PROGETTO DI NUOVA DERIVAZIONE D’ACQUA DAL TORRENTE MONGIA AD USO ENERGETICO - RELAZIONE DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA AI SENSI DEL R.D. 523/1904 - REGIONE PIEMONTE COMUNE DI FOSSANO PROVINCIA DI CUNEO PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE - BOSCHETTI” ISTANZA UNICA AI SENSI DEL D.LGS 387/2003 CON PRONUNCIA DI COMPATIBILIÀ AMBIENTALE ALLEGATO A2 RELAZIONE TECNICA Pinerolo, luglio 2013 Il committente: EUROPAR s.r.l. _______________________________________ Il progettista: Ing. Dario Ughetto _______________________________________ Il progettista: Geom. Giorgio Rostan _______________________________________ Il progettista: Geom. Giovanni Barberis ___________________________________________ PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - INDICE 1. INTRODUZIONE................................................................................................................ 1 2. DESCRIZIONE GENERALE DELL'OPERA ............................................................................ 4 3. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA DERIVAZIONE E STIMA DELLA PRODUTTIVITÀ DELL’IMPIANTO.................................................................................................................... 6 3.1. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA DERIVAZIONE...................................................... 6 3.2. STIMA DELLA PRODUCIBILITÀ DELL’IMPIANTO ............................................................. 7 3.2.1. Calcolo delle potenze nominali .......................................................................... 7 3.2.2. Calcolo delle potenze effettive .......................................................................... 7 3.2.3. Calcolo delle potenze installate e della portata minima derivabile dall’impianto...... 8 3.2.4. Calcolo dell’energia producibile annua ............................................................... 9 4. CARATTERISTICHE TECNICHE, COSTRUTTIVE E DIMENSIONALI DELLE OPERE IN PROGETTO .......................................................................................................................... 12 4.1. PREMESSA ................................................................................................................ 12 4.2. OPERA DI PRESA....................................................................................................... 12 4.2.1. Traversa di derivazione .................................................................................. 12 4.2.2. Opere di rilascio del DMV ............................................................................... 15 4.2.2.1. Verifica dello stramazzo di rilascio del DMVbase .................................................... 15 4.2.2.2. Verifica delle luci sotto battente di rilascio del DMVbase ........................................ 16 4.2.3. Rampa di risalita per l’ittiofauna...................................................................... 17 4.2.3.1. Verifica della velocità della corrente ................................................................... 18 4.3. CANALE DI ADDUZIONE............................................................................................. 19 4.3.1. Verifica del canale di adduzione ...................................................................... 21 4.3.1.1. Verifica del tratto a sezione trapezia................................................................... 21 4.3.2. Dispositivi di misura della portata derivata e rilasciata....................................... 22 4.3.3. Dispositivi di modulazione della portata derivata............................................... 23 4.3.3.1. Verifica dello sfioratore di modulazione .............................................................. 23 4.4. VASCA DI SEDIMENTAZIONE...................................................................................... 24 4.4.1. Verifica dello sfioratore laterale....................................................................... 25 4.5. FABBRICATO DELLA CENTRALE .................................................................................. 25 4.5.1. Cabina Enel e locale contatori......................................................................... 27 4.6. CANALE DI SCARICO ................................................................................................. 27 4.6.1. Verifica idraulica del canale di restituzione ....................................................... 27 4.7. OPERE DI DIFESA IDRAULICA .................................................................................... 28 5. MOVIMENTI TERRA ........................................................................................................ 30 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - 6. ACCORGIMENTI DI MITIGAZIONE ................................................................................. 32 6.1. INTERVENTI DI OTTIMIZZAZIONE NELL’INSERIMENTO NEL TERRITORIO E NELL’AMBIENTE..................................................................................................................... 32 6.1.1. Accorgimenti di minimizzazione-mitigazione ..................................................... 32 6.2. MONITORAGGIO E CONTROLLO ................................................................................. 34 6.2.1. Ambiente idrico ............................................................................................. 34 6.2.2. Rumore e vibrazioni....................................................................................... 36 6.3. INTERVENTI DI RIPRISTINO AMBIENTALE .................................................................. 36 ALLEGATO 1 - Convenzione per lo sfruttamento della risorsa idrica disponibile in Concessione al Consorzio Irriguo “La Rovere - Boschetti” ALLEGATO 2 – Caratterizzazione ittiofaunistica del Fiume Stura di Demonte finalizzata alla realizzazione di un passaggio artificiale per l’ittiofauna a cura del Dott. Massimo Pascale ALLEGATO 3 – Dimensionamento del diaframma di contenimento sulla sponda sinistra del canale di derivazione PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - 1. INTRODUZIONE Il progetto in esame prevede la realizzazione di un nuovo impianto idroelettrico nel Comune di Fossano con derivazione d’acqua dal F. Stura di Demonte a mezzo del canale irriguo esistente “La Rovere-Boschetti”. La presente relazione sarà volta a descrivere in dettaglio le caratteristiche tecniche e dimensionali delle opere che costituiranno l’impianto idroelettrico in oggetto. L’idea dell’impianto nasce anche per aiutare il consorzio irriguo “Rovere Boschetti” a mantenere funzionale la loro derivazione dal Fiume Stura. Infatti la derivazione del consorzio avviene attualmente dal Fiume Stura a mezzo di un canale e di una traversa in materiale sciolto che quindi dopo ogni piena sono da ripristinare. Specialmente il ripristino del canale di adduzione rappresenta ogni volta un intervento molto costoso. Infatti anche per questo motivo lo stesso consorzio ha già presentato un progetto per realizzare un tratto del canale di adduzione avente lunghezza di circa 270 m con la sponda dal lato del Fiume Stura realizzata in massi di cava cementati. Tale progetto è già stato approvato dall’AIPO e in parte è già stato realizzato dal consorzio per un tratto di circa 130 m. Per la restante parte il consorzio non dispone dei fondi necessari a realizzarlo. Inoltre anche la stazione di pompaggio che serve per l’irrigazione è ormai vetusta e necessiterebbe di un completo rifacimento. Pertanto con la realizzazione dell’impianto idroelettrico proposto dalla ditta Europar, il consorzio avrà un notevole beneficio in quanto si troverà un canale di adduzione completamente rifatto e stabile, una nuova stazione di pompaggio al posto di quella ormai vetusta e inoltre sarà sollevato completamente dalla manutenzione delle opere di derivazione. Si precisa che il presente progetto era stato già oggetto di presentazione in data 12/02/2013 e a seguito delle richieste di integrazioni avanzate nella prima conferenza dei servizi si è deciso di rivedere il progetto e procedere ad un nuovo deposito. Pertanto il presente progetto pur essendo depositato ex-novo è stato redatto tenendo conto delle osservazioni formulate nella conferenza dei servizi che ha esaminato il progetto precedente andando ad ottemperare a quanto richiesto dai vari enti al fine di diminuire gli impatti sull’ambiente e a migliorarne le caratteristiche di sostenibilità. L’impianto in progetto insiste sul F. Stura di Demonte nel tratto compreso tra il ponte sulla S.P. 45 - Fossano Salmour ed il viadotto autostradale A6 TO-SV, in particolare nel tronco d’alveo insito tra la quota di 272,00 m s.m. (quota di captazione) posto poco più a valle dello scarico del depuratore comunale di Fossano, e la quota di 265,81 m s.m. (quota dell’alveo nel punto di restituzione) per un tratto complessivo del corso d’acqua sotteso dalla derivazione di 600 m circa. L’impianto «ad acqua fluente» capterà una parte dell’acqua naturalmente presente in alveo compatibilmente con la disponibilità del corpo idrico e nel rispetto del rilascio del DMV, leggermente più a valle dell’attuale opera di presa del canale irriguo “La Rovere Boschetti” in corrispondenza della fine del tratto di canale con sponda destra in massi autorizzato da AIPO. Dall’opera di presa l’acqua verrà convogliata alla vasca di sedimentazione prevista subito a monte del fabbricato della centrale di 1 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - produzione attraverso il canale di adduzione, che verrà realizzato lungo il tracciato del canale di adduzione a uso irriguo “La Rovere-Boschetti” esistente. I principali manufatti previsti sono i seguenti: - opera di presa costituita da tubolare abbattibile in tessuto gommato munito di hard-top con ciglio di sfioro a 272,00 m s.m. munita di rampa di risalita per l’ittiofauna; - canale di adduzione con sviluppo lineare di 420 m; - centrale di produzione localizzata in sponda sinistra del F. Stura di Demonte; - canale di restituzione interrato con sviluppo lineare di 175 m circa. Lo sbarramento sarà di tipologia abbattibile in tessuto gommato munito di hard-top con ciglio superiore a quota 272,00 m s.m., consentendo in questo modo la captazione che verrà attuata tramite il canale di adduzione in sinistra idrografica. Il tracciato del canale seguirà, come anzidetto, per la quasi totalità il sedime del canale irriguo esistente “La Rovere-Boschetti”, che verrà ampliato e risagomato per conferirgli la geometria di progetto atta al transito della portata massima richiesta in concessione (40.0 m3/s). Si precisa che la ditta Europar ha sottoscritto una convenzione di co-uso con il consorzio irriguo “La Rovere – Boschetti “ per l’utilizzo delle opere che saranno in comune e per regolare i reciproci rapporti. Inoltre è stata sottoscritto un accordo che da facoltà alla ditta Europar srl nell’ambito della realizzazione dei lavori di poter demolire e ricostruire la stazione di pompaggio ricollocandola nella nuova posizione prevista nel progetto. L’acqua derivata verrà convogliata alla vasca di sedimentazione antistante il fabbricato della centrale idroelettrica, che sarà ubicata in sponda sinistra del F. Stura di Demonte in area prativa con piano campagna a quota 273,55 m s.m. circa. Le acque turbinate verranno quindi restituite al corso d’acqua alla quota di 265,81 m s.m. tramite il canale di restituzione completamente interrato. Le scelte progettuali relative alla localizzazione delle opere in progetto sono il risultato di una sintetica analisi costi-benefici che ha interessato più soluzioni progettuali tese a individuare un impianto idroelettrico in grado di sfruttare al massimo le infrastrutture esistenti ed il salto idraulico disponibile compatibilmente con la topografia dell’area, oltre che nel rispetto dell’ambiente nel quale l’opera si andrà ad inserire. La progettazione dell’impianto idroelettrico è stata svolta sulla base di un rilievo topografico aggiornato alle attuali caratteristiche morfologiche dell’alveo del Fiume Stura di Demonte. Inoltre, le quote assolute del rilievo topografico sono coerenti alle quote assolute del progetto della Società Idrogea ubicato a monte a cui è già stata assentita la concessione di derivazione ed è attualmente in via di realizzazione. A tal fine è stato considerato il ponte sulla S.P. 45 Fossano-Salmour come caposaldo comune di quota altimetrica, il cui impalcato è stato posto a quota 294,90 m s.l.m, a cui sono state riferite tutte le relative sezioni e profili di progettazione. Considerando il riferimento altimetrico del ponte lo sbarramento presenta il ciglio a quota 272 m s.l.m. e quota di massimo sfioro 2 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - pari a 272,60 m s.l.m.. Quindi, anche considerando l’eventuale profilo di rigurgito dell’invaso prodotto a monte dello sbarramento in progetto, il nuovo sbarramento non influenza la restituzione dell’impianto della ditta Idrogea che è situato a quota 275,12 m s.l.m. Le valutazioni suddette sono state compiute nelle prime fasi di progettazione dell’impianto: a seguito di una prima verifica sulla fattibilità dell’opera è stata accuratamente analizzata la topografia dell’area mediante un rilievo di dettaglio della zona, nonché delle infrastrutture e delle vie di accesso all’alveo fluviale esistenti, al fine di individuare le aree più idonee per la realizzazione dei manufatti nel rispetto delle caratteristiche ambientali del territorio nel quale questi andranno ad inserirsi. Sulla base di queste linee guida, si è provveduto a localizzare le opere secondo la loro ubicazione descritta. In particolare, nel determinare l’ubicazione e la tipologia della centrale di produzione e dell’opera di restituzione delle acque, si è voluto limitare l’impatto ambientale dell’opera e i disagi connessi alla sua costruzione, compatibilmente con un adeguato contenimento dei costi di realizzazione ed esercizio delle infrastrutture. La presente relazione tecnica è stata redatta al fine di individuare e descrivere gli elementi costituenti l’impianto in progetto rispettando le disposizioni di cui al D. LGS 387/2003 - Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità, ed al D.P.G.R. 29 luglio 2003, n. 10/R – Regolamento regionale recante: “Disciplina dei procedimenti di concessione di derivazione di acqua pubblica (L.R. 29 dicembre 2000, n. 61). Dello studio effettuato, in particolare, si intendono evidenziare le soluzioni adottate con una particolare attenzione alle scelte operate ed alle misure di mitigazione da adottarsi al fine di limitare l’impatto nel territorio mediante l’ottimizzazione del progetto, l’individuazione e la particolare attenzione avuta per le problematiche ambientali. 3 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - 2. DESCRIZIONE GENERALE DELL'OPERA Il progetto in esame è relativo alla costruzione di impianti tecnologici, infrastrutture e opere civili necessarie e funzionali per l’adduzione dell’acqua, il trasporto, la produzione dell’energia e la restituzione in alveo della risorsa idrica. In dettaglio nell’ambito del progetto sono previsti i seguenti interventi: Opera di derivazione d’acqua dal F. Stura di Demonte La funzione di sbarramento delle acque verrà assolta da una traversa tubolare abbattibile in tessuto gommato munito di hard top. Ulteriori interventi relativi all’opera di presa consisteranno nella realizzazione del manufatto in c.a. costituente la rampa di risalita per l’ittiofauna e della scogliera in massi cementati prevista in sponda destra per permettere l’ancoraggio del manufatto. Canale di adduzione Il canale di adduzione capterà le acque sbarrate sul lato sinistro della traversa, convogliandole al fabbricato della centrale per un tratto di 420 m circa. Il canale verrà ricavato risagomando il canale irriguo “La Rovere-Boschetti” esistente per conferirgli la geometria di progetto che consentirà il transito dei 40.0 m3/s massimi richiesti in concessione. A seguito di un primo tratto che raccorderà l’opera di presa al canale, realizzato in c.a., per uno sviluppo di 70 m. Un secondo tratto avente uno sviluppo di circa 270 m sarà pertanto confinato dalla sponda sinistra del F. Stura di Demonte sul lato sinistro, e dall’arginatura in massi bloccati con cls già autorizzata da AIPO sulla sponda destra. Questo tratto intermedio presenterà sezione trapezia avrà il fondo realizzato mediante una platea in c.a. mentre le sponde avranno le seguenti caratteristiche: la sponda dal lato verso lo Stura sarà costituita da massi cementati realizzati come prosecuzione dell’argine già esistente secondo quanto già autorizzato da AIPO, mentre la sponda destra del canale sarà realizzata in cemento armato e rivestita i pietra. In un tratto avente uno sviluppo di circa 60 m dove è previsto l’arretramento della sponda la parete della sponda sinistra del canale sarà realizzata mediante un diaframma in c.a. con doppio ordine di tiranti rivestito in pietra. L’argine in massi cementati che costituisce la sponda destra del canale è già stato assentito dall’AIPO al consorzio Rovere Boschetti con autorizzazione idraulica P.I. 3425 (Vedi allegato 1) e in parte è già stato realizzato per uno sviluppo di circa 130 m. La sponda destra del canale quindi coincide con quella già assentita dall’AIPO al consorzio Rovere Boschetti con autorizzazione idraulica P.I. 3425 (Vedi allegato 1) e in parte già realizzata e costituirà protezione alla sponda sinistra del fiume Stura limitando la tendenza all’erosione della scarpata. Il tratto finale di raccordo con la vasca di sedimentazione e quindi il fabbricato della centrale verrà invece realizzato in c.a. in area prativa, per uno sviluppo di 80 m. Fabbricato della centrale e canale di restituzione delle acque derivate Il fabbricato della centrale verrà ubicato in sponda sinistra del F. Stura di Demonte, in un’area 4 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - prativa adiacente la sponda sopraelevata di circa 5 m rispetto all’alveo ed in posizione retrostante ad un’arginatura esistente. Esso sarà collocato al di fuori della fascia A definita dal PSFF. Il manufatto adibito a centrale di produzione sarà costituito da un fabbricato fuori terra realizzato in c.a. all’interno del quale verranno ospitati: - i due gruppi di produzione, costituiti da due turbine tipo Kaplan ad asse verticale abbinate ciascuno ad un generatore di tipo sincrono; - i quadri elettrici di controllo e di comando; - il locale trasformatore. Il locale contatori e la cabina Enel troverranno invece alloggiamento in posizione adiacente alla stazione di pompaggio di nuova realizzazione per l’impianto irriguo alimentato dal canale La Rovere-Boschetti, che andrà a sostituire la stazione di pompaggio esistente. Dal fabbricato della centrale le acque derivate verranno restituite all’alveo del F. Stura di Demonte tramite il canale di restituzione interrato, realizzato in c.a. e con sviluppo lineare di 175 m circa. 5 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - 3. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA DERIVAZIONE E STIMA DELLA PRODUTTIVITÀ DELL’IMPIANTO 3.1. