Cagliari
17 aprile 2008
Analisi e valutazione
delle competenze
nella “nuova” scuola dell’obbligo
Bianca Maria Varisco
Università di Padova
Progettazione educativa
&
Programmazione didattica
dagli obiettivi di conoscenza …
… agli obiettivi di competenza
Competenze
apprendimento
permanente (UE)
•
•
•
•
•
•
•
•
Comunicazione nella L1
Comunicazione nelle L2, L3 …
Competenze matematica, scientifica
e tecnologica
Competenza digitale
Imparare a imparare
Competenze sociali e civiche
Spirito d’iniziativa e
imprenditorialità
Consapevolezza ed espressione
culturale
Competenze
obbligo 16 anni
(Fioroni, sett. 2007)
•
Imparare a imparare
•
Progettare (obiettivi significativi e
realistici – consapevolezza proprie
potenzialità)
•
Comunicare (leggere, comprendere,
scrivere L1)
•
Collaborare e partecipare (valore
diversità)
•
Agire autonomamente e
responsabilmente
•
Risolvere problemi
•
Individuare collegamenti e relazioni
•
Acquisire e interpretare informazioni
ASSI CULTURALI
• Asse dei Linguaggi (L1, L2, artelettere, TIC)
• Asse Matematico (aritmeticaalgebra, geometria, soluzione problemi)
• Asse Scientifico-Tecnologico
(osservare, descrivere, analizzare
qualitativamente-quantitativamente,
potenzialità/limiti tecnologici)
• Asse Storico-Sociale (livello
locale,nazionale, europeo mondiale,
connessioni con fenomeni socioeconomici)
PRECISAZIONI
• La novità è, dunque, quella di rivolgere il sapere
disciplinare al raggiungimento di tali competenze, di
cui occorre sperimentare anche la certificabilità. Sono
le scuole, quindi, a “realizzare” e non “applicare”
l’innovazione in relazione agli assi culturali
considerati strategici (Allegato 1) e alle competenze
chiave (Allegato 2)
Fioroni, settembre 2007
• La corrispondenza tra conoscenze e abilità –in
relazione a ciascuna competenza- è rimessa
all’autonomia didattica del docente e alla
programmazione collegiale del Consiglio di classe,
indipendentemente dall’impostazione grafica
dell’allegato
Allegato 1
Raccomandazioni UE
Si tenga debitamente conto di quei giovani che, a causa di svantaggi educativi,
determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno
di un “sostegno” particolare per realizzare le loro potenzialità educative
Noi aggiungiamo degli interrogativi a monte:
•
Quali cause principali (individuali, di contesto socio-culturale e didattico) possono
sottostare ai casi di evidente ritardo nel corso di studi?
•
Quali sono le difficoltà specifiche sottostanti ad uno scarso apprendimento della
lettura-scrittura/matematica/scienze?
•
Quali sono i meccanismi critici attivati durante tali processi d’apprendimento che
possono causare difficoltà e che quindi devono diventare oggetto di valutazione e
intervento?
•
Quali sono le modalità di intervento più efficaci per ridurre o eliminare una particolare
difficoltà/disabilità, tenendo conto delle caratteristiche individuali e contestuali?
• Per difficoltà d’apprendimento ci si riferisce a
qualsiasi esperienza di fatica ad imparare da perte di
uno studente, nel corso della sua carriera scolastica
• Per disturbo d’apprendimento si intende invece un
disturbo che interessa un dominio specifico di abilità (ad
es. disgrafia, dislessia, discalculia, ipoacusia), in misura
significativa ma circoscritta, in presenza di un
funzionamento intellettivo generale integro. Ciò porta ad
escludere, sul piano diagnostico, altri fattori che possono
influenzare una prestazione molto bassa, ad esempio
anomalie sensoriali o neurologiche gravi e situazioni e
situazioni di svantaggio socioculturale ed etnicoculturale
… dalle
DICOTOMIE ai BINOMI
C = 2πr
Teoria – Pratica
Pensiero – Azione
Mente – Mano
…
Unità d’analisi
Persona in azione . . .
