più uniche che rare
LA 1100 TV COUPE’
PININFARINA
• di Maurizio Tabucchi
F
•
u un pilota d’eccezione, Umberto Agnelli,
a portare in gara alle sue prime uscite la
questo
appartenente
alla
prima serie, è stato sottoposto
occasione della 1ª Coppa delle 6 Ore disputata sul
alcuni anni fa ad un restauro
circuito di Orbassano, a due passi dal capoluogo
radicale
piemontese. E ciò avvenne a pochi giorni dalla
il ricondizionamento di tutti
Salone dell’Automobile di Torino del 1954.
che
ha
comportato
i componenti. I paraurti, che
erano
andati
contro le Porsche e le 1100 TV Zagato, vetture
stati
ricostruiti
più leggere e adatte all’impiego agonistico, nei
da
confronti delle quali non manifestò comunque
vernice è stata riprodotta nel
Il giovane Agnelli si batté coraggiosamente
alcuna deferenza.
Colui che più di tutti si distinse alla guida della
1100 TV Pinin Farina fu però Luciano Ciolfi, il
campioni
tenue
perduti,
sono
copiandoli
originali.
azzurro
La
metallizzato
dell’epoca. Per la selleria si è
grande sconfitto alla gara di Orbassano: nelle
rispettato lo schema originale
prime fasi della corsa, infatti, alla sua vettura,
utilizzando materiali corretti.
la più competitiva per l’ottima preparazione
Le
effettuata dal romano Giannini, un pistone andò
in frantumi. Ma Ciolfi si era già messo in luce con
la 1100 Pinin Farina. Sua la vittoria di classe alla
sole
licenze
sono
state
l’applicazione dei segnalatori di
direzione laterali ai parafanghi
Coppa Mare e Monti, gara di regolarità veloce
anteriori,
organizzata dall’A.C. di Genova, e suo il successo
tipo
al 14° Giro di Sicilia, dove riuscì addirittura a
TV fin dal 1956, e la modifica
battere una 1100 Zagato.
A dispetto della destinazione, che non erano
certo le competizioni (l’impiego più consono
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servizio,
di
1100 TV Pinin Farina (non ancora Pininfarina) in
presentazione ufficiale della vettura al 36°
54
L’esemplare
obbligatori,
impiegato
sulla
dell’alloggiamento
del
berlina
posteriore
per collocarvi la nuova targa
dovevano essere i concorsi di eleganza ancora
di maggiori dimensioni. Anche
in voga all’epoca), l’elegante e raffinata coupé
i fanalini posteriori non sono
torinese iniziava la sua vita sotto i migliori
perfettamente
auspici. E i risultati sportivi, ad un appassionato
stati sostituiti in periodo d’uso
dell’automobilismo come “Pinin”, non dovevano
che far piacere.
corretti:
sono
per l’adeguamento alle nuove
Il carrozziere torinese vantava ormai una certa
norme del Codice della Strada
esperienza con le Fiat 1100. Nel 1949 aveva
entrato in vigore nel 1959.
più uniche che rare
dato un tocco di eleganza alla ruvida 1100 S,
presentata due anni prima con carrozzeria in
alluminio realizzata dalla Fiat. E l’operazione era
servita per preparare il terreno alla definizione
• La guida della 1100 TV è
assai piacevole; è ovvio che
ci si deve ricondurre al suo
della Lancia Aurelia GT, più nota come B20, una
periodo e non bisogna mai
coupé che avrebbe fatto scuola.
togliersi dalla testa che ci si
La sua nuova 1100 S era pronta, ma la Fiat lanciò
trova al volante di una vettura
sul mercato la 1100 E, presentandola al Salone
che ha compiuto mezzo secolo.
di Ginevra, e la coupé dovette chiamarsi ES.
La 1100 TV coupé era però già apparsa in
forma ufficiale nell’autunno del 1953 al Salone
La visibilità è molto buona;
l’impostazione
di
guida,
di Parigi, ma la vettura che in quell’occasione
anche se del tutto turistica
suscitò scalpore fu l’Alfa Romeo 1900 C Sprint,
per il sedile a panchina privo
sempre di Pinin Farina. Ancora più elegante ed
di
equilibrata della piccola Fiat, la vettura milanese
aveva stupito per la raffinatezza delle forme e per
la pulizia del disegno. Si trattava dell’evoluzione
contenimento
laterale,
è
ottima. Il cambio, pur essendo
al
volante,
ha
una
buona
del concetto di Granturismo che aveva preso
manovrabilità e la mancanza
l’avvio con la Cisitalia e sarebbe continuato
della prima non sincronizzata
passando, appunto, attraverso queste coupé.
non si avverte, giacché non
Per la seconda versione della 1100 TV, che vide la
capita quasi mai di doverla
luce l’anno successivo, si decise l’abbandono del
piccolo lunotto posteriore a vantaggio di quello
panoramico, già adottato dalla 1900 C e dalla
innestare
in
movimento.
