Nutrizione al femminile Dalla pubertà al climaterio. Dott.ssa Angela Lauletta • Il ciclo vitale della donna; • Irregolarità mestruali (bilancio energetico); • Gravidanza e allattamento; • Climaterio; • Infezioni uroginecologiche e alimentazione • Sindrome metabolica e osteoporosi • Prevenzione dei tumori ginecologici mediante l’alimentazione; • Integratori alimentari per il benessere della donna; • Omeopatia e omotossicologia; • Il senso della danza ormonale nella complessità dell’femminile. Il ciclo vitale della donna e l’assetto ormonale Infanzia,pubertà,adolescenza,età fertile,climaterio,senescenza. Ipotalamo- GnRh Ipofisi- FSH-LH Ovaioestrogeni,progesterone,testosterone Regolazione ciclo mestruale • Cervello: GnRh-FSH-LH • Ovaio: estrogeni, progesterone, testosterone • Grasso: leptina(proteina prodotta negli adipociti). Epifisi • Formazione Neuro-Epiteliale posta sul terzo ventricolo. • Sensibile a stimoli luminosi. • Produce numerose sostanze, la principale è la melatonina. • Controllo neuroendocrino, sistema immunitario e riproduttivo. • Mediatore oscillatori interni. Funzione riproduttiva e attività ipotalamica/ipofisaria • CRF: azione inibitoria sulla funzione riproduttiva; • Rapporto CRF/GnRh (anoressia e depressione = livelli di CRF elevati); • Anovulazione cronica da disfunzione dell’asse ipotalamo ipofisi (deficit isolato di GnRh, tumori area ipotalamica). Neuroendocrinologia della riproduzione • FSH, LH, PRL, TSH, ACTH, IGF, GHIGF1 (produzione episodica, ritmo circadiano, ritmo sonno-veglia, assunzione del cibo, ciclo luce buio); • Disincronizzazione di tali sistemi uguale disordini mestruali e riproduttivi; • Rapporto massa grassa/magra; • Cicli regolari = 22% di massa grassa Fattori multifattoriali e ciclo mestruale • Muscolo sede di aromatizzazione degli androgeni in estrogeni. • Riduzione dei picchi di LH con bassa disponibilità di sostanze energetiche. • Fattori psicogeni e ciclo mestruale. • Leptina mediatore funzione riproduttiva. Amenorrea funzionale ipotalamica (FHA) • Origine non organica; • Disordine reversibile (base psicogena e nutrizionale). • Sport: fondo, danza,nuoto,attività agonistica in genere (intensità, età, durata) se prima del menarca, questo è ritardato di 3 anni. • Atleta con amenorrea consumo di proteine più basso e aumento di peso. Stress e funzione riproduttiva • Liberazione CRF/asse riproduttivo; • Donna maggiore quantità di grasso rispetto all’uomo per esigenze riproduttive; • Menarca: grasso corporeo superiore al 17% del peso. • Grasso corporeo al di sotto del 22% del peso, perdita funzione mestruale. Disfunzione psicogene e disturbi del comportamento alimentare • Consumo del 50% in meno di grasso e più carboidrati e fibre = dieta sbilanciata, alterazione del ciclo mestruale. Anoressia • Prevalenza sesso femminile, dieta rigorosa, paura di perdere il controllo sull’introito dietetico, regressione prepuberale, amenorrea, personalità iperattiva, ambiente familiare di classe medio alta con figure genitoriali assenti, storie di molestie sessuali, incesto o abuso psicofisico, turnover serotonina ridotto. Leptina e leptino resistenza • La secrezione è proporzionale alla quantità di • • • massa grassa corporea. La sua produzione è regolata da: insulina, adrenalina, glucocorticoidi, estrogeni. Il recettore per la leptina(ObR) è mappato sul cromosoma 4. Leptino-resistenza: difetti nell’espressione del recettore con compromessa capacità di trasporto o di trasduzione. • La leptino resistenza determina la perdita della • • regolazione neuroendocrina dell’assunzione del cibo. Regolatore chiave per mantenere le riserve di grasso nei “digiuni-carestie”. Leptino resistenza e gravidanza. Iponutrizione del feto determina l’insorgenza tardiva di obesità, ipertensione e diabete tipo 2. Dieta e regolazione del sistema leptino • Dieta/spesa energetica influenzano lo sviluppo del sistema leptino sin dalla vita fetale. • Dieta ricca di grassi saturi predispone allo sviluppo dell’obesità, della leptino resistenza e della insulino resistenza. • Dieta con acidi grassi polinsaturi previene lo sviluppo di tali patologie. • L’EPA agisce sul tessuto adiposo regolando l’espressione della leptina in maniera insulino simile. • Leptino resistenza: non funziona il meccanismo di controllo delle riserve di grasso. • Negli