Quanto vale
l’ambiente ?
Niente
questo era lo confortato parere di Franco Indovina
nella prefazione al volume “Il bilancio d’impatto
ambientale” di V. Bettini, E. Falqui e M. Alberti
Edizioni Clup – Milano, 1984
Sviluppo sostenibile
rapporto di Gro Harlem Brutland (1987) e Conferenza del Cairo (1994)
Tipo di sviluppo che,
pur non frenando l’economia,
deve soddisfare i bisogni
delle attuali generazioni
senza però compromettere
quelli delle future
Crescita
demografica e
carenza
alimentare
Problemi da affrontare
Degrado
dell’ambiente
e delle sue
risorse
… ne consegue che la politica mondiale
deve seguire due principali direttive
1.
Affiancare allo sforzo per lo sviluppo economico
azioni a favore dell’alfabetizzazione, dell’accesso
all’’informazione, dell’emancipazione femminile,
ecc.
(corretta politica demografica)
2.
Curare il problema energetico e delle conseguenti
ed indispensabili modifiche ambientali,
preservando gli elementi vitali (aria, acqua, ecc.) e
gli ecosistemi terrestri
(corretta politica per l’ambiente)
… tuttavia è dimostrato che…
Per eliminare o ridurre fortemente la fame nel mondo non è
sufficiente coltivare più terre ma …
1.
Mettere a punto tecniche in grado di aumentare la
produzione
2.
Provvedere alla difesa del suolo
3.
Applicare politiche economiche tali da agevolare i Paesi
tecnologicamente più arretrati
4.
Prevedere aiuti economici per i Paesi con forti instabilità
politica
in altre parole sembra evidente che
le principali cause della fame nel mondo
sono la povertà e l’ignoranza
non già la mancanza di risorse
Risorse naturali e P.I.L.
P.I.L. = prodotto interno lordo
N.B. Il sistema di calcolo del
PIL risale ai primi del ‘900
quando le risorse ambientali
Esso tiene conto del valore dei beni
materiali (auto, case, ecc.) ma non
di quelli ambientali.
sembravano
inesauribili, di
proprietà
“pubblica” e,
pertanto,
compatibili con qualunque abuso
anche senza contropartita
economica.
ovvero l’indicatore principale delle
condizioni economiche di una nazione.
Esempio:
Nel PIL del Brasile (dove è in corso il
più grande disboscamento della storia
dell’uomo) il PIL calcola a fine anno il
valore dei macchinari (motoseghe,
camion, ecc), la loro usura, il
ricavato della vendita del legname, il
lavoro prodotto, ecc. ecc. ma non
tiene conto della perdita economica
connessa alla distruzione della
foresta né tantomeno delle
conseguenze sull’ambiente
Ne consegue, in altre
parole, che per un
qualunque PIL il valore
dell’ambiente è zero
Il valore del suolo
Lo strato di alterazione che ricopre le rocce, il suolo, è vitale per la
crescita di una pianta e quindi è la base dell’attività agricola. Come
è noto la formazione del suolo richiede centinaia (od anche
migliaia) d’anni; questo vuol dire che una volta asportato o
distrutto dall’erosione può considerarsi perso per molte
generazioni alla pari di una risorsa non rinnovabile.
Le attività umane hanno provocato la perdita di miliardi di
ettari di suolo. Si stima che:
1.
Al mondo si perdono per dilavamento ogni anno circa 25
mld di tonn di suolo;
2. Il vento può aggravare questa situazione asportando fino a
150 t/h di suolo
3. L’avanzante desertificazione (perdita di suolo) interessa
non meno di 48 ml di kmq e circa 850 ml di persone
4. La salinizzazione dei terreni a causa della forte
evaporazione sotto climi caldi, si manifesta su circa 40 ml di
kmq
Generali:
 Instabilità dei versanti
 Aumento della sedimentazione
lungo gli alvei
 Diminuzione della potenzialità e
della suscettività d’uso del
suolo
 Variazioni climatiche (effetto
serra)
 Variazioni nei sistemi idrologici
 Influenza sulle risorse
alimentari
Principali effetti
connessi con la
distruzione del manto
vegetale
Specifici:
 Accelerazione dei processi di
erosione del suolo
 Variazione nella composizione dei
suoli
 Variazione del CO2 nell’atmosfera
 Variazione nell’evapotraspirazione
 Modifica o distruzione degli
ecosistemi
Proverbio della Lezione 2:
L’erosione è la malattia della terra
la desertificazione la sua morte
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Il valore dell`ambiente - comunicazione ambientale e scientifica