Print (CMYK) C: 81 M: 61 Y: 22 K: 4 C: 56 M: 38 Y: 13 K: 0 C: 5 M: 27 Y: 98 K: 0 C: 0 M: 0 Y: 0 K: 68 Handout Simposio Primo simposio della Società Svizzera per i Disturbi d’Ansia e la Depressione in Ticino Grand Hotel Villa Castagnola, Sala Pavillon, Viale Castagnola 31, 6906 Lugano Giovedì 18 settembre 2014, 13.45 —17.30 La SSAD è sostenuta dalle ditte e istituzioni seguenti: PARTNER PER LE COMUNICAZIONI P PM PRIME PUBLIC MEDIA AG Print (CMYK) Programma CHAIRS Prof. Dr. med. Edith Holsboer-Trachsler Dr. med. lic. phil I Carlo Calanchini C: 81 Dr. med. Josef Hättenschwiler M: 61 Y: 22 K: 4 C: 56 M: 38 Y: 13 K: 0 C: 5 M: 27 Y: 98 K: 0 C: 0 M: 0 Y: 0 K: 68 13.30 Registrazione 14.15 INTRODUZIONE Prof. Dr. med. Edith Holsboer-Trachsler RACCOMANDAZIONI PER IL TRATTAMENTO DEI DISTURBI D’ANSIA Dr. med. Josef Hättenschwiler DEPRESSIONE E DISTURBI D’ANSIA NELL’INFANZIA E NELL’ADOLESCENZA: CHE C’È DI NUOVO ? Dr. med. univ. Veronika Mailänder Zelger 15.40 Pausa DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO: SEMPRE UGUALE DA TRATTARE ? Dr. med. Corina Vuksic IPOCONDRIA: CASI CLINICI E TEORIA Dr. med. lic. phil I Carlo Calanchini DISCUSSIONE Prof. Dr. med. Edith Holsboer-Trachsler, Dr. med. lic. phil I Carlo Calanchini, Dr. med. Josef Hättenschwiler 18.00 Aperitivo Indice INTRODUZIONE Prof. Dr. med. Edith Holsboer-Trachsler Presidente della SSAD; professore straordinario per per la ricerca clinica sullo stress e i traumi; direttrice del centro per i Disturbi Affettivi, da Stress e del Sonno (ZASS); primario della clinica Psichiatrica per adulti, cliniche psichiatriche universitarie (UPK), Basilea. RACCOMANDAZIONI PER IL TRATTAMENTO DEI DISTURBI D’ANSIA Dr. med. Josef Hättenschwiler FMH psichiatria e psicoterapia, Primario, Zentrum für Angst- und Depressionsbehandlung Zürich (ZADZ) DEPRESSIONE E DISTURBI D’ANSIA NELL’INFANZIA E NELL’ADOLESCENZA: CHE C’È DI NUOVO ? Dr. med. univ. Veronika Mailänder Zelger FMH psichiatria e psicoterapia infantile e dell’adolescenza Centro di psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Università di Zurigo DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO: SEMPRE UGUALE DA TRATTARE ? Dr. med. Corina Vuksic FMH psichiatria e psicoterapia, Zentrum für Angst- und Depressionsbehandlung Zürich (ZADZ) IPOCONDRIA: CASI CLINICI E TEORIA Dr. med. lic. phil I Carlo Calanchini FMH psichiatria e psicoterapia, Primario Ospedale Malcantonese Castelrotto INTRODUZIONE Prof. Dr. med. Edith Holsboer-Trachsler Presidente della SSAD; professore straordinario per per la ricerca clinica sullo stress e i traumi; direttrice del centro per i Disturbi Affettivi, da Stress e del Sonno (ZASS); primario della clinica Psichiatrica per adulti, cliniche psichiatriche universitarie (UPK), Basilea. Introduzione Prof. Dr. med. Edith Holsboer-Trachsler Presidente della SSAD Fondazione della SSAD • Anno di fondazione 2002 • Primo Presidente della società Prof. François Borgeat 2 1 La storia della SSAD 2002 Fondazione della SSDA, Società Svizzera per il Disturbo d’Ansia 2005 Nuovo Presidente, Dr. Josef Hättenschwiler 2006 2008 2010 2012 2012 2013 Simposio della SSDA sui disturbi d’ansia a Zurigo Ampliamento della SSDA che diventa Società Svizzera per i Disturbi d’Ansia e la Depressione Primo convegno annuale della SSAD, 1° SFMAD Prime raccomandazioni per il trattamento Nuova Presidentessa, Prof. Edith HolsboerTrachsler Nuove raccomandazioni per il trattamento Nuova presentazione della società (sito web & logo) Primo simposio della SSAD nella Svizzera francese, a Losanna 3 Raccomandazioni per il trattamento 2010 • Il trattamento somatico dei disturbi depressivi unipolari, 1a & 2a parte 2011 • Il trattamento dei disturbi d’ansia 1a parte: il disturbo di panico, l’agorafobia, il disturbo d’ansia generalizzato, la fobia sociale, fobie specifiche 2013 • Il trattamento dei disturbi d’ansia 2a parte: i disturbi ossessivo-compulsivi e il disturbo da stress posttraumatico 4 2 Altre pubblicazioni della SSAD • L’articolo sullo studio di meta-analisi «Burnout» è stato pubblicato nel n. 18 della rivista Primary Care 2012;12. • Nell’aprile 2013, nel n. 9 della rivista specializzata PRAXIS, è stata pubblicata la rilevazione dei dati sulla depressione nella popolazione generale con l’articolo intitolato «Die Krankheit Depression kann jeden treffen» [La malattia depressiva può colpire chiunque]. 5 Appartenenza alla SSAD Attualmente la SSAD conta 210 membri. Ai pazienti e agli interessati offriamo… … un sito web interessante, in tedesco e in francese, ricco di informazioni per il pubblico e i pazienti. … l’invio di prospetti per i pazienti e per tutte le persone interessate. Ai nostri membri offriamo… … un sito web interessante, in tedesco e in francese, ricco di informazioni per specialisti e membri della SSAD. … periodiche manifestazioni di perfezionamento. … partecipazione gratuita alla manifestazione specialistica annuale. … inserimento del proprio nominativo nell’elenco degli specialisti sul nostro sito web, a cui i pazienti possono rivolgersi per avere un aiuto competente. … un abbonamento gratis alla rivista specialistica InFo Neurologie & Psychiatrie. 6 3 Retrospettiva Swiss Forum for Mood and Anxiety Disorders Convegno annuale Data, luogo Tema principale 1° SFMAD 26 agosto 2010 The Dolder Grand Raccomandazioni per il trattamento Depressione 2° SFMAD 7 aprile 2011 The Dolder Grand Raccomandazioni per il trattamento Disturbi d’ansia 1a parte 3° SFMAD 12 aprile 2012 The Dolder Grand Burnout 4° SFMAD 18 aprile 2013 Marriott Raccomandazioni per il trattamento Disturbi d’ansia 2a parte Svizzera francese 10 ottobre 2013 Losanna «1er Symposium Suisse Romand de la Société Suisse des Troubles Anxieux et de la Dépression (SSAD)» 5° SFMAD 10 aprile 2014 The Dolder Grand Stato dell’arte nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia: attuale livello della ricerca, opzioni terapeutiche e tendenze future 7 Appuntamenti per il 2015 • Sesto convegno annuale «6th Swiss Forum for Mood and Anxiety Disorders», giovedì, 16 aprile 2015, presso l’hotel The Dolder Grand di Zurigo. 8 4 Un sentito ringraziamento per il vostro grande impegno! La SSAD è sostenuta dalle ditte e istituzioni seguenti: Partner per le comunicazioni: 9 5 RACCOMANDAZIONI PER IL TRATTAMENTO DEI DISTURBI D’ANSIA Dr. med. Josef Hättenschwiler FMH psichiatria e psicoterapia, Primario, Zentrum für Angst- und Depressionsbehandlung Zürich (ZADZ) RACCOMANDAZIONI PER IL TRATTAMENTO DEI DISTURBI D’ANSIA Dr. med. Josef Hättenschwiler Zentrum für Angst- und Depressionsbehandlung Zürich www.zadz.ch 1 Sommario Handout e linee guida: ð www.zadz.ch/vortrage-und-handouts/ ð www.sgad.ch § Aspetti generali sui disturbi d’ansia § Trattamento – Raccomandazioni Svizzere per il trattamento dei disturbi d’ansia 2 Fatto è: Tutto il mondo è pieno di poveri diavoli, che hanno più o meno paura. Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) Ognuno si porta nel sacco almeno una paura! Paura Paura Paura Paura Paura di malattie di morire di fallire degli esami esistenziali 3 Ma… L’ansia è per l’anima altrettanto sana come un Maxim Gorki (scrittore russo) bagno per il corpo! Personalità ansiosa e sopravvivenza Nel 2009 ancora vivi Jules Angst, 5. Swiss Forum on Mood and Anxiety Disorders 2014 Per niente ansiosi Poco ansiosi Modestamente Molto ansiosi ansiosi (107) 4 I disturbi d’ansia secondo l’ICD-10 Categoria F: «Disturbi nevrotici, legati a stress e somatoformi» F40 Disturbi ansioso-fobici F40.0 Agorafobia F40.00 senza sindrome da attacchi di panico F40.01con sindrome da attacchi di panico F40.1 Fobie sociali (disturbo d’ansia sociale) F40.2 Fobie specifiche (isolate) F41 Altri disturbi d’ansia F41.0 Disturbo da attacchi di panico (ansia episodica parossistica) F41.1 Disturbo d’ansia generalizzata F41.2 Disturbo misto ansioso-depressivo 5 Generalità sui disturbi d’ansia (I) § Malattie psichiche di maggiore incidenza(Kessler et al 2005) § Prevalenza di vita: 14-29% (Kessler 2005; Somers 2006) Prevalenza su 12 mesi: 15.3 % (Jacobi et al, 2014) Nessuna evidenza per aumento d’incidenza Incidenza donne : uomini = 2 : 1 Aumentato rischio per comorbidità con altri disturbi d’ansia, depressione, disturbi somatoformi e malattie di dipendenza § Aumentato rischio di suicidio (Harris & Barracclough, § § § § 1997) 6 Generalità sui disturbi d’ansia (II) § Disturbi d’ansia (DA): spesso in associazione con malattie somatiche Ø Tiroide, vie respiratorie, artrite, emicrania, allergie (Saren et al, 2006) § DA spesso non vengono riconosciuti § DA spesso, malgrado la corretta diagnosi, non vengono trattati adeguatamente (Wittchen 2002) § Tempo trascorso tra la diagnosi e la terapia adeguata prolungato § I pazienti ansiosi sospettano spesso una eziologia internistica dei propri DA! 7 Generalità sui disturbi d’ansia (III) § I pazienti con fobia sociale si presentano raramente in terapia § Oggi come ieri alto grado di stigmatizzazione Ø Pazienti con attacchi di panico vengono considerati nella società come imprevedibili (50%) oppure pericolosi (26%) (Crisp et al 2000) § Fattore ereditario da moderato ad alto: Ø 41-54% disturbo di panico, 67% agorafobia, 32% DAG, 51% fobie sociali, 59% fobie da contatto di sangue /da lesione § Eziologia Ø Interazione complessa tra vulnerabilità genetica, che si manifesta sottoforma di cambiamenti cerebrali neurobiologici + fattori psicosociali 8 Cos’è l’Ansia? Stato emotivo caratterizzato da aumento di tensione e sintomi psichici e fisici (tachicardia, ipertensione, secchezza delle fauci, orripilazione ecc.) - I sintomi fisici corrispondono alla reazione di allarme dell’animale davanti a un pericolo reale e preparano alla fuga o all’attacco ð ansia fisiologica adattativa - in assenza di minaccia o quando questa è sconosciuta crea uno stato di disagio psico-fisico ð ansia patologica disadattativa 9 L‘ansia è patologica quando … …causa una sofferenza soggettiva intensa e clinicamente rilevante, in quanto è …..: § inopportunatamente forte, più forte del necessario § non comprensibile rispetto alla situazione § troppo spesso e troppo a lungo § ansia anticipata forte („ansia dell’ansia“) § non più controllabile o non più sostenibile § comparsa di comportamento da evitamento § compromissione nelle importanti situazioni di vita 10 Manifestazioni dell’ansia § Paura reale: «normale», situativa, con funzione segnalante § Paura patologica, ingiustificata, ansia irrazionale – Ansia spontanea • In forma di attacco: attacco di panico→ disturbo di panico • continuata, fluttuante, „preoccupazione“→ DAG – L‘ansia riconducibile ad oggetto o situazione • Fobie § Ansia sintomatica § Ansia esistenziale (solitudine e finalità di vita, della esistenza umana) 11 Tre componenti delle sindromi ansiose § Componente corporale § Componente psichica § Componente comportamentale (behavioural) Le tre componenti non vengono percepite allo stesso modo da tutti i pazienti! 12 Sintomi ansiosi Sintomi psichici - Paura di morire - Paura di perdere il controllo - Paura di impazzire - Sentimenti di alienazione - Sensazione di perdita di conoscenza - Capogiri - Difficoltà di concentrazione - Ipersensibilità - Turbe del sonno - Turbe della libido Sintomi comportamentali - Evitamento (evitare le occasioni d’ansia) - Reazione di fuga 13 Ansia: sintomi fisici Cefalea Vertigini Visione sfuocata Bocca secca Arrossire, impallidire Sudorazione Mani fredde Tensione muscolare Dolori muscolari Fiato corto Mancanza di respiro Sensazione di soffocamento Formicolii agli arti Tremori Ginocchia molli Dolori al petto Batticuore Palpitazioni Bisogno impellente di urinare Disturbi mestruali Nausea Dolori addominali Diarrea 14 Sindromi d’ansia secondarie: Ansia dovuta a un disturbo fisico o a una sostanza § Disturbi cardiovasculari: - insufficienza cardiaca, aritmie, malattie coronariche, Angina pectoris, infarto cardiaco, prolasso valvola mitralica, ipotonia § Malattie respiratorie: - asma, pneumopatie ostruttive croniche, embolie polm., edema polmonare § Malattie endocrinologiche: - ipertireosi / ipotireosi, ipercortisolemia, ipoglicemia § Malattie neurologiche: - epilessia, tumori cerebrali, sclerosi multipla, malattie vestibolari, borreliosi § Altre malattie internistiche: - anemie, disturbi elettrolitici § Sostanze: - alcol, stimolanti, caffeina, cocaina, svariati farmaci 15 prescrivibili Comorbidità della depressione e delle sindromi ansiosi nel decorso cronologico? Più di 2/3 di tutte le depressioni comorbidi insorgono dopo la manifestazione del disturbo ansioso! ð Quindi: il disturbo ansioso risulta fattore di rischio per le depressioni cumulative lifetime incidence 70 60 Angsterkrankungen Disturbi d’ansia 50 Depression Depressione 40 30 20 10 Lieb et al. Wittchen et al, 1995 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 Age EDSP, cumulative T0/T1/T2-data; N = 2548 Esame clinico • Anamnesi dettagliata • Esame fisico • Esame del sangue: ematogramma, glicemia, valori epatici • Elettroliti (Ca++, K+) • Tiroide (TSH, fT3, fT4) • ECG • Evt. Funzione polmonare ale ((RMT, RMT, T C) • Evt. Esame radiologico cerebrale TC) • Evt. EEG edicamenti • Pensare all’uso di droghe o medicamenti 17 18 Essenza della medicina basata sulle prove di evidenza ! Praticare la medicina basata sulle prove di evidenza (EBM) significa integrare la propria esperienza clinica con i migliori dati a disposizione dell‘evidenza esterna, conseguiti attraverso la ricerca sistematizzata. David Sackett 19 Linee guida terapeutiche svizzere § Basate sulle linee guida terapeutiche di World Federation of Societies of Biolog.Psychiatry (WFSBP; Bandelow et al. 2008) § Società Svizzera per i Disturbi d’Ansia e la Depressione (SSAD) § In collaborazione con: - Società Svizzera di Psichiatria e Psicoterapia (SSPP) - Società Svizzera per la Psichiatria Biologica (SSPB) § Prima presentazione: 2nd Swiss Forum on Mood and Anxiety Disorders (SMAD), 7. April 2011, Dolder Grand, Zurigo § Autori delle linee guida: M.E. Keck, A. Ropohl, M. Rufer, U. Hemmeter, E. HolsboerTrachsler, M. Preisig, S. Rennhard, E. Seifritz, J. Hättenschwiler 20 Livelli di evidenza (WFSBP) (I) A. Evidenza positiva Basata su informazioni derivate da almeno due studi clinici randomizzati con superiorità verso placebo e informazioni positive derivate da almeno uno studio clinico controllato non randomizzato da buona qualità o efficacia uguale sostanza di comparazione di referenza. In caso di studi negativi, questi devono