obesi si instaura leptino resistenza e insulino resistenza. Gli omega 3 in gravidanza • Assorbimento e apporto in gravidanza dal secondo trimestre e in allattamento. • Più elevato punteggio di quoziente intellettivo e verbale nel bambino. • Prevenzione parto pretermine e aborti ripetuti. • Assunzione di 1-2 porzioni di pesce di mare a settimana. • Integrazione con 200 Mg/die di DHA da olio di pesce reperibile come nutraceutico o in associazione con multivitaminici. Ormoni ovarici e ipofisaristimolazione-inibizione Feed-back positivo e negativo modulano la produzione degli ormoni ipofisi ovaio= termostato della caldaia • Steroidi sessuali: estrogeni, progesterone,testosterone. • Gonadotropine: FSH-LH • Ipotalamo:GnRh(catecolamine: serotonina, adrenalina, noradrenalina). Irregolarità mestruali e alimentazione • Bilancio energetico è espressione della • nutrizione( apporto calorico) in rapporto all’attività fisica (spesa energetica) e può essere negativo, equilibrato, positivo. Bilancio energetico è il massimo determinante della possibilità riproduttiva della donna,è il primo fattore da prendere in considerazione in caso di infertilità e irregolarità mestruali. Adolescenza e irregolarità mestruali • Inizio della fase riproduttiva dipende dalla • • • disponibilità di apporti nutritivi. Fattori nutrizionali e marker nutrizionali (insulina, IGF1, leptina) Bilancio energetico negativo (basso apporto nutritivo e/o intensa attività fisica) pelle sottile dell’addome. Accumulo di grasso e inversione rapporto massa grassa e magra (inizio pubertà) Età adulta e irregolarità mestruali • Aumento adipe fino a 18-20 anni • Tono basale LH più basso • Cicli ovulatori con effetto lipolitico degli estrogeni soprattutto a livello addominale(rapporto vita/fianchi inferiore a 0,82) Tossicità alimentare e alterazioni ormonali in pubertà • Eccesso di proteine e Sali minerali (carni, uova,formaggi stagionati) androgenizzazione nelle donne e pubertà precoce nel maschio. • Eccesso alimenti contenenti estrogeni: menarca anticipato e ritardo puberale nel maschio. • Eccesso alimenti ricchi di zuccheri: alterazione maturazione spermatozoi. • Scarsa/eccessiva assunzione di nutrienti. • Eccessiva presenza di alimenti con coloranti: limitazione funzione epatica in un periodo come quello puberale in cui è necessario una maggiore metabolizzazione di ormoni. Fertilità e alimentazione femminile • Fase estrogenica/follicolare/anabolica (proteine animali e stimolazione epatica: uso del fritto, vitamina C e peperoncino. • Fase progeteronica/secretiva: maggiore stimolazione tiroidea (pesce, sedano, fragole) è maggiore apporto di carboidrati per produrre progesterone. • Dieta e fecondazione assistita. Disturbi del comportamento alimentare (DCA) • Anoressia nervosa e bulimia nervosa Bilancio energetico negativo e complicanze multiorgani; Principali alterazioni neuroendocrine (rallentamento del metabolismo, neurotrasmettitori e neuropeptidi=controllano l’assunzione del cibo). • Patologia ipotalamica/mentale (comorbilità con • • patologie mentali) Leptina: ruolo di sensore nelle modificazioni del peso corporeo ma non segnalatore di modificazioni acute nel bilancio energetico (abbuffate dei bulimici) IGF1 simil insulina e insieme alla leptina è il trigger dell’aumentata secrezione di GnRh che da via alla pubertà. Ormoni sessuali e DCA • Perdita di peso legata alla dieta: E2, LH bassi=DCA subclinico • Risposta ipofisaria GnRh=peso dipendente • Recupero del peso=normalizzazione rapporto LH/FSH DCA: sessualità, fertilità e procreazione • DCA= Rapporto alterato col corpo e col cibo • Fobia per il grasso • Sviluppo psico-sessuale non equilibrato e disinteresse per sessualità ed erotismo, inappetenza dell’altro. • Anoressiche e bulimiche “hanno fame d’amore” • • • • Fertilità= sterilità Gravidanze= Iperemesi gravitica Puerperio= problematiche sull’accudimento dei figli. Diagnosi sistemico relazionale= blocco nella crescita del figlio, blocco della crescita della famiglia. Adolescente strumento più che persona. Esperienza del tempo sospeso: blocco del ciclo vitale. Anoressia mentale • Non disturbo da dieta ma fuga dal pericolo del corpo che ingrassa e che diventa una gabbia da cui liberarsi. Compito della terapia è quello di ricomporre la scissione tra mente e