AUTORAMA Settimanale d’informazione e cultura del mondo dei motori HUB COMUNICAZIONE FONDATO NEL 1958 n.637 / 23 Novembre 2015 SU ITALIA 53 Digitale terrestre: canale 53 Satellite:canale 937 SKY www.hubcomunicazione.it/yellow ASAPRESS.NET LA PRIMA AGENZIA STAMPA AUTOMOBILISTICA ITALIANA TWINGO BATTE CITTÀ 1-0 COL NUOVO CAMBIO A DOPPIA FRIZIONE, LA BABY RENAULT DIVENTA IMBATTIBILE NEL TRAFFICO TORNA LA 124 SPIDER LA FIAT HA SCELTO IL SALONE DI LOS ANGELES PER PRESENTARE L’EREDE DI UNA DELLE SUE VETTURE PIÙ BELLE DI SEMPRE COMPATTA E PIENA DI HI-TECH SUZUKI BALENO ARRIVERÀ A MARZO E NON COSTERÀ POCO IN ASSOLUTO, MA AVRÀ CONTENUTI CHE POCHI ALTRI MODELLI DI SEGMENTO B POSSONO VANTARE NEWS 2 AUTORAMA 23 NOVEMBRE 2015 LA SECONDA VITA DELLA 124 SPIDER È COMINCIATA A LOS ANGELES La Fiat ha presentato la nuova 124 Spider al Salone di Los Angeles. Realizzata sulla piattaforma della Mazda MX-5 arriverà in Europa in estate. Il propulsore per il Vecchio Continente è il MultiAir turbo benzina a quattro cilindri di 1.4 litri da 140 CV e 240 Nm di coppia, abbinato ad un cambio manuale a 6 rapporti mentre la trazione è, ovviamente, posteriore. La velocità massima dichiarate è di 220 km/h. Le sospensioni utilizzano uno schema a quadrilatero all’anteriore e multilink al posteriore, calibrate specificamente per aumentare la stabilità in frenata e in sterzata. La capote in tela è manuale e per l’apertura è stato studiato un comando particolarmente erconomico. Ricca l’offerta di tecnologie e sistemi di assistenza, fra i quali ci sono i fari anteriori adattivi, la telecamera posteriore, il monitor touchscreen da 7” con radio digitale, il multimedia control, la connettività Bluetooth, i sedili riscaldati, il sistema Keyless Enter’n Go e molto altro ancora. Due le versioni previste: 124 Spider e Lusso, entrambe disponibili in otto colori. Dal punto di vista estetico, il Centro Stile di Torino ha ripreso alcuni dettagli storici, tra i quali le “gobbe” sul cofano ed il motivo esagonale per la calandra. Il ritorno sul mercato di Fiat 124 Spider coincide con la ricorrenza del mezzo secolo dal debutto della versione originale, avvenuto nel 1996 al Salone di Torino, mentre negli Stati Uniti è stata commercializzata dal 1968. Dopo 200.000 unità vendute e dopo essere anche stata prodotta per un certo periodo di tempo con il marchio Pininfarina, la prima 124 Spider è uscita di produzione nel 1985. Non sono stati resi noti i prezzi, ma si sa che la nuova Spider debutterà con una serie speciale di 124 esemplari numerati e carrozzeria in “Rosso Passione”. AUTORAMA PARTE LA N. 637 / 23 Novembre 2015 DIRETTORE RESPONSABILE Cristina Altieri [email protected] DIRETTORE EDITORIALE Saverio Villa [email protected] CONSULENTE DI DIREZIONE Paolo Altieri CRISTINA ALTIERI SAVERIO VILLA REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Viale dei Partigiani, 118/c 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.22472162 - Fax 02.700430623 [email protected] SEDE LEGALE Via Stresa, 15 - 20125 Milano Manoscritti e fotografie non richiesti non si restituiscono. Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA. PAOLO ALTIERI ANDREA RAPELLI ADRIANO TOSI MATTIA ECCHELI La Corte d’Appello di Torino ha stabilito l’ammissibilità della class action nei confronti di Fiat. Un pronunciamento importante, perché ribalta la decisione iniziale del Tribunale che si era opposta. Altroconsumo aveva denunciato una “pratica commerciale scorretta” per consumi dichiarati troppo elevati rispetto a quelli rilevati, sempre in prove di laboratorio, per Fiat Panda. Nella nota dello scorso febbraio era stato chiamato 9 NOVEMBRE 2015 AUTORAMA 3 INFINITI QX30: ALTRA SUV PREMIUM COMPATTA Audi Q3, BMW X1 e Mercedes GLA hanno una nuova rivale: è la Infiniti QX30, che proprio con la GLA condivide il pianale. Il concept era stato svelato allo scorso Salone di Ginevra, ma ai Saloni di Los Angeles e di Guangzhou è stata presentata la versione definitiva. Il nuovo crossover giaponese punta molto sul design: i parafanghi sono muscolosi, la fiancata piena di nervature e il frontale è molto aggressivo. Dietro, il design è caratterizzato dal lunotto molto piccolo e dal montante spesso e molto “lavorato”, che con il doppio scarico conferiscono una sportività evidente. Ma è sportivo anche l’abitacolo dal design asimmetrico e orientato al guidatore, che può contare, come il passeggero, sul sedile con “supporto spinale” per minimizzare lo stress sulla schiena. Grande attenzione è stata posta all’interfaccia uomo-macchina, assolta dal sistema InTouch con schermo da 7″, riconoscimento vocale e connettività avanzata. L’obiettivo degli ingegneri Infiniti era prima di tutto quello di trovare un setup in equilibrio fra piacere di guida e comfort. La vettura promette infatti un feeling molto diretto attraverso il volante e un’ottima reattività, senza però risultare estrema. E se ci si vuole avventurare in offroad, non mancano le versioni a trazione integrale. KIA NIRO E L’OFFENSIVA IBRIDA COREANA La Kia Niro Hybrid rappresenterà la risposta coreana all’offensiva ibrida giapponese, di Toyota in particolare. L‘eco crossover dovrebbe venire presentata nel corso del 2016. Dovrebbe essere leggera grazie all’impiego di acciai ad alta resistenza (almeno il 5% di riduzione del peso) e dovrebbe venire realizzata su una piattaforma esclusiva sviluppata all’interno del gruppo appositamente per la trazione ibrida. Il sistema di propulsione è frutto della combinazione di un nuovo motore benzina ad alta efficienza con iniezione diretta a 4 cilindri da 1.6 litri da 105 CV e 157 Nm di coppia e di un’unità elettrica da 32 kW e altri 170 Nm alimentata da una batteria ai polimeri di litio da 1,56 kWh. La trasmissione annunciata è a doppia frizione a sei marce. Kia prevede di scendere con le emissioni di CO2 sotto quota 90 g/ km (negli USA, nel ciclo autostradale, il costruttore promette consumi di 4,7 l/100 km) e sta pensando anche a una versione Hybrid plug-in. Il primo teaser rivela linee decisamente sportive sempre all’insegna del nuovo linguaggio stilistico del brand coreano. La suv a due ruote motrici (non è prevista una versione a trazione integrale) misura 4,36 metri di lunghezza (2,7 metri di passo) e 1,80 di larghezza. La vettura dovrebbe venire prodotta inizialmente solamente in Corea. CLASS ACTION DI ALTROCONSUMO CONTRO LA FIAT in causa anche un altro costruttore e cioè Volkswagen per Golf (il caso è in corso di valutazione presso il tribunale di Venezia). I test realizzati tra il marzo ed il luglio del 2014, commissionati da Altroconsumo, differiscono di molto da quelli ufficiali: per la Panda 1.2 a benzina vengono dichiarati 5,2 litri per 100 km nel ciclo misto, mentre Altroconumo ne ha rilevati 6,11 (per la Golf 1.6 TDI la forbice va da 