Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all'Insegnamento Università Federico II - Indirizzo FIM a.a 2003-2004 Corsi: Tecnologie Didattiche - Laboratorio di Tecnologie Didattiche Valutazione e TD Progettazione delle prove di valutazione Valutazione dell’apprendimento basata su sistemi automatici Uso di Quiz Faber Valutazione e autovalutazione Come progettare una prova di valutazione Le funzioni e le caratteristiche dei sistemi automatici di valutazione Vertecchi, Manuale della valutazione – Editori Riuniti Cap.VII – Fig.25. Aspetti della valutazione nel processo di insegnamento-apprendimento Valutazione Valutare gli allievi corrisponde a esprimere giudizi relativi a variabili scolastiche e non, cognitive ed affettive, sociali ed ambientali, al fine di calibrare la successiva azione formativa. Nucleo concettuale della valutazione è il confronto tra i risultati raggiunti e gli obiettivi che l'insegnante si era prefisso nella sua progettazione didattica. Valutare, quindi, equivale a confrontare gli eventi osservati con quelli attesi, secondo i criteri concordati in fase di programmazione. Autovalutazione Il processo didattico non potrà dirsi completo fin quando gli allievi non saranno resi responsabili della propria formazione, avvertendo quindi l'esigenza di autovalutarsi sia in itinere, sia in momenti specifici quali la scelta di un indirizzo scolastico o universitario. Tipi di valutazione Ha lo scopo di fornire informazioni continue e formativa sommativa analitiche circa il modo in cui l’allievo procede nel suo percorso di apprendimento. Si colloca all’interno delle attività didattiche e concorre a determinarne lo sviluppo. Apprezza l’utilizzazione in modo aggregato di capacità e conoscenze acquisite durante una parte significativa del percorso di apprendimento. Lo è anche quella che si esprime a fine anno. Prove di verifica Una prova è uno strumento usato per conoscere il grado di competenza raggiunto dagli allievi in modo da poter acquisire un elemento del giudizio valutativo e poter indirizzare l'insegnamento successivo. Essa è costruita in modo da consentirne l'osservazione. Deve essere in grado di dare molte informazioni affidabili sul livello di apprendimento. Dalla qualità di stimoli e risposte dipenderà la validità e l'attendibilità delle informazioni. Tipi di prove •Prove non strutturate •Prove semistrutturate •Prove strutturate Prove non strutturate Mezzi non strutturati sono quelli che prevedono stimoli e risposte di tipo aperto come l'interrogazione orale, il tema d'italiano, il problema di matematica, ….. Essi consentono la valutazione di processi mentali complessi (la capacità di comunicare il proprio pensiero, l'abilità di costruire un discorso logico e di cogliere gli elementi essenziali di un argomento, la creatività, il senso critico, la capacità di usare liberamente la propria fantasia, di trovare soluzioni originali). Il loro limite è di non prestarsi a misurazioni obiettive e confrontabili e di richiedere molto tempo di esecuzione e di revisione. Tuttavia, se l'insegnante ha piena consapevolezza dei dati effettivamente rilevabili con tali prove, esse risultano indispensabili per acquisire informazioni su fondamentali obiettivi didattici non verificabili con altri tipi di prove. Prove semistrutturate Tali prove hanno stimoli chiusi e risposte aperte. Comprendono un'ampia gamma di strumenti valutativi quali domande strutturate, saggi brevi, rapporti di ricerca, riassunti, esercizi, colloqui strutturati, ecc. Come i test consentono una predeterminazione dei criteri di misurazione della prova e, come le prove non strutturate, consentono un'autonoma elaborazione delle risposte quindi stimolano la memoria rievocativa più che quella riconoscitiva. Nella formulazione di queste prove è auspicabile costruire, contemporaneamente all'articolazione dei quesiti, i criteri di correzione della prova, esplicitando i livelli di accettabilità e gli indicatori della valutazione della prova. Prove strutturate Le prove strutturate presentano stimoli e risposte predefiniti; esse vengono chiamate anche prove oggettive di verifica o test. "Un test è un complesso di quesiti tali che per ciascuno possa stabilirsi rapidamente e con certezza se è stato risolto o meno, e tutti siano talmente significativi rispetto alla materia che il numero dei quesiti risolti possa venire considerato come un indice per classificare il grado di conoscenza e comprensione da lui posseduta in quella materia, mediante un raffronto coi risultati ottenuti da altre persone sottoposte alla stessa prova." da Visalberghi: "Misurazione e valutazione nel processo educativo" STIMOLO APERTO - RISPOSTA APERTA Esempi: interrogazioni su argomenti di una certa ampiezza; temi; relazioni su esperienze; tenuta di verbali; redazioni di articoli e lettere. Lo stimolo consiste nel fornire l'indicazione di una certa area di problemi entro cui orientarsi. La risposta richiede che si utilizzi la capacità di argomentare, di raccogliere le conoscenze possedute anche in aree limitrofe. STIMOLO CHIUSO - RISPOSTA APERTA Esempi: composizioni e saggi brevi; attività di ricerca; esperienze di laboratorio. Lo stimolo si presenta accuratamente predisposto in funzione del tipo di prestazione che intende sollecitare. La risposta può tuttavia essere fornita in modo adeguato solo se l'allievo, facendo ricorso alle sue abilità e conoscenze, riesce ad