essere bilanciati di almeno due studi positivi. B. Evidenza positiva provvisoria Basata su: B1. informazioni derivate da almeno uno studio clinico randomizzato con superiorità verso placebo o B2. informazioni derivate da studi non controllati di buona qualità con alcuni pazienti o B3. informazioni derivate da uno o più studi di casi e Senza studi negativi 21 Livelli di evidenza (WFSBP) (II) C. Risultati contradittori Gli studi clinici controllati positivi stanno circa nella stessa quota degli studi controllati negativi D. Evidenza negativa La maggior parte degli studi controllati non mostrano superiorità rispetto al placebo o una minoranza rispetto alla sostanza di comparazione E. Assenza di evidenza Mancano studi adeguati per dimostrare efficacia o inefficacia 22 Principi terapeutici della terapia dei disturbi d’ansia (I) § Psicoterapia: trattamento di prima scelta § Nei casi di entità media o grave, § E quando la TCC (Terapia Cognitiva-Comportamentale) non è sufficiente, è indicata la combinazione con trattamento farmacologico: - terapia multimodale inclusa psicoeducazione - trattamento da 6 mesi a 2 anni (disturbi panico) § Benzodiazepine BDZ: fase acuta, quanto più breve possibile § Antidepressivi: cura di media e lunga durata - effetto ansiolitico indipendente dall‘effetto antidepressivo - Inizio rallentato dell‘effetto in confronto alle benzo - Aumento del dosaggio lento (p.e. goccie) – diminuzione lento del dosaggio (sindrome di discontinuazione) § Dopo compl remissione: continuazione terapia per 12-24 mesi 23 Principi terapeutici della terapia dei disturbi d’ansia (II) § Psicoterapia con evidenza positiva (livello A) = trattamento di prima scelta: - quota di successo lievemente superiore a quella psicofarmacologica, con stabilità migliore - alta complessità: concetti multimodali di TCC, in più elementi sistemici-relazionali, psicodinamici, e di riduzione dello stress - Scelta degli elementi: tramite analisi comportament. (condizioni causali, scatenanti, mantenenti) - Cave: funzionalità intrapsichiche e interpersonali § Componente essenziale: Esposizione con prevenzione della risposta, in sensu e in vivo 24 Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) Principali vantaggi § Mancanza di effetti collaterali anticolinergici e vascolari § Bassa tossicità acuta § Nessuna reazione con i componenti della dieta Principali svantaggi /effetti collaterali § Nausea, anoressia, insonnia, agitazione, nervosismo § aumento della sintomatologia ansiosa e disturbo del sonno nei primi giorni/settimane possono diminuire o influenzare negativamente la compliance. § Nei trattamenti di lunga durata si possono verificare in entrambe i sessi delle disturbi sessuali. § Possibile aumento del comportamento aggressivo e della suicidalità 25 Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) § Sindrome serotoninergica (tremore, ipertermia, collasso cardiocircolatorio) quando vengono somministrati in associazione con I-MAO § Sindrome da svezzamento – p.e. vertigini, capogiri, nausea, disturbi di sensibilità o di sonno – possono presentarsi dopo una fine del trattamento brusca. Per questo diminuire progressivamente fino a stop. § In casi molto rari soprattutto nei pazienti più anziani può comparire una sindrome da inappropriata secrezione di ADH – SIADH – con iponatremia. § Cave: emorragia gastrointestinale. § Però: La iperstimolazione serotoninergica iniziale può essere evitata attraverso un aumento del dosaggio molto lento ! 26 Inibitori della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina (SNRI) § Efficacia di Venlafaxina nel disturbo d'ansia generalizzato, nel disturbo da ansia sociale/fobia sociale e nel disturbo da attacco di panico con o senza agorafobia. § Duloxetina nel disturbo d'ansia generalizzato § All‘inizio della terapia possono insorgere effetti collaterali come nausea, agitazione, disturbo del sonno; queste possono influenzare la compliance. § Un modesto aumento della pressione arteriosa è possibile; controllare la pressione regolarmente! 27 Antagonista della serotonina (5-HT2) e inibitore della ricaptazione serotoninergica (SARI) § Trazodone é indicato nelle depressioni con o senza sindrome ansiosa. § Due studi clinici mostrano l’efficacia nelle sindromi da ansia generalizzata. § Positivo: - soltanto raramente aumento di peso e disfunzioni sessuali. - Effetto ipnotico 28 Antidepressivi triciclici (TZA) § Buona efficacia nei disturbi d‘ansia § In generale la comparsa di effetti collaterali nei TZA é superiore che negli antidepressivi moderni come SSRI o SSNRI. § Forma particolare: TZA Opipramolo (Insidon) § In Svizzera Opipramolo é indicato per il trattamento dei disturbi neurovegetativi, caratterizzati da ansietà, inquietudine, tensione, turbe del sonno, difficoltà di concentrazione, depressione e disturbi somatici § TZA nelle fobie sociali non sono stati studiati a sufficienza 29 Inibitori reversibili delle monoaminoossidasi A (RIMA) § Gli studi finora effettuati sono inconsistenti. § L‘efficacia di moclobemide nelle fobie sociali é stata confermata in tre studi clinici randomizzati con superiorità verso placebo. § Positivo: Con moclobemide normalmente nessuna disfunzione sessuale. § Cautela: combinazione con altre sostanze serotoninergiche → sindrome serotoninergica 30 Benzodiazepine (BDZ) § Effetto ansiolitico e sedativo rapido ed affidabile. § Dopo trattamento a lungo termine (quindi più di 4–8 mesi) possibile sviluppo di dipendenza. § Quindi: bilancia uso-rischio adeguata e terapia più breve possibile (se possibile!!). § BDZ possono essere somministrate per qualche giorno fino a max 3-4 settimane, affinchè si possa coprire il tempo di latenza degli AD oppure per diminuire la sensazione di ansia e nervosismo tipici dell‘inizio del trattamento con SSRI/TZA. § In caso di bisogno, le BDZ possono essere somministrate per breve durata, anche in caso di agorafobia o claustrofobia acute (p.e. durante voli). 31 Agonista parziale dei recettori 5-HT1A § Buspirone é efficace nei disturbi d‘ansia generalizzata § Per gli altri disturbi ansiosi nessuna efficacia dimostrata finora § La dose deve essere aumentata progressivamente (60 mg/d) § Latenza di efficacia: 10-14 giorni § Da 2010 non più disponibile nella CH 32 Antiistaminici § L‘antiistaminico Hydroxyzine viene utilizzato per il trattamento dell'ansia, con effetto sedante oppure per il trattamento del prurito: → indicato nei disturbi d‘ansia generalizzati. § Il forte effetto sedativo, ottenuto tramite gli gg , ne diminuisce l‘utilizzo alti dosaggi, 33 Antipsicotici § L‘utilizzo degli antipsicotici nelle sindromi ansiose deve essere visto in modo critico. § Certo è che l‘utilizzo degli antipsicotici classici non é indicato. § Eventualmente possono essere utilizzati degli antipsicotici atipici, p.e. quetiapina, nelle sindromi ansiose generalizzate oppure possono essere indicati come strategia di aumentazione nelle altre sindromi ansiose. § Eventualmente verranno considerati in futuro come trattamento opzionale. 