. . . in contesto
Costruttivismo socio-culturale
Referenti Teorici
•Vygotzskij - ZSP
• Teoria dell’Attività - Pratica in
contesto
=
•Costruttivismo socio-culturale
Apprendimento
–
–
Intenzione (o Auto-determinazione)
Motivazione (identificare un obiettivo ed elaborare un piano)
Volontà (perseguire l’obiettivo e sviluppare il piano)
Intenzione
Percezione
Percezione Risorse Esterne e Interne:
- Motivazione e Volontà
- Credenze Epistemologiche e Teorie
implicite dell’Intelligenza
(innatiste/evoluzioniste)
- Attribuzioni causali
(Locus: interno / esterno; Stabilità:
stabile / instabile; Controllo:
controllabile / incontrollabile);
- Concezione, stima di sé.
Azione
Riflessione
Riflessione (o Metacognizione)
- Auto-osservazione
- Auto-ascolto
- Auto-monitoraggio ...
Consapevolezza
Apprendimento in contesto
comunità
usanze
apprendenti
(agenti)
storia
mediatori
artefatti
(sistemi simbolici,
linguaggio)
regole, leggi
contesto
ruoli
dai Bisogni
Umani alle Finalità Educative
• Competenza
• Autonomia
• Stare bene (con se stessi e con gli altri)
•
•
•
•
Consapevolezza
Responsabilità
Condivisione
Autonomia
Competenza
• Competenza è capacità di mobilizzare, o attivare, e
di orchestrare, o combinare, le risorse interne
possedute e quelle esterne disponibili per far fronte
a situazioni in maniera valida e produttiva
(rielaborazione da Pellerey, 2004).
• La competenza può essere definita in termini di
attributi o qualità adattive di tipo cognitivo,
emozionale, comportamentale e sociale (complessi
e interrelati patterns di adattamento), integrati dalle
convinzioni e aspettative implicite o esplicite
dell’individuo circa la propria abilità di applicare
queste qualità (Masterpasqua, 1989).
Sviluppo della Competenza
• Principiante (novice)
• Principiante avanzato (advanced beginner)
• Competente (competent)
• Abile competente (proficient)
• Esperto (expert)
Competenza esperta
• Definizione del problema
• Flessibilità cognitiva
• Sintonizzazione con l’ambiente
• Strategie economiche
• Conoscenze specifiche
• Competenza
(facoltà astratta, ad es.: competenza
linguistica)
• Abilità
(skill, ad es.: comprensione testo)
• Prestazione
di competenza
(performance concreta precisata e valutata
attraverso indicatori e descrittori
condivisi)
STANDARDS
• Normativi
UE-MPI
• Normativo-criteriali
REGIONE
• Criteriali
SCUOLA
CLASSE
• Personali
STUDENTE
(“paletti”)
Valutazione delle Prestazioni di Competenza
Dalla pura Etero-valutazione
–
–
–
–
Rubrica
Prestazioni “discrete”
Valutazione di “prodotto”
Standard “normativi e criteriali”
…………………..
Alla Co-auto-valutazione
–
–
–
–
Rubrica co-costruita e Portfolio (inse. + stude.)
Prestazioni “continue”
Valutazione di “prodotto e di processo”
Standard “criteriali e personali”
Valutazione in prospettiva
Costruttivista-sociale
• alternativa (valutazione di prodotto-processo vs di solo prodotto)
• di performances (si valuta cosa si sa effettivamente fare e come lo si
sa fare -prestazione di competenza-) continue
•
•
•
•
autentica (presenta compiti significativi, real-life, complessi, motivanti)
di prestazioni emergenti (compito esteso, interventi in classe …)
pluridimensionale (diverse abilità di una competenza)
dinamica (tiene in debito conto il potenziale di sviluppo-apprendimento
insito in ciascuno)
• etero- co-gestita (aspetti formali) e processo auto-testimoniato
• non culturalmente neutra (prospettiva multiculturale)
• complessa (di patterns)
Valutazione - Questioni aperte
Bilanciare o combinare la valutazione:
sommativa (of)
prodotto
quantitativa
esterna
etero (insegnante, pari)
cognitiva
formativa (for)
processo
qualitativa
interna
self (studente)
conativa
emotiva
sociale
NUOVE FORME DI VALUTAZIONE
PER UN NUOVO MODELLO
D’APPRENDIMENTO-INSEGNAMENTO
• Valutazione dell’insegnante, tra pari, coauto-valutazione
• Esplicitazione collettiva di obiettivi e
criteri valutativi, indicatori, descrittori,
livelli, punteggi etc. (indici andamento
performances)
• Valutazione prodotto e di processo (autotestimoniato) che dà significato agli indici
• Presuppone la conoscenza in stretta
funzione del “contesto d’apprendimento e
d’uso”
Cos’è necessario
all’etero, co, auto-valutazione
Esplicitazione di:
– Finalità-Obiettivi;
– Competenze;
– tipo di Prestazioni (Indicatori,
Descrittori);
– Livelli e punteggi per giudizi;
– Indicazione azione da attivare
conseguente alla valutazione della
pratica svolta.
