Emorroidi Emorroidi Le emorroidi sono cuscinetti metodi venosi che ambulatoriali assolutamente si ingrandiscono indolori. all'interno Si distinguono del canaledue anale tipi:eestern posso Le emorroidi interne si formano all'interno e normalmente non sono visibili. Le emorroidi esterne si sviluppano vicino all'ano e sono coperte da una cute molto sensibile. Se viene a formarsi un coagulo in una di loro, si viene a sviluppare un rigonfiamento molto dolente (trom I grado - emorroidi completamente interne, situate all'interno dell'ano. II grado - quando esse fuoriescono dal bordo anale al momento della defecazione e poi rientrano sp III grado - quando i gavoccioli venosi, dopo la defecazione, devono essere riposizionati all'interno de IV grado - quando le emorroidi ormai completamente prolassate non rientrano nel canale anale e rim Cause Quasi certamente esiste una certa predisposizione di base riferibile alla ereditarietà, alla familiarità e alla È utile ricordare che un soggetto con storia familiare di emorroidi, ha un rischio di malattia aumentato fin 1. alimentazione: una dieta senza scorie, favorendo la stipsi,indurrebbe l'insorgenza delle emorroidi.A 1/9 Emorroidi 2. 3. 4. 5. 6. alvo stitico, diarrea: é chiaro che la distensione delle vene emorroidarie, già presente in una defec Posizione abituale: lavori sedentari in posizione seduta o che obblighino troppo alla stazione eretta Sport particolari: equitazione, motociclismo, sollevamento pesi, ciclismo, possono provocare traum Fattori endocrino-genitali: assunzione di ormoni, pillola anticoncezionale ecc. possono influire sulle Gravidanza: l'aumento graduale del volume uterino nel corso dei 9 mesi comporta una compressio Trattamenti Secondo lo stadio: 1-terapia medica 2-legatura elastica 3-terapia sclerosante 4-intervento chirurgico: -Chirurgia classica (emorroidectomia). -Legatura delle arterie emorroidarie THD sotto guida doppler( ). 2/9 Emorroidi -HeLP, Hemorroid Laser Procedure -Tecniche di Longo ( PPH , STARR, TRANSTAR) -Crioterapia-laserterapia 1-Terapia medica: uso di farmaci decongestionanti e/o cortisonici per via sistemica o locale. Riduzione della sintomatologia 2-Legatura elastica Tecnica ambulatoriale indicata nei gradi II e III. Consiste nell'applicazione di piccoli anelli elastici (ring) a 3-Terapia sclerosante Consiste nell'infiltrazionerisultati di un farmaco non sono all'interno eccezionali del ma tessuto la metodica emorroidario è bendurante accettauna dal anoscopia paziente. .Tecn 3/9 Emorroidi 4- INTERVENTO CHIRURGICO THD La tecnica THD ( Dearterializzazione emorroidaria transanale ) è la più giovane nel ventaglio delle tecniche offerte per il trattamento della patologia emorroidaria, e come tale promette dei vantaggi sul piano del dolore post-operatorio e della ripresa delle attività quotidiane nei confronti delle altre tecniche esistenti, oltre che essere praticamente priva di complicanze. In realtà è una tecnica rivoluzionaria. La vera novità apportata dalla metodica è la totale assenza di asportazione tissutale, contrariamente a tutte le altre tecniche che in modo più o meno “aggressivo” prevedono l'asportazione del tessuto emorroidario o del prolasso mucoso ad esso associato. Ne consegue che il post-operatorio della procedura THD è praticamente indolore. L'intervento consiste nella legatura delle 6 piccole arterie che nutrono il tessuto emorroidario, senza la minima asportazione di tessuto. Tali arterie vengono riconosciute grazie ad un anoscopio operatore monouso che è associato ad una sonda doppler che ne rivela l'esatta posizione. La legatura avviene in un'area priva di recettori dolorifici. Inoltre la tecnica rispetta assolutamente l'integrità del complesso sfinteriale anale, così importante ai fini della continenza fecale. L'intervento ha una durata, in mani esperte, di 20-30 minuti e viene condotto in sedazione, quindi con una anestesia che consente la dimissione del paziente entro poche ore, grazie anche, va ripetuto, alla quasi totale assenza di dolore. Non occorre sottoporsi a medicazioni nel post-operatorio ma soltanto ad 1 o 2 controlli “di sicurezza”. 