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA DERIVAZIONE Nella seguente tabella riepilogativa si riportano le caratteristiche tecniche della derivazione e dei vari manufatti costituenti l’impianto idroelettrico in progetto. PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” Tipo di impianto Ad acqua fluente Comune di Fossano Ubicazione opera di presa Località Boschetti Comune di Fossano Ubicazione centrale Località Boschetti Comune di Fossano Ubicazione restituzione Località Boschetti, sponda sx F. Stura di Demonte Traversa abbattibile in tessuto gommato munita di Opera di presa hard top Quota di presa – ciglio traversa 272,00 m. s.l.m. Quota di restituzione in alveo 265,81 m. s.l.m. Livello idrometrico a monte dei meccanismi motori 271,75 m. s.l.m. Quota pelo morto a valle dei meccanismi motori 267,75 m. s.l.m. Salto nominale 4,00 m Bacino sotteso dalla sezione di presa 1.310 km2 Portata media naturale 24.296 l/s Portata massima richiesta in concessione 40.000 l/s Portata media derivata 12.690 l/s Lunghezza canale di adduzione 420 m DMVbase 7.000 l/s DMVmodulato 3.000 l/s nei mesi di aprile, maggio e giugno Lunghezza dell’alveo sotteso 600 m Scala di risalita dell’ittiofauna Prevista Dispositivi di rilascio del DMVbase Con soglia a stramazzo e luci sotto battente Potenza media nominale 497,6 kW Potenza massima nominale 1.568,6 kW Produzione media annua 3.394 MWh % di utilizzazione della risorsa idrica 52% Tabella 3.1 – Caratteristiche tecniche della derivazione 6 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - 3.2. STIMA DELLA PRODUCIBILITÀ DELL’IMPIANTO Alla luce delle analisi idrologiche svolte, si è dimensionato l’impianto ipotizzando la possibilità di derivare una portata massima di 40.000 l/s. Dalla curva di durata delle portate, risulta che la portata massima è derivabile per circa 60 giorni/anno. Con un prelievo massimo dal F. Stura di Demonte di 40.000 l/s ed un rilascio a valle della traversa di derivazione del DMV con valore base di 7.000 l/s e dmv modulato con modulazione di tipo B che prevede il rilascio di ulteriore 3.000 l/s nei mesi di aprile, maggio e giugno si ottiene una portata media derivata di 12.690 l/s. 3.2.1. Calcolo delle potenze nominali Il salto nominale risulta come segue: • livello idrometrico di esercizio: 271,75 m s.l.m. • quota pelo morto a valle dei meccanismi motori: 267,75 m s.l.m. • salto nominale: 4,00 m Le potenze nominali dell’impianto in progetto sono quindi le seguenti: Potenza nominale massima (con la portata di 40.000 l/s): Potenza Q(l ) H ( m) 40.000 4,00 = = 1.568,6 kW 102 102 nom. max= Potenza nominale media (con la portata di 12.690 l/s): Potenza nom. media= 12.690 4,00 Q(l ) H ( m) = = 497,6 kW 102 102 3.2.2. Calcolo delle potenze effettive Tenendo conto dei vari rendimenti dei componenti dell’impianto (turbina, generatore, eventuale moltiplicatore di giri) si può desumere che un impianto che utilizzi macchinari di ottima qualità può avere un rendimento complessivo pari all’80%. Si ottiene pertanto: Potenza effettiva massima (con la portata di 40.000 l/s): Potenza eff. max= g Q H 9,81 40,000 4,00 0,80 = 1.255,7 kW Si ottiene pertanto: Potenza effettiva media (con la portata di 12.690 l/s): Potenza eff. media= g Q H 9,81 12,690 4,00 0,80 = 398,4 kW 7 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - 3.2.3. Calcolo delle potenze installate e della portata minima derivabile dall’impianto Per la produzione di energia si prevede l’installazione di due gruppi di produzione, composti da due turbine Kaplan ad asse verticale accoppiate ai relativi generatori. La portata massima derivata verrà pertanto ripartita tra le due macchine in ragione di un rapporto pari a 1/3 e 2/3, ovvero la portata nominale per ciascuna macchina sarà pari a 13.000 l/s e 27.000 l/s rispettivamente. Le potenze installate relative alle due turbine sono calcolabili come segue: Pinst Qmax H 102 Dove: Qmax = portata nominale (l); Heff = salto (m) η = rendimento della macchina idraulica Il salto disponibile risulta pari 4,00 m, calcolato al paragrafo precedente. Poiché il rendimento attribuibile ad una turbina Kaplan con doppia regolazione alimentata con una portata superiore al 50% del valore nominale risulta pari a circa il 90% (cfr. Figura 3.1), si ottengono i seguenti valori di potenza installata: Pinst 1 13.000 4,00 0,9 =459 kW 102 Pinst 1 27.000 4,00 0,9 =953 kW 102 La potenza totale installata sarà quindi pari a 1.412 kW. Per quanto concerne la portata minima derivata dall’impianto, si fa riferimento al grafico seguente, dal quale si evince che per una turbina Kaplan a doppia regolazione si hanno rendimenti accettabili fino al 10% della portata nominale. La doppia regolazione prevede infatti che la turbina venga dotata di pale orientabili, così come il distributore, pertanto il flusso risulta indirizzato al variare della portata secondo una direzione ottimale dovuto all’orientamento sia delle pale statoriche che di quelle rotoriche e da questo deriva un rendimento piuttosto elevato sull’intero campo di funzionamento della turbina. 8 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - Rendimento Turbina Kaplan 100 90 80 rendimento % 70 60 50 40 30 20 10 0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 % portata nominale Figura 3.1 – Rendimento turbina Kaplan a doppia regolazione In base alle considerazioni esposte, considerando che la portata associata alla turbina caratterizzata dalla portata nominale minore risulta essere di 13.000 l/s, si ottiene: Qmin=13.000 0,1=1.300 l/s Pertanto la portata minima derivabile dall’impianto risulta pari a 1.300 l/s. 3.2.4. Calcolo dell’energia producibile annua Il calcolo della produzione media annua dell’impianto in progetto riportato nella seguente tabella è stato determinato considerando una portata massima derivabile pari a 40.000 l/s e media di 12.690 l/s, con un rendimento complessivo a pieno regime delle macchine in centrale pari a 0,80. Per ogni riga della tabella sottraendo dalla portata naturale il DMV e la portata ad uso irriguo da rilasciare nei mesi dal 1 marzo al 30 settembre si ottiene la portata teorica derivabile. La portata effettivamente turbinata è pari alla portata derivabile se questa è minore della portata massima richiesta in concessione, altrimenti è pari a quest’ultima. Nota la portata turbinata l’energia prodotta risulta dalla relazione: E g Q H T dove: g = accelerazione di gravità Q = portata turbinata espressa in mc/s; H = salto utile espresso in m; η = rendimento delle macchine; T = tempo espresso in ore durante il quale si verifica la portata ipotizzata. 9 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - Prospetto di derivazione giorni Portata naturale Portata naturale media Volume naturale DMV base DMV mod DMV tot Rilasci Qirrigua Portata derivabile Volume derivabile Portata derivata Volume derivato Portata rilasciata Volume rilasciato Salto nominale m3/s m3/s m3×106 m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3×106 m3/s m3×106 m3/s m3×106 m μ Potenza effettiva Energia prodotta kW kWh 10 10 105,543 105,543 91,189 7,000 3,000 10,000 0,000 95,543 82,549 40,000 34,560 65,543 56,629 4,00 0,80 1255,7 301.363 30 20 68,991 87,267 150,797 7,000 3,000 10,000 0,000 77,267 133,517 40,000 69,120 47,267 81,677 4,00 0,80 1255,7 602.726 60 30 43,893 56,442 146,298 7,000 3,000 10,000 0,000 46,442 120,378 40,000 103,680 16,442 42,618 4,00 0,80 1255,7 904.090 91 31 28,365 36,129 96,768 7,000 3,000 10,000 0,000 26,129 69,984 26,129 69,984 10,000 26,784 4,00 0,80 820,2 610.260 135 44 17,265 22,815 86,734 7,000 0,000 7,000 0,200 15,615 59,362 15,615 59,362 7,200 27,372 4,00 0,80 490,2 517.637 182 47 12,274 14,770 59,976 7,000 0,000 7,000 0,200 7,570 30,738 7,570 30,738 7,200 29,238 4,00 0,80 237,6 268.037 274 92 7,606 9,940 79,011 7,000 0,000 7,000 0,200 2,740 21,780 2,740 21,780 7,200 57,231 4,00 0,80 86,0 189.919 355 81 4,369 5,988 41,903 5,988 0,000 5,988 0,200 0,000 0,000 0,000 0,000 5,988 41,903 4,00 0,80 0,0 0 Totale 3.394.032 355 752,676 Media naturale 389,224 Media derivata 24,540 m3/s 12.690 363,452 Media rilasciata 11,850 m3/s m3/s Tabella 3.2 – Prospetto di derivazione dell’impianto - FIUME STURA DI DEMONTE PROSPETTO DI DERIVAZIONE IMPIANTO IDROELETTRICO CON DERIVAZIONE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO "LA ROVERE - BOSCHETTI" Portata massima derivata Salto nominale 7.000 l/s 3.000 l/s nei mesi di aprile, maggio e giugno 40.000 l/s 4,00 m 120,000 P o rt a t a (m c/s) DMV base DMV mod 100,000 80,000 60,000 40,000 20,000 0,000 0 50 100 150 200 250 300 Giorni Portata disponibile media 10 Portata derivata Portata rilasciata 350 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - Come risulta dalla Tabella 3.2 la produzione media annua dell’impianto in progetto risulta pari a circa 3.394 MWh/anno. 11 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - 4. CARATTERISTICHE TECNICHE, COSTRUTTIVE E DIMENSIONALI DELLE OPERE IN PROGETTO 4.1. PREMESSA In questo capitolo si definiscono le caratteristiche tecniche, dimensionali e funzionali dei vari manufatti e impianti in progetto riguardanti la realizzazione dell’impianto idroelettrico. Vengono riportati i riscontri ed i calcoli di verifica regolamentari relativi alle opere in progetto supportate dai necessari accertamenti relativi alla funzionalità complessiva dell’impianto. Uno specifico paragrafo è finalizzato alla descrizione degli interventi da eseguirsi in alveo ed alle metodologie di intervento e di costruzione che verranno attuate con riferimento alle singole opere e manufatti in progetto. Ai fini descrittivi si fa specifico riferimento alle tavole progettuali allegate alla presente. 4.2. OPERA DI PRESA L'opera di presa comprende in generale il manufatto di sbarramento delle acque e gli specifici manufatti accessori quali la rampa di risalita per l’ittiofanuna e le opere per la regimazione delle portate derivate. 4.2.1. Traversa di derivazione Lo sbarramento delle acque avverrà mediante una traversa abbattibile in tessuto gommato munita di hard top. La porzione abbattibile dello sbarramento avrà altezza pari a 1,8 m con ciglio superiore a quota 272,0 m s.m. (quota di presa). La traversa impegnerà l’alveo per 99,1 m e terminerà raccordandosi sul lato destro ad un manufatto in c.a.. La rampa di risalita verrà alimentata tramite uno stramazzo in parete spessa ricavato nel paramento di monte del manufatto, che permetterà il rilascio del 10% di DMVbase. Lo sbarramento verrà ancorato alla sponda destra del F. Stura di Demonte tramite un tratto di scogliera in massi bloccati con cls di lunghezza complessiva comprendente i risvolti nella sponda pari a 54 m circa. La scogliera in progetto verrà sagomata secondo la morfologia attuale della sponda, raccordando il coronamento al p.c. attuale in modo da non causare restringimenti o modifiche al profilo attuale di sponda. Complessivamente l’opera di sbarramento misurerà una lunghezza di 99,1 m circa ed impegnerà l’alveo per tutta la sua larghezza, disponendosi ortogonalmente al verso della corrente. La captazione delle acque avverrà in sponda sinistra, dove è previsto l’imbocco del canale di adduzione. La struttura in tessuto gommato dello sbarramento abbattibile sarà ancorata ad una platea in c.a. di larghezza pari a 10,0 m con due taglioni di fondazione, a monte e valle per prevenire il sifonamento. Il piano di ancoraggio dell’elemento tubolare sarà posto a quota 270,20 m s.m. (sopraelevato di circa 0,7 m rispetto alla linea di thalweg), corrispondente alla quota media tra il punto più depresso ed il più elevato dell’alveo nella sezione sottesa dallo sbarramento. 12 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - A valle della soglia in c.a. per evitare erosioni e mantenere una maggior naturalità del fondo alveo sarà realizzata una platea antierosiva in massi d’alveo della larghezza di 15,0 m. La sbarramento abbattibile avrà la funzione di mantenere il livello dell’acqua alla quota fissata, in questo caso alla quota di 272,00 m s.l.m. Nel caso in oggetto l’altezza massima di tracimazione sarà pari al 30% circa dell’altezza dello sbarramento innalzato, pertanto 0,6 m. Quindi quando il livello dell’acqua dovesse superare di 60 cm la quota dello sbarramento, il tubolare in tessuto gommato sarà depressurizzato, permettendo in tal modo all’elemento tubolare di adagiarsi sul fondo restituendo quindi libera la sezione di deflusso. È importante far notare che l’abbattimento delle tre porzioni di sbarramento, in caso di superamento del livello massimo di tracimazione fissato a quota 272,60 m s.l.m., sarà del tutto automatico e potrà avvenire anche in assenza di energia elettrica, infatti sarà comandato da un galleggiante che sarà ubicato sulla sponda sinistra in una sede ricavata all’interno di un setto in c.a. della bocca di derivazione più a monte. Tale galleggiante una volta rilevata la quota massima di tracimazione provocherà lo sgancio di un contrappeso, il cui movimento farà aprire le valvole di depressurizzazione delle tre porzioni di sbarramento in modo che in circa 40 minuti l’elemento gommato e l’hard top si abbasseranno lentamente adagiandosi sul fondo e restituendo in questo modo l’intera sezione all’alveo fino a quando il pericolo non sia completamente rientrato. Sistema di funzionamento dello sbarramento abbattibile a geometria variabile Lo sbarramento abbattibile é un sistema, in questo caso ad azionamento automatico, atto a realizzare una barriera continua di opportuna altezza, in grado di contrastare il passaggio dell'acqua. Proprietà peculiari di tale barriera sono la caratteristica di lasciare passare le piene senza rischio di danni alle strutture ed all’ambiente circostante. Infatti, in caso di piena, quando l’altezza di tracimazione supera la soglia prefissata si innesca un dispositivo a galleggiante che in modo automatico provvede tramite lo sgancio di un contrappeso all’apertura della valvola di depressurizzazione e quindi allo svuotamento del tubolare dall’aria. In tal modo l’elemento gommato e l’hard top si abbassano lentamente adagiandosi sul fondo e restituendo quindi l’intera sezione all’alveo fino a quando il pericolo non sia completamente rientrato. L'elemento mobile del dispositivo è costituito da un manufatto tubolare in tessuto ad altissima resistenza avente spessore pari a 12 mm, protetto da un rivestimento polimerico atto a conferire le opportune caratteristiche di impermeabilità e resistenza alle condizioni atmosferiche. Il manufatto, adeguatamente confezionato per garantire la tenuta ermetica dell’aria di riempimento. Vantaggi di impiego degli sbarramenti abbattibili Rispetto alle soluzioni meccaniche tradizionali, la diga flessibile, con o senza paratoia sul dorso, presenta i seguenti vantaggi: 13 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - - Restituisce l’intera sezione d’alveo: il meccanismo di gonfiaggio e sgonfiaggio del tubolare è semplice e coinvolge un numero limitato di parti in movimento, riducendo quindi l’uso dell’impiantistica. Quando lo sbarramento non è in funzione, la struttura afflosciata, restituisce interamente la sezione all’alveo, garantendo il passaggio di acqua e detriti. - Funziona anche in assenza di energia: il gonfiaggio di questa tipologia di dighe è garantito da compressori ad alimentazione elettrica. Ma anche in caso di completa assenza di energia superata l’altezza di sfioro prefissata entra in funzione un levismo di tipo meccanico, che ne permette comunque l’abbattimento. - E’ indifferente alla sedimentazione: i detriti trasportati dalla corrente possono impedire il buon funzionamento delle dighe ad azionamento meccanico con gargami, ingranaggi o stantuffi. La struttura flessibile delle dighe in gomma invece, impedisce l’accumularsi degli inerti, permettendo sempre il completo funzionamento. - E’ flessibile: la leggera struttura in gomma, impiegata per questa tipologia di dighe, permette al tubolare di minimizzare il problema che potrebbe presentarsi se ci fossero cedimenti di tipo strutturale delle fondazioni (assestamenti, etc.). - Si adatta alla conformazione dell’alveo: la diga in gomma, grazie alla sua adattabilità, può essere istallata in fiumi con sponde di qualsiasi pendenza, a differenza di quelle in acciaio, che invece necessitano una perfetta verticalità. - La fondazione è più semplice ed economica: la diga in gomma può essere ancorata ad una platea in calcestruzzo oppure ad una serie di pali infissi nel fondale, richiedendo, quindi, pochi centimetri di profondità della base di appoggio. Questa tipologia di fondazione è semplice ed economica. - Ha tempi e costi di posa inferiori: la posa di una diga in gomma richiede l’ausilio di pochi tecnici, ed è realizzabile in pochi giorni quindi a costi ridotti rispetto a tutte le altre tipologie di dighe. - Permette campate senza pile intermedie: dighe in gomma di notevole lunghezza possono essere realizzate con campate uniche, senza, quindi, dover costruire delle pile intermedie in calcestruzzo, mentre, gli sbarramenti in acciaio hanno, in genere, campate lunghe al massimo 30 metri. - Non prevede manutenzione: ad eccezione del controllo d’impianto elettrico e del tubolare le dighe in gomma sono virtualmente esenti da manutenzione. Al contrario le paratoie metalliche richiedono una manutenzione molto costosa, accurata e sempre necessaria, dalla lubrificazione degli ingranaggi alla rimozione della ruggine, alla riverniciatura ed alla sostituzione delle parti usurate. - Non inquina: la completa mancanza di oli, grassi lubrificanti e vernici antiossidanti rende lo sbarramento non inquinante durante tutto l’esercizio. 14 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - - Richiede basse potenze installate: la semplicità dell’impianto di funzionamento della diga non solo minimizza gli oneri di manutenzione ma consente un sensibile risparmio di energia essendo la pompa l’unico organo di movimentazione. - Resiste ad ozono, UV e temperature estreme: la natura dei polimeri impiegati per la protezione dei tessuti armati garantisce una eccellente resistenza per decine d’anni agli agenti atmosferici. - Resiste all’attacco di agenti chimici aggressivi: la natura dei polimeri impiegati per la protezione dei tessuti armati garantisce una eccellente resistenza ad una molteplicità di agenti chimici anche molto aggressivi come acidi, alcali, liquami, rifiuti, tossici e carburanti. 4.2.2. Opere di rilascio del DMV Il rilascio del DMVbase, che ammonta al valore di 7 mc/s, verrà ripartito nel modo seguente: - il 10% (700 l/s) verrà rilasciato attraverso la luce a stramazzo alimentando la rampa di risalita per l’ittiofauna; - il 90% (6.300 l/s) verrà rilasciato mediante la prima paratoia dissabbiatrice disposta nel tratto iniziale del canale di adduzione con funzionamento di luce sotto battente. Il rilascio del DMVmodulato, che ammonta al valore di 3 mc/s, verrà ripartito nel modo seguente: - nei mesi di aprile, maggio e giugno (3.000 l/s) verrà rilasciato mediante la seconda paratoia disposta nel tratto iniziale del canale di adduzione con funzionamento di luce sotto battente. In fase di derivazione, con il livello idrometrico a quota 272,0 m s.m. mantenuto costante sul ciglio dello sbarramento dalle paratoie di modulazione poste sul canale di adduzione, lo stramazzo posto all’imbocco della rampa di risalita e le paratoie poste nel tratto iniziale del canale di adduzione rilasceranno una portata complessiva di 6.300 mc/s tutto l’anno e 9.300 mc/s nei mesi di aprile, maggio e giugno. Parte della portata di rilascio, pari a 700 l/s, andrà quindi ad alimentare la rampa di risalita per l’ittiofauna durante tutto il periodo dell’anno. 4.2.2.1. Verifica dello stramazzo di rilascio del DMVbase La soglia di rilascio del DMV avrà larghezza di 3,5 m e sarà ribassata di 0,24 m rispetto al ciglio sfiorante della traversa a quota 272,0 m s.m. Le caratteristiche dimensionali risultano perciò le seguenti: Lunghezza della soglia sfiorante 3,5 m Quota della soglia sfiorante 271,76 m s.l.m. Quota ciglio di sfioro dello sbarramento 272,00 m s.l.m. Dislivello tra soglia sfiorante e soglia di captazione 0,24 m Per il calcolo della portata rilasciata dalla soglia di rilascio del DMV, si utilizza la legge di efflusso da luci a stramazzo in parete spessa: 15 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - Q Lh 2 g h dove: : coefficiente di portata assunto pari a 0,385 (caratteristico delle luci a stramazzo in parete spessa); h: carico idraulico; L: lunghezza della luce di sfioro; g: accelerazione di gravità. Q = 0,385 × 3,50 × 0,24 × 2 9,81 0,24 = 0,702 mc/s = 702 l/s Pertanto la luce a stramazzo risulta correttamente dimensionata per il rilascio previsto di 700 l/s (10% DMVbase). 4.2.2.2. Verifica delle luci sotto battente di rilascio del DMVbase Il rilascio del rimanente 90% di DMVbase (6.300 l/s) verrà garantito tramite l’apertura della paratoia posta nel tratto iniziale del canale di adduzione. La portata rilasciata da tale paratoia è ricavabile mediante le formule di efflusso libero da luce sotto battente. Le caratteristiche geometriche relative alla prima paratoia sghiaiatrice risultano essere: Larghezza paratoia 5.000 mm Quota carico idraulico 272,00 m s.l.m. Quota baricentro paratoia 269,50 m s.l.m. Apertura paratoia a battente 0,305 m Per il calcolo della portata rilasciata dalla luce sotto battente, si utilizza la legge di efflusso per luci sotto battente: Q A 2 g h dove: : coefficiente di portata per luci sotto battente rettangolari con imbocco a spigolo vivo in parete sottile, assunto pari a 0,61; A: area di efflusso = 5,00x0,305 = 1,525 m2; h: carico idraulico sul baricentro della luce = 2,35 m; g: accelerazione di gravità. Inserendo i dati di progetto si ottiene: Q = 0,61 × 1,525 × 2 9,81 2,35 6,300 mc/s = 6.300 l/s Quindi il rilascio del restante 90% DMVbase avverrà tramite l’apertura della prima paratoia di sghiaio di un valore pari a 0,305 m. Tale apertura sarà evidenziata tramite un’asta graduata 16 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - posizionata sullo scudo della paratoia. Inoltre si prevede l’installazione di un fermo meccanico che blocchi la paratoia e impedisca una chiusura oltre i 0,305 m. Oltre al valore base di Deflusso Minimo Vitale, in accordo con quanto prescritto dal Regolamento 8/R è previsto il rilascio del DMVmodulato di tipo B, quantificato in 3.000 l/s aggiuntivi nei mesi di aprile, maggio e giugno, sulla base del regime idrologico naturale del F. Stura di Demonte. Il rilascio del DMVmodulato avverrà tramite l’apertura della seconda paratoia sghiaiatrice situata nel tratto iniziale del canale di adduzione, che garantirà il rilascio aggiuntivo rispetto al DMVbase nei tre mesi primaverili quando è previsto. I dati geometrici relativi alla seconda paratoia sghiaiatrice sono i seguenti: Larghezza paratoia 3.000 mm Quota carico idraulico 272,00 m s.l.m. Quota fondo canale 269,50 m s.l.m. Apertura paratoia a battente 0,24 m Per il calcolo della portata rilasciata dalla paratoia, si utilizza come per il caso precedente la legge di efflusso per luci sotto battente: Q A 2 g h dove: : coefficiente di portata per luci sotto battente rettangolari con imbocco a spigolo vivo in parete sottile, assunto pari a 0,61; A: area di efflusso = 3,00 x 0,24 = 0,72 m2; h: carico idraulico sul baricentro della luce=2,38 m; g: accelerazione di gravità. Inserendo i dati di progetto si ottiene: Q = 0,61 × 0,72× 2 9,81 2,38 3,000 mc/s = 3.000 l/s Quindi l’apertura della paratoia di 0,240 m garantisce il rilascio previsto per il DMVmodulato. Tale apertura sarà evidenziata tramite un’asta graduata posizionata sullo scudo della paratoia. 