Cineforum G. Verdi - Breganze 34°anno www.cineverdi.it Machan La vera storia di una falsa squadra CAST TECNICO ARTISTICO Regia: Uberto Pasolini Sceneggiatura: Uberto Pasolini, Ruwanthie de Chickera Fotografia: Stefano Falivene Scenografia: Errol Kelly Costumi: Rob Nevis, Sandhiya Jayasuriya Musica: S. Warbek, L. De Saram Montaggio: Mashiro Hirakubo Prodotto da: Studiourania, Babelsberg Film, Shakthi Films, Redwave in collaborazione con Rai Cinema. (Germania, Italia, Sri Lanka, 2008) Durata: 110' Distribuzione cinematografica: Mikado Film PERSONAGGI E INTERPRETI Stanley: Dharmaprya Dias Suresh: Dharshan Dharmarai Manoj: Ruwanthie de Chickera Mentre lavorava in Australia e faceva i conti con gli impossibili ego delle star di Hollywood, Uberto Pasolini si è imbattuto per caso in un flash di agenzia che riportava la notizia di una storia tanto incredibile quanto vera. Un gruppo di 23 uomini cingalesi facendosi passare per la Nazionale di Palla a mano dello Sri Lanka, erano giunti in Germania per disputare un torneo e poi scomparire in Baviera. Il servizio diceva che il viaggio della presunta squadra non era stato autorizzato dalle autorità di Colombo, e che la composizione della squadra era rimasta avvolta nel mistero e che di loro si erano perse (come lo sono tutt’ora ) le tracce (dal pressBook del film). Uberto Pasolini il regista esordiente di questa pellicola è un nome che ci è sconosciuto anche se 16° film all’anagrafe risulta essere figlio d’arte e uomo del settore per essere il nipote di Luchino Visconti; egli ci diventa già più noto se lo accostiamo e ricordiamo per il fatto che é stato il produttore del celebre film inglese "Full Monthy". In questa storia invece diventa neo regista, ma certo non sprovveduto a la lezione di Full Mounty si sente e si vede in tutto il film. Come in Full Mounty pur in presenza di temi difficili, saggiamente il testo non vuole esercitarsi nell’arte della denuncia, o della polemica politica, o della rabbia per le disparità del mondo del Nord con quello del Sud. Siamo dentro la commedia e il tono del racconto é scherzoso e a volte perfino grottesco. Il regista punta sul sorriso malinconico, facendo emergere desideri, delusioni, aspirazioni, rimpianti. Si fa il tifo per i simpatici cingalesi che cercano invano da tempo di ottenere il visto di uscita dal proprio paese e quello di ingresso in Germania e tutto sembra finire lì (ma forse no). E intanto tra un sorriso e una risata qualcosa si dice sulla difficile ricerca della felicità in tante parti del mondo. Certi argomenti è meglio trattarli con leggerezza sembra dirci il regista passano di più tra la gente che non con la lacrima. E Pasolini sembra avercela fatta. Il film è pieno di sottili e leggere osservazioni, quasi pennellate, su piccoli fattori umani, egli ha uno sguardo tenero, pudico, mite, su un'umanità disperata e coraggiosa al punto di abbandonare luoghi, affetti, storie di vita. Nel film troverete mescolati con abilità e umorismo, dirigendo attori improvvisati, sia il neorealismo sociale che la commedia, un classico gruppo perdente alla Monicelli, e che va dai 'Soliti ignoti sino a Brancaleone', ma anche si troveranno echi di 'Fuga per la vittoria' dove giocando a calcio si scappava dalla prigionia nazista. Ancora una volta quando sei in campo il demone dell’agonismo e della voglia di fare bella figura nello sport ti costringe a fare sul serio pur se hai altre priorità. Un film che ha parlato dell’oggi e nasconde pudicamente un dramma vero sotto la fiction: una doppia lettura che lo ha reso intelligente e commestibile, per critici e pubblico cha a Venezia ha applaudito per lunghi 8 minuti Pasolini e i suoi piccoli 28 - 29 - 30 – 31 Gennaio 2009 grandi amici e attori cingalesi. Il cast, composto prevalentemente da attori alla prima esperienza cinematografica o da nonprofessionisti, dall’avvocato al contadino, fino ai ragazzini di strada, è stato messo insieme dopo diverse settimane di ricerche e prove; ma le loro facce di attori saliti improvvisamente alla ribalta sono bellissime e vere, il ritmo perfetto e alcuni personaggi rimangono indimenticabili. La pellicola ha giustamente vinto il premio LABEL EUROPA CINEMAS alle Giornate degli Autori 2008 a Venezia con questa motivazione : L'immigrazione è un problema molto concreto nell'Europa di oggi e questo è un film divertente, molto ben scritto e diretto che riesce a parlarne con umorismo e senza scivolare in facili sentimentalismi. Riteniamo questi aspetti in grado di attrarre e divertire un vasto pubblico in tutta