Gestione dei Progetti 1. Introduzione a. b. c. c. d. e. Obiettivi del corso Evoluzione dell’organizzazione aziendale L’area del “Fare” in azienda: le Operations Il progetto: definizioni e caratteristiche Il Project Management Condizioni CLASDA – Gestione dei Progetti Gestione dei Progetti Obiettivi del corso • • • • • • • • Cos’è un progetto? C’è differenza tra progetti e processi? Come funziona un progetto? Quali dinamiche si sviluppano all’interno dei progetti? Quali ruoli sono necessari in un progetto? Quali fattori influenzano il successo di un progetto? Quali strumenti e tecniche esistono per gestire i progetti? Come si controllano economicamente i progetti? Clip Apollo13 301-302 - Progetti CLASDA – Gestione dei Progetti Gestione dei Progetti Strumenti e materiale • • Dispense scaricabili dal sito www.ggherardi.altervista.org Testo di riferimento: Baglieri, Biffi et Altri: “Organizzare e gestire progetti”; ETAS • Testi facoltativi indicati in bibliografia disponibile sul sito CLASDA – Gestione dei Progetti Gestione dei Progetti Modalità di esame • Prova scritta di 1-1,5 ore contenente: – – Domande a risposta aperta Case study CLASDA – Gestione dei Progetti Gestione dei Progetti 1. Introduzione a. b. c. c. d. e. Obiettivi del corso Evoluzione dell’organizzazione aziendale L’area del “Fare” in azienda: le Operations Il progetto: definizioni e caratteristiche Il Project Management Condizioni CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione – Il modello razionale (1900-1930): per raggiungere gli obiettivi dell’organizzazione in modo efficiente è necessaria una chiara definizione dei ruoli, processi e funzioni. L’organizzazione come orologio perfetto: “la burocrazia è la forma più efficace di organizzazione”. L’individuo come ingranaggio. (F. Taylor, M. Weber) CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione – Il modello sociale (1930): reazione al modello razionale, conseguenza anche dell’instabilità sociale degli anni ’30: prestare attenzione positiva alle persone influisce notevolmente sulla produttività e sui risultati. Attenzione ai bisogni delle risorse – motivazioni - sono quelli che ne guidano l’azione. (E. Mayo, A. Maslow, F. Hertzberg); Autorealizzazione Autostima Proprietà Sicurezza Fisiologiche CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione – Il modello strutturale (1950-1960): nuova attenzione agli aspetti meccanicisti e strutturali dell’organizzazione. Ambiente strategia struttura. Minore attenzione alla sfera individuale. Classificazione delle strutture: organica (per settori ad evoluzione veloce) e meccanicistica (adatta per settori ad evoluzione lenta). Uno dei risultati più significativi di questa corrente organizzativa è l’elaborazione della struttura a matrice come risposta all’esecuzione dei progetti. (A. Chandler, P. Lawrence e J. Lorsch) CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione – Il modello culturale (1959-1980): rifocalizzazione sul sociale: le risorse umane devono trovare nelle organizzazioni un sistema di valori comuni; il punto di forza dell’azienda è la capacità di evolversi e di innovarsi. Maggiore è la cultura condivisa, minore è la necessità di formalizzazione. Fine dell’organizzazione basata sui valori della struttura rigida e monolitica. Il management è responsabile della formazione dei valori dell’organizzazione organizzazione che apprende. (C. Barnard, P. Selznick, R.Watermann, J. March, K. Wieck) CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione Approcci recenti: – Comunicazione e linguaggi (1980): comunicazione alla base dei sistemi sociali. Esiste una comunicazione per ogni situazione; la comunicazione è contenuto e relazione. E’ efficace/efficiente in relazione al conseguimento di obiettivi organizzativi (Luhman, Watzlawick) – Empowerment (1980): approccio globalizzante con al centro la persona. Condizione organizzativa nella quale ognuno gestisce se stesso autonomamente e può interagire con chiunque altro nel sistema. Leadership che controlla, convince, aiuta, ma soprattutto fa crescere, cioè un capo allenatore. Utilizzo totale delle potenzialità. (Piccardo). CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione EMPOWERMENT . 