INFEZIONI DA MENINGOCOCCO:
INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO
S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive
Dr.ssa Andreina Ercole
La meningite batterica
Evento raro, nei paesi industrializzati, ma è considerata una delle
malattie infettive più gravi
Elevata mortalità
Può causare sequele neurologiche
Colpisce soprattutto lattanti, bambini
ed adolescenti
Gli agenti causali della meningite
Haemophilus influenzae (Hib)
Neisseria meningitidis (meningococco)
Streptococcus pneumoniae (pneumococco)
Streptococcus agalactiae (SGB)
Stafiloccocchi, bacillo tubercolare, listerie, salmonelle, etc.
Vaccini disponibili
Anti-Haemophilus (Tipo b)
Anti-pneumococco coniugato (eptavalente)
Anti-meningococco coniugato (gruppo C)
Non esiste un solo vaccino contro la meningite
I vaccini esistenti coprono solo alcuni siero-tipi
PROTOCOLLO OPERATIVO
Sistema informativo segue i flussi del SIMI ( D.M.15.12.1990).
Notifica al Servizio Igiene Pubblica (SISP ) entro 12 ore.
SISP ASL notifica trasmette alle altre ASL (profilassi ed informazione
sanitaria).
Individuazione contatti ad alto rischio.
Chemioprofilassi.
Intervento sull’ambiente non necessario.
Misure di profilassi e sanità pubblica
Circolare n° 4 del 13 marzo 1998
Provvedimenti nei confronti del malato:
Isolamento respiratorio per 24 ore
Disinfezione continua degli escreti naso faringei
Accurata pulizia della stanza di degenza
Non è richiesta la disinfezione terminale
Misure di profilassi e sanità pubblica
Contatti ad alto rischio (contatti stretti):
Contatti conviventi, anche temporanei, specialmente bambini piccoli
Esposizione diretta alle secrezioni orali del caso (baci, condivisione
di posate e spazzolino)
Contatto scolastico nei sette giorni precedenti (soltanto bambini
della stessa classe)
Misure di profilassi e sanità pubblica
Contatti a basso rischio:
Contatti casuali, senza esposizione alcuna alle secrezioni orali del
paziente affetto
Compagni di scuola o lavoro non nella stessa stanza
Contatto con un contatto ad alto rischio, nessun contatto diretto con
il paziente
Personale sanitario non direttamente esposto alle secrezioni orali del
paziente
TIPIZZAZIONE
Casi di N. Meningitidis per sierogruppo e per anno: Lazio, anni 2001-2008, dati ASP
Sierogruppo
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008*
B
8
9
4
0
2
9
7
4
C
2
2
4
9
10
6
1
1
W135
0
0
1
0
1
0
0
0
Y
0
0
0
0
0
0
0
2
Non tipizzato
3
1
4
4
1
1
0
1
13
12
13
13
14
16
8
8
Totale
*Dati provvisori aggiornati a giugno 2008
EPIDEMIOLOGIA
•Le infezioni meningococciche sono diffuse in
tutto il mondo.
•Si manifestano soprattutto in bambini e giovani
adulti.
•L’incidenza maggiore si ha durante l’inverno e la
primavera.
AGENTE INFETTIVO
Il Meningococco (Neisseria
Meningitidis) è un batterio Gram
negativo di cui sono stati
identificati diversi sierogruppi. I
più comuni sono: A, B, C,
W-135, Y.
INFEZIONI DA MENINGOCOCCO
Le infezioni da meningococco possono
presentarsi come:
•Meningite meningococcica;
•Sepsi meningococcica.
MENINGITE: DEFINIZIONE
La meningite è un’infezione delle membrane che
rivestono il cervello, il midollo spinale e il liquido
(liquor) in esse contenuto.
SEPSI: DEFINIZIONE
La sepsi è un’infezione del sistema circolatorio
con immissione in circolo di tossine. Il tasso di
mortalità è elevato, fino ad arrivare al 50%.
COME SI TRASMETTE
Il serbatoio della malattia è l’uomo e la
trasmissione avviene per contatto diretto da
persona a persona.
Il contagio avviene attraverso goccioline di
secrezioni nasali e faringee.
Il periodo di incubazione varia da 2 a 10 giorni,
di solito 3-4 giorni.
PORTATORI SANI
Esiste un consistente numero di soggetti che
sono colonizzati dal batterio nel rinofaringe, i
cosiddetti portatori sani.
In Italia la percentuale di portatori sani nella
popolazione generale è in media del 10%.
Ciò nonostante il numero di casi di malattia è
molto piccolo.
PORTATORI SANI
Inoltre lo stato di portatore varia nel tempo.
Pertanto la loro ricerca, attraverso l’esecuzione
del tampone faringeo, non è consigliata per
chiarire l’origine del contagio dei casi sporadici di
malattia.
PORTATORI SANI
NO
Tratto da opuscolo ASP su “Meningite”
MANIFESTAZIONI
CLINICHE
L’infezione meningococcica ha spesso un esordio
improvviso e può manifestarsi con i seguenti
sintomi, prevalentemente associati tra loro:
MANIFESTAZIONI
CLINICHE
febbre elevata
Tratto da opuscolo ASP su “Meningite”
MANIFESTAZIONI
CLINICHE
cefalea continua
Tratto da opuscolo ASP su “Meningite”
MANIFESTAZIONI
CLINICHE
vomito
Tratto da opuscolo ASP su “Meningite”
MANIFESTAZIONI
CLINICHE
rigidità nucale
Tratto da opuscolo ASP su “Meningite”
MANIFESTAZIONI
CLINICHE
letargia
Tratto da opuscolo ASP su “Meningite”
MANIFESTAZIONI
CLINICHE
irritabilità
Tratto da opuscolo ASP su “Meningite”
PROFILASSI
La profilassi con antibiotico è indicata per i
contatti ad alto rischio:
•Conviventi.
•Allievi ed insegnanti della stessa classe del
paziente.
PROFILASSI
•Soggetti che hanno mangiato o dormito
frequentemente nella stessa abitazione del
paziente.
•Soggetti che siano stati esposti alle secrezioni
orali del paziente.
Scopo: prevenire altri casi.
PROFILASSI
La profilassi con antibiotico va limitata ai soli casi
considerati ad alto rischio, per evitare lo sviluppo
di ceppi resistenti.
PROFILASSI
La profilassi con antibiotico non è indicata per le
seguenti persone:
•Contatti casuali che non siano stati esposti alle
secrezioni orali del malato.
•Contatti indiretti tramite terze persone.
PROFILASSI
I farmaci che vengono impiegati sono:
•Rifampicina.
•Ciprofloxacina (controindicata nei bambini e
nelle donne gravide).
•Ceftriaxone.
PROFILASSI
L’intervento deve essere effettuato in tempi
rapidi per garantirne l’efficacia.
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