corpo. Conseguenze bilancio energetico negativo • Irregolarità mestruali • Sterilità • Riduzione della libido • Osteoporosi • Condizioni di deficit energetico (DCA, dieta vegetariana, o a scopi estetici, esercizio fisico intenso) Conseguenze degli eccessi nutrizionali • Bilancio energetico positivo • Sindrome dell’ovaio policistico (accumulo adipe • addominale, aumento insulina-lipogenesi, IGF1, leptina, LH, riduzione SHBG, aumento estrogeni, aumento volume ovarico, irsutismo, acne= iperandrogenismo) Calo ponderale= lipolisi, aumento SHBG rapido. Equilibrio lipolisi/lipogenesi • Determinanti genetici del controllo dell’obesità • Adipe addominale • Grasse e magre che si riproducono hanno fenotipo ginoide • Apporto qualitativo della nutrizione (più aminoacidi e meno grassi) PCOS= sindrome metabolica • Fattori di rischio cardiovascolare e tumorale (va sempre trattata) • Maggiore presenza al Sud • Per la terapia = lavorare sulle motivazioni per il benessere Alimentazione e riproduzione • Bilancio energetico equilibrato permette la riproduzione • Sterilità, Infertlità (abortività ripetuta)= bilancio energetico negativo/positivo= insufficienza luteinica. • Infertilità maschile e alimentazione (oligoastenospermia)= alimentazione scorretta e sindrome metabolica Infertilità maschile e alimentazione • Linee guida: escludere problematiche organiche e di pertinenza chirurgica (varicocele), quelle genetiche o i casi di azospermia irreversibili. • Finalità bionutrizionali nel maschio riguardano: lo stimolo ormonale, attivazione spermatogenesi, correzione biochimica del plasma seminale. Rimedi bionutrizionali • Spremuta di limone assunta in dosi progressive (da 1 a 10 limoni die e poi dose di mantenimento da 1 a 2 al dì). Alimenti che nutrono e vivacizzano gli spermatozoi (apporto di fruttosio, zinco, bottarga, ostriche, gamberi, sedano) uova sode, pane tostato, semi di zucca per l’apporto di zinco giornaliero (30 gr die). Terapia bionutrizionale • Il poco stimola, l’eccesso inibisce, il giusto regola. • Integrazione farmacologica con mioinositolo. Alimentazione e contraccezione ormonale • Meccanismo di azione: blocco ovulazione, modificazioni muco cervicale ed endometriale. • Interferenza EP sul metabolismo lipidico/glucidico = dose dipendente • EP, funzionalità epatica e metabolismo idrico (acqua extra e intracellulare) • EP e aumento peso corporeo, • EP e drenaggio tissutale • EP e dieta: aumento della diuresi, sblocco del metabolismo. • Alimenti diuretici: pesce, carni bianche, carni crude, latte, banane (calcio e potassio, uovo intero) • Menù: riso bollito, macedonia, petto di pollo, verdure crude. Sindrome premestruale • Alterato rapporto EP, autointossicazione da estrogeni, iperprolattinemia, ipoglicemia, carenza di vitamina b12,b6, carenza di magnesio, ritenzione idrica inappropriata attività prostaglandinica, alterati livelli endorfinici, disfunzione PNEI, smaltimento epatico, stress (femminile allergico a se stesso, calo serotonina, stile di vita scorretto, alimentazione. Terapie SPM • SSRI, diuretici, vitamina b6, EP, agnocasto. • Melatonina CH4 gtt, (alterazione dei ritmi che regolano gli ormoni coinvolti). • Alimenti che favoriscono la produzione di serotonina: cereali integrali, Sali minerali (calcio, magnesio, vit D), 4 porzioni di yogurt al dì. Magnesio (banane, carciofi, bietole, verdure: cotte a vapore. • Alimenti ricchi di omega3 (pesci, noci) • Curare la stitichezza premestruale. • Modificare lo stile di vita (sedentarietà, scarsità del sonno, cattiva alimentazione, stress, abuso di caffeina, uso di carboidrati semplici). Omega 3 e dismenorrea • La carenza di omega 3, e gli eccessi di omega 6 (ridotto consumo di pesce ed elevato apporto di oli vegetali) favorisce la produzione di prostaglandina e sostanze proinfiammatorie. Utile integrazione con EPA, DHA e dieta specifica. Nutrizione: dismenorrea e sindrome premestruale • Ridurre il contenuto di grassi nel cibo equivale a ridurre i livelli di estrogeni. Le fibre trascinano gli estrogeni fuori dall’organismo a livello intestinale evitando il loro riassorbimento attraverso il circolo enteroepatico. • Tutti i grassi devono essere evitati perché aumentano la produzione di estrogeni da parte dell’organismo. Alimentazione e infezioni uroginecologiche • Vaginiti e cistiti croniche • Ecosistema vaginale e intestinale • Probiotici, prebiotici, fibre alimentare, fito estrogeni, oligosaccaridi, idrocolonterapia, idrovaginoterapia • Alimentazione e intolleranze alimentare Intolleranze alimentari e comorbilità ginecologiche • Dismicrobismo intestinale • Intolleranze alimentari • Endometriosi, cistiti interstiziali, vestibulite vulvare. • Ruolo del mastocita Incremento ponderale in gravidanza • Range tra 10 e 15 kg. • Valutazione del peso pregravidico e del BMI • Incremento ponderale 300/400 gr a settimana • Incremento del dispendio energetico e fabbisogni nutrizionali. Alimentazione e gravidanza • Deve essere intesa come un momento di educazione alimentare e non come una punitiva restrizione. • Dieta equilibrata • Peso corporeo troppo basso/eccessivo prima della gravidanza (rischio gravidico) Gravidanze a rischio nutrizionale • Diete carenti, gravidanze multiple, fumatrici e uso di droghe, intolleranza al lattosio, adolescenti, età avanzata, risorse finanziarie inadeguate. Fabbisogni nutrizionali in gravidanza • Aumento del fabbisogno proteico/carboidrati/lipidi • Aumento dell’apporto di calcio =1200 mg • Aumento apporto di fosforo • Aumento apporto di ferro e acido folico • Vitamine e gravidanza.(b12,a,d.c,magnesio e DHA) Importanza dell’idratazione in gravidanza • Quantità (2lt al giorno) • Qualità (acque ricche di calcio, ma povere di sodio e nitrati) • Alimentazione e rischio infettivo • Toxoplasmosi • Listeriosi • Virus epatite Patologie della gravidanza e alimentazione • Iperemesi: nausea, vomito, ipersalivazione • Pasti piccoli e frequenti • Evitare liquidi a stomaco vuoto • Supplementi vitaminici(B6,B12,zenzero) • Iperemesi: perdita di peso tra 2 e 9 kg= idratazione e ospedalizzazione. Nutrizione e disturbi gastrointestinali in gravidanza • Nausee e vomito: elevati livelli di betaHCG e • • ritardo svuotamento gastrico. Per ridurre la nausea: togliere tutto ciò ke è dolce, dare verdure cotte (disidratate, e alimenti marinati con aceto o pomodoro crudo strofinato sul pane. Vomito: pasti in piccole quantità completi di nutrienti con uso di limone (ricerca di “acido”) uso di zenzero e vit. B6 (farina integrali,carote,ecc.) • Pirosi: peggiora dopo i pasti-rialzare testata del letto, dormire sul fianco, non sdraiarsi subito dopo il pasto. • Uso di pasti poco abbondanti e di 2/3 cucchiaini di limone puro per aumentare l’acidità gastrica per provocare una contrazione con svuotamento. Stipsi e gravidanza • Ridotta motilità intestinale (progesterone, fattori • • • meccanici). Bere di più (acqua tiepida con miele al mattino) uso di vegetali ad azione lassativa (melanzana, peperoni, verza cotta) Utile lo stimolo epatico (cotoletta, zucchine, mela in pastella) Utili le creme vegetali che aiutano per la presenza dell’acqua tiepida. Gestosi • Ipertensione, proteinuria, edemi(dalla 27 settimana di gestazione= malattia placentare) • Prevenzione e cura: dieta appropriata • Epatogestosi Gestosi e terapia nutrizionale • Fisiopatologia: aumento acqua corporea totale, • ritenzione di sodio e calcio intracellulare. Fattori di rischio corregibili e prevedibili: riposo fisico, dieta con apporto calorico ridotto/ridotta attività fisica, apporto di sodio non oltre 7/8 grammi die, apporto variato e bilanciato di alimenti, supplementazione con sali di Ca e magnesio, acidi grassi polinsaturi e vit.C e E. • Regolazione glicemica • Regolazione funziona renale (ridotto apporto di sodio) e assunzione di K,Ca e Mg. • Eliminare cibi proteici e facilitare funzionalità renale (latte, riso, patate, pesce, cipolle, cicoria, carciofi) • Migliorare viscosità del sangue: prezzemolo, • • • ananas, melone, anguria, fragole, ecc. Protezione apparato cardiovascolare: fragole, noci, olio d’oliva Non stimolare il surrene: evitare carne rosse, e formaggi stagionati. Ridurre il peso corporeo e aumentare alimenti contenenti Mg, Ca e acidi grassi insaturi: frutta secca, cereali integrali, vegetali a foglia verde. Diabete gestazionale • Patologia della gravidanza (diagnosi tra la 24 e • • 34 settimana gestazionale) Fattori di rischio: obesità, familiarità diabetica, diabete gestazionale precedente parto di bambini macrosomici o morti, età avanzata per la gravidanza. Placenta secerne ormoni iperglicemizzanti e l’organismo risponde aumentando la produzione