34 Betabloccanti § I betabloccanti possono essere indicati in casi particolari nella fobia sociale non generalizzata per un periodo breve di tempo: - p.e. durante le presentazioni degli artisti, di musicisti, oppure durante gli esami etc. – per diminuire i sintomi vegetativi quali sudorazione, tremore, arrossamenti, stimolo urinatorio, eccetera. § Da prendere 30-60 minuti prima dell‘evento (p.e. propanololo 20-60mg, off-label). § Cave: Questi risultati non possono essere applicati sui pazienti che soffrono di disturbo d’ansia sociale/fobia sociale generalizzata. 35 Anticonvulsivi § Pregabalina é indicata nei casi di disturbo d‘ansia generalizzato e di fobia sociale. § Pregabalina ha la licenza per il disturbo d‘ansia generalizzato in Svizzera. § Possibili effetti collaterali: sedazione e vertigini, in 5% effetto euforizzante. § Possibile potenziale di dipendenza nei casi di anamnesi positiva per dipendenza Piuttosto nei dosaggi elevati (1400mg/d) 36 Disturbi d’ansia Consigli particolari di trattamento farmacologico per i distinti disturbi d’ansia 37 Disturbo di panico con o senza agorafobia § SSRI e Venlafaxina appartengono ai medicamenti di prima scelta nel disturbo di panico e agorafobia (livello A). § Antidepressivi triciclici (TZA) sono effiaci (livello A), ma vengono sopportati meno bene. § Nei casi di resistenza terapeutica: Benzodiazepine, p.e. alprazolame (livello A), quando nell‘anamnesi non c‘é pericolo di dipendenza o tolleranza. § Possono essere combinati con gli antidepressivi, per facilitare le prime settimane di trattamento (fino all‘effetto desiderato dell‘AD). 38 Disturbo di panico con o senza agorafobia § Moclobemide: mezzo di terza scelta (livello C). § Nei casi di resistenza terapeutica: - terapia di aumentazione del trattamento con SSRI/SNRI con pindololo (antagonista dei recettori 5HT1A e betabloccante) (offlabel) - oppure aumentazione di un TZA con un SSRI - o in combinazione con acido valproico e clonazepam. § Gli studi effettuati sostengono la combinazione di un trattamento psichiatrico farmacologico insieme alla psicoterapia, soprattutto la terapia cognitivocomportamentale. 39 Disturbi d’ansia sociale - Fobie sociali § SSRI e Venlafaxina: prima scelta (livello A, ad esclusione di citalopram). § Moclobemide: effetti moderati (livello C). § Benzodiazepine: - non terapia di prima scelta - casomai come trattamento combinato - oppure nei pazienti con malattie refrattarie alla terapia farmacologica (clonazepam: livello B1). - Possono essere utilizzati in modo adiuvante nelle prime settimane di trattamento con antidepressivi. § Gli studi a disposizione consigliano la combinazione del trattamento psichiatrico con una terapia psicoterapeutica, meglio se di tipo cognitivocomportamentale. 40 Fobie specifiche o isolate § § § I pazienti con una fobia specifica generalmente non vogliono prendere medicamenti e non cercano aiuti specifici, in quanto soltanto raramente la fobia disturba le normali attività quotidiane e la qualità della vita non viene peggiorata. Rispondono in modo eccellente alla terapia cognitivo-comportamentale con esposizione graduale allo stimolo ansiogeno, effettuata mediante una progressiva esposizione tale da non aumentare i livelli di ansia nel soggetto e portando alla sua progressiva estinzione. Gli psicofarmaci non sono utilizzati come trattamento standard nelle fobie specifiche 41 Disturbo d’ansia generalizzato § Venlafaxina e Paroxetina: sono di prima scelta (livello A), solo in questo caso sono presenti studi a lungo termine. § Buona efficacia: Duloxetina, Escitalopram, Sertralina (livello A, Sertralina per questa indicazione in Svizzera non accettata). § Pregabalina é una nuova opzione terapeutica (livello A). § Buspirone: risultati inconsistenti (livello C). § Imipramina: efficace (livello A), a causa di possibili effetti collaterali però di seconda scelta. 42 Disturbo d’ansia generalizzato § Nei casi resistenti alla terapia: - Benzodiazepine, p.e. alprazolam (livello A). - Benzodiazepine possono essere combinate con gli antidepressivi per migliorare la fase di latenza dell‘effetto. - Hydroxyzina (Livello B1) é efficace ma l‘effetto sedativo può essere problematico. § La combinazione della terapia farmacologica con la psicoterapia è efficace 43 Combinazione: psicoterapia e farmacoterapia § Disturbo di panico: psicoterapia basata su evidenza è di prima scelta oppure psicoterapia con farmacoterapia. Cave: il solo trattamento farmacologico non é di prima scelta, in quanto é stato dimostrato che a lungo termine si ottengono risultati migliori sia con la psicoterapia sola o con la combinazione psico- e farmacoterapia. § Nel disturbo d‘ansia generalizzato: la terapia cognitivo-comportamentale é leggermente meno efficace rispetto alla farmacoterapia. 44 Combinazione: psicoterapia e farmacoterapia § Nelle fobie sociali: terapia cognitivocomportamentale efficace. In tutti e due i disturbi: la combinazione della psicoterapia con il trattamento farmacologico comparata alle terapie singole non é ancora stata studiata sufficientemente. § Fobie specifiche necessitanti terapia: la sola psicoterapia cognitivo-comportamentale é di prima scelta. 45 Quale trattamento? La decisione per un trattamento farmacologico o psicoterapeutico dipende da: § preferenze del paziente § possibili effetti collaterali § velocità ed efficacia del trattamento § disponibilità di trattamento psichiatrico o psicoterapeutico Fattori clinici di influenza: spesso presenza di comorbidità psichiatriche, p.e. depressioni di grave entità, che rendono una terapia psicofarmacologica indispensabile. Nei casi di ansia di grave entità, molti pazienti vengono trattati farmacologicamente in modo da essere pronti per iniziare un trattamento psicoterapeutico! 46 Terapia farmacologica nei pazienti anziani Sensibilità aumentata su: § effetti anticolinergici (p.e. TZA o alcuni SSRI come la paroxetina) § sintomi extrapiramidali § rischio aumentato di ipotonie ortostatiche e alterazioni nel elettrocardiogramma § possibili reazioni paradosse alle benzodiazepine Quindi: cauta indicazione di TZA o di benzodiazepine! Invece → SSRI, SNRI, buspirone o moclobemide sembrano sicuri 47 Terapia farmacologica nei pazienti anziani Le alterazioni fisiologiche dovute all’età portano ad alterazioni nella metabolizzazione e nella farmacocinetica del medicamento. Esistono solo pochi studi per il trattamento dei disturbi d’ansia negli anziani: Escitaloprame, citaloprame, venlafaxina, pregabalina si sono dimostrati efficaci e sicuri. Nei trattamenti con SSRI/SNRI esiste un rischio aumentato negli anziani di sviluppare una sindrome da inappropriata secrezione di ADH (SIADH) con iponatriemia da diluizione! 