4/9 Emorroidi La ripresa delle attività quotidiane è immediata nella maggior parte dei casi. L'unica limitazione della tecnica sembra essere l'impossibilità di trattare la patologia emorroidaria associata a cospicuo prolasso, laddove occorre la rimozione dei tessuti. HeLP, Hemorroid Laser Procedure Anche questa come la precedente Thd consiste in una dearterializzazione emorroidaria trans anale sotto guida doppler, con la differenza che la chiusura delle arterie emorroidarie viene ottenuta con l'energia laser e non con il punto di sutura (vedi THD). Target: emorroidi di II-III grado sanguinanti senza prolasso. Pertanto, grazie all'anoscopio utilizzato, che è di dimensioni ridotte, ed alla focalizazione del raggio laser in un'area priva di recettori del dolore, la metodica è del tutto ambulatoriale non richiedendo alcuna anestesia o sedazione. In definitiva i vantaggi per il chirurgo e per il paziente sono molteplici: • procedura ambulatoriale • no anestesia/sedazione • no sanguinamenti • tempi operatori di 15-20 minuti 5/9 Emorroidi • assenza di rischio infettivo • no dolore intra e postoperatorio • ripresa immediata dell'attività lavorativa Intervento di Longo, PPH (hemorroids prolaps procedure), Mucoprolassectomia Le emorroidi sono dei cuscinetti venosi che hanno la funzione di rendere elastico il canale anale e provvedere, insieme agli sfinteri, alla continenza delle feci. Sono quindi importanti strutture anatomiche e hanno una loro specifica funzione. Il canale ano rettale è tappezzato dalla mucosa , questa mucosa per vari motivi tende a “ scendere” ( età, sforzi, alimentazione errata, stitichezza ecc. ) in quanto perde la capacità di rimanere fissa ai muscoli sfinteriali, e si spinge in basso verso l'orifizio anale.Così facendo le vene emorroidarie fuoriescono al di fuori dell'ano provocando i sintomi della malattia emorroidaria (prolasso, sanguinamenti, crisi dolorose). E' in questo caso che è necessario un intervento per ripristinare una situazione di normalità. La cura chirurgica oggi, non è più quella di asportare chirurgicamente le vene emorroidarie prolassate, (intervento notoriamente molto doloroso), ma eliminare il prolasso, causa della fuoriuscita delle emorroidi, e riportare le vene emorroidarie stesse nella loro sede abituale, cioè all'interno del canale anale. Eseguire quindi una "prolassectomia" della mucosa esuberante e ritornare ad una situazione di normalità.Si ottengono così due scopi, da una parte eliminare il prolasso e fare si che le emorroidi non possano più prolassarsi al di fuori del canale anale e dall'altra ripristinare una giusta circolazione venosa senza più sanguinamenti. La prolassectomia con Stapler ( o intervento di Longo) è diventato negli ultimi anni, l'intervento di scelta per le emorroidi di II grado avanzato, di III e IV grado e per i prolassi della mucosa 6/9 Emorroidi rettale. vedi foto Suturatrice meccanica (stapler) circolare "PPH" per intervento di Longo. L'intervento consiste nell'effettuare un " Lifting del canale anale ", mediante l'aiuto di una suturatrice meccanica, capace di asportare la mucosa rettale ed emorroidaria prolassante, e ricreare un canale anale anatomicamente fisiologico . Dal momento che la sutura e' interna al canale anale, e precisamente rettale, in zone molto poco innervate dal punto di vista dolorifico, i fastidi, nei giorni seguenti l'operazione, sono molto ridotti. L'intervento viene normalmente effettuato in anestesia periferica (spinale). Tale metodica ha visto diminuire drasticamente il dolore post-operatorio di circa il 70-80% rispetto ai precedenti interventi. Questo tipo di intervento viene eseguito internamente al canale anale, in zone non innervate, e non vengono create ferite esterne.Così facendo il dolore dopo l'intervento è contenuto ai minimi termini (circa l'80% in meno rispetto alle tecniche abituali).Ciò è reso possibile da un nuovo strumento chirurgico chiamato “Stapler” capace di eseguire nello stesso tempo sia la resezione del prolasso sia la sutura della mucosa sana. Le vene emorroidarie , una volta eliminato il prolasso, tornano nella loro sede abituale all'interno del canale anale. A seconda della quantità di prolasso da asportare, il chirurgo, al tavolo operatorio, può optare per l'utilizzazione di una o due stapler (STARR) per raggiungere un lifting rettale ottimale. 7/9 Emorroidi prolasso mucoso-rettale soggetto sottoposto a tecnica STARR post-operatoria Chirurgia classica L'intervento principe della chirurgia emorroidaria tradizionale è l'emorroidectomia secondo Milligan e Morgan. Consiste nell'asportazione dei tre gavoccioli emorroidari principali che sono ubicati, guardando l'ano come un orologio, alle ore 3, 7 e 11. È un intervento maggiormente cruento rispetto alla PPH ed è associato ad una maggiore sintomatologia dolorosa post-operatoria ed inoltre richiede numerosi controlli e medicazioni , fino alla completa guarigione locale che avviene nel corso di 25-30 giorni circa. È sicuramente meno gradito da parte del paziente anche se in termini di efficacia non sembra essere peggiore della PPH. 8/9 Emorroidi Da qualche anno tale intervento viene praticato, da alcuni chirurghi come dal sottoscritto, avvalendosi di strumenti che sfruttano gli ultrasuoni (Ultracision) e la radiofrequenza (Ligasure, vedi foto gallery). La tecnica è la medesima ma sfruttando la tecnologia di tali strumenti l'impatto sui tessuti circostanti i gavoccioli è sicuramente minore, riducendosi così l'edema post-operatorio e quindi il dolore. 9/9