di insulina, incapacità= diabete gestazionale. Diagnosi e cura diabete gestazionale • Diagnosi: minicurva, curva da carico • Cura: riduzione del peso, controllo glicemie post-prandiali, introduzione fibre vegetali nella dieta, pasti piccoli e frequenti, attività fisica. Outcome del parto, benessere fetale e nutrizione • Cattiva alimentazione: diabete gestazionale, gestosi • Sofferenza fetale • Ridotto accrescimento intrauterino di tipo asimmetrico • Ridotto peso alla nascita • Distocie al parto/parto operativo Nutrizione, puerperio e allattamento • Quantità di latte che il bambino assume dal 1 al • • • 5 mese(600-800 gr) Dieta nutrice (latte e derivati, pesce,uova e carne),(limitazione zuccheri semplici perché vuoti dal punto di vista nutrizionale) Apporto di liquidi 2lt di acqua a media mineralizzazione. Costo energetico dell’allattamento( 500kcal al giorno) • Evitare spezie e aromi vari, carne conservata e • • • ridurre apporto di alcool Integrazione vitaminica Evitare alimenti allergizzanti soprattutto se esiste predisposizione familiare al problema Sostanze che aumentano la quantità di latte( silmarina, lac caninum, ricinus communis) Dieta della nutrici con familiarità atopica • Eliminare o ridurre al minimo latte e latticini. • Ridurre le uova ad uno al mese. • Eliminare alimenti fortemente allergenici come fragole, pesche, arachidi, cacao. Prevenzione delle allergie • Ruolo del periodo prenatale nell’etiopatogenesi delle malattie allergiche. • Rischio di sviluppare allergia e maggiore nei figli di madre atopica. • Una riduzione dell’esposizione agli allergeni subito dopo la nascita permette di ritardare l’esordio delle malattie allergiche. Prevenzione delle allergie • Nel soggetto allergico sussiste uno sbilanciamento a favore della polarità TH2/TH1. • Tale polarizzazione (TH2) è determinata da vari fattori: genetica, ambiente, inquinamento, dieta (fonte allergica più importante). Flora batterica intestinale e allergie • Degranulazione mastociti, produzione di istamina, disbiosi intestinale, candidosi. • Disbiosi precoce (primi mesi di vita) sensibilizzazione allergica. • Dare probiotici a gestanti allergiche nell’ultimo mese di gestazione e nei primi 6 mesi dopo il parto riduce le patologie allergiche nel neonato per aumento TGF2 nelle donne trattate con probiotici. Modificazioni endocrine indotte dal climaterio • FSH, LH, 17beta estradiolo, estrone, GH, PRL, inibina, testosterone, DHEA, TBG. • Disturbi in menopausa • Terapia sostitutiva/nutrizionale: buono apporto e assorbimento di calcio, utilizzare estrogeni residui e apportarli con gli alimenti, mantener stabile la glicemia, ridurre l’impegno renale, stimolare la tiroide, fluidificare il sangue. Alimentazione e climaterio • Modificare la propria alimentazione • Diverso regime ormonale rispetto età fertile (assenza di estrogeni/azione lipolitica= aumento circonferenza vita) • Vegetali e frutta riducono i sintomi da carenza estrogenica • Acidi grassi polinsaturi: riducono il rischio osseo e cardiovascolare • Usare fibre e antiossidanti che riducono • • • l’assorbimento di colesterolo Limitare zuccheri semplici e frazionare i pasti(ridotta tolleranza glucidica) Latte e derivati, acque minerali per l’apporto di calcio(600mg/die) uova, pesce(400-800 U.I di Vit D) Grassi:olio vergine d’oliva, evitando grassi saturi • Pesce, carne(no insaccati), frutte e verdure • Utili zuccheri complessi(carboidrati) • Privilegiare attività fisica • Sia il cibo la vostra medicina e la medicina il vostro cibo(Ippocrate) • Il ruolo dell’alimentazione nella prevenzione della sindrome metabolica(dall’adolescenza alla menopausa) • Sindrome metabolica= situazione clinica ad alto rischio vascolare per la presenza di insulino resistenza • Presenza di 3 o più di tali disordini • Circonferenza vita sup. a 102 cm (uomo) e • • • • • • 88cm(donna) Glicemia a digiuno oltre 110 mg/dl Ipertensione arteriosa Ipertrigliceridemia oltre 150 Ridotto colesterolo HDL BMI superiore a 30 Età superiore a 45(uomo) e 55(donna) Etiopatogenesi • Insulino resistenza: PCOS(non espressione di diabete) • Iperglicemia e diabete mellito tipo 2 • Diabete gestazionale • Iperinsulinemia e iperglicemia= trombofilia • Prevenzione( attività fisica, riduzione del peso corporeo, dieta) Terapia nutrizionale in menopausa • Modificazioni ormonali • Aspetti clinici: sintomi neuroendocrini (dare triptofano: gli estrogeni ne aumentano la disponibilità) • Osteoporosi, alterazioni metabolismo lipidico, rallentamento funzione tiroidea, aumento resistenza insulinica. • Alimenti sconsigliati: quelli che stimolano il surrene (carene rosse, formaggi, uova, funghi), quelli ad alto indice glicemico/carico glicemico. • Alimenti consigliati: quelli ricchi di iodio (pesce, sedano, cavoli, pesche, ananas, fragole) e fitoestrogeni. Fitoestrogeni e menopausa • Lignani: (aumentano la disponibilità del • triptofano) salvia, rosmarino, lattuga, olive, pomodoro, cereali integrali, vino rosso (es. pasta alle erbe: estrogeni+serotonina). Isoflavoni: è meglio non dare soia perché contiene fitati che contrastano l’assorbimento di calcio e zinco. Può aumentare l’ipertiroidismo; è meglio dare pollo e vitello ricchi di catecolestrogeni. Disturbi della menopausa • Dipendono: • 1) costituzione della donna • 2) stili di vita (senza eccedere nel movimento/effetto opposto • 3) abitudini alimentari • La sera è utile l’uso dei carboidrati complessi per ridurre l’insonnia e i disturbi dell’umore e per frenare il surrene. Alimentazione e osteoporosi • Apporto di calcio/contrastare le perdite/favorire • l’assorbimento. Apporto di calcio: non uso di formaggi, peggiorano il metabolismo lipidico, aumentano l’ipotiroidismo, accentuano le disfunzioni epatobiliari e la trombofilia (si contrasta con alimenti fluidificanti) meglio usare pesce, verdure ecc. Non solo Ca per il trofismo dell’osso ma anche Mg, K, e Si e Bo per alcalinizzare il sangue contrastando l’effetto calciurico. • Contrastare le perdite dovute all’uso di • carboidrati raffinati e bibite industriali (acido ortofosforico), caffè, alcool, nicotina, uso di formaggio che apporta fosforo e aumenta la calciuria. Favorire l’assorbimento: uso di vit. C e vit. D e stimolare il fegato perché i Sali biliari ne migliorano l’assorbimento. Necessaria una buona acidità gastrica: non uso di antiacidi. • Importante il rapporto calcio/fosforo per favorire • • l’assorbimento. Utile l’uso del calcio nei vegetali perché più disponibile e non vi è presenza di fosforo. Non dare supplementi di calcio, perché l’intestino ne prende quanto ne serve dall’alimento, mentre l’integratore peggiora la litiasi biliare e l’aterosclerosi. Alimentazione e osteoporosi • Utile dare come supplemento la vit. D, l’apporto di frutta e verdura per facilitare l’assorbimento del calcio (acidificanti) e del calcio presente nel pesce e nei vegetali. • Associare alimenti contenenti calcio e fitoestrogeni e vit. D. • Importante è la cottura degli alimenti (il fritto ha azione coleretica e colagoga). • Il ruolo dell’alimentazione nella prevenzione • • • dell’osteoporosi Osteoporosi= perdita di massa ossea e minor resistenza dello scheletro al trauma anche di lieve entità Tipo 1(post-menopausale e tipo 2) senile Formazione picco massa ossea(genetica, razza, sesso, familiarità, età, nutrienti, ormoni, farmaci, stile di vita) • Irregolarità mestruali= bilancio energetico • • • negativo Metabolismo del calcio (apporto esogeno con la dieta, PH acido intestinale ne aumenta l’assorbimento, escrezione del calcio(feci, urine) 15-20 anni picco massa ossea Perdita massa ossea: climaterio(1200mg/die) • Integrazione: alimentazione, supplementazione(1-2gr/die sotto forma di Sali) effetti collaterali dei Sali di calcio: stipsi, calcolosi renale se predisposizione, turbe dispeptiche • Utile assunzione durante i pasti o frazionarli(utile il citrato di calcio) Fitoterapia, integratori alimentari e omeopatia • Trattamento delle infezioni uroginecologiche • Vaginiti(micotiche, batteriche, protozoarie) e • infezioni basse vie urinarie. Fitoterapia: trattamento delle vaginiti da Candida Albicans: aglio titolato in allina al 1%: 1-2 cpr 3 volte al dì; Arbutus Unedio in TM, 20gtt 2-3 volte al dì; Calendula TM, 2 cucchiai per lt d’acqua, Kolorex (pseudowintera colorata) 1 cpr 2 volte al dì per 1-3 mesi più crema (la via orale non in gravidanza) • Olio di malaleuca (albero del tè), puro, diluito, in • • • associazione in ovuli, creme, o per via orale.