48 Gravidanza e periodo di allattamento § Gravidanza: sempre analisi rischi-benefici accurati e indicazione rigorosa. § La maggior parte degli studi consigliano trattamenti con SSRI e TZA in quanto non sono stati dimostrati rischi superiori per il bambino, anche se sono stati descritti casi di anomalie, parti prematuri e complicazioni prenatali. § SSRI e TZA rimangono nel latte materno in concentrazioni minime; nel sangue del neonato vengono trovate concentrazioni molto piccole. § Se vengono utilizzati tali farmaci per periodi prolungati e in concentrazioni più alte oppure si ha la necessità di trattare nuovamente, si consiglia di svezzare il bambino. Banca dati online a disposizione: www.swisstis.ch oder www.embryotox.de 49 Cause della resistenza terapeutica – pseudoresistenza! § Mancata psicoterapia adequata § Dose inadeguata dell‘antidepressivo § Durata inadeguata della farmacoterapia § Inadempienza (Non-compliance) § Metabolismo (rapid-, interemediate-, poor- metabolizer; farmacocinetica /farmacodinamica) 50 Cause della resistenza terapeutica/pseudoresistenza! (II) § Comorbidità psichiatriche - depressione, disturbo ossessivo- compulsivo, disturbi del comportamento alimentare - abuso di sostanze, dipendenza da sostanze - demenza iniziale - disturbi di personalità § Comorbidità somatica § Effetti collaterali di altre sostanze farmacologiche § Situazioni sociali da stress intenso persistente 51 Quali effetti collaterali sono le cause più importanti di non-complianza dei pazienti? § Disturbi di funzionalità sessuale § Aumento di peso § Sedazione 52 Trattamento dei disturbi d’ansia *Algoritmo farmacologico* Trattamento con un farmaco di 1. scelta Controllo decorso dopo 4-6 sett: efficacia si no Cambiamento a un farmaco con altra modalità di azione no Aumento del dosaggio possibile? (dose massimale, effetti collcollaterali) si Controllo decorso dopo 4-6 sett: efficacia no no si Aumento del dosaggio Controllo decorso dopo 4-6 sett: efficacia si Terapia di mantenimento (dosaggio di mantenimento = dosaggio della fase acuta 53 54 DEPRESSIONE E DISTURBI D’ANSIA NELL’INFANZIA E NELL’ADOLESCENZA: CHE C’È DI NUOVO? Dr. med. univ. Veronika Mailänder Zelger FMH psichiatria e psicoterapia infantile e dell’adolescenza Centro di psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Università di Zurigo DEPRESSIONE E DISTURBI D’ANSIA NELL’INFANZIA E NELL’ADOLESCENZA: CHE C’È DI NUOVO? Veronika Mailänder Zelger Centro di psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza Università di Zurigo Primo simposio della Società Svizzera per i Disturbi d’Ansia e la Depressione in Ticino Lugano, 18 settembre 2014 Il „Who‘s Who“ delle Fobie Sociali 1 Frequenza nell’infanzia e nell’adolescenza Disturbi d’Ansia: fino a 11.5% (31.9%) Disturbi Depressivi: 1-5% (14.3%) ADHS: 2-5% (8.7%) Secondo DSM-5; Merikangas et al., 2010 (face to face survey: 10.123 adolescenti di 13-18 anni, USA) Frequenza nell’infanzia e nell’adolescenza 11,5% 16% 3-5% dei bambini nell’arco di 12 mesi corrispondono ai criteri di Disturbi d’Ansia. Il Disturbo d’Ansia più frequente nell’infanzia (<12 anni) è il Disturbo d’Ansia da Separazione (ca. 4%). degli adolescenti nell’arco di 12 mesi corrispondono ai criteri per Fobie Specifiche, 7% per Fobie Sociali. Le prevalenze si riducono con l’età. Disturbi d’Ansia Generalizzata sono stati osservati in 3-5% di tutti gli adolescenti. Secondo DSM-5, 2013; Burstein et al., 2014 2 Stato sanitario e stile di vita degli adolescenti della città di Zurigo Indagine con alunni 2012/2013 Disturbi fisici e dolori più volte alla settimana o giornalieri: Le ragazze soffrono più frequentemente di dolori rispetto ai ragazzi. 17% dolori alla schiena 15% dolori alla testa 11% dolori all’addome 13% altri dolori Adolescenti della Scuola Secondaria I, n=1.757, Città di Zurigo: Servizio sanitario scolastico, Wiegand et al., 2013. Salute Psichica - Ansia e Depressione 16% degli adolescenti presentano indizi di Disturbi d’Ansia. 17% degli adolescenti presentano indizi di Sintomi Depressivi. Le ragazze soffrono più frequentemente di Sintomi Depressivi e Disturbi d’Ansia rispetto ai ragazzi. Adolescenti della Scuola Secondaria I, n=1.757, Questionario: PHQ-4 (phqscreeners.com) Città di Zurigo: Servizio sanitario scolastico, Wiegand et al., 2013 3 Ansia e Depressione nell’età prescolastica Indagine di massa negli asili d’infanzia: n=231 (3,1 - 5,3 a) Strumenti: SDQ, Preschool Age Psychiatric Assessment Disturbi d’Ansia > 30%, Disturbi Depressivi 2.2 - 5 % Bambini con Disturbi d’Ansia per il resto non erano più appariscenti di bambini sani. Bambini con Depressione o Depressione più Ansia risultavano molto più evidenti (maggiore limitazione, comorbidità psichiche, clima familiare più negativo). Otto et al., 2014 Il giudizio del personale educativo si differenziava notevolmente dal giudizio dei genitori. Trattamento dei Disturbi d’Ansia e della Depressione nell’infanzia e nell’adolescenza 4 Terapia Educazione psichica Psicoterapia (CognitivoComportamentale) Terapia farmacologica Sintesi: Terapia d’Ansia nell’infanzia e nell’adolescenza Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale Primo grado di evidenza e prima scelta con bambini ed adolescenti Coinvolgimento dei genitori Viene raccomandato, qui l’evidenza non è chiaramente confermata Terapia farmacologica con SSRI Dopo Psicoterapia senza risultato, casi molto gravi o per ottenere una partecipazione alla Psicoterapia Direttive DGKJP, 2007; ZHAW 2010; DSM-5 5 Ansia: Risultati della Terapia Cognitivo-Comportamentale nell’infanzia e nell’adolescenza • 41 Randomised Controlled Trials/RCTs (1.806 bambini ed adolescenti con Ansia lieve o moderata) in confronto con una lista d’attesa (n=1.350) dimostrano valori di Outcome chiaramente migliori, NNT: 6 • In confronto con altre terapie (n=426) nessuna efficacia superiore • Cochrane conclusion: evidenza limitata che CBT sia migliore di altre terapie attive Cochrane: James et al., 2013 Fobie Sociali: materiali terapeutici Per bambini fra 8 – 12 anni ca. 20 sedute a distanza settimanale 4 sedute con genitori Durata 50 – 60 minuti 14 capitoli con CD-ROM 6 „Sei kein Frosch“ – „Non essere una rana“ „Sei kein Frosch“ – „Non essere una rana“ 7 Terapia sull’esempio della Fobia Sociale Figura identificatoria (p.e. bambola di rana) Esternalizazzione dell’Ansia: mostro d’Ansia Trasmettere un modello esplicativo dell’Ansia Adattamento allo sviluppo Forte orientamento ai problemi reali Compiti per casa Coinvolgimento graduale della famiglia Booster sessions Figura identificatoria: bambola di rana In Melfsen e Walitza: Behandlung sozialer Ängste bei Kindern © 2012 Hogrefe, Göttingen. Illustrazioni: Schlieker 8 „Sei kein Frosch“ – „Non essere una rana“ Terapia sull’esempio della Fobia Sociale Figura identificatoria (p.e. bambola di rana) Esternalizazzione dell’Ansia: mostro d’Ansia Trasmettere un modello esplicativo dell’Ansia Adattamento allo sviluppo Forte orientamento ai problemi reali Compiti per casa Coinvolgimento graduale della famiglia Booster sessions 9 Mostro d’Ansia In Melfsen e Walitza: Behandlung sozialer Ängste bei Kindern © 2012 Hogrefe, Göttingen. Illustrazioni: Schlieker Terapia sull’esempio della Fobia Sociale Figura identificatoria (p.e. bambola di rana) Esternalizazzione dell’Ansia: mostro d’Ansia Trasmettere un modello esplicativo dell’Ansia Adattamento allo sviluppo Forte orientamento ai problemi reali Compiti per casa Coinvolgimento graduale della famiglia Booster sessions 10 „La rotonda dell’Ansia“ ……… „La rotonda dell’Ansia“ Cosa ti fa paura? Cosa pensi? Cosa fai? uscita Dove ti porta la macchina dell’Ansia? uscita corpo ……… Cosa senti? 