1990 COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO 1980 MODELLO CULTURALE 1970 MODELLO STRUTTURALE 1960 1950 1940 1930 MODELLO SOCIALE MODELLO RAZIONALE 1900 Approccio analitico/razionale Approccio sociale CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione • Le organizzazioni aziendali nascono storicamente di tipo funzionale • Si caratterizzano per: – la specializzazione tecnica, – la dimensione verticale, – i meccanismi di coordinamento di tipo gerarchico. • Sono organizzazioni che esprimono il meglio in ambienti stabili, con produzioni di massa, a bassa intensità di innovazione, a scarsa concorrenzialità (Taylor). CLASDA – Gestione dei Progetti : Processo: un insieme di attività, svolte in sequenza o in parallelo, che, partendo da un dato input permettono di raggiungere un determinato output Evoluzione dell’organizzazione • All’aumentare della complessità ambientale e di mercato, le organizzazioni sperimentano una crescente difficoltà a raggiungere i propri obiettivi. Scoprono che i problemi non risiedono NELLE funzioni, ma TRA le funzioni… • Nasce il concetto di processo e di organizzazione per processi • Focus sulla catena delle attività che creano valore per il mercato; abolizione delle barriere interfunzionali, quindi: – – – – trasferimento delle responsabilità verso le risorse operative organizzazione meno gerarchica, owner di processo, comunicazione trasversale incoraggiata CLASDA – Gestione dei Progetti : Processo: un insieme di attività, svolte in sequenza o in parallelo, che, partendo da un dato input permettono di raggiungere un determinato output Evoluzione dell’organizzazione • Tipiche strutture organizzative che timidamente approcciano i processi sono le organizzazioni funzionali modificate, con l’introduzione di ruoli trasversali “deboli” (Product Manager – generalmente referenti di prodotto) che, fuori dalla logica gerarchica, sono responsabili di una parte del processo (creazione prodotto, gestione commerciale prodotto, ecc…). • Complessità relazionale perché il PM non ha potere gerarchico sulle risorse (di line) che coinvolge. CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione • Quando i processi non sono ripetitivi e i risultati sono strettamente correlati alle variabili tempo e risorse impiegate, allora si attenua la dimensione di stabilità dell’organizzazione; • Si parla di organizzazione per progetti, caratterizzata da: – lavoro organizzato in team temporanei – eterogeneità di specializzazioni – forte focus sul risultato, sui tempi e sulle risorse impiegate • L’organizzazione per progetti nasce dopo le esperienze di mobilitazione industriale USA durante la 2a guerra mondiale (caso Liberty Ship, caso B24), e si sviluppa negli anni 50-60 sui grandi progetti spaziali. CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione ORGANIZZAZIONE A MATRICE Dimensione specialistica Dimensione trasversale ORGANIZZAZIONE A PROGETTI INTEGRALE Prj 1 Prj 1 Prj 1 Prj 1 CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione • La caratteristica principale dell’organizzazione per progetti integrale è che ogni progetto ha una organizzazione funzionale “ad hoc” completamente sotto il suo controllo. • Alto grado di controllo da parte del capo progetto su tutto l’ambiente di progetto • Per alcuni progetti importanti (non necessariamente di grosse dimensioni) l’organizzazione ha il controllo totale sulla vita del progetto. CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione L’organizzazione integrale per progetti • Vantaggi – Completa autorità di linea del capo progetto – Progetti non produttivi possono essere facilmente individuati ed eliminati – Forti canali di comunicazione – Non esiste condivisione di risorse – Lealtà verso il progetto da parte del personale – Sensibilità verso il cliente esterno – Sensibilità verso i cambiamenti dell’ambiente – Il management di livello superiore ha più tempo a disposizione per le decisioni strategiche. • Svantaggi – Alti costi di mantenimento in organizzazioni multi progetto – Tendenza a trattenere le risorse su un progetto anche quando non è necessario – La tecnologia soffre perché è più difficile essere competitivi (i.e. la perpetuazione della tecnologia non è un obiettivo prioritario) – Non c’è interscambio tecnologico tra i progetti – Discontinuità nella carriera e nella crescita delle risorse umane CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione • L’organizzazione per progetti si sviluppa inizialmente nelle imprese di produzione a commessa, dove la variabile unicità di prodotto si associa agli obiettivi di tempo/costo; • In queste imprese non esiste una produzione standard (serie, flusso, lotti), ma ogni prodotto è unico e richiede una successione complessa di azioni da parte di diverse risorse; • Tipiche aziende di questo genere sono quelle che si occupano di costruzioni navali, aeronautiche, grandi opere infrastrutturali, ma anche proprie del settore spazio… • In queste realtà, più che una struttura organizzativa rigida, si sono sviluppate le tecniche di gestione dei progetti. CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione • Tutte le organizzazioni hanno obiettivi o risultati da conseguire che giustificano lo stanziamento di risorse per il loro conseguimento. • Ma tutte sperimentano la difficoltà di coordinare e controllare le risorse impegnate affinché tali obiettivi siano raggiunti nei tempi prefissati, ai costi previsti e con la qualità attesa. • Si sono dunque