CENTO ANNI FA MORIVA IL ROMANZIERE EMILIO SALGARI
L'avventura non si fabbrica, si vive.
Così verrebbe subito da dire, ma invece
eccoci qui a esplorare un personaggio
che si è inventato un mondo di
avventura: lo ha costruito pezzo per
pezzo perché non lo poteva vivere
realmente. Stiamo parlando di Emilio
Salgari, morto il 25 aprile 1911,
esattamente 100 anni fa, che ancora
oggi ha tanti fan, e riesce a far sognare
con i suoi libri.
Emilio nasce a Verona nel 1862 e frequenta il Regio Istituto Tecnico e Nautico a
Venezia, per diventare marinaio, ma non ottiene la licenza. Così il suo sogno di un
futuro per mare svanisce e il suo unico viaggio in nave lo porta soltanto fino al porto
di Brindisi.
Ma la voglia di avventura non si placa e Emilio comincia a viaggiare con la fantasia. La
sua grande fonte di ispirazione è il "Giornale illustrato dei viaggi e delle avventure di
terra e di mare". E la penna diventa il timone di una nave immaginaria che lo porta in
paesi lontani, cominciando dall'Asia: India e Malesia.
Pubblica dapprima le sue storie a puntate sui giornali del tempo che poi diventano
libri. Viene stipendiato da editori per produrre numerosissimi volumi. Emilio Salgari
diventa davvero una fabbrica dell'avventura! Ma il denaro non è mai abbastanza e
riesce a mantenere a stento la famiglia. Ecco perché i romanzi di Salgari sono stati
anche a lungo falsificati! Molti dall'autore stesso, che firmava con altri nomi, o dal
figlio Omar. Tutto per riuscire a guadagnare qualche soldino in più…
I suoi romanzi autentici sono comunque moltissimi, 80, divisi in diversi cicli
d'avventura. La critica letteraria purtroppo non lo apprezza, ma il successo tra i
ragazzi comunque è notevole: diversi titoli raggiungono le 100.000 copie vendute.
Emilio Salgari muore nel 1911 senza sapere che, molto più tardi, diventerà ancora più
famoso e rispettato dalla critica che lo inserisce tra i grandi della letteratura
italiana per ragazzi.
Senza saperlo fu anche un grande innovatore perché diede inizio allo stile
"cinematografico" di scrittura. Il filone dell'avventura oggi è sostenuto dai film con
grandi effetti speciali e da autori, soprattutto americani, che sfornano romanzi
come se fossero biscotti e che riutilizzano lo stesso schema narrativo cambiando via
via ambientazione o dettagli nei personaggi. Emilio Salgari è stato il primo a
esplorare questo metodo di produzione ed è ancora oggi un buon modello.
ARRIVA SANDOKAN
La serie più conosciuta è quella che gli studiosi chiamano ciclo indo-malese. In questa
serie di romanzi si narrano le gesta di un principe, Sandokan, chiamato "la Tigre
della Malesia", che conduce le sue tigri in una avventura movimentatissima: sembra
scritta per essere sceneggiata in film e in cartoni animati.
Sandokan viene spodestato dal suo regno, ed è in cerca di vendetta. Questo eroe
dimostra abilità senza pari nel maneggiare il famoso pugnale kriss e la scimitarra, ha
un'isola sperduta come rifugio, si scontra con un nemico cattivissimo e bianco ma ha
anche il tempo e il cuore per innamorarsi perdutamente della Perla di Labuan, la
principessa Marianna.
L'amico fedele Yanez lo affianca nella lotta e lo completa nelle strategie di
battaglia. Sullo sfondo un'India piena di Thugs, setta devota alla malvagia dea Kali e
un misteriosissimo cacciatore di tigri, Tremalnaik, che arriva ad avere un ruolo
centrale nell'avventura.
Insomma oltre a onorare l'eroe principale, Sandokan, l'avventura si colora di mille
altri rivoli di storie, che fanno appassionare i giovani lettori e le giovani lettrici.
Emilio prende in prestito anche le grandi passioni del melodramma (una storia
d'azione raccontata in musica), tanto in voga all'epoca e non risparmia emozioni a
nessuno.
LA VIA DELLA PUBBLICITÀ
Nell'edizione speciale de Le Tigri di Mompracem, nella collana Oscar Mondadori che
celebra il centenario della morte di Salgari (in libreria il 25 aprile), uno studioso
salgariano, Vittorio Sarti, racconta di una originale operazione di pubblicità del
tempo!