3,8 e i 5,83) e il coefficiente massimo di variazione è stato superato. Secondo la Corte d’Appello di Torino, i metodi di prova utilizzati da Fiat e da Altroconsumo sono entrambi legittimi e la differenza riscontrata di oltre il 20% è rilevante. Sarà comunque necessario un approfondimento tecnico per capire le ragioni della differenza. La richiesta è di un indennizzo per i clienti: 239 euro per ciascun proprietario a fronte di una percorrenza annua di 15.000 km JAMES BOND ISPIRA LA PRIMA JAGUAR ELETTRICA Secondo la rivista britannica Autocar, a Coventry sono in dirittura d’arrivo lo sviluppo e la produzione di una Jaguar a “zero” emissioni. Sarebbe un suv, ispirato però alle linee della supercar C-X75, protagonista anche dell’ultimo film di James Bond, realizzato sulla piattaforma in alluminio già impiegata per XE e F-Type. Autocar accredita la Jaguar elettrica di un’autonomia di 500 chilometri e riferisce di un prezzo che potrebbe aggirarsi intorno agli 85.000 euro. L’ipotesi è che il marchio britannico controllato dagli indiani di Tata voglia anche distinguere in maniera chiara dal punto di vista stilistico il modello a zero emissioni rispetto a quelli della gamma ad alimentazione termica. È possibile che il concept possa venire esibito già al Salone di Parigi 2016. Tesla avrebbe così altri nuovi rivali, ma Elon Musk, secondo le sue stesse dichiarazioni, dovrebbe felicitarsi dell’ingresso di altri marchi nel segmento elettrico perché significherebbe un’espansione del mercato e, verosimilmente, un più veloce sviluppo delle infrastrutture di ricarica, che sono uno dei talloni d’Achille delle auto elettriche. Ma, del resto, anche Audi, Porsche e Mercedes presenteranno suv elettrici nei prossimi anni. 4 AUTORAMA 23 NOVEMBRE 2015 Renault Twingo Lovely EDC LaPROVA www.renault.it CON CHI SE LA GIOCA* VIDEO RENAULT TWINGO da 14.750 euro CITROEN C1 da 12.350 euro FIAT PANDA da 13.960 euro HYUNDAI I10 da 12.650 euro PEUGEOT 108 da 12.550 euro SEAT MII da 12.385 euro SKODA CITYGO da 10.935 euro SMART FORFOUR da 15.030 euro SUZUKI CELERIO da 11.190 euro TOYOTA AYGO da 12.500 euro VOLKSWAGEN UP! da 13.700 euro *PREZZI D’INGRESSO ALLA GAMMA BASTA POCO PER INNAMORARSENE Con il cambio robotizzato a doppia frizione EDC debutta anche un nuovo allestimento più ricercato nello stile che punta a conquistare la clientela femminile, ma non solo Milano (Italia) - Con un segmento A in forte ripresa – nel 2014 è cresciuto del 20%, ben più del mercato – Renault torna a puntare sulla sua Twingo e lo fa adottando una duplice strategia che sembra centrare perfettamente le esigenze dei clienti di questo genere di vetture. Innanzitutto sulla piccola francese viene montato da l’EDC, il funzionale cambio automatico a sei rapporti che già equipaggia con successo le sorelle maggiori. Una trasmissione a doppia frizione che va ad accentuare il carattere dinamico del modello e a semplificarne ulteriormente l’utilizzo in città. Già, perché così gestita la Renault Twingo si dimostra pronta allo scatto come testimoniano i 10 secondi per passare da 0 a 100 km/h e agile quando si guida briosamente: i passaggi di marcia sono sempre puntuali e veloci. Tanto che anche sui percorsi ricchi di curve la piccola francese si rivela appagante da guidare merito pure dell’assetto con cerchi da 16 pollici che la rendono precisa negli inserimenti, senza andare a intaccare la capacità