mutuate le tecniche di project management proprie delle esperienze delle organizzazioni che lavorano a commessa. • Con un effetto rivitalizzazione su molte organizzazioni “cotte”, caratterizzate da alta conflittualità interfunzionale. CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione • Il Project management è un sistema gestionale orientato ai risultati, che obbliga le persone a: – – – – – darsi degli obiettivi, pianificare come raggiungerli, controllare le attività che contribuiscono a centrarli, lavorare con sistematicità, razionalità, flessibilità, confrontare i risultati con gli obiettivi. • Il PM implica la capacità di gestione dei contributi tecnici, ma anche il presidio di skill di comunicazione, leadership, delega e la capacità di instaurare un clima e valori di gruppo coerenti. Tutto ciò spinge le persone ad essere protagoniste delle proprie attività. CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione “Non è un problema mio…” “Non è compito mio…” “Me lo deve dire il mio capo…” Esprimono atteggiamenti tipici di realtà in cui una eccessiva frammentazione del lavoro in unità gerarchiche specializzate rende difficilmente visibile il risultato dello sforzo (sembra che ogni funzione tenda a massimizzare il proprio obiettivo d’area) e quindi poco incentivante lo sforzo personale per la buona riuscita dei processi. CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione • L’introduzione di una cultura di PM agevola la partecipazione di figure aziendali diverse al raggiungimento di un risultato… • …l’approccio strutturato e multidisciplinare aiuta a percorrere strade nuove e creative per il raggiungimento dei risultati… • …facilita l’attivazione di nuovi processi ed attività collaterali per migliorare… • …può quindi essere un forte supporto ai processi di innovazione. CLASDA – Gestione dei Progetti Evoluzione dell’organizzazione • L’organizzazione che metabolizza una cultura di PM può facilmente ottenere: – una rinnovata e forte motivazione delle persone a darsi e a raggiungere obiettivi; – la possibilità di anticipare le derive e di opporre opportune azioni correttive; – un forte stimolo all’apprendimento continuo e all’innovazione; – lo svincolo delle risorse dalla pura dipendenza gerarchica, con conseguente attivazione di energie personali orientate all’efficienza, efficacia, e alla dimensione di gruppo del lavoro. CLASDA – Gestione dei Progetti Gestione dei Progetti 1. Introduzione a. b. c. d. e. Evoluzione dell’organizzazione aziendale L’area del “Fare” in azienda: le Operations Il progetto: definizioni e caratteristiche Il Project Management Condizioni CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • Le aziende sono caratterizzate da molteplici processi… • Esistono processi principali = che creano il valore per il cliente, e processi di supporto = che creano servizi al processo principale. • Quando i processi operativi di creazione del valore sono configurati come un unico macroprocesso, vengono definiti Operations CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • In un’azienda manifatturiera le operations possono presidiare tipicamente il processo di Delivery: ORDER ENTRY PLANNING PURCHASE LOGISTIC PRODUCTION DELIVERY CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • Ma possono estendersi anche al processo di Innovazione: DESIGN STUDY DESIGN PROTOTYPE INDUSTR. PROCESS DESIGN STARTUP CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • In un’azienda a commessa le operations possono essere tipicamente: TECHN OFFER ORDER ENTRY DESIGN LOGISTIC PURCHASE PRODUCTION DELIVERY INSTALLATION CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • In una società di servizi finanziari: ENTRY CONTRATTI ENTRY OPERAZIONI GESTIONE PORTFOLIO SALDI PERIODICI OPERAZIONI ORDINATE INVIO E.C. CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • Le Operations integrano il processo di creazione del valore (sia esso un processo produttivo o l’erogazione di un servizio) con le aspettative del cliente. • In logica B2B questo concetto si estende all’integrazione del processo di creazione del cliente con il processo interno di creazione del valore (a volte anche con i processi a monte dei fornitori – Supply Chain Management). FORNITORI COMPANY CLIENTI CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • Le aspettative tendono sempre più a transitare dai fattori hard (il prodotto) ai fattori soft (servizio, modalità di erogazione). • Focus dai fattori tecnici (il semplice fare) ai fattori di qualità (fare quello che si aspetta il cliente) e ai fattori relazionali. • Le Operations giocano un ruolo di integrazione tra i processi aziendali, permettendo la sintesi più efficiente degli obiettivi operativi. CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • Esempio: il sistema degli obiettivi integrati – Tradizionalmente