Il presente P.O.F. è una bozza in fase
di revisione, giovedì 27 Novembre il
collegio ha approvato il documento
completo, pertanto entro il mese di
Dicembre verrà redatto in via
definitiva.
Ci riserviamo quindi di inviarlo al più
presto.
1
A.S. 2014/2015
“ La Scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo
studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della
coscienza critica”
2
(Statuto
delle Studentesse e degli Studenti della Repubblica
Italiana, art. 1 comma 1)
I VALORI EDUCATIVI
5
PROFILO DELLO STUDENTE
8
PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE
DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
8
CURRICOLO VERTICALE
10
ATTIVITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA
12
DALL'INTEGRAZIONE SCOLASTICA ALLA
SCUOLA INCLUSIVA
13
INTERCULTURA: LA SCUOLA DELLE PARI
OPPORTUNITA’
16
DIDATTICA INCLUSIVA PER ALUNNI DSA
E CON BES
18
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
19
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ 21
SCUOLA TECNOLOGICA
26
FORMAZIONE DOCENTI
30
ORGANIGRAMMA
32
3
UFFICI DI SEGRETERIA
35
PERCORSI FORMATIVI DELL’ISTITUTO
36
SCUOLA DELL’INFANZIA:
 OFFERTA FORMATIVA
 ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
 PROGETTI E ATTIVITA’
 VALUTAZIONE
 I PLESSI:
Prato Fiorito
La Città dei Bambini
Don M. Pimpinicchi
37
SCUOLA PRIMARIA:
 OFFERTA FORMATIVA
 ORGANIZZAZIONE DIDATTICA:
Attività disciplinari
Attività laboratoriali
 ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA:
Regolamento primaria
Regolamento biblioteca
 VALUTAZIONE
 I PLESSI
Don M. Pimpinicchi
Villa Redenta
San Giovanni di Baiano
San Martino in Trignano
Arcobaleno
51
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO:
80
4
PERCORSO FORMATIVO 1
PERCORSO FORMATIVO 2
CRITERI DI VALUTAZIONE
SITUAZIONE DI APPRENDIMENTO
COMPORTAMENTO
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
CONDIZIONI AMBIENTALI E RISORSE
MATERIALI
SEDE CENTRALE
SUCCURSALE DI BAIANO
SEDE STACCATA DI CAMPELLO SUL CLITUNNO
IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE
5
VALORI EDUCATIVI
L’azione educativa dell’Istituto promuove un’educazione
intesa come realizzazione di se stessi e capacità di rapportarsi
con gli altri, superando gli individualismi e favorendo la
comunicazione.
Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i
suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, religiosi.
La scuola ha come obiettivo la formazione di ogni persona sul
piano cognitivo e culturale per metterla nelle condizioni di
affrontare nuovi scenari sociali e professionali presenti e futuri.
E’ una formazione verticale che parte dai 3 anni e continua
tutto l’arco della vita; è una formazione orizzontale con
un’attenta collaborazione tra scuola e famiglia con le medesime
finalità educative.
Il nostro Istituto, volendo rispondere ai bisogni di ciascun
allievo:
 Aiuta lo studente a credere nelle sue potenzialità, a
valorizzare la sua unicità e i suoi interessi.
L’azione dei docenti è finalizzata a riconoscere e valorizzare le
diverse forme di intelligenza di ciascun studente, la sua
specifica sensibilità ed i suoi interessi.
 Favorisce lo stare bene a scuola con la costruzione di un
luogo accogliente al fine di ottenere la partecipazione
6
più ampia dei bambini e degli studenti a un progetto
educativo condiviso.
La scuola contribuisce alla creazione di percorsi formativi che
continuano tutto l’arco della vita, educando ad una cittadinanza
unitaria e valorizzando le diverse identità e radici culturali.
 Impegna al successo scolastico di tutti con particolare
attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di
disabilità o di svantaggio.
La scuola promuove la dignità e l’uguaglianza di tutti gli
studenti impegnandosi a favorire il pieno sviluppo della
persona umana.
 Istruisce fornendo saperi umani, scientifici e tecnologici
aggiornati e aggregati fra loro; permette allo studente di
affrontare problemi globali e fondamentali che lo
riguardano ponendosi tra il microcosmo personale e il
macrocosmo dell’umanità e del pianeta; coinvolge
direttamente
ed
emotivamente
lo
studente
nell’apprendimento.
