Profilassi Malattie Infettive MORBILLO - PAROTITE - ROSOLIA Il morbillo nel mondo Epidemia di morbillo in Campania del 2002 • • • • Stimati circa 40.000 casi Eguale distribuzione per sesso Incidenza più elevata nei bambini tra 10 e 14 anni 6% dei casi erano stati vaccinati per il morbillo (10% tra i bambini di 1-4 anni) • Copertura vaccinale regionale stimata nel 2001: 65% • Efficacia vaccinale stimata durante l’epidemia: 94% Conseguenze dell’epidemia di morbillo in Campania nel 2002 • • • • 624 ricoveri per morbillo 104 complicanze polmonari 15 encefaliti 4 decessi (tre bambini di 6 mesi, 4 anni e 10 anni, un adulto di 22 anni) PAROTITE Eziologia della parotite L’agente causale è un paramyxovirus (virus ad RNA) Il virus è rapidamente inattivato dal calore e dalla luce e dai comuni disinfettanti Cresce su embrione di pollo e sulle colture di cellule (rene umano o rene di scimmia) Patogenesi della parotite Trasmissione per via aerea (il virus è presente nella saliva) Replicazione nella mucosa delle prime vie aeree Viremia 2-3 giorni dopo l’esposizione con diffusione alle ghiandole parotidi e ad altri organi L’infezione induce produzione di anticorpi neutralizzanti e l’immunità cellulo-mediata è fondamentale per la guarigione L’infezione determina immunità che persiste tutta la vita Caratteristiche cliniche della parotite Periodo di incubazione: in genere 16-18 giorni Sintomi prodromici: • Febbre • Malessere, cefalea, anoressia Interessamento delle parotidi: • esordio 1-2 giorni in media dopo il periodo prodromico • • inizio unilaterale, ma in genere diventa bilaterale dopo 1-5 giorni durata 3-7 giorni Complicanze della parotite • • • • • Meningite asettica benigna Pancreatite Sordità Encefalite Orchite • Morte 0,5-15% 4% 0,005% 0,02-0,3% 25-30 su 100 maschi adulti 1 su 1.000.000 Epidemiologia della parotite L’uomo è l’unico ospite e il malato è l’unica fonte di infezione Alta trasmissibilità (casi secondari in ambito familiare o comunità chiuse: 90-99% dei recettivi) Contagiosità da 6 giorni prima a 9 giorni dopo l’esordio dell’interessamento delle parotidi Massima incidenza durante l’inverno e la primavera La maggior parte dei casi, spesso asintomatici, si verificano nei bambini di 5-10 anni di età, ma sono anche colpiti numerosi adolescenti e i giovani, con epidemie in collegi e caserme. VARICELLA VARICELLA Malattia infettiva esantematica espressione dell’infezione primaria da virus varicellazoster. Una volta decorsa l’infezione primaria il virus permane in forma latente nei gangli sensitivi dell’individuo ospite. L’eventuale riattivazione si manifesta sotto forma di herpes zoster. VARICELLA Virus VARICELLA-ZOSTER • FAMIGLIA: herpes virus • STRUTTURA: icosaedrica, 162 capsomeri, membrana di rivestimento esterna lipidica, diametro 200 nm, DNA a doppia elica • Sopravvive poco nell’ambiente esterno e perde la capacità infettante a T sup a 50°C VARICELLA SINTOMI • PERIODO d’INCUBAZIONE: 14-20 giorni • FEBBRE non elevata (max 38°C) • RASH maculo-papuloso: papule che evolvono in vescicole, poi in pustole e infine a croste destinate a cadere • PRURITO • LINFOADENOMEGALIA GENERALIZZATA (spt in sede retronucale) VARICELLA RASH CUTANEO VARICELLA COMPLICANZE • POLMONARI con tosse stizzosa, dispnea, emottisi • SOVRAINFEZIONE BATTERICA delle lesioni vescicolari • COMPLICANZE NERVOSE: encefalite, meningite (rare) • EPATITE in pz immunocompromessi VARICELLA COMPLICANZE • SIND. di REYE: nausea, vomito incoercibile, sintomi neurologici • RARE: artriti, uveiti, congiuntiviti, nefriti • In GRAVIDANZA: aumentata incidenza di aborto, prematurità e danni fetali VARICELLA MODALITA’ di TRASMISSIONE • Via aerea: goccioline di Flugge • Contatto diretto: il virus è presente nelle vescicole • Possibile trasmissione verticale (rischio 510% nel primo trimestre) • Contagiosità: da 1 o 2 giorni prima della comparsa dell’eruzione fino alla comparsa delle croste VARICELLA EPIDEMIOLOGIA • Incidenza nel 2005: 40 casi per 1000 • Massima incidenza nell’infanzia • Maggior incidenza tra fine inverno e inizio primavera • Malattia altamente trasmissibile VARICELLA Andamento del numero dei casi di varicella in Italia dal 1976 al 2005 (1976 - 1996: fonte Istat; 1997 - 2005: fonte ministero della Salute) VARICELLA VACCINO La vaccinazione contro la varicella è stata inserita come vaccinazione raccomandata nel Piano Nazionale per le vaccinazioni 2005-2007, approvato dal Consiglio Superiore di Sanità VARICELLA VACCINO • VIRUS VIVO ATTENUATO • VIA di SOMMINISTRAZIONE: sottocutanea nel muscolo deltoide • EFFICACIA: 80-100% • Nei soggetti vaccinati che comunque contraggono la malattia, quest'ultima decorre in maniera meno grave, con un minor numero di lesioni cutanee, temperatura meno elevata e rapida guarigione VARICELLA MODALITA’ della VACCINAZIONE • somministrazione routinaria di due dosi di vaccino, con una prima dose a 12-15 mesi e una seconda a 4-6 anni; • somministrazione di una 2° dose a bambini e adolescenti che hanno ricevuto già una dose; • vaccinazione routinaria per tutti i soggetti sani d’età superiore a 13 anni, senza prove d’immunità MMWR 22 giugno 2007 , 56:RR-4 1-40 VARICELLA La varicella insorta in un vaccinato è contagiosa come una varicella insorta in un non vaccinato ? Seward JF, Zhang JX, Maupin TJ et al Contagiousness of varicella in vaccinated cases JAMA 2004, 292:704-8 I casi di varicella nei soggetti vaccinati hanno una contagiosità pari alla metà di quella dei non vaccinati. Tuttavia anche nei primi la contagiosità della malattia varia a seconda del numero delle lesioni VARICELLA A QUALI PAZIENTI CONSIGLIARE LA VACCINAZIONE? • Conviventi di immunodepressi • Pazienti con leucemia linfoblastica acuta, insufficienza renale cronica, trapiantati renali, HIV + senza segni di immunodeficienza • Lavoratori in ambito sanitario • Lavoratori a contatto coi bambini (asili nido, scuole) VARICELLA QUANDO NON SI DEVE VACCINARE • grave difetto del sistema immunitario dovuto a malattie o a terapie • assunzione di corticosteroidi per via sistemica • gravi reazioni allergie a costituenti del vaccino o a precedenti somministrazioni dello stesso vaccino VARICELLA EFFETTI COLLATERALI VACCINAZIONE • REAZIONI LOCALI: rossore, gonfiore, dolore, tumefazione nel sito di inoculo • REAZIONI SISTEMICHE: febbre, manifestazioni cutanee varecilliformi diffuse o localizzate • REAZIONI ALLERGICHE: rare • DISTURBI del SISTEMA NERVOSO: rare VARICELLA