di assorbimen- LA SCHEDA TWINGO 0.9 TCE 90 CV LOVELY EDC PREZZO Il climatizzatore automatico e la radio con Bluetooh sono di serie. Il sistema infotainment R-Link con schermo da 8” touch e navigatore satellitare e telecamera posteriore costa 800 euro 15.600 euro ALIMENTAZIONE benzina, turbo MOTORE 3 cilindri in linea CILINDRATA 898 cc POTENZA 66 kW/90 CV COPPIA 135 Nm robotizzato a 6marce CAMBIO anteriore TRAZIONE 3,60/1,60/1,55 metri DIMENSIONI 188/980 litri VOLUME BAGAGLIAIO 10 secondi 0/100 KM/H 165 km/h VELOCITÀ CONSUMO COMBINATO 4,8 l/100 km 99 g/km EMISSIONI CO2 23 NOVEMBRE 2015 AUTORAMA 5 PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI Perché il cambio a doppia frizione EDC la rende piacevole da guidare e poco stancante in mezzo al traffico. E l’allestimento Lovely dà un tocco di stile in più, ricercato anche dalla clientela maschile. to delle sospensioni (la cui taratura privilegia ovviamente il comfort). Solo sui percorsi più veloci e ad andatura sostenuta si può avvertire un avantreno un po’ leggero (per il motore posizionato sotto il bagagliaio e non nel cofano) che non desta però preoccuazioni per l’esp di serie sempre solerte nell’intervento. Se fuoriporta la Twingo convince, in città (terreno a lei più congeniale) la grande fluidità di questo cambio robotizzato è in grado di alleviare, e di molto, i tormenti del traffico. Inizialmente l’EDC è disponibile solo sul 0.9 TCe da 90 CV: molto brillante nella risposta all’acceleratore fin dai bassi grazie al turbo e ai 135 Nm di coppia, rallenta un po’ la sua corsa verso la zona rossa del contagiri. Dall’inizio del prossimo anno verrà abbinato anche all’unità che copre il 90% delle vendite, l’SCe da 69 CV. E i consumi, già contenuti sul propulsore più performante, si parla di 4,8 l/100 km, scenderanno ulteriormente. Con l’arrivo del cambio automatico la gamma si regala anche un allestimento nuovo di zecca. Se il 68% degli acquirenti di Ricercati gli interni, con inserti in pelle per sedili e volante. Tra le dotazioni di serie cruise e controllo pressione dei pneumatici Twingo è donna, ecco dunque la dedica del marchio al suo target: Twingo Lovely, un’edizione limitata (nel tempo non nei volumi, rimarrà a listino per un anno) la cui prima peculiarità è quella di essere un abito chic per non passare inosservati sull’asfalto grigio delle nostre città. Il colore di lancio è infatti la tonalità “Ultraviolet” che oltre ad animare carrozzeria e stripping laterali, viene richiamato anche dai cerchi e all’interno sulle bocchette di aerazione e sui profili in plancia. Nessun timore: se il viola dovesse sembrarvi troppo spinto la Twingo Lovely è disponibile anche nelle più tradizionali tinte bianco, grigio e nero (adatte anche a una clientela maschile). Per chi fosse interessato non solo allo stile ma anche alla tecnologia, tra gli equipaggiamenti principali della Twingo Lovely è previsto il dispositivo R&GO, per connettere all’auto il proprio smartphone con tutte le comodità che ne conseguono. Già disponibile nelle concessionarie, i prezzi della Twingo Lovely partono da 13.350 euro con il motore da 69 cv e 14.150 con quello da 90 cv. Per il cambio robotizzato a doppia frizione EDC bisogna aggiungere altri 1.450 euro: soldi davvero ben spesi. Federico Ruffino SMART FORFOUR: STESSA MECCANICA, STILE DIVERSO Anche la Smart Forfour “gemella diversa” della Renault Twingo (le