4.2.3. Rampa di risalita per l’ittiofauna In base alle caratteristiche della fauna ittica presente nell’area fluviale interessata dal progetto di derivazione e in base alla relazione dell’ittiologo dott. Pascale Massimo riportata in allegato, sul lato sinistro della sezione di presa è stato progettato un manufatto per garantire la continuità a livello di morfologia dell’alveo e per la risalita dell’ittiofauna, costituito da una rampa rustica in cls rivestita in pietrame. Tale tipologia di manufatto di risalita risulta particolarmente adatta alle capacità natatorie dei ciprinidi, che rappresentano la fauna ittica principale nel tratto di F. Stura di Demonte sotteso dall’intervento. 17 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - La rampa sarà alimentata dallo stramazzo di rilascio del DMV previsto in corrispondenza del suo imbocco, avrà uno sviluppo longitudinale pari a 50,0 m, una larghezza di 3,5 m, ed un dislivello tra monte e valle pari a 1,96 m. Subito a valle della luce a stramazzo, si è previsto di mantenere un dislivello di 30 cm tra il ciglio dello stramazzo ed il fondo della rampa per assicurare l’efflusso libero alla luce a stramazzo. La pendenza del passaggio sarà quindi pari a: 1,96/50,0= 0,04. Quindi la pendenza è pari al 4% come indicato nella relazione dell’ittiologo dott. Massimo Pascale riportata in allegato. Il fondo e le pareti del manufatto di risalita verranno rivestiti con massi reperiti in alveo con il duplice scopo di aumentare la scabrezza del passaggio (limitando quindi la velocità della corrente) ed migliorarne l’inserimento nel contesto naturale, rendendolo più attrattivo per la fauna ittica. 4.2.3.1. Verifica della velocità della corrente La velocità in corrispondenza della rampa di risalita è ricavabile utilizzando la formula di Chézy per i canali a pelo libero: v Ri congiuntamente all’equazione di continuità Q v A dove: v = velocità media dell’acqua; χ = coeff. d’attrito; R = raggio idraulico; i = pendenza del fondo; Q = portata teorica; A = sezione liquida. Ipotizzando un tirante idraulico di 0,215 m su una larghezza di progetto di 3,5 m si ottiene: R = raggio idraulico (sezione liquida / contorno bagnato) = 0,191 m = coefficiente d’attrito calcolato con la formula di Manning 16 R n assumendo n = 0,07 m-1/3s (come anzidetto il posizionamento casuale sul fondo e sulle pareti di blocchi reperiti in alveo garantirà un’elevata scabrezza del passaggio) e R = 0,191 m risulta χ=10,85 , quindi inserendo la pendenza ricavata precedentemente in base alla geometria del passaggio p = 4% si ha: v 10,85 0,191 0,04 0,95 m / s La portata smaltita risulta: 18 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - A = sezione liquida = 0,753 m2 Q = 0,753x0,95 0,715 mc/s Pertanto con un tirante di 0,215 m, la portata effluente transiterà lungo il passaggio di risalita con una velocità di 0,95 m/s. Tale valore risulta compatibile con la capacità natatorie della fauna ittica presente, inoltre il dislivello pari a 0,30 m previsto tra lo stramazzo di rilascio del DMV ed il fondo della rampa garantirà l’efflusso libero attraverso lo stramazzo di rilascio del DMVbase. 4.3. CANALE DI ADDUZIONE Le acque captate verranno convogliate alla centrale di produzione mediante il canale di adduzione che, per la maggior parte del suo tracciato, verrà realizzato lungo il sedime attuale del canale irriguo “La Rovere-Boschetti”. Il tracciato del canale irriguo esistente corre per la sua totalità parallelo alla sponda sinistra del F. Stura di Demonte sino a raggiungere la stazione di pompaggio esistente all’altezza della località Boschetti. Il percorso del canale di adduzione in progetto è suddivisibile in tre tronchi principali: - un tratto iniziale subito a valle dell’opera di presa in cui il canale verrà realizzato in c.a e avrà sezione rettangolare con larghezza pari a 17,00 m e pendenza dello 0,6‰, per uno sviluppo di 70 m; - un secondo tratto avente uno sviluppo di circa 270 m sarà pertanto confinato dalla sponda sinistra del F. Stura di Demonte sul lato sinistro, e dall’arginatura in massi bloccati con cls già autorizzata da AIPO sulla sponda destra. Questo tratto intermedio presenterà sezione trapezia avrà il fondo realizzato mediante una platea in c.a. mentre le sponde avranno le seguenti caratteristiche. La sponda dal lato verso lo Stura sarà costituita da massi cementati realizzati come prosecuzione dell’argine già esistente secondo quanto già autorizzato da AIPO, mentre la sponda sinistra del canale sarà realizzata in cemento armato e rivestita i pietra. In un tratto avente uno sviluppo di circa 60 m dove è previsto l’arretramento della sponda la parete del canale sarà realizzata mediante un diaframma in c.a. con doppio ordine di tiranti rivestito in pietra. Si evidenzia che per rendere impermeabile il canale di adduzione dal lato verso lo Stura che sarà costruito in massi cementati si provvederà ad impermeabilizzare il paramento rivolto verso l’interno del canale mediante l’applicazione di uno strato di spritz-beton. - nel terzo ed ultimo tratto il canale intercetterà la sponda sinistra per proseguire in area prativa fino a raggiungere la centrale di produzione. Il tratto in area prativa avrà una lunghezza di 80 m circa e sarà realizzato in c.a. a sezione rettangolare e pendenza di fondo pari allo 0,6‰. In quest’ultimo tratto è previsto un ulteriore stacco irriguo e la predisposizione di una sezione di misura per il controllo della portata derivata da parte degli enti competenti (cfr. par. 4.3.2). 19 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - La portata massima richiesta in concessione defluirà con un tirante idraulico all’interno del canale di 2,15 m, il coronamento dell’arginatura prevista in sponda destra verrà realizzato assicurando un franco di 0,5 m rispetto al pelo libero nel canale. Come già detto in precedenza per il tratto di canale con argine destro in massi cementati un tratto di circa 130 m è già stato realizzato dal consorzio Rovere Boschetti mentre un altro tratto di circa 140 m è già stato autorizzato dall’AIPO ma non ancora realizzato. In corrispondenza della bocca di presa è prevista l’installazione di n. 4 paratoie piane automatizzate che consentiranno l’apertura o la chiusura della derivazione in caso di fermo impianto o manutenzione o di piena. Inoltre le paratoie avranno inoltre la funzione, essendo regolate automaticamente in funzione del livello idrico sulla sezione presa misurato tramite apposito sensore idrometrico, di mantenere fisso il valore di quest’ultimo assicurando quindi il corretto rilascio del DMV. Subito a valle delle paratoie è inoltre previsto uno stramazzo con ciglio di sfioro rialzato di 2,15 m rispetto al fondo del canale, allineato cioè alla quota di pelo libero nel canale. Lo stramazzo, ricavato realizzando la sommità dell’arginatura alla quota prevista, avrà lunghezza di 70 m e consentirà alla portata in esubero eventualmente presente nel canale di sfiorare direttamente nell’alveo del F. Stura di Demonte (cfr. par. 4.3.3). Alla base dello stramazzo verrà realizzata un’apposita platea antierosione in massi bloccati con cls. Nella frazione terminale del tratto intermedio, poiché l’arginatura lungo la sponda destra del canale risulta già attualmente realizzata, per conferire al canale esistente la geometria di progetto è previsto l’arretramento della sponda sinistra del F. Stura di Demonte. L’entità dell’arretramento varia da pochi metri fino a 20 metri in corrispondenza della stazione di pompaggio esistente, a seconda della morfologia della sponda. In corrispondenza di questo tratto verrà realizzato, per un tratto di 100 m circa, un diaframma in c.a. tirantato con due ordini di tiranti a sostegno della sponda, avente lunghezza di 15 m di cui 6 m di infissione e larghezza di 80 cm. Tale parete sarà poi successivamente rivestita in pietra. Si evidenzia che la scelta di realizzare il diaframma in c.a. anziché un muro di sostegno è stata adottata per limitare il volume di scavo. Infatti provvedendo a realizzare il diaframma prima di effettuare lo scavo si potrà poi realizzare lo scavo con parete verticale andando fino contro il diaframma. Man mano che si effettuerà lo scavo si procederà a posizionare i due ordini di tiranti nelle zone previste dal calcolo del diaframma che si riporta in allegato. Sul terreno dietro il diaframma verrà realizzata una nuova stazione di pompaggio per l’alimentazione della rete irrigua in sostituzione di quella che sarà demolita , ed il canale sarà munito di apposito stacco per l’alimentazione della stazione di pompaggio. Al fine di assicurare un adeguato franco tra il ciglio dell’arginatura ed i livelli idrometrici nel canale è stato previsto di rialzare il ciglio superiore dell’arginatura in massi realizzata di un’altezza pari a circa 0,3 m. Come mostrano i risultati allegati alle verifiche di compatibilità idraulica, tale intervento non induce sostanziali variazioni sui 20 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - livelli di piena in quanto già nella configurazione attuale i livelli si impostano ad una quota inferiore rispetto al ciglio dell’argine. 4.3.1. Verifica del canale di adduzione Nel presente paragrafo si procederà al calcolo del tirante idrico con il quale defluisce la portata massima richiesta in concessione (40 mc/s) per i tratti di canale a sezione trapezia e rettangolare, di cui si riporta uno schema geometrico nel seguito. 4.3.1.1. Verifica del tratto a sezione trapezia La portata smaltibile dal canale di adduzione nel tratto a sezione trapezia è ricavabile mediante la formula di Chézy per il moto uniforme nei canali a pelo libero: v Ri e l’equazione di continuità Q v A dove: v = velocità media dell’acqua; χ = coeff. d’attrito; R = raggio idraulico; i = pendenza del fondo; Q = portata teorica; A = sezione liquida. Ipotizzando un tirante idraulico di 2,15 m la sezione bagnata di forma trapezia presenta il fondo pari a 14,55 m e le sponde pari a 2,48 m, considerata un’inclinazione di circa 60°, e si ottiene: R = raggio idraulico (sezione liquida / contorno bagnato) = 1,739 m = coefficiente d’attrito calcolato con la formula di Manning 16 R n assumendo n = 0,03 m-1/3s (valore reperito in letteratura per canali con fondo in ghiaia, Chow V.T. 1959) e R = 1,739 m risulta χ=36,55, quindi inserendo la pendenza di progetto pari allo 0,6‰: v 36,55 1,739 0,0006 1,18 m / s La portata smaltita risulta: A = sezione liquida = 33,916 m2 Q=33,916 x 1,18 40,000 mc/s Pertanto con un tirante di 2,15 m, la portata massima derivata transiterà lungo il canale di adduzione con una velocità di 1,18 m/s circa. Quindi lo sfioratore in progetto nel tratto iniziale del canale di adduzione è collocato ad una quota pari all’altezza di moto uniforme 21 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - corrispondente al passaggio della portata massima richiesta in concessione. Nel caso nel canale all’interno del canale di adduzione entrasse attraverso le paratoie di captazione una portata maggiore a quella massima, la parte in esubero tracimerebbe dallo sfioratore e sarebbe restituita immediatamente all’alveo del F. Stura di Demonte. 4.3.2. Dispositivi di misura della portata derivata e rilasciata L’impianto in progetto è dotato di una serie di dispositivi di misura delle portate rilasciata e derivata e di conseguenza di quella disponibile a monte, che è pari alla somma delle due precedenti. La portata lasciata defluire a valle della traversa è calcolata in funzione dell’altezza idrometrica sul ciglio di sfioro dello sbarramento. In particolare, la portata defluente sul passaggio artificiale per l’ittiofauna sarà calcolata con la formula degli stramazzi in parete spessa ad efflusso libero. La portata transitante dalle paratoie di rilascio del DMV posizionate nel tratto iniziale del canale di adduzione sarà determinata con l’espressione delle luci sotto battente. Infine la portata sfiorante sul coronamento della traversa sarà definita con la relazione degli stramazzi in parete sottile. Il carico piezometrico a monte della traversa sarà rilevato con un sensore idrometrico posizionato presso l’opera di presa ad una distanza tale da non risentire della contrazione della derivazione e dei rilasci. La portata derivata è determinata in funzione dell’area liquida e della velocità della corrente nel canale di adduzione. La velocità della corrente è misurata direttamente con un misoratore a corde foniche ed il carico piezometrico con un sensore idrometrico. Essi saranno installati nel tratto terminale rettilineo del canale di adduzione. Per permettere il controllo della portata derivata da parte degli enti competenti, nei pressi della sezione anzidetta verrà individuata una sezione di misura sul canale di adduzione. L’accesso alla sezione di misura sarà garantito da una passerella che attraversa il canale. La soluzione adottata permette un agevole accesso. Per ridurre al minimo la distribuzione anomala delle velocità, il tratto di canale su cui insisterà la sezione di misurazione è rettilineo e con sezione trasversale e pendenza uniformi. Inoltre sarà realizzato in c.a., quindi la geometria delle pareti e del fondo è stabile nel tempo e l’eventuale presenza di sedimenti sul fondo del canale sarà immediatamente percepibile. Il battente idraulico della sezione di misura risulterà sufficiente per permettere un’efficace immersione del dispositivo di misura. In corrispondenza della sezione di misura sulla parete del canale sarà installata un’asta idrometrica che indica il livello del pelo libero dell’acqua. Presso le paratoie dell’opera di presa, accessibile tramite una passerella, verrà installato un dispositivo di visualizzazione delle portate istantanee defluenti a monte ed immediatamente a valle della traversa e quella derivata, nonché il volume derivato dall’inizio dell’anno solare. 22 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - 4.3.3. Dispositivi di modulazione della portata derivata L’impianto idroelettrico in progetto comprende dispositivi di modulazione delle portate fissi e mobili. I dispositivi di regolazione fissi sono: la gaveta del passaggio artificiale per l’ittiofauna e lo sfioratore laterale previsto sul canale di adduzione. La gaveta del passaggio artificiale per l’ittiofauna è dimensionata per consentire il rilascio di 0,700 m3/s con un carico piezometrico a monte della traversa pari alla quota del coronamento della stessa. Lungo il canale di adduzione sarà ricavato uno sfioratore laterale lungo 70,00 m con la funzione di limitare la portata massima derivata. Esso sarà infatti tarato per consentire il deflusso della sola portata massima d’esercizio, pari a 40,000 m3/s. Per portate superiori che dovessero entrare dalle paratoie di imbocco, l’eccesso di derivazione sarà sfiorato dallo stramazzo sopracitato e quindi verrà restituito direttamente al F. Stura di Demonte. Le paratoie di testa, saranno regolate in continuo dal sistema elettronico di gestione della centrale in modo da mantenere il livello di monte sempre alla quota di 272 m s.m., quota che permette il rilascio della quota parte di DMV sulla rampa di risalita dell’ittiofauna. La regolazione dell’apertura delle paratoie è comandata dal sensore di livello ad ultrasuoni ubicato in corrispondenza dello stramazzo per il rilascio del DMV. Tale sensore istante per istante rileva il livello dell’acqua e trasmette i dati al processore di comando (P.L.C.), il quale è programmato per impartire ordini di chiusura o di apertura alle paratoie a seconda che il livello dell’acqua scenda o salga rispetto alla quota prefissata. Il comando impartito dal processore di chiusura o di apertura viene eseguito tramite un circuito idraulico che aziona i pistoni, il quali abbassano o alzano le paratoie. Tale apertura avverrà in modo graduale mantenendo il livello dell’acqua sulla gaveta sempre pari a 0,24 m necessaria per il rilascio della quota di DMV previsto dalla scala. Qualora il sensore rilevasse un abbassamento dell’altezza d’acqua sulla soglia, le paratoie della bocca di presa andranno in graduale chiusura cercando di mantenere sempre costante il livello sullo stramazzo del D.M.V.; quando la portata arrivasse ad essere pari od inferiore alla porzione di D.M.V. il cui rilascio è previsto tramite la rampa, le paratoie di derivazione dell’impianto idroelettrico verranno completamente chiuse, sospendendo in questo modo la derivazione. Inoltre sono presenti nel tratto iniziale del canale di adduzione due paratoie di rilascio del DMV. Con lo stesso carico piezometrico, attraverso le paratoie di rilascio del DMVbase e DMVmodulato con funzionamento di luci sotto battente, verrà rilasciata una portata di 6,300 m3/s ed ulteriori 3,000 m3/s nei periodi di rilascio del DMVmodulato. Complessivamente, attraverso il passaggio artificiale per l’ittiofauna e le luci sotto battente saranno rilasciati 7,000 m3/s, portata che corrisponde al DMVbase. 4.3.3.1. Verifica dello sfioratore di modulazione Al fine di limitare la portata derivata a quella massima di concessione, si realizzerà uno sfioratore laterale lungo la sponda destra del primo tratto di canale di adduzione. L’altezza dello 23 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - sfioratore rispetto al fondo del canale è determinata in modo da consentire il solo deflusso della portata massima d’impianto, 40,000 m3/s. L’altezza della corrente in moto uniforme che percorre il canale di adduzione nel tratto in cui è previsto lo stramazzo è stata precedentemente calcolata al par. 4.3.1.1 e risulta pari a 2,15 m. Pertanto la soglia dello stramazzo sarà elevata di 2,15 m rispetto al fondo del canale. La portata smaltibile dalla soglia a stramazzo è ricavabile mediante utilizzata la legge di efflusso da luci a stramazzo: Q Lh 2 g h dove : : coefficiente di portata assunto pari a 0,385 (caratteristico delle luci a stramazzo in parete spessa); h : carico idraulico; L : lunghezza della luce di sfioro; g : accelerazione di gravità. Considerando una lunghezza di sfioro di 70 m, il carico idraulico necessario a smaltire la portata massima risulta: Q = 0,385 × 70 × 0,483 × 2 9,81 0,483 = 40,071 mc/s Pertanto con un carico idraulico di 0,483 m, la portata teoricamente smaltibile dallo sfioratore risulta pari alla portata massima di derivazione (40 m3/s). Quindi qualora ci fosse un fermo improvviso delle macchine in centrale tale sfioratore sarà in grado di sfiorare la portata massima evitando la tracimazione dalle pareti del canale. 4.4. VASCA DI SEDIMENTAZIONE La vasca di sedimentazione costituisce un raccordo tra la parte terminale del canale di adduzione ed il fabbricato della centrale. In questo tratto verrà ribassato in fondo del canale di adduzione al fine di rallentare la velocità di deflusso della corrente e permettere quindi la precipitazione delle particelle in sospensione. Sul lato destro la vasca sarà munita di uno sfioratore laterale che avrà la funzione di assorbire le fluttuazioni di livello idrometrico durante le manovre delle turbine e in caso di fermo improvviso dell’impianto. La parte terminale sarà dotata di un callone sghiaiatore sul fondo con relativo scarico e canale laterale per il riversamento delle acque nel canale di restituzione. Lo scarico sarà gestito mediante una paratoia automatizzata della posta ortogonalmente alla direzione della corrente. A circa 20 metri dall’imbocco della vasca è prevista l’installazione di due sgrigliatori a pettine automatizzati e di tre paratoie che regoleranno l’ingresso dell’acqua nelle turbine. La presenza di un 24 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - setto dividerà i due flussi verso le turbine al fine di poter gestire in maniera autonoma entrambe le macchine mediante le paratoie. 