Luca evangelista 1 Luca evangelista San Luca evangelista San Luca Evangelista, dipinto del Guercino Nascita Antiochia Morte Tebe? Venerato da Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi Ricorrenza 18 ottobre Patrono di Motta d'Affermo; artisti, pittori, scultori, medici, chirurghi, notai San Luca evangelista, in greco Λουκάς Loukas (Antiochia, ... – Tebe?, ...), venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa, è autore del Vangelo secondo Luca e degli Atti degli Apostoli, il terzo ed il quinto libro del Nuovo Testamento. Per i cattolici è il santo patrono degli artisti e dei medici, e viene festeggiato il 18 ottobre. Anche la Chiesa copta lo venera come santo. Luca era nato ad Antiochia da famiglia pagana, ed esercitava la professione di medico. Ad Antiochia, Luca aveva conosciuto Paolo di Tarso, qui condotto da Barnaba per formare alla fede la nuova comunità composta da ebrei e pagani convertiti al cristianesimo. Luca diventa discepolo degli apostoli e Paolo lo cita in alcune sue lettere, chiamandolo "compagno di lavoro" (nella lettera a Filemone, 24 [1]) e indicandolo nella Lettera ai Colossesi 4,14 [2] come "caro medico". Mentre in un duro carcere attende il supplizio, Paolo scrive a Timoteo che tutti ormai lo hanno abbandonato, eccetto uno: "solo Luca è con me" (4,11 [3]). E questa è l’ultima notizia certa dell’evangelista. Luca possiede una buona cultura; lo si vede dal suo greco fluente ed elegante, dalla sua ottima conoscenza della Bibbia scritta in greco, detta "dei Settanta", ed infine da come, di tanto in tanto, affiorano punti di contatto con il modo di scrivere degli storici greci del suo tempo. Il suo Vangelo, scritto probabilmente tra il 70-80 d.C., è dedicato a un certo Teòfilo (probabilmente un eminente cristiano), in ciò seguendo l’uso degli scrittori classici, che appunto erano soliti dedicare le loro opere a personaggi illustri. Altra ipotesi è che egli intendesse dedicare il proprio vangelo a chi ama Dio (Teofilo = amante di Dio). Luca sente parlare per la prima volta di Gesù nel 37 d.C., quindi non ha mai conosciuto Gesù se non tramite i racconti degli apostoli e di altri testimoni: tra questi ultimi dovette esserci Maria di Nazareth, cioè la Madre di Gesù, poiché le informazioni sull'infanzia di Gesù che egli ci riporta sono troppo specifiche e quasi riservate per poterle considerare acquisite da terze persone. Inoltre è l'unico evangelista non ebreo. Il suo emblema era il bue. Morì all'età di 84 anni e sarebbe stato sepolto a Tebe, capitale della Beozia. Secondo quando riportato da San Girolamo (De viri ill. VI, I), le sue ossa furono trasportate a Costantinopoli nella famosa Basilica dei Santi Apostoli. Le sue spoglie giunsero poi a Padova, dove tuttora si trovano nella basilica di santa Giustina; solo la testa è invece conservata a Praga. Luca evangelista Luca iconografo e patrono dei pittori Un'antica tradizione cristiana dice che Luca fu il primo iconografo e che dipinse quadri della Madonna, di Pietro e Paolo. Sono molte le immagini bizantine a lui attribuite, tra cui: • La Madonna Costantinopolitana che si trova nella Basilica di santa Giustina a Padova, gelosamente custodita perché molto rovinata. Si racconta che il prete Urio, custode della basilica dei Dodici Apostoli di Costantinopoli, tra l’VIII e il IX secolo l'avrebbe portata a Padova, a santa Giustina, insieme al corpo di Luca e alle reliquie di san Mattia per sottrarli alla furia iconoclasta. • Una antica immagine della Vergine, detta Salus populi romani, conservata nella Acquaforte dell'artista Jan Luiken, raffigurante un'ipotetica morte Basilica di Santa Maria Maggiore, nella dell'evangelista Luca mediante impiccagione, che la legenda ipotizza intorno Cappella Paolina, a sinistra dell’altare all'anno 93 (Libro I, pagina 32, dal Martyrs Mirror) centrale. L’icona della Madonna è collocata sull’altare in una cornice di angeli che la recano in gloria, splendendo sul fondo turchino di un cielo di lapislazzuli. Le lettere greche che campeggiano ai lati della Vergine sono, di nuovo, l’abbreviazione del suo titolo di Madre di Dio, affermazione rovesciata e identica della divinità di Gesù. La leggenda di Luca pittore e iniziatore della tradizione artistica cristiana sorge nel contesto della controversia iconoclastica (730-843). Al di là della speculazione teologica sui passi biblici dell'Esodo e del Deuteronomio che esplicitamente avversano la raffigurazione del divino, sorse tra l'VIII e il IX secolo una ricerca minuziosa delle antiche tradizioni che avvalorassero l'idea di un'origine apostolica dell'uso delle effigi sacre. Tali racconti riportano l'esistenza di personaggi che si preoccuparono di eseguire ritratti delle figure più importanti che ruotarono attorno a Gesù durante la sua vita, conservando la memoria del loro aspetto terreno. Si giunse persino a parlare di una sorta di asciugamano su cui il Cristo avrebbe impresso miracolosamente la propria effigie per farne dono ad Abgar V di Edessa (la cosiddetta Immagine di Edessa). I ritratti eseguiti da Luca sarebbero stati conservati per secoli a Roma e a Gerusalemme, dando il via ad una serie interminabile di repliche. I teologi del periodo scelsero