rassegna Precompressione
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PRODOTTI & TECNOLOGIE/PRECOMPRESSIONE
Alberto Moretti
ELEMENTI...
SOTTO TENSIONE
Oltre ai consistenti miglioramenti apportati sotto il profilo
del comportamento statico agli elementi strutturali,
i sistemi di precompressione oggi utilizzati garantiscono
un'affidabilità in grado di resistere anche alla prova del tempo.
Grazie a materiali e tecnologie in costante evoluzione, che
ne hanno ampliato anche gli ambiti di applicazione.
P
er quanto il calcestruzzo armato abbia giustamente conquistato, grazie a una affidabilità largamente sperimentata lungo l'arco di decenni,
il titolo di “principe” di materiali da costruzione,
anch'esso presenta inevitabilmente delle vulnerabilità legate - fatte salve le ipotesi di errori esecutivi o nella formulazione - alle sue caratteristiche intrinseche.
Vulnerabilità peraltro ben note, e che hanno dato vita
a soluzioni le quali, concepite per eliminarne (o quanto meno limitarne) i relativi inconvenienti, hanno condotto a un più generale miglioramento delle prestazioni e potenzialità di questo materiale. Nel caso del
calcestruzzo armato, tale esigenza è sfociata nell'utilizzo dei sistemi di precompressione per il miglioramento delle caratteristiche statiche di elementi strutturali di vario tipo e configurazione. Una soluzione la
cui efficacia è stata dimostrata in molteplici situazioni applicative, e testimoniata dal suo ormai esteso utilizzo.
I PRINCIPI
La scarsa resistenza a trazione del conglomerato
cementizio è un fenomeno noto, che viene tuttavia
compensato dal ricorso alle armature metalliche: queste, infatti, si allungano sotto l'effetto della trazione,
e poiché ferro e calcestruzzo sono perfettamente ade52 • inbeton
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renti, ai movimenti del primo corrispondono quelli del
secondo. Ciò tuttavia, in presenza di forti sollecitazioni di trazione, ingenera fenomeni di fessurazioni nel
conglomerato che, pur non compromettendo la stabilità delle strutture, determinano maggiori deformazioni e diminuiscono la protezione dell'armatura metallica: quest'ultima, quindi, si trova a lungo andare esposta all'aggressione di agenti chimici e atmosferici, con
conseguente corrosione e riduzione della sezione resistente. La capacità di carico del calcestruzzo armato
può essere migliorata, anche in presenza di questi
inconvenienti, profilando la superficie dei ferri d'armatura in modo da aumentare la zona di contatto e
migliorare così l'aderenza fra metallo e conglomerato: ma il vero salto di qualità delle capacità statiche
del cls si è ottenuto soprattutto con il procedimento
della precompressione. Questa soluzione, infatti, conferisce al conglomerato cementizio una compressione preventiva sufficiente a bilanciare la trazione determinata dal peso proprio e dai carichi; l'armatura metallica viene allungata applicando una forza di trazione
alle sue estremità, e questa viene trasferita al conglomerato come compressione, applicandola per aderenza, come nella pre-tensione, o con contrasti meccanici, come nella post-tensione. In entrambi i casi, la
compressione viene applicata al conglomerato prima
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che questo venga caricato (da cui la denominazione
di precompressione): sotto l'effetto del carico applicato, quindi, la trazione di flessione nella parte tesa
annulla progressivamente la compressione precostituita. Le strutture cosi concepite possono essere dimensionate o in modo che il conglomerato sia sempre
compresso in ogni punto (precompressione integrale), o in modo che la trazione sia inferiore al limite di
fessurazione del conglomerato stesso (precompressione parziale).
LE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI
Le particolarità di questa tecnica, e i requisiti prestazionali che è chiamata a soddisfare, comportano naturalmente l'utilizzo di materiali dalle caratteristiche certe, costanti e ben definite. Per quanto riguarda il calcestruzzo, poiché con la precompressione le strutture
sono sottoposte a tensioni elevate, è necessario che il
conglomerato sia confezionato e gettato con la mas-
Foto: Tensacciai
sima cura, e che presenti caratteristiche meccaniche
adeguate. La normativa vigente, in particolare, prescrive che il calcestruzzo impiegato nella precompressione deve presentare una resistenza caratteristica a compressione dopo 28 giorni pari ad almeno 30
N/mm2; il valore di resistenza richiesto è generalmente
compreso fra 40 e 50 N/mm2, sempre a 28 giorni.