due auto condividono l’ossatura e buona parte delle componenti), è disponibile con il cambio a doppia frizione a sei rapporti (che qui chiamano Twinamic) in abbinamento al 0.9 turbo da 90 cv oppure al 1.0 da 71 cv. Più corta di 10 cm rispetto alla francese (3,5 metri in totale), la ForFour si caratterizza per un abitacolo ancora più curato nella scelta di materiali e finiture (lo spazio a bordo resta invece sostanzialmente invariato), e una serie di dispositivi tecnologici prerogativa di modelli di classe superiore come quelli che avvisano del cambio involontario di corsia o della drastica riduzione della distanza di sicurezza con l’auto che precede, che giustificano prezzi al listino senibilmente superiori a quelli della Twingo. I prezzi partono da 15.030 euro per la 71 cv e 16.200 euro per la 90 cv. 6 AUTORAMA 23 NOVEMBRE 2015 LaPROVA Suzuki Baleno 1.0 BoosterJet auto.suzuki.it ECONOMIA E TECNOLOGIA VANNO A NOZZE VIDEO CON CHI SE LA GIOCA* SUZUKI BALENO n.d. FIAT PUNTO 5P da 14.000 euro PEUGEOT 208 da 12.300 euro RENAULT CLIO da 13.600 euro *PREZZI D’INGRESSO ALLA GAMMA Affronterà da marzo il combattutissimo segmento B puntando su una grande abitabilità e su contenuti hi-tech insoliti in rapporto a quello che dovrebbe essere il prezzo ipotizzabile Barcellona (Spagna) - La nuova Baleno ha dimensioni equivalenti a quelle delle vetture più vendute del segmento B (Punto, Clio, 208, Fiesta e via di questo passo). Il listino verrà ufficializzato più avanti, perché la commercializzazione inizierà a marzo, ma più che su un prezzo basso in assoluto, Suzuki Italia si dice intenzionata a puntare su un rapporto particolarmente favorevole tra la cifra d’acquisto e la dotazione, che si prospetta molto ricca. Rispetto alla sorella Swift, che opera nello stesso segmento, è più lunga di 15 cm, ha una capacità di carico maggiore e un’impostazione più familiare. La linea è anche più tradizionale, coerentemente con l’impo- stazione dell’auto. L’interno è davvero ampio e dietro si viaggia discretamente comodi anche in tre, potendo contare su una buona dose di centimetri sia per le gambe che per la testa. Il bagagliaio, poi, si colloca al vertice della classe, con una capacità ai livelli di una berlina di categoria superiore. Lo stile interno è abbastanza sobrio. Plastiche e rivestimenti sono di tipo economico e non molto pretenziosi al tatto, ma danno una sensazione di robustezza. Per contro c’è un’attenzione insolita agli aspetti tecnologici: volendo è possibile avere cruise control attivo con radar e frenata automatica, navigatore in plancia con touch screen da 7 pollici 23 NOVEMBRE 2015 AUTORAMA 7 PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI Perché è forse la vettura più capiente e abitabile del segmento B, ha motori molto moderni e avrà prezzi decisamente interessanti in rapporto ai contenuti. Specie quelli tecnologici Stranamente non è stato ufficializzato il prezzo “entry level” della Baleno, ma quello massimo sì: una prima versione speciale full optional e col 1.000 turbo BoosterJet sarà ordinabile sul web da dicembre a 15.900 euro ANCHE VITARA COL BOOSTERJET La tecnologia BoosterJetPer utilizzata per il “mille” della Baleno sta per debuttare anche sulla nuova Vitara: sta infatti per essere presentata la versione S spinta da un 4 cilindri di 1,4 litri con turbo e iniezione diretta di benzina da 140 CV, con una coppia massima