organizzare una propria linea di comportamento che lo conduca a fornire la prestazione richiesta. STIMOLO APERTO - RISPOSTA CHIUSA Esempio: spesso nelle interrogazioni il docente sollecita l'allievo ad esprimere consenso a ciò che afferma. E' come dire che chi interroga, si risponde e cerca solo una conferma sul piano affettivo da parte dell'allievo. Si tratta perciò di pseudo-prove. Lo stimolo è generalmente ampio, ma improprio, perché non è indirizzato all'allievo. Anche la risposta è impropria, perché non riguarda la manifestazione di abilità e conoscenze. STIMOLO CHIUSO - RISPOSTA CHIUSA Esempi: esercizi di grammatica, sintassi ecc.; esecuzione di calcoli; risoluzione di problemi a percorso obbligato. Questo tipo di prove, prova strutturata o prova oggettiva o test di profitto, presenta una particolare organizzazione, capace di sollecitare, oltre alla capacità riproduttiva, anche quella di riconoscere, confrontare ecc.. Lo stimolo contiene completamente definito il modello della risposta. La risposta corrisponde ad una prestazione già organizzata. Prove per la valutazione con le TD L'apprezzamento oggettivo rilevabile anche in modo automatico della qualità delle prestazioni dell'allievo, si può ottenere solo utilizzando prove a stimolo e risposta chiusa (test di profitto), organizzate in modo da ridurre al minimo la mediazione dell'allievo nel manifestare il suo apprendimento e dell'insegnante nell'apprezzarlo. Una volta stabiliti gli obiettivi che si intendono verificare il docente è in grado di fornire uno stimolo specifico per ottenere una prestazione altrettanto specifica. I test di profitto sono costituiti da un congruo numero di quesiti (item) ai quali è possibile rispondere in modo univoco. Generalmente le risposte sono già formulate e l'allievo si limita ad indicare quelle che considera corrette. Tipi di quesiti Quesito diretto Scelte multiple (sono proposte almeno 3 possibilità di risposta delle quali una sola corretta, una (distrattore) catalogabile a prima vista come corretta, altre errate ) Vero / Falso Corrispondenza (proposizioni da collegare) Completamento (inserimento di parti mancanti scelte da un elenco) Riordinamento Risposte multiple (il quesito prevede la scelta delle risposte giuste, che possono essere più di una, a differenza delle domande a scelta multipla) Correzione degli errori contenuti in un testo Elaborazione delle domande •Le asserzioni e le domande saranno chiare, brevi, univoche, formulate semplicemente, con risposte alternative plausibili. •Non inserire distrattori aventi scarsa pertinenza con l'argomento del quesito. •Il quesito non deve contenere informazioni non essenziali per la sua soluzione. •La domanda non deve essere formulata mediante negazioni. • I test non dovrebbero contenere più di una quarantina di quesiti . • Disporre nelle copie della prova i quesiti in ordine diverso per evitare facili confronti. Gli item possono essere di diversi tipi: • vero/falso Agli allievi viene proposta un'affermazione; essi devono indicare se la considerano vera o falsa. •scelte multiple Agli allievi viene formulata una domanda a cui corrispondono quattro o cinque possibili risposte; essi devono indicare la/le risposte (al massimo due) che ritengono corrette (semplici/doppie). •completamenti/inserimenti Agli allievi viene proposto un brano di significato compiuto all'interno del quale sono state omesse alcune parole-chiave. In calce al brano si trova un elenco sovrabbondante di termini da inserire. L'allievo scriverà la parola che ritiene corretta nella lacuna che compare nel testo. •corrispondenze Agli allievi vengono forniti due elenchi di elementi alla rinfusa, che possono essere associati a coppie sulla base di una relazione. L'allievo dovrà cogliere tale relazione. Se uno dei due elenchi è sovrabbondante, si evita che le ultime associazioni vengano stabilite troppo semplicemente. • risposte multiple Il quesito prevede la scelta delle risposte giuste, che possono essere più di una, a differenza delle domande a scelta multipla •ordinamento Si ordina nel modo indicato una sequenza •quesito diretto Si pone semplicemente la domanda •correzione Correzione degli errori contenuti in un testo Analisi dei risultati Nella fase di analisi delle prestazioni occorre verificare la correttezza delle risposte e assegnare un punteggio grezzo ad ogni allievo. E' necessario stabilire qual è il livello minimo che si possa considerare accettabile, nonché tener conto dei risultati medi della classe per introdurre un fattore di adeguamento alla situazione reale. Tabulati i punteggi, con l'uso di un foglio elettronico, si possono fare le elaborazioni statistiche necessarie ad una analisi rigorosa, su fondamenti scientifici, delle prestazioni degli allievi, della validità della prova somministrata e della sua utilizzazione al fine del recupero. Bibliografia B.S.Bloom,D.R.Krathwohl, B.B. Masia -"Tassonomia degli obiettivi educativi" - Teramo, Giunti & Lisciani, 1984-85 G. Domenici: "Gli strumenti della valutazione" - Tecnodid - Napoli, 1991 Piaget J. " Lo sviluppo mentale del bambino" - Einaudi - Torini, 1967 B.Vertecchi: "Origini e sviluppi della docimologia" - Giunti e Lisciani Editori - Teramo, 1987 B. Vertecchi - Manuale della valutazione - Analisi degli apprendimenti - Editori Riuniti Roma, 1987 Materiali in rete: • un siti informativo sulla Valutazione • per scaricare il programma QuizFaber