le funzioni operative in azienda erano suddivise tra Commerciale, Approvvigionamenti e Produzione. – Ogni funzione era misurata su obiettivi non sempre omogenei e concordi: • COM: fatturato • PRD: saturazione capacità produttiva • APPR: minimo costo di acquisto materie prime e lavorazioni CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • Esempio: il sistema degli obiettivi integrati – Un aspetto strategico come il servizio e il magazzino venivano declinati così in tre diverse filosofie: • COM: magazzino prodotti finiti alto, tensione con PRD per lotti piccoli e frequenti messe in macchina (setup), il tutto per accontentare più clienti; • PRD: magazzino materie prime alto per non fermare le macchine; lotti grandi e pochi setup; • APPR: grandi lotti di acquisto e tender per spuntare il miglior prezzo, quindi alto magazzino materie prime. – Nessuno quindi ottimizza la variabile sotto il profilo aziendale, ma anzi, si possono instaurare logiche di connivenza che non aiutano l’efficienza… CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • Il sistema degli obiettivi integrati – La creazione di un presidio integrato consente di “vedere” l’intero processo e di dimensionarlo in base al valore effettivo che crea per il cliente (e che è il solo che il cliente paga). Assicura quindi la miglior gestione per l’azienda di questa importanti variabili al di là delle sub ottimizzazioni funzionali Costo dello stock Costi Costo della rottura di stock (i.p. al LS) Livello ottimale Livello scorte CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • ORDER ENTRY Recepisce l’ordine del cliente, ne controlla la correttezza, interagisce con il cliente in caso di criticità, lo processa rendendolo visibile al sistema INPUT: ordine cliente; OUTPUT: ordine a sistema; KPI:____; OW: Csm • PLANNING Analizza il carico di lavoro pianificando risorse produttive e materiali in accordo con il MPS; emette ordini di produzione e richieste di acquisto materiali e lav.ni. INPUT: portfolio ordini; OUTPUT: OP e RDA; KPI:____; OW: Planner • PURCHASE Elabora le RDA rendendole ordini di acquisto, ne gestisce il flusso assicurando il corretto arrivo dei materiali in tempo e in qualità; interfaccia i proc. Est. INPUT: RDA; OUTPUT: materiale entrato; KPI:____; OW: buyer CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • LOGISTIC Gestisce trasporti e handling materiali tra i fornitori e i reparti produttivi INPUT: Materiali in entrata; OUTPUT: materiali a prd; KPI:____; OW: Logistic • PRODUCTION Trasforma materie prime e semilavorati in prodotti finiti sulla base dei piani produttivi, degli ordini e delle informazioni tecniche (disegni, cicli e distinte) INPUT: Ordini di produzione; OUTPUT: prodotto finito; KPI:____; OW: product • DELIVERY Recepisce il prodotto finito e ne gestisce la distribuzione fino al cliente finale INPUT: prodotto finito; OUTPUT: consegna; KPI:____; OW: delivery man CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • La gestione per processi tipica delle Operations comporta un presidio organizzativo forte con unità di processo che devono essere snelle, integrate e corte. CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • Snelle = eliminazione degli sprechi (muda), che si declina con la capacità dei ruoli operativi di anticipare le derive e di operare in autocertificazione delle proprie attività, consentendo così di eliminare i controlli e di abbassare il coordinamento tra i responsabili operativi. L’eliminazione dei controlli aumenta la produttività e diminuisce i tempi di attraversamento. CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • Integrate = superamento delle separazioni e degli antagonismi all’interno dell’organizzazione aziendale. Si ottiene attraverso: – Il ruolo degli operatori il più possibile polivalente – Riportare all’interno dell’unità operativa tutte le responsabilità e le risorse necessarie ad una gestione autonoma del processo – Attuare una gestione non antagonista delle intefacce delle funzioni CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations • Corte = tempi di attraversamento minimi per ogni subprocesso, in modo da servire meglio i clienti ed eliminare sprechi di risorse. Capacità di concentrare le risorse dove insorge un problema indipendentemente dagli specifici incarichi. Questo concetto sottende la polivalenza dei collaboratori e la loro motivazione: il problema di un singolo è il problema di tutti! CLASDA – Gestione dei Progetti L’area del “Fare”: le Operations Comunicazione & linguaggio Modello point based B: No, puoi alle 17:00? ? A:Possiamo incontrarci alle 10:00 A: Ho già un impegno. Puoi alle 15:00? Modello set based A: Sono libero dalle 10:00 alle 13:00 o dalle 15:00 alle 17:00. Riusciamo ad incontrarci B:va bene alle 12:00 B: No, non posso, cosa ne dici delle 14:00? CLASDA – Gestione dei Progetti