
monumento storico di Vittuone ancora ben conservato ed utile. Ricordo che con questa
demolizione motivata per decongestionare la zona, avremo una trentina di nuovi alloggi e 5
parcheggi pubblici in più nel quartiere. Ne vale la pena? Quanto costerà tutta la cittadella
scolastica che avrà la necessità di scavalcare le aste viarie, “una interessantissima "sfida"
architettonica in quanto la cittadella non potrà, per evidenti ragioni, cancellare la viabilità
esistente” così si legge nel piano dei servizi.
Il nostro territorio è stato pesantemente trasformato in questi anni: sono stati fatti piani di
insediamenti produttivi sovradimensionati che dovevano in teoria solo consentire il trasferimento
delle aziende vittuonesi moleste dall’interno del centro abitato e che invece hanno importato da
altri paesi la puzza che da sette anni ammorba l’aria di Vittuone; un centro commerciale che
ogni giorno porta un traffico di 8000 veicoli, dato contenuto nella relazione del PGT, che ora
verrà praticamente ampliato e da ultimo la cementificazione del bosco del bacin, un’area
strategica per la sua funzione di riequilibrio ambientale.
Questa di oggi è l’ultima occasione, approvata questa cementificazione ci siamo giocati tutto,
non avremo altro spazio se non quello del Parco Sud. E fra cinque anni cosa programmeremo?
A meno che anche il Sindaco di Vittuone non consideri il Parco come un totem!
Come per la cementificazione del bosco del bacin, quando voterete non potete dimenticare che
è solo di noi consiglieri comunali la responsabilità di permettere o meno questo peggioramento
della qualità della vita e della salute dei nostri concittadini, che riguarderà non solo noi ma
anche i nostri figli e nipoti e davanti a questa responsabilità non si sfugge.
Noi consiglieri del gruppo di minoranza diciamo no al peggioramento della qualità della vita dei
nostri concittadini.
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11/09/10
Piano di Governo del Territorio (PGT): scandaloso!!!!!!!!!!!
Solo così si può definire il comportamento di chi ha la responsabilità di redigere e pubblicare il giornalino
comunale Vittuone Informazioni. Nell’ultimo numero uscito a fine luglio, il direttore responsabile e il
coordinatore esecutivo, ovvero il Sindaco e l’Assessore alla cultura, hanno avuto la spudoratezza di non
pubblicare l’articolo della minoranza in consiglio comunale dopo averlo espressamente richiesto e senza
nessun preavviso o motivazione: una vera e propria censura.
L’unica voce dell’opposizione presente sul giornale comunale, lo striminzito articolo di poche righe a cui
già veniva dedicato uno spazio marginale, è stato addirittura cancellato senza colpo ferire, senza alcun
tipo di preoccupazione, infischiandosene delle regole della rappresentanza democratica: chi governa il
Comune lo ha trasformato in uno vero e proprio strumento di propaganda, una sorta di depliant
pubblicitario dell’Amministrazione Tenti. Fino a prima di questo ultimo numero, c’era stata almeno “la
concessione” di ospitare un articolo dell’opposizione; stavolta si è superato ogni limite di protervia e di
arroganza.
Questo è l’articolo censurato
NO ad un PGT “pressappoco” e per cementificare
Il Consiglio Comunale ha adottato il PGT in una seduta durata 7 ore; impossibile sintetizzare in
mezza pagina i nostri interventi e le proposte fatte; vi invitiamo a leggerle sul nostro sito
www.viverevittuone.it. In Consiglio abbiamo dimostrato che il PGT non è sostenibile per
l’ambiente, come ammesso dagli stessi tecnici che hanno redatto il rapporto ambientale:
consumerà il suolo, aumenterà il traffico e quindi l’inquinamento, a Vittuone già oltre i limiti di
protezione della salute umana, e conseguentemente peggiorerà la qualità della nostra vita e
quella dei nostri figli.
L’iniziativa dell’amministrazione sul PGT è stata insufficiente e disinformativa, il Sindaco su
questo notiziario ha dichiarato che a Vittuone non sono mai stati superati i limiti di inquinamento
per la salvaguardia della salute umana e poi ha adottato un PGT dove c’è scritto che questi
limiti sono stati superati per 127 giorni in un anno. Più di un giorno su tre!