La scuola contribuisce al superamento della frammentazione
delle discipline e alla costruzione di percorsi didattici in grado
7
di comprendere ed affrontare realtà complesse in nuovi quadri
d’insieme. Promuove l’aggiornamento dei curricoli per una
aggregazione dei saperi umanistici e scientifici, l’utilizzo delle
nuove tecnologie nella didattica e realizza progetti
interdisciplinari e attività laboratoriali,.
 Propone un’educazione che spinga lo studente a fare
scelte autonome agendo in prima persona, realizzando
percorsi formativi rispondenti alle effettive necessità
personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare
gli aspetti peculiari della personalità di ciascuno.
La scuola offre agli studenti occasioni di apprendimento dei
saperi e dei linguaggi culturali di base; favorisce l’autonomia
di pensiero degli studenti promuovendo una didattica che parte
da bisogni concreti formativi.
 Fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere
La scuola contribuisce a trasformare i saperi rendendoli
coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle
conoscenze.
In sostanza affianca al compito “ dell’insegnare ad apprendere”
quello “ dell’insegnare a essere”.
8
PROFILO DELLO STUDENTE
Gli Istituti Comprensivi creano le condizioni perché si affermi
una scuola unitaria di base fino al termine del primo ciclo
d'istruzione. Tale scuola deve essere capace di riportare i
molteplici apprendimenti entro un unico percorso strutturante.
Al termine del primo ciclo d'istruzione l'alunno deve
dimostrare di possedere competenze riferite alle discipline
d'insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza. Tali
competenze costituiscono l'obiettivo generale del sistema
educativo e formativo italiano.
PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL
PRIMO CICLO D'ISTRUZIONE
Lo studente al termine del primo ciclo è in grado di:
 iniziare ad affrontare in autonomia e corresponsabilità
le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo
ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue
dimensioni;
 avere consapevolezza delle proprie potenzialità e dei
propri limiti, utilizzare gli strumenti di conoscenza per
comprendere se stesso e gli altri, riconoscere le diverse
identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di
dialogo e di rispetto reciproco;
 interpretare i sistemi simbolici e culturali della società,
orientare le proprie scelte in modo consapevole,
rispettare le regole condivise, collaborare con gli altri
9
per la costruzione del bene comune esprimendo le
proprie personali opinioni e sensibilità;
 impegnarsi per portare a compimento il lavoro iniziato
da solo o insieme ad altri.
Lo studente dimostra:
 padronanza della lingua italiana che gli consente di
comprendere enunciati e testi di una certa complessità,
di esprimere le proprie idee, di adottare un registro
linguistico appropriato alle diverse situazioni;
 di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di
affrontare una comunicazione essenziale in una
seconda lingua europea, anche nell'uso delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione;
 di possedere conoscenze matematiche e scientificotecnologiche che gli consentano di analizzare dati e
fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle
analisi quantitative e statistiche proposte da altri;
 di orientarsi nello spazio e nel tempo dando espressione
a curiosità e ricerca di senso; di osservare e
d'interpretare ambienti, fatti, fenomeni e produzioni
artistiche;
 di possedere buone competenze digitali usando con
consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare e analizzare dati;
10
 di procurarsi velocemente informazioni e d'impegnarsi
in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo;
 di avere cura e rispetto di sé, come presupposto di un
sano e corretto stile di vita;
 di essere consapevole del senso e della necessità del
rispetto della convivenza civile;
 di essere originale e di avere spirito d'iniziativa, di
assumersi le proprie responsabilità, di chiedere aiuto
quando si trova in difficoltà e di saperlo fornire a chi
lo chiede;
 d'impegnarsi in campi espressivi, motori ed artistici che
gli sono congeniali, di essere disposto ad analizzare se
stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
11
CURRICOLO VERTICALE
“Il curricolo d’Istituto è espressione della libertà di insegnamento
e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte
della comunità scolastica e l’identità dell’Istituto. La costruzione
del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e
organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Ogni scuola
predispone il curricolo all’interno del POF con riferimento al
profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai
traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di
apprendimento specifici per ogni disciplina. A partire dal
curricolo d’Istituto, i docenti individuano le esperienze di
apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative,
le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le
discipline e alla loro possibile aggregazione in aree.” (da
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e
del primo ciclo d’istruzione. (04/09/2012)
12
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PREVISTE
NEL PROFILO DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL
PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
Spetta all’autonomia didattica delle comunità professionali progettare percorsi
per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Costituiscono i criteri per la valutazione delle competenze e, nella loro
scansione temporale, sono prescrittivi:
Al termine della scuola dell’infanzia
Al termine della scuola primaria
Al termine della scuola secondaria di primo grado.