(vaginiti, cistiti, dermatiti) 8mg di olio essenziale, 3 volte al dì per 6 mesi nel trattamento delle cistiti. Krameria Tiandra(Kramegin) cpr vaginali. Echinacea Angustifolia, origano volgare. Cistiti croniche da E. Coli: Cranberry(mirtillo rosso americano) • Azione inibente adesione E.Coli, utile nella • • prevenzione e non nel trattamento di cistiti in donne sessualmente attive(succo cocktail,capsule). Effetti collaterali gastrointestinali, calcolosi di ossalato di calcio e acido urico, da non utilizzare in caso di uso di anticoagulanti. Citrus paradisi(pompelmo riduce la proliferazione; Solidago Virgaurea (verga d’oro): azione diuretica; Uncaria: azione immuno stimolante Omeopatia e infezioni uroginecologiche • Vaginiti batteriche: Hydrastis Canadensis 7 CH: 5 granuli die; Kreosotum 5CH: 5granuli 2 volte al dì, Kali Bicromicum 7CH, Mercurius Solubilis 5CH:2-3 granuli 2 volte al dì; Pulsatilla 9CH 2-3 granuli al dì. • Vaginiti micotiche: Helonias 5CH 5 granuli 2 volte al dì, Candida Albicans 30 CH: granuli monodose a settimana • Vaginiti protozoarie: Mercurius Solubilis 5CH 5 • • granuli al dì; Kreosotum 5CH, Sepia 5CH granuli: 5 al dì Vaginiti da Gardnerella: Medorilinum 5 CH, Psorinum 5CH granuli:5 al dì Condilomatosi vulvare: Nitricum Acidum 5 CH granuli, 5 granuli 2 volte al dì, Thuja granuli 5CH, 5 granuli 2 volte al dì, Propoli TM, Graphites Crema. Probiotici e infezioni uroginecologiche • Profilassi e non terapia • Requisiti: origine umana, effetti benefici sull’ospite, assenza di patogenicità, resistenza transito gastrico, capacità di colonizzare l’intestino. • Via orale o vaginale • I più usati: Lattobacillus Rhamnosus, fermentum RC14. Alimentazione e neoplasie e dell’ apparato genitale femminile • Neoplasie vulva e vagina • Neoplasie portio (DES uso) • Neoplasie endometrio (adenocarcinoma dell’ endometrio = S.metabolica, obesità, ipertensione arteriosa, menopausa tardiva) • Neoplasie ovariche Carcinoma mammario e alimentazione • Uso olio di oliva per la prevenzione (sintesi • • • locale di PGE2) Rischi tossicologici indiretti da uso di mancini (carni al sangue) Agenti chemioprotettivi: carotenoidi, lavonoidi, isotiocianati, salicilati, allil-tiosulfinati( aglio, cipolla) Utile consumo di fibre e vegetali e alimenti ricchi di soia e omega3. Fitoterapia e integratori alimentari in ostetricia e ginecologia • Calendula officinalis: antiflogistica, cicatrizzante, azione dermoprotettiva (uso topico) da non usare in gravidanza e allattamento • Angelica sinesis: dismenorrea, amenorrea, fibromi. Da non usare in gravidanza, interferenza con uso di warfarina • • Achillea millefolium: antispastica, astringente, cicatrizzante, antimetrorragica, da non usare in gravidanza e allattamento • Rubus idaeus 1DH mg: gocce, amenorree • Vitex agnus castus (agnocasto): regolarizzazione ciclo mestruale (tintura 65%, polvere mezzo cucchiaino al dì) • Indicazioni: cisti ovariche, dismenorrea, cefalea premestruale, iperprolattinemia lieve, mastalgie, menopausa, metrorragia, sindrome premestruale. • Melissa officinalis: sedativo, spasmolitico, usato come antispastico viscerale, da non usare in gravidanza • Tanacetum parthenium (partenio: antianemico emmenagogo in dosi elevate) • Dioscorea villosa: dismenorrea • Isoflavoni: menopausa, osteoporosi. L’assorbimento intestinale è migliore se associati a Inulina. Da non usare se sospetto di lesioni tumorali seno ed endometrio. • Lepidium meyenii (maca): astenia sessuale e migliora la spermatogenesi • Trifolium pratense (trifoglio rosso): menopausa • Meristemo: 14-18-28 • Vitamine e minerali(vitamina C,E,acido pantotenico=B5,acido folico,magnesio,vitamina B6,coenzima Q10. Fitoterapici • Agnocasto • Ippocastano • Centella asiatica Folati:gravidanza,menopausa • Folati=molecole biologicamente attive che agiscono come cofattori di enzimi per la sintesi del DNA e RNA. • Ridotta esposizione ai folati in gravidanza=patologie nell’adulto:obesità,insulinoresistenza,ipertensione,alterata risposta immunitaria soprattutto nei maschi. • Esposizione ai folati in utero=corretto sviluppo comportamentale del nascituro • “La vita in utero determina o condiziona il decorso della vita adulta(Barker). • Supplementazione di folati in gravidanza=necessaria per evitare effetti collaterali a lungo termine. Folati,Omocisteina e menopausa • Folati=molecole donatrici di metile permettono la conversione dell’omocisteina in metionina. • Fabbisogno giornaliero di Folati