Le equazioni di II grado ITIS Feltrinelli – anno scolastico 2007-2008 R. Folgieri 2007-2008 1 Equazioni di II grado Hanno la forma canonica generale ax2 + bx + c = 0 (con a e b coefficienti dell’incognita e c termine noto) Un’equazione di II grado si dice • completa quando tutti i coefficienti sono diversi da 0 • incompleta quando il coefficiente b o il coefficiente c o entrambi sono uguali a 0 – in particolare si dice: • pura se b=0 • spuria se c=0 • monomia se b=0 e c=0 R. Folgieri 2007-2008 2 1 Metodi di soluzione b = 0 equazione pura: la soluzione è x = ±√(-ca) ax2 + bx +c = 0 c = 0 equazione spuria: due soluzioni x1 = 0 e x2 = -b/a b = c = 0 equazione monomia: hanno solo la soluzione x = 0 a,b,c ≠ o equazione completa: la soluzione è (–b± √b2-4ac)/2a Esempi x2 – 9 = 0 equazione pura. Soluzione x2 = 9 ; x = ±√9 ; x = ± 3 x2 – 5x = 0 equazione spuria. Soluzione x(x-5); soluzioni x=0 e x=5 R. Folgieri 2007-2008 3 Soluzione della forma completa Abbiamo l’equazione completa ax2 + bx + c = 0 La formula risolutiva è -b ±√b2-4ac 2a Otterrò così due soluzioni, x1 e x2, prendendo la formula scritta sopra una volta con il segno + e una volta con il segno – Siccome siamo nell’insieme R, un’equazione di secondo grado ha soluzione solo se b2-4ac è uguale a 0 oppure è un numero positivo. Da questa quantità dipendono dunque sia l’esistenza delle soluzioni, sia il loro numero. Per questo motivo l’espressione si chiama discriminante dell’equazione e si indica con il simbolo Δ (lettera greca delta maiuscola) Possiamo avere tre casi: Δ > 0 → l’equazione ha due soluzioni distinte Δ = 0 → l’equazione ha due soluzioni reali e coincidenti x1 = x2 = - b/2a Δ < 0 → l’equazione non ha soluzioni nell’insieme R e quindi si dice impossibile x2 – 5x + 4 = 0 si ha Δ = 9 > 0 e applicando la formula risolutiva si hanno le due radici x1 = 4 e x2 = 1 R. Folgieri 2007-2008 4 2 Equazioni di II grado letterali Se nell’equazione di secondo grado sono presenti anche lettere, queste prendono il nome di parametri. I parametri possono essere presenti in tutti i coefficienti e quindi quando si applica la formula risolutiva, sono quasi sempre presenti nel discriminante. Bisogna allora discutere l’equazione rispetto ai parametri. Vediamo come: – Se il coefficiente della x2 contiene il parametro, bisogna imporre che sia diverso da 0, altrimenti l’equazione diventa di primo grado. In questo caso bisogna però anche stabilire qual è la soluzione se il coefficiente è uguale a zero. – Se nel discriminante è presente il parametro, bisogna trovare quali sono le soluzioni nei casi Δ > 0, Δ = 0, Δ < 0. – Se i paramentri sono nei denominatori, occorre imporre che i denominatori siano diversi da zero. – Se l’equazione è anche frazionaria, bisogna imporre le condizioni di accettabilità sul denominatore. Esempio: x2 – ax -6a = 0 Il coefficiente della x2 è ≠ 0 e quindi posso scrivere x = a ± a2 + 24a2 2 Il discriminante Δ = 25a2 e quindi so che sicuramente è sempre Δ ≥ 0 perché 25a2 è un quadrato. Allora bisogna dire che: se Δ = 0 si ha a = 0 e la soluzione è 0/2, quindi x1=x2 = 0 se Δ > 0 cioè a≠0, le soluzioni sono date da x = (a± 5a)/2 e quindi x1= 3a e x2 = -2a R. Folgieri 2007-2008 5 Soluzioni e coefficienti Ma che relazione sussiste tra soluzioni e coefficienti? Vi sono due relazioni che legano le soluzioni x1 e x2 ai coefficienti a, b e c dell’equazione in forma canonica: x1 + x2 = -b/a x1 · x2 = c/a Possiamo utilizzare queste relazioni per risolvere alcuni problemi particolari, cioé possiamo utilizzarle quando è richiesto di: 1) Determinare per tentativi le soluzioni di un’equazione di secondo grado 2) Trovare due numeri di cui si conoscono la somma e il prodotto 3) Scrivere l’equazione che ha per soluzioni due numeri dati … provate da soli ad utilizzare le relazioni scritte sopra per i tre casi elencati! R. Folgieri 2007-2008 6 3 Scomposizione trinomio II grado Di solito si deve ricorrere alla regola di Ruffini, ma in alcuni casi possiamo usare le seguenti regole: Se l’equazione ax2 + bx + c = 0 corrispondente al trinomio ha: Δ > 0 e quindi due soluzioni x1 e x2 (distinte), il polinomio si può scomporre secondo la formula: ax2 + bx + c = a(x – x1)(x-x2) Δ = 0 e quindi due soluzioni x1 e x2 coincidenti, il polinomio si può scomporre secondo la formula: ax2 + bx + c = a(x – x1)2 Δ < 0 il polinomio non si può scomporre nell’insieme R R. Folgieri 2007-2008 7 4