Le strategie di internazionalizzazione delle imprese italiane Antonella Zucchella, Università di Pavia La quota media di export/fatturato delle imprese italiane è in crescita: dal 29,4% del 2010 al 31% del 2012 (ISTAT) Un quinto delle micro imprese, un terzo delle piccole imprese e la metà delle medie operano sui mercati esteri Situazione e prospettive La quota di export nazionale può crescere ancora, sia per l’aumento del numero di esportatori sia per la crescita delle quote di volume affari estero La motivazione market seeking si fa sempre più forte, a causa della debolezza persistente del mercato interno Diversi hidden e marginal/occasional exporters possono emergere come esportatori tout court Le imprese italiane all’estero: focus sulle PMI Le PMI sono diffuse in tutti i sistemi economici, ciò che distingue il sistema Italia sono soprattutto tre elementi Dati strutturali 1. La quota elevata di micro-imprese 2. La persistenza temporale dello small business e dell’approccio export 3. La frequente co-localizzazione degli small exporters in distretti Barriere alla crescita? L’interpretazione di questi fenomeni può dipendere da fattori istituzionali e/o da fattori di cultura imprenditoriale La dimensione non è necessariamente una barriera L’innovazione invece può esserlo Barriere all’internaziona lizzazione? Talvolta l’innovazione arriva dopo l’internazionalizzazione, ma più spesso si tratta di un CIRCOLO VIRTUOSO Si rivela cruciale la capacità e l’investimento necessario sull’ultimo miglio Barriere soft (conoscenze e competenze) e barriere hard (finanza, tecnologia,..) Il ruolo dei sistemi locali e dei SLII Alcuni importanti segnali di cambiamento nelle imprese internazionali italiane Eppur si muove 1. Il processo di micro-multinazionalizzazione 2. La crescita delle born global 3. La dinamica intensa delle value chain globali, off shoring e reshoring 4. Le dinamiche emergenti innovazione-internazionalizzazione Internazionali lato supply Un ecosistema in evoluzione Internazionali per caso PMI esportatrici graduali Imprese internazionali a controllo estero Micro multinazionali Internazionali indiretti Multinazionali Born global Internazionali marginali Eppur si muove…le micromultinazionali Il 12,3 per cento del campione di imprese ISTAT considerate nell’analisi (poco più di 7.000 unità) ha effettuato transizioni verso tipologie meno «evolute» di internazionalizzazione, mentre oltre il 18 per cento (circa 10.500 imprese) ha attuato un upgrading verso tipologie più complesse della scala dell’internazionalizzazione. Eppur si muove: nuovi processi di internazionaliz zazione Due principali tipi di processo: cerchi nell’acqua (rings in the water) e born global Il processo di internazionalizzazione a stadi (Rings on the water) Mercato distante Mercato contiguo B Distanza psichica Mercato contiguo A Mercato domestic o Commitm ent Il processo di internazionalizzazione born global Mercato A Mercato B Mercato F Mercato C Mercato D Born global italiane Una indagine sul fenomeno born global rivela che sono in forte crescita, in Italia come nel resto del mondo (Zucchella et al, 2009) Nell’ultimo decennio sono circa il 30% delle nuove imprese Spesso giovane, ma non solo Identikit dell’impresa born global Con fondatori giovani, livello istruzione elevato (laurea o dottorato) Non sono family business Innovative in senso ampio (prodotti, processi, modelli di business) Raggio d’azione globale Talvolta sostenute dal venture capital, ma non solo Diversi processi, diversi attori Una sintesi Una visione sistemica del perchè e come le imprese italiane vanno all’estero è possibile I fattori push e pull e le componenti della strategia internazionale reti Fattori pull Mercati emergenti, nuove opportunità business, sviluppo ICT, riduzione barriere,etc Fattori push Design strategi co Orientamento strategico Strategia competitiva Modello di business Effetto made in, localizzazione in un distretto o SLII, INNOVAZIONE Una variabile a lungo trascurata Il ruolo dell’orientame nto strategico Tuttavia, è forse la principale barriera invisibile al processo di di crescita e di internazionalizzazione, soprattutto nelle PMI Costituisce una leva di azione cruciale per i policy makers e i service providers Il caso della agenzia di sviluppo scozzese Quattro tipi di PMI internazionali Una indagine in diversi paesi europei con l’obiettivo di scoprire le differenziazioni all’interno dell’universo delle PMI internazionali a livello di orientamento strategico (Hagen, Zucchella, Larimo, Dimitratos, 2014) Cluster 4 Cluster 1 Customer oriented Cluster 2 indecisi Born to run Product oriented 20 36 29 15 (Anni in media) 20 18 15 18 n° export markets 17-20-22 7-11-12 20-24-31 11-15-17 media export ratio % 55% 27% 61% 41% Export extra Europa%export 50 29 55 28 n° imprese % Cluster 3 Esperienza internazionale Dalla strategia al vantaggio competitivo sui mercati esteri Contesto nazionale Contesti locali Vantaggio competitivo t1 Vantaggio competitivo t3 risorse e competenze interne, Relazioni locali/globali Creazione points of difference IMPRENDITORIALITA’ INNOVAZIONE INTERNAZIONAZIONALIZZAZIONE Il modello di business FOCUS Attività core Vantaggio competitivo t2 LOCUS Internazionalizzazione in/out MERCATO ESTERO A MERCATO ESTERO B MERCATO ESTERO C MODUS Make, buy, make together Leva su varietà conoscenze e integrazione per creare nuovi points of difference Innovazione e internazionaliz zazione Un legame sempre più decisivo Dall’innovazione all’internazionalizzazione internazion alizzazione Mercato domestico Innovazione Dall’internazionalizzazione all’innovazione innovazion e internazion alizzazione Mercato domestico Dall’ internazionalizzazione all’innovazione e feed back innovazione Mercati esteri Mercato domestico Zucchella, Siano (2014), PMI del tessile-abbigliamento campano D’Angelo et al (2013), PMI, innovazione e raggio d’azione globale Alcune ricerche recenti …… L’INNOVAZIONE CONTA Il ruolo dei SLII (Onetti, Zucchella, 2012) TANTI TIPI DI INNOVAZIONE, non solo tecnologia