Il
motore è brioso: il suo regime
Ferrari 250 GT, e il risultato fu straordinario. Ora
di
rotazione,
l’equilibrio era perfetto e la 1100 TV Pinin Farina
elevato, consente una coppia
aveva raggiunto una perfetta armonia.
piuttosto
bassa
non
che
molto
offre
più uniche che rare
un notevole spunto. I freni
Ma i pregi non si limitarono a questo: la coupé
costituiscono
torinese si rivelò una vettura caratterizzata da
meno
forse
l’aspetto
entusiasmante
perché
sono quelli della normale 1100:
estrema accuratezza, tanto che venne allestita
con molti particolari comuni all’Aurelia GT.
La carrozzeria era realizzata in lamiera di acciaio,
accettabili all’epoca, appena
mentre sportelli, cofano motore e coperchio del
sufficienti oggi. La stabilità e
bagagliaio erano in lega leggera.
la tenuta di strada sull’asciutto
La conferma del successo che aveva incontrato
sono sostanzialmente buone,
sebbene il ponte posteriore,
a
causa
delle
sospensioni
a balestre, tenda, sia pure
raramente, a saltellare. Sul
bagnato, come peraltro con
quasi tutte le vetture di questa
età, occorre una certa cautela:
tutto diventa più difficile ed un
inevitabile squilibrio dei freni,
anche leggero, può tradursi
in una improvvisa perdita di
aderenza. L’affidabilità della
meccanica
difficilmente
è
proverbiale:
capiterà
rimanere per strada.
di
furono i 780 esemplari fabbricati, fra il 1953 e
il 1956. Decisamente molti per una berlinetta
fuori serie, costruita a mano, di classe elevata.
•
Il romano Luciano Ciolfi svolse
una
intensa
con
la
1100
attività
TV
agonistica
Pinin
Farina,
ma dovette poi convertirsi alla
versione carrozzata da Zagato,
molto più leggera ed omologata,
anch’essa, nella categoria Gran
Turismo.
•
La
soluzione
panoramico
del
lunotto
contraddistinguerà
tutte le carrozzerie eseguite da
Pinin Farina per Ferrari: dalla 340
America del 1953 fino alla 250 GT
allestita da Boano, ma su disegno
di Pinin Farina. Rare eccezioni
saranno le cinque berlinette 250
GT Competizione, realizzate da
Zagato nel 1959, che avranno
anch’esse questa caratteristica.
•
La versione “Trasformabile”,
prodotta direttamente dalla Fiat,
vide la luce nel 1955: era una spider
due posti dalla linea ricercata, ma
un po’ discutibile. Nonostante il
peso a pieno carico di 1035 kg,
sviluppava la velocità massima di
La seconda serie della
1100 TV Pininfarina
143 km/h. Se ne produssero 571
esemplari. Il prezzo, nel 1955, era
di 1.250.000 lire.
più uniche che rare
FIAT 1100 TV COUPE’ PININFARINA
Sospensioni posteriori:
Assale rigido, balestre, barra stabilizzatrice
Alesaggio e corsa:
68x75
Ammortizzatori:
Idraulici, telescopici (anteriori e posteriori)
Cilindrata totale:
1089
Ruote:
A disco, 3.50-14; a richiesta a raggi con canale in lega leggera
Rapporto di compressione:
7,6:1
Pneumatici:
5.20 - 14
Potenza massima e regime corrispondente:
50 cv. a 5400 giri/min.
Freno a pedale:
Idraulico sulle 4 ruote
Carburatore:
1 Weber 36 DCLD3
Freno a mano:
Meccanico, a nastro sulla trasmissione
Basamento:
Ghisa
Sterzo:
Vite e rullo; diametro di sterzata m. 10,500
Testata:
Lega leggera
Serbatoio carburante:
Posteriore, 40 litri
Coppa dell’olio:
Lamiera stampata
Tensionee:
12 volt, generatore: 180 watt, batteria: 28 A/h
Comando delle valvole:
Albero a camme nel basamento, aste e bilancieri
Struttura:
Carrozzeria a scocca portante
Disposizione delle valvole:
In testa
Passo:
mm. 2340
Accensione:
A batteria con distributore Marelli
Carreggiata anteriore e posteriore:
mm. 1229 e mm. 1212
Raffreddamento:
Ad acqua, pompa (circuito 5,6 litri)
Velocità massima:
Oltre 135 km/h, 2ª serie oltre 140 km/h
Lubrificazione:
Forzata, pompa a ingranaggi (coppa 2,700 kg.)
Pendenza massima superabile:
30 %
Olio:
SAE 20W - 50 in tutte le stagioni
Consumo medio carburante:
8,5 litri/100 km
Frizione:
Monodisco a secco
Periodo di produzione:
1953 - 1956
Cambio:
A 4 velocità, comando al volante (1a non sincronizzata)
Esemplari prodotti:
780
Trasmissione:
Albero sdoppiato con giunti flessibili
Prezzo di vendita nel 1955:
£. 1.500.000
Coppia conica:
Ipoide, rapporto 4,300:1 (10/43)
Distribuzione:
Curata dall’organizzazione commerciale Pinin Farina e dalla rete
Fiat
Sospensioni anteriori:
Ruote indipendenti, molloni elicoidali, barra stabilizzatrice
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Auto & Moto Storiche
MOTORe:
Anteriore, 4 cilindri in linea, tipo 103.006
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