LE CARATTERISTICHE
DELLO STATO
MODERNO
STATO E SOVRANITA’

Si possono individuare tre fasi successive
nella storia della formazione dello Stato:
PATTO
fra poteri autonomi
(medioevo)
DOMINIO
del sovrano
(età moderna)
RAPPRESENTANZA
politica
(età contemporanea)
Dal sovrano allo stato-sovrano

Dal SOVRANO (=souzerain) come vertice della
scala feudale ed incarnazione dello Stato

Allo STATO - SOVRANO come entità superiore
autonoma e astratta

La storia dello Stato moderno è storia di lotta e di
compromessi fra poteri diversi fino all’affermazione
di un potere sovrano superiore
SEI CONDIZIONI FONDAMENTALI
PER LO SVILUPPO DI UNO
STATO TERRITORIALE
1.
2.
3.
4.
5.
6.

disponibilità di risorse economiche e naturali sfruttabili
posizione geografica relativamente protetta (=esistenza di
confini naturali)
successione ininterrotta di abili statisti (sovrani o ministri)
successo in guerra
omogeneità della popolazione soggetta e assenza di conflitti
etnici e religiosi
robuste alleanze del potere centrale con le élites
Queste condizioni si trovano, parzialmente, in Inghilterra, in
Francia, in Spagna; non si trovano in Italia e negli Stati
tedeschi.
LE TENDENZE DI MEDIO PERIODO
1.
2.
3.
4.
5.
unificazione-razionalizzazione del potere sul
territorio: dagli stati regionali agli stati nazionali
(=unione delle corone)
autonomizzazione dall’autorità centrale di tipo
feudale e affermazione dell’autorità di fatto in sede
locale (ma costante ricerca di legittimazione dall’alto:
investiture imperiali)
marginalizzazione degli altri poteri locali (città,
chiese, feudalità) e degli organismi rappresentativi
(Parlamenti, Stati Generali, Diete, Cortes, Consigli)
riduzione del numero degli Stati autonomi
(concentrazione dei poteri)
nascita delle capitali stabili (fine delle corti itineranti),
sede della corte e della burocrazia
Concentrazione dei poteri e resistenze
Si manifesta una spiccata tendenza alla
concentrazione dei poteri, che suscita una
serie di controspinte (resistenza/opposizione)
da parte dei poteri colpiti:
1.
2.
3.
4.
organismi di ceto (magistrature, consigli
cittadini, diete contadine, clero, ecc.)
aristocrazie (patriziati urbani, nobiltà territoriali,
nobiltà di corte)
gruppi mercantili
“nazionalità”
I)
ESERCITI PERMANENTI
(ma non necessariamente “nazionali”)
sviluppo della fanteria e dell’artiglieria (armi da
fuoco)
 crisi di ruolo della nobiltà (cfr. Don
Chisciotte)
impiego di mercenari professionisti (ferma
lunga)
 diffidenza per le milizie straniere
 diffidenza di le milizie cittadine (arcieri)
II) BUROCRAZIA PERMANENTE




competenza professionale e amministrativa
vendita delle cariche e degli uffici (venalità)
funzionari borghesi
nobiltà “di servizio”
III) DIPLOMAZIA PERMANENTE



codificazione delle regole della diplomazia
residenti stabili presso le corti straniere (solo
nobili)
politica d’immagine degli ambasciatori
(spese)
IV) FISCO
(sistema di tassazione esteso a tutto il territorio dello Stato)




autorità fiscale in luogo di quella militare
tasse straordinarie per finanziare la guerra
esazione diretta o indiretta (in appalto)
esazione controllata dagli organi rappresentativi
(Stati Generali, Parlamenti, Cortes, ecc.)
(monopolio del prelievo)
COME?
1.
imposizioni dirette (ordinarie e straordinarie)
2.
imposizioni indirette (imposte sul grano, sul pane, sul bollo,
ecc.)
3.
alienazione di beni (terre, palazzi, gioielli, ecc.)
4.
vendita o concessione di privilegi (uffici, cariche, titoli, ecc.)
V) LEGISLAZIONE UNIFICATA
(codificazione)

1.
2.
3.
passaggio dal diritto comune ai codici
riduzione dei privilegi locali
riduzione dei privilegi di ceto
riduzione privilegi ecclesiastici (Concordati)
VI) MERCATO AMPIO ED ESTESO
(ma vincolato)


tendenza dello Stato a regolamentare
l’economia
conflitto fra Stato e mercato
“mercantilismo”
“liberismo
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15. Le caratteristiche dello Stato moderno (vnd.ms