11 Terapia sull’esempio della Fobia Sociale Figura identificatoria (p.e. bambola di rana) Esternalizazzione dell’Ansia: mostro d’Ansia Trasmettere un modello esplicativo dell’Ansia Adattamento allo sviluppo Forte orientamento ai problemi reali Compiti per casa Coinvolgimento graduale della famiglia Booster sessions Ansiopoly In Melfsen e Walitza: Behandlung sozialer Ängste bei Kindern © 2012 Hogrefe, Göttingen. Illustrazioni: Schlieker 12 Cognitive behavioral therapy of socially phobic children focusing on cognition A randomised wait-list control study: • Risultati chiaramente migliori • Concentrato sui disturbi • Basso tasso di abbandoni DFG, Melfsen et al., 2011 Terapia Cognitivo-Comportamentale di gruppo per Fobie Sociali 13 Terapia farmacologica Antidepressivi, SSRI • Ansia: 6 studi (562): NNT 3 • Disturbo Ossessivo-Compulsivo: 6 studi (363) : NNT 6 • Depressione: 15 studi (1.552): NNT 10 • Nei bambini sotto i 12 anni effetto positivo solo con Fluoxetina Bridges et al., 2007; Metaanalisi SSRI su Ansia, Depressione, Disturbo Ossessivo-Compulsivo Terapia farmacologica dell’Ansia nell’infanzia e nell’adolescenza • 22 terapie (< 16 settimane) RCTs (n=2.519) • 14 di questi studi indagavano gli SSRI: La medicazione supera i placebo (58,1% contro 31,5%) • Basso tasso d’abbandono: solo il 4,9% dei casi • Non si consigliano Imipramina e Benzodiazepine Cochrane Database, 2009: Ipser et al., 2009 14 Sintesi: Terapia della Depressione nell’infanzia e nell’adolescenza Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) Livello di evidenza I/II e prima scelta con bambini ed adolescenti Terapia Interpersonale (IPT) Terapia farmacologica con SSRI Se la Psicoterapia risulta non efficace, casi molto gravi insieme con CBT o IPT Itinerario Depressione S3 DGKJP, 2013; ZHAW, 2010; DSM-5 Terapia Cognitivo-Comportamentale per bambini ed adolescenti con Depressione 15 Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale • Psicoterapia CognitivoComportamentale (CBT) in casi di Depressioni lievi fino a gravi • Nella terapia acuta ed a lungo termine • Efficacia minore rispetto ai Disturbi d’Ansia* DGKJP, 2007, 2013; *Bachmann et al., 2008; Dolle, Schulte-Körne et al., 2013 Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale • Grado di efficacia per CBT medio fino a minore (0.53*) • Problemi: moduli poco adattati a bambini ed adolescenti, si consiglia di partire da 10 anni d’età** • Coinvolgimento dei genitori (evidenza non ancora soddisfacente***) ma è consigliato per la tensione familiare** *Klein et al., 2007 Metaanalisi; **Seiffge-Krenke, 2007; ***Carr et al., 2008 16 TADS, 2007 Confrontato con CGI-I si verificavano le seguenti percentuali di risposta: In misura di number needed to treat (NNT): Combinazione: 71.0% Combinazione: NNT=3 Solo Fluoxetina: 60.6% Solo Fluoxetina: NNT=4 Terapia Cognitivo-Comportamentale sola: 43.2% Terapia Cognitivo-Comportamentale sola: NNT=12 Placebo: 34.8% TADS: The Treatment for Adolescents With Depression Study, 2007 CGI-I: Clinical Global Impressions-Improvement Psicoterapia Interpersonale (IPT) • Secondo le direttive della DGKJP in caso di Depressione leggera o mediograve • Ricerche poco randomizzate nell’età infantile ed adolescente • Gradi di efficacia paragonabili a CBT DGKJP: Deutsche Gesellschaft für Kinder- und Jugendpsychiatrie, Psychosomatik und Psychotherapie e. V. p.e. Carr et al., 2008; Cheung et al., 2007; Young et al., 2006 17 Cochrane Depression – diversi interventi 10 RCTs con bambini ed adolescenti (6-18 a, n = 1.235) con diagnosi DSM o ICD di un Disturbo Depressivo • Cochrane Conclusion: evidenza limitata per psichoterapia, terapia farmacologica e combinazione con bambini ed adolescenti. Sono necessari altri RCTs con dimensioni sufficienti. • Considerando pazienti fra i 6 e i 25 anni: alcune ricerche hanno riferito che la terapia farmacologica abbassa la percentuale dei recidivi. Cochrane: Cox et al., 2012a e b „Multiple-treatments meta-analysis“ di bambini ed adolescenti con Depressione 21 RCTs (4.969 bambini/adolescenti) La combinazione di Fluoxetina/CBT dimostrava l’efficacia maggiore, Fluoxetina > CBT L’accettabilità e la compatibilità erano però maggiori con Sertralina, Paroxetina, Escitalopram e Venlafaxina contro Fluoxetina e combinazione CBT con Fluoxetina. Risultato molto buono di Mirtazapina e Venlafaxina riguardante la sicurezza. Conclusione di Zhang e Zhang: Sertralina e Mirtazapina molto buone per quanto riguarda l’efficacia, l’accettabilità e la sicurezza. Queste sono consigliate come prima scelta. Cochrane inclusa: Zhang e Zhang, 2014 18 SSRI: nessuna differenza riguardo al rischio di suicidio per bambini ed adolescenti Studio di coorte retrospettivo (più di 36.000 bambini ed adolescenti = nuovi utenti di SSRI: Sertralina, Paroxetina, Citalopram, Escitalopram e SNRI Venlafaxina in confronto con la prima scelta Fluoxetina) Periodo 1996 – 2005: 419 tentativi di suicidio, nessuna differenza riguardo al farmaco. Solo in casi di combinazione di farmaci sono stati riscontrati più tentativi di suicidio che con Fluoxetina. Cooper et al., 2014 Grazie per la Vostra cortese attenzione 19 DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO: SEMPRE UGUALE DA TRATTARE? Dr. med. Corina Vuksic FMH psichiatria e psicoterapia, Zentrum für Angst- und Depressionsbehandlung Zürich (ZADZ) DISTURBI DI PANICO SEMPRE UGUALI DA TRATTARE? Dr. med. Corina Vuksic Zentrum für Angst- und Depressionsbehandlung Zürich www.zadz.ch 1 Handout e linee e guida a: ð www.sgad.ch w ð www.zadz.ch/vortrage e- d-handouts e-und d- Attacco di panico • Acuto, ad insorgenza improvvisa, di breve durata, di intensità elevata e in crescendo • Attacco non motivato dalla situazione, quindi in circostanze non pericolose • Senza essere limitati a situazioni conosciute o prevedibili • Tra essi, relativa assenza di sintomatologia ansiosa 3 Disturbo di panico - Caratteristiche • Susseguirsi di più attacchi di panico senza causa organica • Caratterizzato da: – Componente emotiva – senso di paura – Componente somatica– sindrome vegetativa – Componente cognitiva – paura di morire, di impazzire, di perdere il controllo, derealizzazione/depersonalizzazione – Componente psicomotoria – agitazione o stupor 4 5 Due casi 1. Sindrome da attacchi di panico «pura», quindi senza comorbità: facile da trattare 2. Quando si tratta di una «sintomatologia di copertura»: sfida terapeutica… 6 Caso 1: Signora S.C. • 1985, nubile • Responsabile del personale di una grande azienda • Prima seduta di propria iniziativa 24.03.2011 • Sintomatologia: da ca. 20 aa. improvvisi attacchi emetofobici – paura di dover vomitare, di intensità e frequenza in aumento; in determinate situazioni (molta gente, grandi feste, …) 7 Caso 1: Sintomatologia Attacchi di panico: • Tensione • Profusa sudorazione • Rossore • Aumento del battito cardiaco • Nausea 8 Caso 1: Caratteristische degli attacchi di panico Frequenza: almeno 3/settimana Situazioni scatenanti: in macchina, nel tram o in treno, alle feste, duranti meetings lavorativi, a pranzi o cene in posti sconosciuti, in situazione che raccolgono molta gente ð attualmente stress lavorativo e personale ð peggioramento tale da richiedere aiuto professionale 9 Caso 1: Conseguenze del disturbo • Riduzione delle attività normalmente svolte • Evitamento delle situazioni che normalmente scatenano la sintomatologia • Malgrado le difficoltà durante la vita lavorativa, la paziente continua a lavorare 10 Caso 2: Signora B. M. • 1977, nubile • Responsabile della comunicazione • Primo appuntamento 08.04.2012 su richiesta del compagno • Sintomo principale: attacchi di panico da ca. 15 aa, soprattutto durante viaggi in treno superiori a 20’ • Primo attacco di panico a 14 aa; poi sporadicamente 11 Caso 2: Sintomatologia • Comparsa dopo 20’ in treno: tachicardia, sudorazione profusa, nausea, tremore gambe e braccia, capogiri • Senso angosciante di perdita di controllo: «impotenza»! • Ansia da attacco di panico → meccanismo di evitamento: la paziente evita tutti i viaggi superiori a 20’ • Fattore che porta alla terapia: obbligo da parte del partner! 