Inoltre, al momento della messa in tensione dei cavi
(e quindi del trasferimento della tensione al conglomerato) può essere richiesta una resistenza operativa
pari a oltre l'80% di quella finale a 28 giorni, situazione che può determinarsi anche a distanza di soli
uno/due giorni dal getto. Poiché, inoltre, il calcestruzzo
deve presentare, al momento della messa in tensione, una resistenza sufficiente a limitare l'entità dell'accorciamento naturale sotto carico (che riduce la
tensione degli acciai e quindi la capacità portante dell'elemento strutturale), i getti vengono spesso sottoposti a processo di maturazione accelerata vista di
questa esigenza tecnologica, e anche questo fattore
determina la necessità di selezionare in modo particolarmente accurato i materiali di base, controllare
attentamente la loro formulazione e, naturalmente,
le fasi di getto e costipamento. Per quanto riguarda
invece gli acciai utilizzabili nella precompressione, le
norme tecniche prescrivono che questi possano essere forniti sotto forma di:
- filo, ovvero prodotto trafilato di sezione piena in forma di rotoli;
- barra, ovvero prodotto laminato di sezione piena
soltanto in forma di elementi rettilinei;
- trecce, ovvero gruppi di due o tre fili avvolti ad elica attorno al loro comune asse longitudinale, con passo e senso di avvolgimento dell'elica uguali per tutti i
fili della treccia;
- trefoli, ovvero gruppi di fili avvolti ad elica in uno
o più strati intorno ad un filo rettilineo disposto
secondo l'asse longitudinale dell'insieme e completamente ricoperto dagli strati, con passo e senso di avvolgimento dell'elica uguali per tutti i fili di
uno stesso strato.
Fili e barre possono essere lisci, ondulati, con impron-
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te, tondi o di altre forme, e sono classificati in base al
diametro nominale o al diametro nominale equivalente riferito alla sezione circolare equipesante.
Per la fabbricazione dei cavi si utilizzano acciai ottenuti per trafilatura, trattamento termico o altri procedimenti, la cui resistenza cresce al diminuire del diametro, che devono essere esenti da difetti di origine
o prodotti durante la manipolazione (eventualmente
rilevabili con appositi procedimenti magnetici continui); devono inoltre possedere caratteristiche di grande costanza, in modo da garantire omogeneità di prestazioni, e naturalmente garantire una aderenza ottimale al conglomerato, specie nel caso della pre-tensione (caratteristica che può essere migliorata utilizzando fili sagomati, ritorti, a impronta oppure in trecce). La tensione applicata agli acciai all'atto della precompressione è generalmente uguale al 60% del valore di rottura, valore massimo che si verifica al momento della messa in tensione; questo sforzo iniziale tende quindi a diminuire per effetto dei fenomeni di ritiro e di fluage (o deformazione lenta) del calcestruzzo,
e in seguito al rilassamento degli acciai. In funzione
della natura e della qualità degli acciai impiegati è possibile calcolare il valore di quest'ultimo fenomeno, al
quale corrisponde una caduta di tensione della quale
bisogna tener conto nel calcolo dello sforzo iniziale da
realizzare. Il valore del rilassamento viene in genere
riferito a tempi di 120 o 1000 ore; il valore finale si
desume da quelli relativi a tali parametri. I valori indicativi del rilassamento sono tipicamente pari a circa il
12 - 16% della tensione iniziale; tuttavia sono reperibili in commercio acciai speciali che presentano valori di rilassamento molto più bassi. Uno degli aspetti
più importanti da tenere sotto controllo nella precompressione è la corrosione degli acciai, che può
determinare una diminuzione di resistenza delle opere o, nei casi più gravi, il rischio di un'improvvisa rottura dei fili. Gli acciai devono quindi essere accuratamente protetti, sia mediante ricoprimento dei cavi con
malta cementizia nella post - tensione, sia evitando
tensioni di trazione nel conglomerato ed eventuali
conseguenti fessurazioni.
LE TECNOLOGIE
Come già accennato in apertura, i sistemi di precompressione oggi utilizzati sono due, la pre - tensione e
la post - tensione.