Prima che il volume venisse pubblicato, infatti, Sandokan era già conosciuto dal
pubblico perché le sue prime avventure erano comparse su un giornale di Verona e
proprio in quei giorni comparvero perfino misteriosi avvisi affissi per le strade della
città.
L'avviso diceva: «La Tigre della Malesia, animale terribile che si pasce di carne
umana, sta per arrivare». E poi sul giornale del giorno seguente si lesse: «Fuga di una
tigre a Milano. Al momento di andare in macchina un amico ci comunica un
telegramma di Milano, secondo il quale una terribile tigre della Malesia è fuggita da
un serraglio in Piazza Castello a Milano. Grande spavento in quella città. Carabinieri e
soldati danno la caccia alla belva. Che si tratti di quella stessa tigre di cui i giornali
cittadini e misteriosi avvisi annunziano il prossimo arrivo a Verona?». La notizia
venne poi smentita. L'animale in fuga a Milano era un gorilla, ma il gioco era fatto:
Sandokan aveva attirato l'attenzione dei lettori che divorarono le sue avventure e il
successo di tutto il ciclo di libri che furono stampati in seguito fu assicurato. Ancora
una volta la fabbrica dell'avventura aveva funzionato.
LA FABBRICA DELLE EMOZIONI
La grande fame di viaggi e avventure non ferma Salgari all'Oceano Indiano, ma lo
porta a esplorare quasi tutto il pianeta: dai Caraibi all'Africa, passando per il Far
West, fino alla Stella Polare. Le avventure raccontate hanno tutte un minimo comun
denominatore: l'audacia degli eroi, la crudeltà delle battaglie contro il nemico e la
passione romantica per principesse e fanciulle delicate. Ecco la materia prima
dell'avventura che regala ancora oggi grandissime emozioni.
ROMANZI
I principali romanzi di Emilio Salgari sono raccolti in cicli:
Il ciclo dei "Pirati della Malesia"
I misteri della jungla nera (1895)
Le Tigri di Mompracem (1900)
I Pirati della Malesia (1896)
Le due tigri (1904)
Il Re del Mare (1906)
Alla conquista di un impero
(1907)
Sandokan alla riscossa (1907)
La riconquista del Mompracem (1908)
Il Bramino dell'Assam (1911)
La caduta di un impero (1911)
La rivincita di Yanez (1913)
Il ciclo dei "Pirati delle Antille"
Il Corsaro Nero (1898)
La Regina dei Caraibi (1901)
Jolanda, la figlia del Corsaro Nero (1905)
Il figlio del Corsaro Rosso (1908)
Gli ultimi filibustieri (1908)
Il ciclo dei "Corsari delle Bermude"
I corsari delle Bermude (1909)
La crociera della Tuonante (1910)
Straordinarie avventure di Testa di
Pietra (1915)
Il ciclo delle "Avventure nel Far West"
Sulle frontiere del Far West (1908)
La Scotennatrice (1909)
Le selve ardenti (1910).
CINEMA
Le due tigri
(1941) di Giorgio Simonelli
Sandokan la tigre di Mompracem
(1963) di Umberto Lenzi
Sandokan alla riscossa
(1964) di Luigi Capuano
Sandokan contro il leopardo di Sarawak
(1964) di Luigi Capuano
I misteri della giungla nera
(1965) di Luigi Capuano
L'avventuriero della Tortuga
(1965) di Luigi Capuano
Le Tigri di Mompracem
(1971) di Mario Sequi
FUMETTI
Molte opere di Salgari hanno avuto la loro versione a fumetti su il Giornalino: Il
Corsaro Nero e La Regina dei Caraibi sceneggiate da Renata Gelardini e disegnate da
Aldo Capitanio. Sempre la Gelardini, ma con ai disegni Nadir Quinto, ha proposto I
misteri della giungla nera.
Infine, nel 2008, ecco Sandokan con i disegni di Sergio Toppi e la sceneggiatura di
Claudio Nizzi.
Nel 2009 arriva in libreria Sandokan, un inedito di Hugo Pratt, tavole disegnate tra
il 1969 e il 1971 e mai pubblicate. L'adattamento ai fumetti del libro Le Tigri di
Mompracem fu realizzato da Mino Milani.
Leggenda narra che Hugo Pratt sacrificò il suo Sandokan per non intralciare la
fortuna di Corto Maltese. Le tavole a fumetti finirono in una scatola di cartone in
una cantina di Alfredo Castelli alias il papà di Martin Mystère.
Poi la scoperta casuale a quarant'anni di distanza e un progetto editoriale realizzato
con un volume in cartonato dalla Rizzoli Lizard.
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