Possono essere suddivisi in campi di esperienza, aree disciplinari e singole
discipline.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenute indispensabili al
fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Sono
utilizzati dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con
attenzione alle condizioni di contesto. Gli obiettivi sono organizzati in nuclei
tematici, campi di esperienza, aree disciplinari o singole discipline e possono
essere definiti in relazione a periodi didattici variabilmente lunghi:
solitamente l’intero anno scolastico, ma i periodi di riferimento possono
svilupparsi per alcuni mesi come per l’intera durata del livello scolastico a cui
fanno riferimento.
VALUTAZIONE
E’ precisa responsabilità dei docenti; precede, accompagna e segue i percorsi
curricolari, quindi deve essere coerente con gli obiettivi ed i traguardi previsti
e declinati nel curricolo. Spetta all’Istituto Comprensivo la responsabilità
dell’autovalutazione come riflessione sull’intero POF. Spetta al Sistema
Nazionale di Valutazione, tramite l’INVALSI, rilevare la qualità dell’intero
sistema scolastico.
13
ATTIVITA' EDUCATIVA E DIDATTICA
Chiarezza, trasparenza, aggiornamento continuo sono alla base
di tutta la progettazione dei percorsi formativi contenuti nei
Piani di Studio Personalizzati.
Questi saranno illustrati alle famiglie, che avranno così modo
di conoscere gli obiettivi formativi, i metodi, i contenuti, i
criteri e gli strumenti di valutazione; gli alunni a loro volta
potranno autovalutarsi ed autocorreggersi.
In particolare l’Istituto organizza percorsi di :







14
Potenziamento delle forme espressive e comunicative
Potenziamento e arricchimento delle lingue straniere
Educazione alla conoscenza delle tradizioni locali
Educazione all'uso degli strumenti multimediali
Educazione alla creatività e alla manualità
Educazione alla lettura dell'immagine
Potenziamento e ampliamento delle attività motorie e
sportive

Attività di continuità e orientamento fra i tre ordini di
scuola



Orientamento per la Scuola Secondaria di II Grado
Educazione alla intercultura a alla integrazione
Educazione alla pace a alla solidarietà








Educazione alla cittadinanza
Educazione alla legalità
Educazione stradale
Educazione all' ambiente e allo sviluppo sostenibile
Educazione alla salute
Educazione alimentare
Educazione alla affettività
Attività di recupero e di potenziamento
DALL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA ALLA
SCUOLA INCLUSIVA
Una scuola inclusiva si organizza, accoglie e valorizza.
Rendere più inclusivo il P.O.F. significa mettere al centro le
persone e lo sviluppo delle capacità di ognuno tramite la
valorizzazione delle attitudini, i talenti, gli stili cognitivi, le
strategie di apprendimento. La struttura del progetto
integrazione dell’alunno disabile considera e comprende
nell’ambito delle finalità del P.O.F. le norme della Costituzione
art.3,34,38 e la Legge 104/92 art12 e 13.