Pre - tensione
Nella pre - tensione, la precompressione nel calcestruzzo viene realizzata tesando innanzitutto i fili all'interno della cassaforma prima del getto dell'impasto;
si procede quindi al getto, attendendo fino al momento in cui questo abbia raggiunto una idonea resistenza; a questo punto si liberano dalla tensione i fili che,
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Foto: Bianchi Casseforme
non potendo contrarsi in quanto aderenti al calcestruzzo, trasmettono a quest'ultimo una forza di compressione uguale alla loro trazione.
Tale procedimento, denominato “a fili aderenti”, è largamente utilizzato nell'industria della prefabbricazione per la realizzazione di elementi costruttivi quali travetti e lastre per solai e coperture. In questo caso, i fili
vengono tesi sul piano di getto tramite ancoraggi terminali o attraverso la stessa cassaforma; nella precompressione in stabilimento, in particolare, è uso
comune disporre gli elementi da fabbricare su una
Foto: Tensacciai
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pista di getto molto lunga, in modo che con la stessa
operazione di tensione si possano precomprimere molti elementi contemporaneamente, e i fili, le trecce o i
trefoli, tesi singolarmente o in gruppo, vengono assicurati a ciascuna estremità mediante dispositivi a cuneo.
Post - tensione
La tecnica di post - tensione prevede invece la preventiva realizzazione dell'elemento in conglomerato,
all'interno del quale vengono ricavati canali lungo il
percorso destinato ai cavi di precompressione. Per ottenere questo risultato si fissano nella cassaforma, prima del getto, guaine tubolari formate prevalentemente
da tubi di lamiera con diametro notevolmente superiore a quello dei cavi e dalla sagoma a forma di elica;
i cavi vengono messi in tensione dopo l'indurimento
del getto e, poiché non sono aderenti al conglomerato, ma scorrono liberamente entro le guaine, il loro
posizionamento può essere effettuato sia prima del
getto, contestualmente alla collocazione delle guaine,
o ad indurimento avvenuto, utilizzando i canali precedentemente ricavati. L'effetto di compressione è
ottenuto tramite le reazioni di appoggio dei cavi tesi
in corrispondenza delle testate degli elementi. Questi,
innanzitutto, vengono messi in tensione tramite martinetti e bloccati alle estremità; per la tesatura sono utilizzabili numerosi sistemi, che differiscono sostanzialmente per il sistema di ancoraggio dei cavi tesi (Dywidag,
B.B.V.R., ecc.). Effettuata la tesatura, e l'ancoraggio, i
vuoti tra i cavi ed il conglomerato della struttura debbono essere riempiti mediante iniezioni di pasta di
cemento. La guaina viene innanzitutto lavata con
acqua, in modo da eliminare l'olio solubile usato per
diminuire l'attrito e bagnare la guaina e i fili, facilitando lo scorrimento della pasta iniettata: questa è in
genere composta da cemento, acqua ed eventuali
additivi esenti da cloruri, mentre gli inerti possono
essere utilizzati solo per guaine di dimensioni superiori
a 12 cm.
Per facilitare l'iniezione la pasta deve naturalmente
essere molto fluida; d'altra parte il rapporto acqua cemento deve essere il più basso possibile, compati-
Foto: Bianchi Casseforme
Foto: Contec
bilmente con la fluidità necessaria, per poter garantire una valida protezione dell'armatura con una malta compatta e senza vuoti. L'iniezione deve avvenire
con continuità e senza interruzioni, mediante una
pompa e non con aria compressa, entro un periodo
di massimo otto giorni dalla messa in tensione dei
cavi; in particolare è necessario assicurarsi che questi
vengano completamente ricoperti, controllando la
fuoriuscita della pasta dalla parte opposta.Se la pasta
è troppo densa l'iniezione può risultare difficoltosa,
specialmente se i cavi hanno una lunghezza consistente; se al contrario è troppo fluida può dar lungo
a segregazioni, e in ogni caso il suo ritiro sarà sensibile. Anche per questi motivi, in epoca recente si è
diffuso l'utilizzo di resine epossidiche, al posto della
comune malta cementizia, per l'iniezione delle guaine. L'operazione sopra descritta ha innanzitutto la funzione di garantire una aderenza ottimale fra l'acciaio
dei cavi e il conglomerato; il suo scopo principale, tuttavia, è quello di proteggere l'acciaio contro la corrosione poiché i cavi, sotto forte tensione, tendono a
corrodersi rapidamente, ed è quindi ad essa che viene affidato il compito di preservare nel tempo le strutture in cemento armato così realizzate.
