Torino, 24/12/2014 Prot. 12/2014/DT/ra Oggetto: DONAZIONE DIFFERITA - INFORMAZIONI E MODALITÀ ORGANIZZATIVE Gentile Presidente, come preannunciato nell'ultima Assemblea e con mail del 19/11/2014 (protocollo 11/2014/DT/ra), a partire dal 1 gennaio 2015, su indicazione del nostro Centro Trasfusionale di Riferimento, verrà adottata la pratica della donazione differita. Nel seguito alcune importanti informazioni e modalità organizzative concordate con la Banca del Sangue. 1. Motivazioni La pratica della donazione differita risponde a quanto indicato dalla Linea Guida del Centro Nazionale Sangue (LG CNS 04 del 26/06/2014) e dalla Raccomandazione 1/2010 della Commissione Regionale Sangue, documenti emanati dai principali Enti che gestiscono la sicurezza nella filiera trasfusionale. La donazione differita ha lo scopo principale di garantire la sicurezza dell'emocomponente raccolto, quindi del ricevente, ma anche quello di ottimizzare le risorse economiche regionali finanziate con i contributi di tutti noi cittadini. Un "Nuovo Donatore" infatti che si presenta per la prima volta al prelievo, non è ancora "conosciuto" da un punto di vista della propria situazione sanitaria. Potrebbe quindi capitare, con maggiore probabilità rispetto ad un Donatore Periodico, di raccogliere inutilmente una sacca da scartare a causa di una positività agli esami infettivologici o, più in generale di una non idoneità del candidato. 2. Organizzazione Nel seguito l'iter che verrà seguito dal Candidato Donatore durante il prelievo: a) Arrivo del Candidato Donatore e compilazione della seguente documentazione: questionario anamnestico; modulo 047 "Domanda per diventare socio Donatore della Fidas ADSP" consegna dell'informativa "Criteri di esclusione dalla donazione". consegna dell'"Informativa sulla donazione differita" (in allegato alla presente). b) Colloquio con il medico: in questa fase il Candidato Donatore effettua la normale visita di valutazione dei requisiti fisici e anamnestici. Come sempre, a seguito del colloquio, potrà essere reso idoneo o non dal medico. b) Prelievo ematico: se il Candidato Donatore risulterà idoneo al colloquio, gli verrà prelevata una provetta per effettuate gli esami virologici e valutare il rischio di trasmissione delle seguenti malattie: Epatite B, Epatite C, HIV (AIDS), Sifilide. 1 di 2 c) Refertazione: a distanza di qualche giorno dal prelievo (tempistiche e modalità dipendono dal Centro Trasfusionale) i Candidati Donatori riceveranno il referto e, se idonei, verranno invitati a ripresentarsi alla donazione. d) Comunicazioni ai Gruppi: appena possibile, sarà nostra cura avvisarvi dell'invio dei referti da parte della Banca del Sangue. Da quel momento potrete contattare i Candidati Donatori seguendo le modalità a voi più congeniali. I "Candidati Donatori" passeranno allo stato di "Donatori" quando avranno effettuato la prima donazione. Solo a questo punto avrete l'aggiornamento sui sistemi informatici associativi (ORION e GIAD) e si potrà attivare la procedura di emissione dei tesserini. e) Giustifica lavorativa Sulla base dell'articolo 8 della legge 219 del 21 ottobre 2005 al Donatore che si presenta per la prima volta, verrà rilasciata solo la giustifica oraria, come già accade attualmente per i donatori che effettuano gli esami. Si consiglia di riservare a questi donatori una corsia preferenziale. f) Alcune eccezioni: come da comunicazione della Banca del Sangue del 19/12/14, alla procedura della donazione differita faranno eccezione gli studenti Candidati Donatori che si presentano alle sedute di raccolta organizzate per gli istituti scolastici. A giudizio del medico selezionatore potranno anche fare saltuaria eccezione altri soggetti, ad esempio colui che si presenta ai nostri prelievi per la prima volta (quindi viene formalmente registrato come nuovo) ma documenta il fatto di essere un Donatore abituale presso altro centro o Regione. Cordiali saluti Fidas ADSP onlus Direttore Tecnico Dott. Roberto ALBIANI Fidas ADSP onlus Responsabile Gestione Qualità Dott.ssa Antonella NOVELLI 2 di 2