“Dai Piani di Zona alla programmazione di vasta area: lo sviluppo della funzione programmatoria della Provincia a supporto dei Piani di Zona” Ufficio Programmazione Territoriale A. Barbara Bisset DALL’ACCOMPAGNAMENTO ALLA PROGRAMMAZIONE Dalla lettura dei PdZ all’analisi dei singoli processi di programmazione (livello locale) Dalla settorialità alla dimensione di vasta area (livello provinciale) GLI STRUMENTI a) REPORTISTICA PER AMBITI TERRITORIALI b) ANALISI E CONFRONTO TRA LE ESPERIENZE TERRITORIALI IN ATTO c) INTEGRAZIONE CON ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE FONTI INFORMATIVE La documentazione degli Ufficio di Piano raccolta nell’archivio dell’Ufficio Progr. Terr. I dati e le analisi statistiche elaborate dall’Ufficio Sistema Informativo Il know how sviluppato dall’Ufficio Progr. Terr. MODALITA’ DI ANALISI PER AMBITI TERRITORIALI ANALISI DI: - BISOGNI - OBIETTIVI - AZIONI PROGETTO PREPARAZIONE della DOCUMENTAZIONE LETTURA SINTESI LE INTERCONNESSIONI A partire dagli obiettivi dichiarati, attraverso l’aiuto di possibili PAROLE CHIAVE, si costruisce un’ interconnessione tra OBIETTIVI, BISOGNI ED AZIONI PROGETTO UN ESEMPIO* Analisi dei bisogni Obiettivi Prioritari Dare risposte tempestive ai bisogni di salute Attivazione/costituzione di un gruppo di Bisogno di prevenzione e cura studio per la progettazione e la (sanità) sperimentazione di attività di promozione alla salute per adolescenti Analisi dei bisogni Obiettivi Prioritari Sostegno alla genitorialità Sostegno alla genitorialità Azioni progettuali Salute minori disabili Ricerca conoscitiva su attività per la progettazione e la sperimentazione di promozione alla salute per adolescenti Azioni progettuali Animazione – estate ragazzi Aumentare le possibilità di incontro e Centro delle bambine, dei favorire scambi/esperienze significative bambini e dei genitori tra genitori/figli/operatori * Fonte: C. M. Val Pellice, Tavolo politiche giovanili Vulnerabilità sociale e rischio esclusione Occupazione Aree di bisogno Formazione/Istruzione Aggregazione/Integrazione DI SALUTE AREE DI BISOGNO Comunità locale e tempi Informazione DI SISTEMA Famiglia Mobilità e trasporti Informazioneaccessibilità Sistema dei servizi Salute PRIMI PRODOTTI - Un quadro sulla progettazione locale (azioni progetto maggiormente ricorrenti correlate con i relativi bisogni e obiettivi e l’ammontare delle risorse ad essi destinate) - Un quadro sulle prime indicazioni della programmazione (grado di copertura dei bisogni, riduzione dei divari, etc.) - Un report sulle trasversalità (bisogni, obiettivi e azioni progetto trasversali a più tavoli tematici) - Un collegamento ipertestuale (dalla sintesi alla documentazione dettagliata) su spazio web Osservatorio Politiche sociali SU SPECIFICI ASPETTI DELLA PROGRAMMAZIONE LOCALE, QUALI: ORGANIZZAZIONE e GESTIONE PROCESSI FORMATIVI APPORTI CONSULENZIALI LINGUAGGI STRUMENTI E METODI Un esempio: STRUMENTI E METODI (monitoraggio e valutazione) Analisi dei 7 percorsi locali sul monitoraggio e la valutazione dei PdZ (processi formativi e prodotti) Raffronto tra i 5 percorsi locali in atto Individuazione di elementi comuni essenziali ricorrenti (tempi, risorse, destinatari, obiettivi) e elementi differenti (es. diversità dei linguaggi) Integrazione alla scheda di monitoraggio valutazione elaborata nel percorso formativo, collaborazione con l’IRS e di e in CHE COS’È E’ UNO STRUMENTARIO ARTICOLATO IN SCHEDE UTILI A FORNIRE INFORMAZIONI E INDICAZIONI SU: - LA PROGETTAZIONE DI FATTIBILITA’ DI UN’ AZIONE