L’esplicitazione della cultura all’inclusione della nostra Scuola
implica la costruzione di profili in entrata degli alunni,
15
l’individuazione degli interventi, l’organizzazione e la
costruzione di reti e progetti territoriali per un’inclusione
sociale. La pianificazione di contesti didattici, favorevoli alla
realizzazione di una scuola inclusiva, richiede l’assunzione di
impegni collegiali ed il rispetto di compiti precisi quali:
- rilevazione precoce di situazioni problematiche attraverso
osservazioni sistematiche di comportamenti e modalità di
apprendimento che riducano gli “ostacoli all’attività
educativa e didattica”;
- classificazione delle stesse problematiche (disagio,
disabilità psico-fisica, svantaggio) e loro incidenza sul
rendimento scolastico;
- comunicazione ed informazione a persone ed enti
competenti;
- collaborazione con famiglie, enti, associazioni, strutture
sanitarie;
- programmazione d’interventi adeguati, in equipe, nel
rispetto della continuità educativa, didattica e affettiva per
valorizzare le capacità e potenzialità di ciascun alunno;
- uso di metodi e strategie efficaci;
-utilizzo di sussidi adeguati e di nuove tecnologie;
- organizzazione di spazi funzionali nella classe e nella
scuola;
- previsione di tempi didattici distesi, individualizzati ed
integrati;
- verifiche periodiche ed integrate per un feed-back
correttivo tempestivo;
- valutazione in itinere e finale;
- formazione del personale docente;
- partecipazione in rete con altre scuole del territorio, dello
stesso o di diverso ordine.
16
Nel rispetto degli strumenti previsti dalla normativa D.P.R.24
febbraio 1994(Diagnosi Funzionale, PDF,PEI), il G.L.H. della
nostra Scuola ha elaborato alcuni protocolli pedagogici
nell’ottica dei processi inclusivi: Scheda di Osservazione,
Programmazione di Classe, Piano Educativo Individualizzato,
Scheda di monitoraggio PEI, Relazione Finale, Fascicolo
personale.
Secondo le Linee Guida per l’Integrazione Scolastica del
Ministero dell’Istruzione ” la scuola è una comunità educante,
che accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire
condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da
consentirne il massimo sviluppo. Una scuola non solo per
sapere dunque ma anche per crescere, attraverso l’acquisizione
di conoscenze, competenze, abilità, autonomia, nei margini
delle capacità individuali, mediante interventi specifici da
attuare sullo sfondo costante e imprescindibile dell’istruzione e
della socializzazione.”
Tenendo conto di ciò, il G.L.H. ha elaborato il progetto
“Strumenti per l’inclusione consapevole” che prevede:
- adozione di un Protocollo di Accoglienza, strutturato in sei
fasi operative: le prime tre riguardano l’anno scolastico che
precede l’ingresso nella scuola di accoglienza (orientamento,
pre-accoglienza e pre-conoscenza), mentre le altre vengono
attuate durante il primo anno di frequenza della nuova scuola
(condivisione, inserimento, partecipazione);
- organizzazione di progetti di musico-terapia e danza-terapia e
attività attinenti;
- utilizzo di strumenti multimediali per attività didattiche
(computer, Lavagna Interattiva Multimediale, strumenti
audiovisivi, ecc) e di collegamento in rete con scuole di ordini
diversi;
17
- utilizzo di strumenti dispensativi e compensativi ai sensi della
legge170/2010
per
alunni
con
disturbi
specifici
dell’apprendimento (vedi paragrafo specifico);
- individuazione di allievi in difficoltà e a rischio di
abbandono, tramite il Progetto Ponte, cioè esperienze di aiuto
all’orientamento e alla crescita dell’alunno come individuo
pronto a diventare cittadino del mondo.
INTERCULTURA: LA SCUOLA DELLE PARI
OPPORTUNITA’
La nostra scuola, inoltre, negli ultimi anni ha sentito sempre
più forte l'esigenza di accogliere e integrare ragazzi di
nazionalità e culture diverse; da ciò è scaturita la necessità di
dare una risposta educativa basata sui concetti di solidarietà,
scambio, condivisione e crescita reciproca attraverso la
conoscenza di altre culture.
Il percorso interculturale parte innanzitutto da uno stile di
insegnamento comune a tutti i docenti, uno stile che esplora, si
interroga riconosce la differenza e la valorizza, allo scopo di
veicolare atteggiamenti socializzanti e contenuti condivisibili.
La scuola inoltre predispone progetti interculturali specifici per
l'inserimento degli alunni stranieri il cui percorso prevede:
- assegnazione alle classi di appartenenza secondo criteri
anagrafici e criteri di valutazione delle competenze acquisite
18
nel paese d’origine da parte di una commissione nominata allo
scopo in seno al Collegio dei Docenti;
- apprendimento, potenziamento e perfezionamento della
lingua italiana da parte degli alunni stranieri non in possesso
delle
necessarie
conoscenze
linguistiche
attraverso
l’elaborazione di specifici percorsi di apprendimento della
lingua italiana come L2;
- sviluppo delle capacità relazionali mediante il confronto e la
conoscenza delle diverse culture. Questa fase interessa
chiaramente tutte le discipline.