4.4.1. Verifica dello sfioratore laterale Lo sfioratore presente sulla sponda destra della vasca di sedimentazione avrà la funzione, come anzidetto, di assorbire eventuali variazioni di livello conseguenti a manovre delle turbine o, in caso di fermo impianto improvviso, di permettere lo sfioro di tutta la portata derivata convogliandola nel canale di restituzione mediante il canale di bypass. Pertanto lo stramazzo deve essere dimensionato per garantire lo sfioro della portata massima derivata (40 m3/s) con un carico idraulico compatibile con l’altezza delle sponde. Le caratteristiche geometriche della soglia di sfioro sono le seguenti: Lunghezza della soglia sfiorante 39,75 m Quota della soglia sfiorante 271,75 m s.l.m. Quota ciglio di sponda 273,25 m s.l.m. Franco disponibile 1,5 m La portata smaltibile dalla soglia a stramazzo è ricavabile mediante utilizzata la legge di efflusso da luci a stramazzo: Q Lh 2 g h dove : : coefficiente di portata assunto pari a 0,385 (caratteristico delle luci a stramazzo in parete spessa); h : carico idraulico; L : lunghezza della luce di sfioro; g : accelerazione di gravità. Considerando una lunghezza di sfioro di 39,75 m e risolvendo iterativamente l’espressione, il carico idraulico necessario a smaltire la portata massima risulta: Q = 0,385 × 39,75 × 0,704× 2 9,81 0,704 = 40,041 mc/s Pertanto con un carico idraulico di 0,704 m, la portata smaltibile dallo sfioratore risulta pari alla portata massima di derivazione (40 m3/s) con un franco rispetto al ciglio di sponda di 0,796 m. 4.5. FABBRICATO DELLA CENTRALE La centrale di produzione verrà ospitata in un fabbricato fuori terra posizionato sulla sponda sinistra del F. Stura, in un’area prativa retrostante un’arginatura esistente nei pressi della località Boschetti. L’ubicazione di tale fabbricato è stata studiata in modo che si trovi aldi fuori della fascia A individuata dal PSFF. 25 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - Nell’area circostante il fabbricato è prevista la costruzione di un rilevato in terra realizzato con il materiale proveniente dagli scavi del canale di adduzione e della centrale. Nell’area rivolta verso il F. Stura di Demonte, compresa tra il fabbricato e l’arginatura, il piano campagna di progetto sarà realizzato raccordandolo al ciglio dell’argine esistente in modo da non modificare le altezze di sponda, il che comporterà l’innalzamento del piano campagna attuale di circa 2,20 m che varierà quindi dalla quota attuale di 271,30 m s.m. circa a 273,55 m (quota di accesso alla centrale). Ciò consentirà il riutilizzo di parte del materiale proveniente dagli scavi in area non demaniale, e assicurerà un adeguato franco di sicurezza rispetto ai livelli di piena duecentennale. E’ prevista la realizzazione del rilevato anche nell’area circostante l’ultimo tratto del canale di adduzione che si sviluppa in area prativa, raccordando il piano campagna di progetto alla quota delle sponde del canale. Il rilevato verrà esteso fino alla scarpata esistente, pertanto si renderà necessario intubare il primo tratto del canale irriguo esistente che corre al piede della scarpata tramite tubi in c.a. di diametro pari a 1,0 m. L’accesso sarà garantito da una strada esistente che dalla località Boschetti conduce al sito della centrale e tramite il breve tratto di la pista in progetto che si raccorda alla strada sterrata esistente così come indicato dalle tavole progettuali allegate. Le dimensioni planimetriche del fabbricato saranno di 20,0x15,2 m. La centrale idroelettrica in progetto, di tipo completamente automatizzato, ospiterà i gruppi di produzione d’energia elettrica con le relative apparecchiature di protezione, comando e controllo, nonché i vari servizi ausiliari. Le caratteristiche funzionali della centrale sono strettamente collegate al tipo di macchinario adoperato, per cui si è previsto un fabbricato in grado di accogliere due turbine di tipo Kaplan ad asse verticale accoppiate ai relativi generatori. La potenza installata complessiva sarà di 1.412 kW, suddivisa tra le due macchine che avranno potenza installata rispettivamente di 459 e 953 kW (cfr. par. 3.2.3) ed i rispettivi generatori di potenza pari a 655 kVA e 1.361 kVA. Il fabbricato della centrale idroelettrica sarà realizzato parzialmente al di sotto del piano di campagna, con “a vista” soltanto la parte emergente, con struttura portante in calcestruzzo armato e pareti esterne rifinite con intonaco civile. La parte interrata del fabbricato della centrale sarà costituita essenzialmente dal locale macchine in cui troveranno alloggiamento due turbine kaplan ad asse verticale su cui saranno calettati i rispettivi generatori. Il fabbricato sarà composto essenzialmente nella parte emergente da due vani; il primo vano del locale macchine caratterizzato da copertura piana con due botole per l’installazione e l’eventuale smontaggio dei gruppi di produzione di dimensioni pari a 6,10x5,50 m e 4,15x3,90 m emergerà dal piano campagna per 1,30 m; il secondo in cui è stata prevista la disposizione del locale quadri e del locale trasformatore presenterà copertura a due falde in legno con altezza misurata i gronda pari a circa 2,90 m. Il locale turbine seminterrato sarà accessibile dal locale quadri al piano terreno. 26 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - La parte fuori terra del fabbricato della centrale sarà realizzata con copertura a due falde in legno e manto di copertura in tegole e i serramenti saranno in legno al fine di limitare l’impatto paesistico dell’opera e rispecchiare le tipologie architettoniche locali. La finitura delle pareti esterne sarà con intonaco e tinteggiatura in color giallo piemontese. Sul lato est è prevista inoltre l’apertura di un serramento grigliato posto in corrispondenza del locale trasformatori da bassa tensione 380 V alla media tensione 15.000 V a cui deve essere garantito la massima dispersione di calore possibile. 4.5.1. Cabina Enel e locale contatori Il locale contatori e la cabina Enel troveranno alloggiamento in un fabbricato adiacente la nuova stazione di pompaggio ad uso irriguo, la cui ubicazione è prevista in sponda sinistra del F. Stura di Demonte circa 200 m a monte del fabbricato della centrale. Il fabbricato ospitante la cabina Enel avrà dimensioni interne di 3,5x4,5 e, come per il locale contatori, sarà accessibile tramite un ingresso indipendente. 4.6. CANALE DI SCARICO L’acqua derivata verrà restituita mediante un canale di restituzione in c.a. di dimensioni interne di 13,6x3,85 m che avrà una lunghezza di 175 m circa; il canale sarà interrato per i primi 154 m circa fino ad intercettare una scarpata, dopodiché a causa della morfologia naturale del terreno il canale diverrà a cielo aperto sino al raggiungimento del sito prescelto per la restituzione dell’acqua derivata. Nel presente progetto è previsto che l’immissione nel F. Stura di Demonte avvenga in senso favorevole alla corrente ed ammorsato in una scogliera in progetto costituita da massi naturali con intasamento degli interstizi mediante del calcestruzzo di sviluppo complessivo pari a 49 m; tale scogliera non modificherà in alcun modo il profilo esistente della sponda. Un ulteriore tratto di scogliera è previsto in corrispondenza della scarpata che verrà intercettata poco più a monte dal canale di restituzione. Allo sbocco verrà realizzata un’apposita platea antierosione costituita anch’essa da massi naturali ciclopici con interstizi intasati di cls di dimensioni planimetriche par i a 33,4x20,4 m. Le acque saranno pertanto restituite al F. Stura di Demonte alla quota altimetrica di 265,81 m s.m. 4.6.1. Verifica idraulica del canale di restituzione Il canale di scarico a sezione rettangolare è stato dimensionato in modo tale da poter far defluire una portata pari a quella massima derivabile dall’impianto (40 m3/s). Il calcolo di verifica viene svolto attraverso l’utilizzo della formula di Chezy per i canali a pelo libero: v Ri e dell’equazione di continuità 27 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - Q v A dove: v = velocità media dell’acqua; χ = coeff. d’attrito; R = raggio idraulico; i = pendenza del fondo; Q = portata teorica; A = sezione liquida. Ipotizzando un tirante idraulico nel canale di scarico di 1,85 m, con una pendenza di fondo p = 0,05% ed una larghezza utile di 13,6 m si ha: R = raggio idraulico (sezione liquida / contorno bagnato) = 1,450 m = coefficiente d’attrito calcolato con la formula di Manning 16 R n assumendo n = 0,018 m-1/3s e R = 1,450 m risulta χ=59,13, quindi v 59,13 1,450 0,0005 1,59 m / s La portata smaltita risulta: A = sezione liquida = 25,160 m2 Q=25,160 x 1,59=40,120 mc/s Pertanto la portata massima di concessione pari a 40.000 l/s defluisce attraverso il canale di scarico con un’altezza d’acqua pari a 1,85 m; avendo il canale un’altezza interna massima pari a 3,85 m, risulta verificato. 4.7. OPERE DI DIFESA IDRAULICA Le opere di difesa idraulica previste nell’ambito del presente progetto sono localizzate in corrispondenza della sezione di presa, lungo un tratto limitato del canale di adduzione ed in corrispondenza della sezione di scarico. In corrispondenza della sezione di presa verrà realizzata una scogliera in massi reperiti in alveo bloccati con cls lungo la sponda destra del F. Stura di Demonte per una lunghezza complessiva di 54 m circa. La scogliera verrà sagomata secondo il profilo attuale della sponda senza indurre restringimenti alla sezione di deflusso o innalzamenti del filo di sponda ed avrà un’altezza di circa 4,16 m. Nel tratto terminale del canale di adduzione dove è attualmente presente la stazione di pompaggio ad uso irriguo ed è previsto un cospicuo arretramento della sponda sinistra del corso d’acqua, verrà realizzato per un tratto di 80 m circa un muro in c.a. con rivestimento esterno in pietrame a sostegno della sponda di altezza pari a 8 m circa. 28 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - In corrispondenza dello sbocco in alveo del canale di restituzione è prevista la realizzazione di due tratti di scogliera in massi bloccati con cls di sviluppo pari a 49 m ciascuna ed altezza di circa 2 m per permettere l’ancoraggio dell’estremità del canale nelle due scarpate interessate. Come per la sezione di presa, le opere di difesa verranno sagomate secondo i profili naturali sponda senza indurre modifiche alla sezione di deflusso o innalzamenti 29 del filo di sponda attuale. PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - 5. MOVIMENTI TERRA Per quanto concerne i movimenti terra si distinguono due tipologie di interventi: - movimentazione di materiale d’alveo in aree di proprietà demaniale; - scavi e ritombamenti per la realizzazione dei manufatti previsti al di fuori dell’alveo, in terreni privati. Gli interventi da realizzarsi nell’alveo sia in corrispondenza dell’opera di presa che per la realizzazione del canale di adduzione e del canale di scarico sono interventi che comprendono operazioni di disalveo, riprofilatura dell’alveo e imbottimenti di sponda e saranno realizzati a completo compenso. Pertanto non si prevede in alcun modo l’asportazione di materiale dall’alveo, ma tutto il materiale proveniente dagli scavi in alveo sarà riutilizzato per il rinfianco dell’arginatura in massi, per imbottimenti di sponda e per il ricolmamento di depressioni presenti in alveo. Per quanto riguarda invece il terreno di risulta degli scavi da eseguirsi per la realizzazione dei manufatti previsti al di fuori dell’alveo e per l’arretramento di sponda previsto in corrispondenza della stazione di pompaggio attuale, questo sarà temporaneamente accatastato e quindi in parte riutilizzato, una volta realizzate le opere in progetto, per il ritombamento attorno ad esse e la realizzazione del rilevato in terra nelle zone limitrofe alla centrale così come indicato nelle tavole progettuali. La parte eccedente il volume riutilizzato verrà risistemata all’interno del mappale catastale n. 48, foglio 154 destinato in passato a cava per estrazione di inerti e pertanto attualmente non adibita a coltivazioni agricole. In quest’area verranno individuate inoltre le aree di deposito temporaneo del terreno di scavo del fabbricato della centrale e di deposito temporaneo dei materiali di cantiere. Il riutilizzo del materiale per il ritombamento degli scavi è consentito del decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152 e del Decreto n° 161/2012, recante norme in materia ambientale”, le terre e rocce di scavo, ottenute quali sottoprodotto. Esso sarà tecnicamente possibile, dopo l’accertamento attraverso dei sondaggi che i materiali che saranno estratti dagli scavi non provengono da siti contaminati. Si precisa che per maggiori dettagli si rimanda alla relazione geologica allegata. Nella seguente tabella si riepilogano i volumi di scavo previsti ed i volumi riutilizzati. 30 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - Volume di scavo in area demaniale mc Volume di scavo in area privata mc 2.448 6.551 0 4.216 13.215 900 22.114 5.610 14.016 42.640 Volume riutilizzato in area demaniale mc Volume riutilizzato in area privata mc 2.448 0 6.551 0 0 4.216 0 0 13.215 962 5.110 5.501 31.067 42.640 Opera di presa Canale di adduzione Fabbricato della centrale Canale di restituzione Totale Ricolmamento depressioni e avvallamenti in alveo ed imbottimenti di sponda Reinterro e imbottimento canale di adduzione e dell’argine Reinterro fabbricato della centrale Reinterro canale di resituzione Rilevato in terra nella zona della centrale Risistemazione all’interno del mappale n. 48 Fg 154 Totale Tabella 5.1 – Volumi di scavo I volumi degli scavi previsti in progetto per le opere al di fuori dell’alveo (riprofilatura della sponda sinistra del canale Boschetti, tratto in area prativa del canale di adduzione, fabbricato della centrale e canale di scarico) ammontano complessivamente a 55.855 m3. Si prevede di riutilizzare parte del materiale di scavo per il reinterro degli scavi, per il ricolmamento dell’area compresa tra il fabbricato della centrale e l’argine in sponda sinistra del F. Stura di Demonte (ricolmando la depressione sino alla quota attuale del ciglio dell’argine) e per la realizzazione del rilevato in terra nell’area limitrofa alla centrale. Come anzidetto, la parte eccedente il volume riutilizzato verrà risistemata all’interno del mappale catastale n. 48 foglio 154; poiché il mappale individuato presenta una superficie di circa 38.000 mq, sarà possibile sistemare l’intero volume di materiale previsto (pari a 33.817 m3) disponendolo su uno strato di circa 82 cm di spessore. Si precisa che dai sondaggi effettuati non risultano essere presenti marne ma solo ghiaia e sabbie quindi il terreno di risulta degli scavi può essere utilizzato per realizzare i rilevati previsti in progetto. Il terreno vegetale asportato verrà interamente riutilizzato per i ripristini, in particolare preliminarmente alle operazioni di scavo si provvederà allo scotico del terreno in modo da accantonare la maggiore quantità possibile di componenti organiche del terreno, separandole da quelle minerali. Quindi dopo avere effettuato lo spianamento e aver ridisceso e sistemato lo strato di terreno vegetale si provvederà ad effettuare la semina dell’erba al fine di garantire una celere ricostruzione del manto erboso in tutte le aree interessate dagli interventi in progetto. Per i volumi di scavo inerenti la linea di allacciamento alla rete Enel si rimanda alla relazione allegata denominata “Relazione vincolo idrogeologico di allacciamento Enel”. Anche le eccedenze derivanti dagli scavi per la realizzazione della linea Enel saranno poszionati sul mappale 48 del fg 154. 31 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - 6. ACCORGIMENTI DI MITIGAZIONE In fase preliminare si possono già sin d’ora prevedere alcuni aspetti critici da tenere in considerazione per una corretta gestione del progetto sia in fase di costruzione che in fase di esercizio. FASE DI COSTRUZIONE In fase di costruzione gli aspetti più critici individuati riguardano: a) l’idrobiologia a seguito della possibilità di intorbidamento delle acque, sia per i lavori da eseguirsi direttamente in alveo, sia per l’esecuzione di lavori nei pressi dello stesso. I potenziali effetti negativi possono essere contenuti con l’attuazione di una serie di accorgimenti, correlati al tipo di gestione del cantiere, direttamente dipendente dalla attenzione posta dagli addetti dell’impresa o delle imprese esecutrici che gestiranno il cantiere. b) la componente suolo e vegetazione. Relativamente alla componente suolo e vegetazione, si dovrà porre particolare attenzione nella gestione dei siti di cantiere, alla delimitazione delle aree strettamente necessarie alle operazioni di costruzione ed ai percorsi di accesso ad esse, onde evitare eccessi di uso delle stesse. FASE DI ESERCIZIO Le misure a carattere gestionale per il contenimento degli impatti in fase di esercizio, riguardano principalmente il tema della gestione dei prelievi e dei rilasci nel corpo idrico interessato, argomento che viene trattato approfonditamente nello Studio Idrologico allegato. 6.1. INTERVENTI DI OTTIMIZZAZIONE NELL’INSERIMENTO NEL TERRITORIO E NELL’AMBIENTE 6.1.1. Accorgimenti di minimizzazione-mitigazione In questo paragrafo si affronta il problema dell’individuazione delle attività da prevedere per annullare o ridurre i potenziali impatti ambientali. Di seguito verranno indicate le attività mitigatrici prese in considerazione: a) Componente ambientale “ACQUA” Difesa e prevenzione dal rischio di intorbidamento e/o inquinamento delle acque Il rischio di intorbidamento del corso d’acqua esiste durante l’esecuzione dei lavori in alveo, che consistono nella realizzazione della presa, delle scogliere e delle platee antierosione. Per prevenire l’intorbidamento dell’acqua si effettueranno i lavori in alveo nei momenti di magra (periodo estivo), evitando il periodo di riproduzione dei ciprinidi. L’opera di presa, che consisterà in uno sbarramento a geometria variabile, verrà costruita previa deviazione dell’acqua e realizzazione di una savanella. 32 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - Prima di deviare l’acqua e mettere in secca una zona dell’alveo si provvederà alla segnalazione dell’intervento al Settore Flora e Fauna della Provincia di Cuneo e ad effettuare il recupero della fauna ittica che verrà eseguita a carico della committenza (per i lavori in alveo deve essere richiesta l’autorizzazione preventiva alla messa in secca di corpi idrici e recupero dell’ittiofauna ai sensi dell’Art. 12 della L.R. 37/2006). Per prevenire il pericolo di inquinamento delle acque per contatto con il calcestruzzo prima del getto e nelle 72 ore dopo il getto, si predisporranno canalizzazioni e deviazione delle acque ed eventualmente la loro raccolta e il pompaggio delle stesse lontano dal luogo di effettuazione del getto. Prevenzione e difesa dall’alterazione dello stato qualitativo delle acque Gli interventi in alveo che potrebbero comportare nella specifica fase di realizzazione, ancorché solo temporaneamente, la modificazione del regime idrologico esistente (quali le operazioni di regimazione del corso d’acqua per la realizzazione dello sbarramento) dovranno essere effettuati nel periodo di magra del corso d’acqua, riducendo al minimo le tempistiche di esecuzione al fine di ripristinarne velocemente il loro naturale regime. b) Componente ambientale “VEGETAZIONE – FLORA e FAUNA” Inerbimento Poiché il canale di adduzione verrà realizzato a cielo aperto non renderà necessaria l’esecuzione di interventi di ripristino ambientale. Tali interventi, che consisteranno esclusivamente in operazioni di inerbimento, verranno infatti eseguiti solo laddove il canale di scarico verrà interrato. c) Componente ambientale “ATMOSFERA – RUMORE ” Il controllo delle forme di inquinamento che l’atmosfera subisce per effetto dei lavori di costruzione dell’impianto comprendono: Accorgimenti di prevenzione per limitare il rumore Nelle aree di cantiere, durante tutte le fasi di costruzione, si useranno esclusivamente mezzi d’opera ed attrezzature omologate e silenziate a norma delle vigenti normative. Accorgimenti di prevenzione per limitare la diffusione di polveri e di rumori Per ridurre l’impatto potenzialmente provocabile dal transito dei mezzi, specie nelle operazioni di trasporto dei materiali cantieristici, risulta necessario progettare la logistica temporanea dei materiali al fine di ottimizzare e ridurre ai minimi termini le percorrenze dei mezzi di trasporto. e) Componente ambientale “PAESAGGIO” Il rispetto delle caratteristiche proprie del paesaggio richiede l’adozione di accorgimenti volti a ridurne ai minimi termini l’alterazione e salvaguardare la sua fruibilità da parte dell’osservatore. 33 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - Riduzione della alterazione paesaggistica di elementi naturalistici e della percezione del paesaggio Relativamente al fabbricato della centrale si evidenzia che il manufatto verrà realizzato rispettando le tipologie architettoniche locali (tetto a due falde con copertura in coppi, intonaco esterno e tinteggiatura in color giallo piemontese). Si evidenzia comunque che il fabbricato verrà realizzato in un contesto già antropizzato (nei pressi di un campo fotovoltaico) e come tale non rappresenterà un elemento di disturbo per il paesaggio. Anche il canale di adduzione che verrà realizzato ex-novo (dalla stazione di pompaggio al fabbricato della centrale) non sarà un elemento estraneo al paesaggio in quanto andrà ad integrare quello esistente. Nell’ultimo tratto in cui il canale di adduzione verrà realizzato in area prativa ed in corrispondenza del fabbricato della centrale verranno effettuate operazioni di modellamento del terreno tali da consentire il ripristino del naturale raccordo della morfologia dei luoghi, a cui seguiranno le operazioni di inerbimento. Tali interventi verranno eseguiti anche in prossimità dell’area interessata dai cantieri per la realizzazione dell’impianto in progetto. 6.2. MONITORAGGIO E CONTROLLO Durante l’elaborazione del progetto sono state individuate e definite le forme di monitoraggio e controllo da attuarsi con riferimento sia ai ricettori, sia alle fonti di disturbo. 