di 220 Nm. Il nuovo motore, che promette un’erogazione estremamente lineare e consumi molto interessanti per la sua categoria, non dovrebbe però sostituire l’attuale aspirato 1.6 da 120 CV, che continuerà a rappresentare il livello di accesso alla gamma. La Vitara S ha un’immagine più sportiva rispetto alle altre versioni e anche una dortazione ricca, comprendente anche il sistema di frenata d’emergenza autonoma RBS e il cruise control adattivo. e i protocolli Apple CarPlay e Mirror Link. Di serie fin dall’allestimento base ci sono addirittura i fari allo xeno e 7 airbag, oltre al climatizzatore manuale e ai cerchi in lega. Alla base della gamma motori troviamo il quattro cilindri 1.200 DualJet da 90 CV con due iniettori per cilindro, disponibile anche in versione microibrida SHVS, con un piccolo motore elettrico/alternatore che serve per l’avviamento ma fornisce anche energia supplementare per migliorare lo spunto e ridurre i consumi. Al vertice della gamma, poi, c’è il tre cilindri 1.000 turbo BoosterJet a iniezione diretta da 111 CV. Manca invece il diesel che, secondo i vertici di Suzuki, vista la complessità delle modifiche necessarie per rispettare la normativa Euro 6, avrebbe comportato un innalzamento del prezzo di circa 2.500 euro, incompatibile con il profilo economico dell’auto. Una curiosità: nella gamma per il mercato interno indiano, dove le normative antinquinamento attuali equivalgono più o meno alle nostre Euro 4, la Baleno diesel esiste e monta il 1.300 MultiJet della Fiat. Alla presentazione internazionale abbiamo provato il motore sovralimentato, abbinato al cambio automatico a sei rapporti (offerto in alternativa al 5 marce manuale) e il 1.200 microibrido. Il primo è decisamente potente e permette prestazioni elevate (la Suzuki per ora dichiara solo 200 km/h di velocità massima). L’erogazione è molto lineare e si fatica a percepire le capacità prestazionali, salvo poi ritrovarsi in autostrada largamente e pericolosamen- te al di sopra delle andature consentite. Ai regimi più altri emerge una certa rombosità, mentre alle andature normali anche la sonorità metallica caratteristica dei tre cilindri risulta attenuata. Il cambio automatico a 6 marce è piuttosto rapido e può essere pilotato manualmente solo tramite le leve al volante, non col joystick. La DualJet SHVS ha una piacevolezza diversa: la spinta del motore elettrico non è percepibile subito, ma col tempo si apprezza la risposta del motore nell’uscita dalle curve strette e nelle riprese da bassa velocità, che è più pronta rispetto a quella che ci si aspetterebbe da un motore aspirato. In questo caso il cambio è manuale a cinque marce, mentre sulla 1.200 DualJet standard sarà disponibile a richiesta anche un CVT a variazione continua. In entrambi i casi la dinamica è buona, seppure influenzata dalla regolazione confortevole delle sospensioni, e l’aspetto meno gradevole è lo sterzo, che ha una pesantezza piacevole, quasi sportiva, ma è poco omogeneo e manca un po’ di sensibilità. Saverio Villa(&saveriovilla) LA SCHEDA SUZUKI BALENO 1.0 BOOSTERJET PREZZO n.d. ALIMENTAZIONE benzina, turbo MOTORE 3 cilindri in linea CILINDRATA 998 cc POTENZA 85 kW/111 CV COPPIA 170 Nm CAMBIO manuale a 5 marce TRAZIONE anteriore DIMENSIONI 3,99/1,74/1,47 metri VOLUME BAGAGLIAIO 355 litri 0/100 KM/H n.d. VELOCITÀ 200 km/h CONSUMO COMBINATO 4,5 l/100 km/l EMISSIONI CO2 103 g/km