In particolar modo per la Scuola dell’Infanzia e Primaria è stato
deliberato dal Collegio Docenti un protocollo di accoglienza
che definisce pratiche di carattere amministrativo-burocratico
(iscrizione); relazionale-sociale (reperimento risorse interne,
accordi e collaborazioni con il territorio); educativo-didattico
(conoscenza iniziale, assegnazione alla classe, accoglienza,
definizione percorsi formativi, relazioni interculturali, italiano
L2) in tema di accoglienza degli stranieri, rendendo operative
le indicazioni normative contenute nell’art.45 del D.P.R. n°349
del 31/08/1999.
19
20
DIDATTICA INCLUSIVA PER ALUNNI DSA E
CON BES
I Disturbi Specifici di Apprendimento (dislessia, disgrafia,
disortografia, discalculia) interessano circa il 6% della
popolazione scolastica e, se non affrontati adeguatamente,
possono provocare conseguenze sul piano psicologico e
didattico. La scuola può essere il primo luogo in cui il
problema affiora e quindi la sua azione è determinante. La
diagnosi, la riabilitazione e gli interventi mirati permettono una
certa riduzione del disturbo e apportano i maggiori benefici.
La personalizzazione e l’individualizzazione che la normativa
prevede (legge 8 ottobre 2010 n. 170 e Linee Guida, luglio
2011), costituiscono il fondamento del Piano Didattico
Personalizzato, documento che contiene le strategie educativodidattiche di potenziamento e di aiuto compensativo e
dispensativo. Il PDP, come ogni programmazione educativa,
contiene i seguenti punti:
-analisi della situazione dell’alunno
-livello di apprendimento
-obiettivi e contenuti di apprendimento
-metodologia
-misure e strumenti compensativi e dispensativi
-valutazione formativa e valutazione finale
-assegnazione compiti a casa e rapporti con le famiglie
Il documento viene elaborato e condiviso dal Team insegnanti,
dal Consiglio di Classe, Dirigente Scolastico, genitori e alunni.
La scuola, in collaborazione con l’Associazione Italiana
Dislessia, fornisce gratuitamente i libri di testo in formato
digitale con la relativa sintesi vocale. Nell’ambito delle misure
previste dall’Ufficio Scolastico Regionale, la scuola aderisce al
21
Piano di Formazione rivolto ai docenti di ogni ordine e grado
della scuola.
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali presentano difficoltà
generiche di apprendimento non riconducibili ad un Disturbo
Specifico o ad una patologia certificabile. Spesso tali difficoltà
sono riconducibili a un ritardo maturazionale, a uno scarso
bagaglio esperienziale, a un’assenza di motivazione e, non di
rado, a una serie di errori di tipo pedagogico. Queste difficoltà
si manifestano in varie forme: dalle difficoltà di apprendimento
alle problematiche comportamentali che sfociano in fenomeni
di prepotenza e bullismo. Per arginare tali atteggiamenti la
scuola progetta percorsi e interventi educativi volti a ridurre il
divario e l’emarginazione, analizzando le problematiche di
ciascuno e cercando di rispondervi nel modo più adeguato e
personalizzato, integrando la risposta alle attività educative di
tutti.
CONTINUITA' E ORIENTAMENTO
L'Istituto favorisce la continuità educativa tra i diversi ordini e
gradi dell'istruzione, al fine di promuovere un armonico
sviluppo della personalità degli alunni, pertanto realizza le
seguenti iniziative:
Continuità
 Incontri con l'équipe psico - pedagogica per alunni
disabili.