6.2.1. Ambiente idrico Nell’ambiente idrico sono previsti una serie di monitoraggi che dovranno essere effettuati per verificare la compatibilità ambientale dell’impianto in progetto. Come specificatamente riportato nel paragrafo “Monitoraggio” nello specifico capitolo dello Studio di Compatibilità Ambientale (Allegato A10), al fine della costante verifica della qualità dell’acqua, si prevede la necessità dell’effettuazione di monitoraggi biologici consistenti in campionamenti del macrobenthos da svolgere due volte all’anno, nel periodo idrologico di magra ed in quello di morbida, per la durata di tre anni dall’entrata in esercizio dell’impianto in progetto. I rilievi verranno eseguiti nelle medesime sezioni individuate nello Studio di Compatibilità Ambientale, ovvero a monte ed a valle della presa in progetto sul Torrente Stura di Demonte. Tali campionamenti dovranno essere svolti al fine di evidenziare variazioni della composizione in specie dei diversi gruppi faunistici presenti nei diversi microhabitat. Si specifica che tali campionamenti verranno svolti applicando la metodica pubblicata nel “Notiziario dei Metodi Analitici Marzo 2007” IRSA/CNR, in linea con la Direttiva 2000/60/CE (W.F.D.)”, attraverso la quale sarà possibile trovare l’indice Star_ICMI. 34 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - Con la stessa frequenza e nelle medesime stazioni sopra indicate verranno eseguite le analisi chimico–fisiche e microbiologiche prendendo in considerazione i parametri macrodescrittori analizzati nello Studio di Compatibilità Ambientale ed elencati nella Tabella 4 dell’Allegato 1 del D. Lgs. 152/99 e s.m.i., superato dal D.Lgs. del 3 aprile 2006 n. 152 - Testo Unico Ambientale. Inoltre nella fase di esercizio verranno compilate una volta all’anno, nel periodo vegetativo, le schede I.F.F. (Indice di Funzionalità Fluviale). Queste indagini, che analizzano in modo olistico l’ecosistema fluviale, serviranno per verificarne la funzionalità dello stesso anche in seguito alla realizzazione del progetto. Verrà inoltre eseguita l’analisi delle macrofite, che si espliciterà attraverso la realizzazione di un elenco floristico, con indicazione delle classi di copertura, che verrà stilato nella medesima stazione individuata nel tratto sotteso dalla derivazione, in modo tale da poter effettuare un confronto significativo con la situazione individuata nella fase ante-operam. Tale indagine verrà eseguita nel periodo di fioritura compreso tra maggio e settembre. Per eseguire un’analisi completa dell’ecosistema fluviale, il piano è stato inoltre integrato con valutazioni di tipo idromorfologico, in modo tale da stimare il rischio di riduzione degli habitat e mesohabitat fluviali, degli habitat terrestri perifluviali, che potrebbero subire eventuali modifiche in seguito al rigurgito che si verrebbe a creare a monte dello sbarramento in progetto. Tali indagini verranno svolte utilizzando gli indicatori estratti dal documento tecnico ISPRA “Manuale tecnico – operativo per la valutazione ed il monitoraggio dello stato morfologico dei corsi d’acqua” (Roma, maggio 2011), che ad oggi rappresenta il documento di riferimento per la valutazione idromorfologica dei corsi d’acqua. Come effettuato nello Studio di Compatibilità Ambientale verranno analizzati due tratti, di cui uno a monte dello sbarramento ed uno a valle, nel tratto sotteso dalla derivazione in progetto. I risultati dei monitoraggi sopra indicati, che verranno ripetuti per tre anni della fase esercizio dell’impianto, saranno raccolti in una relazione annuale e verranno inviati all’ARPA – Dipartimento di Cuneo – che effettuerà le opportune valutazioni in merito. Per quanto riguarda invece il monitoraggio dell’ ittiofauna, questo verrà eseguito ad opera di un ittiologo in una stazione individuata nel tratto compreso tra la presa e la restituzione. Si precisa pertanto che tale monitoraggio verrà eseguito prima dell’inizio dei lavori e nei primi tre anni di esercizio dell’impianto; i risultati di tale monitoraggio verranno inviati al Settore Tutela Flora e Fauna della Provincia di Cuneo. Questi resoconti annuali, contenenti tutte le informazioni relative alla salute dell’ambiente analizzato, potranno fornire un insieme di informazioni utili a migliorare i modelli gestionali e costituire uno strumento informativo particolarmente utile. 35 PROGETTO DI DERIVAZIONE D’ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO “LA ROVERE-BOSCHETTI” - ALLEGATO A.2 - RELAZIONE TECNICA - 6.2.2. Rumore e vibrazioni Data la tipologia di impianto in progetto si può affermare che solo l’area inerente al fabbricato della centrale deve essere soggetta all’individuazione della presenza di eventuali ricettori sensibili, in quanto l’opera di presa di per sé non emette rumore. Come già indicato nella “Relazione di Impatto Acustico” allegata, nelle vicinanze dal fabbricato della centrale non sono presenti insediamenti che possono essere indicati come ricettori sensibili. Il fabbricato della centrale verrà infatti realizzato in una zona nei pressi della quale sono presenti un campo fotovoltaico e dei frutteti. Sarà cura del proponente verificare, in post-costruzione dell’opera, la rispondenza delle emissioni reali ed il rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente adottando eventuali correttivi. Il fattore vibrazioni non viene invece considerato in quanto essendo l’impianto completamente isolato strutturalmente da altri manufatti non è possibile la trasmissione per via solida delle vibrazioni. 6.3. INTERVENTI DI RIPRISTINO AMBIENTALE Come descritto nel relativo capitolo dello Studio di Compatibilità Ambientale (Allegato A10) al termine delle operazioni di scavo verrà praticato il ritombamento al fine di ripristinare lo stato dei luoghi e permettere la ripresa delle attività agronomiche. Il canale di scarico verrà interrato per la maggior parte del suo tracciato, in modo tale da interessare il soprassuolo solo temporaneamente e ripristinarlo dopo l’esecuzione degli scavi, ristabilendo la naturale morfologia dei luoghi. Si precisa che laddove verrà realizzato il rilevato intorno al fabbricato della centrale, il terreno verrà inerbito, in modo tale da creare continuità con il territorio circostante. Non è stato invece previsto alcun tipo di intervento di mascheramento in quanto l’edificio sorge alla base di un terrazzo fluviale schermato dalla vegetazione stessa, oltre al fatto che l’impianto di vegetazione arborea comporterebbe sottrazione di suolo destinato a seminativo. Laddove invece verranno allontanate delle piante per l’adeguamento della sezione del canale di adduzione esistente e per la realizzazione del tratto ex-novo non potranno essere effettuati interventi di ripristino attraverso la messa a dimora di specie arboree in quanto il canale sarà a cielo aperto. Pertanto è stato previsto un intervento di compensazione ambientale ai sensi del D.Lgs. 227/2001 secondo il quale sono stati previsti interventi di messa a dimora di vegetazione arborea, nella fattispecie farnie, aceri e pioppi, che interesseranno una superficie di circa 2.000 mq della particella n. 48 del Foglio 154 del Comune di Fossano (cfr. capitolo 3.5. dello Studio di Compatibilità Ambientale). 36 ALLEGATO 1 Convenzione per lo sfruttamento della risorsa idrica disponibile in Concessione al Consorzio Irriguo “La Rovere - Boschetti” ALLEGATO 2 Caratterizzazione ittiofaunistica del Fiume Stura di Demonte finalizzata alla realizzazione di un passaggio artificiale per l’ittiofauna a cura del Dott. Massimo Pascale CARATTERIZZAZIONE ITTIOFAUNISTICA DEL FIUME STURA DI DEMONTE FINALIZZATA ALLA REALIZZAZIONE DI UN PASSAGGIO ARTIFICIALE PER L’ITTIOFAUNA Dott. Massimo Pascale N. iscrizione Albo dei Biologi 045787 La caratterizzazione ittiofaunistica dello Stura di Demonte, anche ai fini della definizione delle specie “target” sulle cui caratteristiche fisiologiche andrà tarata la scala di risalita, viene redatta sui dati bibliografici reperibili in bibliografia, ed in particolare sugli esiti dei monitoraggi effettuati nel corso del 2009 dalla Regione Piemonte per la realizzazione del Monitoraggio della fauna ittica piemontese (Regione Piemonte, in stampa). Il riferimento specifico è alle stazioni CN 290, CN 295 e 026070, rappresentative del tratto di fondovalle dello Stura nell’ambito del quale si muovono le specie ciprinicole caratteristiche dei corsi d’acqua alpini nell’area pedemontana. In CN290, presso Castelletto Stura, a monte del tratto in oggetto, le specie presenti sono sei: barbo canino e comune, vairone e sanguinerola tra i ciprinidi, cobite e ghiozzo padano tra le specie di accompagnamento. Vairone e sanguinerola sono le specie dominanti. In CN295, presso Fossano, in corrispondenza del tratto in oggetto, le specie presenti salgono ad otto: alborella, barbo comune, cavedano, gobione, vairone e sanguinerola tra i ciprinidi, cobite e ghiozzo padano tra le specie di accompagnamento. Vairone e sanguinerola sono ancora le specie dominanti. Nella stazione 026070, presso Cherasco, a valle del tratto in oggetto, le specie presenti sono sette: alborella, barbo comune, cavedano, gobione, vairone e sanguinerola tra i ciprinidi, il solo ghiozzo padano tra le specie di accompagnamento. Vairone e barbo comune risultano qui le specie dominanti. I dati bibliografici sopra esposti pongono lo Stura di Demonte, dal punto di vista ittiofaunistico e relativamente al tratto interessato, tra le “zone a ciprinidi reofili” (Regione Piemonte, 1991); nel tratto considerato, benchè non campionate, potrebbero essere presenti specie frigofile appartenenti alla Fam Salmonidae (trota marmorata, trota fario) e Thymallidae (temolo) (Regione Piemonte, 2006). Anche la lasca, tra i ciprinidi, benchè non censita è presumibilmente presente nell’area in oggetto. Sono quindi numerose le specie attualmente presenti nell’asta fluviale considerata: appartengono soprattutto alla fam. Cyprinidae (vairone, barbo canino, barbo comune, cavedano, sanguinerola, alborella), Gobiidae (ghiozzo padano) e Cobitidae (cobite), cioè tutte quelle caratteristiche delle zone di fondovalle e di transizione tra le zone a salmonidi e quelle a ciprinidi. Sono inoltre potenzialmente presenti specie della Fam. Salmonidae (trota marmorata, trota fario) e Thymallidae (temolo). Dal punto di vista della continuità longitudinale, essenziale per le corrette migrazioni delle specie a spiccata vagilità (barbo e lasca, in particolare, ma anche cavedano e vairone), nel tratto di Stura in oggetto è presente un elemento di discontinuità in corrispondenza del ponte della S.P. 45, a Fossano. Dal punto di vista della progettazione della scala di risalita per l’ittiofauna, premesso che non vi è una metodologia standard da seguire per la costruzione di passaggi per pesci, in funzione di situazioni che variano caso per caso e dipendono dall’entità dell’ostacolo da superare, dalle condizioni dell’alveo a valle, dalla portata del corso d’acqua e dalle specie ittiche presenti, in linea del tutto generale si tende a prediligere per i tratti di fondovalle strutture quali le rampe in pietrame ed i canali aggiranti l’ostacolo, privilegiando viceversa passaggi tecnici a bacini, con stramazzi rigurgitati o fenditure laterali, per gli ambiti montani caratterizzati da maggiori pendenze. Qualunque sua la struttura prescelta, il principio generale da seguire è quello di attrarre i pesci migratori a valle dell’ostacolo e di stimolarli a passare a monte, secondo due concetti fondamentali: - l’attrattività della scala, la quale è strettamente legata alla collocazione dell’entrata ed alle condizioni dei flussi idrici vicino ad essa. - la portata di alimentazione con cui verrà calibrato il passaggio, che con portate importanti non dovrà essere la portata totale del corso d’acqua, ma soltanto una percentuale di questa, riferita ai valori medi registrati nei periodi migratori. E’ essenziale che la velocità dell’acqua in transito sia compatibile con la velocità sostenibile dai pesci che attraverso di essa dovranno transitare. A partire dai concetti basilari sopra esposti, per la corretta progettazione del passaggio è poi di fondamentale importanza l’individuazione di una o più specie 2 target e della conseguente individuazione del periodo in cui questa(e) compie le migrazioni più significative. Si ritiene che nel caso specifico le specie target sulle quali dovrà essere concentrata la massima attenzione in fase di progettazione, vista la tipologia ambientale, debbano appartenere alla Fam. Cyprinidae, ed in particolare si possono identificare come particolarmente significative le due specie Barbus plebejus (barbo) e Leuciscus souffia (vairone); sono forme autoctone, oggetto di attenzioni particolari a livello comunitario, storicamente presenti e ben radicate nel bacino del Tanaro, cui lo Stura appartiene. Il barbo, in particolare, è una specie a media vagilità, in grado di compiere spostamenti considerevoli per fini riproduttivi. Viste le caratteristiche ecologiche delle specie in oggetto, il periodo di ottimale funzionamento della struttura ed il conseguente corretto dimensionamento in funzione delle portate in alveo dovrà coincidere con i mesi primaverili pre riproduttivi (aprile, maggio, giugno). Un corretto funzionamento dovrà essere garantito anche nei mesi autunnali di ottobre e novembre, per garantire eventuali migrazioni preriproduttiva dei salmonidi (trota marmorata, in particolare) verso siti posti più a monte, alla ricerca di idonee aree di frega. Il principio basilare per il funzionamento di un passaggio per pesci è che la portata di alimentazione in transito debba avere una velocità compatibile con quella sostenibile dal pesce. Le velocità natatorie possono essere: - velocità di scatto (burst activity) rappresenta la velocità massima raggiungibile che potrà essere mantenuta per tempi alquanto brevi e, soprattutto, che richiede tempi lunghi di ripresa; - velocità di crociera (cruising activity) sono velocità basse, inferiori a quella massima, che possono essere mantenute per ore in quanto non affaticano il pesce; - velocità in attività sostenuta (sustained activity) sono velocità intermedie sostenibili per tempi brevi ma che stancano il pesce. La velocità massima di un singolo pesce dipende dalla lunghezza delle fibre 3 muscolari e quindi dalla lunghezza del corpo e dal tempo di contrazione del muscolo. La velocità natatoria di un pesce è strettamente correlata alla frequenza dei colpi di coda e la distanza percorsa con ciascun ondeggiamento del corpo corrisponde a circa 7/10 della sua lunghezza secondo la formula: v = 0,7xL/2xt dove v è la velocità natatoria massima, L la lunghezza del pesce e t il tempo di contrazione del muscolo. Anche la durata della performance è determinata dalla dimensione dell’animale poiché la riserva di glicogeno muscolare aumenta con la dimensione del muscolo e viene intaccata solo quando la velocità dell’esemplare supera quella di crociera; il tasso di utilizzo del glicogeno dipende sempre dalla temperatura ambientale: inoltre il tempo di contrazione del muscolo dipende dalla temperatura, nella considerazione che un muscolo freddo si contrae più lentamente di uno caldo, in dipendenza del fatto che i processi biochimici e fisiologici sono affetti dalle varie condizioni di temperatura. In letteratura (Larinier al., 2002) sono disponibili delle curve di resistenza natatoria dalle quali è possibile ottenere dei valori abbastanza indicativi sulle capacità natatorie di pesci di varie dimensioni e in determinate condizioni di temperatura, sufficienti per operare le necessarie decisioni per la scelta dei passaggi per pesci da realizzare. A titolo esemplificativo, nel caso dei salmonidi, alla temperatura di 10 °C, tipica del periodo migratorio, trote di 20-30 cm possono mantenere la massima performance natatoria per tempi non superiori a i 25 secondi; le velocità massime non eccedono i 2,5 m/sec. A 5 °C tale velocità scende a 1,5-1,8 m/sec. Un recente studio condotto nel 2004 dall’Environment Agency del Regno Unito su alcune specie ittiche non appartenenti alla Fam. Salmonidae ha apportato nuove informazioni sperimentali di dettaglio che contemplano anche l’influenza della temperatura sulle capacità natatorie (prima nota solo per i Salmonidi). In generale i risultati dimostrano capacità natatorie superiori rispetto a quanto valutabile mediante le formulazioni di Larinier. Facendo riferimento al barbo (Barbus barbus), per lunghezze tra 10 e 15 cm e superiori a 15 cm, la velocità massima di crociera mantenuta per alcuni minuti nel 4 range di temperatura 5-10°C è compresa tra circa 0,60 e 0,70 m/s, mentre nel range 10-15°C il pesce mostra prestazioni migliori, comprese tra circa 0,70 e 0,75 m/s. Per quanto alla velocità massima o velocità di scatto (burst speed) si hanno valori generalmente prossimi ai 2 m/s. Per specie di più piccola taglia (inferiore ai 10 cm) come il vairone o per individui di dimensioni inferiori i tempi di mantenimento si riducono a pochi secondi e le velocità massime sostenibili nelle migliori condizioni non eccedono 1,5 m/sec. Questa velocità è la massima esprimibile, ad esempio, nel passaggio attraverso stramazzi o fenditure, ed il suo non superamento può essere considerato cautelativo anche per il passaggio di pesci di piccola taglia. Viste le numerose variabili che influenzano la capacità natatoria dell’ittiofauna ed il fatto che il passaggio deve necessariamente essere idoneo alla risalita di tutte le specie è opportuno adottare valori cautelativi della velocità massima ammissibile all’interno di un passaggio per pesci; la velocità massima dovrà manifestarsi esclusivamente in tratti molto brevi del dispositivo (ad esempio fenditure o stramazzi rigurgitati tra due bacini successivi; sono da evitare stramazzi non rigurgitati “plunging flow”) e dovranno sempre essere disponibili zone intermedie in cui il pesce può riprendersi dallo sforzo connesso al superamento di tali punti critici per poi riprendere la risalita (zone di calma, a limitata turbolenza ed adeguata profondità). Per la scelta della struttura si potrà optare per una rampa in pietrame o, eventualmente, per una struttura mista rampa in pietrame/passaggio tecnico (doppia scala), con pendenza contenuta entro il 4% e dislivelli tra i bacini, in caso di passaggio tecnico, inferiori/uguali a 10 cm. Nel passaggio tecnico il transito tra i bacini potrà avvenire preferenzialmente attraverso fenditure verticali (vertical slots); nel caso di stramazzi rigurgitati dovranno essere adottati accorgimenti per il passaggio di specie bentoniche come ghiozzo e cobite. Nel passaggio tecnico la profondità dei bacini dovrà essere non inferiore ai 50 cm ed i punti di massima velocità, in corrispondenza degli stramazzi o delle fenditure contenuta, come già riportato più sopra, entro i 150 cm/sec. 5 In qualunque tipo di struttura scelta, il materiale utilizzato per lo scheletro della struttura dovrà essere rivestito da materiale naturale, in modo da aumentare la scabrosità, consentire un decremento della velocità e creare zone di “calma” per l’ittiofauna. In funzione della struttura scelta e compatibilmente con le esigenze tecniche realizzative sarà opportuno prevedere una copertura (grigliati o similari) sulla scala per evitare possibili fenomeni di predazione da parte dell’avifauna ittiofaga. Il D.M.V, se fatto defluire in quota parte attraverso la scala, dovrà essere convogliato, comunque, nella sua interezza, all’imbocco della scala, per consentirne un’efficace attrattività. L’imbocco del canale di carico della centrale dovrà essere dotato di griglie di opportuna sezione, con distanza tra le fenditure non inferiore al cm e possibilmente inferiore, per impedire il trascinamento ed il passaggio attraverso le turbine dei pesci in discesa, anche in seguito a fenomeni di piena. Come già riportato più sopra, in considerazione del tratto di corso d’acqua in oggetto, la struttura dovrà dimostrarsi massimamente efficiente ed efficace nel periodo aprilemaggio-giugno ed ottobre-novembre, corrispondente al momento in cui avvengono le migrazioni riproduttive per i ciprinidi reofili e per i salmonidi. 6 BIBLIOGRAFIA LARINIER M., PORCHER J.P., TRAVADE F., 2002. Fishways: biological basis, design criteria and monitoring. Bulletin Français de Pêche et Pisciculture 364 (suppl.), 21 (1): 43 - 60. REGIONE PIEMONTE 1991. Carta ittica relativa al territorio della regione piemontese. Assessorato Caccia e Pesca, Torino, 295 pp. REGIONE PIEMONTE, 2006. Monitoraggio della fauna ittica in Piemonte, Direzione della pianificazione delle risorse idriche, Torino, 149 pp. REGIONE PIEMONTE, in stampa. Monitoraggio della fauna ittica in Piemonte, Direzione della pianificazione delle risorse idriche, Torino. 7 ALLEGATO 3 Dimensionamento del diaframma di contenimento sulla sponda sinistra del canale di derivazione COMUNE DI FOSSANO PROVINCIA DI CUNEO TABULATI DI CALCOLO OGGETTO: COMMITTENTE: DIAFRAMMA IN SPONDA SINISTRA DEL CANALE DI DERIVAZIONE EUROPAR S.R.L. RELAZIONE DI CALCOLO ╖ NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa cui viene fatto riferimento nelle fasi di calcolo, verifica e progettazione è costituita dalle Norme Tecniche per le costruzioni emanate con il D.M. 14/01/2008 pubblicato nel suppl. 