COLLEGIO IPASVI DI TORINO
Risultati dell’assistenza infermieristica: una sfida da accogliere per esistere
Torino, 1-2- Dicembre 2014
MISURAZIONE DEGLI ESITI ASSISTENZIALI IN ASL TO1- REGIONE PIEMONTE
PROGETTO AZIENDALE DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’
(Direttore Dott. G. Balzano)
AUTORE: Erminia Ferrante S.C. FORMAZIONE E SVILUPPO PROFESSIONALE
Collaborano alla ricerca: T.Miotti - Dirigente S.S.D.Qualità R.Sperlinga, G.Marmo Università Cattolica Sacro Cuore Polo formativo Cottolengo di Torino
Referenti per le Strutture: L.Gianarda, C.Cassinelli, A.Albano, R.Brisichella, C.Bramante, L.Centillo, M.Bono,
F.Collarino, M.G.Cella, F.Ranzani, G.Cossu, M.Rivolta
RAZIONALE: Definiamo gli Esiti sensibili all'infermieristica la "variabile tra condizione del paziente, della famiglia
e del caregiver, comportamenti e percezioni che sono in relazione agli interventi infermieristici" 1. Lo studio realizzato
presso un'azienda sanitaria piemontese prende spunto da un modello concettuale teorico2, declinandolo nel contesto
assistenziale quotidiano cercando di tradurre gli aspetti concettuali in modelli operativi applicabili3.
OBIETTIVO: Misurare l’efficacia delle cure assistenziali, attraverso la strutturazione di un sistema di monitoraggio
degli esiti sensibili all’assistenza, attuata da un network di Infermieri e Ostetriche.
METODO: Studio osservazionale prospettico su un campione di convenienza non randomizzato di pazienti presi in
carico dalle Strutture coinvolte, rappresentative del continuum assistenziale delle macro aree Ospedale-TerritorioDomicilio. Strutture: S.C.Cardiologia, S.C.Psichiatria, S.S.D. Cure Palliative, S.C.Urologia, Dipartimento Materno
Infantile: S.C. Pediatria e Neonatologia, S.S.D. Consultori Familiari, S.S.D. Ped. Prev. Soc., S.C. Ostetricia e
Ginecologia. Numero complessivo di 180 Professionisti coinvolti nello studio.
FASI DEL PROGETTO E STRUMENTI: Stesura progetto, criteri di inclusione del campione- ricerca
bibliografica, predisposizione dei protocolli di studio, strumenti operativi e flow chart per Struttura, definizione degli
Outcome, indicatori di esito, Scale validate EBM-EBN, questionari di gradimento, consenso informato del cittadino
arruolato nel progetto, Formazione (P.F.A. – E.C.M. di 16 ore formative n° 3 edizioni), analisi ed elaborazione dati
attraverso database specifici per Struttura e relative guide all'uso, presentazione dei risultati.
RISULTATI E CONCLUSIONI: Sono stati arruolati complessivamente 342 pazienti, i dati sono in fase di
elaborazione ed i risultati verranno presentati e diffusi. Lo studio ha riscontrato interesse, assunzione di responsabilità
sul tema; l’integrazione dei singoli professionisti ed il buon clima organizzativo, sono stati di fondamentale
importanza per favorire l’ottimale gestione ed organizzazione dell’assistenza nelle Strutture coinvolte, verso il
raggiungimento efficace degli esiti di salute dell’assistito.
CAPITALIZZAZIONE: Si intende promuovere lo sviluppo di una strategia organizzativa orientata
all'appropriatezza degli interventi, diffondere la cultura tra i Professionisti attraverso lo sviluppo delle competenze e
delle relazioni interprofessionali, coinvolgere e rendere il paziente partecipe al suo progetto di salute. Gli
strumenti realizzati sono finalizzati ad un successivo monitoraggio permanente nell'ambito delle Strutture coinvolte,
che costituiscano la base di un sistema strutturato di valutazione dell’efficacia delle cure assistenziali.
In un'ottica di benchmarking si intende estendere il modello in altri ambiti assistenziali aziendali e valorizzare le
potenziali sinergie con altre iniziative locali e nazionali.
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(Donabedian 1985)
(Imogene King)
3(R.Brisichella, E.Ferrante)
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Autore: Erminia Ferrante
24 Novembre 2014
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