 Progetto Continuità che si attua a più livelli:
Incontri tra le insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e
22
secondaria di primo grado su classi ponte per:
 conoscere le potenzialità dei singoli alunni iscritti (mese di
giugno)
 concordare le finalità formative comuni
 strutturare percorsi e Unità Didattiche in verticale, (sezioni
5 anni, classi quinte e prime medie), per avvicinare i più
piccoli alla nuova realtà scolastica
 confrontarsi sulle competenze in uscita e in entrata, sulle
metodologie, sulle tipologie di verifica messe in atto dai tre
ordini di scuola
 strutturare test di ingresso per le varie aree disciplinari in
collaborazione tra i docenti dei due ordini di scuola per
impostare correttamente il curricolo verticale
 organizzazione di giornate “Open Day Junior”
Orientamento
L'orientamento per la scuola secondaria di primo grado sarà
promosso attraverso:
 attività volte a favorire la conoscenza di sé e delle
proprie attitudini;
 conoscenza del territorio e delle sue risorse;
 contatti con gli Istituti Superiori e con gli Enti di
Formazione Professionale presenti nella città e nella
regione;
 incontri nelle tre sedi tra docenti degli Istituti Superiori
ed alunni delle classi terze per illustrare le offerte
formative delle rispettive scuole;
23
 organizzazione delle giornate di “Open Day”.
L’Istituto si propone di avviare un’attività di monitoraggio dei
risultati attesi e raggiunti dagli studenti in uscita dalla nostra
scuola e in entrata nella scuola secondaria di secondo grado.
PATTO EDUCATIVO DI
CORRESPONSABILITA’
“La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza
sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della
persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e
nelle diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla
cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo
delle potenzialità di ciascuno (art.1 - commi 1 e 2 D.P.R. 249/98).”
L’Istituto Comprensivo “Della Genga –Alighieri”, adattando
quanto segue ai diversi livelli scolastici ed ai diversi ruoli svolti
all’interno di essi, in piena sintonia con quanto stabilito dal
D.P.R. 235/2007 PROPONE il seguente Patto Educativo di
Corresponsabilità finalizzato a definire in modo puntuale e
condiviso diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica
autonoma e famiglie.
LA SCUOLA
OFFERTA
FORMATIVA
24
LA FAMIGLIA
SI IMPEGNA
SI IMPEGNA
A…
A…
Garantire un
Prendere visione
Piano Formativo del Piano
basato su progetti Formativo,
ed iniziative
volte a
promuovere il
benessere e il
successo dello
studente, la sua
valorizzazione
come persona, la
sua realizzazione
umana e
culturale.
Rispettare la vita
culturale e
religiosa degli
studenti
all’interno di un
ambiente
educativo di
apprendimento
sereno e
partecipativo.
RELAZIONALITA’
Porre particolare
attenzione alle
situazioni di
svantaggio e
promuovere il
talento.
Creare un clima
sereno in cui
stimolare il
condividerlo,
discuterlo con i
propri figli,
assumendosi la
responsabilità di
quanto espresso e
sottoscritto.
Sostenere e
controllare i
propri figli nel
rispetto degli
impegni
scolastici.
Essere disponibili
ad assicurare la
frequenza ai corsi
di recupero ed
eccellenza.
Condividere con
gli insegnanti
linee educative
25
dialogo e la
discussione,
favorendo la
conoscenza e il
rapporto
reciproco tra
studenti,
l’integrazione,
l’accoglienza, il
rispetto di sé e
dell’altro.
Promuovere
comportamenti
ispirati alla
solidarietà e al
senso di
cittadinanza.
PARTECIPAZIONE
26
Favorire un
rapporto
costruttivo tra
scuola e
famiglia
attraverso un
atteggiamento di
dialogo e
collaborazione
educativa
finalizzata a
favorire il pieno
sviluppo del
soggetto
comuni,
consentendo alla
scuola di dare
continuità alla
propria azione
educativa.
Informare la
scuola di
eventuali
problematiche
che possono
avere
ripercussioni
nell’andamento
scolastico dello
studente.
Collaborare
attivamente con
l’istituzione
scolastica:
 informand
osi
costantem
ente sul
percorso
didatticoeducativo
e
disciplinar
e dei
educando.
INTERVENTI
EDUCATIVI
propri figli
nei giorni
Garantire le
e nelle ore
migliori
di
condizioni
riceviment
organizzative
o dei
per strutturare
docenti;
un rapporto
 favorendo
efficacemente
la loro
collaborativo
assidua
con la famiglia.
frequenza
alle
Promuovere
lezioni nel
rapporti
rispetto
interpersonali
dell’orario
positivi tra
di entrata
studenti, docenti
e uscita,
e personale
giustifican
ausiliario,
done le
definendo regole
assenze
certe e condivise
tempestiva
mente;
 partecipan
do
attivament
e agli
organi
collegiali.
