COMUNICATO STAMPA
L'Encicli ca Laudato s í' calata sul territorio della Bassa Romagna.
Papa Francesco interpella anche noi!
Nella serata dello scorso 3 agosto a San Patrizio di Conselice si sono incontrati i
rappresentanti di varie comunità parrocchiali della Diocesi di Imola, in modo particolare
della Bassa Imolese-Ravennate, per discutere sul tema dell'inquinamento ambientale.
La Chiesa Cattolica da diversi decenni è molto attenta alle tematiche legate all'ambiente.
Papa Francesco nella sua recentissima Enciclica Laudato si'affronta tutte le principali
questioni ambientali con grande accvratezza scientifica ed esamina le diverse soluzioni
avanzando una proposta unica: occorre una "conversione ecologica" da parte di credenti
e non credenti per cambiare gli stili di vita e garantire uno sviluppo a misura d'uomo. È
compito dell'essere umano proteggere le generazioni future con l'adozione di stili di vita
sobri evitando gli sprechi e riducendo drasticamente la produzione di rifiuti.
L'attuale elevatissima produzione di rifiuti comporta anche il loro incenerimento con
produzione di scorie la cui composizione è molto variabile.
A breve a Conselice partirà Lalavorazione di scorie provenienti da inceneritori della regione
Emilia Romagna. La concessione prevede Ialavorazione fino a 250.000.000 kg di scorie di
cui 62.500.000 kg provenienti da rifiuti pericolosi.
Visti tutti i permessi alla produzione concessi a Officina dell'Ambiente per produrre
Matrix e consideratala totale opposizione di circa 3.200 persone oltre ai ricorsi al TAR
presentati dal mondo produttivo presente sul territorio, le comunità parrocchiali del
vicariato della bassa pianura si pongono molti interrogativi circa I'opportunità di apertura
di tale Azienda.
In particolare,le nostre comunità sono preoccupate:
- dalla massa di rifiuti che arriverà sul nostro territorio e dal conseguente sensibile
aumento di traffico di camiont
- da come saranno smaltiti i rifiuti più pericolosi e come saranno destinate le acque
usate per la pulizia di automezzi e quelle percolate dai cumuli;
- dalla ricaduta negativa della presenza dello stabilimento sulla vocazione agricola
biologica del territorio;
- dalla subsidenza del terreno nel sito. di circa 1 cm all'anno. come evidenziato dalla
regione Emilia Romagna;
- dal pericolo di inondazioni che in questi ultimi anni hanno interessato il nostro
territorio con presumibili gravi conseguenze sulle scorie ammassati nello
stabilimento.
Le nostre comunità sono anche preoccupate per lo stile con cui è stato portato avanti
questo progetto imprenditoriale che incide direttamente sul bene comunei caÍenza di un
reale dialogo e coinvolgimento della società civile e di un confronto trasparente per
afFrontare concretamente i timori e le domande che giungono dalla stragrande
maggioranza degli abitanti del nostro territorio.
Quando si tratta di prendere decisioni importanti che riguardano il bene comune, i
cristiani utilizzano - e sentono di suggerire a tutti - il principio di precauzione, così definito
nel Compendio della Donrina Sociale della Chiesa: <Le AutoritA chiamate a prendere
decisioni per fronteggiare rischi sanitari ed arnbientali taluoha si trouano di fronte a situazioni
nelb quali i dati scientifici disponibili sono contrndditori oppure quantitatiuumente scarsi: 1tuò
essere oPPortuna albra una ualutazione ispirata dal "príncipío di precauzíone", cy')e non
clmPorta una regola da applicare, bensì un orientamento uobo a gestire situazioni di incertezza.
La programmazione delb suiluppo econornico deue considerare attentamente la necessitA di
rispettare l'irutegrità e i ritmi dellz natura, poiché lr risorse naturali sono limitate e abune non
sono rinnouabili (. .) Un'economia rispettosa dell'arnbiente non perseguirà unicamente
l'obiettiuo del/a massimizzazione del profitto, perché lz protezione arnbientab non può essere
assicurata sob sulln base del cabob finanziario di costi e benefici., (469470)
Nella lettera Enciclica Laudato si' Papa Francesco ammonisc e: <<LA preuisione dell'impatto
ambientale delle lnlziatiue imprenditoriali e dei ?rogetti richiede processi politici trasparenti e
szttoposti al diabgo, rnentre,la corruzione che nasconde il uero impatto ambientale di un progetto
in cambio difauori spesso pzrta ad accordi ambigui che sfugono al douere di lnformare ed a un
di b attito approfo ndito. > (L 82).
Le comunità parrocchiali del vicariato della bassa pianura hanno deciso di dar vita ad un
gruppo di lavoro per I'ecologia, coordinato dal vicario della zona e chiedono:
- di venire consultate dallîzienda Offìcina dellAmbiente e dall'Unione dei Comuni della
Bassa Romagna insieme alle altre espressioni della società civile;
- che l'informazione alla popolazione venga intensificara e opportunamenre estesa, nella
convinzione che il dibanito sviluppatosi intorno all'insediamento dell'Azienda Officina
dell'Ambiente sia destinato a servire da modello per un più positivo rapporto con
I'ambiente;
- che la Politica e i signori Giudici considerino con molta anenzione le preziose indicazioni
del Magistero della Chiesa e adottino "il Principio di precauzione" sull'apertura
dellîzienda Offìcina dellîmbiente anche in relazione alle recenti inondazioni di febbraio
che hanno pericolosamente coinvolto il sito dove è prevista I'aperrura dello stabilimento.
Le comunità. parrocchiali del vicariato della bassa pianura si impegnano a dare vita a
programmi educativi affinché ciascuno impari nuovi stili e viva la vita in modo più sobrio,
senza sprechi, particolarmente attento alla gestione personale dei rifiuti e dell'energia.
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