Esempio di valutazione di report orale
1
Breve report orale su uno scienziato, da
farsi in 4 minuti, che dovrà toccare i
seguenti tre punti:
– Quale fu la sua professione
– Quale fu il suo maggior contributo
– Mostrare ai pari (con disegno-slide) una
cosa specifica da lui fatta.
Indicari e Descrittori di prestazione di
competenza
CONTENUTO
Professione
Contributo
maggiore
Specifico
fatto
ORGANIZZAZIONE PRESENTAZIONE
Buona
apertura
Buona
conclusione
Buon
contatto altri
Buona
velocità
Organizzazione
onnipresente
Buon uso
slide-disegni
Commento …….
9-8 Ottimo
7-6 Buono
5-4 Soddisfac.
3-0 Necessita
migliorie
Esempio di valutazione di report orale
2
– Quale fu la sua professione
– Quale fu il suo maggior contributo
– Mostrare ai pari (con disegno-slide) una cosa
specifica da lui fatta.
“Galileo fu un astronomo e matematico;
ha propugnato la teoria che la terra gira
attorno al sole, per cui entrò in conflitto con
l’Inquisizione;
egli scoprì anche che due oggetti cadono alla
stessa velocità a prescindere dal loro peso”
Questioni e commenti degli studenti
durante una discussione
Q-F Domande su fatti
“Quando avvenn e il processo a Galileo?”
Q-A Domande sulle applicazioni
“Perché usi la slide con quegli oggetti raffigurati?”
Q-O Domande su obiettivi di alto livello
“Perché l’obbligo di abiurare una teoria fu messo in
discussione solo nei secoli XVIII e IXX?”
R-S Lo/gli studenti rispondono alle domande poste
C-F Commenti sui fatti
“Ma Galileo abiurò”
C-A Commenti sulle applicazioni
“Se Galileo avesse fatto cadere una piuma questo
risultato avrebbe potuto essere differente”
C-O Commenti su obiettivi di alto livello
“Penso sia importante ricordare che noi stiamo
parlando dell’anno 1650, non di oggi, quando la
scienza è accettata molto di più”.
Esempio di valutazione di report orale 2
CONTENUTO
X Professione
X
Contributo
maggiore
X Specifico
fatto
Commento
Ottimo
ORGANIZZAZIONE PRESENTAZIONE
Buona
apertura
X Buona
conclusione
X Buon
X Organizzazione
X Buon uso
onnipresente
contatto altri
Buona
velocità
slide-disegni
Necessita di piccolo lavoro di organizzazione, ma il lavoro si dimostra interessante
E’ stata migliorata la velocità: ancora più
lento.
X Buono
Soddisfac.
Necessita
migliorie
Model & Modeling
Realtà
Modello
Interpretazione
Predizione
Model & Modeling
Descrizione
Realtà
Modello
Verifica
Manipolazione
Traslazione
Sé
Modello di Sé
Interpretazione
Predizione
Guidelines per l’auto-valutazione
• Narrazione del processo svolto durante lo
svolgimento di una prestazione (valuta.
process. auto-testimoniato)
– Attitudine al compito (nulla, poca, discreta, buona,
ottima);
– Problemi affrontati
– Problemi risolti facilmente da solo/a
– Problemi risolti con difficoltà o aiuto di altri (pari,
tutor)
– Grado di soddisfazione rispetto al risultato
perseguito (nulla, poca, discreta, buona, ottima);
– Grado di impegno personale speso (nullo, poco,
discreto, molto, moltissimo);
– Grado di impegno personale presunto per
migliorare la prestazione (nullo, poco, discreto,
molto, moltissimo)
– Contributi eventualmente dati al gruppo (di
contenuto, metodologici, organizzativi, di relazione etc.)
OTTICA LABORATORIALE
• L’ottica laboratoriale è una modalità di lavorare
centrata sulla R-A
• Utilizza la narrazione come memoria degli
eventi e documentazione degli esiti
• Ciascuno studente ha la possibilità di rivedere le
sue posizioni, attraverso il confronto con gli
altri, per meglio conoscere le sue competenze,
interessi, modi di viaggiare verso la
realizzazione della sua identità
OTTICA LABORATORIALE …
•
La mente come laboratorio esplicita le intenzioni sottostanti agli atti
comunicativi e di pensiero, loro pianificazione, visibilità, ricerca di
senso, confrontando le valutazioni espresse dai vari gruppi-attori, a partire
da diversi punti di vista
•
La mente-laboratorio costruisce una fitta rete di relazioni, con luogo, con
oggetti, persone.