Europa, contribuendo ad alimentare la discussione su un argomento così importante”. Chi era in sala , come il sottoscritto e gli altri della delegazione del Cineforum, alla proiezione della prima del film a Venezia presenti gli attori ed il regista, ricorderà sicuramente il brivido di emozione che è corso lungo la schiena degli attenti spettatori e critici. Ve lo auguriamo anche a voi. Gianni Benincà giannibeninca@libe Il film della prossima settimana Persepolis Di Vincent Paronnaud, Marjane Satrapi Vincitore del premio della Giuria a Cannes 2007, Persepolis, è un film d'animazione , con disegni 2D, coadiuvati da un meraviglioso bianco e nero e qualche sprazzo di colore. Un film semplice e profondo, meraviglioso e commovente. Un'opera d'arte che ha saputo resistere alle tentazioni di Hollywood per non perdere la propria genuinità e durezza. Un'opera bellissima, realizzata da Marjane Satrapi, autrice degli omonimi 4 volumi di fumetti, in cui raccontava con dolore e ironia, la propria crescita come donna in un Iran in repentina trasformazione e in un'Europa incapace di accogliere veramente il diverso. Cineforum G. Verdi - Breganze 16° film 34°anno www.cineverdi.it Scheda film Machan La locandina 28 - 29 - 30 – 31 Gennaio 2009 IL REGISTA L’ATTORE NOME: Dharmapriya Dias NOME: Uberto Pasolini DATA DI NASCITA: 1957 LUOGO DI NASCITA: Roma (2008) Machan CENNI E CURIOSITA’ SUL FILM: -Machan è stato presentato alla 65a Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Giornate degli autori Premio "Label Europa Cinemas" Giornate degli Autori 2008 Il premio è stato attribuito con la seguente motivazione: "L'immigrazione è un problema molto concreto nell'Europa di oggi e questo è un film divertente, molto ben scritto e diretto che riesce a parlarne con umorismo e senza scivolare in facili sentimentalismi. Riteniamo questi aspetti in grado di attrarre e divertire un vasto pubblico in tutta Europa, contribuendo ad alimentare la discussione su un argomento così importante". Uberto Pasolini, nipote di Luchino Visconti, ha cominciato a lavorare nel cinema nel 1983, prima come runner in Tahilandia per Le urla del silenzio (The Killing Fields), diventando poi produttore indipendente nel 1994, quando ha fondato la Redwave Films. Il primo film da lui prodotto è stato Palookaville, con Vincent Gallo e diretto da Alan Taylor. Successivamente Uberto ha prodotto The Full Monty, che ha incassato oltre 250 milioni di dollari in tutto il mondo e resta ancora oggi il maggior successo nazionale al botteghino inglese tra tutti i film tratti da materiale originale. Tra i molti premi vinti e le candidature ottenute, ricordiamo quella come “Miglior film” nel 1997 ai BAFTA. Uberto ha anche prodotto The Closer You Get, scritto dall’apprezzato sceneggiatore per la TV William Ivory e I vestiti nuovi dell’Imperatore, con Ian Holm. Classifica delle votazioni I “machan” (tradotto significa “amico”) sono interpretati tutti da attori esordienti, 1 – Il cacciatore di aquiloni 2 – 12 3 - Into the Wild 4 - Gone Baby Gone 5 - American Gangster 6- Gomorra 7 - Non pensarci 8 – Juno 9 - Tutta la vita davanti 10 - Caos Calmo 11 - Bianco e nero 12 – Il Divo 13- Non è un paese per vecchi 14 - Il petroliere 15 - Il treno per il Darjeeling 4.64 4.17 4,09 4.03 3,98 3.81 3,78 3.77 3.69 3.68 3.64 3.44 3.02 2.93 2.54 La colonna sonora Stephen ha composto più di 50 colonne sonore, numerose opere radiofoniche e brani per concerti. Riguardo al cinema, ricordiamo la colonna sonora del pluripremiato Shakespeare in Love per il quale ha vinto l’Oscar, e altre collaborazioni con John Madden tra cui Il mandolino del Capitano Corelli, Proof e Mrs Brown. Tra i suoi film più recenti ricordiamo The Box Collector di John Daly. Lakshman Joseph de Saram è un musicista solista, concertista, musicista da camera e compositore che si è occupato di tutti gli aspetti della musica e della composizione daquando ha debuttato in concerto a soli 13 anni di età. Vincitore del prestigioso premioSarasaviya per la Migliore Colonna Sonora composta per Mille Soya diretto da BoodeeKeerthisena, è stato anche l’autore della colonna sonora del film acclamato dalla critica Ira Mediyama, diretto da Prasanna Vithanage. Le musiche da loro composte arricchiscono il film dei suoni autentici che riecheggiano per le strade dello Sri Lanka, messi ancor più in evidenza dalle note rauche di una tromba papare. I PROSSIMI FILM IN PROGRAMMA 4 -5 – 6 – 7 Febbraio Persepolis 11 – 12 – 13 -14 Febbraio Viky Cristina Barcelona 18 -19 – 20 – 21 Febbraio Il papà di Giovanna