L’Amministrazione ha riportato dati sbagliati sul camper-propaganda e riferiti ancora a quando
il Centro Commerciale non era stato costruito così come la zona artigianale verso Corbetta;
pubblicità per il PGT come se fosse un fustino della lavatrice, ma nel nostro caso una pubblicità
ingannevole. Il PGT contiene strafalcioni incredibili: confini del territorio che invadono il centro
dei comuni di Arluno e Cisliano, documenti della zonizzazione acustica indicanti il Comune di
Morbegno invece di Vittuone, il rapporto ambientale VAS che indica le volumetrie in mq, tavole
datate 5 gennaio 2010 che riportano ancora il Centro Commerciale in corso di attuazione.
Il Sindaco ha detto che per almeno i prossimi 10 anni non si demoliranno le scuole di via 4
novembre però nel PGT che ha scadenza quinquennale prevede già al loro posto la
costruzione di nuove case e dall’anno prossimo dovrebbe partire la progettazione della
cittadella scolastica.
Un piano che mette in bella mostra un incasso di 29 milioni di euro per concedere ai
costruttori un maggior volume edificabile, mentre per l’edilizia agevolata, l’housing sociale, non
c’è niente. Ma è proprio questa ingente somma che deve allarmare, perché nessuno dà niente
per niente e qui quello che il Comune dà è la possibilità di costruire di più, portando gli indici
di edificazione a misura della peggior periferia milanese. Un esempio: l’area produttiva di
via Gorizia-via Trento, che già il PRG prevedeva come recupero a residenza per un volume di
11.000 m³ salvaguardando il verde esistente, con il PGT potrà arrivare a 19.265 m³, il 73 % per
cento in più: 80 appartamenti senza l’obbligo di lasciare lo spazio per il necessario parcheggio.
Nel PGT, oltre agli incassi, ci sono anche le spese di opere e fra queste quella definita
prioritaria di 2.900.000 euro, il 10% dell’incasso della monetizzazione del PGT, solo per la
progettazione della cittadella scolastica che prevede l’accorpamento di tutte le scuole nella
zona più inquinata del paese a ridosso della ferrovia e la demolizione di un monumento storico
di Vittuone ancora ben conservato ed utile. Con questa demolizione, motivata con la
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necessità di decongestionare via 4 novembre, avremo 30 nuovi alloggi e solo 5 posti
auto pubblici in più nel quartiere. Ne vale la pena? Quanto costerà tutta la cittadella
scolastica?
Il nostro territorio è stato pesantemente trasformato in questi anni: sono stati fatti piani di
insediamenti produttivi sovradimensionati che dovevano solo consentire il trasferimento delle
aziende vittuonesi moleste dal centro paese e che invece hanno importato da altri paesi la
puzza che da sette anni ammorba l’aria di Vittuone; un centro commerciale che ogni giorno
porta un traffico di 8000 veicoli e che ora verrà ampliato e da ultimo la cementificazione del
bosco del bacin, un’area strategica per la sua funzione di riequilibrio ambientale. Verrà
consumato il 9% dell’intero territorio, tutto quello che era disponibile e dopo questa
cementificazione avremo esaurito tutti gli spazi all’infuori del Parco Sud. Il bene comune non è
la somma dei pur legittimi interessi particolari!
Conclusione
Il Comune di Vittuone il giorno 4 agosto ha “depositato” il PGT adottato per la sua visione,
prolungando poi il deposito fino al 28 settembre e conseguentemente il periodo delle
osservazioni da parte dei cittadini scadrà il 30 ottobre.
Continua un comportamento dell’Amministrazione in linea con le risposte non date sul PGT in
Consiglio e che fa di tutto per evitare un confronto, come ad ammettere che il piano sia
indifendibile per le scelte cementificatorie ed insostenibili dal punto di vista ambientale ma
necessarie al Comune per far cassa.
Come gruppo consiliare non potremo presentare altre osservazioni oltre ai 60 emendamenti già
presentati in Consiglio Comunale; attiveremo comunque iniziative in modo tale da assistere i
cittadini che volessero farlo. Eventuali richieste di approfondimento sul PGT possono essere
inviate all’indirizzo mail [email protected] oppure si possono contattare direttamente i
consiglieri comunali presenti alla domenica mattina nella sede del nostro gruppo in via Villoresi
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Stampato in proprio dal sito web www.viverevittuone.it
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