•
Le relazioni permettono al soggetto al soggetto di procedere verso
progressiva costruzione di sé, acquistando individualità e autonomia
nella comunicazione e interazione con l’altro
•
Laboratorio come luogo, metodo, ma anche connotato come
atteggiamento rispettoso della progettualità, del tempo, dello spazio e
della mente (se credenze e pensieri) del ragazzo
•
Laboratorio inteso come modalità di conoscere, attraverso il narrare,
pensare, il fare, il ripensare
Nuclei Fondanti e Nodi Metodologici
•
I Nuclei fondanti sono gli “elementi”, topic della disciplina
•
Comprendono sia i “concetti forti” delle discipline che gli elementi
metodologici fondamentali: Nodi metodologici (per la storia: centralità
delle fonti)
•
Non vanno confusi con i contenuti, che sono invece oggetto dei nuclei.
Es.:
Nuclei fondanti:
Storia civiltà greca
mito, oralità, democrazia
•
Sono N.F., operanti in ambito trasversale alle discipline, i rapporti spaziotemporali, di causa-effetto ecc.
•
Gli elementi empirici (dati termini, eventi ..) acquistano senso e unitarietà
attraverso le Categorie ordinatrici: tempo, spazio, causa effetto, relazioni
logiche (FIGURE)
PORTFOLIO dello studente
E’ una raccolta selezionata delle prestazioni più
significative offerte dallo studente e da lui motivate
•Focus sul suo potenziale e suoi miglioramenti
•Descrizione della sua crescita
“Per assisterlo a farlo diventare valutatore
informato e responsabile delle proprie storie di
studente, modellandone la responsabilità personale
nel discutere e riflettere sulle proprie prestazioni”
(Chaase, 1999)
PORTFOLIO dello studente
• Prevede che la scelta sia fatta dallo studente
stesso
• Esige esplicitazione scritta delle ragioni
• Sviluppa il pensiero riflessivo-metacognitivo
• Ingaggia un processo di continuo miglioramento
• Facilita la comunicazione tra attori
PORTFOLIO dello studente
• non è un dossier
• non è un profilo
• non è il lbretto dello studente
• non ha finalità certificatorie
• non segue standard normativi
NUOVE FORME DI
VALUTAZIONE
Showcase Portfolio
• Limiti
– È solo un tipo di assessment con specifici
scopi;
– Fa spendere grande quantità di tempo.
• Problemi aperti
– Certificazione (non obbligata);
– Standard (solo criteriale non normativo!)
Per concludere
Valutare
» COSA
patterns di adattamento
» PERCHE’
per migliorarsi
» COME
insieme
Portfolio & Tecnologie: e-portfolio
• Può gestire meglio la multimedialità
– Può contenere e materiali eterogenei
(testuali, grafici, audio, audiovisivi etc.)
• Favorisce relazione concettuale nei
singoli documenti (individuali o collettivi)
– Uso di sw per gestione di mappe
concettuali
• Permette la relazione automatica tra
documenti diversi dello stesso portfolio
– Uso di collegamenti ipertestuali
• Permette relazione dinamica tra
portfolios
E-portfolio:
cos’è per me
• E’ definibile come STRUMENTO e
PROCESSO per la co-auto-costruzione
del “profilo” DINAMICO di competenze
in specifico dominio, attraverso
continua AUTO-RIFLESSIONE (microteoria) sul fare (pratica) e continuo
CONFRONTO con altri, pari o senior.
Competenze di chiave del progetto PISA
• L1
• Matematica
• Scienze
• Problem solving
Competenze Chiave
nella Società della Conoscenza
• Apprendere ad apprendere
– auto-determinazione
– auto-regolazione
– attribuzioni causali
• Ragionare
–
–
–
–
–
Collegare
Inferire
Risolvere problemi e individuare nuovi problemi
Prendere decisioni
Capacità critiche e ideative
–
–
–
–
Ascoltare
Leggere
Comprendere
Esprimersi
–
–
–
–
Mediare
Organizzare
Negoziare
Rispettare
• Comunicare
• Collaborare / cooperare
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Analisi e valutazione delle competenze nella “nuova”