LE APPLICAZIONI
Quale che sia il sistema utilizzato, la precompressione è oggi largamente utilizzata in molteplici ambiti
applicativi. La pre - tensione degli elementi, in particolare, risulta molto diffusa nel campo della prefabbricazione per la produzione industrializzata di elementi standard, in genere di sezione trasversale contenuta: la relativa semplicità del sistema, infatti, consente di ottenere componenti di elevata qualità a costi
molto contenuti, dai piccoli travetti per solai fino alle
grandi travi per coperture di grande luce, nonché tutti i relativi elementi di completamento. Oggetto di
produzione in grande serie sono anche componenti
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quali pali per fondazioni e consolidamenti, traversine
ferroviarie, strutture per piccole costruzioni, canalette, tubi e condotti. La post - tensione è senza dubbio
più versatile, e consente inoltre un impiego più efficace delle forze di precompressione; d'altra parte; di
contro, tuttavia, comporta l'utilizzo di apparecchiature notevolmente più complesse e di costo elevato
(guaine, ancoraggi, attrezzature mobili di tiro). Per
questo motivo tale sistema ha trovato diffusione soprattutto per la realizzazione di elementi fortemente complessi e di grandi dimensioni, sia prodotti in stabilimento di prefabbricazione che sia realizzati in opera:
un esempio tipico in questo senso è rappresentato
dagli impalcati da ponte e dalle grandi coperture.
PRODUCTS & TECNOLOGIES/PRESTRESSING
UNDER STRESS... ELEMENTS
In addition to the significant improvements of the structural elements
achieved from a static behaviour point of view,
the prestressing systems used today ensure high reliability
and resistance to wear and tear.
Thanks to the constantly developing materials and technologies which
have widened their application fields.
N
otwithstanding reinforced concrete has conquered, thanks
to its largely tested quality over
decades, the fame to be the “king” of
building materials, it has also unavoidably some vulnerabilities
linked to its intrinsic features - except of errors in working or
formulating. And these vulnerabilities are known well, as they
have originated solutions conceived to eliminate (or at least to
limit) the related damages,bringing to an improvement of performances and potentials of this material in general. Speaking
of reinforced concrete, this need has brought to the use of prestressing systems to improve the static performances of structural elements featuring different types and configurations. This
solution, whose efficiency has been demonstrated in different
applications, is confirmed by its large use.
TEXT
ENGLISH
THE PRINCIPLES
The low resistance to tensile stress of cement concrete is a
well-known phenomenon, however offset by metal reinforcements: as a matter of fact, these last lengthen due to traction
and, as steel and concrete perfectly adhere each other, the
movements of the first are reciprocated by those of the second.
However, when concrete is subject to strong elongation stresses, cracking phenomena can take place into the cement concrete which, even though do not compromise the stability of
the structures, can cause more deformations and lower the
protection of metal reinforcement: therefore, this last will be in
time more exposed to chemical and atmospheric agents risking
the corrosion and lowering of the strength of the section. The
loading capacity of reinforced concrete can be improved - also
when these troubles occur - by forming the surface of the reinforcement iron rods so to increase the contact area so to improve the adherence between metal and cement concrete: but
the actual improvement of static performances of reinforced
concrete has been achieved, above all, by means of prestres-
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Concrete technologies|Tecnologie del calcestruzzo
sing process.As a matter of fact, this solution gives to cement
concrete a suitable preventive stressing which balances the
traction caused by weight and loads: the iron reinforcement is
lengthened by applying a traction force at both ends, and this
is transferred to the cement concrete as a stress applied by
means of bonding strength like in pre-tension or mechanical
contrasts, as post-tension. In both cases, the stress is applied
to cement concrete before loading it (and that is why it is called prestressing): due to the effect caused by the load applied,
the flexion stress in the stretched part eliminates progressively
the stress applied before. The structures can be moulded so
that the cement concrete is stressed in each point (integral
prestressing) or so that the traction strength is lower than the
cracking limit of cement concrete (partial prestressing).
THE TECHNOLOGIES
The prestressing systems used today are pre-tension and
post-tension.
Pre-tension (or pre-stress)
During pre-tension, the prestressing of concrete is made tensioning, first of all, the wires inside the formwork before mix
casting; then, concrete is cast, waiting for its suitable strength;
at this point, the tension of wires is released, because of they
must not shrink each other as they adhere to concrete and
transfer to this last a stressing strength equal to their traction
strength.
