"Il disagio psichico in adolescenza: la presa in carico residenziale" Venerdì 14 dicembre 2012 L’esperienza de “La casa di Francesco e Chiara” Dr. Pietro Tatti L'esperienza de “La casa di Francesco e Chiara” Le dinamiche relazionali all'interno della Comunità La comunità terapeutica per adolescenti offre l'opportunità di osservare, per le particolari dinamiche che gli ospiti sono in grado di produrre, alcuni specifici fenomeni gruppali che se individuati sono in grado di innescare processi evolutivi terapeutici. (Bencivenga, 2012) Il gruppo ospiti L'adolescente non ha ancora pienamente sviluppato “l’apparato per pensare i pensieri”, cioé non ha ancora una struttura psichica matura in cui poter maneggiare qualsiasi tipo di sensazione, emozione o percezione per poter pensare su di esse dando senso all'esperienza e apprendendo da essa. (Bion, 1962, 1963) Il gruppo operatori Le angosce chiedono di essere riconosciute ed elaborate per poter costruire davvero un gruppo di lavoro centrato sul compito. (Bion, 1955, 1961) aspetti transferali tra gruppo operatori e gruppo ospiti Il gruppo invaso da angosce, si organizza con difese che inibiscono la formazione del pensiero creativo e simbolico, del pensiero astratto e della concettualizzazione, come pure un pieno sviluppo della capacità di comprensione, di conoscenza e delle abilità che permettono all'individuo di affrontare la realtà in modo positivo e di controllare l'ansia patologica. (Menzies, 1984) L'elaborazione dei vissuti transferali come intervento terapeutico La supervisione ha qui la funzione di raccogliere e pensare con gli operatori ciò che il minore non ha potuto contenere; talvolta, quando la violenza dei minori ha tracimato e invaso il gruppo, gli operatori hanno bisogno a loro volta di essere contenuti per poter pensare. (Ferro, 1999, 2002, 2006) gruppo operatori ↔ gruppo ospiti I due gruppi si sovrappongono nel bene e nel male: così come si “ammalano” insieme, ovvero l'uno ammala l'altro (pazienti → operatori) allo stesso modo, a partire dalla direzione opposta (operatori → pazienti), possono evolvere insieme innestando processi di autoguarigione, seguendo un rapporto di proporzionalità diretta. (Bencivenga, 2012) la “clinica del quotidiano” La grave debolezza del Sé e l’inadeguatezza del loro sistema ambientale hanno reso necessario in qualche modo ripartire da zero in una nuova quotidianità messa a disposizione dall’ambiente comunitario. (Correale, 1999) Le dinamiche relazionali con i familiari Il Comitato dei Ministri in virtù dell’art 15b dello statuto del consiglio d’Europa, raccomanda di coordinare l’attuazione di provvedimenti per l’allontanamento del bambino di genitori, laddove si riveli necessario, con interventi rivolti alla famiglia d’origine, in modo che sia pronta ad accettare questo passo come il modo migliore di tutelare l’interesse superiore del bambino (Council of Europe, 2006) accoglienza e cambiamento Se c’è un ragazzo da allontanare a causa di maltrattamenti o negligenza da parte dei genitori, significa che c’è innanzitutto una genitorialità infranta di cui, proprio nell’interesse del minore, è necessario prendersi cura. (Milani, 2009) aspetti transferali tra operatori e familiari L’intervento di allontanamento non deve essere concepito come una “rottura” ma come una “protezione” del legame per poter fare un utilizzo “terapeutico” ed educativo dei collocamenti al di fuori della famiglia al fine di migliorare le relazioni fra genitori e figli. (Cirillo, 2005) Il territorio come risorsa per la Comunità “L’idea di trasformazione, più ricca dell’idea di rivoluzione, ne conserva il carattere radicale, ma la lega alla conservazione (della vita, dell’eredita delle culture). Oggi tutto dev’essere ripensato. Tutto deve ricominciare. E in effetti tutto è ricominciato, senza che lo si sappia. Siamo allo stadio degli inizi: modesti, invisibili, marginali, dispersi. Perché esiste già, su tutti i continenti, un fermento creativo, una moltitudine di iniziative locali che vanno nella direzione della rigenerazione economica o sociale o politica o cognitiva o educativa o etica o di stili di vita.” (Edgar Morin) Grazie per l’ascolto