30 G.U. 29 del 4/01/2008, nonché la Circolare del Ministero Infrastrutture e Trasporti del 2 Febbraio 2009, n. 617 "Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni". CALCOLO DELLE SPINTE Il calcolo delle spinte viene convenzionalmente riferito ad un metro di profondità di paratia. Pertanto tutte le grandezze riportate in stampa, sia per i dati di input che per quelli di output, debbono di conseguenza attribuirsi ad un metro di profondità della paratia stessa. Per rendere più completa la trattazione relativa alla determinazione delle spinte sarà opportuno distinguere i seguenti casi: - Spinta delle terre: a) con superficie del terreno rettilinea b) con superficie del terreno spezzata - Spinta del sovraccarico ripartito uniforme: a) con superficie del terreno rettilinea b) con superficie del terreno spezzata - Spinta del sovraccarico ripartito parziale - Spinta del sovraccarico concentrato lineare - Spinte in presenza di coesione - Spinta interstiziale in assenza o in presenza di moto di filtrazione - Spinta passiva SPINTA DELLE TERRE Trattandosi di terreni stratificati, discretizzato il diaframma in un congruo numero di punti, si determina la spinta sulla parete come risultante delle pressioni orizzontali in ogni concio, calcolate come: h v K cos dove: h = pressione orizzontale v = pressione verticale K = coefficiente di spinta dello strato di calcolo = coefficiente di attrito terra–parete GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 3 La pressione verticale è data dal peso del terreno sovrastante: - in termini di tensioni totali: v z = peso specifico del terreno z = generica quota di calcolo della pressione a partire dall'estradosso del terrapieno - in termini di tensioni efficaci in assenza di filtrazione: v ' z ’ = peso specifico efficace del terreno - in termini di tensioni efficaci in presenza di filtrazione discendente dal terrapieno: v w 1 I w z dove: = peso specifico del terreno w = peso specifico dell'acqua Iw = gradiente idraulico: H / L H = differenza di carico idraulico L = percorso minimo di filtrazione - in termini di tensioni efficaci in presenza di filtrazione ascendente dal terrapieno: v w 1 I w z a) Con superficie del terreno rettilinea Lo schema di calcolo è basato sulla teoria di Coulomb nell'ipotesi di assenza di falda: Ka sen 2 ( ) 1 sen( ) sen( ) 2 2 sen sen( ) 1 sen( ) sen( ) 2 (Muller-Breslau) avendo indicato con : = 90° : inclinazione del paramento interno rispetto all'orizzontale; = angolo d'attrito interno del terreno; = angolo di attrito terra–muro; = angolo di inclinazione del terrapieno rispetto all'orizzontale. b) Con superficie del terreno spezzata In questo caso, pur mantenendo le ipotesi di Coulomb, la ricerca del cuneo di massima spinta non conduce alla determinazione di un unico coefficiente, come nella forma di Muller-Breslau, giacché il diagramma di spinta non è più triangolare bensì poligonale. Posto li = lunghezza, in orizzontale, del tratto inclinato: dh = li tan GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 4 e, permanendo la solita simbologia, si procede alla determinazione del cuneo di massima spinta ricavando l'angolo di inclinazione della corrispondente superficie di scorrimento, detto ro tale angolo, si ottiene, per = 90°: 1 tan(ro) 1 2 l i dh tan(ro) (1 tan 2 ) 1 2 ( H dh ) tan Tracciando una retta inclinata di 'ro' a partire dal vertice della spezzata si stacca ,sulla superficie di spinta, un segmento di altezza: h li (tan(ro) tan ) tan tan(ro) tan su questo tratto della superficie di spinta si assumerà il seguente coefficiente di spinta attiva: K a1 tan tan(ro ) (tan tan(ro)) 1 tan tan (tan(ro) tan ) mentre per il restante tratto di altezza (H - h) si assumerà: K a2 (tan tan(ro)) tan(ro ) tan tan(ro) c) Incremento di spinta sismica: - Calcolo dell'incremento di spinta sismica secondo D.M. 16/01/96: K as K ' A K a essendo: A cos 2 ( ) cos 2 cos con: = angolo formato dall'intradosso con la verticale = arctan C C = coefficiente di intensità sismica K'= coefficiente calcolato staticamente per '= + e ' = - La pressione ottenuta ha un andamento lineare, con valore zero al piede del diaframma e valore massimo in sommità. - Calcolo dell'incremento di spinta sismica secondo N.T.C. 2008: in assenza di studi specifici, i coefficienti sismici orizzontale (kh) e verticale (kv) che interessano tutte le masse sono calcolati come (7.11.6.3.1): g K h amax amax a g S S ST K v 0,5 K h GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 5 La forza di calcolo viene denotata come Ed da considerarsi come la risultante delle spinte statiche e dinamiche del terreno. Tale spinta totale di progetto Ed, esercitata dal terrapieno ed agente sull'opera di sostegno, è data da: Ed 1 ' (1 K v ) K H 2 E ws 2 dove: H è l'altezza del muro; Ews è la spinta idrostatica; ’ è il peso specifico del terreno (definito ai punti seguenti); K è il coefficiente di spinta del terreno (statico + dinamico). Il coefficiente di spinta del terreno può essere calcolato mediante la formula di Mononobe e Okabe. - Se : Ka sen 2 ( ) 1 2 ( ) sen( sin cos sen 2 sen( ) 1 sen( ) sen( ) 2 Se : Ka sen 2 ( ) cos sen 2 sen( ) - : è il valore di calcolo dell'angolo di resistenza a taglio del terreno in condizioni di sforzo efficace; - , : sono gli angoli di inclinazione rispetto all'orizzontale rispettivamente della parete del muro rivolta a monte e della superficie del terrapieno; - : è il valore di calcolo dell'angolo di resistenza a taglio tra terreno e muro; - : è l'angolo definito successivamente in funzione dei seguenti casi: Livello di falda al di sotto del muro di sostegno: ' = peso specifico del terreno tan Kh 1 Kv Terreno al di sotto del livello di falda: ' = -w peso immerso del terreno w: peso specifico dell'acqua tan Kh w 1 Kv b) Inerzia della parete: In presenza di sisma l'opera è soggetta alle forze di inerzia della parete: - Forze di inerzia secondo D.M. 16/01/96: Fi C W GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 6 con C = coefficiente di intensità sismica - Forze di inerzia secondo N.T.C. 2008: Fih K h W Fiv K v W Kh S ag r Kh Kv 2 Al fattore r può essere assegnato il valore 2 nel caso di opere di sostegno che ammettano spostamenti, per esempio i muri a gravità, o che siano sufficientemente flessibili. In presenza di terreni non coesivi saturi deve essere assunto il valore 1. SPINTA DEL SOVRACCARICO RIPARTITO UNIFORME a) Con superficie del terreno rettilinea In questo caso ,intendendo per Q il sovraccarico per metro lineare di proiezione orizzontale: v = Q b) Con superficie del terreno spezzata Una volta determinata la superficie di scorrimento del cuneo di massima spinta (ro), quindi il diagramma di carico che grava sul cuneo di spinta ,si scompone tale diagramma in due strisce; la prima agente sul tratto di terreno inclinato, la seconda sul rimanente tratto orizzontale. Ognuna delle strisce di carico genererà un diagramma di pressioni sul muro i cui valori saranno determinati secondo la formulazione di Terzaghi che esprime la pressione alla generica profondità z come: h 2 Q W ( sin cos 2 ) dove: W sen sen( ) SPINTA DEL SOVRACCARICO CONCENTRATO LINEARE Il carico concentrato lineare genera un diagramma delle pressioni sul muro che può essere determinato usando la teoria di Boussinesq: Essendo: dl = distanza del sovraccarico dal muro, in orizzontale ql = intensità del carico; e posto m dl H si ottiene il valore della pressione alla generica profondità z in base alle seguenti relazioni: a) per m 0,4 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 7 z ql H h 0,203 2 H 2 z 0,16 H b) per m > 0,4 z m ql H h 4 2 H 2 z 2 m H SPINTA ATTIVA DOVUTA ALLA COESIONE La coesione determina una controspinta sulla parete, pari a: h 2 C K a 1 Rac essendo: C = coesione dello strato Rac = rapporto aderenza/coesione SPINTA INTERSTIZIALE La spinta risultante dovuta all'acqua è pari alla differenza tra la pressione interstiziale di monte e di valle. Nel caso di filtrazione discendente da monte e ascendente da valle: h w H wm (1 I w ) H wv (1 I w ) dove: Hwm = quota della falda di monte Hwv = quota della falda di valle Nel caso di filtrazione discendente da valle e ascendente da monte: h w H wm (1 I w ) H wv (1 I w ) SPINTA PASSIVA h p R p v K p cos 2 C K p 1 Rac dove: hp = pressione passiva orizzontale Rp v Kp C Rac = coefficiente di riduzione della spinta passiva = pressione verticale = coefficiente di spinta passiva dello strato di calcolo = coefficiente di attrito terra–parete = coesione = rapporto aderenza/coesione a) per <> 0: GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 8 Kp sen 2 ( ) 1 sen( ) sen( ) 2 2 sen sen( ) 1 sen( ) sen( ) 2 b) per = 0: Kp = 1 EQUILIBRIO DELLA PARATIA E CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI Il diaframma è una struttura deformabile, per cui in funzione degli spostamenti che assume è in grado di mobilitare pressioni dal terreno circostante. Nella trattazione classica per determinare le spinte sul tratto infisso della paratie si ipotizza che il terreno circostante sia in condizioni di equilibrio limite, per cui ipotizzata una deformata si possono determinare le zone attive e passive del terreno e le relative pressioni. Questo modo di procedere fornisce buoni risultati nei problemi di progetto e nel caso si vogliano determinare dei valori globali di sicurezza mentre non permette di valutare con buona approssimazione i diagrammi delle sollecitazioni. Inoltre un grande limite è rappresentato dal fatto che i metodi classici non permettono di tenere in conto la presenza di più di un tirante. Un modo più moderno di affrontare il problema dell'equilibrio delle paratie è quello di utilizzare delle tecniche di soluzione più generali quali quello degli elementi finiti. L’algoritmo di soluzione utilizzato nel programma si può riassumere nei seguenti passi principali: 1 - discretizzazione della paratia con elementi trave elastici. 2 - modellazione dei tiranti con molle elastiche che reagiscono solo nel caso la paratia si allontani dal terreno (tiranti o sbadacchi). 3 - modellazione del terreno in cui e' infissa la paratia con molle non lineari con legame costitutivo di tipo bilatero. 4 - algoritmo di soluzione per sistemi di equazioni non lineari che utilizza la tecnica della matrice di rigidezza secante. 5 - calcolo degli spostamenti della paratia, in particolare gli spostamenti dei tiranti e del fondo scavo che danno preziose informazioni sulla deformabilità del sistema terreno- paratia. 6 - calcolo delle sollecitazioni degli elementi trave (taglio, momento). 7 - calcolo delle pressioni sul terreno dove e' infissa la paratia. Descrizione dell'algoritmo Si discretizza la paratia in n-1 conci di trave connessi ad n nodi. Si calcola quindi la matrice di rigidezza elementare del concio e quindi si esegue l'assemblaggio della matrice globale. Ogni nodo presenta due gradi di libertà (spostamento trasversale e rotazione), quindi si hanno in totale 2n gradi di libertà globali. La matrice di rigidezza assemblata di dimensioni (2n 2n) risulta non invertibile in quando la struttura ammette moti rigidi. I moti rigidi e quindi la labilità della struttura vengono eliminati modellando il terreno in cui la paratia risulta infissa ed i tiranti. Sia il terreno che i tiranti vengono modellati con delle molle i cui valori di rigidezza vengono sommati agli elementi diagonali della matrice globale. I tiranti hanno un legame costitutivo unilatero. RIGIDEZZA DEL TIRANTE: Se: L = lunghezza A = Area del tirante/interasse E = modulo elastico del tirante f = angolo di inclinazione T = sforzo sul tirante/puntone v = spostamento ne consegue: GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 9 K A E cos 2 f L T=Kv se v 0 T=0 se v < 0 (la paratia si avvicina al terreno) RIGIDEZZA DEL TERRENO (Bowles, Fondazioni pag.649): Se: c = coesione g peso specifico efficace Nc, Nq, Ng coefficienti di portanza z quota infissione K = 40 (c Nc + 0,5 g 1 Ng) + 40 (g Nq z) Il legame costitutivo pressione terreno–spostamento v della paratia si assume di tipo non lineare bilatero: vl = 1,5 cm spostamento limite elastico Pp = pressione passiva Pu = min(vlK, Pp) pressione massima sopportata dal terreno Kv Pu (fase elastica) P(v) = Pu se Kv > Pu (fase plastica) Il sistema non lineare risolvente risulta quindi: K(v) matrice secante F = forze nodali F = K(v) v vi = inv(K(vi-1) F per i = 0, ..., n Risolto iterativamente il sistema non lineare si ottengono gli spostamenti nodali e quindi pressioni, sollecitazioni e forze ai tiranti. È importante al fine di una corretta verifica della paratia controllare lo spostamento al fondo scavo della paratia. ANCORAGGI La lunghezza minima del tirante è determinata in maniera tale che la retta passante dalla punta estrema dell'ancoraggio e dal piede del diaframma formi un angolo pari a (angolo di attrito interno) con la verticale. BLOCCO DI ANCORAGGIO Il blocco di ancoraggio, nell'ipotesi che esso sia continuo lungo tutta la lunghezza del diaframma, deve dimensionarsi sulla base di un coefficiente di sicurezza che vale: a dove: H a2 ( K p K a ) 2 Tr = peso specifico del terreno Ha Kp Ka Tr = affondamento del blocco di ancoraggio nel terreno = coefficiente di spinta passiva = coefficiente di spinta attiva = forza di trazione sull'ancoraggio GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 10 BULBO DI ANCORAGGIO DI CALCESTRUZZO INIETTATO SOTTO PRESSIONE Se: Tu = sforzo resistente Tr = forza di trazione sull'ancoraggio a = coefficiente di sicurezza A = area bulbo pv = pressione verticale f = angolo di attrito del terreno Ko = 1-sin(f) (spinta a riposo) c = coesione allora: 2 Tu A p v Ko tan f 0,8 c 3 VERIFICHE Il programma esegue le verifiche di resistenza sugli elementi strutturali in funzione della tipologia della paratia. Le verifiche verranno eseguite per tutte le tipologie a scelta dell'utente sia con il metodo delle tensioni ammissibili che con il metodo degli SLU. Per la generica in particolare la verifica agli S.L.U. prevede solo l'utilizzo di materiali assimilabili ai sensi della normativa vigente all'acciaio Fe360, Fe430 e Fe510. In particolare per il metodo degli S.L.U. si prevede che le azioni di calcolo utilizzate per le verifiche di resistenza derivanti vengano incrementate di un coefficiente parziale pari a 1,50. Per le sezioni in acciaio la verifica S.L.U. viene effettuato al limite elastico. Le verifiche saranno effettuate, coerentemente con il metodo selezionato (T.A. S.L.U), rispettando la normativa vigente per le strutture in c.a. ed in acciaio. Le verifiche saranno effettuate sia sulla sezione della paratia che sugli elementi secondari quali cordoli in c.a. ed in acciaio, testata di ancoraggio in acciaio per le berlinesi. Le sollecitazioni agenti sul cordolo vengono calcolate schematizzandolo come una trave continua caricata con forze concentrate. Nel caso di cordoli in c.a. vengono effettuate le verifiche consuete per le travi soggette a momento flettente e taglio. Nel caso di cordoli realizzati in acciaio vengono effettuate le seguenti verifiche: 1) verifica del profilo del longherone calcolato a trave continua e caricato con forze concentrate. 2) Verifica del comportamento a mensola della piattabanda del profilo a contatto con i pali della berlinese. 3) Verifica che la risultante inclinata del tirante sia interna alla area di contatto costituita dalle piattabande dei profili. 4) Verifica della piastra forata della testata sollecitata dal tiro del tirante irrigidita con eventuali nervature. 5) Verifica della piastra forata della testata in corrispondenza dello incastro con le nervature laterali della testata. Verifica della saldature corrispondente di tipo II classe a T o completa penetrazione. GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 11 SPECIFICHE CAMPI DELLA TABELLA DI STAMPA La simbologia riportata in tabella va interpretata secondo le descrizioni dei campi riportate di seguito: Str. N.ro : Numero dello strato Spess. : Spessore dello strato Coesione : Coesione Rapp. ader/co : Rapporto Aderenza/Coesione Ang. attr. : Angolo di attrito interno del terreno dello strato in esame Peso spec. : Peso specifico del terreno secco Peso effic. : Peso specifico efficace del terreno saturo Attr. terra-muro : Angolo di attrito terra–muro Descriz. : Descrizione sintetica dello strato GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 12 SPECIFICHE CAMPI DELLA TABELLA DI STAMPA La simbologia riportata in tabella va interpretata secondo le descrizioni dei campi riportate di seguito: Ka : Coefficiente di spinta attiva Kas : Coefficiente di spinta attiva sismica Kp : Coefficiente di spinta passiva SPECIFICHE CAMPI DELLA TABELLA DI STAMPA La simbologia riportata in tabella va interpretata secondo le descrizioni dei campi riportate di seguito: Pq : pressioni (superiore e inferiore) da sovraccarico distribuito Pl : pressioni da sovraccarico lineare Pa : pressioni (superiore e inferiore) da spinta attiva Pc : pressioni da coesione Ps : pressioni (superiore e inferiore) da incremento sismico Pn : pressioni inerziali Pwm : pressioni interstiziali da monte Pwv : pressioni interstiziali da valle Pwm : Incremento sismico pressioni interstiziali da monte Pwvs : Incremento sismico pressioni interstiziali da valle Dove presente il dato del rigo superiore si riferisce al valore della grandezza all'estremità superiore e quello del rigo inferiore al valore della grandezza all'estremità inferiore del concio di paratia esaminato. GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 13 SPECIFICHE CAMPI DELLA TABELLA DI STAMPA La simbologia riportata in tabella va interpretata secondo le descrizioni dei campi riportate di seguito: Nro : Numero del concio a partire dalla testa della paratia Quota : Quota del fondo del concio, a partire dalla testa della paratia Pr : Pressione risultante orizzontale (superiore ed inferiore) Pv : Pressione verticale risultante (superiore ed inferiore) Mf : Momento flettente N : Sforzo normale Tg : Taglio (superiore ed inferiore) Dove presente il dato del rigo superiore si riferisce al valore della grandezza all'estremità superiore e quello del rigo inferiore al valore della grandezza all'estremità inferiore del concio di paratia esaminato. GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 14 SPECIFICHE CAMPI DELLA TABELLA DI STAMPA La simbologia riportata in tabella va interpretata secondo le descrizioni dei campi riportate di seguito: METODO DI VERIFICA: STATI LIMITI ULTIMI PARATIA CON SEZIONE RETTANGOLARE IN C.A. Nr Quota Mf N Am Av Mu T Tu passo st. : : : : : : : : : : Numero del concio a partire dalla testa della paratia Quota del fondo del concio, a partire dalla testa della paratia Momento flettente di progetto riferito ad una sezione di 1 m. Sforzo normale di progetto riferito ad una sezione di 1 m. Area armature posta sul lembo di monte di una sezione di 1 m. Area armature posta sul lembo di valle di una sezione di 1 m. Momento resistente ultimo di progetto agente su una sezione di 1 m. Taglio di progetto agente su una sezione di 1 m. Taglio resistente ultimo relativo ad una sezione di 1 m. Passo armature di ripartizione di progetto PARATIA CON PALI IN C.A. Nr Quota Mf N Aa Mu Tu passo st. : : : : : : : : Numero del concio a partire dalla testa della paratia Quota del fondo del concio, a partire dalla testa della paratia Momento flettente di progetto riferito ad un singolo palo Sforzo normale di progetto riferito ad un singolo palo Area armature riferito ad un singolo palo Momento resistente ultimo riferito ad un singolo palo Taglio resistente ultimo riferito ad un singolo palo Passo armature di ripartizione di progetto PARATIA CON SEZIONE IN ACCIAIO, BERLINESE E GENERICA Nr Quota Mf N T M N ideale : : : : : : : : : Numero del concio a partire dalla testa della paratia Quota del fondo del concio, a partire dalla testa della paratia Momento flettente agente sul singolo profilo o palo Sforzo normale agente sul singolo profilo o palo Taglio agente sul singolo profilo o palo Tensione normale dovuta a momento flettente Tensione normale dovuta a sforzo normale Tensione tangenziale Tensione ideale. Viene stampato NOVER in caso ecceda il valore limite elastico GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 15 CORDOLO IN CALCESTRUZZO ARMATO N.ro Mf Aa Mu T Tu passo st. : : : : : : : Numero del cordolo Momento flettente massimo Armatura simmetrica posizionata sul lembo teso/compresso Momento ultimo di progetto Taglio massimo Taglio ultimo di progetto Passo staffe di progetto CORDOLO IN ACCIAIO N.ro Sigla Mf T SigM Tau SigI : : : : : : : SigC : Mf T SigM Tau SigI : : : : : Mfi SigS SigI : : : Mf N : : T SigM : : SigN : Tau : SigI : Numero del cordolo Descrizione del profilo dei longheroni Momento flettente massimo agente sul singolo longherone Taglio massimo agente sul singolo longherone Tensione normale agente sulla sezione del longherone Tensione tangenziale agente sulla sezione del longherone Tensione ideale agente sulla sezione del longherone. Viene stampato "NOVER" in caso ecceda il valore limite elastico Tensione normale agente sulla sezione di incastro della piatta banda del longherone a causa della pressione di contatto longherone palo. Viene stampato "NOVER" in caso ecceda il valore limite elastico Momento flettente agente sulla sezione forata della piastra Taglio massima agente sulla piastra Tensione normale agente sulla sezione forata della piastra Tensione tangenziale massima sulla piastra Tensione ideale agente sulla sezione forata della piastra. Viene stampato "NOVER" in caso ecceda il valore limite elastico Momento flettente agente sulla sezione saldata d'incastro della piastra Tensione normale agente sulla saldatura d'incastro della piastra Tensione ideale agente sulla saldatura d'incastro della piastra. Viene stampato "NOVER" in caso ecceda il valore limite elastico Momento flettente agente sulla sezione delle nervatura laterale ad altezza variabile Sforzo normale massimo agente sulla sezione delle nervatura laterale ad altezza variabile Taglio massimo agente sulla sezione delle nervatura laterale ad altezza variabile Tensione normale dovuta a momento flettente agente sulla sezione della nervatura laterale in corrispondenza dell'asse del tirante Tensione normale dovuta a Sforzo Normale agente sulla sezione della nervatura laterale in corrispondenza dell'asse del tirante Tensione tangenziale massima tra la sezione della nervatura laterale in corrispondenza dell'asse del tirante e la sezione di appoggio sul longherone Tensione ideale massima tra la sezione della nervatura laterale in corrispondenza dell'asse del tirante e la sezione di appoggio sul longherone. Viene stampato "NOVER" in caso ecceda il valore limite elastico GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 16 SPECIFICHE CAMPI DELLA TABELLA DI STAMPA La simbologia riportata in tabella va interpretata secondo le descrizioni dei campi riportate di seguito: CEDIMENTI VERTICALI TERRENO DI MONTE Tipo di Analisi : Indica il tipo di combinazione e di tabella dei materiali associata Comb. N.ro : Numero combinazione della tabella associata al tipo di analisi (SLU M1, SLU M2, RARA, FREQUENTE,QUASI PERMANENENTE) Volume (mc) : Volume del terreno deformato DistMax (m.) : Distanza massima orizzontale dalla paratia alla quale si annullano i cedimenti Ced.x =0 : Cedimento verticale a ridosso della paratia Ced.x =1/4 : Cedimento verticale ad 1/4 della distanza massima Ced.x =2/4 : Cedimento verticale ad 2/4 della distanza massima Ced.x =3/4 : Cedimento verticale ad 3/4 della distanza massima GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 17 DATI GENERALI DI CALCOLO E CARATTERISTICHE MATERIALI DATI GENERALI PARAMETRI SISMICI Vita Nominale (Anni) 50 Classe d' Uso SECONDA Longitudine Est (Grd) 7,76671 Latitudine Nord (Grd) 44,56966 Categoria Suolo C Coeff. Condiz. Topogr. 