This process, called “adherent wires” is largely used in precasting industry to make constructive parts like joists, floor slabs
and roofs. In this case, the wires are stretched on the casting
plane through the final anchorage or the formwork itself; while prestressing is made at the building yard, in particular, the
building elements are commonly laid on a very long casting
track, so that through the stretching operation itself it is possible to prestress many elements at the same time together with
wires, plaits and wedge-shaped elements.
Post-tension (or post-stress)
On the contrary, the post-tension technology includes the previous making of the cement concrete element, inside which
channels along the track for prestressing wires are prepared.
To obtain this result, tubular sheaths made mostly of metal
sheet tubes with a higher diameter than the wires' one, and
with a helicoidal shape, are fixed to the formwork before cast.
The wires are tensioned after the hardening of cast and, as
they are not adherent to the cement concrete, on the contrary,
they slide freely inside the sheaths, their positioning can be
made either before casting, together with the laying of sheaths
or after hardening, using the channels previously prepared. The
stressing effect is achieved through the reactions of the tensioned wires laid in the point of the heads of the elements.
First of all, these last are put in tension through jacks and locked at their ends. For laying, different systems are used and
they are different one from the other substantially due to the
anchoring system of the tensioned wires (Dywidag,B.B.V.R.,etc).
After laying and anchorage, the gaps between the wires and
the cement concrete structure must be filled by means of injections of cement paste. First of all, the sheath is washed, so to
eliminate the soluble grease used to lower the friction while, in
addition, the wetting of sheaths and wires make easier the sliding of the injected paste:generally,this last is made of cement,
water and possible additives free from chlorides, while aggregates can be used only for sheaths with a size over 12cm.To
make the injection easier, the paste must be very fluid. On the
other hand, the water-cement ratio must be as low as possible
in line with the necessary fluidity level to guarantee a suitable
protection of the reinforcement with a compact and gap-free
mortar.The injection must be made continuously, without interruptions, through a pump and not by means of compressed
air, maximum within eight days after the tension of wires; in
particular,it is necessary to ensure that these last are fully covered checking the leakage of the paste at the opposite side. If
the paste is too dense, the injection can be difficult, especially
if the wires are long.
On the contrary, if it is too much fluid, it can cause segregations
and, in any case, it could shrink too much. Also to this regard,
epoxy resins have been used recently to replace the common
cement mortar for the injection of sheaths. The above described operation,first of all,is aimed at ensuring the optimal adherence between wires and cement concrete. Its principal goal,
however, is to protect steel from corrosion, because of strongly
tensioned wires can corrode rapidly. So it must protect in time
the reinforced concrete structures made in this way.
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REPERTORIO/PRECOMPRESSIONE
BIANCHI
CASSEFORME
La Bianchi Casseforme S.r.l. è specializzata nella costruzione di apparecchiature per la precompressione a
fili aderenti. L'offerta dell'azienda comprende, fra l'altro, una centralina oleodinamica per 3 lance di tiro con sistema di
controllo elettromeccanico a 3 livelli di pressione indipendenti regolabili singolarmente secondo le esigenze di lavoro,con comandi e manometri di controllo a vista, e una centralina digitale idonea per 2 lance
di tiro, con controllo elettronico delle pressioni di esercizio (pre-tesatura - tesatura), 4 livelli di pressione programmabili, comandi di programmazione pressione segregati. Possibilità di registrazione e scarico dei report di tesatura.
BIANCHI CASSEFORME
TEXT Bianchi Casseforme S.r.l. is a company specialized in the construction of preENGLISH
stressing equipment with adherent wires. Among the others, the range offered by the company includes a hydraulic panel for 3 traction jet pipes with
electromechanic control and 3 independent and individually adjustable pressure levels, depending on needs, with visible controls and pressure gauges, in addition to a digital panel suitable
for 2 traction jet pipes, with electronic control of work pressures (pre-stressing - stressing), 4 programmable pressure levels and segregate pressure programming controls.The stressing reports
can be registered and downloaded.
