Evoluzione storica
Stato assoluto
1500-1700
•Concentrazione dei poteri nel
sovrano,che è legibus solutus, cioè
non sottoposto alle leggi dello stato;
•Legittimazione della sovranità
nella volontà divina il sovrano è tale
per volontà di Dio;
•Il popolo è l’ insieme dei sudditi
sottoposti alla volontà del sovrano e
non tutelati da leggi certe e da
giudici imparziali.
Stato liberale
1800
•Stato di diritto i cui organi sono subordinati alla
legge
•Principio di legalità per cui il potere giudiziario e il
potere esecutivo sono sottoposti alla legge. Solo il
potere legislativo è sovrano, quindi privo di vincoli
•Teoria del liberalismo (John Locke, 1632-1704)
secondo la quale lo Stato deve intervenire per
perseguire i suoi fini istituzionali (tutela dell’ ordine
interno, amministrazione della giustizia, difesa dagli
altri Stati)
•Teoria del diritto naturale per cui esiste una serie di
diritti inviolabili connaturati dalla natura umana che
ogni popolo deve riconoscere e rispettare
•Teoria della separazione dei poteri (Charles de
Montesquieu, 1689-1755) per cui tre
poteri,legislativo, esecutivo e giudiziario non
devono essere concentrati in un unico soggetto ma
devono essere esercitati da organi diversi e
separati, in modo che ognuno controlli e regoli gli
altri, e a sua volta sia controllato e regolato
•Teoria del liberalismo economico (Adam Smith,
1723-1790) secondo la quale il mercato dev’ essere
lasciato libero di trovare il suo equilibrio, senza
ingerenze dello Stato
Stato democratico
1900
•Evoluzione dello Stato di diritto,basato sui
seguenti principi:
-giuridicità, per cui lo stato nel suo insieme è
sottoposto alle norme giuridiche
-costituzionalità, per cui i principi
fondamentali dello stato sono regolati per
mezzo di norme costituzionali. A tali principi
sono sottoposti tutti i poteri dello Stato
-democraticità, per cui il popolo nel suo
insieme detiene la sovranità ed esprime la
sua volontà secondo il principio maggioritario.
Democraticità significa governo della
maggioranza nel rispetto dei diritti delle
minoranze, alle quali deve poter essere
concesso di diventare maggioranza
-rappresentatività per cui il popolo,
scegliendo i suoi rappresentanti, manifesta la
sua volontà politica ed esercita la sovranità.
Stato socialista
1917
•Si è affermato in Russia con la rivoluzione
bolscevica e quindi si è esteso in gran parte
dell’Europa orientale e in alcuni Paesi del
terzo mondo
•Finalità: realizzazione di una società basata
su un’unica classe e su un livellamento
economico e sociale
•Accentramento del potere statale in capo ad
un unico centro di potere
•Pianificazione dell’economia attraverso la
gestione diretta dell’economia da parte dello
stato, che detiene i mezzi di produzione
decide come, che cosa e quanto produrre
•Abolizione della proprietà privata dei mezzi di
produzione del profitto individuale
•Abolizione delle libertà fondamentali e
assenza di pluralismo in tutte le espressioni
•Partito unico che gestisce ed è parte di tutti
gli organi dello Stato.
Stato autoritario
1925
•Si è affermato in Italia,Germania,Spagna
a cavallo delle due guerre mondiali
•Un leader carismatico si pone al vertice
del potere e del partito e si proclama
portavoce dei bisogni della nazione
•I poteri dello Stato sono concentrati nelle
mani del leader del partito al potere
•Vengono eliminati i diritti democratici e le
libertà fondamentali.
Welfare State
1950
•Fine principale:superare le
disuguaglianze fra cittadini e
assicurare a tutti accettabili
condizioni di vita
•Lo Stato assiste il cittadino nei
bisogni sociali
•Tutela da parte dello Stato dei
diritti collettivi e del principio di
uguaglianza
•Intervento diretto dello stato
nell’ attività economica
Stato neoliberista
1990
•Lo Stato coordina l’ economia
•Viene dato impulso alle
privatizzazioni(con forme di
autocontrollo e garanzia attuate
attraverso authority)
•Lo Stato interviene e tutela i
gruppi socialmente più deboli
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