Comunicare
Prendere visione
costantemente
di tutte le
con le famiglie, comunicazioni
informandole
provenienti dalla
27
sull’andamento
didatticodisciplinare
degli studenti.
Comunicare le
valutazioni con
chiarezza e
tempestività.
Conoscere,
rispettare e far
rispettare ai
propri figli il
Regolamento di
Istituto.
Vigilare nei
momenti di
attività
all’aperto e al
chiuso, facendo
rispettare le
norme di
comportamento,
i regolamenti ed
i divieti.
Vietare al proprio
figlio/a di fare uso
di cellulari in
classe o di altri
dispositivi
elettronici o
audiovisivi se non
autorizzati
dall’insegnante
per uso didattico.
Vietare
l’utilizzo di
telefonini e di
altri dispositivi
elettronici non
autorizzati.
Far riflettere i
propri figli su
eventuali
decisioni e
provvedimenti
disciplinari che la
scuola dovesse
assumere.
Prendere
adeguati
provvedimenti
disciplinari in
28
scuola, dandone
riscontro firmato.
Intervenire
tempestivamente
caso di
infrazioni,
ispirandosi
sempre al
principio della
finalità
educativa e
costruttiva.
e collaborare con
l’ufficio di
presidenza e con i
docenti nei casi di
scarso profitto e/o
indisciplina.
LA SCUOLA TECNOLOGICA
Nel nostro Istituto sono state realizzate le seguenti iniziative di
innovazione didattica e tecnologica negli ultimi tre anni:
TITOLO
SCUOLE
APERTE
DESCRIZIONE
Didattica laboratoriale applicata alla
matematica e alle scienze, con acquisto e
installazione di 2 LIM, formazione dei
docenti per il loro utilizzo nelle aule
dedicate.
29
( European Networkof
Innovative Schools)
DOCUMENTAZIONE
DIDATTICA
BIBLIOTECA E
MEDIATECA IN
RETE
NUOVO SITO WEB
D’ISTITUTO
30
La "European Network of Innovative
Schools" (ENIS) è una rete di scuole
italiane ed europee impegnata ad
integrare il curricolo scolastico con
attività
e
supporti
finalizzati
all'acquisizione di conoscenze, capacità e
competenze creative nell'uso delle
tecnologie digitali.
Rinnovo adesione Rete Enis
Documentazione multimediale di tutte le
attività svolte nell’ambito
dell’ampliamento dell’offerta formativa,
catalogazione dei CD e DVD,
conservazione in biblioteca.
Catalogazione di libri e di supporti
multimediali attraverso l’uso del software
Winiride.
Implementazione del nuovo sito web
www.alighierispoleto.it della scuola con
“Ambiente scuole Plus” Uno dei più
completi sistemi web per le scuole.
Un
CMS professionale
per
la
pubblicazione
dei
contenuti
web
integrato con una serie di servizi
appositamente studiati per le scuole
(circolari, registro assenze, registro
elettronico, pagelle online, ecc...)
Scuola DigitaleLavagna
CL@SSI 2.0
Trasformare
l’ambiente
di apprendimento
Scuola
Digitale-Lavagna
progetto
ministeriale
La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM)
svolge un ruolo chiave per l’innovazione
della didattica: è uno strumento “a misura di
scuola” che consente di integrare le
Tecnologie dell’Informazione e della
Comunicazione nella didattica in classe e in
modo trasversale alle diverse discipline.
La scuola, per ampliare l’offerta di
innovazione didattica, anche con risorse
autonome ha dotato tutte le classi della sede
centrale di una LIM e due per ogni sede
distaccata.
Classe tecnologicamente avanzata
–
Progetto ministeriale
Triennio di sperimentazione in [email protected],
attraverso l’istallazione di nuovi dispositivi
digitali nella classe e l'incentivazione di
metodologie di insegnamento innovative per
realizzare ambienti di apprendimento adatti
ad un utilizzo costante e diffuso delle
tecnologie nella quotidianità scolastica.
Si prosegue il lavoro intrapreso, al fine di
verificare come l’uso integrato delle Tic
possa intervenire nei processi formativi in
un’epoca di trasformazione dei linguaggi
della comunicazione e della diffusione dei
saperi.