CONTEC
SuperSeleCT è un nuovo ed esclusivo sistema brevettato che assicura il
controllo della forza di precompressione sviluppata dalla tenditrice tramite un gruppo dinamometrico integrato alla tenditrice stessa e che
gestisce il funzionamento idraulico della centralina. SuperSeleCT assicura il controllo della forza sviluppata dalla tenditrice indipendentemente
dalla pressione del circuito e quindi dal rendimento idraulico, ed assicura la massima precisione in ogni condizione di tesatura. Integrato nelle
tenditrici della serie HPJ, diventa un importante sistema di lavoro che
garantisce la totale precisione e tranquillità nelle operazioni di precompressione. Il sistema è disponibile anche in kit preassemblato per applicazione su qualsiasi tenditrice delle serie precedenti (HTX) o di altre
marche.
CONTEC
TEXT SuperSeleCT is a new and exclusive, patented system which ensures the moniENGLISH
toring of the prestressing strength developed by stressing equipment through a
dynamometric group, integrated with the stressing equipment, which manages
the hydraulic work of the control panel. SuperSeleCT ensures the monitoring of the strength developed by stressing equipment independently from the circuit pressure, therefore, from the hydraulic performance, and ensures the highest accurateness in every stressing condition.When integrated with HPJ series stressing equipment, it becomes an important working system which guarantees accurate and regular prestressing operations.The system is available also in preassembled kits
to be applied to every type of stressing equipment from the precedent series (HTX) or brands.
TENSACCIAI
PLAN
Plan ha molti anni di esperienza nel settore della precompressione e nella realizzazione dei vari impianti e
prevede per qualsiasi manufatto l'applicazione della tesatura multipla ed il rilassamento per tutte le armature contemporaneamente
Il sistema prevede i cilindri di tesatura fissi ad ogni testata (N 2 o N 4
in base alla sezione del manufatto) per la massima sicurezza operativa dell'impianto evitando qualsisai rischio di errore dell'operatore oltre
ai costi di manutenzione quasi inesistenti sia per quanto riguarda le
macchine che per le attrezzature.
La velocità d' incremento del carico è bassa e gli stessi cunei di bloccaggio soprattutto se inseriti nel sistema di bloccaggio automatico hanno una durata estremamente più lunga.
PLAN
TEXT Plan is a company with a lot of experience in the prestressing industry and
ENGLISH
in making different plants.The multipurpose stressing system is applied to
every element as well as stress relieving.At the same time, the system includes fixed stressing cylinders for each head (N. 2 or N. 4 depending on the element section) to
achieve the highest operational safety of the system and to eliminate any risks of operator
errors, in addition to very low maintenance costs both for machines and equipments.The speed
of load increment is low and the locking grip wedges, above all if inserted into the automatic
locking system, last extremely longer time.
Il sistema di postensione Tensacciai è costituito da trefoli in acciaio
armonico con classi di resistenza pari a 1.770 e 1.860 MPa, diametri
nominali 15,2 e 15,7 mm e dimensioni disponibili del cavo da 4 fino a
37 trefoli. Le classi di calcestruzzo impiegabili con i cavi sopra indicati vanno da 30 fino a 55 MPa di resistenza cubica. ll più piccolo (4 trefoli), il medio (19) ed il più grande cavo (37) Tensacciai sono stati sottoposti a prova di efficienza statica, durante la quale il cavo viene portato a rottura raggiungendo almeno il 95% del valore reale di rottura
(Fpm), prova di fatica, con la quale il cavo viene sottoposto a 2 milioni di cicli con variazione tensionale pari a 80 MPa fino al 65% del carico di rottura nominale (Fpk), e prova di trasferimento del carico, con
il quale l'ancoraggio trasferisce al
calcestruzzo oltre il 110% del carico nominale del cavo.
TENSACCIAI
TEXT The Tensacciai post-stressing
ENGLISH
system consists of harmonic
steel strands with strength
classes of 1,770 and 1,860 Mpa, nominal diameters of 15.2 and 15.7 mm and available
sizes of the wire from 4 to 37 strands.The concrete classes, which can be used with the above wires, span from 30 to 55 Mpa of cubic
strength. The Tensacciai smallest (4 strands),
medium (19 strands) and the biggest (37) have
been tested as regards static efficiency. During
these tests, the wire is lent to its crack point, achieving almost 95% of the real cracking value
(Fpm). In addition to a fatigue test, during which the wire is subject to 2 millions of cycles, with
a stressing variation equal to 80 Mpa, up to 65% of the nominal cracking load (Fpk).
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Concrete technologies|Tecnologie del calcestruzzo
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