12 Caso 1: Anamnesi familiare • Madre (*1950): sindrome depressiva postseparazione • Padre (*1950): s.p. • Fratello (*1988): s.p. 13 Caso 1: Anamnesi personale • Relazione molto stretta con la madre • Evento infantile pregnante: a 4 aa chiama soccorso di notte e non viene sentita → senso di abbandono • A 10 aa: separazione dei genitori traumatica; paura di andare a scuola e abbandonare la madre 14 Caso 2: Anamnesi familiare • Madre (*1951): episodio depressivo durante la separazione; claustrofobia • Padre (*1949): s.p. • Sorella (*1980): s.p. • Madre materna: sospetto di sindrome depressiva 15 Caso 2: Anamnesi personale • Evento traumatico soggettivo: non essere maschio! • Divorzio dei genitori vissuto come inaspettato • Dopo la prima relazione: viene abbandonata perché «non quella giusta» 16 Paziente 1: Esame psicopatologico (Psychostatus) • 26 aa, giovane e di successo; leggermente fissata sulla problematica ansiosa • Nessun segno di depressione; sonno e appetito normali • Lievi segni ipocondriaci • Reazione da evitamento 17 Paziente 2: Esame psicopatologico (Psychostatus) • • • • • • • • Paziente 34enne Estremamente fissata sulla sintomat. ansiosa Appetito e sonno senza particolarità Assenza di sintomi depressivi ad esclusione di affettività labile con incontinenza Reazione da evitamento Ansia anticipatoria = paura degli attacchi di panico ancor prima che questi si presentino Ansia da perdita di controllo Scetticismo nei confronti del nuovo tentativo terapeutico 18 Caso 1: Diagnostica secondo criteri ICD-10 Disturbo di panico con emetofobia (F41.0) • Attacco di panico: insorgenza acuta e improvvisa, di breve durata, di intensità elevata e in crescendo; non giustificabile, non prevedibile; tra gli attacchi intervalli privi di sintomatologia • Precursore: persistente attitudine ansiosa di aspettativa con paura di separazione nel contesto di una relazione estremamente stretta nei confronti della madre • L’emetofobia sta al centro della sintomatologia ansiosa, il che porta ad un atteggiamento di evitamento 19 Paziente 2: Diagnostica secondo criteri ICD-10 Agorafobia con disturbo di panico F40.01 • Precursore: mancata accettazione da parte del padre; le sue esigenze vengono ignorate • Focus della sintomatologia: attacco di panico 20 Trattamento secondo linee guida Svizzere • Terapia cognitivo-comportamentale (TCC) con sedute settimanali senza sostegno medicamentoso • Psicoeducazione (spiegazione dei sintomi, della diagnosi, analisi situativa e chiarimento della pericolosità del disturbo) • Terapie espositiva in sensu e in vivo 21 Caso 1: Risultati del trattamento La terapia risulta di successo e di breve durata: → dopo 6 mesi chiusura definitiva del caso. Risultato: • La paziente é in grado di identificare le situazioni scatenanti e di relativizzare i sintomi ansiosi • Fine insorgenza attacchi di panico già dopo 3 mesi • La paziente si sente «alleggerita» e felice («mi sento come nuova») 22 Caso 2: Risultati della terapia • La paziente intraprende in modo regolare e diligente la TCC senza ausilio di medicazione • Terapia esposizionale di successo; dopo 2 mesi viaggi in treno asintomatici TUTTAVIA: La paziente continua a lamentare la stessa sintomatologia iniziale; risponde con rifiuto alle nuove proposte terapeutiche; si mostra scettica nei confronti della psicoterapia! 23 Caso 2: Decorso Confrontazione con il suo atteggiamento: • Da una parte richiesta di aiuto • Dall’altra parte rifiuto delle nuove proposte (esposizioni, sostegno farmacologico, ricerca anamnestica) → Interruzione della terapia in luglio 2012 dopo ca. 3 mesi di terapia: «non si sente né capita né sostenuta». 24 Caso 2: Seconda parte del decorso terapeutico Dopo una pausa di ca. 2 mesi: → la paziente si ripresenta a causa di un grave peggioramento della sintomatologia ansiosa e imponente l’aumento dell’atteggiamento di evitamento. A questo punto la paziente si presenta disposta a qualsiasi tipo di trattamento, anche farmacologico. 25 Caso 2: Esame psicopatologico seconda parte • Comparsa di evidente sintomatologia depressiva di accompagnamento • Disturbi di concentrazione • Turbe del sonno e dell’appetito • Fissazione sui sintomi ansiosi • Comparsa di forti emicranie • Aumento della reazione di evitamento 26 Caso 2: Come procedere? • Psicofarmacologia: • Trazodone 50 → 100 mg/d (disturbo del sonno) • Escitaloprame 10 mg/d (disturbo ansioso con attacchi di panico) • Lorazepame i.R. (attacco acuto) ð rapido miglioramento della sintomatologia ansiosa 27 Caso 2: Come procedere? • Psicoterapia: Sedute settimanali Nuovo focus: problematica interpersonale, riflessa sul rapporto paziente-psichiatra 28 Caso 2: Nuovi dati anamnestici • Abuso sessuale a 4 aa • Binge eating • Automutilazioni ð Tutto ignorato! 29 Caso 2: Rivisitazione diagnostica • Diventa chiara ed evidente la problematica interpersonale • Disturbo di panico = DECKSYMPTOMATIK (sintomatologia di copertura) ð Disturbo di personalità (transfert, retransfert, identificazione proiettiva) 30 Caso 2: Disturbo di personalità (I) Borderline (ICD-10: F60.31) • instabilità emotiva, immagine di sé e preferenze soggettive non chiare, vuoto interiore, sforzi eccessivi per evitare l’abbandono, atti di autolesionismo Passivo-aggressivo (ICD-10: F60.8) • comportamento di protesta, negativistico ed ansioso, manifesto con atteggiamento di rifiuto 31 Caso 2: Disturbo di personalità (II) Dipendente (ICD-10: F60.7) • tendenza ad incoraggiare gli altri a prendere decisioni relative alle propria vita, subordinazione, ritrosia ad avanzare richieste, sensazione di disagio quando soli, paura di non essere in grado di prendersi cura di sé, paura di essere abbandonati, limitata capacità di prendere decisioni, eccessiva necessità di consigli e rassicurazioni 32 Disturbi di panico: sempre uguale da trattare? (I) Similitudini dei due casi clinici: • Età e sesso • Simili situazioni di vita • Anamnesi familiare simile • Anamnesi personale simile (separazione dei genitori) • Diagnosi inizialmente simile • Approccio terapeutico iniziale uguale 33 Disturbi di panico: sempre uguale da trattare? (II) Malgrado trattamento uguale ð reazioni delle pazienti discernenti Differenze evidenti: • diverso approccio nella terapia come funzione della differente personalità • condizionamento della riuscita della terapia 34 Conclusione • La riuscita terapeutica di un disturbo di panico dipende fra l’altro dalla comorbità • La presenza di una comorbità rende la riuscita terapeutica molto più difficile e porta il terapeuta ad una sfida professionale di maggiore entità 35 Domande? 