Implementazione di una piattaforma elearning Moodle ad uso della cl@sse 2.0 e di
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tutte le classi dell’Istituto.
Formazione
docenti
LIM –
Didattica digitale
PROGETTO
CARTESIO
Gli insegnanti del progetto LIM hanno
seguito i corsi organizzati dal Ministero.
La scuola autonomamente e con proprie
risorse ha organizzato dei corsi di formazione
sulle nuove tecnologie per tutti i docenti della
cl@sse 2.0 e dell’istituto interessati ai nuovi
modelli di insegnamento/apprendimento.
Progetto Matematica&Realtà e la Rete
Archimede Umbria, in collaborazione con la
Facoltà di Scienze della Formazione
dell’Università degli Studi di Perugia e con il
patrocinio dell’USR dell’Umbria,
Il Progetto nasce con l’obiettivo del learning
by doing, favorire cioè l’apprendimento in
contesti operativi. La metodologia proposta si
fonda, in particolare, sul principio di
promuovere il problemsolving, superando la
tradizionale logica dell’attività legata alla
semplice applicazione di regole.
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PORTALE
LIBRO AID
La nostra scuola ha aderito e ha l’accesso al
servizio.
La
Biblioteca
Digitale, grazie alla
collaborazione
degli
editori
aderenti
all'accordo, fornisce agli utenti (genitori,
dislessici, scuole, ...) copia in cd-rom dei libri
di testo scolastici. Questi "libri digitali" hanno
lo scopo di aiutare i bambini e ragazzi
dislessici (e con essi i genitori ed insegnanti)
a raggiungere il successo scolastico, dalle
elementari fino all'università e sono leggibili
con un programma di sintesi vocale.
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34
ORGANIGRAMMA
AREA DIRETTIVA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Consiglio d’istituto
Collegio docenti
Ufficio di Presidenza
(Vicario e Collaboratori)
Area Didattica
Direttore
Servizi Generali
e Amministrativi
Area Amministr.
Area
Partecipativa
Docenti
Assistenti
amministrativi
Funzioni
strumentali
Coordinatori
Rappresentanti
di classe dei
genitori
Collaboratori
scolastici
Consigli di
classe
Dipartimenti
disciplinari
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DIRIGENTE SCOLASTICO
PROF.SSA TECLA BACCI
Collaboratori Vicari:
Coordinatori Sedi
Staccate:
1°: Prof. Marco Paluello
2°: Ins. Bruna Nemmi
Plesso Infanzia “La città dei Bambini” –
San Giovanni di Baiano: Santarelli Laura
Plesso Infanzia Terzo La Pieve: Allegretti
Stefania
Plesso Primaria San Giovanni Baiano:
Frascarelli Marilena
Plesso Primaria Baiano. Pizzati Editta
Plesso Primaria San Martino in
Trignano: Pibiri Federica
Plesso Primaria Terzo La Pieve: Allegretti
Stefania
Sede centrale “Dante Alighieri”: Prof.
Marco Paluello
Scuola secondaria di I grado Baiano:
Prof. Proietti Gabriella
Scuola secondaria di I grado Campello:
Prof.ssa Vanda Calabresi
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Funzioni Strumentali:
Area Alunni
Area Docenti
Area Tecnologica 1
Area Tecnologica 2
Prof.sse Carla Stefanelli Angela Stovali
Ins. Giuliana Luciani Tirati ins. Segantin
Serena
Prof.sse Eloisa Giannantoni, Carla
Stefanelli
Ins. Giuliana Luciani Tirati
ins. Segantin
Prof.ssa Luciana Buscaglia
Prof. Maurizio Barilotti
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UFFICI DI SEGRETERIA
DIRETTORE SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
ALESSANDRA BEVILACQUA
PROTOCOLLO E
AFFARI GENERALI
AREA GESTIONE
DEL PERSONALE
AREA DIDATTICA E
GESTIONE RISORSE
UMANE
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SERGIO PALMIERI
PAOLA PONDI
NADIA SABBATUCCI
NADIA GIOVANNIANDREA
SERGIO PALMIERI
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Il presente P.O.F. è una bozza in fase di revisione, giovedì 27