varia dai 400 ai 600 mcg. • Forma attiva:5-metiltetraidrofolato. Folati,omocisteina. • Livelli di omocisteina sono influenzati da livelli estrogenici. • Folati,omocisteina rischio di osteoporosi. • Folati,omocisteina e rischio cardiovascolare. Medicina di genere e nutrizione • Non medicina che studia le malattie che colpiscono le donne, ma scienza che studia l’influenza del sesso (accezione biologica) e del genere (accezione sociale) sulla fisiologia, fisiopatologia e clinica di tutte le malattie per giungere a decisioni terapeutiche basate sull’evidenza sia nell’uomo che nella donna. • Il genere è una variabile fondamentale da prendere in considerazione in qualsiasi studio e ricerca di fisiologia e patologia. • Alimentazione e malattie cardiovascolari, maggior rischio di mortalità nella donna, diabete e più correlato alla cardiopatia ischemica nella donna; sindrome metabolica più frequente nella donna. • La donna è meno trattata per diabete, • • dislipidemia e ipertensione rispetto agli uomini Il target dei fattori di rischio è l’endotelio su cui hanno una influenza positiva gli estrogeni Mortalità più elevata nella donna per malattia coronarica acuta e scompenso cardiaco. • Ormoni femminili e plasticità neuronale, psicopatologia dei disturbi dell’umore. • Approccio farmacologico e dietetico per le malattie dismetaboliche. Migliore risposta nella donna per l’uso di farmaci e dieta. • Senza la medicina di genere la donna non può essere curata adeguatamente. • Le prospettive: studi sull’iperinsulinemia nella donna in menopausa (risposta neurovascolare), prevenzione fratture osteoporotiche, effetti della caffeina sulle cellule nervose, alimentazione e malattie coronariche. Integratori per il benessere della donna • Definizione: prodotti specifici volti a favorire l’assunzione di determinati principi nutritivi assenti in una dieta non corretta; • Non hanno proprietà curative ma servono a integrare una normale dieta; • Vitamine minerali aminoacidi erbe e prodotti vegetali, sostanze alimentari. Uso corretto degli integratori • Diagnosi clinica; • Attenzione ai fitoterapici ad azione terapeutica simile; • Evitare l’assunzione in pazienti con multiterapia; • Segnalare ogni reazione avversa. Myo-Inositolo in ostetricia e ginecologia • Isomero zucchero alcolico C6 che appartiene alle vitamine del gruppo B; • Presente nei prodotti alimentari come fitato; • È presente in concentrazioni elevate a livello testicolare e ovarico; • Sua carenza per incremento nel tessuto adiposo delle lipasi ormonosensibili; Carenza di inositolo • Diabete, SPCOS; • Difetti del tubo neurale del feto, diabete gestazionale, distress respiratorio; • Autismo patologie psichiatriche. Drenaggio • Attivazione di tessuti ed organi ad attività emuntoriale per l’escrezione di fattori tossici. • Organismo esposto a tossine esogene/endogene; • Cellulite e sovrappeso: intossicazione/deposito Vari tipi di drenaggio • Fitoterapico (fumaria, carciofo, tarassaco, pilosella); • Gemmoterapico: ananasativa, equisetum arvenze, solidago virga aurea, achillea millefolium, tilia, rubus idaeus, te di Java. • Omotossicologico: galium, fucus, coenzyme, ubichinon. Piante medicinali che aumentano il consumo energetico • Piante medicinali ad attività tiroidea (alghe), betula, rosa canina; • Piante medicinali termogenetiche (ricche di caffeina) Thea sinensis colanitida. Climaterio • Terapia convenzionale; • Omeopatia: Lachesis mutus, sulfur, sepia, alumina. • Fitoterapia: salvia officinalis equisetum arvense, angelica, actaea racemosa, valeriana. • Omotossicologia sepia compositum, ignatia homacord, osteobios, melatonina. • Niente ci avvicina alla natura più del cibo, ma attraverso il cibo la natura ci possiede e questo possesso apre un orizzonte sterminato di interrogativi e fa dell’alimentazione l’aspetto più importante nel mantenimento dello stato di salute. • Sempre più nella pratica quotidiana, entrano • domande che non trovano spazio nei testi proposti per il raggiungimento degli obiettivi “formativi”. Come intraprendere un percorso di possibili risposte? Ritornando a nutrire il pensiero, evitando le semplificazioni, rivendicando le specificità, coniugando instancabilmente l’osservazione all’emozione, dispiegando il coraggio. La donna rimanda alle radici della condizione umana.