PROGETTO - L’ANALISI VALUTATIVA DI UN’ AZIONE PROGETTO - IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE SULL’ AREA DI INTERVENTO DA DOVE NASCE DALLE ANALISI ELABORATE DALLA PROVINCIA SULL’ANALISI E LA COMPARAZIONE DEI PERCORSI LOCALI DI VALUTAZIONE DALLA TRACCIA ELABORATA DALL’ IRS DALLE ESERCITAZIONI IN AULA E DALLE RIFLESSIONI DEI PARTECIPANTI (II MODULO) COME SI STRUTTURA …A “IMBUTO ” DALLE INFORMAZIONI DI CARATTERE PIÙ GENERALE CHE INVESTONO LA PROGRAMMAZIONE DI VASTA AREA A QUELLE PIÙ SPECIFICHE SULLA PROGRAMMAZIONE LOCALE EVIDENZIANDO LE CONNESSIONI LOGICHE “ FILROUGE” TRA GLI ELEMENTI ESSENZIALI E RICORRENTI SIA NELLA STESURA DEL PROGETTO, SIA NEL MONITORAGGIO E NELLA VALUTAZIONE (es. destinatari, tempi, collaborazioni, esiti, risorse, etc.) IL PROGRAMMA DI CONTRASTO ALLA VULNERABILITÀ SOCIALE ? ? Il percorso metodologico per la scelta dei territori IL PERCORSO METODOLOGICO La realizzazione del programma di contrasto alla vulnerabilità sociale ha richiesto la scelta di alcuni territori in cui sperimentare una o più linee di azione; La scelta è stata fatta utilizzando: l’analisi dei documenti dei Piani di Zona elementi analitico-statistici derivanti dalle prime elaborazione prodotte dall’Osservatorio provinciale per le politiche sociali IL PERCORSO METODOLOGICO L’analisi dei Piani di Zona è stata condotta su: Analisi dei bisogni: quale indicatore dei problemi del territorio evidenziati da “esperti grezzi” oltre che da tecnici Obiettivi: quale indicatore della sensibilità politica di impegno e presa in carico da parte degli amministratori Operativamente si è trattato di leggere ed enumerare tutti i bisogni e/o obiettivi riportati nei documenti dei tavoli di lavoro ADULTI e POVERTA’ e conteggiare quanti di questi afferivano alle linee di lavoro del programma: Abitazione Sostegno al consumo Lavoro Sostegno al reddito Salute I due totali ottenuti sono stati messi in rapporto con una operazione di proporzione Esempio n. totale bisogni 30 di cui afferenti all’abitazione 5 Peso del bisogno abitazione 16,66% Analoga operazione è stata fatta con gli obiettivi I due valori ottenuti (dei bisogni e degli obiettivi) sono stati prima + e poi \ 2 Per ottenere un valore medio che lega la problematicità segnalata dal tavolo con la sensibilità politica A questo punto gli indici di “sensibilità” territoriale ottenuti sono stati rapportati all’analisi condotta in collaborazione con l’Università degli Studi, Dipartimento di Scienze Sociali abbinando l’indice di sensibilità dei territori agli indicatori che meglio li rappresentavano in questo modo: INDICE DI SENSIBILITA’ TERRITORIALE INDICE DI VULNERABILITA’ abitazione povertà(casa) sostegno al reddito capitale umano e reddito lavoro disoccupazione sostegno al consumo capitale umano e reddito salute SMR Rapporto standardizzato di Mortalità Fonte: Serv. Epidemiol. Incrocio tra l'Indice di sensibilità Terr.le PdZ "Abitazione" e Indice di vulnerabilità "Povertà (casa)" Indice di vulnerabilità Povertà (casa) 0,7 CISAP COLLEGNO 0,6 Area ottimale di intervento 0,5 0,4 CISA 12 NICHELINO CISSA MONCALIERI CISA RIVOLI CIDIS ORBASSANO CISSP SETTIMO 0,3 0,2 CISSAC CHIERI 0,1 CISA 31 CARMAGNOLA INRETE IVREA CISS PINEROLO CM VAL PELLICE CONISA VALSUSA CIS CIRIE' CISS 38 CUORGNE' CM VAL CHISONE CM VALSANGONE CISSAC CALUSO 0,0 0% 10% 20% 30% 40% 50% Indice di sensibilità terr.le "Abitazione" 60% Sono felice solo in mare, nel tragitto tra un’ isola che ho appena lasciato e un’ altra che devo ancora raggiungere. (Nanni Moretti, Caro diario)