LUPO NERO NON CI FAI PAURA NEL BOSCO Sono il lupo che fa paura arrivo piano nella notte scura canto alla luna quando splende lassù canto forte e grido: “Auhhhh….auhhhhh…” Lupo nero non ci fai paura lupo nero hai la testa dura lupo nero la tua storia l’ho imparata già a memoria. Sento odore di porcellini sono tre e tanto carini me li pappo in un boccone e ho già fatto colazione. Auhhhh…. Lupo nero non ci fai paura… Quando incontro Cappuccetto io le faccio uno scherzetto dalla nonna l’aspetterò e con un trucco la mangerò. Auhhhh…. Lupo nero non ci fai paura… Che profumo di caprettini sono sette fratellini sono furbo e affamato questo è cibo prelibato. Auhhhh…. Lupo nero non ci fai paura… Lupo nero non ci fai paura… CANZONE DEA GAINA Mi gavevo, mi gavevo ‘na gaina daea piuma, daea piuma moesina, daea sera aea matina ea cantava, ea cantava cossì ben: corococò-co-dè, corococò-co-dè. Un, due, tre, vado nel bosco, vieni con me? Nella radura una volpe elegante sorseggia un tè ancora fumante. Salta su un ramo da vero artista uno scoiattolo equilibrista. Un vecchio tasso un po’ brontolone vuole che io gli dia sempre ragione. Il lupo avanza, digrigna i denti, vuol far paura a tutti i presenti, ma noi insieme diciamo “cucù” e la paura non c’è più. Un bel giorno, un bel giorno torno a casa più no trovo, più no trovo a me gaina. Dove xea a me gaina, che a cantava, che a cantava cossì ben: corococò-co-dè, corococò-co-dè. Ghe domando, ghe domando a me mama: “Dove xea, dove xea a me gaina?” “A xe in tecia a to gaina, col pan gratà, col pan gratà e col purè.” corococò-co-dè, corococò-co-dè. Veo giuro, veo giuro amissi cari, che gò pianto, che gò pianto fino a note, ma ea xera cossì bona che fin i dei, che fin i dei me so’ lecà. corococò-co-dè, corococò-co-dè. LA DANZA DEGLI ORSI Orsi grossi e bruni siam e sul muschio noi balliam. Tutto l’inverno siamo nella tana sempre dormiamo bene là. In primavera noi ci risvegliamo tanto mangiamo ha ha ha. “CARRELLATA” DI CANTI 2005-06 Questa è la filastrocca della castagna che entra di bocca in bocca dalla montagna. La castagna non si bagna, quando piove su in montagna, nel suo riccio imbacuccata, al riparo se ne sta. Il sole si è nascosto per fare un po’ di posto all’inverno col suo gelo quanto grande è il cielo. Giochiamo con la neve sulla slitta, con i pattini ma se fa tanto freddo presto a casa poi si va. Sotto il castagno spunta un funghetto oh oh oh col suo rosso tetto. È l’autunno multicolore cip cip cip vedessi che splendore! Tutte le foglie son colorate cip cip cip di mille pennellate. Lalla lallalla… Dietro al muro di un convento Uh uh uh uh, ah ah ah ah! C’è la tomba di un bandito… Che di notte salta fuori… E va in cerca di una strega… E poi quando l’ha trovata… Chiede o strega cattivella… Possa io tornare in vita… E la strega gli risponde UAAAAAAAA! La mucca tibetana 2v. Ha un vestito blu 2v. Si atteggia da gran dama 2v. E fa: dubi dubi dubi dubudubidù. Prendi una matita, gioca coi colori / non aver paura di metterli vicini / di mischiarli tutti sotto un solo cielo / come dei bambini all’uscita dalla scuola. Prendi un foglio bianco e disegna il mondo / con dei grandi prati e il mare sullo sfondo / non importa molto se non è rotondo / quello che è importante è la gente che ci sta. Goccia dopo goccia nasce un fiume / e mille fili d’erba fanno un prato / una parola sola ed ecco una canzone / da un ciao detto per caso un’amicizia ancora… Se sei triste e ti manca l’allegria / scaccia fuori la malinconia / vieni con me / ti insegnerò il ballo della felicità. Bon bon bon Sbatti le ali / muovi le antenne / dammi le tue zampine / un volo di qua, un volo di là / oh che felicità. Bon bon bon Gente che sappia dare amore alla gente che amore non ne ha / senza guardare mai il colore che la sua pelle ha. Nella sua casetta nera / quando torna la primavera / mastro grillo sapientone agli insetti dà lezione. C’è una vespa e un maggiolino / tre formiche e un moscerino / tutti attenti alla lezione /di quel grillo sapientone.