Luca probabilmente perché, tra gli evangelisti, fu quello più accurato nelle descrizioni dei personaggi sacri, finendo con ciò con colmare diverse lacune degli altri "sinottici". Si aggiunga che fu Luca stesso ad avere premura di ricordare, nel prologo del proprio vangelo, di essere stato molto scrupoloso nel raccogliere informazioni da "testimoni oculari" (1,1-4 [4]). Fu, di fatto, l'unico a inserire nel racconto notizie accurate sulla Vergine e sull'infanzia di Gesù. D'altra parte, il suo ruolo di medico suggeriva una familiarità con la pittura, che nella tradizione tardo-antica era ritenuta imprescindibile strumento per la riproduzione, in repertori illustrati, di piante officinali. Agli stessi artisti è stata sempre necessaria una certa competenza in ambito botanico per la confezione dei colori. La più antica attestazione della leggenda è il Trattato sulle sante immagini di Andrea da Creta (VIII secolo), in cui l'autore si dichiara certo dell'accuratezza massima dei ritratti lucani, al contrario di quanto accade con le fisionomie riportate da Giuseppe Flavio nel Testimonium Flavianum. Risulta interessante la testimonianza di Simeone Metafraste (950-1022), che nel suo Menologio (raccolta di vite di santi ordinate secondo il calendario liturgico), oltre ad attribuire a Luca raffinati studi in Ellade ed Egitto, 2 Luca evangelista sottolineava come l'evangelista, per le sue opere, si era avvalso di "cera e colori" (la cosiddetta pittura ad encausto, la più diffusa in età antica e in epoca proto-bizantina, prima di essere sostituita dai più versatili colori a tempera), con ciò dimostrando un'insospettabile consapevolezza (almeno per un agiografo) delle trasformazioni della pratica artistica. Ciò fa sospettare che egli conoscesse qualche antico dipinto del genere sopravvissuto all'iconoclastia. Nell'ambito della competizione tra Roma e Gerusalemme nella promozione e conservazione degli originali lucani, il canonico Nicolao Maniacuzio (1145) associa la qualità del ritrattista dell'evangelista al suo essere di origine greca. Fu, di fatto, la cultura orientale ad accaparrarsi la determinazione ex post delle caratteristiche stilistiche e tecniche del Luca pittore, tanto che questi apparì poi soprattutto una sorta di iconografo bizantino ante litteram, cioè un pittore di icone su tavole (in particolare di legno di palma). Il giureconsulto Burgundio da Pisa (1153) realizzò una traduzione del Trattato sulla fede ortodossa di Giovanni Damasceno basandosi su un manoscritto greco interpolato con il passaggio dello pseudo-Andrea da Creta sugli originali lucani conservati a Roma e Gerusalemme. Con ciò, la tradizione di Luca pittore trovò una consacrazione ufficiale e autorevole, quella cioè di un padre della Chiesa. Tommaso d'Aquino riprese da Giovanni Damasceno gli elementi teorici per affermare la necessità di rispettare tradizioni venerabili quali quella di eseguire e onorare le immagini sacre. Bibliografia • Michele Bacci, San Luca: il pittore dei pittori, in Artifex bonus - Il mondo dell'artista medievale, a cura di Enrico Castelnuovo, Laterza, Roma-Bari, 2004. Voci correlate • Vangelo secondo Luca • Atti degli Apostoli • Iconoclastia Altri progetti • • Wikimedia Commons contiene file multimediali su Luca evangelista Wikiquote contiene citazioni di o su Luca evangelista Collegamenti esterni • Il sepolcro di San Luca [5] Note [1] [2] [3] [4] [5] http:/ / www. laparola. net/ wiki. php?riferimento=Filemone24& formato_rif=vp http:/ / www. laparola. net/ wiki. php?riferimento=Cl4%2C14& formato_rif=vp http:/ / www. laparola. net/ wiki. php?riferimento=2Timoteo4%2C11& formato_rif=vp http:/ / www. laparola. net/ wiki. php?riferimento=Luca1%2C1-4& formato_rif=vp http:/ / www. abbaziasantagiustina. org/ santi. html 3 Fonti e autori delle voci Fonti e autori delle voci Luca evangelista Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=26994401 Autori:: Adelchi, Barbaking, Beatrice, Biopresto, Cerquozzi2, Cialz, Cloj, Foflynn, Gffr, Ggg, Gian, Gian-, Gipsy, Giuse93, Grigio60, Groucho85, Hemeras, Incola, Kalibos, Lingtft, Lospagna, Marius, Micione, Moloch981, Pequod76, Phantomas, RaminusFalcon, Ripepette, RobertoReggi, Sisterold, Tirinto, Vito Calise, Vvirgola, 45 Modifiche anonime Fonti, licenze e autori delle immagini Immagine:Luke evangelist Guercino.JPG Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Luke_evangelist_Guercino.JPG Licenza: sconosciuto Autori:: AndreasPraefcke, Arianna, G.dallorto, Jane023, Manuel Anastácio, Mattes, Wst File:Hanging of Saint Luke Evangelist.jpg Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Hanging_of_Saint_Luke_Evangelist.jpg Licenza: Public Domain Autori:: Jan Luiken Immagine:Commons-logo.svg Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Commons-logo.svg Licenza: logo Autori:: User:3247, User:Grunt Immagine:Wikiquote-logo.svg Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Wikiquote-logo.svg Licenza: logo Autori:: -xfi-, Dbc334, Doodledoo, Elian, Guillom, Jeffq, Maderibeyza, Majorly, Nishkid64, RedCoat, Rei-artur, Rocket000, 11 Modifiche anonime Licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported http:/ / creativecommons. org/ licenses/ by-sa/ 3. 0/ 4