36 IPOCONDRIA: CASI CLINICI E TEORIA Dr. med. lic. phil I Carlo Calanchini FMH psichiatria e psicoterapia, Primario Ospedale Malcantonese Castelrotto 17.09.2014 Ipocondria: sintomo o diagnosi? Dr. med. lic. phil I Carlo Calanchini FMH psichiatria e psicoterapia Primario Ospedale Malcantonese Castelrotto 1 ICD-10 • Sindromi nevrotiche (F40-48) • Sindromi somatoformi (F45) • Sindrome ipocondriaca (F45.2) 2 1 17.09.2014 DSM IV-TR (2000) • Disturbi somatoformi • • • • Disturbo Disturbo Disturbo Disturbo di somatizzazione somatoforme indifferenziato di conversione algico • Ipocondria • • Disturbo di Dismorfismo corporeo Disturbi somatoformi NAS DSM-5 (2014) • Disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati • Disturbo da sintomi somatici • Disturbo da ansia di malattia • Disturbo di conversione (D. da sintomi neurologici funzionali) • Fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche • Disturbo fittizio 2 17.09.2014 I. Kant, “Versuch über die Krankheiten des Kopfes”, 1764 “…non vedo di meglio, per me, che imitare il metodo dei medici che credono di essere stati molto utili al loro paziente per aver dato un nome alla sua malattia, e propongo quindi una piccola nomenclatura delle storture della mente: dalla sua paralisi nell’imbecillità su su fino ai suoi eccessi nella follia; ma, per conoscere queste disgustose malattie nel loro insorgere graduale, trovo necessario innanzitutto chiarirne i gradi più tenui dalla stupidità fino al limite della pazzia, giacché queste proprietà, più comuni nella vita sociale, conducono tuttavia a quelle malattie.” I. Kant, “Versuch über die Krankheiten des Kopfes”, 1764 “La costituzione fantastica dell’animo non è mai tanto subdola come nell’ipocondria. Le chimere che questa malattia genera non ingannano propriamente i sensi esterni, ma provocano soltanto nell’ipocondriaco l’illusione di una sensazione circa il suo proprio stato, del corpo o dell’anima, che per lo più è un puro capriccio. L’ipocondriaco ha un male che, quale che ne sia la sede principale, tuttavia verosimilmente vaga instabile per tutto il tessuto nervoso e in qualsivoglia parte del corpo. 3 17.09.2014 I. Kant, “Versuch über die Krankheiten des Kopfes”, 1764 Soprattutto però avvolge di un’esalazione di malinconia la sede dell’anima, di modo che il malato sente su di sé l’illusione di quasi tutte le malattie di cui appena abbia sentito parlare. Perciò egli di nulla parla con più piacere che della propria indisposizione, ama leggere libri di medicina, vi trova continuamente i propri casi…” S. Freud (Legittimità di separare dalla nevrastenia un preciso complesso di sintomi come “nevrosi d’angoscia” - 1894) “A una della forme dell’attesa angosciosa, a quella cioè che si riferisce alla propria salute, può essere riservato il vecchio termine di ipocondria”. 4 17.09.2014 DSM-5 Disturbo da sintomi somatici Criteri diagnostici A. Uno o più sintomi somatici che procurano disagio o portano ad alterazioni significative della vita quotidiana. B. Pensieri, sentimenti o comportamenti eccessivi correlati ai sintomi somatici o associati a preoccupazioni relative alla salute, come indicato da almeno uno dei seguenti criteri: 1. Pensieri sproporzionati e persistenti circa la gravità dei propri sintomi. 2. Livello costantemente elevato di ansia per la salute o per i sintomi. 3. Tempo ed energie eccessivi dedicati a questi sintomi o a preoccupazioni riguardanti la salute. C. Sebbene possa non essere continuativamente presente alcuno dei sintomi, la condizione di essere sintomatici è persistente (tipicamente da più di 6 mesi) DSM-5 Disturbo da ansia di malattia I Criteri diagnostici A. Preoccupazione di avere o contrarre una grave malattia. B. I sintomi somatici non sono presenti o, se presenti, sono solo di lieve intensità. Se è presente un’altra condizione medica p vi è un rischio elevato di svilupparla (p. es., in presenza di importante familiarità), la preoccupazione è chiaramente eccessiva o sproporzionata. C. È presente un elevato livello di ansia riguardante la salute e l’individuo si allarma facilmente riguardo al proprio stato di salute. 5 17.09.2014 DSM-5 Disturbo da ansia di malattia II D. L’individuo attua eccessivi comportamenti correlati alla salute (per es., controlla ripetutamente il proprio corpo cercando segni di malattia) o presenta un evitamento disadattivo (per es., evita visite mediche e ospedali). E. La preoccupazione per la malattia è presente da almeno 6 mesi, ma la specifica patologia temuta può cambiare nel corso di tale periodo di tempo. F. La preoccupazione riguardante la malattia non è meglio spiegata da un altro disturbo mentale, come il disturbo da sintomi somatici, il disturbo di panico, il disturbo d’ansia generalizzata, il disturbo di dismorfismo corporeo, il disturbo ossessivo-compulsivo o il disturbo delirante, tipo somatico. AMPD-8 (Arbeitsgemeinschaft für Methodik und Dokumentation in der Psychiatrie) Ipocondria non delirante Definizione Preoccupazione continua per la salute del proprio corpo, ad esempio vengono percepite sensazioni di malessere associate alla paura o convinzioni, chiaramente inadeguate, di essere ammalato fisicamente oppure di essere sfigurato o di diventarlo in futuro (dismorfofobia); funzioni e sensazioni corporee normali acquistano spesso un’importanza eccessiva. Delirio ipocondriaco Definizione Convinzione delirante di essere gravemente ammalato fisicamente. 6 17.09.2014 Ipocondria: Diagnosi differenziale I Sindrome ipocondriaca (ICD): • sindrome di somatizzazione • sindromi depressive • sindromi deliranti • sindromi ansiose e da attacchi di panico Ipocondria: Diagnosi differenziale II Disturbo da sintomi somatici (DSM-5) • Disturbo di panico • Disturbo d’ansia generalizzata • Disturbi depressivi • Disturbo da ansia di malattia • Disturbo di conversione • Disturbo delirante • Disturbo di dismorfismo corporeo • Disturbo ossessivo compulsivo • Altre condizioni mediche 7 17.09.2014 Ipocondria: Diagnosi differenziale III Disturbo da ansia di malattia(DSM-5) • Disturbi dell’adattamento • Disturbo da sintomi somatici • Disturbi d’ansia • Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati • Disturbo depressivo maggiore • Disturbi psicotici • Altre condizioni mediche Prevalenza • • • ICD10: ? DSM-IV-TR: “La prevalenza della Ipocondria nella popolazione generale è dell’1-5%. Fra i pazienti che si rivolgono al medico di famiglia, la percentuale attuale varia dal 2% al 7%”. DSM-5:1,3 – 10% / 3 – 8% per il disturbo da ansia di malattia; per il disturbo da sintomi somatici “non è nota… nella popolazione generale adulta può essere di circa il 5-7%” 8 17.09.2014 Terapia ??? Bibliografia − ICD-10 Decima revisione della classificazuone internazionale delle sindromi e dei disturbi psichici e comportamentali − DSM – IV – TR − DSM 5 − AMDP-8 Manuale per la metodologia e la documentazione della diagnosi in psichiatria − Kant, I., Saggio sulle malattie della mente, Como-Pavia 2009 (1764) − Freud, S., (1894), Sulla legittimità di separare dalla nevrastenia un preciso complesso di sintomi come “Nevrosi d’angoscia”, in: Opere complete, vol II, 147-192 − Röder, Ch. R., Overbeck, G., Müller ,Th: Psychoanalytische Theorien zur Hypochondrie, in Psyche, 1995, 11. 9