1,00000 P A R A M E T R I S I S M I C I S.L.D. Probabilita' Pvr 0,63 Periodo Ritorno Anni 50,00 Accelerazione Ag/g 0,03 Fattore Stratigr. 'S' 1,50 P A R A M E T R I S I S M I C I S.L.V. Probabilita' Pvr 0,10 Periodo Ritorno Anni 475,00 Accelerazione Ag/g 0,07 Fattore Stratigr. 'S' 1,50 COEFFICIENTI DI SPINTA SISMICA Coeff deformab. Alfa 0,85 Coeff. Spostam. Beta 0,45 Coeff. Orizzontale 0,04 Coeff. Verticale 0,02 DATI PARATIA Tipo diaframma TIRANTATA Moto di filtrazione ASSENTE Tipo di paratia DIAFRAMMA IN C.A.O. Tipo verifica sezioni D.M. 2008 Numero Condizioni di Carico 2 Tipo Tiranti PERMANENTI Numero Fasi di calcolo 11 Sbancamento Aggiuntivo Quota Tirante [m] 0,00 Modellazione Molle con diagramma P-Y ELASTO-PLASTICO COEFFICIENTI PARZIALI GEOTECNICA TABELLA M1 TABELLA M2 Tangente Resist. Taglio 1,00 1,25 Peso Specifico 1,00 1,00 Coesione Efficace (c'k) 1,00 1,25 Resist. a taglio NON drenata (cuk) 1,00 1,40 DATI GENERALI DI CALCOLO E CARATTERISTICHE MATERIALI CEMENTO ARMATO PARATIE Classe Calcestruzzo C20/25 Classe Acciaio B450C Modulo Elastico CLS 299619 kg/cmq Modulo Elastico Acc 2100000 kg/cmq Coeff. di Poisson 0,2 Tipo Armatura SENSIBILI Resist.Car. CLS 'fck' 200,0 kg/cmq Tipo Ambiente ORDINARIA X0 Resist. Calcolo 'fcd' 113,0 kg/cmq Resist.Car.Acc 'fyk' 4500,0 kg/cmq Tens. Max. CLS 'rcd' 113,0 kg/cmq Tens. Rott.Acc 'ftk' 4500,0 kg/cmq Def.Lim.El. CLS 'eco' 0,20 % Resist. Calcolo'fyd' 3913,0 kg/cmq Def.Lim.Ult CLS 'ecu' 0,35 % Def.Lim.Ult.Acc'eyu' 1,00 % Fessura Max.Comb.Rare mm Sigma CLS Comb.Rare 120,0 kg/cmq Fessura Max.Comb.Perm 0,2 mm Sigma CLS Comb.Perm 90,0 kg/cmq Fessura Max.Comb.Freq 0,3 mm Sigma Acc Comb.Rare 3600,0 kg/cmq Peso Spec.CLS Armato 2500 kg/mc CEMENTO ARMATO CORDOLI Classe Calcestruzzo C20/25 Classe Acciaio B450C Modulo Elastico CLS 299619 kg/cmq Modulo Elastico Acc 2100000 kg/cmq Coeff. di Poisson 0,2 Tipo Armatura SENSIBILI Resist.Car. CLS 'fck' 200,0 kg/cmq Tipo Ambiente ORDINARIA X0 Resist. Calcolo 'fcd' 113,0 kg/cmq Resist.Car.Acc 'fyk' 4500,0 kg/cmq Tens. Max. CLS 'rcd' 113,0 kg/cmq Tens. Rott.Acc 'ftk' 4500,0 kg/cmq Def.Lim.El. CLS 'eco' 0,20 % Resist. Calcolo'fyd' 3913,0 kg/cmq Def.Lim.Ult CLS 'ecu' 0,35 % Def.Lim.Ult.Acc'eyu' 1,00 % Fessura Max.Comb.Rare mm Sigma CLS Comb.Rare 120,0 kg/cmq Fessura Max.Comb.Perm 0,2 mm Sigma CLS Comb.Perm 90,0 kg/cmq Fessura Max.Comb.Freq 0,3 mm Sigma Acc Comb.Rare 3600,0 kg/cmq Peso Spec.CLS Armato 2500 kg/mc DATI GENERALI DI CALCOLO E CARATTERISTICHE MATERIALI P A R A T I E A S E T T O I N C. A. Copriferro 4,0 Diametro ferro armatura longitudinale 16 Passo minimo armatura longitudinale 10 Passo massimo armatura longitudinale 30 Step passo armatura longitudinale 5 Diametro ferro di ripartizione 8 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 18 cm mm cm cm cm mm DATI GENERALI DI CALCOLO E CARATTERISTICHE MATERIALI P A R A T I E A S E T T O I N C. A. Passo armatura di ripartizione 30 CEMENTO ARMATO CORDOLI Copriferro 4,0 Passo minimo armatura staffe 10 Passo massimo armatura staffe 30 Step passo armatura staffe 5 Diametro ferro staffe 8 Diametro ferro armatura longitudinale 16 Numero minimo ferri 3 cm cm cm cm cm mm mm -- GEOMETRIA PARATIA GEOMETRIA DIAFRAMMA Spessore paratia [m] Modulo elastico paratia [kg/cmq] Quota estradosso terrapieno [m] Spessore terrapieno [m] Profondita' di infissione [m] Quota falda di monte [m] Quota falda di valle [m] Inclinazione terrapieno di monte [°] Inclinazione terrapieno di valle [°] Distanza terrapieno orizzontale [m] Passo di discretizzazione [m] Rigidezza alla trasl. orizz. [t/m] Rigidezza alla rotazione [t] 0,80 300000,00 0,00 9,00 6,00 12,00 12,00 0,00 0,00 0,00 0,50 0,00 0,00 GEOMETRIA PARATIA C O R D O L O D I T E S T A I N C. L. S. Aggetto lato valle [m] Aggetto lato monte [m] Altezza [m] N.ro 1 2 Tir. N.ro 1 2 Strato N.ro 1 2 Quota (m) 5,00 2,00 Franco (m) 0,50 0,50 Spess. m 7,20 10,00 Inclinaz. (Grd) -15,00 -15,00 Interasse (m) 3,00 3,00 Coes. kg/cmq 0,000 0,000 Area (cmq) 5,55 5,55 Fila Allineata Allineata Rapp. ader/co 0,500 0,500 0,00 0,00 0,40 GEOMETRIA PARATIA GEOMETRIA TIRANTI Mod. Elast. Lunghezza Sup.bulbo Pretens. (kg/cmq) (m) (mq) (t) 2100000 10,00 12,00 0,00 2100000 10,00 12,00 0,00 GEOMETRIA PARATIA GEOMETRIA CORDOLI TIRANTI Diametro Foro Base Altezza Piastra (m) (m) (m) (m) 0,10 0,5 0,80 0,50 0,10 0,5 0,80 0,50 Ang.attr Grd 36,00 30,00 Comb Cond.1 1 1,50 2 1,50 3 1,00 Comb Cond.1 Cond.2 0,00 1,50 1,00 Cond.2 LargTest (m) 0,50 0,50 STRATIGRAFIA STRATIGRAFIA Peso spec Peso effic Attr. kg/mc kg/mc terra-muro 2100 2100 24,00 1900 1900 20,00 Cond. Num. 1 2 fyk kg/cmq 8000 8000 ftk kg/cmq 9500 9500 Longheroni (Sigla) HEB180 HEB200 Kw Orizz kg/cmc BOWELS BOWELS eu (%) 1,00 1,00 Rak kg Da NORMA Da NORMA Piatti (Sigla) PL 200*20 PL 200*20 GHIAIA SABBIA E SILTITI COMBINAZIONI CARICHI C O M B I N A Z I O N I D I C A R I C O S.L.U. M 1 Cond.3 Cond.4 Cond.5 Cond.6 Cond.7 Cond.8 Cond.9 Cond10 Sisma 0,00 0,00 1,00 COMBINAZIONI CARICHI C O M B I N A Z I O N I D I C A R I C O S.L.U. M 2 Cond.3 Cond.4 Cond.5 Cond.6 Cond.7 Cond.8 Cond.9 Cond10 Sisma GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 19 Angolari (Sigla) ANG60*8 ANG60*8 Descrizione COMBINAZIONI CARICHI Descrizione Condizione PERMANENTE Traffico Veicolare Fattore CSI 1,80 1,80 COMBINAZIONI CARICHI C O M B I N A Z I O N I D I C A R I C O S.L.U. M 2 Cond.3 Cond.4 Cond.5 Cond.6 Cond.7 Cond.8 Comb Cond.1 1 1,30 2 1,30 3 1,00 Cond.2 0,00 1,30 1,00 Cond.9 Cond10 Comb Cond.1 1 1,00 2 1,00 COMBINAZIONI CARICHI C O M B I N A Z I O N I D I C A R I C O S.L.E. R A R A Cond.2 Cond.3 Cond.4 Cond.5 Cond.6 Cond.7 Cond.8 Cond.9 Cond10 0,00 1,00 Sisma Comb Cond.1 1 1,00 2 1,00 COMBINAZIONI CARICHI C O M B I N A Z I O N I D I C A R I C O S.L.E. F R E Q. Cond.2 Cond.3 Cond.4 Cond.5 Cond.6 Cond.7 Cond.8 Cond.9 Cond10 1,00 1,00 Sisma Comb Cond.1 1 1,00 COMBINAZIONI CARICHI C O M B I N A Z I O N I D I C A R I C O S.L.E. P E R M. Cond.2 Cond.3 Cond.4 Cond.5 Cond.6 Cond.7 Cond.8 Cond.9 Cond10 1,00 COMBINAZIONI CARICHI C O M B I N A Z I O N I D I C A R I C O S.L.U. F A S I C O S T R U T T I V E Comb Cond.1 Cond.2 Cond.3 Cond.4 Cond.5 Cond.6 Cond.7 Cond.8 Cond.9 Cond10 1 1,40 0,00 N.ro 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 Quota m 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 4,50 5,00 5,55 6,10 6,65 7,20 7,80 8,40 9,00 9,50 10,00 10,50 11,00 11,50 12,00 12,50 13,00 13,50 14,00 14,50 15,00 Ka 0,23489 0,23489 0,23489 0,23489 0,23489 0,23489 0,23489 0,23489 0,23489 0,23489 0,23489 0,23489 0,23489 0,23489 0,29731 0,29731 0,29731 N.ro 1 2 COEFFICENTI DI SPINTA T A B E L L A 'A1' Kas Kp 0,02100 0,02100 0,02100 0,02100 0,02100 0,02100 0,02100 0,02100 0,02100 0,02100 0,02100 0,02100 0,02100 0,02100 0,02377 0,02377 0,02377 11,14577 11,14577 11,14577 11,14577 11,14577 11,14577 11,14577 11,14577 11,14577 11,14577 11,14577 11,14577 11,14577 11,14577 6,10536 6,10536 6,10536 6,10536 6,10536 6,10536 6,10536 6,10536 6,10536 6,10536 6,10536 6,10536 6,10536 6,10536 6,10536 Ka T A B E L L A 'A2' Kas 0,29416 0,29416 0,29416 0,29416 0,29416 0,29416 0,29416 0,29416 0,29416 0,29416 0,29416 0,29416 0,29416 0,29416 0,36008 0,36008 0,36008 0,02432 0,02432 0,02432 0,02432 0,02432 0,02432 0,02432 0,02432 0,02432 0,02432 0,02432 0,02432 0,02432 0,02432 0,02726 0,02726 0,02726 PRESSIONI ORIZZONTALI - CONDIZIONE N.ro: 1 T A B E L L A 'A1' T A B E L L A 'A2' Quota Pq Pl Pq Pl m Kg/m Kg/m Kg/m Kg/m 0,50 0 0 0 0 1,00 0 0 0 0 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 20 Sisma 0,00 0,00 1,00 Sisma Sisma Kp 7,41426 7,41426 7,41426 7,41426 7,41426 7,41426 7,41426 7,41426 7,41426 7,41426 7,41426 7,41426 7,41426 7,41426 4,54463 4,54463 4,54463 4,54463 4,54463 4,54463 4,54463 4,54463 4,54463 4,54463 4,54463 4,54463 4,54463 4,54463 4,54463 PRESSIONI ORIZZONTALI - CONDIZIONE N.ro: 1 T A B E L L A 'A1' T A B E L L A 'A2' Quota Pq Pl Pq Pl m Kg/m Kg/m Kg/m Kg/m 1,50 0 0 0 0 2,00 0 0 0 0 2,50 0 0 0 0 3,00 0 0 0 0 3,50 0 0 0 0 4,00 0 0 0 0 4,50 0 0 0 0 5,00 0 0 0 0 5,55 0 0 0 0 6,10 0 0 0 0 6,65 0 0 0 0 7,20 0 0 0 0 7,80 0 0 0 0 8,40 0 0 0 0 9,00 0 0 0 0 N.ro 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 PRESSIONI ORIZZONTALI - CONDIZIONE N.ro: 2 T A B E L L A 'A1' T A B E L L A 'A2' Quota Pq Pl Pq Pl m Kg/m Kg/m Kg/m Kg/m 0,50 0 0 0 0 1,00 0 0 0 0 1,50 0 0 0 0 2,00 0 0 0 0 2,50 0 0 0 0 3,00 0 0 0 0 3,50 0 0 0 0 4,00 0 0 0 0 4,50 0 0 0 0 5,00 0 0 0 0 5,55 0 0 0 0 6,10 0 0 0 0 6,65 0 0 0 0 7,20 0 0 0 0 7,80 0 0 0 0 8,40 0 0 0 0 9,00 0 0 0 0 N.ro 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 T A B E L L A 'A1' Pa Pc Kg/m Kg/m 0 0 247 N.ro Quota m 1 0,50 1,00 247 493 0 2 1,50 493 740 0 3 4 2,00 740 987 5 Pa Kg/m 0 309 PRESSIONI ORIZZONTALI T A B E L L A 'A2' Pc Ps Pn Kg/m Kg/m Kg/m 0 239 75 239 309 618 0 239 239 75 618 927 0 239 239 75 0 927 1235 0 239 239 75 0 2,50 987 1233 1235 1544 0 239 239 75 3,00 1233 1480 0 6 1544 1853 0 239 239 75 3,50 1480 1726 0 7 1853 2162 0 239 239 75 8 4,00 1726 1973 0 2162 2471 0 239 239 75 0 2471 2780 0 239 239 75 4,50 1973 2220 9 2780 3089 0 239 239 75 5,00 2220 2466 0 10 3089 3428 0 239 239 75 5,55 2466 2738 0 11 2738 0 3428 0 239 75 Pwm Kg/m Pwv Kg/m Pwms Kg/m Pwvs Kg/m 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 21 N.ro T A B E L L A 'A1' Pa Pc Kg/m Kg/m 3009 12 Quota m 6,10 6,65 3009 3280 0 13 7,20 3280 3552 0 14 7,80 4495 4834 0 15 16 8,40 4834 5173 9,00 5173 5512 17 N.ro 1 Pa Kg/m 3768 PRESSIONI ORIZZONTALI T A B E L L A 'A2' Pc Ps Pn Kg/m Kg/m Kg/m 239 3768 4108 0 239 239 75 4108 4448 0 239 239 75 5444 5855 0 239 239 75 0 5855 6265 0 239 239 75 0 6265 6676 0 239 239 75 Pwm Kg/m 0 Pwv Kg/m 0 Pwms Kg/m 0 Pwvs Kg/m 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 1 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 0 0 0 0 0,50 370 -165 -23 -1041 92 2 1,00 370 740 -165 -329 -139 -2165 92 370 3 1,50 740 1110 -329 -494 -439 -3371 370 832 4 2,00 1110 1480 -494 -659 -1017 -4659 832 1480 5 2,50 1480 1850 -659 -824 1889 -8095 -6229 -5397 6 3,00 1850 2220 -824 -988 4333 -9548 -5397 -4379 7 3,50 2220 2590 -988 -1153 6222 -11083 -4379 -3177 8 4,00 2590 2960 -1153 -1318 7464 -12701 -3177 -1790 9 4,50 2960 3330 -1318 -1482 7966 -14401 -1790 -217 10 5,00 3330 3700 -1482 -1647 7635 -16183 -217 1540 11 5,55 3700 4106 -1647 -1828 9292 -19747 -4086 -1940 12 6,10 4106 4513 -1828 -2010 9707 -21902 -1940 431 13 6,65 4513 4920 -2010 -2191 8757 -24157 431 3025 14 7,20 4920 5327 -2191 -2372 6318 -26512 3025 5843 15 7,80 6743 7251 -2454 -2639 1553 -29240 5843 10042 16 8,40 7251 7760 -2639 -2824 -5823 -32079 10042 14545 17 9,00 7760 6816 -2824 -2481 -15993 -34871 14545 19354 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 22 N.ro PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 1 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 18 9,50 -1452 -5802 6748 7094 -25307 -32410 19354 17902 19 10,00 -5802 -10029 7094 7440 -33170 -29777 17902 13664 20 10,50 -10029 -11133 7440 7785 -38526 -26971 13664 8293 21 11,00 -11133 -11202 7785 8131 -41099 -23992 8293 2635 22 11,50 -11202 -10413 8131 8477 -40871 -20840 2635 -2835 23 12,00 -10413 -8930 8477 8823 -38040 -17515 -2835 -7731 24 12,50 -8930 -6889 8823 9168 -32976 -14017 -7731 -11739 25 13,00 -6889 -4385 9168 9514 -26191 -10346 -11739 -14606 26 13,50 -4385 -1463 9514 9860 -18308 -6503 -14606 -16111 27 14,00 -1463 5291 9860 10206 -10061 -2486 -16111 -15195 28 14,50 5291 15158 10206 10551 -3136 29 15,00 15158 25084 10551 10897 N.ro 1 0 0 -15195 -10121 0 -10121 0 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 2 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 0 0 0 0 0,50 370 -165 -23 -1041 92 2 1,00 370 740 -165 -329 -139 -2165 92 370 3 1,50 740 1110 -329 -494 -439 -3371 370 832 4 2,00 1110 1480 -494 -659 -1017 -4659 832 1480 5 2,50 1480 1850 -659 -824 1889 -8095 -6229 -5397 6 3,00 1850 2220 -824 -988 4333 -9548 -5397 -4379 7 3,50 2220 2590 -988 -1153 6222 -11083 -4379 -3177 8 4,00 2590 2960 -1153 -1318 7464 -12701 -3177 -1790 2960 -1318 -1790 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 23 N.ro 9 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 2 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 4,50 3330 -1482 7966 -14401 -217 10 5,00 3330 3700 -1482 -1647 7635 -16183 -217 1540 11 5,55 3700 4106 -1647 -1828 9292 -19747 -4086 -1940 12 6,10 4106 4513 -1828 -2010 9707 -21902 -1940 431 13 6,65 4513 4920 -2010 -2191 8757 -24157 431 3025 14 7,20 4920 5327 -2191 -2372 6318 -26512 3025 5843 15 7,80 6743 7251 -2454 -2639 1553 -29240 5843 10042 16 8,40 7251 7760 -2639 -2824 -5823 -32079 10042 14545 17 9,00 7760 6816 -2824 -2481 -15993 -34871 14545 19354 18 9,50 -1452 -5802 6748 7094 -25307 -32410 19354 17902 19 10,00 -5802 -10029 7094 7440 -33170 -29777 17902 13664 20 10,50 -10029 -11133 7440 7785 -38526 -26971 13664 8293 21 11,00 -11133 -11202 7785 8131 -41099 -23992 8293 2635 22 11,50 -11202 -10413 8131 8477 -40871 -20840 2635 -2835 23 12,00 -10413 -8930 8477 8823 -38040 -17515 -2835 -7731 24 12,50 -8930 -6889 8823 9168 -32976 -14017 -7731 -11739 25 13,00 -6889 -4385 9168 9514 -26191 -10346 -11739 -14606 26 13,50 -4385 -1463 9514 9860 -18308 -6503 -14606 -16111 27 14,00 -1463 5291 9860 10206 -10061 -2486 -16111 -15195 28 14,50 5291 15158 10206 10551 -3136 29 15,00 15158 25084 10551 10897 N.ro 0 0 -15195 -10121 0 -10121 0 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 3 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 24 N.ro 1 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 3 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 281 -125 0 0 0,50 528 -235 -51 -1090 202 2 1,00 528 775 -235 -345 -233 -2235 202 528 3 1,50 775 1021 -345 -455 -610 -3435 528 977 4 2,00 1021 1268 -455 -565 -1241 -4690 977 1549 5 2,50 1268 1515 -565 -674 780 -7591 -4390 -3694 6 3,00 1515 1761 -674 -784 2422 -8956 -3694 -2875 7 3,50 1761 2008 -784 -894 3624 -10375 -2875 -1933 8 4,00 2008 2255 -894 -1004 4324 -11850 -1933 -867 9 4,50 2255 2501 -1004 -1114 4460 -13379 -867 322 10 5,00 2501 2748 -1114 -1223 3971 -14963 322 1634 11 5,55 2748 3019 -1223 -1344 4983 -17913 -2633 -1047 12 6,10 3019 3290 -1344 -1465 5082 -19785 -1047 688 13 6,65 3290 3562 -1465 -1586 4185 -21724 688 2572 14 7,20 3562 3833 -1586 -1707 2211 -23730 2572 4606 15 7,80 4777 5116 -1739 -1862 -1443 -26010 4606 7574 16 8,40 5116 5455 -1862 -1985 -6939 -28364 7574 10745 17 9,00 5455 4391 -1985 -1598 -14398 -30639 10745 14119 18 9,50 -1402 -5031 6748 7094 -21107 -28179 14119 12717 19 10,00 -5031 -7370 7094 7440 -26558 -25545 12717 9387 20 10,50 -7370 -8153 7440 7785 -30167 -22739 9387 5446 21 11,00 -8153 -8173 7785 8131 -31738 -19760 5446 1310 22 11,50 -8173 -7565 8131 8477 -31265 -16608 1310 -2675 -7565 8477 -2675 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 25 23 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 3 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 12,00 -6454 8823 -28901 -13283 -6223 24 12,50 -6454 -4940 8823 9168 -24923 -9785 -6223 -9111 25 13,00 -4940 -3095 9168 9514 -19710 -6115 -9111 -11155 26 13,50 -3095 -951 9514 9860 -13724 -2271 -11155 -12199 27 14,00 -951 4203 9860 10206 -7500 0 -12199 -11415 28 14,50 4203 11389 10206 10551 -2326 0 -11415 -7545 29 15,00 11389 18610 10551 10897 0 -7545 0 N.ro N.ro 1 0 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 1 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 0 0 0 0 0,50 402 -179 -25 -1045 100 2 1,00 402 803 -179 -358 -151 -2179 100 402 3 1,50 803 1205 -358 -536 -477 -3402 402 903 4 2,00 1205 1606 -536 -715 -1104 -4715 903 1606 5 2,50 1606 2008 -715 -894 2121 -8397 -6902 -5998 6 3,00 2008 2409 -894 -1073 4844 -9889 -5998 -4894 7 3,50 2409 2811 -1073 -1251 6965 -11470 -4894 -3589 8 4,00 2811 3212 -1251 -1430 8383 -13140 -3589 -2083 9 4,50 3212 3614 -1430 -1609 8998 -14900 -2083 -377 10 5,00 3614 4015 -1609 -1788 8709 -16749 -377 1530 11 5,55 4015 4457 -1788 -1984 10661 -20559 -4714 -2384 12 6,10 4457 4899 -1984 -2181 11265 -22805 -2384 189 13 6,65 4899 5340 -2181 -2378 10387 -25158 189 3005 14 7,20 5340 5782 -2378 -2574 7893 -27620 3005 6063 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 26 N.ro 15 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 1 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 7078 -2576 6063 7,80 7611 -2770 2933 -30424 10470 16 8,40 7611 8145 -2770 -2965 -4767 -33345 10470 15197 17 9,00 8145 7597 -2965 -2765 -15399 -36263 15197 20244 18 9,50 -1082 -4322 6748 7094 -25251 -33803 20244 19162 19 10,00 -4322 -8638 7094 7440 -34022 -31170 19162 15922 20 10,50 -8638 -12578 7440 7785 -40633 -28363 15922 10525 21 11,00 -12578 -12830 7785 8131 -44100 -25384 10525 4059 22 11,50 -12830 -11981 8131 8477 -44360 -22232 4059 -2219 23 12,00 -11981 -10333 8477 8823 -41624 -18907 -2219 -7865 24 12,50 -10333 -8037 8823 9168 -36305 -15410 -7865 -12519 25 13,00 -8037 -5200 9168 9514 -28977 -11739 -12519 -15883 26 13,50 -5200 -1872 9514 9860 -20349 -7896 -15883 -17701 27 14,00 -1872 5479 9860 10206 -11253 -3879 -17701 -16845 28 14,50 5479 16802 10206 10551 -3526 29 15,00 16802 28208 10551 10897 N.ro 1 0 0 -16845 -11320 0 -11320 0 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 2 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 0 0 0 0 0,50 402 -179 -25 -1045 100 2 1,00 402 803 -179 -358 -151 -2179 100 402 3 1,50 803 1205 -358 -536 -477 -3402 402 903 4 2,00 1205 1606 -536 -715 -1104 -4715 903 1606 5 2,50 1606 2008 -715 -894 2121 -8397 -6902 -5998 6 3,00 2008 2409 -894 -1073 4844 -9889 -5998 -4894 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 27 N.ro PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 2 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 7 3,50 2409 2811 -1073 -1251 6965 -11470 -4894 -3589 8 4,00 2811 3212 -1251 -1430 8383 -13140 -3589 -2083 9 4,50 3212 3614 -1430 -1609 8998 -14900 -2083 -377 10 5,00 3614 4015 -1609 -1788 8709 -16749 -377 1530 11 5,55 4015 4457 -1788 -1984 10661 -20559 -4714 -2384 12 6,10 4457 4899 -1984 -2181 11265 -22805 -2384 189 13 6,65 4899 5340 -2181 -2378 10387 -25158 189 3005 14 7,20 5340 5782 -2378 -2574 7893 -27620 3005 6063 15 7,80 7078 7611 -2576 -2770 2933 -30424 6063 10470 16 8,40 7611 8145 -2770 -2965 -4767 -33345 10470 15197 17 9,00 8145 7597 -2965 -2765 -15399 -36263 15197 20244 18 9,50 -1082 -4322 6748 7094 -25251 -33803 20244 19162 19 10,00 -4322 -8638 7094 7440 -34022 -31170 19162 15922 20 10,50 -8638 -12578 7440 7785 -40633 -28363 15922 10525 21 11,00 -12578 -12830 7785 8131 -44100 -25384 10525 4059 22 11,50 -12830 -11981 8131 8477 -44360 -22232 4059 -2219 23 12,00 -11981 -10333 8477 8823 -41624 -18907 -2219 -7865 24 12,50 -10333 -8037 8823 9168 -36305 -15410 -7865 -12519 25 13,00 -8037 -5200 9168 9514 -28977 -11739 -12519 -15883 26 13,50 -5200 -1872 9514 9860 -20349 -7896 -15883 -17701 27 14,00 -1872 5479 9860 10206 -11253 -3879 -17701 -16845 28 14,50 5479 16802 10206 10551 -3526 0 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 28 -16845 -11320 N.ro 29 N.ro 1 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 2 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 16802 10551 -11320 15,00 28208 10897 0 0 0 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 3 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 313 -139 0 0 0,50 622 -277 -58 -1104 234 2 1,00 622 931 -277 -415 -272 -2277 234 622 3 1,50 931 1240 -415 -552 -719 -3519 622 1165 4 2,00 1240 1549 -552 -690 -1476 -4829 1165 1862 5 2,50 1549 1858 -690 -827 1097 -8200 -5572 -4721 6 3,00 1858 2166 -827 -965 3206 -9648 -4721 -3715 7 3,50 2166 2475 -965 -1102 4773 -11165 -3715 -2554 8 4,00 2475 2784 -1102 -1240 5721 -12750 -2554 -1239 9 4,50 2784 3093 -1240 -1377 5974 -14404 -1239 230 10 5,00 3093 3402 -1377 -1515 5453 -16127 230 1854 11 5,55 3402 3742 -1515 -1666 6850 -19543 -3523 -1558 12 6,10 3742 4081 -1666 -1817 7115 -21600 -1558 593 13 6,65 4081 4421 -1817 -1968 6146 -23742 593 2932 14 7,20 4421 4761 -1968 -2120 3839 -25966 2932 5457 15 7,80 5758 6168 -2096 -2245 -508 -28468 5457 9034 16 8,40 6168 6579 -2245 -2394 -7076 -31060 9034 12859 17 9,00 6579 5949 -2394 -2165 -16012 -33628 12859 16929 18 9,50 -1040 -4156 6748 7094 -24217 -31167 16929 15889 19 10,00 -4156 -8308 7094 7440 -31382 -28534 15889 12773 20 10,50 -8308 -10557 7440 7785 -36470 -25728 12773 7883 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 29 N.ro PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 3 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 21 11,00 -10557 -10623 7785 8131 -38920 -22749 7883 2518 22 11,50 -10623 -9875 8131 8477 -38713 -19597 2518 -2670 23 12,00 -9875 -8470 8477 8823 -36038 -16272 -2670 -7313 24 12,50 -8470 -6536 8823 9168 -31245 -12774 -7313 -11115 25 13,00 -6536 -4162 9168 9514 -24818 -9103 -11115 -13835 26 13,50 -4162 -1391 9514 9860 -17351 -5260 -13835 -15265 27 14,00 -1391 5007 9860 10206 -9536 -1243 -15265 -14399 28 14,50 5007 14364 10206 10551 -2972 29 15,00 14364 23778 10551 10897 N.ro 1 0 0 -14399 -9593 0 -9593 0 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE RARA N.ro: 1 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m 0 0 0 0,50 247 -110 -15 -1027 Tg Kg/m 0 62 2 1,00 247 493 -110 -220 -92 -2110 62 247 3 1,50 493 740 -220 -329 -293 -3247 247 555 4 2,00 740 987 -329 -439 -678 -4439 555 987 5 2,50 987 1233 -439 -549 1230 -7048 -4094 -3539 6 3,00 1233 1480 -549 -659 2830 -8350 -3539 -2861 7 3,50 1480 1726 -659 -769 4060 -9707 -2861 -2059 8 4,00 1726 1973 -769 -878 4859 -11118 -2059 -1135 9 4,50 1973 2220 -878 -988 5164 -12585 -1135 -86 10 5,00 2220 2466 -988 -1098 4914 -14107 -86 1085 11 5,55 2466 2738 -1098 -1219 5957 -16834 -2612 -1180 2738 -1219 -1180 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 30 N.ro 12 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE RARA N.ro: 1 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m 6,10 3009 -1340 6172 -18638 Tg Kg/m 400 13 6,65 3009 3280 -1340 -1460 5476 -20508 400 2129 14 7,20 3280 3552 -1460 -1581 3789 -22444 2129 4008 15 7,80 4495 4834 -1636 -1760 544 -24663 4008 6807 16 8,40 4834 5173 -1760 -1883 -4441 -26956 6807 9809 17 9,00 5173 4061 -1883 -1478 -11288 -29164 9809 13015 18 9,50 -1451 -4654 6748 7094 -17433 -26704 13015 11564 19 10,00 -4654 -6518 7094 7440 -22414 -24070 11564 8622 20 10,50 -6518 -7224 7440 7785 -25766 -21264 8622 5134 21 11,00 -7224 -7257 7785 8131 -27312 -18285 5134 1466 22 11,50 -7257 -6733 8131 8477 -27044 -15133 1466 -2075 23 12,00 -6733 -5760 8477 8823 -25093 -11808 -2075 -5237 24 12,50 -5760 -4429 8823 9168 -21701 -8310 -5237 -7819 25 13,00 -4429 -2800 9168 9514 -17202 -4640 -7819 -9658 26 13,50 -2800 -902 9514 9860 -12004 -796 -9658 -10611 27 14,00 -902 3562 9860 10206 -6580 0 -10611 -9972 28 14,50 3562 9949 10206 10551 -2046 0 -9972 -6620 29 15,00 9949 16370 10551 10897 0 -6620 0 N.ro 1 0 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE RARA N.ro: 2 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m 0 0 0 0,50 247 -110 -15 -1027 Tg Kg/m 0 62 2 1,00 247 493 -110 -220 -92 -2110 62 247 3 1,50 493 740 -220 -329 -293 -3247 247 555 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 31 N.ro 4 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE RARA N.ro: 2 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m 740 -329 2,00 987 -439 -678 -4439 Tg Kg/m 555 987 5 2,50 987 1233 -439 -549 1230 -7048 -4094 -3539 6 3,00 1233 1480 -549 -659 2830 -8350 -3539 -2861 7 3,50 1480 1726 -659 -769 4060 -9707 -2861 -2059 8 4,00 1726 1973 -769 -878 4859 -11118 -2059 -1135 9 4,50 1973 2220 -878 -988 5164 -12585 -1135 -86 10 5,00 2220 2466 -988 -1098 4914 -14107 -86 1085 11 5,55 2466 2738 -1098 -1219 5957 -16834 -2612 -1180 12 6,10 2738 3009 -1219 -1340 6172 -18638 -1180 400 13 6,65 3009 3280 -1340 -1460 5476 -20508 400 2129 14 7,20 3280 3552 -1460 -1581 3789 -22444 2129 4008 15 7,80 4495 4834 -1636 -1760 544 -24663 4008 6807 16 8,40 4834 5173 -1760 -1883 -4441 -26956 6807 9809 17 9,00 5173 4061 -1883 -1478 -11288 -29164 9809 13015 18 9,50 -1451 -4654 6748 7094 -17433 -26704 13015 11564 19 10,00 -4654 -6518 7094 7440 -22414 -24070 11564 8622 20 10,50 -6518 -7224 7440 7785 -25766 -21264 8622 5134 21 11,00 -7224 -7257 7785 8131 -27312 -18285 5134 1466 22 11,50 -7257 -6733 8131 8477 -27044 -15133 1466 -2075 23 12,00 -6733 -5760 8477 8823 -25093 -11808 -2075 -5237 24 12,50 -5760 -4429 8823 9168 -21701 -8310 -5237 -7819 25 13,00 -4429 -2800 9168 9514 -17202 -4640 -7819 -9658 -2800 9514 -9658 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 32 26 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE RARA N.ro: 2 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m 13,50 -902 9860 -12004 -796 27 14,00 -902 3562 9860 10206 -6580 0 -10611 -9972 28 14,50 3562 9949 10206 10551 -2046 0 -9972 -6620 29 15,00 9949 16370 10551 10897 0 -6620 0 N.ro N.ro 1 0 Tg Kg/m -10611 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 1 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 0 0 0 0 0,50 247 -110 -15 -1027 62 2 1,00 247 493 -110 -220 -92 -2110 62 247 3 1,50 493 740 -220 -329 -293 -3247 247 555 4 2,00 740 987 -329 -439 -678 -4439 555 987 5 2,50 987 1233 -439 -549 1230 -7048 -4094 -3539 6 3,00 1233 1480 -549 -659 2830 -8350 -3539 -2861 7 3,50 1480 1726 -659 -769 4060 -9707 -2861 -2059 8 4,00 1726 1973 -769 -878 4859 -11118 -2059 -1135 9 4,50 1973 2220 -878 -988 5164 -12585 -1135 -86 10 5,00 2220 2466 -988 -1098 4914 -14107 -86 1085 11 5,55 2466 2738 -1098 -1219 5957 -16834 -2612 -1180 12 6,10 2738 3009 -1219 -1340 6172 -18638 -1180 400 13 6,65 3009 3280 -1340 -1460 5476 -20508 400 2129 14 7,20 3280 3552 -1460 -1581 3789 -22444 2129 4008 15 7,80 4495 4834 -1636 -1760 544 -24663 4008 6807 16 8,40 4834 5173 -1760 -1883 -4441 -26956 6807 9809 17 9,00 5173 4061 -1883 -1478 -11288 -29164 9809 13015 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 33 N.ro 18 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 1 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m -1451 6748 13015 9,50 -4654 7094 -17433 -26704 11564 19 10,00 -4654 -6518 7094 7440 -22414 -24070 11564 8622 20 10,50 -6518 -7224 7440 7785 -25766 -21264 8622 5134 21 11,00 -7224 -7257 7785 8131 -27312 -18285 5134 1466 22 11,50 -7257 -6733 8131 8477 -27044 -15133 1466 -2075 23 12,00 -6733 -5760 8477 8823 -25093 -11808 -2075 -5237 24 12,50 -5760 -4429 8823 9168 -21701 -8310 -5237 -7819 25 13,00 -4429 -2800 9168 9514 -17202 -4640 -7819 -9658 26 13,50 -2800 -902 9514 9860 -12004 -796 -9658 -10611 27 14,00 -902 3562 9860 10206 -6580 0 -10611 -9972 28 14,50 3562 9949 10206 10551 -2046 0 -9972 -6620 29 15,00 9949 16370 10551 10897 0 -6620 0 N.ro 1 0 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 2 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 0 0 0 0 0,50 247 -110 -15 -1027 62 2 1,00 247 493 -110 -220 -92 -2110 62 247 3 1,50 493 740 -220 -329 -293 -3247 247 555 4 2,00 740 987 -329 -439 -678 -4439 555 987 5 2,50 987 1233 -439 -549 1230 -7048 -4094 -3539 6 3,00 1233 1480 -549 -659 2830 -8350 -3539 -2861 7 3,50 1480 1726 -659 -769 4060 -9707 -2861 -2059 8 4,00 1726 1973 -769 -878 4859 -11118 -2059 -1135 9 4,50 1973 2220 -878 -988 5164 -12585 -1135 -86 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 34 N.ro PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 2 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 10 5,00 2220 2466 -988 -1098 4914 -14107 -86 1085 11 5,55 2466 2738 -1098 -1219 5957 -16834 -2612 -1180 12 6,10 2738 3009 -1219 -1340 6172 -18638 -1180 400 13 6,65 3009 3280 -1340 -1460 5476 -20508 400 2129 14 7,20 3280 3552 -1460 -1581 3789 -22444 2129 4008 15 7,80 4495 4834 -1636 -1760 544 -24663 4008 6807 16 8,40 4834 5173 -1760 -1883 -4441 -26956 6807 9809 17 9,00 5173 4061 -1883 -1478 -11288 -29164 9809 13015 18 9,50 -1451 -4654 6748 7094 -17433 -26704 13015 11564 19 10,00 -4654 -6518 7094 7440 -22414 -24070 11564 8622 20 10,50 -6518 -7224 7440 7785 -25766 -21264 8622 5134 21 11,00 -7224 -7257 7785 8131 -27312 -18285 5134 1466 22 11,50 -7257 -6733 8131 8477 -27044 -15133 1466 -2075 23 12,00 -6733 -5760 8477 8823 -25093 -11808 -2075 -5237 24 12,50 -5760 -4429 8823 9168 -21701 -8310 -5237 -7819 25 13,00 -4429 -2800 9168 9514 -17202 -4640 -7819 -9658 26 13,50 -2800 -902 9514 9860 -12004 -796 -9658 -10611 27 14,00 -902 3562 9860 10206 -6580 0 -10611 -9972 28 14,50 3562 9949 10206 10551 -2046 0 -9972 -6620 29 15,00 9949 16370 10551 10897 0 -6620 0 0 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE QUASI PERMANENTE N.ro: 1 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI N.ro Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 0 0 0 0 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 35 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE QUASI PERMANENTE N.ro: 1 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI N.ro Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 1 0,50 247 -110 -15 -1027 62 2 1,00 247 493 -110 -220 -92 -2110 62 247 3 1,50 493 740 -220 -329 -293 -3247 247 555 4 2,00 740 987 -329 -439 -678 -4439 555 987 5 2,50 987 1233 -439 -549 1230 -7048 -4094 -3539 6 3,00 1233 1480 -549 -659 2830 -8350 -3539 -2861 7 3,50 1480 1726 -659 -769 4060 -9707 -2861 -2059 8 4,00 1726 1973 -769 -878 4859 -11118 -2059 -1135 9 4,50 1973 2220 -878 -988 5164 -12585 -1135 -86 10 5,00 2220 2466 -988 -1098 4914 -14107 -86 1085 11 5,55 2466 2738 -1098 -1219 5957 -16834 -2612 -1180 12 6,10 2738 3009 -1219 -1340 6172 -18638 -1180 400 13 6,65 3009 3280 -1340 -1460 5476 -20508 400 2129 14 7,20 3280 3552 -1460 -1581 3789 -22444 2129 4008 15 7,80 4495 4834 -1636 -1760 544 -24663 4008 6807 16 8,40 4834 5173 -1760 -1883 -4441 -26956 6807 9809 17 9,00 5173 4061 -1883 -1478 -11288 -29164 9809 13015 18 9,50 -1451 -4654 6748 7094 -17433 -26704 13015 11564 19 10,00 -4654 -6518 7094 7440 -22414 -24070 11564 8622 20 10,50 -6518 -7224 7440 7785 -25766 -21264 8622 5134 21 11,00 -7224 -7257 7785 8131 -27312 -18285 5134 1466 22 11,50 -7257 -6733 8131 8477 -27044 -15133 1466 -2075 23 12,00 -6733 -5760 8477 8823 -25093 -11808 -2075 -5237 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 36 PRESS. RISULTANTI + SOLLECITAZIONI - COMBINAZIONE QUASI PERMANENTE N.ro: 1 PRESSIONI RISULTANTI E SOLLECITAZIONI N.ro Quota Pr Pv Mf N Tg m Kg/m Kg/m Kg·m/m Kg/m Kg/m 24 12,50 -5760 -4429 8823 9168 -21701 -8310 -5237 -7819 25 13,00 -4429 -2800 9168 9514 -17202 -4640 -7819 -9658 26 13,50 -2800 -902 9514 9860 -12004 -796 -9658 -10611 27 14,00 -902 3562 9860 10206 -6580 0 -10611 -9972 28 14,50 3562 9949 10206 10551 -2046 0 -9972 -6620 29 15,00 9949 16370 10551 10897 0 -6620 0 0 VERIFICHE DI SICUREZZA RISULTATI DI CALCOLO Momento flettente massimo [kg·m/m] Quota di momento flettente massimo [m] Spostamento a fondo scavo [mm] Scarto finale della analisi non lineare (E-04) Convergenza analisi non lineare Infissione analisi non lineare Coefficiente di sicurezza dell' infissione Moltiplicatore di collasso dei carichi N.ro 1 2 N.ro 1 2 N.ro 1 2 N.ro 1 2 N.ro 1 2 -44360 11,50 8,02 0 SODDISFATTA SUFFICIENTE 2,4000 1,5000 VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 1 VERIFICA TIRANTI L. min. Coeff.sic Trazione Sigma Allungam. Resist.Rad m Kg Kg/cmq mm kg 5,95 2,0322 17473 3149,50 14,9976 35509 7,73 1,1030 23943 4315,59 20,5504 26408 VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 2 VERIFICA TIRANTI L. min. Coeff.sic Trazione Sigma Allungam. Resist.Rad m Kg Kg/cmq mm kg 5,95 2,0322 17473 3149,50 14,9976 35509 7,73 1,1030 23943 4315,59 20,5504 26408 VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 3 VERIFICA TIRANTI L. min. Coeff.sic Trazione Sigma Allungam. Resist.Rad m Kg Kg/cmq mm kg 5,95 2,6793 13253 2388,79 11,3752 35509 7,73 1,4317 18446 3324,73 15,8321 26408 VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - COMBINAZIONE RARA N.ro: 1 VERIFICA TIRANTI L. min. Coeff.sic Trazione Sigma Allungam. Resist.Rad m Kg Kg/cmq mm kg 5,95 3,0927 11481 2069,46 9,8546 35509 7,73 1,6735 15780 2844,25 13,5441 26408 VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - COMBINAZIONE RARA N.ro: 2 VERIFICA TIRANTI L. min. Coeff.sic Trazione Sigma Allungam. Resist.Rad m Kg Kg/cmq mm kg 5,95 3,0927 11481 2069,46 9,8546 35509 7,73 1,6735 15780 2844,25 13,5441 26408 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 37 VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 1 VERIFICA TIRANTI N.ro L. min. Coeff.sic Trazione Sigma Allungam. Resist.Rad m Kg Kg/cmq mm kg 1 5,95 3,0927 11481 2069,46 9,8546 35509 2 7,73 1,6735 15780 2844,25 13,5441 26408 VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 2 VERIFICA TIRANTI N.ro L. min. Coeff.sic Trazione Sigma Allungam. Resist.Rad m Kg Kg/cmq mm kg 1 5,95 3,0927 11481 2069,46 9,8546 35509 2 7,73 1,6735 15780 2844,25 13,5441 26408 VERIFICHE DI RESISTENZA TIRANTI - COMBINAZIONE QUASI PERMANENTE N.ro: 1 VERIFICA TIRANTI N.ro L. min. Coeff.sic Trazione Sigma Allungam. Resist.Rad m Kg Kg/cmq mm kg 1 5,95 3,0927 11481 2069,46 9,8546 35509 2 7,73 1,6735 15780 2844,25 13,5441 26408 Tipo di Analisi SLU M1 SLU M1 SLU M1 SLU M2 SLU M2 SLU M2 RARA RARA FREQ. FREQ. PERM. CEDIMENTI VERTICALI TERRENO DI MONTE Comb. Volume DistMax Ced.x=0 Ced.1/4 Ced.2/4 N.ro (mc) (m) mm mm mm 1 0,161 7,31 88,4 49,7 22,1 2 0,161 7,31 88,4 49,7 22,1 3 0,123 7,31 67,2 37,8 16,8 1 0,179 7,31 98,2 55,2 24,6 2 0,179 7,31 98,2 55,2 24,6 3 0,155 7,31 84,7 47,7 21,2 1 0,106 7,31 58,1 32,7 14,5 2 0,106 7,31 58,1 32,7 14,5 1 0,106 7,31 58,1 32,7 14,5 2 0,106 7,31 58,1 32,7 14,5 1 0,106 7,31 58,1 32,7 14,5 Ced.3/4 mm 5,5 5,5 4,2 6,1 6,1 5,3 3,6 3,6 3,6 3,6 3,6 Quota m 0,50 3,00 5,55 8,40 11,00 13,50 SpostOriz (mm) 24,09 19,40 14,42 8,38 3,32 0,21 SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 1 Quota SpostOriz Quota SpostOriz Quota SpostOriz m (mm) m (mm) m (mm) 1,00 23,15 1,50 22,21 2,00 21,28 3,50 18,45 4,00 17,49 4,50 16,52 6,10 13,29 6,65 12,14 7,20 10,97 9,00 7,10 9,50 6,07 10,00 5,09 11,50 2,56 12,00 1,87 12,50 1,26 14,00 -0,25 14,50 -0,69 15,00 -1,13 Quota m 2,50 5,00 7,80 10,50 13,00 SpostOriz (mm) 20,34 15,53 9,68 4,17 0,71 Quota m 0,50 3,00 5,55 8,40 11,00 13,50 SpostOriz (mm) 24,09 19,40 14,42 8,38 3,32 0,21 SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 2 Quota SpostOriz Quota SpostOriz Quota SpostOriz m (mm) m (mm) m (mm) 1,00 23,15 1,50 22,21 2,00 21,28 3,50 18,45 4,00 17,49 4,50 16,52 6,10 13,29 6,65 12,14 7,20 10,97 9,00 7,10 9,50 6,07 10,00 5,09 11,50 2,56 12,00 1,87 12,50 1,26 14,00 -0,25 14,50 -0,69 15,00 -1,13 Quota m 2,50 5,00 7,80 10,50 13,00 SpostOriz (mm) 20,34 15,53 9,68 4,17 0,71 Quota m 0,50 3,00 5,55 8,40 11,00 13,50 SpostOriz (mm) 18,67 14,87 10,90 6,22 2,43 0,14 SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - SLU M1 - COMBINAZIONE N.ro: 3 Quota SpostOriz Quota SpostOriz Quota SpostOriz m (mm) m (mm) m (mm) 1,00 17,91 1,50 17,15 2,00 16,39 3,50 14,11 4,00 13,34 4,50 12,56 6,10 10,01 6,65 9,12 7,20 8,21 9,00 5,25 9,50 4,48 10,00 3,74 11,50 1,86 12,00 1,35 12,50 0,90 14,00 -0,20 14,50 -0,52 15,00 -0,84 Quota m 2,50 5,00 7,80 10,50 13,00 SpostOriz (mm) 15,63 11,78 7,21 3,05 0,50 Quota m 0,50 SpostOriz (mm) 26,54 SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 1 Quota SpostOriz Quota SpostOriz Quota SpostOriz m (mm) m (mm) m (mm) 1,00 25,52 1,50 24,50 2,00 23,48 Quota m 2,50 SpostOriz (mm) 22,46 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 38 Quota m 3,00 5,55 8,40 11,00 13,50 SpostOriz (mm) 21,44 16,03 9,42 3,81 0,27 SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 1 Quota SpostOriz Quota SpostOriz Quota SpostOriz m (mm) m (mm) m (mm) 3,50 20,41 4,00 19,37 4,50 18,31 6,10 14,80 6,65 13,54 7,20 12,26 9,00 8,02 9,50 6,87 10,00 5,78 11,50 2,94 12,00 2,17 12,50 1,47 14,00 -0,26 14,50 -0,77 15,00 -1,27 Quota m 5,00 7,80 10,50 13,00 SpostOriz (mm) 17,23 10,85 4,76 0,84 Quota m 0,50 3,00 5,55 8,40 11,00 13,50 SpostOriz (mm) 26,54 21,44 16,03 9,42 3,81 0,27 SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 2 Quota SpostOriz Quota SpostOriz Quota SpostOriz m (mm) m (mm) m (mm) 1,00 25,52 1,50 24,50 2,00 23,48 3,50 20,41 4,00 19,37 4,50 18,31 6,10 14,80 6,65 13,54 7,20 12,26 9,00 8,02 9,50 6,87 10,00 5,78 11,50 2,94 12,00 2,17 12,50 1,47 14,00 -0,26 14,50 -0,77 15,00 -1,27 Quota m 2,50 5,00 7,80 10,50 13,00 SpostOriz (mm) 22,46 17,23 10,85 4,76 0,84 Quota m 0,50 3,00 5,55 8,40 11,00 13,50 SpostOriz (mm) 23,32 18,65 13,76 7,95 3,15 0,20 SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - SLU M2 - COMBINAZIONE N.ro: 3 Quota SpostOriz Quota SpostOriz Quota SpostOriz m (mm) m (mm) m (mm) 1,00 22,38 1,50 21,45 2,00 20,52 3,50 17,71 4,00 16,77 4,50 15,81 6,10 12,66 6,65 11,55 7,20 10,42 9,00 6,73 9,50 5,76 10,00 4,82 11,50 2,43 12,00 1,78 12,50 1,20 14,00 -0,24 14,50 -0,66 15,00 -1,07 Quota m 2,50 5,00 7,80 10,50 13,00 SpostOriz (mm) 19,59 14,84 9,18 3,95 0,67 Quota m 0,50 3,00 5,55 8,40 11,00 13,50 SpostOriz (mm) 15,89 12,77 9,47 5,47 2,15 0,13 SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - COMBINAZIONE RARA N.ro: 1 Quota SpostOriz Quota SpostOriz Quota SpostOriz m (mm) m (mm) m (mm) 1,00 15,27 1,50 14,64 2,00 14,02 3,50 12,14 4,00 11,51 4,50 10,86 6,10 8,72 6,65 7,96 7,20 7,18 9,00 4,63 9,50 3,95 10,00 3,31 11,50 1,65 12,00 1,21 12,50 0,81 14,00 -0,17 14,50 -0,45 15,00 -0,74 Quota m 2,50 5,00 7,80 10,50 13,00 SpostOriz (mm) 13,40 10,20 6,33 2,71 0,45 Quota m 0,50 3,00 5,55 8,40 11,00 13,50 SpostOriz (mm) 15,89 12,77 9,47 5,47 2,15 0,13 SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - COMBINAZIONE RARA N.ro: 2 Quota SpostOriz Quota SpostOriz Quota SpostOriz m (mm) m (mm) m (mm) 1,00 15,27 1,50 14,64 2,00 14,02 3,50 12,14 4,00 11,51 4,50 10,86 6,10 8,72 6,65 7,96 7,20 7,18 9,00 4,63 9,50 3,95 10,00 3,31 11,50 1,65 12,00 1,21 12,50 0,81 14,00 -0,17 14,50 -0,45 15,00 -0,74 Quota m 2,50 5,00 7,80 10,50 13,00 SpostOriz (mm) 13,40 10,20 6,33 2,71 0,45 Quota m 0,50 3,00 5,55 8,40 11,00 13,50 SpostOriz (mm) 15,89 12,77 9,47 5,47 2,15 0,13 SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 1 Quota SpostOriz Quota SpostOriz Quota SpostOriz m (mm) m (mm) m (mm) 1,00 15,27 1,50 14,64 2,00 14,02 3,50 12,14 4,00 11,51 4,50 10,86 6,10 8,72 6,65 7,96 7,20 7,18 9,00 4,63 9,50 3,95 10,00 3,31 11,50 1,65 12,00 1,21 12,50 0,81 14,00 -0,17 14,50 -0,45 15,00 -0,74 Quota m 2,50 5,00 7,80 10,50 13,00 SpostOriz (mm) 13,40 10,20 6,33 2,71 0,45 Quota m 0,50 3,00 5,55 8,40 11,00 13,50 SpostOriz (mm) 15,89 12,77 9,47 5,47 2,15 0,13 SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - COMBINAZIONE FREQUENTE N.ro: 2 Quota SpostOriz Quota SpostOriz Quota SpostOriz m (mm) m (mm) m (mm) 1,00 15,27 1,50 14,64 2,00 14,02 3,50 12,14 4,00 11,51 4,50 10,86 6,10 8,72 6,65 7,96 7,20 7,18 9,00 4,63 9,50 3,95 10,00 3,31 11,50 1,65 12,00 1,21 12,50 0,81 14,00 -0,17 14,50 -0,45 15,00 -0,74 Quota m 2,50 5,00 7,80 10,50 13,00 SpostOriz (mm) 13,40 10,20 6,33 2,71 0,45 Quota m 0,50 3,00 SpostOriz (mm) 15,89 12,77 Quota m 2,50 5,00 SpostOriz (mm) 13,40 10,20 SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - COMBINAZIONE QUASI PERMANENTE N.ro: 1 Quota SpostOriz Quota SpostOriz Quota SpostOriz m (mm) m (mm) m (mm) 1,00 15,27 1,50 14,64 2,00 14,02 3,50 12,14 4,00 11,51 4,50 10,86 GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 39 Quota m 5,55 8,40 11,00 13,50 SpostOriz (mm) 9,47 5,47 2,15 0,13 SPOSTAMENTI ORIZZONTALI PARATIA - COMBINAZIONE QUASI PERMANENTE N.ro: 1 Quota SpostOriz Quota SpostOriz Quota SpostOriz m (mm) m (mm) m (mm) 6,10 8,72 6,65 7,96 7,20 7,18 9,00 4,63 9,50 3,95 10,00 3,31 11,50 1,65 12,00 1,21 12,50 0,81 14,00 -0,17 14,50 -0,45 15,00 -0,74 VERIFICHE S.L.E. FESSURAZIONE PARATIA Tipo Cmb Conc N fes M fes Dist. Wcalc W Lim Comb fes fes Kg Kgm cm mm mm Rara Freq 0 0 0 0 0 0,00 0,30 Perm 0 0 0 0 0 0,00 0,20 Tipo Cmb Conc Comb c c Rara 1 21 Freq Perm 1 21 N c Kg -18285 VERIFICHE S.L.E. TENSIONI DI ESERCIZIO PARATIA M c c c Lim Cmb Conc N f M f Kgm Kg/cmq Kg/cmq f Kg Kgm f -27312 -44,9 120,0 1 21 -18285 -27312 -18285 -27312 -44,9 Quota m 7,80 10,50 13,00 SpostOriz (mm) 6,33 2,71 0,45 Verifica VERIFICA VERIFICA f f Lim Kg/cmq Kg/cmq 1969 3600 90,0 Verifica VERIFICA VERIFICA GEA.SISTE S.R.L. SOFTWARE: C.D.B. - Computer Design of Bulkheads - Rel.2011 - VERSIONE DEMO Pag. 40